Quando la palla da rugby è una goccia di umanità tra Libano e Siria

Maeco Pastonesi racconta un progetto che unisce una terra divisa. E una parte della storia è ovale

rugby rugby

C’era anche un pallone da rugby. C’era anche un pallone da rugby per ricominciare a correre e sognare, giocare e sperare, calciare e illudersi, placcare e sorridere. C’era anche un pallone da rugby per tornare a vivere.

 

Ieri è stato inaugurato un campo sportivo unico, speciale, particolare, e c’era anche un pallone da rugby. Jdeideh Fekehe, in Libano, a 9 km dal confine con la Siria, è un villaggio abitato da 10 mila libanesi e con 3 mila profughi siriani, di cui più di mille minori. Si trova in una zona povera e disastrata, senza luce anche quando splende il sole. Fino a ieri. Perché adesso si riparte. Certo, quel campo sportivo non servirà a crescere un nuovo Messi, e quel pallone da rugby che non potrà creare un nuovo Parisse, eppure il campo sportivo e il pallone da rugby faranno quello che neppure le Nazioni Unite riescono a ottenere: favorire l’integrazione di 800 bambini e adolescenti libanesi e siriani sconvolti dalla guerra.

 

E’ stata decisiva la collaborazione tra Uisp e Terre des Hommes: grazie ai fondi raccolti con l’edizione 2016 di Vivicittà, è stata rinnovata la copertura del fondo del campo di calcetto, che potrà essere utilizzato anche per giocare a basket, pallavolo e – appunto – rugby, e sono stati ristrutturati gli spalti insieme alla nuova illuminazione. Durante l’inaugurazione ci sono state esibizioni e attività sportive con un centinaio di bambini libanesi e siriani liberi finalmente di giocare. Il campo appena ristrutturato, di proprietà della chiesa cattolica di Jdeideh Fekehe, è attiguo a un centro scout molto frequentato. In tutto, il progetto fornirà materiale sportivo a 500 bambini fra i 5 e i 12 anni e a 200 adolescenti tra i 13 e i 17 anni.

 

Una goccia nel mare, forse una goccia nell’oceano. Ma è una goccia di umanità, e non a caso è una goccia di sport, anche di rugby. La Uisp è arrivata in Libano nel 2008, ha organizzato tante attività di integrazione a favore dei bambini palestinesi e libanesi, e in questi ultimi anni si prodiga per i tanti rifugiati siriani che il Libano ospita dall’inizio della guerra in Siria. L’obiettivo è affermare, attraverso lo sport, il diritto dei bambini al gioco e a vivere la propria infanzia. Anche Terre des Hommes ha una grande storia in Libano, e cerca di facilitare l’integrazione dei bambini profughi anche grazie agli scout che, opportunamente formati, possono contribuire a contrastare fenomeni come discriminazioni e bullismo verso i più piccoli e i più vulnerabili.

 

di Marco Pastonesi

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Eden Park: la fortezza inespugnabile che alimenta il mito degli All Blacks

La vittoria nel test con l'Inghilterra disputato nello stadio di Auckland irrobustisce un record che resiste da 30 anni

16 Luglio 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

World Rugby Ranking: cosa cambia dopo due round di Summer Series

Sudafrica e Irlanda mantengono le prime due piazze, bene Italia e Georgia, perde posizioni il Giappone

14 Luglio 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

Italia, come alimentarsi dall’altra parte del mondo? Il nutrizionista spiega cosa mangiano gli Azzurri

Ai microfoni di Sky con Moreno Molla, il dottor Alessio Montagnoli ha spiegato come gli Azzurri hanno dovuto adattarsi anche da questo punto di vista

8 Luglio 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

OnRugby Ranking: Tolosa sul tetto d’Europa, Leinster fuori dal podio. Benetton fra i primi 20

Tutte le posizioni definitive: dalla 1 alla 40, con anche Benetton e Zebre

8 Luglio 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

World Rugby Ranking: Italia superata dall’Australia. La classifica dopo il primo weekend di Summer Series

Tanti sorpassi dopo il primo weekend di Summer Series: gli Azzurri pagano la sconfitta con Samoa

7 Luglio 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

Quando i “vecchietti” non mollano: il XV tutto “Over 33” di Planet Rugby

La nota testata internazionale ha proposto una formazione di giocatori dai 33 ai 37 anni che potrebbe vincere ovunque

6 Luglio 2024 Terzo tempo