Marzio Innocenti ha lanciato da Milano la propria candidatura
Elezioni: “Pronti al Cambiamento” si presenta ufficialmente
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“…ma che non facendo parte di certe cerchie trova quotidianamente ostacoli enormi…” a chi si riferirà?
Beh….se a dirlo e’ la Montanarini…..per me aria fritta.
non vorrei che pronti al cambiamento sia un carro su cui saltare…
Gli Italiani corrono in soccorso solamente del vincitore, e al momento Pronti al Cambiamento sicuramente non ha gia’ vinto.
Lascia dunque da parte le illazioni di questo tipo.
Solo dopo aver vinto (se vinceranno come spero) scopriranno di essere sempre stati pieni di amici anche se non sene erano mai accorti prima.
L’opposizione o si compatta o è vittoria certa per G. Attenzione a Treviso, che estromessa dal gioco da Innocenti e & è pronta ad un clamoroso salto della quaglia . . .in cambio di qualcosa sicuramente.
Della Benetton non mi preoccuperei, mentre di Mogliano si.
Non c’è una opposizione: solo un Consiglio e un presidente in scadenza (e scaduto), la necessità di fare una scelta, una proposta forte di rinnovamento e impegno. Del resto, siamo tutti convinti – basta parlare un po’ in giro – che non si possa andare avanti così..
Direi che ad AutoBianchi avrei una sola domanda da rivolgere…ovviamente pleonastica e che lascia il tempo che trova, essendo a posteriori, ma : lui ed il suo gruppo, dovendo decidere il nuovo assetto tecnico, chi avrebbero scelto ?
Ecco, essendo fine a se stessa e non potendoci essere la controprova, questa domanda va fatta a noi stessi, per capire se ci si fidi o meno di P. al C..
Cioè, pensiamo che sarebbero stati capaci di fare una ( ottima ) scelta come quella fatta da Ben Gavazzi nfsc, o no ?
A seconda della risposta che ci diamo, capiremo il grado di fiducia che realmente abbiamo nei loro confronti.
( idem per Amore & Giovannelli ).
Per me si, magari nomi diversi ma secondo me comunque di ottimo ivello…il problema pero’ é che ci si sta troppo fermando su quei 2-3 nomi con il solito atteggiamento di attesa per il deus ex machina che arriva da un colpetto qui ed uno là e tutto si aggiusta.
Cosa fatta ad ogni CT che poi magari faceva qualche risultato e via lo si portava in trionfo (ricordo “il Druido” post 6N 2013, gli aritcoloni con applausoni sulle vittorie di sostanza contro quelle di forma della gestione precedente e tante altre cose).
Insomma non ci si puo’ fermare a quei nomi adesso pensando “bon fatto tutto, omai sono a cavallo” o si rifaranno gli stessi errori fatti prima!
Ad oggi i programmi e le idee che gli ottimi uomini scelti da Gavazzi vorranno imple,entare non son dati a sapersi, si fa campagna sul “io ho firmato O’Shea, Catt e Aboud” e basta?Va bene ma spererei che ci sia un po’ di idea presentata, se no le idee degli altri comunque possono avere quei 3 come parte del progetto, non ce ne si dimentichi!!!!
Si evidenziano solo i problemi del rugby italiano, però nessuna soluzione … Non si vince solo criticando la controparte !!
Io le soluzioni proposte le leggo: “ricollocazione al centro dell’intero sistema federale dei Club e delle persone che li fanno vivere giorno per giorno, e con essi della loro espressione territoriale più diretta, i Comitati Regionali” che tra l’altro e’ esattamente il contrario di quello che si fa oggi in FIR, ovvero super-centralizzazione di tutto.
Ah.. Ecco..la soluzione!Chi ci sarebbe mai arrivato..?
Innocenti…… e’ l’uomo giusto per far vincere Gavazzi
Finalmente rimettono al centro del movimento le Società.