Dopo Italia-Tonga: le dichiarazioni di McLean, Favaro e di coach O’Shea

Delusione, ma anche ottimismo per il futuro, nelle parole del centro, del terza linea e dell’allenatore nel post-partita

italia tonga

ph. Sebastiano Pessina

Al termine del match tra Italia e Tonga hanno parlato ai microfoni di DMAX Luke McLean, capitan Simone Favaro e coach Conor O’Shea.

 

Luke McLean: come gruppo siamo delusi. Tonga ha meritato la vittoria. Abbiamo preparato la partita come le altre due, eravamo carichi e ci aspettavamo un risultato diverso. Loro hanno lottato e ci hanno messo in grande difficoltà, c’è tanto lavoro da fare. Ma noi come gruppo crediamo in quello che sta facendo Conor.

 

Simone Favaro: il rugby fatto di episodi e gli episodi ci hanno sfavorito. I ragazzi si sono impegnati al massimo e non posso chiedere di più a questo novembre sinceramente. Bisogna essere positivi, per l’Italia e per il cammino che abbiamo intrapreso. I tongani hanno dato il meglio, noi abbiamo pagato le fatiche dei due match precedenti. L’abbiamo preparata meglio, ma dovevamo curare meglio alcuni dettagli. Ciò che non uccide fortifica, dobbiamo lavorare. Come mi sono sentito da capitano? Niente di diverso da altre volte, in campo non ho sentito molto la differenza. Sento il peso della sconfitta, ma non sul piano personale. Sono altrettanto carico perché abbiamo un futuro luminoso davanti.

 

Conor O’Shea: siamo molto disillusi al momento, avevamo avuto molte opportunità per vincere ma non lo abbiamo fatto. Non siamo stati molto disciplinati. Abbiamo lavorato bene nelle scorse tre settimane, ma non oggi. Cosa non ha funzionat0? La disciplina come ho già detto, ma soprattutto la nostra esecuzione, perché abbiamo avuto 4-5 occasioni vicino alla linea di meta nel primo tempo. E’ un lungo e duro viaggio, ma abbiamo iniziato solo ora.

 

 

Ecco, infine, le dichiarazioni in conferenza stampa del ct azzurro:

“Dopo la partita è facile rivedere tutte le decisioni, ma la verità è che ci è mancata precisione nell’esecuzione. Nel primo tempo abbiamo avuto molte opportunità.
Il gruppo è deluso per questa sconfitta. Abbiamo controllato per larghi tratti della gara, senza raccogliere. Come ribadisco, questo è un lungo viaggio e sarà pieno di tanti sentimenti: siamo passati dall’euforia di sette giorni fa al disappunto odierno. Questo è lo sport.
La pressione oggi era su di noi, rispetto ad una settimana fa, e questo l’abbiamo probabilmente pagato. Abbiamo da imparare ogni giorno, in ogni allenamento e in ogni partita. Ho visto molto di buono sul campo. Ci sono state grande opportunità che non abbiamo concretizzato.

 

 

Quanto alla gestione della gara, conclude infine: “Nel primo tempo avremmo potuto segnare e “ottenere energie”, non averlo fatto ci ha tolto forze, ma il nostro piano di gioco era buono. Tonga ha meritato di vincere, ma dobbiamo continuare al nostro lavoro.
Mi assumo le responsabilità del risultato odierno, ma non cambieremo. Oggi, è uno di quei giorni che impari a non voler rivivere. Abbiamo perso la battaglia dal punto di vista fisico. Le prestazioni individuali sono state buone, i dettagli però ci sono costati la partita”.

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