Un altro grande azzurro saluta il rugby: Andrea Masi costretto al ritiro

Il trequarti aquilano saluta dopo 16 stagioni e 95 presenze in Azzurro: ho fatto di tutto per rientrare, questa l’unica scelta

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

I London Wasps e la FIR hanno annunciato il ritiro di Andrea Masi, giunto alla decisione su indicazione dello staff medico. Aquilano classe 1981, Masi in carriera ha collezionato 95 caps con la Nazionale (ottavo di sempre per presenze) partecipando a quattro Rugby World Cup, mentre a livello di club ha giocato con L’Aquila, Viadana, Biarritz, Racing di Parigi, Aironi e infine Wasps, suo ultimo club da quattro stagioni. Davvero notevoli i numeri raggiunti: oltre alle già ricordate 95 presenze in azzurro, 3300 minuti in Top14, quasi 2500 in Premiership e 1600 in Champions Cup, per un giocatore da subito entrato nel cuore di tifosi e appassionati per attaccamento e professionalità, che gli sono valsi anche il premio di Miglior Giocatore del Sei Nazioni 2011. Di seguito il comunicato FIR con le parole di Andrea Masi e il ringraziamento del Presidente Alfredo Gavazzi e del Director of Rugby dei Wasps Day Young. A questo LINK la fotogallery con gli scatti che ripercorrono la carriera in azzurro del centro aquilano.

 

 

Andrea Masi: Il rugby è stato al centro della mia vita negli ultimi vent’anni e non è semplice chiudere un capitolo tanto importante. Ma sono consapevole che questa sia, oggi, l’unica scelta percorribile. Purtroppo il tendine non è guarito come ci aspettavamo, e dopo una prima fase del percorso di recupero piuttosto confortante, è divenuto chiaro che non sarebbe stato possibile riprendere a giocare. E’ un momento difficile, ma lo affronto con la serenità e la consapevolezza di chi ha fatto tutto quanto era possibile per rientrare. Ho dato molto al rugby ed il rugby mi ha dato almeno altrettanto: guardo alle sfide che mi aspettano con curiosità ed entusiasmo. Voglio ringraziare Dai Young e tutti gli Wasps per avermi accolto nella loro famiglia quattro anni fa, per aver creduto in me e per essermi stati a fianco in questi ultimi, difficili dieci mesi: non lo dimenticherò mai. Lascio un grande Club, in ottima salute, e so che potrò sentirmi sempre parte di questa famiglia. Questo gruppo saprà regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi, negli anni a venire, ed auguro a tutti i miei compagni ed allo staff i successi che meritano”. “Alla Nazionale, ai Commissari Tecnici che negli anni mi hanno dato la loro fiducia permettendomi di rappresentare il mio Paese, di giocare il 6 Nazioni, di prendere parte a quattro Mondiali, non posso che dire grazie dal più profondo del cuore. E’ stata una straordinaria avventura, un eccezionale privilegio. L’esordio nella mia L’Aquila, al pari delle vittorie sulla Francia nel 6 Nazioni, resteranno nel mio cuore e saranno sempre momenti meravigliosi da ricordare negli anni a venire. A Sergio, Ugo ed a tutti i ragazzi faccio il più grande degli in bocca al lupo e non ho dubbi che, con un tecnico di alto livello come Conor O’Shea, che ho avuto modo di apprezzare alla guida degli Harlequins, il grande potenziale di questo gruppo saprà esprimersi al meglio.   

 

Dai Young, Director of Rugby degli Wasps: E’ difficile sintetizzare il contributo offerto da Andrea agli Wasps: il suo impatto è stato incredibile, in tutte le aree del club. La lealtà che ha dimostrato nei momenti difficili del Club, quando ha ricevuto numerose offerte per giocare altrove, non sarà mai dimenticata. Maso è una delle persone più genuine che si possano incontrare, un uomo che accetta ogni sfida: questo rende ancor più difficile accettare il suo ritiro, specialmente perché ha fatto tutto quanto era umanamente possibile per rientrare. Andrea è un professionista assoluto, l’epitome di quello che dovrebbe essere un modello di comportamento nello sport. Il suo impegno per il Club e le sue doti di difensore saranno difficili da sostituire, e gli standard che ha imposto a se stesso ed agli altri sono stati di valore mondiale. Mancherà molto agli Wasps ed auguriamo a lui ed alla sua famiglia tutto il bene possibile per il futuro.

 

Alfredo Gavazzi, Presidente FIR: Andrea è stato un grande professionista, un meraviglioso giocatore, un esempio da seguire per tutti i nostri giovani. Mancherà molto alla Nazionale, in campo e fuori. Ha dato moltissimo alla maglia azzurra, contribuendo alla crescita del nostro sport in Italia, e tanto avrebbe ancora potuto dare. A nome di tutto il rugby italiano voglio ringraziarlo per l’impegno, la passione e l’amore che ha sempre dimostrato verso la Nazionale ed augurare a lui ed alla sua famiglia i migliori successi per il futuro.

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