Abbiamo intervistato il trequarti milanese. Che lascia alle spalle Treviso, mancate convocazioni e due numeri di maglia…
Simone Ragusi: la nuova avventura al Petrarca, tra appartenenza e competitività
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Cose belle!
“[..] l’ultimo anno a Treviso avevo un po’ perso il piacere di giocare. In due anni purtroppo delle partite che ho giocato la percentuale di vittorie è stata del 5% e se perdi e non competi è difficile mantenere il piacere di giocare.”
“Essere tornato in Eccellenza non è un fallimento ma un’opportunità e questo è il messaggio che mi sento di dare. E non è un tornare in basso: è fare un passo indietro per correre di nuovo di più.”
92 minuti di applausi.
“Il secondo anno con il rientro di altri giocatori sono scivolato indietro nelle gerarchie. Non mi sentivo nella condizione di potermi proporre in altri ruoli, né ho mai avuto la possibilità di farlo. Un forte contraccolpo psicologico è stato anche il mancato esordio in Nazionale: ero stato convocato per i Test Match di novembre 2014, poi per il Sei Nazioni 2015 e per i Mondiali ma senza fare mai una presenza se non nove volte in tribuna. Nel frattempo esordivano in tanti, pensavo ogni volta che fosse la giornata buona, mi sentivo bene ma non è arrivata la possibilità che speravo di avere. Psicologicamente ha pesato molto e influenzato la mia stagione a Treviso.”
“Il problema della Celtic è proprio questo, che si gioca per la Nazionale.”
Ho la sensazione che, se avesse giocato apertura titolare ed avesse fatto qualche presenza in Nazionale, invece di ritornare nel torneo più scarso dell’ Europa del 6Ns, sarebbe rimasto volentieri a vincere quel 5% in Celtic.
Per il resto la conoscete la favola della volpe che non arrivava a mangiare l’ uva?
Quella era l’unica volpe fessa, le altre mangiano galline.
Sarei davvero curioso di vedere i 60 celtici o giù di lì in Eccellenza ad “elevare” la qualità del campionato italiano. Siamo quasi a fine contratto, bisogna che capiamo se vale la pena spendere 6/7 milioni in questa avventura che ha fatto di tutto tranne fare crescere il rugby italiano come movimento. Bisognerebbe anche che le società di eccellenza si svegliassero e riformassero una lega per gestire marketing e diritti tv, almeno. Possibile che ci sia questo immobilismo ?
Quale marketing e quale diritti tv? Fa più ascolti una partita di bocce…
@mcasal, la maggior parte di quelli bravi delle franchigie, se finisse l’ avventura celtica, ho il presentimento, che prenderebbe la via dell’ “esilio”, anche perchè, una volta che hai assaggiato una bistecca, è difficile ritornare a mangiare….PANE E CIPOLLA!!!
Per forza se nessuno ci lavora gli ascolti rimarranno a zero. Se uno investe e trova le chiavi giuste….
Secondo il mio insignificante parere non vale la pena spendere tutti questi soldi se il ritorno è questo . Forse meglio investire per portarsi in casa dei buoni “insegnanti” di rugby , priorità uno : formazione . Stesso discorso vale per sedi faraoniche e stadio di propietà FIR .
Mi sembra lo sfogo di uno che non è riuscito a sfondare nei pro.. ci sono giocatori che nonostante perdessero ogni settimana si sono messi in mostra e poi sono andati all’estero a trovare la cosidetta competitività(campagnaro/sarto).. probabilmente a ragusi manca qualcosa per essere come loro..
Sono d’ accordo con voi che i risultati sportivi e d’immagine del rugby non sono certo migliorati (se va bene sono rimasti costanti) con l’ingresso in Celtic però ci penserei due volte prima di uscirne con tutte e due le squadre, più che altro si può pensare di formare una sola franchigia (per ridurre i costi) lavorando anche sull’immagine del campionato.
Il percorso sportivo di ragusi (come di altri in quest’anno) mi fa però pensare che è più che fattibile far giocare l’accademia di parma in eccellenza supportata da opportuni innesti provenienti dal pro12, in questo caso però non si ha ancora quel senso di appartenenza di cui parla ragusi e che a parer mio è un elemento tutt’altro che secondario.
facciamo tornare in eccellenza parma e treviso,e quei 6 milioni dividiamoli equamente fra le 12 squadre,senza un viaggio aero a settimana,avremmo un campionato pro
Bravo ragusi, ha espresso in pieno quello che sostengo da tempo. Giocare in celtic e’ fortemente demotivante, giochi solo x un possibile posto in nazionale e piu’ soldi e i risultati in nazionale si vedono, la peggiore di sempre. Quindi meglio un campionato missro dove almeno la maglia conta. Ricordo ai novelli appassionati che siamo andati nel cinque nazioni con i giocatori del campionato italiano.
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@massimo1, vorrei ricordarti che siamo stati accolti nel 5 Nazioni, poi divenuto 6 Nazioni, graze ai risultati di una Nazionale figlia di un movimento che, dopo anni ed anni di rincorsa, era arrivato al livello semipro degli altri, poi gli altri hanno intrpreso una via professionistica seria e la forbice con il nostro movimento si è nuovamente dilatata.
In quanto ai novelli appassionati, con me hai ragione, io, prima del ’97, la nazionale italiana non la seguivo, in quanto al movimento che la alimenta, prima dell’ entrata in CL non lo prendevo nemmeno in considerazione, cosa che, sicuramente, ritornerò a fare in caso di uscita dalla CL, perchè, se proprio devo seguire un campionato dilettantistico, preferisco seguire la Serie C, almeno lì gli “attori” hanno la consapevolezza di quello che sono e non hanno nè l’ arroganza, nè la sfacciataggine di spacciarsi e di atteggiarsi ad essere qualcosa in più di ciò che realmente sono.
scusami ma segui la serie C perchè a casa tua o vicino ci sarà una squadra di serie C, altrimenti seguiresti una squadra di serie B o A o Eccellenza
forse hai subito degli atti di bullismo da giocatori di Eccellenza, perchè altrimenti non capisco tutta questa acredine nei loro confronti e questa generalizzazione sull’arroganza ecc ecc
@western-province, a parte che quando giocavo io l’ Eccellenza si chiamava Serie A e che dove giocavo io, a parte i campioni stranieri che erano venuti in Italia a monetizzare e qualche rara eccezione, i giocatori della massima serie italiana avrebbero giocato, si e no, in 4a serie, quindi, stai tranquillo che, atti di bullismo non avrebbero potuto farmeli, non è acredine è soltanto per rispondere a quella stuola di giocatori e tifosi frustrati che, non avendo loro il giochino CL, vorrebbero eliminarlo a tutti ed ai ragione ho sbagliato, se dovessi seguire un campionato dilettantistico, perchè da qualche parte, sul web, qualcuno che mi fa vedere i Glasgow Warriors ed il resto del Pro12 lo troverei di sicuro!!!
“hai” con la…H!!!!
Hro , dimmi una cosa , sei o sei stato un sostenitore della attuale e passata presidenza Fir?
Sai, perché solo da questi si è SEMPRE voluto fare dell’Eccellenza (e prima Super 10, Serie A ecc.) un unica cosa, mentre all’interno del rugby italiano ci sono esempi di buona e di pessima gestione, di investimenti lungimiranti e visioni cortissime, e la massima serie non ne è esclusa, anzi.
Il fatto che la gestione sia sempre stata espressa d proprio dalle realtà che meno hanno lavorato per lo sviluppo del movimento è la ragione di questa comoda cecità .
@Antonio9, siccome sei abbastanza nuovo e quindi non conosci i pregressi, ci tengo a precisarti che non mai avuto a che fare nè con la Federazione Italiana Rugby, nè con alcun team italiano e che il rugby italiano mi vede “protagonista” soltanto come spettatore, “tifoso” della Nazionale e simpatizzante delle nostre franchigie celtiche, soprattutto Aironi, prima, e Zebre, poi.
Io non sindaco su chi lavora meglio o chi lavora peggio, anche perchè non conosco le realtà della provincia Rugbystica europea.
Io mi risento quando vedo che per invidia ed egoismo si vorrebbe affossare l’ unico tentativo di fare del Rugby professionistico in Italia (carente, inadeguato e migliorabile quanto vuoi tu.), accampando la scusa che si stava meglio quando si stava peggio e volendo far passare per gnocca una…cozza!!!!
Esatto massimo quoto 100%.
Porca miseria mi trovo d’acccrodo con un tifoso rodigino!!!! 🙂
Ale neri e che vinca il migliore.
Domani speremo de farve piu’ neri ! Buona partita.
Anca mi!
Nemmeno una domanda sulla nazionale seven.