Istituito il gruppo di lavoro che avrà il compito di rivedere il regolamento “nella sua totalità”
Eleggibilità e regola dei 36 mesi: World Rugby si muove per le modifiche
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Din Don Dan Diridiridan … (da me le campane a festa suonano così)
quoto
🙂
Stefo sei soddisfatto?
Frank quale è il motivo per il quale Stefo non scrive piu?
Sei a conoscenza?
Grazie
no non lo so, sul serio. ho qualche idea, ma non mi permetto di parlare in sua vece.
se ha voglia interverrà lui di persona. so che questo tema gli era piuttosto caro, per questo ho provato a stuzzicarlo.
Sicuramente la federazione italiana é a favore di poter schierare qualsiasi oggetto che transiti su suolo nazionale per almeno 24 ORE.
Dobbiamo decidere: o si abboliscono le nazionali (e finalmente anche le nazioni), cosa che auspico vedendo squadre di calcio, olimpiadi ecc. e tutto vale. O si stabilisce che UN SAF figiano NZ, NATO in SAF FIGI NZ NON PUO GIOCARE PER LA NAZIONALE e AMEN! Consci che saremmo ancora piú vicini ad essere una Tier 2, a meno che gli italiani non riscoprano il gusto per il rigore,la serietá, l’iniziativa personale e il rischio, e poi della giusta rappresentanza tramite elezione.
Ma vedendo questo triste baccano da elezione su OR (di gente che sa leggere e scrivere, figuriamoci quelli che no) e piangistei da corporativismo medicante é meglio importare SAF e NZ all’infinito. Qualcuno addirittura ha definito i giocatori “carne da macello”. Ma vi rendete conto? Bah
“Qualcuno addirittura ha definito i giocatori “carne da macello””
E quel qualcuno ha ragione.
“carne da macello” per come vengono trattati dalla FIR.
Spero che la regola, se proprio la devono cambiare, venga cambiata in modo intelligente e non semplicemente portata a 5 anni.
e secondo te un esempio di regola “intelligente”? Almeno 2 figli? due Auto immatricolate? 60 mesi, di cui 12 abbonabili anche all’estero se per causa studi? Gira e rigira la solfa, troveranno sempre il modo per far giocare un Tuilagi in nazionale inglese se non lo vieti. Ma visto che siamo nel tempo delle grandi migrazioni mi chiedo se un rigore del genere possa funzionare…
Ma lo vedi che dici stupidaggini?
Tuilagi vive in inghilterra dall’età di 13 anni.
Le mie idee le avevo esposte qualche settimana fa in un articolo simile.
Analizziamo il problema: il problema è che alle isolane gli rubano i talenti. Tutto il resto non è un problema. Sudafricani e Neozelandesi che giocano per le europee come Payne, Van Schalkwyk, Strauss, WP Nel, Haimona eccetera non danno noia a nessuno. Non alle europee e non a NZ e SAF che li esportano.
Le uniche nazioni che perdono talenti veri, che perdono i loro migliori giocatori sono le isolane. Con Vakatawa in Francia, Naholo in NZ e un numero di isolani che giocano per il Giappone sono la cosa che disturba… qualcuno. Senza gli isolani il Giappone però non sarebbe così forte, e questo sarebbe un male per il rugby internazionale che cresce in Giappone e là ci saranno i prossimi mondiali. Poi agli atleti delle Figi e Tonga interessa guadagnarsi da vivere, e se devono andare all’estero per farlo con la promessa di essere equiparati lo fanno. Le isole del pacifico non sono paesi ricchi. Inoltre moltissimi isolani emigrano con la famiglia verso Australia, Nuova Zelanda, Giappone o USA, e questi che fai, li fai giocare per un paese a migliaia di chilometri di distanza o li fai giocare per il paese dove hanno finito di crescere e dove rimarranno il resto della loro vita?
Quindi che si fa?
A) Si lascia la regola com’è.
B) Si mette il Giappone nel Tier1 e Italia nel Tier2 e poi si dice che per giocatori dello stesso Tier della nuova nazione in cui vivono bastano 3 anni, mentre per giocatori originari di una Tier2 giocare in una Tier1 solo dopo 5 anni. (Così è più difficile fregare i migliori alle isolane).
C) Differenziare a seconda dell’età e condizioni familiari in cui arrivano. Arrivano prima dei 17 anni, e con la famiglia? Bene, allora questo è il loro nuovo paese e 3 anni bastano. Arrivano a 21 anni, solo per giocare da pro, senza genitori, perché sono forti? Allora 5 anni, così magari se arriva la chiamata del paese di origine la accettano. Arrivano a 28 anni? allora vuol dire che nel paese di origine tanto non li volevano, quindi bastano 3 anni.
ovvio che era lí a 13 anni se aveva i fratelli grandi in Inghilterra. È proprio l’esempio piú abberrante, due fratelli in due nazionali diverse
Certo, doveva rappresentare il paese dove non abita più da 8 anni e dove non vive e dove non tornerà a vivere mai.
Non è genetica.
a me la regola ste bene cosi’.
no @gps,scusa ma la regola cosi com’è non va bene.Altrimenti tra qualche anno a Auckland per la festa del paese faranno la sagra della porchetta di Ariccia, mentre a Modena faranno I burritos con chili meat!
ma e’ gia’ cosi’, @campo 🙂 🙂
scherzi a parte, non mi fascio la testa se si passa da 3 a 4 anni. pero’ l’impianto va molto bene ed ha una sua logica, per me.
Io sto con xne, la regola va cambiata ma va tenuto conto della libertà individuale e della libera circolazione delle persone. Per me sarebbe sufficiente bloccare chi gioca partite di competizioni internazionali ufficiali in u18-20. Comunque meglio i 5 anni di quel che succede ora.
OT Mi ha telefonato la Rudd, dice che se ci riprendiamo Peppe sugli altri chiude un occhio.
No, scusa, Peppe no, mi si è già invitato, non accetta nessun diniego, per due pranzi e due cene. Restasse pure a mangiarsi pudding e porle pie, nella Piccola Isola.
Avrebbe dovuto essere pork pie.
vabbeh, ma pork pie e’ buonissima Jock. e quale pudding? sticky toffee spacca. mi sa che devo portarti un po’ in giro.
Pork pie è uno schfo, sticky toffee, d’ accordo. E, comunque, sono dei tempi di Sticky Fingers, ero già al liceo. Joock ricambia @maamo, affettuosamente
Con cerniera 3D
Era tutto meglio ai tempi di sticky fingers. tranne il cibo, che oggi e’ meglio. a Londra si mangia da paura.
ecco, vedi, fioccano gli inviti. grazie @Mal, so di poter contare anche su di te. Sapro’ disimpegnarmi, proponendo il peggio della cucina inglese, cosi’ da farvi sentire tutti piu’ fortunati.
Buongiorno Mal (saluto esteso anche a Joock e Peppe).
Anch’io sono per la libera circolazione, principio che credo sia ampiamente assecondato quando un’atleta può giocare nei campionati esteri.
Cosa diversa, a mio avviso, è la libera circolazione (intesa come scambio) delle maglie delle Nazionali.
Forse perché son “vecchio”, sicuramente perché sono obsoleto, ma sono dell’opinione che rappresentare una nazione sia necessario sentirsi parte, magari pure emarginata (penso agli ex “coloni” frances)i della stessa.
In questo senso, a voler essere rigorosi, non sono i tre o i cinque anni a fare la differenza, ma un quid pluris che è difficile individuare.
Alla fine, però, è più probabile che la permanenza prolungata (almeno 5 anni) in un Paese possa facilitare quel senso di appartenenza che per me, vecchio e obsoleto, è imprescindibile.
Non dico che al suono dell’inno tutti debbano piangere come gli Argentini o i Sudafricani, ma almeno un brividino …
O.T. x Peppe: l’Azienda per cui lavori ha già stilato la Lista dei Lebbrosi ?
Io credo ci debba essere la libertà di scegliere anche a che paese appartenere, sperando che si debba parlare sempre di indossare maglia e mutande e non una divisa e l’elmetto. Ho tra conoscenti e parenti, e neanche molto lontani, famiglie di morti volontari nel Pacifico sotto la bandiera a stelle e strisce, da immigrati e senza cittadinanza.
nel 99% dei casi il scegliere a che paese appartenere è determinato esclusivamente da soldi, percui non ci farei tutta la manfrina dei sentimenti. chi sostiene la nazionale invece è mosso esclusivamente dal sentimento (il tifoso della nazionale italiana per forza 🙂 allora fatti due conti
Indimenticabile copertina, @mal, chissà che fine ha fatto la mia copia, religiosamente portata a casa da Londra e comprata a Notting Hill (allora, di notte, era sconsigliata dai Bobby). La cerniera andava su e giù.
Comprato anch’io in Inghilterra, ero un minorenne molto precoce e un cattivo ragazzo. Copertina mal ridotta, righe e rughe sul vinile ma, come si diceva da piccoli con le figurine: celo. 🙂
Equipollente di: “gò, gò, manca, gò”. Giocandosele “a tacco”, le “geccole”, erano i colatoi del campo. Altro caso, “massa e pindoeo”.
Caro Maro, la azienda no, non so se si fara’ alla fine. ma le scuole chiedono ai genitori di comunicare entro oggi nazione di nascita e nazionalita’ dei bambini, alle elementari. e non scherzo.
Maro? Come Itoje? Mamo, ovviamente.
Ci credo e a questo punto son convinto che Erode, a confronto, era un chierichetto. Mah
Basta che gli altri in Europa si diano una mossa con la Merkel per levarli dai maroni il più presto possibile. E’ inaccettabile che questi possano andarsene quando gli pare e nel frattempo continuare a mettersi di traverso su tutta l’agenda quando gli unici che ci smeneranno sono i tedeschi. Oltre ai sudditi di sua maestà, quelli che resteranno.
Peppe quanto mi piacerebbe essere Maro, l’esatto opposto di quello che ahimè sono (e sono stato): talento assoluto, alto, grosso, giovane e nero (quest’ultima caratteristica, per noi provinciali, vuol dire con un robo per qua) 😉
Che si sbrighino sì, @Mal, ma soprattutto che stiano ben all’erta perché qui in Europa le ultime Liste di cittadini “diversi” per origine o religione, pur risalendo ai primi anni trenta dello scorso secolo, sono un precedente piuttosto allarmante.
quindi per recap. under 20 che blocca, 4 anni, e seconde squadre che non cappano? mi sembra un buon compromesso. guarda ed impara Pichot!!
mal la 18 e’ un po’ troppo, so ragazzi…
mamo, maro e’ figo, scrive pure poesie e studia africanistica all’universita’. ce l’ha tutte lui!
La 18, se no li prendono in fasce come stanno già facendo i club. O c’è un buon motivo per consentire di comprare minorenni anziché ventenni? A me interessa che si blocchino i ragazzi, ma anche che non si riducano le seconde squadre a cappatoi, tanto per bloccare gente che di mestiere fa il rugbista e ha diritto di poter fare la migliore carriera possibile e di avere tutte le opportunità che si sarà meritato.
Piuttosto, a nessuno viene in mente che c’è un’enorme differenza etica ed estetica se il negriero è un club o se invece è una federazione (o una franchigia celtica, che è federale per tutte e quattro)? Tra il Budello o anche i da me detestatissimi gommisti e la federazione scozzese con tanto di ufficio per gli importati e l’importazione, nessuno vede la differenza?
5 anni tutta la vita e U20 vincolante.
anche la seconda nazionale? sulla U20 in teoria e’ gia’ fattibile adesso.
u18 e u20, e sarei soddisfatto. Anche Cedaro.
Io direi U20 o alla prima convocazione da maggiorenni. Così si evitano tanti sfregi, non ultimo ragazzi che giocano un mondiale con una nazionale e quello successivo con un’altra, non solo per etica, ma anche per estetica.
Una delle poche cose che so cucinare proprio bene: chili con carne.
Con tutti ‘sti ex rugbisti, a occhio qui chili e carne non mancano.
Commendevole, questa. A me, vengono male.
Per come la vedo io , un giocatore per rappresentare una nazione deve avere la cittadinanza punto e stop. Altro che 3 mesi , 3 anni , 5 anni… Cittadinanza …
Giusto, e che la cittadinanza sia data con le stesse regole e con gli stessi tempi ai manovali e ai calciatori.
Magari … Speriamo
“e che la cittadinanza sia data con le stesse regole e con gli stessi tempi ai manovali e ai calciatori”
😀
che bella battuta
il problema, caro giustiziere, e’ che tutti gli stati danno la cittadinanza in modo diverso e per percorsi diversi. la regola 8 invece vale per tutti ed allo stesso modo. e quello mi piace della regola.
per gli altri sport dove funziona così e per il normale “mercato” degli altri lavori non è un problema … Mi sembra una visione un po troppo rugbycentrica questa
Altrimenti chi ha più soldi si compra i migliori giocatori come per qualsiasi club. Ma si parla di rappresentative nazionali
no giustiziere, se la regola non e’ uguale per tutti (e la 8 lo e’) apri ulteriormente a chi puo’ spendere e tanto. vedi un po’, appunto, molti sport olimpici.
Ma il campo dei “comprati” comunque si restringerebbe di molto scusa gsp. Non so come funziona per altri paesi quindi non mi esprimo. ma in Italia mi pare che ci vogliano 10 anni di residenza e non credo che si andrebbero a “comprare” atleti pensando che tra 10 potranno essere eleggibili (parlo di chi non ha parentele varie , avi o consorti). Detto ciò comunque ringrazio quentino (uno dei miei idoli indiscussi) haimona (che si è pure fatto male giocando per l’Italia) ecc ecc per quello che hanno fatto…
aspetta giustiziere parliamo di quelli per la residenza. se sei EU bastano 5 anni. ma ci sono tanti modi in giro per il mondo di ottenerla. e quindi va a finire che in alcuni paesi l’ottieni anche piu’ velocemente.
Gsp tanto questo vale anche ora. De domani il Qatar volesse fare una squadra di 7 tirerebbe fuori i passaporti in mezza giornata.
Basta vedere cosa succede coi maratoneti e fondisti keniani-etiopici naturalizzati per yemen o qatar da subito, basta che portino medaglia, nel più puro spirito olimpico, e qui ci sta di nuovo a pennello…
https://youtu.be/pHRg34eEAX0
proprio quello intendevo Rabbi. per le regole di oggi del rugby, il passaporto non e’ un criterio.
Beh Costa nel 2013 giocava col brasile e nel 2014 ai campionati del mondo con la Spagna!
Altro che rugbycentrica
Non so che dirti gsp… Di cavilli e situazioni varie possono essercene tante … Escamotage compresi. Solo che se il problema sono i “mercenari” diciamo , che siano 3 o 5 anni chi ha il mangime attirerà sempre le migliori vacche. E non sono un sentimentale ne uno particolarmente patriottico però un minimo un giocatore la deve sentire la maglia che porta e il percorso per ottenere la cittadinanza mi pare una strada che richiede un qualche impegno e che quindi porti anche ad una “motivazione” diversa rispetto al semplice fatto di giocare ad esempio per le zebre per 3 anni. Tutto qua
Quello che ho sempre sostenuto. In NZ ad esempio puoi applicare per la cittadinanza dopo avervi risieduto per 5 anni. Ed ogni paese ha giustamente le sue regole. Easy, no?
Appunto che le nazionali conservino una propia identità nazionale ! Io sarrei per regole molto restrittive : 5 anni di cittadinanza , se hai già rappresentato un altro paese per qualsiasi sport e a qualsiasi livello , allora quella rimane la tua “nazionalità rugbystica” .
Non so quanti appoggi avranno, se si va a ben vedere delle australi siti SA e Argentina si mantengono “caste e pure” le isolane si vengono depredare, ma ci guadagnano un botto dagli scartati australiani e neozelandesi
Per me la rivedranno ma cambierà poco. Io leggerei il giocatore alla prima maglia vestita anche in giovanile così da evitare discorsi fastidiosi per i tifosi e per i giocatori
noi siamo così sfigati che i nostri equiparati fanno ca**re, e quando sono buoni sono vicini ai 30 anni, e li gestiamo pure male (vedi Gower). Speriamo in Steyn, ma al momento non è esploso. Mezzi fisici e anche tecnici ce li ha.
la Scozia ha lavorato benissimo con la politica degli equiparati, a parte Robertson mi dite un equiparato che da noi ha lasciato il segno? De Marigny non giocò tante partite in Nazionale, non mi viene nessuno in mente.
beh dai, Quintino non lo butto via di certo. Gower hai gia’ detto tu. era della categoria di Del Fava, Dellape’ e dello stesso livello di classe. superiore.
Del Fava e Dellapé erano oriundi. Quindi rimangono Robertson (arrivato prestissimo) e Geldenhuys. E De Marigny se vogliamo. Ma il mitico Paul Griffen??? In realtà se andiamo indietro se ne trovano moltissimi Gert Peens, Wim Visser o…
https://it.wikipedia.org/wiki/Scott_Palmer
https://it.wikipedia.org/wiki/Matthew_Phillips
e Vakarua, Van Zyl, Vosawai, Vunisa..De jager (1cap)
esatto, come Gower. Gerber? abbiamo visto anche Gerber.
cazzo dimenticavo Griffen.
Lo status di Kaine credo fosse “di formazione italiana” per via di un rapido passaggio per le giovanili del Viadana..
Nostri equiparati che hanno fatto veramente la differenza ? Robertson, Gower e Quintino.
Scusate Gower non era equiparato, ma oriundo, quindi solo Roberston e Quintino . punto
Togliere la regola dei 3 anni porterebbe a una sola cosa.. aumenterebbe il gap tra NZ aus saf francia e inghilterra con il resto del mondo.. penso che questo porterebbe ancor di + il rugby verso uno sport di nicchia.. secondo me la cosa + sensata sarebbe l’obbligo di rispondere alla convocazione della nazione di provenienza entro un tetto di età..
Mah, il gap esiste già e l’Argentina dimostra che si può avvicinare il livello senza equiparati. Credo che nessuno dei nostri equiparati avrebbe trovato posto nelle nazionali dei paesi di origine.
Basta togliere sta regola dell’equiparazione. Ce l’ha solo il rugby.