La campagna elettorale è stata caratterizzata da attacchi che però si portano dietro poche proposte “vere”. Almeno finora
Elezioni FIR: slogan e poca concretezza. Perché l’Italia non guarda alla Francia?
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… il fatto che D.D. si sia permesso di dichiarare la “incompetenza” del settore dirigenziale rugbistico italiano non significa assolutamente che critichi e getti fango sui giocatori che hanno indossato 8e indossano) la maglia azzurra… credo che martin, in questo caso, l’abbia fatta un po’ fuori dal vaso… detto questo, ed in quanto a “invidiare” o meno i transalpini, attenzione, per il momento l’unico che ha organicamente e coerentemente presentato un articolato programma è Laporte (per altro non toccando, ad esempio, alcun punto riguardo il top14 e dicendo “è compito della LNR occuparsene”… e la LNR sta infatti pensando alla mini-riforma per il 2017 prima di affrontare, con la nuova presidenza FFR, il discorso top12 nel 2018-19…)… orra si aspettano le reazioni degli “altri” candidati…
Beh mistral mi sembra che il Top 14 lo tocca…eccome se lo tocca nel momento che aprla di stranieri, di riforma del calendario in funzione delle Squadre Nazionali, di contratti centralizzati, e lo tocca in tantissimi altri punti…addirittura propone la cancellazione della aprtita della domenica pomeriggio…
non c’è nessun punto del programma che citi il il top14 o il proD2, che pioi altre azioni (di natura federale unilaterale, personalmente non le condivido tutte e forse neanche BL quando ancora era DG di un club) possano poi “influenzare” lo svolgimento dei tornei professionsitici può essere, ma non c’è alcun punto in cui BL dica: riguardo il top14 o il proD2 propongo questo o quello… quella parte l’ha rivista MB 😉 )
e per quanto riguarda il match domenicale, leggilo tutto: “sopprimere il match tele-trasmesso”,,, ed è nel capitolo riguardante il solidarismo dilettanti-professinisti…
mistral giochiamo a pissi-pissi bau-bau come diceva il mio professore di latino e greco?
Se parla di profesisonsiti di chi parla?Se dice”Réforme du calendrier du secteur professionnel, adaptée aux exigences de compétitivité des Equipes de France” di chi sta parlando?Se dice “Limitaon de nombre de joueurs « non-sélectionable » dans le championnat professionnel” di chi sta parlando?Dai su!
Che poi tele-trasmesso ancora peggio mistral, loro firmano un contratto con le TV che prevede un match la domenica pomeriggio e lui propone di toglierlo…guarda te quanto non mette il becco negli affari della LNR nel programma 🙂
stefo, il match della domenica pomeriggio non ha quasi mai il sold-out al botteghino, quindi per il club ospitante è un deficit… inoltre BL parla di una ridiscussione e ridistribuzione dei diritti TV unitaria FFR/LNR, per poter poi ottimizzare le risorse (attraverso i club ed 1 accademia nazionale) per la formazione degli atleti e la formazione dei formatori… è un programma articolato, capisco che provenendo da BL sia visto con sospetto da molti, ma se lo si legge così copme articolato e declinato molte cose ragionevoli sono dette, e dette in modo chiaro… e poi, fortunatamente, ne’ io ne’ te saremo chiamati a votare per la FFR, sichhé… 🙂
Ed ecco che parte all’accusa di essere prevenuto per Laporte perche; non puo’ argomentare diversamente…eccheppalle verrebbe da dire ma rispondo.
Allora io non sono prevenuto, assolutamente mistral, mi son letto attentamente tutto il programma nonche’ letto un paio di sue interviste dove spiega le cose e lo trovo estremamente interessante.
Dalla decentralizzazione ai comitati regionali di molti aspetti di gestione, perche’ ha pienamente ragione quando dice che cio’ che avviene in una zona del Paese nel rugby non e’ quello che avviene da altra aprte e quindi ogni area abbia bisogno di un approcio e di strategie diverse fino all’improtanza che da a Sevens e femminile passando per tutti gli aspetti che tocca trovo sia un signor programma con ottime idee e proposte. Non condivido magari al 100% tutti e 44 punti ma come la linea generale del rpogramma e gran parte delle azioni che propone si e tra queste cose interessanti c’e’ anche l’andare a toccare certi aspetti della gestione dei club che interferiscono con la Nazionale trasformando in proposte concrete le lamentele che sia Lievremont chee PSA avevano avuto…cioe’ fa proprio quello che dice Paolo, passa dalle lamentele/accuse alle proposte concrete per provare a risolvere.
nei “molti” erano esclusi i presenti, ça va san dire… 🙂
mistral alla fine si riduce al ci fosse uno che presenti un programma cosi’ pensato e strutturato e che mette a fuoco bene i problemi anche per la Fir…faccina che piange che non ricordo come si fa
@mistral come abbiamo scritto l’intervista di Castrogiovanni è stata rilasciata prima delle dichiarazioni di Dominguez, quindi non c’è nessun riferimento tra le due cose. Le due “citazioni” iniziali sono semplicemente due spunti (che dimostrano due diversi attegiamenti) da cui parte la riflessione.
Le dichiarazioni di dominguez uscite ieri sono mesi che le sta dicendo.. sono le stesse cose che dette come opinionista su sky durante il mondiale..
Le dichiarazioni di Castro, probabilmente, si riferivano a LoCicero.
infatti
Hroth ci sta facendo penare la nostra armata. quasi quasi meglio un pomeriggio con le insulse, anche senza l’insulsa bona.
gsp, di un pomeriggio con le insulse, soprattutto con l’ assenza dell’ insulsa bona , è meglio anche andare da soli, a mani nude ed in costume da bagno, contro un reggimento di gurkhas nepalesi, armati di kukri!!!
Credimi!!!
🙂
E in questo articolo dovrebbe essere specificato perché altrimenti sembra siano rivolte a Dominguez e non è corretto.
grazie del chiarimento, l’incipit “A fare da contraltare ci sono invece le parole di…” mi ha tratto in inganno… prendo atto che Martin non l’ha fatta fuori dal vaso… 🙂
IMO: la vittoria alle elezioni (tutte) in Italia è vissuta come un punto d’arrivo non come il punto di partenza necessario a mettere in pratica le proprie idee e ad attuare quanto programmato.
Presentarsi alle elezioni con un programma serio ed articolato fin dall’inizio equivale ad esporre il fianco agli avversari e a fare il loro gioco; per questo è una pratica evitata come la peste.
Il primo che si espone si brucia: questa è più o meno la regola.
La presentazione di un programma è vista ed utilizzata come lo “spot finale” e nel 99,99% dei casi poi non viene attuato tanto quando si è vinto si è vinto e voi non siete un quazzo.
Bravissimo Paolo, quoto al 100%, la lentezza da bradipo con cui si muove l’alternativa e’ incredibile…mesi su mesi ed oggi sono a qualche slogan ed un logo, nessu programma vero sul tavolo su cui spingere la discussione…nel contempo Gavazzi va avanti, ha definito il team e sta apportando modifiche al piano originale probabilmente anche sotto consiglio di queste persone…si puo’ essere d’accordo o meno con la sua visione ma almeno li’ si puo’ discutere di idee e progetti precisi non di slogan o ancor piu’ deprimente sulla bellezza di un simbolo.
A dire il vero neanche Gavazzi ha finora presentato un programma elettorale ufficiale su cui chiedere la rielezione. Ha fatto mezze affermazioni, si è lasciato andare a dei “si potrebbe fare…vedremo”, simili alle dichiarazioni-smentite già esibite in occasione del “balletto” del nuovo coach della nazionale, in modo da tenersi la porta aperta su ciò che poi potrà o meno confermare a tempo debito. Vero è che da parte dell’altro schieramento, logo a parte, c’è stato finora il vuoto pneumatico: speriamo di cominciare a vedere qualcosa di concreto entro la fine del prossimo mese, come annunciato nell’ultimo comunicato.
Giovanni bene o male il programma di Gavazzi si conosce e lo ha piu’ o meno esplicitato, ci sono aree che devono essere meglio definite ma lo si conosce…
…”bene o male” si conosce ?
… lo ha ” più o meno” esplicitato…
…aree che ” devono essere meglio definite “…
Lo hai scritto apposta, vero ?
🙂
Sono d’accordo con Dominguez, lui parla chiaramente di incompetenza e di risultati sui campi pessimi e di personaggi che moltissimi anni determinato la programmazione e le scelte e che puntualmente vengono riconfermati. Il caso emblema è ASCIONE, responsabile tecnico della federazione, che con le sue idee ed i suoi programmi ha creato il nulla, un vuoto impressionante di ricambio della nazionale, nazionali giovanili U20 in fortissimo ritardo sui pari età, ecc….., ma il Sig. ASCIONE viene riconfermato nuovamente nel suo ruolo e nessuno lo mette in discussione.
Questo è il senso dell’articolo di Dominguez, lo vedo più un attacco a certi personaggi che non a Gavazzi.
Purtroppo in Italia siamo fatti così, si improvvisa sempre. Anche adesso Gavazzi ha tirato fuori dal cappello tre nomi e con quello e qualche altra boutade farà campagna elettorale. Lo stesso per i presunti avversari.
un programma serio vedrebbe degli obiettivi ex ante (intemedi e finali) pubblici e misurabili e delle valutazioni ex post pubbliche e valutabili.
Qui invece si va avanti con faremo così e colà per poi dopo quattro anni disfare e rifare in altra maniera. e avanti così nella fiera dell’improvvisazione.
Questo secondo me era il messaggio di Diego e mi pare incontrovertibile.
Solo per dire (e postare l’articolo) che le parole di Martin c’entrano nulla con le elezioni: sono rivolte agli ex (secondo me, in particolare piloni) che hanno avuto parole pesanti per la nazionale. Tra l’altro Castro e Sergio è noto che siano molto legati, e la storia degli attacchi (personali e non) ai giocatori è nota. Piuttosto c’è una chiara difesa di Brunel, in particolare dal punto di vista umano. Buon per lui.
http://www.avvenire.it/Sport/Pagine/CASTROGIOVANNI-.aspx
Ti posto qui la risposta della Redazione a Mistral
come abbiamo scritto l’intervista di Castrogiovanni è stata rilasciata prima delle dichiarazioni di Dominguez, quindi non c’è nessun riferimento tra le due cose. Le due “citazioni” iniziali sono semplicemente due spunti (che dimostrano due diversi attegiamenti) da cui parte la riflessione.
Visto adesso, probabilmente abbiamo postato in contemporanea. Buona giornata.
Paolo com’è messo ora l’associazione “sta rispondendo a Dominguez” viene immediata. Per me dovreste riformulare.
Effettivamente anche io l’avevo letta in maniera sbagliata…
Troppa gente se la prende con questo e con quello senza affrontare il problema alla radice e soprattutto senza dare soluzioni o formulare proposte.
veramente difficile non condividere il contenuto dell’articolo. Quello di cui ha estremamente bisogno il movimento sono idee, proposte, ipotesi di miglioramento in tutti quei settori tanto criticati (riforma dei campionati, gestione delle franchigie, accademie/centri di formazione ecc.).
Il semplice urlare “fa schifo!”, oltre che essere troppo semplice, alla lunga sta risultando decisamente dannoso per tutto il movimento.
Sono convinto che se noi crediamo nel nostro sport e nei suoi valori, la parte costruttiva debba sempre essere messa davanti a tutto. Questo si traduce con la critica alla gestione attuale mediante proposte concrete per dare soluzione anche al più piccolo dei problemi…
Ricordo che lo stesso Munari in più occasioni ultimamente disse che questo è il momento di tirarsi su le maniche e darsi da fare, nonostante tutto, nonostante le mille difficoltà…altrimenti il rischio è quello di fermarsi, incrociare le braccia e dare solo giudizi…ma questo non dovrebbe proprio appartenerci come spirito.
Apprezzo molto il senso di questo articolo…detta in breve!
Già ieri, discutendo di Franchigie, mi sono lasciato andare a elucubrazioni che ammetto essere in parte oniriche; sicuramente più teoriche che pratiche.
E’ appetitoso, molto appetitoso, l’argomento che introduce (o che ripropone) Il Grillotalpa ma è altrettanto insidioso il dibattito per chi, come me, non si è ancora adeguato quel cambiamento epocale che, nel rugby, è l’introduzione del Professionismo.
C’è il rischio concreto di postare opinioni se del caso pure “accattivanti” ma viziate da convinzioni obsolete che fanno leva su ricordi da trapassato remoto quando i dirigenti nello Sport erano uomini di alto rango (nel senso di spessore intellettivo e culturale).
Era un hobby che pochi si potevano permettere mentre oggi è un mestiere che tutti credono di avere il diritto di fare.
Passo, ma vi leggerò con passione.
Buona giornata.
a scanso di equivoci l’hobby era fare il Dirigente.
“quando i dirigenti nello Sport erano uomini di alto rango (nel senso di spessore intellettivo e culturale).
Era un hobby che pochi si potevano permettere mentre oggi è un mestiere che tutti credono di avere il diritto di fare”.
“Del resto mia cara di che si stupisce
anche l’operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c’è più morale, Contessa.”
al di là degli scherzi: se amore e innocenti non si accordano si ripresenta lo stesso oscenario di quattro anni fa e si riapre la strada della rielezione all’attuale elegantissimo presidente…
.. allora fino in fondo..
“Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte
se c’è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire
se c’è chi lo afferma sputategli addosso
la bandiera rossa gettato ha in un fosso.”
Pietrangeli era un insopportabile trombone. Eheheheheh 🙂
🙁
applausi e baci sulle guance..senzazione villoniana neiges dantan..
Purtroppo come scritto le elezioni FIR non sono aperte al pubblico e ai tifosi.
Votano le società, peraltro con regole di attribuzione non proprio lineare…
In un constesto parcellizzato e succube come quello del rugby italiano, di quale programma elettorale stiamo parlando?
Neanche Obama si scoprirebbe in questo momento.
Tanto alla fine la metà più uno di quelle società si vende per l’accademia sotto casa o ancora peggio per una muta di maglie e 4 palloni.
Funziona, più o meno, in quel modo per qualsiasi federazione sportiva: basta fare una rapida carrellata storica su passate elezioni altrui e si vede che certe accuse e polemiche sono ricorrenti. Sarebbe auspicabile una maggiore attenzione all’interesse generale, ma mi rendo conto che il presidente di una realtà piccola o piccolissima che tira avanti tra mille sacrifici e la passione del volontariato di chi allena o di chi si autotassa pur di giocare, non può certo avere come punto di riferimento il 6N o la CL, ma è inevitabilmente sensibile alle lusinghe di chi può promettere dei benefit che lo aiutino a tirare avanti. Il problema vero è rappresentato da quei personaggi che fungono da collettori di voti sul territorio e li sfruttano poi per fare numero ai piani alti e poter campare di rendita con incarichi e poltrone.
Condivido il post in pieno.
Pero’ e’ anche strano che tra OR ed altri media piccoli e grandi di rugby nessuno parli nemmeno di rumours sui possibili candidati della cordata. insomma, se e’ giornalismo, allora andiamoci fino in fondo, no?
Ciao
in realtà abbiamo più volte scritto che Innocenti è uno dei candidati probabili (ma non è l’unico). Gianni Amore aveva intenzione di candidarsi ma ancora non lo ha annunciato in via ufficiale
Castro secondo me si riferiva a Lo Cicero. Dominguez ha pienamente ragione. Io le sostenevo 4anni fa. Poi mandare via Gavazzi è un dovere,non solo lui, per poter ricostruire una FIR a trecentosessanta gradi. Io sono di Noceto ma spero tanto che i Veneti si mettano daccordo per un presidente e un programma futuristico.
Futuristico nel senso che il loro programma elettorale sarà composto da onomatopee come Zang tumb tumb?
Fillippo Tommaso Marinetti for president. 🙂
Come ho scritto ieri in un altro post, il problema italico è che le varie “cordate” alla presidenza federale, pur avendo delle differenze tra di loro, sono comunque facce diverse della stessa medaglia:
la verità è che nessuno vuole veramente cambiare lo status quo del movimento, i politico/burocrati federali (ex azzurri o meno) perchè tengono famiglia ed hanno a campa’, idem i tecnici (capaci o meno che siano), rappresentanti dei clubs più importanti perchè hanno il terrore che arrivi qualcuno che ristrutturi veramente il movimento, alla maniera celtica, relegando il domestic al suo vero ruolo dilettantistico ed in funzione del vero alto livello, che dovrebbe essere rappresentato dalle franchigie, togliendo a loro e soprattutto a quei quattro gatti che li seguono da tifosi l’ illusione di seguire un torneo professionistico, ai clubs più piccoli perchè se arrivasse qualcuno che introducesse veramente un Rugby scolastico capillarmente diffuso e seriamente attuato perderebbero il motivo della loro “missione” ed in più perchè appoggiando questa o quella cordata qualche briciola, che per chi di quattrini non ne ha è sempre importante, poi la raccatta.
quoto in toto (cosi’ ho fatto pure la rima). Per la prima volta son passato da Glasgow, per andare all’aeroporto….prima o poi devo fermarmi li’ e visitarla.
Non fa poi così schifo come sostiene qualcuno, no? Se me lo dicevi ti davo qualche dritta su dove andare, a parte il centro.
eheh io sto’ nei dintorni del Tayside…quindi fai un po’ te! 🙂 Con la famiglia siamo stati solo in periferia, da Arnold Clark…ci devo ritornare con tutta la famigliola. Peccato che le Zebre giochino alle 8:30 di sera, altrimenti portavo il mio pargolo alla partita. Invece lo portero’ all’ultima di Edinburgo visto che si gioca prima 🙂
Si, appena so’ che devo andare a Glasgow di nuovo ti faccio sapere.
Ti adoro
vivi ancora in Scozia?
No, vengo su ogni tanto (non tanto spesso quanto vorrei!!) a trovare parenti, amici e…PUBS!!!!
Ho appena letto tre notizie. La prima purtroppo,è da vergognarsi, quella di Jonathan Devies. La seconda quella di Celon sugli arbitri. E la terza sulle Zebre. Mamma mia come siamo messi male. Riusciremo a risollevare la baracca dopo le ultime vicissitudini io dico di no.
Io ho smesso di farmi coinvolgere dalle notizie, sono quotidiane, sono cose che sa anche chi dice il contrario, basta un caffè con chiunque, italiano e straniero, e la realtà è quella. GPC scrive anche qui, le Zebre sono mica peggio di quando sono nate, ero al mare e ne ho sentiti solo per telefono, ma ti assicuro che a Swansea la pensano esattamente come in tutta ovalia e come JD. Se guardi i tweet, l’unica ragione di chi abbia qualche dubbio su prenderci a calci in culo e tagliarci dal Pro12 sono soltanto il milione di sterline delle tassa che, com’è noto a Pinocchia, non paghiamo ovviamente più. Niente di nuovo, niente di che, peggio di così è difficile ma per andare più in fondo basta star fermi e fare nulla di nulla, tranne spendere. E a stare fermi e spendere, siamo imbattibili. Ta bé.
A Belfast, ma a Swansea è uguale.
purtroppo nella campagna elettorale FIR non vedo alcuna differenza con le elezioni politiche, con l’elezione del caposcala o del rappresentante di classe o di quello sindacale.
La povertà di idee e l’incompetenza dominano sovrane in coloro che ambiscono a farsi eleggere da qualcuno. Più che proporre si tende a screditare l’avversario…
La risposta dovrebbero darla gli elettori non votando, così da mettere con le spalle al muro chi ha cercato di farli fessi senza proporre nulla.
0 votanti e 1 domanda: se avete finito di sputarvi addosso, sareste così cortesi da proporre qualcosa di sensato?
(anche se, avendo scarsissima fiducia nel genere umano categoria politici, non so se riuscirebbero ad essere in grado di proporre qualcosa di sensato…)
non è giusto affermare che non ci siano, o ci siano state fatte proposte, o indicate gli errori concreti. Non parlo solo e specificamente di sviluppo TECNICO.
In generale tutto e sempre migliorabile e condivisibile.
C’è da affermare che proposte e progetti, non vengano neanche ascoltati o presi in considerazione perché limitano l’influenza dell’incompetenza. gli altri che non stanno con i mie hanno torto.
In due parole: si fa presto a parlare e criticare, a fare… un po’ meno.
Premesso che a me non interessa il chi, ma il come verranno fatte le cose, voglio aspettare di vedere se il movimento appena nato “Terre Ovali” di Massimo Giovannelli e c. (sempre se “scenderà in campo”) metterà sul tavolo un programma propositivo concreto e fattibile. Che parta dalla base, così come continua a ripetere, giustamente, Giovannelli. Per ora le intenzioni e i modi sembrano quelli giusti: cercare di entrare in contatto con tutte le società, piccole o grosse, storiche o nuove di trinca, secondo me è un approccio giusto. Mio parere personale, ovviamente.
pero’ Tia, il chi e’ molto importante. perche’ eleggi un presidente, il presidente ci mette la faccia e fara’ delle sclete che ricadranno su di lui non sulla lista o su chi gli ha chiesto di candidarsi.
gsp io non sono cosi’ interessato alla persona come presidente, penso che le proposte ed il programma siano cio’ che contino.
I personalismi sono cio’ che a tutti i livelli della politica hanno cancellato il vero dibattito sulle idee e le azioni, ragionando per assurdo e riprendendo il programa di Laporte se quel programma lo avesse presentato per l’Italia Gavazzi lo giudicherei un buon programma tanto quanto lo giudico ora. A me che la controparte non abbia deciso il candidato importa sega, m;importa che non hanno un programma strutturato punto per punto ma solo 4 slogan ed un logo…ed hanno avuto 4 anni di tempo per discuterne il nome di chi conta solo come faccia perche’ tanto dovessero vincere dovranno lavorare con O’Shea ed Aboud e sara; il programma che vorranno implementare cio’ che conta.
Sul programma non ci sono dubbi. non capisco che s’aspetti.
Pero’ Stefo questa e’ una carica individuale che prendera’ delle decisioni individuali. E’ bene capire chi sia e quali siano le qualita’, credilita’ e capacita’ individuali. Insomma c’e’ da capire in che mani ti metti.
Perche’ poi, cordata quanto vuoi, ma non e’ neanche troppo democratico e trasparente che magari decida un grande elettore che non e’ stato eletto. Capisci che voglio dire?
gsp seguimi, a livello teorico una volta che hai il rpogramma che sia Innocenti ad essere Presidente o che sia fracassosandona’ cambia poco…la responsabilta’ che ha e’ di dar vita a quel programma. tramite il personale che ha a disposizione ed i ruoli chiave son gia’ stati decisi: O’Shea ed Aboud perche’ anche se vince Innocenti o Amore se fa il terzo candidato o io o te poi e’ con loro che devi lavorare ed e’ loro che devono implementare il tuo programma…a meno che non paghi penali o loro si dimettano.
Diverso sarebbe se tutte le cariche chiave fossero congelate e si dovesse presentare un ticket ma non e’ cosi’.
Per quel che vale la mia opinione, avete ragione tutti e due: ci vuole sia un programma adeguato, sia una persona o un gruppo competente che sappia realizzarlo. L’uno o l’altro, da soli, non portano a nulla. Non fai la pasta frolla solo con le uova o solo con il burro.
@gsp: non hai tutti i torti. Una persona che ci mette la faccia sempre e comunque ha, a prescindere, il mio rispetto. Però, se questa persona, pur presentabile e “onesta”, non persegue il suo programma in maniera sistematica e, per vari motivi (giustificabili e non), non riesce a portare a termine ciò che aveva preventivato, verrà comunque criticato. E forse, ripeto forse, verrà spesso ricordato per quello che non è riuscito a fare piuttosto che per la brava persona che è/era.
Viceversa, se questa persona, chiaramente nel rispetto delle regole e nell’interesse di tutto il movimento, ha la capacità di sfangare questa situazione melmosa, vuoi perché è bravo lui, vuoi perché è riuscito a scegliere bene le persone che lo aiutano a fare ciò, allora, credo che i risultati parleranno per lui. Era questo che intendevo.
Sarà come dite voi ma è sempre brutto vedere giocatori o ex giocatori che dopo essersi dissetati per anni dalle turgide mammelle federali gettino il solito moggio di letame sulla fir.
Diego è uno di quelli che hanno fatto ricca la FIR, non viceversa. Prima del 6N i soldi erano quelli dei Club, e sono quei giocatori, di quei Club, che hanno fatto ricca la Federazione. Basta informarsi su quanto pagasse prima la FIR ai nazionali, ma basterebbe anche solo un minimo di onestà intellettuale o di buon senso, se troppo giovani. Punto.
…Diego è uno di quelli che hanno fatto ricca la Fir ma è anche vero che la FIr ha fatto ricco Diego!!1 Non vi scordate che Diego è sempre stato un professionista del rugby, sia quando giocava e sia quando ha smesso si è messo a fare il procuratore, il procacciatore di sponsor, il curatore d’immagine di varie Union ecc.ecc.. Il problema di Diego in questo momento è in palese conflitto d’interessi nei confronti della FIR….Sono sicuro che se a Sportfive i fosse stata corrisposta la percentuale della sponsorizzazione di Cariparma nessuno l’avrebbe sentito parlare!!!!!
Che Diego sia il classico incandidabile almeno all’1,33%, non lo devi spiegare a me, ma è disonestà intellettuale mettere insieme le due cose.
I giocatori come Diego hanno fatta ricca la FIR, e i soldi per pagarli li hanno sborsati i Club. Punto.
Diego i soldi col rugby se li è guadagnati dai Club, in Italia e soprattutto in Francia, non dalla FIR. Punto.
Che non sia San Francesco è noto, e che abbia una volta smesso avuto grandi interessi con la FIR, ed evidentemente la FIR con lui, altrettanto. Punto.
Se ci sono generazioni di giocatori che abbiano dato al Rugby italiano enormemente più di quanto abbiano ricevuto, tira una riga all’anno del 6N. Più vai indietro e più troverai gente che di poppe ne avrà anche ciucciate tante, ma non quelle federali. Quanto ad abbeverarsi, se quelle generazioni lì avessero aspettato i soldi del rugby e della Federazione…..ecco, a Parma si dice “fär la fén äd la Manòn Lescò”.
Niente è eterno, se la fir di oggi merita letame gli si manda letame. In modo costruttivo naturalmente. Tapparsi occhi-orecchie-naso xchè una volta erano bravi non fa certo il bene nè della fir nè del movimento.
Dominguez non è certo uno che viene dal nulla solo per dire “che schifo”, probabilmente conosce molte cose più di noi ed esprime il suo parere. E se la fir si offende vuol dire che ci ha azzeccato…
appunto, allora basterebbe che invece che rilasciare un giorno si e l’altro pure interviste dove dice “che schifo” si candidasse allre prossime elezioni.
Ne sarei felicissimo! ma uno come lui sarebbe meglio vederlo in panchina più che dietro una scrivania a fare il parruccone…
@redazione: dopo la rassegna dei club di serie A, in vista delle elezioni potrebbe essere interessante un articolo o serie di articoli sul funzionamento dei meccanismi della “macchina federale”: dalle tasse-gara per i campionati minori (diciamo dalla serie B in giù), alla gestione della formazione arbitrale, al funzionamento dei corsi allenatori, ai progetti territoriali sul minirugby, ai costi di gestione di Nazionali, CdF ed Accademie e così via. Magari con intervento di qualche protagonista: insomma lo spunto per offrire un panorama sul funzionamento di burocrazia e strutture federali.
massimo rispetto per Castrogiovanni giocatore, la sua dedizione e i suoi sacrifici…..ma in fatto di intelletto extra rugby non brilla…..perche’ mai non si potrebbe criticare , per poi migliorare, una maglia che si e’ indossata ma che fa acqua ovunque? e’ proprio pr il bene che hai voluto a quella maglia che ti dispiace….non sara’ il caso di Dominguez? puo’ darsi……ma azz se la Nazionale va male non e’ colpa dei giocatori…fannoi qullo che possono in virtu’ di cio’ che hanno imparato…..Parisse ad un livello, Zanni ad un altro…..e via cosi’….ma la responsabilita’ della mancata crescita dei ns virgulti(e ce ne sono con potenzialita’….) e dovuta alla errata gestione attuata dal sistema rugby…FIR in testa……..e smettiamola con l’ipocrisia….il rugby e’ stupendo ma in Italia lo interpretiamo come non e’…….un peccato mortale……
Scusa ma l’intelletto extra rugby di Castrogiovanni lasciamolo giudicare da chi realmente lo conosce.
Scusa ma mi sembrava troppo irriguardosa verso il campione e soprattutto verso l’uomo una affermazione così perentoria.
mi dispiace Dusty, ma basta scorrere tante altre interviste per capire che non sei di fronte ad uno che fa dell’arte oratoria o di concetti, il proprio punto di forza…..io ho la mia opinione, la sua affermazione e’ populistica , sa’ di slogan dettato, e non ha conte nuti concreti…..basta che si rilegga…poi che sia stato un buon giocatore, per carita’ nulla da dire, ma anche qui deve capire che , alla Totti, il tempo sta terminando….l’ho sempre rispettato come giocatore importante per la Nazionale ma non l’ho mai visto, e saro’ probabilmente fra i pochi, come un esempio di persona da seguire….ognuno pensa cio’ che vuole…
Buongiorno grandissimo Martin Castrogiovanni,
Purtroppo in tutta sincerità da circa un paio di anni non ti riconosco piu in campo, sopratutto mentalmente
Cerca di fare una valutazione dentro di te sulla qualità che puoi dare ancora a questa Nazionale, a questa maglia in campo in futuro…e prendi una decisione come fanno tanti grandi campioni internazionali.
Mi dispiace profondamente scriverlo, ma anche cosi si rispetta una maglia.
E sara un giorno triste, che tu ci creda o no o che ti possa tantomeno interessare, anche per me!!!
Cordialità
Per il momento è così, solo gente che dice male dell’operato ma nessuno che indica una via, speriamo in qualcosa di concreto a breve.
http://www.onrugby.it/2016/04/19/harlequins-un-sistema-di-obbligazioni-per-continuare-a-crescere/
Qualcosina anche dagli inglesi none
Sarebbe utile impostare il discorso in termini costruttivi per il rugby italiano, lasciando da parte interessi personali al mantenimento della poltrona e cercando di raddrizzare una situazione penosa…su questo penso che possiamo essere tutti d’accordo.
Sarebbe altresì utile che la Redazione illustrasse bene a tutti i meccanismi di voto e si prendessero misure utili a superare lo scandaloso sistema delle deleghe, vero fondamento del sistema clientelare. Se non eliminiamo tale sistema il governo non sarà mai efficiente, a prescindere da chi si siede sulla poltrona, sia ben inteso.
Superare il sistema delle deleghe è semplicissimo…..Andare a votare direttamente. Se ci sono tante deleghe vuol dire che il rugby di base è il primo che deve essere spazzato via a calci. Ma soprattutto, bisogna andare nei club, e partecipare all’assemblea per decidere a chi dare il voto….ah già, il club non indice assemblee……altra serie di calci…..
Io le mie proposte le ho scritte qui, e come me altri 30 o 40 utenti.
Quelli del veneto potrebbero prendere ispirazione. Non chiediamo copyright. Prego.