Zebre, parla Dondi: “Con la mia esperienza speravo di essere utile”

Il presidente onorario della FIR si esprime sulla situazione del rugby a Parma

COMMENTI DEI LETTORI
  1. cassina 28 Settembre 2016, 10:05

    Siamo tutti qui a sperare per il futuro delle zebre, non tanto per chi le ha “inventate” ma per i ragazzi, oramai ci sono, alcuni dei nostri giocatori giovani sembrano davvero in gamba, cerchiamo di dare un futuro al rugby italiano.

    ciao ciao

  2. zappinbo 28 Settembre 2016, 10:06

    Ma chiedo io, a 80 anni passati sarebbe il minimo del minimo starsene in disparte a sorseggiare un te alle erbe a bordo campo. Altro che dare una mano, il casino “Zebre” nasce chiaramente per mano del sig. Dondi, per un colpo di testa, senza un grammo di progettualitá.

    • zappinbo 28 Settembre 2016, 10:08

      scaricando la patata bollente al povero Gavazzi, che almeno in questa cosa c’entra niente.

      • sentenza 28 Settembre 2016, 11:48

        Però povero gavazzi un beneamato, ha scelto lui la parte del parafulmine fantozziano per potersi prendere tutto quello che abbiamo visto.
        Certo non voleva rischiare di essere accusato “di non aver fatto abbastanza” per calvisano.
        Se qualcuno aveva dubbi questa è la concezione che hanno del fare il diriigente, spiattellata senza problemi.

  3. malpensante 28 Settembre 2016, 10:32

    Un centro federale che ci fa mandare i ragazzi a Remedello (Parma, Noceto, Colorno, Viadana, Reggio, i piacentini vanno a Milano), grazie. Qualcuno lo avverta che di regalare Moletolo alla FIR ne avrebbero fatto tutti volentieri a meno. Tranne lui, qualche cinque/sei bischeri e qualche carcerando. E non faccia il coccodrillo, che per affossare il rugby a Parma ha fatto tutto il necessario, ovviamente non da solo che per un capolavoro del genere un giarone dal muro l’abbiamo levato proprio tutti.

  4. carpediem 28 Settembre 2016, 10:42

    dove ti giri nella società italiana vedi questi brontosauri che non vogliono rassegnarsI a non contare una mazza.
    e statevene ai giardinetti con i nipoti!!!!

    • fabiogenova 28 Settembre 2016, 11:35

      Guarda, al di là del fatto che Dondi ha detto che a fine anno lascia il direttivo del World Rugby proprio perché vuole andare ai giardinetti, e al di là del fatto che lui a Parma, che lo avesse voluto o no, ha contribuito allo sfascio delle squadre locali, vorrei però ricordare che quest’uomo è l’unico dirigente italiano politicamente apprezzato nel mondo ovale internazionale e che è stato decisivo nell’entrata dell’Italia nel Sei Nazioni. Io non lo tratterei a pesci in faccia.
      Capisco il diritto di critica, ma c’è anche il dovere del rispetto di un uomo anziano che ha dato molto al rugby italiano, nonostante non sia riuscito a lasciare un movimento strutturato anche a cause di alcune sue scelte discutibili.

      • Mario 29 Settembre 2016, 00:43

        Ma basta. Dopo una certa età si smette di rimestare. Gli avevano dato una carica onorevole ed invece si è fatto coinvolgere nelle elezioni appoggiando…PaC. Questa volta ha perso per la prima e l’ultima volta e potrà entrare nell’empireo dei presidenti FIR. Come quello del VI nazioni: gli basti così

  5. albe 28 Settembre 2016, 10:53

    A me lascia di stucco che questo si permetta di dichiarare che la gente lo ha accusato di aver fatto molto per le altre citta e non per Parma e allora ha fatto partire Zebre, Moletolo e compagnia bella….
    Ma lo sa che il suo ruolo era quello di Presidente di tutta la federazione e non rappresentante di Parma o dell Emilia?
    Ma cose da pazzi, questo puo tranquillamente dichiarare che il fatto di piazzare le Zebre a Parma non e’ stata una scelta basata su uno studio oggettivo ma per fare un favore alla sia citta… BRAVO!

    • fabiogenova 28 Settembre 2016, 11:46

      La ratio era questa: Parma ha già un movimento suo, è più o meno equidistante dalle tre città principali del nord ovest e può attirare anche la zona del bresciano e del mantovano. Dopo l’esperienza del Milan (che ha azzerato il rugby a Milano) di Dominguez e Berlusconi, tenendo conto che Genova e Torino latitano dal punto di vista della tradizione rugbystica e infine tenuto conto che a Roma si è provato ma non ci si è riusciti ad attivare (come voleva, per altro, il Board celtico) la società e la squadra per il Pro 12 (almeno queste sono le notizie ufficiali), Parma era oggettivamente una scelta non così folle. Al di là di Viadana e di tutto quel che è successo dopo con gli Aironi.
      Il fatto che questa celtica finora non abbia funzionato non dipende dalla scelta logistica, ma da ben altri motivi

      • Mr Ian 28 Settembre 2016, 12:02

        si può discendere quanto si vuole, ma la franchigia stava bene a Viadana. Bisogna prendersi la responsabilità di certe scelte, volenti o nolenti. Un ottima, discutibile, carriera politica, può essere macchiata anche quando questa sta per volgere alla fine

      • albe 28 Settembre 2016, 12:20

        Fabio, quello che vuoi ma qui afferma che a seguito delle critiche ricevute si e’ sentito in dovere di… Comportamento un po da imperatore non trovi?
        Poi guarda ad esempio alla Francia, non mi sembra un problema il fatto che il rugby si sia sviluppato prima di tutto li dove c era pubblico, ovvero nel sud-ovest… Per me Viadana andata com era andata si doveva fare di tutto per avere Rovigo in Celtic

        • sentenza 28 Settembre 2016, 13:05

          Ma che scherzi? andare dove c’è il pubblico? e che concetto è, si va dove ci sono le clientele e le tangenti.

          • fabiogenova 28 Settembre 2016, 13:19

            Hai le prove che Dondi abbia preso delle tangenti per spostare la franchigia a Parma? Hai le prove o lo hai detto tanto per dire qualcosa?

          • sentenza 28 Settembre 2016, 13:27

            Secondo me si mette in tasca lui la metà degli incassi di bar, chioschi, paninari vari. Mi gioco li…

        • try 28 Settembre 2016, 13:27

          ma se ai rossoblu la celtic non va giù.
          quindi avresti fatto 2 franchigie in veneto?
          ma per piacere.

          • sentenza 28 Settembre 2016, 13:34

            Se a rovigo non va giù non vanno a vederla e si va altrove. Il principio resta “dove c’è più pubblico”. Se è il veneto quello è. Se è lampedusa e lampedusa, che si distraggono gli sbarcati.

          • albe 28 Settembre 2016, 14:24

            Try per carita si tratta solo della mia idea ed il veneto non c entra, per me il fattore e’ il pubblico e quindi la possibilita molto piu alta di creare interesse.

        • sentenza 28 Settembre 2016, 13:30

          E non voglio neanche pensare alla costruzione dell’impianto e dependance varie.

  6. dengra 28 Settembre 2016, 11:14

    relax presidente solo relax e partite a scopone…….80 anni.

  7. Il Bonzo Tama 28 Settembre 2016, 12:05

    “Io sono sempre stato incolpato di aver fatto poco per Parma e molto per fuori.”
    ma…è stato presidente della fir o presidente del rugby parma? xD

  8. Silverfern 28 Settembre 2016, 12:22

    Avrà fatto anche cose buone, una volta,ma le ultime….
    Per me rimane il mandante dell’assassinio degli Aironi, e tanto mi basta per detestarlo con tutto il cuore.

    • Antonio9 28 Settembre 2016, 12:44

      Il vero mandante sono convinto non sia stato lui, e nemmeno quello un pò più a nordest (che ne ha goduto però) ma appena sotto nell’organigramma, quella direzione tecnica che non vedeva l’ora di poter gestire da soli e senza interferenze nè testimoni …

    • 6nazioni 28 Settembre 2016, 19:45

      semplice verita’ bravo.

  9. F.A.L 28 Settembre 2016, 12:48

    Dondi Gargamella beccati questa

    https://youtu.be/v9dBgjJ-m4U

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