Il fischietto gallese alla tavola rotonda organizzata dal Board
TMO e derive rotonde, Nigel Owens e World Rugby suonano l’allarme
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Via i microfoni sempre accesi, TMO solo per “try, no try”, gli altri arbitri segnalino solo atti violenti, avanti o falli distanti dalla palla che incidano sull’azione.
Meglio un arbitro che sbaglia che questa continua interruzione del gioco, con minuti di replay e persone in campo con acqua, ghiaccio, cerotti e indicazioni degli allenatori.
Niente giocatori chiamati per nome dall’arbitro (cosa ormai comunissima), niente pacche sulle spalle dei giocatori all’arbitro e sorrisi di scherno o schiaffetti sulla testa dell’avversario punito.
E il primo “non capitano” che chiede un cartellino, se lo becca lui.
Sottoscrivo dalla prima all’ultima parola.
Sottoscrivo l’ultima proposta; il mio preside delle superiori aveva infatti trovato un metodo semplice ed efficace per evitare che si copiassero i compiti: “Se becco qualcuno che copia, do 6 a chi ha copiato e 3 a chi ha passato.”… problema risolto all’origine.
E’ vero, stiamo prendendo una deriva non edificante e per quanto riguarda il MM che allarga le braccia, è proprio un gesto fastidioso
A.Smith e Perenara li adoro come giocatori ma quando lo fanni li manderei d’obbligo in mischia a spingere, così la smettono di sfarfallare. Pure Gori eh!
E Laidlaw dove lo mettiamo? Praticamente fa il quarto arbitro in campo…
Concordo auccientpeccient!!
Basterebbe iniziare a far volare qualche cartellino in più , prima che degeneri la situazione
Non si può che essere d’accordo con le parole dell’unico arbitro al mondo che si sia rimangiato una decisione già presa sotto la pressione del replay, che quando l’umile estensore di questo commento lo declinò in negativo si prese le contumelie di qualche utente del blog.
I problemi ci sono e gli arbitri dovrebbero cominciare a darsi una regolata tra loro perp oterli risolvere poi con l’esterno. Ci vuole un minimo di linea comune: non può esserci che i francesi chiedono il TMO per ogni decisione, delegando di fatto la gestione della gara al loro collega nascosto ed altri come i servomuti del Pro12 che non siano affetti da questa malattia. Ed in tutto ciò brillino per il loro agnosticismo i collaboratori di linea, ultimamente ho visto solo Whitehouse sostenere l’arbitro con un parere deciso, gli altri, se va bene, si rivolgono verso lo schermo.
Con ciò non è ammissibile che un capitano si rivolga per ogni stronzata all’arbitro mantenendo un atteggiamento del corpo poco consono con la tradizione; è inacettabile che tutti dai piloni ai mediani di mischia abbiano facoltà di richiamare l’attenzione dell’arbitro sulle fasi salienti del gioco, principalmente le ruck e le maul; non si possono vedere che gli arbitri accettino le manine chiuse ad impugnare un invisibile cartellino.
Le cure sono la maggiore competenza e professionalità dei fischietti, una selezione che faccia della personalità un requisito indispensabile ma anche una maggiore severità nei confronti di chi dimentica il galateo in campo.
Via i movioloni dai grandi schermi, se li vuoi vedere stai a casa allo stadio vanno solo le azioni di gioco o manco quelle, solo l’arbitro abbia facoltà di richiedere il TMO e per azioni che abbiano un effettiva incidenza sul gioco quali: meta o no, falli gravi anche lontano dal gioco e basta. Gli in avanti lasciamoli giudicare in campo così come gli spear tackle o i contatti in aria che al rallenty sembrano tutti intenzionali e con dinamiche distorte. Magari cercassero di stare più attenti alle ostruzioni vigliacche, alle rimesse storte e alle introduzioni in seconda o direttamente sulle caviglie della terza centro.
Augh, ho detto
Convengo con il tuo punto di vista.
Minuti e minuti di replay per stupidaggini, poi mischia e pallone in terza diretto.
Anche il nostro Parisse ci mette del suo, eh…
Il fatto che si parli di queste cose come un problema da risolvere il prima possibile mi rende fiducioso che presto si adottino delle soluzioni. Contrariamente a quello che in molti pensano al centro del gioco del rugby non ci sono i giocatori ma c’è proprio l’arbitro nel senso che solo lui è il garante del rispetto delle regole e quindi dello spirito di questo sport. E tutti si devono adeguare alla sua direzione e al suo volere. Se un MM mischia adotta comportamenti platealmente e inopinatamente fuori luogo e fastidiosi dal punto di vista etico basta una bel richiamo, un calcio contro e infine un cartellino e tutto si risolve.
Finisco con citare un episodio di qualche anno fa quando vidi in una partita U16 l’arbitro che, evidentemente esasperato da reiterate lamentele, diede un giallo ad un giocatore dicendogli “non mi risulta tu sia iscritto in lista come Capitano o Vice capitano quindi…”
Quoto tutto
Il migliore in campo dovrebbe essere sempre l’arbitro, a prescindere
Temo che sarà impossibile togliere i replay, vorrebbe dire togliere gli schermi: a me andrebbe più che bene, ma temo di essere in clamorosa minoranza. Per me sono un non senso visto che c’è il TMO, se no togliamolo che spesso fa danni. Per il resto a me sta benissimo che sia in grado di valutare la gravità dei falli e quello che all’arbitro può sfuggire. L’abuso del TMO è un vizio, come l’introduzione in seconda o i passettini dei piloni, basta che si distribuiscano bacchettate come il mio maestro buonanima, e ci si sistema. Altra cosa è la modestia della classe arbitrale, e da lì vengono i comportamenti da pagliacci in campo: se li tolleri, li generi. Per me il problema più grosso e urgente è l’uniformità, tempo fa ho citato due doppi movimenti e due spear, nello stesso campionato e a una settimana di distanza uno dall’altro) per i quali il più grave è stato punito (o non punito) meno del più lieve. Con tanto di TMO e megaschermi, mancava solo Biscardi.
…Carlo Sassi, Mal, non Biscardi 😉
…rigorosamente in bianco e nero e con Pigna che spiava dal buco…
..Alfredone, tiiiioooo che bei ricordi …
Biscardi per via della tavola rotonda interpretativa di due ore e, soprattutto, per il colore. Vabbè che adesso il gatto in testa di Donald lo surclassa. A dir la verità anche il maglioncino di San.
Sì sì, ho ben capito, ma Sassi, come giustamente aggiunge Mauro,in coppia con Pigna mi dava un senso di nonsoché..
da che pulpito viene la predica…Nigel Owens che col TMO ci va nozze x i suoi teatrini. Piuttosto almeno da casa si vede già dopo 1-2 replay la decisione da prendere ma x sicurezza l’omino dietro al TMO di solito la riguarda 6-7 volte ancora…ansia da prestazione.
Scusa chi sarebbe “l’omino dietro al TMO” ?
*a nozze
Beh diciamo che taluni personaggi ( arbitri mi pare eccessivo) c’è ne mettono del loro per farsi rimbeccare
Nei raggruppamenti non si sa mai che pesci pigliare e si tende sempre tutelare la squadra che al momento pare stia dando di più (e non parlo solo per l’italia TV o zebre)…. ha un ultima cosa perchè prima del mondiale le prese al collo in ruck erano viste col lanternino e oggi passano in inosservate?
Stesso vale per Maul da touche fateci caso ultimamente i giocatori che entrano “scivolano” oltre il portatore
Tutto vero
Che poi è facile, le regole sono chiare e lasciano poca interpretazione
Sono chiare? Perchè quando il placcato trattiene palla e contemporaneamente il placcatore trattiene lui è chiaro a chi dare fallo o è tutto lasciato all’interpretazione dell’arbitro (o alle direttive che gli si danno)? Idem per molte altre situazioni tipo veli e fuorigioco.
Comunque in generale se per decidere si vuol usare meno il video bisogna mettere più arbitri in campo, ognuno con proprie responsabilità da vedere. Siccome anche qua con la moviola si è copiato dal football, che almeno si copi bene. Non come coi comandi alla mischia che poi non funziona lo stesso. Si stabilisca bene quali situazioni si riguardano al video e quali no.
No le regole non sono chiare. O meglio, sono talmente chiare che gli arbitri vedono un decimo dei falli in ruck o in maul e ne fischiano un decimo di quelli che vedono. E già così fischano pure troppo al punto che tendono a essere tolleranti sulle cose facili, introduzioni e rimesse storte. Parliamoci chiaro, se dovessero punire tutto, le azioni si fermerebbero tutte al primo placcaggio.
Ei giocatori fuori dal raggruppamento in chiarissimo fuorigioco?
O quelli portati via nonostante non facciano parte della ruk?
Lo vedi e lo rivedi e poi dai la meta ugualmente….
Vedi Nigel owens settimana scorsa
Per vedere come dovrebbe essere utilizzato il tmo andate a vedervi una partita di rugby league. Loro sono 10 anni avanti all’union. In più guardate il comportamento dei giocatori (professionisti da sempre!): sono impeccabili con l’arbitro. A volte basterebbe guardare il giardino del vicino per imparare…
Sono daccordo sulla limitazione del TMO ai soli casi di meta-non meta. Trovo fuori luogo che lo si usi per annullare una meta per un in-avanti fatto 10 passaggi prima a metà campo. O lo vedono l’arbitro o il guardialinee o si lascia perdere.
Il fatto è che ormai il momento del TMO serve come time-out per rifiatare.
Non capisco la tolleranza ormai usuale su introduzioni storte sulle caviglie del flanker, rimesse storte, MM che dirigono il traffico e gente che parla a vanvera in campo. Sono tutte cose facili da vedere e da punire, bho.
Non capiscola la logica per cui si fanno passare quando ci sono decisioni molto più complicate e situazioni difficili da vedere e valutare su cui gli arbitri si concentrano pure troppo e alla fine ne beccano una su dieci (ingressi storti in ruck, maul incasinate, veli e blocchi).
Aggiungo che trovo insopportabile gli arbitri che chiamano per nome i giocatori. Hanno un numero sulla maglia. Mi sembra un tipo di confidenza che se pur permette agli arbitri di mettersi a fare didattica in campo (Owens docet), per contro mette i giocatori in condizione di prendersi libertà che non dovrebbero avere.
Il primo che deve moderare il linguaggio è lui, e non fare battute del tipo
“It’s not soccer”, dove siamo a zelig?
Non deve chiamare per nome? francamente non vedo il problema, il tema è semmai non deve prendersi libertà che non gli competono e deve stare anche lui al suo posto.
Se pretende rispetto, deve dare lui per primo l’esempio.
I TMO. Sono utilissimi, anche per i falli pericolosi, non solo per assegnare le mete.
Piuttosto darei la facoltà alle singole squadre tramite il capitano di indurre l’arbitro alla visione di alcune fasi di gioco tramite il TMO, limitando il nr. di chiamate possibili, ad esempio massimo 2 per gara, per squadra.
Inoltre se un giocatore protesta, animosamente e sopra le righe l’arbitro lo deve sanzionare come minimo con il giallo. Ricordo una protesta piuttosto decisa di Biggar nei confronti di Mitrea, che il nostro arbitro non ebbe il coraggio di sanzionare.
Mi spiace ma certe volte una battuta serve più di ogni altra cosa. Il fatto poi che la battuta la faccia lui va bene perchè è innegabilmente nella condizione di permettersi tutto questo
quest estate ho parlato con un ex arbitro gallese,ha conosciuto owens e dice e’ cosi’ anche fuori dal campo,e’ carattere non lo fa per le telecamere..a volte esagera ma intanto stabilisce un bel rapporto coi giocatori in campo..riguardo a mitrea l anno scorso ci fu un bruttissimo episodio pero’ se non ricordo male era un giocatore scozzese,su reprimenda di mitrea ebbe il coraggio di rispondere sei tutta la partita che arbitri male….mitrea fece molto male a lasciar perdere e non dargli un rosso secondo me..
una cosa molto carina e’ quando incominciano a chiamarsi la maul da soli,maullllllll maulllllllllllllllllllll:))
estrapolo dall’articolo “…e ciò può influenzare la nostra autorità”… non sarebbe meglio parlare di “autorevolezza”?… l’autorità discende dal ruolo e dalla divisa, l’autorevolezza te la guadagni (in ogni mestiere) non abusando mai dell’autorità di cui disponi ma affermando la tua competenza tramite l’intelligenza… ma forse la mia è solo una riflessione da vecchio rincoglionito, e non è escluso che la frase di N.O. (persona intelligente e competente, solo un pizzico vanitosa, ma è una primadonna e glielo si può perdonare) non intendesse proprio questo, e sia stato tradito dalla traduzione…
L’autorevolezza è soggettiva, l’autorità è oggettiva…se si perde la seconda e si passa alla prima, il sistema arbitrale salta, come nel calcio. Poi, fuori dal campo si può parlare di autorevolezza o meno, ma se salta l’autorità diventa un massacro
Giocatori che si sentono anche autorizzati da un pubblico (soprattutto in Italia) ormai sempre più vicino al calcio…basta come esempio certi cori sentiti di recente in pro12, in Italia
demolito anche il miglior arbitro di rugby e’ pieno di fenomeni della tastiera…..
namo bene.