Benetton, è arrivato il momento di segnare (prima che sia troppo tardi)

Primi 160 minuti con parecchio volume e pochi punti. E prima che il tarlo cresca…

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Le prime due uscite ufficiali della Benetton targata Kieran Crowley hanno in parte confermato quanto la pre season aveva anticipato. Contro Leinster e Ulster, non certo le ultime arrivate del torneo celtico e anzi candidate almeno sulla carta ai playoff, si è vista una squadra che ha cercato di mettere in pratica il credo tattico del coach neozelandese: possesso, coinvolgimento degli avanti, alternanza del gioco. A preoccupare è però la sterilità offensiva dei Leoni, a referto con appena 19 punti in 160 minuti nonostante i buoni dati sul possesso, da considerare anche in relazione all’avversario (4% contro Ulster e 47% in trasferta contro Leinster). Aggiungiamo l’imprecisione dalla piazzola e il quadro è completo. Vero che il nuovo corso è appena iniziato, ma l’incapacità di concretizzare è un difetto da correggere tempestivamente, prima che da piccolo tarlo si trasformi in pericolosa (dis)abitudine e soprattutto per far sì resti alta la fiducia nel lavoro fatto.

Lo stesso coach Crowley al termine della partita contro i nordirlandesi aveva dichiarato che “avremmo potuto fare di più, soprattutto concretizzare le occasioni che abbiamo avuto. Invece, specialmente nel primo tempo, abbiamo avuto difficoltà a segnare; poi nella ripresa avevamo iniziato bene ma i punti non sono arrivati. Il nostro problema è proprio questo, essere in grado di finalizzare ciò che costruiamo“. Gli hanno fatto poi eco le parole di Marco Barbini, una delle note più positive finora tra i Leoni: “Delle volte, specie nei momenti chiave – ha raccontato alla Tribuna –  manca l’ultimo passaggio, magari la rifinitura. Ma la costruzione del gioco c’è, purtroppo non finalizziamo”. Dettaglio che fa tutta la differenza del mondo tra le squadre di alto livello, che sfruttano ogni occasione da punti riuscendo a vincere anche con molto meno possesso, e quelle che tali aspirano ad essere. Un aspetto decisivo anche in chiave Nazionale e il fatto che coach O’Shea fosse presente sabato a Monigo lascia ben sperare in vista vista di una soluzione coordinata con le franchigie.

Intanto, ed in attesa della prima vittoria stagionale, i complimenti alla Benetton sono arrivati direttamente da Les Kiss, Director of Rugby di Ulster. “Ci dispiace aver lasciato sul campo un punto – ha detto a proposito del mancato bonus – Ma di fronte c’era una squadra in miglioramento. Kieran Crowley ha già fatto molto lavoro così come lo farà Conor O’Shea e costruiranno una forte squadra. Dobbiamo toglierci il cappello, ci hanno fatto sudare tutta la partita, costringendoci per mezzora nella nostra metà campo”.

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