Nuovo calendario internazionale, un accordo o il caos

A settembre importante meeting in Argentina. La NZRU spinge per un accordo ma sarebbe pronta a un’alternativa autonoma

ph. David Gray/Action Images

ph. David Gray/Action Images

I calendari internazionali sono stabiliti da tempo fino al 2019, ovvero al Mondiale giapponese, poi più nulla. In tempi normali nel giro di qualche mese conosceremmo i test-match delle varie nazionali per diversi anni a venire nel giro di qualche mese.
Ma questi non sono tempi normali, perché da alcuni si stanno discutendo modifiche al calendario internazionale che andranno ad avere ripercussioni sull’andamento delle stagioni, almeno così come le abbiamo sempre conosciute. A volere novità è soprattutto l’Emisfero sud, con quello nord che invece è su posizioni più conservative. Si parla di uno spostamento dei test estivi a luglio, con il Sei Nazioni che dovrebbe/potrebbe andare a piazzarsi nel bimestre marzo-aprile, un po’ più primaverile e un po’ meno invernale quindi. Indiscrezioni comunque, nulla di sicuro.

 

Ceretezze comunque non ce ne sono al momento, tranne che si sta discutendo. A confermarlo è il boss della NZRU Steve Tew, che da Wellington fa sapere “che stiamo parlando con i nostri colleghi dell’emisfero nord su come impostare il nuovo calendario. Abbiamo modificato alcuni piani di cui avevamo già discusso e pensiamo che se ne possa riparlare al meeting del Comitato di World Rugby in programma a settembre in Argentina”.
Una soluzione di compromesso alla fine si troverà, fa capire Tew: “Il nord non può fare senza di noi e viceversa. Se non si trovasse un accordo soddisfacente dovremmo parlare con gli altri nostri colleghi dell’emisfero sud per organizzare dei test-match in maniera autonoma ma a quel punto non ci sarebbero finestre per i Lions o anche per la RWC. Nessuno vuole questo caos e sono sicuro al 99% che risolveremo tutto”.
Ipotesi, quella dell’organizzazione autonoma dei test-match internazionali, che nelle ultime ore era circolata sulla stampa neozelandese… Da registrare anche la presa di posizione del nuovo presidente di World Rugby, Bill Beaumont, che in una intervista a Midi Olympique dice che “non voglio imporre nulla, voglio riunire intorno a un tavolo tutte le parti interessate, le federazioni e anche i club. Una cosa è sicura: i test internazionali dovranno diventare il vertice della normale attività, i migliori dovranno affrontare i migliori e le squadre dovranno partecipare con i giocatori più importanti”.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Tutte le formazioni della seconda giornata di Sei Nazioni femminile

Tutto quello che c'è da sapere sul secondo turno del Torneo continentale

item-thumbnail

Galles: la federazione e le quattro regioni hanno firmato un nuovo accordo a lungo termine

I rumors e le proposte verbali di un nuovo accordo, hanno trovato concretezza nero su bianco

item-thumbnail

Inghilterra: un coach irlandese si unirà allo staff di Steve Borthwick

Felix Jones lascerà l'incarico di tecnico della difesa del Sudafrica per far parte dell'Inghilterra in autunno

item-thumbnail

Sei Nazioni 2023: Antoine Dupont eletto Miglior giocatore del Torneo

Terzo titolo per il mediano di mischia francese, che lo aveva già vinto nel 2020 e nel 2022

item-thumbnail

Sei Nazioni 2023: eletto il Team of the Championship

10 irlandesi nella formazione ideale votata dai tifosi

item-thumbnail

Sei Nazioni under 18: i calendari dell’Italia maschile e femminile

Tutte le informazioni riguardo il prossimo Six Nations Festival U18