Abbiamo intervistato l’apertura poche ore prima dell’inizio del ritiro azzurro. E al Benetton sarà seguito da Dave Alred
L’Italia, Treviso e Conor O’Shea: il nuovo inizio di Tommaso Allan
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Daghe Tommy..te spetemo!!!
per me la migliore apertura italiana…oscurato un po per le scelte di Brunel prima un po per l’esplosione di Canna poi…spero che con la gestione O’Shea trovi il suo giusto spazio
se non si infortunava haimona avrebbe giocato niente..
Anche secondo me attualmente è la migliore apertura italiana, almeno quella più completa. Canna, però, ha margini di miglioramento (forse più elevati di Allan) ed è potenzialmente più talentuoso. Comunque, a me questa competizione piace molto.
anche secondo me Canna in prospettiva ha molti molti margini e in più in campo ha dimostrato di avere estro e carattere…però secondo me al momento Allan da più solidità…a pensare che fino a qualche anno fa la situazione apertura era drammatica ben venga la competizione! Purtroppo adesso la coperta corta c’è in mischia che una volta era tra i punti saldi e di forza
Finalmente abbiamo trovato due aperture brave di ruolo. Sia lui che Canna hanno tante qualità . Visione di gioco skills due bei piedi e messi bene anche fisicamente e velocità nelle gambe.Secondo me possono giocare anche come centri.
allan magari si, ma canna lo vedo veramente poco adatto come centro
semmai Canna può essere adattato ad estremo, ma solo in emergenza o se si vuole fare qualche esperimento ogni tanto, altrimenti lasciamolo a 10!
nel tour la squadra la vedo con tante assenze,partite tutte difficilissime,allan puo’ fare la differenza.
Mi piace che abbia voluto un tecnico dei calci.
Anche a me… Ma se ci fosse già nelle celtiche avremmo risolto alla radice
mi piace molto che l’abbia accettato Treviso.
perché è Dave Alred, altrimenti col piffero!
Ma questo significa che Alred lavorerà a Treviso? Oppure sarà solo una specie di consulente che si farà vedere di tanto in tanto?
Secondo me la seconda..
E’ quello che ho capito anch’io.
fino ad oggi, se non sbaglio, Allan andava in Ing ognittanto, e per il resto si seguivano “telematicamente”.
Esatto, Giuseppe, almeno così mi sembra. Si favoleggiava di collegamenti in remoto, con brevi visite in loco, mi sembra.
no sarà solo per Tommaso..
si parlavano via skype ma hanno fatto diverse sessioni in campo..
come vi avevo gia raccontato qualche mese fa! state invecchiando voi della conventicola eh??? 🙂
Eri tu, allora, non si “favoleggiava”, eri tu che raccontavi… Scusa, mi pareva di aver letto da qualche altra parte. A Cesare quel che è di Cesare. Ciao, @mez.
ciao zio Jock!
diciamo che ho un “informatore” molto vicino.. 😛
In bocca al lupo, Tommy!
Comincia in questi giorni un triennio molto importante ed un nuovo corso azzurro (ma non solo) ricco di novità ed aspettative. Se da un lato si è chiusa la carriera di alcuni veterani che hanno fatto epoca (Mirco, Bortolami) e quella di altri volge verso la parte conclusiva (Castro, Masi), nuovi protagonisti ne devono raccogliere il testimone. L’investitura di Gori come capitano è il primo segnale di questa svolta: l’ora della promessa talentuosa è terminata ed è arrivato il momento di prendere le redini del gruppo azzuro, in campo come nello spogliatoio. E’ il momento dunque di Ugo, come di McLean, Cittadini, Biagi, Furno, Favaro, Sarto, Morisi, Campagnaro ed altri visti all’opera nelle ultime stagioni. Al loro fianco in questa delicata transizione saranno ancora certamente i Parisse, Zanni, Ghiraldini e Geldenhuis che li hanno accolti in nazionale in passato, li hanno aiutati ad inserirsi e fare esperienza. Poi c’è un “terzo” livello: quello dei giovani e giovanissimi su cui si appuntano le speranze azzurre per il domani (ed il dopodomani). Di questi certamente i capofila, al momento, sono Allan e Canna, ed è curioso che rivestano ambedue quel ruolo che per tanti, troppi anni ha rappresentato il cruccio maggiore di tutto il rugby italiano. Entrambi son dotati di talento, ambizione, personalità, consapevolezza, tenacia. Entrambi hanno le potenzialità, pur nelle differenti caratteristiche, per esplodere definitivamente fino a diventare i leader nel proprio ruolo, per lo meno nell’emisfero nord. Al di là di quella che un domani potrebbe essere un’eventuale coesistenza, dettata dalla ricchezza della situazione (Allan primo centro o Canna estremo), una grossa fetta di futuro prossimo azzurro passa da loro. Senza dimenticare l’alternativa del elegante Padovani. E senza trascurare altri giovani promettenti, come Violi e Manici, che, quanto meno all’inizio, fungeranno da alternativa ma anche da pungolo agli attuali titolari in nazionale. Di altri giovani, il cui nome già circola, aspettiamo fiduciosi il percorso di crescita, e dei giovanissimi conosceremo presto le gesta, di alcuni forse già nel corso di questa nuova stagione che già s’affaccia. La tournè delle americhe segna il punto di inizio di questo percorso a tappe, ricco di sfide e di aspettative per loro e per tutto l’ambiente azzurro, a cominciare da uno staff nuovo e variegato che dovrà trovare l’intesa giusta tra elementi provenienti da mondi ed esperienze lontane, che dovranno capirsi e lavorare di concerto, sia per l’immediato (TM e Sei Nazioni), sia per costruire quello spirito nuovo (interscambio con le franchigie) che ci auguriamo tutti possa portare il rugby italiano a voltare pagina rispetto ad un triennio deludente, sia dal punto di vista dei risultati che della gestione.
sembri Delipe 🙂
Nemmeno San scrive più cosi tanto 🙂
Alla faccia, @ Giovanni.., 🙂
@giovanni, oggi tocchi di intenso lirismo, scriverebbe @gianni berton, ammesso sia ancora a piede libero.
@giovanni, oggi tocchi vette di intenso lirismo, scriverebbe @gianni berton, ammesso sia ancora a piede libero. (Sorry).
Non è la libertà del piede il “problema” di @gianni berton… 😀
cos’ avrà voluto dire??? 😛
Ah, si? E allora…
https://m.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4
Vabbè, dato che si parla di lirismo…
@Redazione
Oggi è stato bello leggere la mezza paginetta della Gds.
Tipo di lavoro….. sedute da 45 minuti ma molto intense, cosa insegnava il Gatto, gara finale fra Gatto e Oca, suddivisione del lavoro in 2 gruppi…….
Riuscite a fare un articolo?
Con quel paradenti, i due azzurri della foto sembrano CIP e CIOP. (Scusate. E’ una stupidaggine. Ma non ce l’ho fatta a tenermi…)
Clap, clap. 🙂
A proposito di interviste…fare un tinello con Munari?
Eh, ormai son oltre sei mesi mi sa che non sentiamo Vittorio su Onrugby…
giusto!
almeno per sapere che pensa di O’Scena & co..
della finale di Champions, dello scudetto di Rovigo..
e se pensa che mr G abbia dato una “raddrizzata” alla rotta con le ultime novità federali, non solo per nazionale e celtiche..
..e sugli acquisti fatti dalla Benetton
e sul fatto che AdG ci ha lasciati..
Si sta toccando i maroni !!! 🙂
(….ed è stato bannato per un insulso motivo,non di sua volontà, qua dentro c’è stato veramente di peggio 😉 )
concordo in pieno!
e i nuovi superpensatori non fanno un’ unghia di AdG!
e no, non è strano lo dica io!
quoto entrambi.
AdG non toccarli 😉
E’ stato operato credo all’anca.
Un primo centro! C’è solo un primo centro! #spareve
Ottimo il fatto che continuerà a lavorare con uno del calibro di Alred durante il suo periodo alla Benetton, vai Tommy! Per me a 10 resta la prima scelta in azzurro…