Le due squadre si sono affrontate nel weekend in un match sperimentale
Uncapped Match: Fiji Warriors e Uruguay, una sfida con nuovo punteggio
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Ecco queste sono le innovazioni che possono essere positive; che WR pensi a quelle, che gli competono, invece di pensare al 6Ns, che non è affar loro!!!
concordo, mi piace questa proposta… soprattutto il fatto che la meta di penalità valga di più della meta “normale”.
Anche a me non dispiace l’idea.
Aspetto una nuova regola anche sulla chiusa in modo da evitare quelle infinite ripetizioni.
Sulla chiusa, secondo me, è più complicato.
Ti dirò, Hro, forse basterebbe evitare troppi ammonimenti verbali e passare subito alla punizione (nel dubbio calcio indiretto).
Un’altra cosa: le terze devono rimanere con le spalle sul culo delle seconde fino a che non esce la palla. Oggi, per esser considerati “legati” basta sfiorare con il mignolo il didietro di un compagno.
Avremmo meno pressione immediata sui 3/4 e quindi più possibilità che il gioco si sviluppi.
Per me.
ed un occhiatina all’ introduzione della palla magari!!! Oramai l’ introduzione storta è la prassi ed a volte anche la stortissima….
infatti…
Siamo alle solite, se l’arbitro fischia qualcosa non è un rimedio e se succede nel’80% o più dei casi sfido chiunque a dire che la mischia è la base e la natura del rugby.
O meglio, vuol proprio dire che la sua natura è qualcosa che non funziona. E si spiega tutto…
Per me, Sentenza è proprio per salvaguardare la fonte del gioco che bisogna fare qualcosa.
Tu dici non calcio indiretto ? Bene, allora introduzione all’avversario.
A forza di dai e dai …
Se la interrompi con un calcio o la ripeti è lo stesso: non funziona. Bisogna rivedere la storia del pack di 8 uomini. E’ quello che è ingovernabile. Io proverei prima a ridurlo, anche solo ai 3 di prima linea, o a staccare i giocatori fra loro come nelle touche.
..azz.. ma questa è più radicale della rivoluzione copernicana ! 😉
No, son troppo vecchio per abituarmi a tanto 😉
Guarda, prima delle mie sentenze e anche di quella di Mallet ti racconto della sentenza ben più decisiva di mia nonna che a 80 anni, circa nel ’78-’79 vide in tv una partita di rugby per la prima volta e dopo un minuto sbottò: “eeehhh… tott a mòcc… l’è un zog da imbariegh…” (per i non padani: “…tutti a mucchio… è un gioco da ubriachi…”).
E infatti… chi può dargli torto?
Bon, ma rispetto alla tua nonna, a parte la ventina d’anni di differenza – che non necessariamente voglion dire che sono mentalmente più arzillo – c’è il fatto che io sono proprio abituato a quel mòcc.
Su una cosa credo avesse ragione: il tasso alcoolemico dei rugbysti post-partita è mediamente dada imbariegh.
p.s.
ho fatto copia incolla di mòcc e imbariegh, perché ho tanti difetti ma non quello d’esser padano 😉
La citazione completa per la precisione è “…tott a mòcc… an’s capess gnint…(“non si capisce niente”) conclusione=… l’è un zog da imbariegh… (aveva già previsto Gavazzi, appunto il degno rappresentante).
L’importante è proprio l’impressione negativa a occhio che fa a molti che lo vedono per la prima volta. E non sono gli scontri o le botte, ma che “non si capisce niente perchè stanno tutti ammucchiati”.
@sentenza, quello che proponi te sarebbe completamente un altro sport…ai neofiti basta spiegare cosa sono una ruck e una maul e cominceranno a capire le posizioni secondo cui si dispongono “tutti quelli ammucchiati”, naturalmente se hanno passione, voglia e pazienza, altrimenti seguire il rugby a XV non è di certo obbligatorio…
Amen: è quello che succede.
Effettivamente sarebbe completamente un altro sport: UNO CHE FUNZIONA!
Almeno se gli si fa vedere una cosa che funziona anche se non si vede facilmente la palla è più facile che restino a guardarlo.
Bisogna trovare un meccanismo che funzioni al primo colpo almeno nell’80% dei casi, non il contrario come ora. Ridurre i giocatori impegnati nella contesa è una prova da fare, negli altri sport dove esiste contesa è sempre 1 contro 1 e l’ingaggio lo fa l’arbitro, altra prova da fare invece che fargli dare solo i comandi, che non ha risolto nulla. Separandoli uno dall’altro non possono girare o crollare.
Oppure invece di incrociare le braccia per sostenersi a vicenda si può provare a obbligare a sostenersi a terra con le braccia per impedire il crollo, uguale alla stance a 4 punti del football e alla partenza dai blocchi dell’atletica, e fare il tallonaggio con la mano e non più col…tallone.
Questa forse è la prima cosa da provare, rivendico il copyright. Se funziona voglio le royalties.
Falli professionali a iosa
il giallo è il freno per quelli…
Francamente 8 punti per la meta tecnica mi paiono eccessivi. Temo che il rugby union stia cercando in modo fin troppo smanioso la via alla spettacolarizzazione del gioco. Il rischio è quello di poter fare la fine del volley che, con l’abolizione del cambio-palla ha finito per snaturare sè stesso. Si stanno introducendo modifiche al regolamento quasi ogni stagione, vedasi le regole difensive sulle maul (poi fortunatamente rinnegate) o il placcatore che può rimanere oltre la linea del fuorigioco (cosa che ritengo un’assurdità). Ogni proposta di modifica va poi testata nell’arco di un’intera stagione, per poterne accertare tutti i possibili effetti. Un match unico lascia il tempo che trova.
Il volley non ha snaturato (aridaje…) nulla. L’unica cosa che deve fare, avendo tolto il cambio palla, è copiare dal tennis anche la seconda palla di servizio. Se togli una devi compensare con l’altra o diventano decisivi gli errori in battuta.
La maul, per come si tollera di formarla attualmente, è praticamente indifendibile senza fare fallo e in touche si concede ampiamente il lancio storto basta che non siano due metri. Il combinato disposto farebbe sì che le partite diventerebbero una sequela di maul più di quanto stia già succedendo. Cominciassero a punire l’introduzione e il lancio storti, le ostruzioni in touche e il fuorigioco sistematico, e vedrai che il gioco migliora senza cambiare una virgola delle regole.
Sono daccordo, le introduzioni poi sono veramente scandalose!!
Ormai, in chiusa, il talloner fa il pilone visto che sono le seconde a fare il suo mestiere.
Nelle touches il lancio perfetto sembra ormai essere quello fatto sulla linea della propria squadra e il corridoio sembra esser rimasto solo un elemento estetico.
Quindi di do ragione ma, ripeto, a mio avviso bisogna velocizzare il gioco e questo passa, per me, attraverso regole più severe in mischia.
Comunque con le nuove regole non è proprio vero che il tallonatore debba fare il pilone, mentre prima era una scelta quasi obbligata, anzi adesso si rivedono fior di tallonaggi, anche a rubare. Dipende molto da chi arbitra, se l’introduzione non è scorretta la mischia diventa una cosa seria ed è spettacolo eccome, forse il dato distintivo più importante del rugby: ci sono il XXIII e il 7s per chi non gradisce. Il Football è un altro sport, anche lì de gustibus.
Giusto!
Se si vuol favorire il gioco al largo io farei il contrario di adesso: vieterei i carrettini e permetterei i blocchi individuali, anche solo quelli passivi tipo basket.
“il gioco migliora” cosa vuol dire? Che diventa un calcio di punizione dietro l’altro?
Secondo me non è detto: è vero che i rugbysti sono degli zucconi ma a forza di prendersi calci contro, prima o poi …
Ma se gli dai occasione ogni 2 secondi… perchè come noto è l’occasione che fa il ladro.
Temo che così a breve chiameremo il mediano di mischia quarterback.
Sinceramente quella dei blocchi non mi convince.
Guarda che lo puoi chiamare già adesso, anche senza il passaggio in avanti.
Piuttosto può succedere che come nel football ci sia la divisione netta fra quelli che bloccano solamente e quelli che portano palla solamente, ma non è affatto detto sia un male: meno errori di handling e in avanti?
Poi siccome la regola non vieta a nessuno di giocare palla (neanche nel football, per la cronaca) è solo “convenienza” e “efficienza”.
pienamente d’accordo @mal…
Benissimo
TM che mi era sfuggito, c’è da precisare comunque che i Fiji Warriors sono la nazionale A fijana…
Ad ogni modo questa riforma sui punteggi non mi piace per niente, 8 punti per la meta tecnica mi sembrano eccessivi così come ridurre a 2 il punteggio del calcio di punizione lo trovo assurdo…sperimentazioni sui punteggi sono state applicate nel nuovo NRC australiano (per questo motivo non ho seguito più di tanto queste prime due edizioni, anche se deve essere un torneo stuzzicante) e, se non erro, anche nella Welsh Premiership…stravolgere così l’assegnazione dei punti non mi trova d’accordo, tuttavia bisogna prendere atto che la meta un tempo valeva 4 punti e poi è stata portata a 5, di conseguenza, con il passare degli anni, una revisione del punteggio bisogna aspettarsela…
Piuttosto, guardo abitualmente le partite USA e non mi è ancora capitato di vedere applicata la contestatissima norma sui reset, e non credo proprio per la paura di vedersi sanzionare. Tra l’altro, l’ultima che ho visto era arbitrata da un’arbitro (con l’apostrofo) e proprio niente male. Se anziché preoccuparsi di mettere nuove regole si preoccupassero di fare applicare bene e con uniformità quelle che ci sono, saremmo già un bel pezzo avanti.
Quindi, Mal:
– le terze devono essere legate;
– se la mischia crolla o si gira, senza falli evidenti, quando la palla è già tallonata si va avanti;
Così ci sto.
Sul crollo (continuo e strumentale della mischia) i piloni devono tenere i piedi dove dice l’arbitro e se sono troppo lunghi per farlo vadano a fare le seconde.
Se l’eventuale pilone che tira giù l’avversario o s’infossa di proposito è dalla parte opposta dell’arbitro, oggi la si fa ripetere perché di guardialinee e veramente capaci e con occhi da falco non ce ne sono tantissime.
Il fatto è che i vecchi marpioni sanno da che parte sta l’arbitro e, a turno, possono fare i birichini.
Per evitare tutto questo bisorrebbe che da entrambi i lati ci fosse qualcuno a controllare.
Basterebbe mettere un altro arbitro sul lato opposto, ma alla superstar del rugby non sta bene perchè poi gli rubano la scena e c’è pericolo che le superstar diventino i giocatori e non più gli arbitri.
Non si può neanche dirgli dove deve andare perchè ci va già da solo…
La cecità del guardalinee. Ci fosse ancora Montalban, potrebbero essere utili almeno alla letteratura.