L’head coach Manghi parla di mercato e rivela: gruppo unito, difficile che qualcuno lasci
Cazenave e gli altri: la Rugby Reggio guarda alla prossima stagione
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Cazenave rischia di essere l’anno prossimo quello che McKinley era fino a questo, cioè un lusso in mediana per l’Eccellenza (e proprio per questo, io spererei che una offerta arrivasse magari da Parma, dove un terzo mm serve a far compagnia a Violi e Palazzani intanto che Panunzi non arriva in pianta stabile).
Praticamente ogni volta che c’e’ un giocatore che fa la differenza in Eccellenza si levano le voci di protesta perche’ sarebbe “sprecato” in un campionato di “cosi’ basso livello”.
Pero’ se ad un campionato togli regolarmente tutti i giocatori che forse sembrano essere almeno un pelino sopra la media per forza restera’ sempre di basso livello!
Il problema è che ce ne sono troppo pochi..poi vabbè, finchè non si capisce cosa si vuol fare con questo campionato fatto di pro/semipro/pseudopro/dopolavoristi ecc ecc..con tutto il rispetto per chi scende in campo nell’Eccellenza sia chiaro e senza snobbare qualcosa o qualcuno.
L’Eccellenza, a parte due squadre che sono semi-pro (le due finaliste), e’ fatta da giocatori a livello amatoriale che, se va bene prendono un rimborso spese, ma solo di rugby non ci possono vivere e costruire un futuro.
E una squadra pro, le FFOO.
hai ragione
Hulla, è normale che giocatori di qualità vadano a giocare in campionati di qualità. Lo “spreco” è che devono adattarsi al livello: cosa non facile (vedi Burgess e lo stesso Brendon), e per niente produttiva. La qualità del campionato è fatta dal livello medio di squadre e giocatori.
Il problema e’ che se tu rimuovi regolarmente quelli che sono al di sopra della media, la media continuera’ ad abbassarsi.
Bisognerebbe che, oltre a tagliare le “punte”, non ci si dimenticasse di “seminare” e far crescere dal basso, altrimenti non ci si lamenti del livello del campionato, perche’ tra poco non produrra’ nessuno in grado di passare a livelli superiori.
Se selezioni a piramide come facciamo qui, vengono fuori 30 ventenni l’anno della qualità che sappiamo. L’equivoco sta nel chiamare accademie quelle dei club pro, che non sono altro che le loro giovanili di primo livello e di ultima fascia di età. Con tanto di club di seconda e terza fascia dove farli giocare per gli inglesi e i gallesi, e pure per gli irlandesi, club che a loro volta hanno “accademie” che in italiano si chiamano giovanili. Che vuol dire 30 ventenni per squadra. Là l’obiettivo è tirare fuori giocatori buoni, molto buoni e ottimi per i Club, qui l’eugenetica per una nazionale che dovrebbe vivere e prosperare senza club. Elementare.
Direi piuttosto “una Nazionale che VORREBBE vivere e prosperare senza club”. 🙁
Ok Hulla, capisco il tuo punto di vista. Il fatto è che se i giocatori di tale livello li conti sulle dita di una mano non vedo come potrebbero aiutare ad alzare il livello (non vedo nemmeno come potrebbero “attirare” altri giocatori simili). Capisco che dici che se togliamo anche i pochi davvero buoni che abbiamo inevitabilmente il livello è destinato a non alzarsi (si dovrebbe investire nella base per alzarlo, ma questo è un discorso lungo), infatti il mio non era un “mandatelo subito alle Zebre che li non si sa che farne”, dico solo che è un lusso per l’Eccellenza e Reggio è fortunata così com’era Viadana con Ian, e che se le Zebre dovessero pescare qualcuno in Eccellenza a numero 9, be io non avrei candidati migliori…
Se togli tutti i migliori, da chi imparano quelli un po’ meno bravi?
Quelli un po’ meno peggio non sono poi cosi’ pochi, visto che regolarmente tra franchigie e societa’ straniere ne tamisano via 10-15 all’anno, che in media sarebbero piu’ di uno per ogni squadra, quasi sempre dalle stesse quattro o cinque squadre…
Redazione, non mi ricordo se WR abbia approvato definitivamente gli occhiali Raleri.
Ciao Mal,
non sono Redazione, ovviamente, ma nel Sito di WR c’è questa pagina che provo a postare:
http://playerwelfare.worldrugby.org/goggles
Grazie mamo, la voce comune è che tornasse in Francia appena approvati.
Io ero convinto che anche McKinley, una volta approvati gli occhiali in Irlanda, se ne tornasse legittimamente a casa mentre poi, per fortuna, è andata come sappiamo.
Speriamo che anche il francesino cambi idea ma anche tu sarai certamente d’accordo sul fatto che se gli offrissero un Top14 sarebbe suo diritto, quasi un dovere, accettare (la stessa cosa l’avevo detta per McKinley) perché si chiuderebbe il cerchio del suo “riscatto”.
Ci giocava già da quando aveva 19 anni, fino all’incidente. Comunque non è che nei piani sotto in Francia siano scarsi e squattrinati. Piuttosto confermatissimo “ghe pensi mi” Manghi, dovesse restare Florian, con Signorini, Vili e D’Alberto uno staff niente male.
Cazenave parliamo di un giocatore di altissimo livello. Se va alle Zebre gioca lui. Mi dispiace per gli altri.
Anche Steyn avrebbe dovuto fare sfracelli in Pro12…
se fossi il sagace DS di Treviso farei di tutto per formare una coppia in mediana Cazenave – Mckinley…
ottimi giocatori che schierati insieme darebbero un ritorno d’immagine planetario alla società e al rugby italiano, per una volta pioniere e non fanalino di coda…
prima di darmi del cinico e dello stron.o (pregi che, insieme alla modestia, ammetto di avere) chiedetevi se questi giocatori li avremmo mai visti giocare in italia senza i rispettivi infortuni…
frac, per me e’ sempre causa di vanto dare opportunita’ alla gente, anche e soprattutto quando non le trova altrove.
Accidenti! Addirittura “un ritorno d’immagine planetario”?
Almeno intergalattico o interstellare..
dai @steve fai il bravo:prendi il triciclo e vai a giocare ai giardinetti,cosi almeno la fai finita di trollare
Hahahahhaha
Sai che sei simpatico. Ti terrò come antidepressivo. Cosa significa “trollare”?
Ciao Fracasso,
hai perfettamente ragione quando dici che ci sarebbe un ritorno di immagine “planetario”, ne sono assolutamente convinto anch’io ma credo che dobbiamo fare i conti con quello che, volenti o nolenti, siamo.
I rugbysti, forse più degli altri sportivi, hanno una propensione innata alla goliardica presa per il culo del mondo che li circonda: lo fanno, anzi lo facciamo, di sicuro con animo “pulito” ma, se ci pensi, sono, siamo, di una ferocia indomita.
Non so quale sia la tua esperienza ma immagino che anche nelle squadre dove hai giocato tu ci fossero i nomignoli per i compagni e generalmente, spesso, richiamavano qualche difetto fisico o caratteriale se non persino le origini.
Ecco quello che temo se TV affiancasse i due. Diventerebbe certamente una Squadra con grande visibilità (e anche qui si potrebbe sorridere dato l’handicap dei due) ma esposta alle più atroci (si fa per dire) cattiverie ironiche che danneggerebbero i due.
Credo sia onesto e giusto essere coscienti dei nostri limiti.
p.s. per dimostrare la genuinità del mio post, confesso che ho fatto, faccio, fatica a non dare il LA alle battutacce e ciò nonostante io abbia un’ammirazione sfrenata per questi due uomini che hanno saputo sconfiggere la sfiga e l’ignoranza .
Sottoscrivo in pieno quanto espresso benissimo da malpensante perché secondo me c’entra perfettamente il principale attuale problema del rugby di casa nostra!
Repetita iuvant;
malpensante scrive:
31 maggio 2016 alle 12:03
Se selezioni a piramide come facciamo qui, vengono fuori 30 ventenni l’anno della qualità che sappiamo. L’equivoco sta nel chiamare accademie quelle dei club pro, che non sono altro che le loro giovanili di primo livello e di ultima fascia di età. Con tanto di club di seconda e terza fascia dove farli giocare per gli inglesi e i gallesi, e pure per gli irlandesi, club che a loro volta hanno “accademie” che in italiano si chiamano giovanili. Che vuol dire 30 ventenni per squadra. Là l’obiettivo è tirare fuori giocatori buoni, molto buoni e ottimi per i Club, qui l’eugenetica per una nazionale che dovrebbe vivere e prosperare senza club. Elementare.
Centra non c’entra
sia McKinley che Cazenave sono ottimi giocatori ma non sono sicuro che vadano bene per l’alto livello pensando alla loro salute.
McKinley nella partita da Permit con le Zebre ha preso una placcata incredibile (pensavo gli avessero fatto male) perchè non ha visto arrivare il placcattore.
Ian ha preso un placcaggio che avrebbe preso paro paro anche Argo Panoptes. Chiamasi bala omo.
si ma lui la subito tutto proprio perchè non l ha visto arrivare
Chiedi a derick hougaard se ha visto arrivare Brian Lima……
Non so se con due occhi avrebbe potuto evitare il placcaggio ma non si può certo negare che con la visione monoculare più l’occhiale il suo campo visivo sia ridotto!
Io spero di vedere Cazenave ancora col Reggio la prossima stagione. Aiuterebbe probabilmente molto ad assicurare la permanenza.
Secondo me se a reggio se uno degli sponsor ha voglia di spendere qualche soldino in più può fare una stagione sorprendente
Scusate i troppi se
Bella la notizia di Vaki come assistente, sicuramente ne avrà da insegnare…Cazenave alle Zebre o al Treviso come seconda scelta ci potrebbe stare, ma al Reggio in Eccellenza farebbe molto comodo…e Mandelli che fa? Visto giocare in queste fasi finali di A, nonostante l’età, per me ha ancora il fisico per farsi un’altra stagione in massima serie…