Così il Presidente Fir Alfredo Gavazzi sulla vecchia casa dell’Italrugby
Il Flaminio abbandonato: “per il rugby è il miglior stadio in Italia”
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ottima idea , vediamo di metterla all’ordine del giorno grazie.
Ok il discorso di riqualificazione del Flaminio, per quanto riguarda il pensiero “avere solo due franchigie è sicuramente una cosa poco gratificante e ci tarpa un po’ le ali”… mah…
Auspica.
“…ci tarpa un po’ le ali” fa molto ridere. Primo perchè non sarà la mancanza di una terz(ultim)a celtica italica a tarparcele e secondo perchè prima di tarparle delle ALI si dovrebbe averle spiegate…
Invece per ora l’assetto di volo è quello delle galline.
Detto questo, se si lega la riqualificazione del Flaminio alla formazione di una squadra celtica, mi sa che si fa prima a portare in transumanza le Zebre, che diventerebbero una vera franchigia istituzionale. Altrimenti sarebbe meglio evitare propaganda e dire chiaramente che è preferibile la demolizione in luogo di un centro commerciale, di uno skate-park o di un carcere che, a proposito di ali, dato l’andazzo si riempirebbe al…volo.
spiace quotare le tue prime quattro righe ma non avrei saputo dire di meglio…
Dato che quest’ anno le Zebre sono arrivate davanti, al momento la franchigia da transumare è la…Benetton!!!! 😉 🙂
Se ben ricordi ci sono stati anche “auspici” a proposito di trasportare Bentton Rugby a Roma… :S
Sul Flaminio purtroppo o si smuovono quei…simpaticoni degli eredi Nervi oppure c’e’ poco da fare.
Sulla terza franchigia siam semrpe la’…prima di pensare che non averla tarpa le ali direi di provare a non arrivare ultimi e penultimi per qualche stagione!
Potrebbe essere un inizio, effettivamente…
Senti, caro Stefo, gli eredi Nervi lasciali stare fai il favore. Informati bene prima di parlare sulla questione Flaminio. Le responsabilità per l’attuale stato dello Stadio non sono affatto ascrivibili alla famiglia Nervi né al fatto che l’impianto è sottoposto a vincolo.
Gli eredi Nervi all’epoca non ahnno accettato alcuna proposta di restauro, e comunque caro filosfo cambia tono o con me evita di interagire!
Non e’ vero: gli eredi Nervi avrebbero accettato le modifiche che volevano fare loro SE il responsabile incaricato di fare quelle modifiche fosser stato un erede Nervi.
Insomma, si parla, alla fin fine, di soldi.
Caro Stefo, non mi pare di essere stato maleducato. Ribadisco che una maggiore informazione sulla quesitone non sarebbe male, dal momento che la famiglia Nervi, non avendo bisogno alcuno di denaro pubblico, non ha mai fatto questione di soldi. La questione verte sulle modalità della gestione della gara d’appalto. Inoltre, trattandosi di un monumento sottoposto a vincolo, mi pare logico, oltre che legittimo che un membro della famiglia intenda tutelare il rispetto del Bene Culturale sotto tutela. Tutto qui. Non c’è molto di più, se non che il Comune di Roma, invece, è abituato a gestire i canteri edili in modo piuttosto liberale …
Dove l’hai letto che io dico che e’ una questione di soldi?Interpretazione tua senza alcun fondamento!
Ho detto che hanno rifiutato all’epoca in cui Fir e Coni avevano la egstione piu’ di un progetto di rifacimento, non ho detto per soldi…intanto a forza di tutelare il bene Culturale adesso non solo e’ in disuso ma in condizioni epggiori…e non se ne vede un’uscita e si spera nelle olimpiadi.
E queste informazioni che ti do sono corrette caro filosofo!
Stefo, rispondevo ad entrambi (anche ad Hullala) per questo ho parlato di soldi, perdonami l’equivoco. Comunque, un conto è la gestione di un bene, altro il suo possesso (e lo stadio resta del demanio). Per me si può buttare giù anche il Colosseo se il problema lo si vede solo nella tutela e non nella modalità di gestione del vincolo. Le tue constatazioni (sullo stato attuale dell’impianto) sono certamente corrette, le informazioni, come sempre, da verificare (in ogni caso).
filosofo sono il primo che pensa che la tutela di certi beni culturali sia importantissima, pero’ con tutto il rispetto dell’architetto Nervi il Flaminio e’ il Flaminio, il Colosseo un’altra.
Io sono d’accordissimo che ci siano dei vincoli anche nei lavori di ristrutturaizone che permettano una cosa ma magari non un’altra ma bisonga anche muoversi con un po’ di elasticita’…a bloccare ogni progetto all’epoca cosa ci hanno guadagnato? E non parlo in termini economici ma in termini del bene? Fir e Coni l’han lasciato come gestione perche’ se non si puo’ ristrutturare non lo usano, la Figc che l’ha preso in gestione dopo (e non son sicuro se ce l’abbia ancora in gestione) non ne ha fatto nulla (e non so se qua siano di nuovo blocchi su progetti perche’ m’interessa poco la FIGC e quel che fa).
Ongi tanto servirebbe flessibilita’ quindi, flessibilita’ non avuta quando son stati presentati progetti per ristrutturarlo e non credo che i diversi progetti presentati fossero tutti delle ciofeche.
… solita sparata elettorale e poi ‘sta storia della terza franchigia… stufa proprio, come dice Stefo prima di dire qualunque altra parola al riguardo vediamo un po’ ‘ se le due attuali riescono a giustificare la loro presenza con delle prestazioni migliori
disarmante…speriamo sparisca!
Sorvoliamo sulla terza franchigia, che, per la qualità, i numeri e l’ organizzazione del movimento italiano, due sono ampiamente sufficienti, in quanto al Flaminio, sono daccordo, andrebbe ampliato, coperto anche nei settori scoperti, ammodernato e riqualificato, così da poter mandare a quel paese quel cavolo di Stadio Olimpico, si dovrebbe rinunciare ad alcune decine di migliaia di “Parrucconi” e gente che “Il Rugby fa così…moda!!” , ma saremmo pronti a farcene una ragione e magari alcuni, come me, sarebbero disposti a ritornare a vedere le partite del 6Ns anche a Roma!!
il termine di “Parrucconi” riferito agli spettatori del 6N fa quasi tenerezza. Meglio i 30mila di quando perdavamo di 40 dei 60mila quando perdiamo di 41? Si, d’accordo, c’é gente che vuole vivere senza eletricitá perché ieri era tutto migliore..su dai!
Ha ragione sul Flaminio. poi banalite’. ma la parte sulla collaborazione con la federazione scozzese andrebbe appofondita.
detto questo, non mi metterei minimamente oggi a spendere soldi federali su uno stadio.
Meglio spenderli per la nuova sede imperiale… 🙂
meglio spenderli in altro, ma per fare lo stadio ce ne vogliono molti, ma davvero tanti…
ps. all’operazione immobiliare della sede io non sono contrario in principio, ma la mia fiducia nelle capacita’ di chi la fa che e’ ai minimi storici, e quindi lascerei perdere.
La terza franchigia… Ma smettila
Dovevano farla a suo tempo al posto di Aironi/Zebre.. ora passa solo x pazzo..
Pazzo ba bene xxxxx no !
Ciao Gino, cosa intendi? 🙂
Alla terza franchigia sta facendo riferimenti da mesi, ricordo tra le altre un’intervista post-mondiali: al momento non ce ne sono i presupposti materiali nè morali. Il Flaminio rimane il sito più adatto per la nazionale, dopo opportuni lavori di ampliamento, ammodernamento ed adeguamento alle norme di sicurezza internazionali. Per un’eventuale ipotetica terza franchigia (o, più realisticamente, per la rilocazione di una delle due esistenti) sarebbe enormemente sovradimensionato. Solo l’assegnazione delle Olimpiadi sbloccherebbe la situazione d’empasse ma, a quel punto, altre discipline sportive avanzerebbero pretese sull’utilizzo della struttura. Già oggi il piano di massima per i giochi 2024 prevede di farvi disputare il programma delle gare d’equitazione. Ed allora, se anche fosse, come la metteremo?
LA 3 FRANCHIGIA a ROMA non e un’eresia , si puo’ portare le FIAMME in pro12 e sostituirla in eccellenza con la 2finalista , inserire 5 o 6 giocatori di livello adeguato tanto per cominciare non sarebbe una spesa folle , ripeto manteniamo delinquenti in ogni comparto dello stato e in ogni dove a far danni e si parla di miliardi , se spendiamo bene qualche milione per lo sport ci scandalizziamo? ma fatemi il piacere.
Le Fiamme Oro in un campionato ufficilamente professionsitico come il Pro 12 non possono andarci, le Fiamme Oro per statuto:
“I Gruppi Sportivi hanno per scopo istituzionale l’educazione, la formazione e l’addestramento, finalizzati all’avviamento allo sport dilettantistico del Personale della Polizia di Stato, che dimostri particolari attitudini agonistiche, dei loro figli e simpatizzanti.”
Sottolineo “dilettantistico”!!!!
L’Eccellenza non e; definita uvvicialmente pro (vedi famosa disputa coi sindacati giocatori).
Questo dal putno di vista regolamentare.
Dal punto di vista personale, dire che spendere soldi per fari si che la Fiamme Oro possano partecipare ad un campionato Pro e’ FOLLIA allo stato puro, il fattoc he si sperperino soldi in altra maniera non lo giustifica, aggiugnere un errore ad altri errori non ne fa una cosa giusta!!!
a LAZIO allora , io non sono di ROMA ma ogni centesimo speso per lo sport non e’ follia .
I soldi spesi nello sport di base non sono una follia, ma questa non e’ base!!!!!
negli altri paesi sono cornuti , ma noi cornuti e mazziati pensaci un po .
Cosa vuoi dire si capisce mica
L’Eccellenza non e’ pro ne’ di nome, ne’ di fatto.
Verissimo Hulla ma m’interessava sottolineare un altro aspetto della faccenda…
Quindi come spieghi che gli atleti dei gruppi sportivi militari e della PS vadano alle Olimpiadi, che sono open e non dilettantistiche??????? Le Fiamme in Pro12 ci starebbero benissimo, altro che.
Sono open appunto non per forza professionistiche! Opinioni, per me l’idea che si sputtanino ulteriori soldi in una franchigia quando non se ne tira su una competitiva e’ ridicola, e che si pensi che a farla sia la squadra della Polizia ancora peggio!
E andiamo !
L’aquila in pro12 coi soldi FIR e i 5000 al Flaminio
Finalmente
se v fate soffiare le 3° franchigia vi meritate tutto quello che siete diventati, eh!
con una terza squadra in pro12 finalmente potremo arrivare terzultimi e non piu’ negl’ultimi due posti
grande preside
prima di riqualificare il flaminio c’e’ da rifare la fir
Ancora con questa storia della terza franchigia? Ma per piacere… Con le legnate che prendiamo da anni? E ancora soldi da versare al board per farla entrare? Io sono uno di quelli che a Roma non va volentieri per via dell’ Olimpico al posto del Flaminio. Che adoravo. Ma, se ricordo bene, la questione è pressoché impossibile da sbrogliare, c’è un vincolo della Sovrintendenza e, soprattutto, gli eredi dell’ architetto Nervi, che non intendono cederlo al Comune e, se non sbaglio, sono in numero di quattro. E il Comune non ha intenzione di impegnarsi, comunque. Senza parlare dei lavori da realizzare, immensi, per le coperture, la messa a norma, tutto il resto. Nonché a aumentare la capacità e liberare spazi intorno alla struttura. Chiacchiere.
Fa prima Della Valle a restaurare il Colosseo, che è tutto dire.
Il Flaminio, dispiace dirlo, ma un po’ alla volta andrà in malora
e l’unica funzione che avrà sarà quella di rattristare le persone con
il suo aspetto decadente e fatiscente e farle pensare alle ipocrisie umane.
…e, last but not least, mancano i sòrdi…
Ma arriveranno presto i Sórzi ( topi in dialetto veneto )
Chissà quanti ne ospita ora il Flaminio …
Io sono per le franchigie
1-2-3-4-5 quelle che si riesce a capitale misto pubblico-privato
quando leggo i commenti dei detrattori delle franchigie in genere cerco di guardare con distacco il livello del campionato e i risultati delle italiane in coppa e allora mi rilasso
e quando si giustifica questa posizione con gli investimenti che si potrebbero fare nei campionati italiani con le stesse risorse mi dico:
bene, perché no come avere 12 – 24 -36 – 48 -100 piccole franchigie tutte con capitali misti pubblico-privati
sono scuole di pensiero
io la terza franchigia la sacrificherei solo a condizione che quegli investimenti possano essere destinati d istituire/strutturare un nuovo sistema di reclutamento nelle scuole e nella formazione giovanile ma vedo pochi sostenitori in giro
pensa Jock
io sogno 8-10 franchigie zonali U20 scontrarsi in un campionato e istituire una coppa europea da disputarsi tra le vincenti di ogni singola realtà europea
sogno il numero minimo di italiani nelle formazioni di eccellenza
e tra questi di un ulteriore numero minimo di giovani usciti da quei campionati U20
ma lo so
sono chiacchiere e utopie lontane da ogni tavolo e programma sia elettorale che di riflessione da bar
per il resto
non conosco con esattezza le problematiche del Flaminio ma sono d’accordo con te l’olimpico serve alla FIR per i numeri ma che spettacolo era il Flaminio!
in ogni caso sarebbe il momento di iniziare a prendere coscienza del fatto che l’urbanistica del futuro passa per “zero” consumo di nuovo territorio e riqualificazione di quanto già costruito
ma questo è un altro affare
buon rugby con o senza terza franchigia!
Auspico che te ne vai fuori dai marr….la terza franchigia e’ puro delirio, facciamone una che gioca a roma e cosi’ siamo apposto !
a Roma sputtanano giá abbastanza soldi. basta e avanzano le fiamme e le partite del 6N
ah, prima che lo scriva il bimbo di turno: la SEDE FARAONICA!! dove anche il Lume puó allenarsi nei corridoi, tanto sono grandi :_)
Quanto era bello il Flaminio, quelle (rare) volte in cui i nostri vincevano e, alla fine, tremava!
Caro Gavazzi (che, a quanto pare, da quello che dice anche lui legge @San Isidro…), come romano mi piacerebbe tanto la terza franchigia a Roma, ma purtroppo penso proprio che non ci siano le condizioni… Però, se un giorno lo rimettessero a lucido, sarebbe una bella cosa poter andarci a vedere un rugby day con le due franchigie…tipo un Zebre-Leinster, o un Treviso-Munster… Se poi si riuscisse anche a riempirlo, sarebbe una gran figata…
C’ia famo, Sé, c’ia famo.
M’ ariccomanno ‘a fiatella.
Stiamo pensando di imbottigliarla: fiatella d’autore, con tanto i garanzia… Quella ar sigaro e frittazza de cipolle sarà un classico…
E’ fantastico! Una terza franchigia così:
1) Due squadre italiane su tre non arriveranno ultime e una su tre, se per caso riesce a mettersi alle spalle anche una straniera che fa un’annata brutta come quest’anno i Dragons, potremmo dire che ha finito quasi a metà classifica 😉
2) Potremmo dire che investiamo altri quattro, se la cifra sarà ancora quella, milioni per rendere possibile il contatto tra i nostri(?) migliori(?) giocatori e il rugby internazionale di alto(?) livello.
3) Potremmo dire di favorire il collocamento lavorativo rugbystico a livello internazionale trovando posto a un’altra dozzina, o giù di lì, di stranieri dal livello medio o mediocre per talento o perché si tratta di giocatori talentuosi ma vecchi e svogliati.
…poi in mezzo alla dozzina, magari per caso o per il gioco dei grandi numeri, ci sarà/saranno uno o due giocatori forti e allora potremmo dire che siamo anche dei talent scout
…e se quell’uno o due saranno azzurrabili potremmo anche dire che stiamo lavorando bene per la Nazionale.
Il vero dramma sta proprio nel fatto che con un sistema differente la terza franchigia la potremmo anche avere, restaurare e usare il flaminio come la grande casa del rugby italiano sarebbe doveroso.
Il dramma sta proprio nel fatto che chi dice queste cose é lo stesso che poi le rende impraticabili.
e’ questo che intendevo con cornuti e mazziati , basterebbe volerlo veramente , ma il bene comune in ITALIA e’ l’ultimo dei pensieri di chi ci governa in ogni campo dalle alpi (un po di meno) al sud.
Che vi siano dei problemi di gestione di sistema, e anche grossi, penso e spero si sia tutti d’accordo, ma al di lì di questo, ce ne rendiamo conto che, in molti anni, abbiamo formato quattro giocatori che potrebbero giocare nel rugby di elite, intendendo quello delle prime 6-8 Nazioni del mondo? Anzi, uno (Parisse) è stato formato principalmente in Argentina, da noi solo Biagi (un po’ anche in Scozia), Favaro e Campagnaro (a loro la rifinitura decisiva gliela stanno adesso in Gran Bretagna (oddio che definizione ho usato! 😉 Giuro che l’ho fatto per brevità: sono a favore della Scozia Repubblica! 😀 )
Mi potrete dire che non concordate sul fatto che siano solo quattro. Bene, però penso che nessuno ragionevolmente, possa sostenere che ora e fino all’eventuale emergere di nuovi giovani, possano essere più di 6-7 in totale.
Allora perché fare tutte ste squadre?! Ecco, forse all’intervento che ho fatto sopra potevo aggiungere che così potremmo anche dire che facciamo vedere il rugby di alto livello a buona parte dell’Italia (geograficamente parlando).
Ma che fantastico rugby di livello, dico io! Quello dei quarantelli e cinquantelli presi in casa (quando non diventano sessantelli e settantelli).
Con il sudetto numero di giocatori di livello internazionale, e forse un’altra decina appena sufficienti per il livello di metà classifica del Pro12, per non prendere quei passivi avremmo bisogno di almeno una ventina di stranieri da metà classifica Pro12, in ogni squadra. Se pensiamo che ciò sia possibile, potremmo anche dire di avere una fantasia ineguagliabile.
Mi piange il cuore ogniqualvolta si parla del Flaminio.Otto anni di Rugby Roma Olimpic Algida non si dimenticano facilmente.
Peccato che bisogna rifarlo tutto perché in quelle condizioni per una manifestazione come il 6N è vergognoso. Se trovassero i soldi perché no. O se hanno i soldi potrebbero acquisire le Zebre.
Scusate ma se invece di spendere 26 milioni di euro per una sede nuova della federazione, si fa dare in gestione per 99 anni il Flaminio e con quei soldi lo ristruttura facendo anche gli uffici della Federazione, non sarebbe una scelta intelligente?
Si,ma se ci sono dei vincoli diventa la storia del vigorelli.
La notizia è indiretta, bisogna ricavarla: “quando avremo la possibilità di schierare tre franchigie in Celtic League”, quindi mai.
Tanti non immaginano quanto sia Avido e Spregiudicato Quel uomo .
Alfredo : Esci dal Rugby Italiano , fallo te lo chiediamo con le buone xke le cattive nn si possono aplicare .