Lo scontro sui contributi EPCR mette nuovamente in luce antichi problemi e vecchi modi di fare. Che andrebbero dimenticati
La FIR, i club e quel “chi frega chi?” che non porta da nessuna parte
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340 x 4 = 1360. Il 68% del buco di bilancio. forse per questo se li vuole tenere…
Ma siamo sicuri che “arrivano dalla EPCR”? Mah
Pensa che te lo stavo per chiedere 🙂
Mal, quindi secondo te, a sensazione, romeni e compagnia non beccano niente? (Domanda seria)
Senza alcuna presunzione di saperlo interpretare, rilevo che a pagina 8 della Nota Integrativa al Bilancio 2015 (quello approvato da poco) si legge che per quell’anno E.P.C.R., subentrata alla liquidata E.R.C., ha erogato “.. contributi per la partecipazione delle squadre italiane alle coppe europee, pari attualmente per la FIR ad € 5.000.000,00 per stagione sportiva, che risultano ridistribuiti tra le due franchigie partecipanti al campionato celtico e le società partecipanti al campionato di eccellenza, sulla base di quanto deliberato dai competenti organi federali ….”.
A naso, quindi, EPCR da 5.000.000 a f.i.r. e questa, poi, li distribuisce, senza alcun vincolo, secondo quello che delibera il suo Consiglio Federale.
Quindi, salvo che il Consiglio non abbia già deliberato di elargire ToT al Rovigo e ToT al San Donà, queste non dovrebbero vantare alcun diritto.
Il mio dubbio è che EPCR paga un tot per squadra in Champ, un tot per squadra in Chall, e fino lì, è assodato e come prima pagava ERC (molto di più, 2+4). Da noi, pagano alla FIR, che se li teneva per i celtici, e dava i 400 ai domestici. Mai letto una riga che EPCR paghi anche per la coppacomesichiama e, parlando con un georgiano (casualmente, a una cena per via della moglie cantante, lui giocava e si occupa tuttora di rugby come sponsor) mi diceva che loro sono stati fuori per il noto principio: pagare moneta, vedere cammello. Due anni fa, più o meno. Se poi ci pagano, meglio così.
infatti, così sembrerebbe.
Il resto sono chiacchiere, ovvio che la fir si tenga i soldi delle celtiche, molto meno ovvio che paghi di tasca le 4 eccellenti se non è una partita di giro, come è sempre stato. E questa coppacomesichiama, alla fine, è stata l’unica cosa per cui si sia sbattuto mr 1,33%. A parte i proclami (solo domestici, però, che fuori ha detto neanche bau). Comunque, la Lire è come la Lira, adesso c’è l’euro e pensare a una lega in queste condizioni è ridicolo. Propongo Alfano presidente.
Non so, forse avete ragione.
Secondo me invece è andata in questo modo.
La EPCR sbatte fuori dalle coppe eccellenti e federazioni minori perché non garantiscono entrate e risultati proponendo 3,4 mln per le celtiche invece dei 6 originari.
FIR convice a fare una terza coppa tra le escluse, facendo notare quanto era penalizzante per l’Italia (partecipante al 6 nazioni) la nuova situazione, recuperando 1,6 mln proponendo la terza coppa che è costretta ad organizzare. Mentre le le tier 2 l’unico beneficio è l’opportunità di accedere alla Challenge.
Oggi ci fanno notare che, nonostante questi soldi, le prendiamo da ogni dove anche per scarso impegno.
Per me le riflessioni finali sono due
1. Gavazzi fa bene a stringere soprattutto dopo le figuracce dell’anno scorso. Russi e rumeni possono passare, ma spagnoli e ancor peggio tedeschi, è stato ridicolo.
2. Le regole si definiscono prima. Qui Gavazzi ha torto, avrebbe da subito dovuto mettere degli incentivi anche per come si partecipa. Ora non può chiedere di cambiare il passato, ma solo migliori accordi per il futuro.
Scusate,forse mi sono perso qualche passaggio, ma quando gavazzi dice che non ha ancora deciso ” le modalità dei contributi”, intende sia il quanto che il quando ?
Innanzi tutto dalla Erpc non arrivano soldi per la QCup. Vengono elargite dalla stessa in virtù della partecipazione alla Champions Cup ed alla Challenge. A discrezione della FIR il metodo ripartitivo è sappiamo bene il perché di tanta generosità per la prime 4. Ora che il passivo supera alla grande quei 2m di € dichiarati Gavazzi non riesce a mantenere fede agli impegni presi scatenando le ire dei presidenti club che su quei soldi fanno conto per tenere il campionato ad un livello accettabile. Morale della favola ne vedremo delle belle.Per la Lega da ricostituire posso solo dire che,perché essa abbia un valore, dovrebbe venire riconosciuta dalla FIR il che é impensabile visto che negli anni passati furono proprio Gavazzi e il Calvisano i fautori della sua scomparsa,reclamando una impossibilità di stare sullo stesso piano dell’allora Rovigo,Aquila e Catania.
Ecco.
“Pro Rugby Wales is the body that represents the four professional regional rugby teams in Wales – Cardiff Blues, Newport Gwent Dragons, Ospreys Rugby and Scarlets – all of whom compete in the top tier of the club game in Europe. Our aim is to work on behalf of the Regions to deliver sustainable and competitive, professional rugby in Wales.” Quindi PRW è l’organo che rappresenta le Regions, non i club come Neath ecc. ecc. che corrispondono, per struttura, ai nostri “eccellenti”.
L’articolista (Paolo o chi per lui) suggerisce una professionalizzazione del rugby nazionale? Se sì, con che relazione rispetto alle franchigie?
Domande tanto per chiarirsi le idee. È un’ipotesi non peregrina vista il futuro incerto, per noi, nel Pro12…
PRW è quello che ha salvato il rugby in Galles ed i rapporti tra le regions stesse. Poi il discorso dei contratti centralizzati ha fatto il resto, anche se bisognerebbe capire fin quando possono spingersi per tenere un giocatore, i Saracens dicono siano pronti ad offrire fino a 400k streline per Liam Williams.
I feeder clubs invece i rapportano direttamente con la region di riferimento. In Italia fare questo sarebbe difficile, le due pro escluderebbero i due terzi della nazione e sarebbero poco rappresentative.
Io paradossalmente partirei da una lega di club regionali, ognuno in ogni singolo campionato ha di che lamentarsi e magari iniziare a fare fronte comune dalle piccole realtà sarebbe una gran cosa
Concordo in buona parte con lo spirito dell’articolo.
In FIR ci stanno dei mariuoli, ma non è che stare a piangere e basta migliori molto la situazione.
che ci stavano i mariuoli si sapeva gia’ da prima,chi li ha votati e perche’ ancora non si sa,di certo a rovigo non si sono nascosti,mi sa che il presidente ha in mente una bella sorpresina sulla distribuzione di questi soldi..
Primi effetti della voragine di bilancio e del caldo invito del coni ad assumere le misure necessarie ad evitarne un’altra nel bilancio del 2016. Sarebbe interessante sapere quanti soldi devono recuperare per uscire con un 2016 almeno a pareggio, sempre che non gli chiedano di ricostituire entro quest’anno il patrimonio netto negativo.
“…… Tutto vero, però bisogna uscire da questa dicotomia assolutamente improduttiva: cosa stanno aspettando le società a ridare vita a una Lega che le rappresenti? ”
Stiamo rimpiangendo i tempi della L.I.R.E di Manzoni ??? Quella Lega fatta fallire dai club stessi, Calvisano, Benetton e mi pare Petrarca e perfino Prato che sono usciti sbattendo la porta e lamentandosi di tutto senza dare alternative????
E’ giusto che i club soffrano e che il il Presidente federale ( votato dalla maggioranza dei club) li faccia soffrire……..chissà che presto o tardi si arrivi ad una dirigenza del rugby italiano decente
Quanta ignoranza e quanta disinformazione federale.
La LIRE è stata fatta fuori dalla dirigenza Dondi , perché era l’unica maniera di mettere le mani sui soldi ERC / EPCR che non sono elargizioni ma la quota parte degli utili dei diritti TV sponsor ed altro di Heineken e Challenge Cup. L’Italia aveva ed ha una quota limitata , poco più del 5% ed è l’unica cosa non messa in discussione dagli altri. Questi sono da sempre soldi dei Club, gestiti dalle leghe come LNR e PRL e fuori dai bilanci delle federazioni , in Scozia vanno
nei bilanci di Warriors e Edimburgo.
Calvisano e Benetton uscirono per primi, perché volevano più soldi (70% per loro) poi uscirono Capitolina e Rugby Roma con la promessa di una futura franchigia ( i Pretoriani) tutti gli altri volevano andare avanti con la Lega , non c’erano ostacoli legali a fare una lega anche solo di 7 club, ma la FIR voleva a tutti i costi quei soldi, così revoco’ l’organizzazione del campionato.
In seguito ci fu una transazione in cui la FIR rimborso’ i danni in parte
La LIRE nel penultimo anno distribuì ai club 1,2 milioni di € derivati dagli sponsor e contratti dell’allora Super 10
Il giorno che i club siano in grado di avere un reddito proprio (abbonamenti+biglietti, sponsor, inserzionisti, diritti Tv, merchandising) che li renda autonomi in tutto e per tutto, se ne sbatteranno i cosiddetti dell’approvazione della federazione. La vera indipendenza passa da lì, finchè tutto quello non c’è la federazione può tenere il pesciolino all’amo come, quanto e quando vuole.
si puo’ dire quello che si vuole ma tanto lui fa’ quello che gli pare
l’ha fatto fino ad adesso , e continuera’ a farlo
stop
p.s. : si ringraziano sentitamente i presidi che l’hanno votato
Boh qui facciamo cassa con i soldi dell’offerta parrocchiale e mentre il presidente si costruisce il Taj Mahal in Scozia si inaugurano centri sportivi polifunzionali all’avanguardia.. che brutto posto..
Ai club(non a Rovigo) ricordo che si ritrovano ciò che hanno votato un mese fa…
Anche Padova era pro Innocenti,se non mi sbaglio.
Però i club devano fare il mare culpa. Sempre a litigare non vanno mai daccordo anche voi club avete rotto un po i cosidetti. Poi chi lo ha rieletto il nostro fantastico Presidente? Basti pensare che nessuno si dimette dello staff delle Zebre e da i piani alti della Federazione per questi anni fallimentari cosa possiamo fare noi? Ringraziare chi ha dato il voto a Gavazzi. E se i club non hanno soldi ridimensionatevi. Perché siamo in una situazione drammatica e Sabato ne paghiamo le conseguenze.