Pettinelli, dopo l’Accademia (e l’esordio con le Zebre) sotto con Calvisano

Il giovane terza linea: società seria e che crede nei giovani

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Antonio9 7 Ottobre 2016, 11:00

    il solito “chiaro percorso” …

    • Thunderstruck 7 Ottobre 2016, 11:21

      Sempre la solita solfa, Antonio.
      Oramai ogni giovane che Calvisano prende è per il chiaro percorso.
      Ce ne fosse uno, dico UNO, che viene perchè è molto semplicemente una società competitiva, in cui si lavora bene e che investe in talenti facendoli giocare e non ammuffire in panchina.
      Dai su… Che sia più facile passare da qui per spiccare il volo verso Parma (ammesso di averne le qualità) lo sappiamo, ma vale per ogni squadra di vertice, sai.
      Venire qui non significa esser bollati come raccomandati e paraculi.
      Un pò di rispetto per l’integrità morale di questi ragazzi, per favore.

    • Hullalla 7 Ottobre 2016, 12:46

      Infatti Buscema e’ andato alle Zebre e poi in Nazionale??? MI sembra che sia invece alle Fiamme.

      Evidentemente il “chiaro percorso” non e’ mai stato questa grande certezza, ma e’ piu’ che altro diventato un’altra frase qualunquista.

      Detto che per Calvisano non ho nessuna simpatia e che spero che lo scudetto torni a casa sua in centro Veneto, bisogna sottolineare come a Calvisano abbiano il coraggio di far giocare giovani Italiani molto piu’ che in altre societa’ e che nonostante il rischio corso i risultati degli ultimi anni stanno dando loro ragione. Evidentemente correre rischi e mettere in campo giovani Italiani puo’ essere una scelta vincente. Speriamo che la seguano i molti di piu’.

      • xnebiax 7 Ottobre 2016, 17:43

        Lo scudetto è in Veneto.

        • Hullalla 7 Ottobre 2016, 22:28

          CENTRO Veneto.

          • Cuco23 8 Ottobre 2016, 01:25

            Lo scudetto sta bene dove sta 🙂

          • Hullalla 8 Ottobre 2016, 21:11

            Stara’ bene a te… 😀

    • carlo s 7 Ottobre 2016, 13:16

      che palle…

    • Dusty 7 Ottobre 2016, 20:26

      Io direi il solito qualunquismo dilagante.Basta dire la parola magica Calvisano e subito c’è uno che parte a razzo come un labrador con la pallina. Che palle!

  2. sandro 7 Ottobre 2016, 11:28

    Pur non essendo di Calvisano … condivido in pieno quanto detto da Thunder …

  3. edopardo 7 Ottobre 2016, 11:42

    Che poi anche Licata ha fatto lo stesso pur non giocando nessuna partita con le Zebre, anche se il suddetto è andato a farsi il tour in Sudafrica.
    Ribadisco il problema è che le due celtiche stanno risicate con seconde e terze pur sapendo quanto è delicato quwl ruolo

  4. insidecenter 7 Ottobre 2016, 11:47

    Diciamo che è giusto cio’ che dicono ambudue gli utenti ( @Antonio9 e @Thunder) in quanto è stato detto molto chiaramente ad un giocatore mio conoscente che sarebbe dovuto passare per Calvisano prima di approdare alle Zebre, naturalmente non vale per tutti i giocatori, non è una regola, ma è una strada da seguire se vuoi salire nei PRO!
    Cio’ non toglie la serietà e la consistenza societaria del Rugby Calvisano.

    • Thunderstruck 7 Ottobre 2016, 11:52

      Il tuo è un commento equilibrato, logico e strutturato. Anch’io ho ammesso che da qui è più facile, ma dal “più facile” a bollare a prescindere dei ragazzi con un laconico e generalizzato “Il solito chiaro percorso”, fa veramente tristezza e, se non si precisa come hai fatto tu, per conto mio si perdono anche le ragioni del commento.

  5. brancaleon 1 7 Ottobre 2016, 12:06

    Ritenere normale che passare da Calvisano renda le cose più facili non mi sembra il massimo per il nostro sport…..

    • Thunderstruck 7 Ottobre 2016, 12:30

      Io non lo ritengo normale, infatti.
      Fino ad oggi, Calvisano era la base di partenza per le Zebre e Rovigo o Mogliano per il Treviso.
      E’ un tacito accordo sul quale si può sicuramente discutere.
      Del resto, quelle son state le tre forze domestiche che negli anni recenti han monopolizzato il campionato.
      Ora ci sarà Padova che romperà un pò questi equilibri.
      Ma Calvisano non è l’unica tappa intermedia per le franchigie federali.

  6. fracassosandona 7 Ottobre 2016, 12:12

    Thunder, nessuno discute i meriti sportivi e le scelte tecniche di Calvisano, società che sapeva dimostrare il proprio valore anche quando Gavazzi era solo vicepresidente della FIR…
    il sottoscritto non mancherà mai di rispetto ai ragazzi che scendono in campo ed allo staff che li guida con competenza da anni…
    Pettinelli e co. fanno benissimo ad andare a giocare in una squadra allenata dall’ottimo Brunello, club che si è distinto negli ultimi campionati d’eccellenza… la squadra è competitiva e l’ambiente è sicuramente stimolante…
    Buscema, giocatore che, poraccio, resterà marchiato a vita come quello del “chiaro percorso”, è la dimostrazione che certi automatismi non sono garantiti a nessuno…

    In Italia non esiste nulla che assomigli al blind trust anglosassone per risolvere i conflitti d’interesse…
    il nostro ordinamento ha tollerato ed è sopravvissuto, pur a caro prezzo, a quello di Berlusconi premier, Gavazzi e Calvisano sono una bagatella a confronto…

    resta il fatto che per un esterno è difficile guardare con simpatia ad una realtà così contigua alla federazione…

    ad esempio resto convinto che la FIR avrebbe dovuto affidare a Brunello l’U20 ancora l’anno scorso… l’allenatore ha scelto invece la proposta arrivatagli da Calvisano anche perché quella federale, che pareva logica e che molti suggerivano di percorrere all’esito dei buoni risultati della “sua” U18, non gliela ha fatta nessuno… ma chi avrebbe dovuto avanzare tale proposta? se non avesse accettato la proposta di Calvisano, chi gli avrebbe garantito di poter rimanere al suo posto sulla panchina federale dell’U18?

    purtroppo sono alquanto scettico rispetto alla favola dell’1,33% e la vicenda delle deleghe per i voti all’assemblea federale rilasciate a Marco ed Andrea Gavazzi non mi aiuta…

    fonte:
    http://www.ilneroilrugby.it/2016/10/04/14074/#more-14074

    avrebbero potuto (se vuoi anche in modo ipocrita ma sicuramente più elegante) ottenere lo stesso risultato delegando due persone con altro cognome, il fatto di potere e volere fare tutto così alla luce del sole trasmette, ad un osservatore esterno, un senso di nausea e di impunità che ti farebbe andare di traverso anche la portata più sopraffina, altro che l’entusiasmo del buon Pettinelli…

    • Thunderstruck 7 Ottobre 2016, 12:37

      Pres, concordo su ogni parola.
      Non ho mai preteso che, alla luce di quanto detto, Calvisano possa star simpatica e capisco che, oltre all’antipatia umana di chi è spesso vincenti si aggiunge quella del quadro da te fatto e che è innegabile.
      Però che contesto è che gli unici a non aver colpe sono dei ragazzi che sono umanamente e logicamente arrivisti ed ambiziosi ma che, come chiunque altro, si fanno il paiolo per emergere.
      Invece di considerarli una risorsa vedendoli di buon occhio in ottica futura, si guarda se son passati da Calvisano e li si bolla come raccomandati prima ancora di sperare che faccian bene. E se fan bene altrove sono Grandi, se lo fanno a Calvisano son paraculati da Gavazzi.
      Io rifiuto solo questa logica. Per il resto non metto becco. E se c’è uno che è quantomeno perplesso su questa filiera gestita dalla Federazione, credimi che sono io.

      • malpensante 7 Ottobre 2016, 14:27

        Buscema è un caso a sé, rientra più nelle cose romane (di cui nessuno parla, visto che in Eccellenza danno fastidio zero) e federali che in quelle calvine, e comunque per Pettinelli come per altri, stiamo parlando di ragazzi che hanno qualità, voglia e, speriamo, futuro. A me danno fastidio gli anni persi da Marcellino, Mbandà, Castello e adesso Gianmarioli, mi dà fastidio che vadano irrimediabilmente a giocare lì praticamente agratis e nessuno possa trattenerli dove sono stati formati, ma magari fossimo pieni di Noceti, Gossolenghi, Viadane, e pure Calvisani (notare l’ordine non alfabetico). E tra i supporter calvini, e per fortuna, ci sono tanti Thunder e pochi ultras. L’anomalia se la sono rivotata, pure con risultati disastrosi, per cui l’anomalia sono quelli che votano e non chi è votato. Quello, come sempre e dovunque, è meglio di chi lo elegge. Verrebbe da dire anche di chi perde, se non è capace di sparigliare e gioca allo stesso gioco.

    • Il Bonzo Tama 7 Ottobre 2016, 12:40

      quoto in todo

  7. zappinbo 7 Ottobre 2016, 12:49

    io non sono calvino (non lo ero, ora lo sono diventato grazie ai commenti su OR), ma questa retorica anti-Calvisano é francamente insopportabile. Mi immagino quelli che non ce la fanno ad arrivare alle Zebre giustificarsi: “eh, ma se passavo di lá…”
    Dico di piú: questa anti-propaganda fará diventare il Calvisano piú forte di quello che é, un pó come la Juve nel calcio, odiata e avversata da tutti, anno dopo anno é piú forte. Se pensi che é un paesello di 8mila anime nella bassa bresciana… bah

    • bak 7 Ottobre 2016, 13:16

      non ti preoccupare, io ci sono abituato 😉 guarda Viadana:
      quando questa gloriosa squadra vinse un campionato farcita di stranieri (a volte anche 14 stranieri su 15), sugli allora siti rugbystici (ovviamente pre-OR e persino pre-GT) erano tutti “baci e abbracci al vetriolo”. E’ bastata la parabola Aironi e il “giorno del grande coniglio”, come dice Malpensante, per fare diventare Viadana e i suoi tifosi esempio di strenua resistenza al male imperante. Da buon ex-abbonato di quel rugby viadana certe cose non si dimenticano…
      Bak

  8. 6nazioni 7 Ottobre 2016, 18:38

    chi e’ sara?

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