Selezione Italia U18: a Limerick battuto il Munster sul filo di lana

Intanto Aki rilascia un’intervista sul suo futuro internazionale.

http://www.irishtimes.com/sport/rugby/bundee-aki-i-have-enjoyed-irish-culture-and-stuff-but-it-is-wrong-for-me-to-say-i-am-irish-1.2758538

Di nuovo come per Te’o apprezzo l’onesta’ di Aki ma le sue parole spiegano perfettamente perche’ la regola dei 3 anni e’ anacronistica e debba venir rivista.

Non ne faccio una quetione del “sentirsi irlandese/inglese/italiano” o meno, quella e’ una questione del singolo su cui nessuno puo’ mettere il naso, ma pur apprezzando l’onesta’ il problema sta nel:

“Technically I could [play for three countries]. But at the moment I am trying to finish the year with Connacht and hope all all goes well and make my decision with regard to international in that respect.”, e nel “Yes my ambition is still to play international rugby. When the time comes, when the time is right for me, the coaches and the international team will come I hope.”

Allora una Nazionale vale l’altra, l’importante e’ giocare internazionale…certo che e’ cosi’ e non solo per Aki o Te’o che hanno solo avuto l’onesta’ di dirlo apertamente, e’ cosi’ perche’ si prendono piu’ soldi come giocatori internazionali…ormai per questi ragazzi le Nazionali diventano come i club e non ha senso.

Io spero che Pichot queste interviste le raccolga e le porti a WR quando discuteranno della cosa.

Nello speicifico ci vuole neanche molto a capire dove Aki sta andando a parare…le parole di McCaw qualche mese fa sulle sue piu’ che buone possibilita’ di poter essere un AB combinate con alcuni abboccamenti nel SR lo fanno stare alla finestra, come e’ giusto che sia da la precedenza agli AB, non dovesse essere convinto dalle offerte in SR e che lo staff tecnico degli AB sono interessati a rivederlo a casa allora firmera’ il contrattone che il Connacht con supporto privato e della IRFU gli ha proposto e giochera’ per l’Irlanda…ma la regola va bene cosi’…bah!