Sudafrica: il rugby si adegui, via lo Springbok dalla maglia

Lo propone un parlamentare dell’African National Congress. Al suo posto la proteas

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Hrothepert 20 Aprile 2016, 12:16

    Dai un dito a qualcuno e ti prendera un…braccio!!!

  2. andrease 20 Aprile 2016, 12:16

    conforta sapere che di seghe mentali non vivono solo i nostri politici…

  3. Anto2 20 Aprile 2016, 12:20

    Madiba si starò rivoltando nella tomba

  4. Equus quagga 20 Aprile 2016, 12:22

    Ma son problemi questi? Mah….

  5. Fitness 20 Aprile 2016, 12:25

    Semplici dispetti, con i bambini alle elementari, nulla più.

  6. mauro-pv 20 Aprile 2016, 12:27

    ma la storia non è maestra di vita?

  7. mauro 20 Aprile 2016, 12:36

    Ma la protea c’è già sulla maglia dei bokke, lo springbock è relagato sulla destra come simbolo complementare, alla stregua di quello del cricket sulla foto.
    Anche down under se uno è mona si mette in politica?

    • mezeena10 20 Aprile 2016, 13:08

      conditio sine qua non, anche downunder, caro zio Mauro!
      buondì ragazzi 🙂

      • mauro 20 Aprile 2016, 15:55

        ciao mez, un bel po’ che non ti si sente.
        Troppo preso a trasformare i calci di tacco?
        Salutami l’isola, mi manca assai…

    • xnebiax 20 Aprile 2016, 14:23

      esatto, c’è già… boh!

  8. Katmandu 20 Aprile 2016, 12:43

    Da una parte capisco le ragioni della maggioranza “coloured” , che brutta cosa, vi immaginate la maglia dell’italia con i fasci littori o i tedeschi con la svastica e l’aquila sul petto? Detto questo se Mandela ha usato proprio lo spingbook per il suo capolavoro politico un motivo c’è

    • giomarch 20 Aprile 2016, 12:50

      Sintesi perfetta…

    • fracassosandona 20 Aprile 2016, 13:10

      a differenza di fasci e svastiche la gazzella non è mai stato un simbolo politico…
      non ho idea di quanti neri avessero avuto voglia di giocare a rugby durante l’apartheid e non siano stati accolti in squadra perché neri ma dubito siano stati discriminati in più di tre…
      il rugby è il simbolo dell’apartheid in saf quanto della dominazione inglese in irlanda: i proud irish schifano la palla ovale a favore di football gaelico e hurling (credo Stefo possa confermare)…
      la nazionale sudafricana è tutt’ora a maggioranza bianca per ragioni di leva giovanile più che per questioni razziste…
      quella di calcio sudafricano è prevalentemente nera per analoghe ragioni…
      la nazionale italiana di cricket sarà sempre fatta da bengalesi e pakistani perché a noi indigeni non ce ne fotte un ca22o di quello sport…

      sarebbe interessante vedere i boeri rifiutare la convocazione e lasciare la nazionale saf giocare con la sua bella protea e le sue quote nere il RC e la RWC…
      nel contempo costituire un club ad inviti denominato “bokke” e farsi tournée estiva e di novembre in giro per il mondo: vediamo chi si trova meglio se una nazione senza giocatori o dei giocatori senza nazione…

      • Pif87 20 Aprile 2016, 13:15

        @fracasso, con tutto il rispetto, ma fai lo stesso identico discorso di quelli che vogliono togliere lo springbok dalle maglie, solo al contrario…le soluzioni devono essere inclusive e non esclusive…poi, tutti i bianchi sono boeri? non penso…

      • Stefo 20 Aprile 2016, 13:22

        fracasso l’Irlanda ormai si e’ mossa avnti non e’ piu’ cosi’ se non forse in piccolissime comunita’ nell’Ulster.

      • malpensante 20 Aprile 2016, 14:57

        Fracasso, se rileggi il tuo post, “non ho idea di quanti neri avessero avuto voglia di giocare a rugby durante l’apartheid e non siano stati accolti in squadra perché neri ma dubito siano stati discriminati in più di tre” per me è una cagata colossale. E solo perché scritta da te, se no userei altre definizioni. A meno che non ci interrogassimo anche su quanti ebrei o zingari non abbiano potuto giocare a calcio nei territori del Reich o nella nazionale italiana dopo il 1938. Con il mio consueto e affettuoso pensiero all’azzurro savoiardo.

    • Unforgiven79 20 Aprile 2016, 14:09

      Consola vedere che, grazie alle politiche illuminate e di concordia nazionale dell’ANC, dalle pretendenti alla RWC 2019 possiamo già depennare il Sud Africa. Sabotati l’attaccamento alla maglia Springbok, il nucleo Afrikaan che andrà più volentieri a prendere palanche in Europa, la selezioni di atleti fuoriclasse neri (essendo loro garantito il posto titolare, noi ne sappiamo qualcosa)… cosa resterà? Giappone pt.2?

    • mistral 20 Aprile 2016, 15:24

      la maggioranza coulered c’entra fino ad un certo punto, il 50% della black list non comprende gli Habana del caso, troppo scuri prima per essere bianchi e non sufficentemente oggi per essere neri… ingiustizia nell’ingiustizia, se si vuole, o razzismo a rovescio se si preferisce vederla nell’altro modo… poi ad ognuno i suoi simboli “nefasti”, fasci, svastiche, falci, martelli, stelle a cnque punte, stelle e strisce etc etc etc…

  9. Pif87 20 Aprile 2016, 12:51

    Questione che si ripresenta ogni tot e che ovviamente adesso assume più interesse con la questione dello Strategic Plan. In verità già alla RWC il SA ha giocato senza springbok sulla maglia,dato che World Rugby aveva specificato che oltre allo sponsor tecnico e a quello della competizione sulle maglie poteva esserci solo un altro logo nazionale; da che c’era la Protea. Quindi il discorso è già avviato. Io credo sinceramente però che con il valore di marketing che adesso il simbolo ha, la questione verrà accantonata. Sul discorso Mandela, l’uomo aveva avuto la grandezza di rivalorizzare il simbolo e non lasciarlo a una minoranza, soprattutto per motivi politici. Adesso, sempre per motivi politici, si nasconde la polvere ritirando in ballo i simboli dell’apartheid.

    • Jager 20 Aprile 2016, 13:04

      Anche io penso che per il discorso rimarrà ( GIUSTAMENTE ! ) tutto come è

  10. ginomonza 20 Aprile 2016, 13:02

    Basterebbe fare come la FIFA
    Ingerenze politiche? Fuori !

    • mezeena10 20 Aprile 2016, 13:11

      insomma..c’è voluta l’ fbi per iniziare il repulisti..
      solo il tempo dirà se tutto ok oppure si è caduti dalla padella alla brace..
      panama papers insegna..
      comunque, dappertutto, il più sano ha la rogna!

  11. carlo s 20 Aprile 2016, 13:22

    Gli insegnamenti di Mandela si sono già persi?

  12. Stefo 20 Aprile 2016, 13:24

    Mah io resto sempre un po’ stupito da come ci si ponga sulla questione…ora a meno che non ci siano tanti neri sudafricani cresciuti durante l’apertheid che scrivono in perfetto italiano su questo blog io penso che siano affari loro e che nessuno che non e’ nero sudafricano cresciuto durante l’aprtheid possa capire veramente la cosa…insomma come la bandiera neozelandese ed il referendum…fatti loro che decidano loro.

    • carlo s 20 Aprile 2016, 13:35

      hai visto Invictus…. il film? quello che parla di Francois Peenar e Mandela?

      • Stefo 20 Aprile 2016, 13:47

        Certo che l’ho visto ma cio’ non fa di me un nero sudafricano cresciuto durante l’apartheid e neanche mi da l’ESPERIENZA per dire cio’ che e’ giusto OGGI al riguardo…e mi vien la pelle d;oca a pensare che una persona sulla base di un film possa sentirsi in grado di giudicare al riguardo…per la serie “l’ho visto in TV”…

        • carlo s 20 Aprile 2016, 14:54

          Stefo io non voglio certo ergermi ad difensore di alcuno, ne ho conoscenze così profonde da dare un giudizio.
          Posso solo dirti che conosciuto Peenar ho capito che il rapporto fra i due era molto forte e che il fascino e la personalità di Mandela era in grado di tenere insieme le varie anime del sudAfrica.

          La retorica Americana del Film si vede tutta, ma il messaggio comunque è piuttosto chiaro.

          • Stefo 20 Aprile 2016, 15:07

            carli anche Tito tenne insiene le varie anime dell’ex jugoslavia ma cio’ non significa cge se oggi si riproponesse una juslavua unita con ka bandiera con la stella rossa cio’ avrebbe senso!
            non oaragono tito a mandelo spero sia chiaro quelli che dico!
            Carlo non siamo esperti e non abbiamo vissuto cio’ che hanno visduto loro quindi pensi che un bel starsene zitti senza giudicare sarebbe piu’ opportuni…se domani uno proponesse di rimettere il fascio o li stemma fi casa Savoua sulla bandiera ed un sudafricano commentasse e giuducasse penso che gli diresti di farsi i cazzi suoi che non capisce la cosa per capirne il significato, punto.

          • carlo s 20 Aprile 2016, 15:33

            convido il tuo punto

          • carlo s 20 Aprile 2016, 16:42

            anche se confrontare Mandela con Tito stride un po’… Tito, per me, era un dittatore

          • Stefo 20 Aprile 2016, 17:42

            carlo non l’ho fatto ed ho scritto in maniera chiara che non li stavo paragonando…il punto era sull”unire le differenti anime…e chiudo allora dicendo, le ha unificate per un periodo breve, le tensioni sociali sono riesplose molto velocemente e son preseguite.

          • narodnik 20 Aprile 2016, 20:07

            di tito dovresti leggere una biografia accurata,dove si capisce che uomo e’ stato,pochi politici come lui nel 900,forse mandela e gandi migliori di lui..purtroppo vi dicono da sempre che ha controllato la polveriera dei balcani col pugno di ferro e voi ci credete senza indormarvi

          • Stefo 20 Aprile 2016, 20:47

            e certo naro sei l’unico che ha letto un libro sui balcani…

          • carlo s 21 Aprile 2016, 10:42

            Tito un grande uomo e statista?
            certo “narodnik” che ne hai di coraggio a sostenere certe posizioni…

        • narodnik 20 Aprile 2016, 21:25

          ho anche informazioni di viva voce da chi e’ vissuto nella sua ex jugoslavia un fatto cmq e’ indiscutibile ha rischiato la pelle per anni per i suoi popoli quindi un minimo di rispetto lo merita io di fronte ai partigiani mi inchino

          • carlo s 21 Aprile 2016, 10:45

            ha anche fatto ammazzare diversi Italiani, ungheresi e dissidenti comunisti sloveni e croati solo per dirne alcine…. nonché lasciato in uno stato di arretratezza un paese come la ex Jugoslavia per ben 50 anni… proprio un grande

      • narodnik 20 Aprile 2016, 14:10

        film orribile(e’ americano e’ piu’ forte di loro se non mistificano la realta’ non sono contenti)per i piu’ attenti passa gia’ il messaggio dei negri cattivi che vogliono segare i bokke,oltre alle insinuazioni sulla vita privata di mandela,proprio per capire quel periodo una cosa da non fare e’ vedere quel film,il messaggio che ho ricevuto io e’:i negri volevano distruggere la nazionale ma mandela per fortuna ha aiutato i bianchi e poi vincono il mondiale,+leggere le dichiarazioni dell unico nero che avevano in squadra quel periodo e’ utile per capire la falsita’ dietro il comportamento di alcuni giocatori..

        • Stefo 20 Aprile 2016, 14:26

          naro per me la bellezza e correttezza del fil e’ irrilevante, trovo incredibile che una persona si possa sentire anche vagamente in grado di giudicare sulla storia, la societa’ sudafricana odierna, la sua simbologia e percezione di tale simbologia perche’…ha visto un film…

        • mezeena10 20 Aprile 2016, 14:45

          “i negri” eh?
          mmaaahhh!!!!!

        • malpensante 20 Aprile 2016, 15:11

          Hai ragione, anche a me capita di ricevere messaggi inquietanti quando guardo Tom &Jerry. Non si sa proprio più cosa guardare, per solidarietà ti mando questo che mi hanno portato dal loro viaggio di istruzione i compagni Salvini e Razzi.

          • narodnik 20 Aprile 2016, 15:37

            maledetto governo nord coreano..negli ultimi anni hanno provocato colpi di stato in:cile,guatemala,repubblica dominicana,haiti,vietnam,brasile,congo,cuba,grecia,indonesia,nicaragua,panama,hanno invaso e distrutto senza giustificazioni afganistan e iraq,sono proprio dei biricchini questi nord coreani,tra l altro la musichetta orribile e’ pop nord coreano cosi’ come chi ha fatto il video.grazie per la tua solidarieta’ e per il video fa molta informazione

    • davide p. 20 Aprile 2016, 19:38

      non sono molto d’accordo stefo…
      dato che il sud africa partecipa a coppa del mondo, r. ch., test match…il possibile cambio dell’effige non può non considerare l’opinione degli altri paesi in termini di popolarità, rappresentatività, storicità o anche semplicemente/banalmente terminologia associata…
      tutto ciò può essere fatto a livello dei club locali ma a livello internazionale la visibilità deve essere mantenuta.

      • Stefo 20 Aprile 2016, 20:54

        No davide gli altri si devono fare solo che i cazzi loro tanto quanto come nel caso della bandiera neozelandese, e’ la loro storia, la loro simbologia e la loro percezione di essa, tu o chiunque altro non ha alcun diritto di dire la sua e pretendere di avere un qualsivoglia diritto sulla base di possibili interessi commerciali e’ non solo arrogante ma anche incivile quando si tratta di simboli che per la controparte possono avere un significato ben piu’ profondo dei soldi!

        • davide p. 20 Aprile 2016, 21:42

          non ci allarghiamo..nel mio discorso non c’era nessun riferimento a pretese commerciali…queste semmai derivano dagli sponsor mica dai simboli rappresentativi della nazione…e li si che dovresti incazzarti solo per vedere l’AIG su un simbolo.
          spero tu abbia equivocato, altrimenti sei andato fuori riga.

          • Stefo 20 Aprile 2016, 22:30

            Ok ho equivocato, resta che e’ un loro simbolo su cui loro decidono come se domani in Italia si fa un referendum per cambiare Inno Nazionale son cazzi degli tialaine e basta e “l’opinione degli altri paesi in termini di popolarità, rappresentatività, storicità o anche semplicemente/banalmente terminologia associata…tutto ciò può essere fatto a livello dei club locali ma a livello internazionale la visibilità deve essere mantenuta.” non e’ assolutamente richiesta e ancor meno vincolante…loro storia, loro simbologia, loro decisione!

      • Stefo 20 Aprile 2016, 20:57

        Chissa’ com’e’ che certi discorsi nel caso della bandiera neozelandese nessuno li ha fatti…

        • Camoto 20 Aprile 2016, 23:12

          @stefo e @narodnik, quoto tutto.
          E aggiungo, al cogl…one di tedesco (o francese, inglese, o spagnolo, ect) che mette il becco se un idiota da noi propone il mandolino sulla bandiera, mi incaxxo.
          Ho conosciuto una sola sudafricana di persona, da come dice lei non è affatto una società che ha smesso di discriminare, la TV mi dice altro, perciò in questi casi, esprimere un giudizio equilibrato è impossibile perché noi conosciamo solo le nostre realtà.

  13. narodnik 20 Aprile 2016, 13:37

    a volte cambiare e’ bene,non sempre le cose nuove sono peggio delle vecchie basta guardare il loro inno nazionale,per testo a mio parere il secondo piu’ bello del mondo)il primo come poesia e bellezza non e’ raggiungibile)come ha detto stefo cmq non spetta a italiani pontificare..sono affari loro se vogliono cambiare cambieranno,una cosa e’ certa dopo buoni 20 anni la maggioranza nera vive in poverta’ in posti orribili mentra la minoranza bianca continua ad avere un tenore di vita ovest europeo,io fossi un nero sud africano mi occuperei di altro non di eliminare il simbolo di una squadra che nella storia e’ seconda solo agli all blacks ma capisco la rabbia dei neri sud africani e il loro sentimento di vendetta,perche’ di questo si tratta,levare un simbolo vincente dei bianchi sud africani

    • Pif87 20 Aprile 2016, 14:08

      vedi, la questione è proprio diversa…socialmente perchè la dicotomia neri poveri, bianchi ricchi, regge ma fino a un certo punto. Con la fine dell’apartheid ad esempio si è andato a creare uno strato sociale di sottoproletariato bianco che ce l’ha in c**o tanto quanto gli omologhi di colore. Poi dei neri, anche lì: dire neri in SA non vuol dire nulla…ci sono gli Zulu, gli Xhosa (come Mandela), i Griquas e i neri immigrati soprattutto dallo Zimbabwe e dalla Namibia, oltre che l’immigrazione clandestina dal resto dell’Africa. I bianchi mica sono tutti boeri “bibbia, fucile e braai” e manco i boeri come categoria sono tutti suprematisti bianchi. E i coloured figli di matrimoni “misti” (categorie per altro ereditate dall’apartheid), e gli indiani e i pakistani? La stragrande parte di queste persone adesso sta affrontando la recessione per il crollo del prezzo delle materie prime e il governo sta facendo delle politiche economiche assai discutibili. Il fatto che si tiri fuori la questione Springboks è retorica, come quando dei sindacalisti diedero a Matfield del fascista perchè aveva il caschetto mimetico e ricordava i tempi bui dei raid militari nei bantustan (ai tempi Matfield giocava ai Bulls, e la Puma gli aveva fatto le maglie mimetiche)…ci sono 200.000 problemi in SA, ma di difficile (e non immediata) soluzione; togliere lo springbok è il gesto simbolico fino a sé stesso per distogliere l’attenzione da altre magagne…

      • narodnik 20 Aprile 2016, 14:17

        ma infatti ho scritto che si tratta di vendetta spicciola,un popolo che fino a 20 anni fa viveva completamente schiavizzato ora si vendica con queste sciocchezze,come jìho scritto se fossi un nero sud africano mi occuperei di ben altro..

  14. andrease 20 Aprile 2016, 14:21

    cmq ringrazio @mauro che ha evidenziato l’assoluta inutilità della questione: guardando la maglia del SA la protea è al centro dello stemma d’ordinanza sul lato sinistro e lo springbok è sull lato destro.
    E’ una sontuosa sega mentale da politici, niente di più…

    • davide p. 20 Aprile 2016, 21:46

      sega mentale o meno la gazzella o antilope che sia fa la sua sontuosa figura…e non sono, per fortuna, un politico.

      • andrease 20 Aprile 2016, 23:26

        sicuramente! infatti non c’è motivo di togliere nulla, tantomeno con la motivazione indicata dal sig. Ralegoma

  15. mic.vit 20 Aprile 2016, 14:47

    nazionale sudafricana distrutta dalla politica

  16. ambi 20 Aprile 2016, 14:54

    Tobias nero Apertura anni 70/80 Shields mulatto centro Springbok anni 70/ 80. “No Springbok no rugby”

  17. Virgilio 20 Aprile 2016, 14:54

    Passo breve da queste richieste al fare le formazioni col manuale Cencelli (per tribù) e siamo a posto…

  18. davide p. 20 Aprile 2016, 15:08

    l’austerity sarebbe meglio limitarla agli sponsor come hanno fatto con la maglia dei dragoni.

  19. carlo s 20 Aprile 2016, 15:09

    Visto che uno che ha giocato dalle mie parti voglio riportarlo qui, un po’ di retorica non fa male:

    Certo, non è un segreto che prima o poi vorrei allenare gli Springbok. Spero solo che, se ciò accadrà, nessuno faccia caso a quanti giocatori neri saranno in squadra. Sarebbe il più importante giorno del rugby sudafricano »
    (Chester Williams, intervista al Guardian, 2002[1])

    • narodnik 20 Aprile 2016, 15:48

      chester williams nella sua autobiografia dice tante altre cose mi sa che hai travisato il senso delle sue parole,lui si chiede di non fare caso se ce ne saranno tanti..tu forse intendi di non farci caso se ce ne saranno pochi…

      • carlo s 20 Aprile 2016, 15:53

        io non voglio far intendere nulla… lui qui dice che quando nessuno farà più caso al colore della pelle dei giocatori che giocano sarà il giorno più importante per il rugby africano… dai non credo sia così difficile da comprendere…

        • andrease 20 Aprile 2016, 19:31

          concordo in pieno. Sono sempre stato convinto che in Nazionale debbano giocare i più bravi a prescindere dal colore, razza (umana non basta?), religione ecc ecc fino ad arrivare al mio chiodo fisso di gioventù: o sei il figlio del medico della squadra… (che come ala non correvi neanche a spingerti però io stavo in panca perchè di cui sopra…)

          • Camoto 20 Aprile 2016, 23:27

            Tutto vero quello che dite. Ma lo dite da italiani, io semplicemente mi chiedo, ma chi c’ha ragione?
            I bianchi che sostengono che per ora sono di più in nazionale perché i giocatori sono migliori, o i neri, che dai messaggi da noi solo sottointesi, reputano che in nazionale tra giocatori alla pari vengono preferiti i bianchi?
            Non lo so e quindi come dice @stefo, meglio che mi faccia i fatti miei.

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