Le due stagioni delle Zebre e quale la coppa migliore: parla Gianluca Guidi

Il tecnico dei ducali analizza il difficile momento dei suoi. E indica possibili strade per non ripeterlo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gsp 18 Aprile 2016, 09:50

    Analisi giusta, pubruale e con un pizzico di aurocritica. Il problema é che l’anno prox non dovrebbero esserci grosse novitá tra giocatori e tecnici. In piú c’é il buco di bilancio, quindi non ci sono i presupposti per una stagione molto diversa.

    • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:54

      C’è una sola possibilità: chiudere questa idrovora di soldi pubblici, o meglio, fonderla con l’altra perdente cronica e creare una sola franchigia, con paletti molto rigidi: soli giocatori italiani (3-4 stranieri al massimo, non uno in più), academy collegata, rosa della prima squadra di 37-38 elementi di cui una certa percentuale con doppio tesseramento, contratto annuale per veterani (cioè dai 32 anni in su) e per gli stranieri (se non performi, niente conferma). Coi soldi risparmiati, non ultimo il dimezzamento della tassa annuale, investimenti massicci su domestic ed attività giovanili.

      • roberto rocchi 18 Aprile 2016, 12:21
      • Katmandu 18 Aprile 2016, 12:58

        E cosa risolvi? Giocatori che si sciroppano 20+11 partite l’anno? Senza la possibilità di programmare il futuro?

        • Giovanni 18 Aprile 2016, 14:11

          Beh gli accademici mica dovrebbero rimanere in tribuna: ne trattieni un paio a rotazione e il giovedì rimandi ai club d’Eccellenza gli altri, a gruppetti di 3-4, mettendo un paletto (per es. ogni club ne deve mettere almeno nei 23). Idem per quelli col doppio tesseramento. Credo che alla fine giocherebbero di più e ci sarebbero regole più chiare di quelle odierne. Poi, ovvio che è solo una proposta: se ne possono formulare altre cento, ma rimanere fermi alla situazione attuale mi pare improduttivo.

      • zappinbo 18 Aprile 2016, 12:58

        mamma che cavolata! come se si mettessero insieme mele marce e pere marce, e uscissero kiwi buoni…

        • Giovanni 18 Aprile 2016, 13:45

          Prova a proporre qualcosa tu: o sei soddisfatto di due franchigie che costano 8ml l’anno per arrivare sempre ultima e penultima?

          • xnebiax 18 Aprile 2016, 14:35

            lascia stare Giovanni…

          • TESTAOVALE 18 Aprile 2016, 19:34

            caro giovanni noi li spendiamo per far na stradina che va nel cesso Wl’ITAGLIa

      • xnebiax 18 Aprile 2016, 14:32

        Io invece penso sarebbe un compromesso positivo…
        e poi è normale che i giocatori di una certa età e gli stranieri al primo anno abbiano contratti di un anno solo, con opzioni per il rinnovo.

        • relativo 18 Aprile 2016, 14:41

          Quoto Giovanni. Una sola franchigia, più solida, profonda…ed economicamente sostenibile.

          • Hullalla 18 Aprile 2016, 15:46

            La sostenibilita’ economica la devono portare gli spettatori e gli sponsor, non i finanziamenti parastatali.

      • enricalvisano 18 Aprile 2016, 22:22

        Giovanni, hai ragione e non sei l’unico a pensarlo. Se si vuole rimanere in Pro12, è l’unica possibilità. Altrimenti prima o poi o ci stanchiamo noi di perdere sempre, oppure si stancano gli altri di averci tra i piedi e ci scaricano.
        Una franchigia decente ce la possiamo permettere, speriamo.

      • San Isidro 19 Aprile 2016, 00:36

        @Giovanni, se fai una sola franchigia, a quel punto ZERO stranieri, con un solo team pro la priorità diventa lo sviluppo e a quel punto la squadra deve essere composta da soli italiani…

    • deegan 18 Aprile 2016, 14:22

      E se poi ci fossero anche gli stipendi dei giocatori che probabilmente non percepiscono da qualche tempo e qui potrei giustificare l’approccio alle partite dei tanti, dove pensiamo di arrivare?

  2. LiukMarc 18 Aprile 2016, 09:51

    Trovo positivo che a) dica certe cose sulla responsabilità dei risultati (anche se dice “la responsabilità è di chi ha il timone”, non “devo farmi un bell’esame di coscienza su alcune scelte”, ma la sua responsabilità sembra prendersela)
    b) che a dire altre cose sia l’head coach di una franchigia, quella che era federale fino all’altro ieri e in cui le scelte della federazione si sentono di più. Alla fine della fiera gli spunti son sempre gli stessi (Accademie, ragazzi che si sentono arrivati, qualità inferiore) ma chissà che a forza di dirli e ridirli non solo in questo blog qualcuno li ascolti.
    PS Nessuno che gli chieda perchè diavolo non può far giocare Burgess. Ok che se ne va, ok che non ha convinto, ma peggio di come stiamo ora la vedo difficile (si è un mio pallino) 🙂

    • Hullalla 18 Aprile 2016, 11:09

      Credo che per la prima volta un membro del management delle Celtiche si sia chiaramente preso UNA responsabilita’ per una situazione brutta, anziche’ puntare il dito a destra e a manca o accampare alibi.
      Bene.
      Questo puo’ essere un punto di partenza per migliorare veramente, perche’ fino a quando id entifichiamo i problemi al di fuori di noi non abbiamo l’attitudine giusta per migliorare (e invece di strada da fare ne abbiamo tanta, ma tanta).

  3. fracassosandona 18 Aprile 2016, 09:51

    non abbiamo uomini e soldi per allestire due squadre: facciamone una sola, federale, ma competitiva… giochino pure a calvisano, si chiamino come vogliano, ma smettiamola di dare questo mesto spettacolo tra Parma e Treviso che ormai c’è solo da chinare la testa quando si incontra un tifoso avversario…

    l’altro posto in pro12 di competenza FIR lo diamo in affitto per due anni al miglior offerente (fosse in Romania, inghilterra, russia, usa, scozia), così facciamo pure cassa…

    • LiukMarc 18 Aprile 2016, 09:55

      Penso che a Londra ci siano un paio di squadre più che interessate a prendersi uno dei nostri posti (e il board Pro12 magari è pure contento). Su una franchigia mi trovi più che d’accordo. La si può pure fare itinerante tra campionato e coppa, cosi prendiamo più di un piccione con una fava. Ma Gavazz ne vuole tre, non una 😉

      • Stefo 18 Aprile 2016, 09:58

        Per le inglesi ormai si aprla di 2017-18 come anno di entrata, i tempi son diventati troppo stretti.

        • LiukMarc 18 Aprile 2016, 10:22

          Forse un anno non sarebbe sufficiente per riformare la cosa (con l’altra franchigia che giocoforza dovrebbe finire in l’Eccellenza con conseguente riforma di questa), specie in anno di elezioni federali, ma qualcuno inizi a pensarci, che qui la giostra ha smesso di girare (se mai ha iniziato)

          • malpensante 18 Aprile 2016, 10:33

            Le Zebre non hanno alcun titolo per andare in Eccellenza.

          • LiukMarc 18 Aprile 2016, 11:00

            Be ma non puoi buttare a mare 40 giocatori senza ripensare dove metterli. Estero e altre società di Ecccellenza? Che comunque, tra staff e strutture, una qualunque delle due franchigie sarebbe uno spreco perderla del tutto (si anche le Zebre) 😉

          • malpensante 18 Aprile 2016, 11:46

            Scusa, ma io è l’ultima cosa di cui mi preoccupo. Mi brucia di più L’Aquila retrocessa e mal messa che una squadra senza alcun titolo sportivo, che non ha alcun diritto di prendere un posto in Eccellenza, in A e in B. A che titolo dovrebbero andare in Eccellenza? Se i proprietari delle Zebre volessero giocare il domestico, partissero dal via o comprassero un titolo sportivo. Ma stiamo scherzando?

          • fracassosandona 18 Aprile 2016, 11:56

            Liuk.
            Tra buttarli a mare e tenerli vincolati ad una squadra in deficit la prima soluzione è la meno dolorosa per tutti, giocatori inclusi.

          • LiukMarc 18 Aprile 2016, 13:01

            Ah be certo che è tutto vincolato all’acquisto di un titolo sportivo, mica pretendevo che gli venisse data cosi con una stretta di mano. Era piuttosto il non farli ripartire dal fondo, nessun trattamento di favore di un certo tipo.
            Sulla squadra in deficit, hai ragione fracasso, ma non vorrei che eliminare la squadra aprisse buchi imprevisti e più dolorosi (in fondo la Federazione sono anni che ci butta soldi li dentro)

          • malpensante 18 Aprile 2016, 17:40

            Le Zebre senza Pro12 non hanno alcun senso. Sono niente altro che un nome e soldi federali, nessun titolo sportivo, niente che non sia la prima squadra. Gli impianti che ci hanno rapinato sono della FIR (per vent’anni, diolimaledica, ne mancano ancora sedici), i giocatori li prendi direttamente, che senso avrebbe prenderle per poi pagare un titolo sportivo? Se ci fosse un matto che volesse buttar via dei soldi nel rugby, compra il titolo sportivo (se qualcuno glielo vende) senza bisogno delle Zebre.

          • enricalvisano 18 Aprile 2016, 22:27

            Ma infatti non dovrebbero essere le Zebre la franchigia che torna in Eccellenza, quindi il problema non si pone.

          • malpensante 19 Aprile 2016, 11:18

            enri, non capisco perché dovrebbe essere Treviso ad essere tagliata. Intanto fino alla scadenza mica puoi toglier loro la licenza e neanche comprarli con 300000 euro, e poi Treviso ha le strutture logistiche e tecniche, le giovanili, ci mettono pure un po’ di soldi: se devi per ipotesi (fino a scadenza, ciccia) tagliarne una a me sembrerebbe logico liberarsi delle Zebre, che costano di più e non hanno alcun patrimonio, di nessun tipo. Zero.

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 10:27

        Oh finalmente la mia idea di franchigia unica comincia a far proseliti! 🙂

      • San Isidro 19 Aprile 2016, 00:45

        @Liuk, l’idea delle franchigie itineranti non è affatto male, ma credo sia il board celtico che non lo permetta, al massimo si possono avere due sedi (come il Munster)…

        • malpensante 19 Aprile 2016, 11:20

          La coppa la puoi giocare dove ti pare, tipo la pensatona degli Aironi per Monza.

    • zappinbo 18 Aprile 2016, 10:09

      sí, cosí appena se ne vincono due partite l’anno prossimo escono quelli che vogliono farne tre di franchigie… dai lasciamo stare..

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 10:28

        Finora la proposta di terza franchigia è venuta da una sola persona…e tu sai bene chi sia. 😉

        • mamo 18 Aprile 2016, 14:45

          Non è vero, Giovanni, sono in diversi a pensarci (pure io)

    • gsp 18 Aprile 2016, 10:19

      per me una non basta, ma abbiamo soldi solo per quella. ed allora io riproporrei una cosa abbastanza banale. Ri-facciamo un bando come il primo Celtic, dove, se vuoi la squadra ed i 4mln, devi garantirne altrettanti. vediamo chi si fa avanti. la guida tecnica rimane alla FIR, perche’ questo non e’ Rugby Manager.

      • Stefo 18 Aprile 2016, 10:22

        Eh insomma gsp se chiedi ad un privato di mettere 4 milioni a cui ci metti sopra le infrastrutture non puoi anche pretendere di comandare a casa sua…se la Fir si vuole tenere la gestione tecnica puo’ solo allora muoversi sulla ricerca di privati come sponsor o soci di minoranza anche nel capitale….con tutto il rispetto anche degli O’Shea e degli aboud io 4 milioni e le infrastrutture per fare il silent partner col cacchio che li metterei!

      • Stefo 18 Aprile 2016, 10:30

        Cocnordo pero’ che una franchigia sia inutile gsp, piuttosto allora si guardi a qualcosaltro.

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 10:31

        Peppe, i cordiglieri hanno perso per strada presidente e vice-presidente in appena 8 mesi, Benetton ha preteso l’aumento dell’impegno federale se no mollava. Chi vuoi che ci metta 4ml l’anno per una franchigia che verrebbe mazzolata a destra e manca?

        • gsp 18 Aprile 2016, 10:40

          giovanni, se continui a a guardare aglin stessi club a cui hai guardato fino ad oggi (ovvero l’eccellenza) non trovi nessuno con quelle disponibilita’. o come, la prima celtic, due club si mettono insieme, ma la vedo difficile. oppure devi guardare fuori dal rugby tradizionale.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 10:49

            Cioè dove?? Non mi pare che in altri sport, dove pure qualche investitore lo si trova, si navighi nell’oro…

          • gsp 18 Aprile 2016, 10:50

            fai il bando e vedi. se non si presenta nessuno fino a fine anno, allora abbiamo la certezza che possiamo farne solo una.

          • San Isidro 19 Aprile 2016, 00:50

            su questo concordo con Peppe, facciamolo ‘sto bando…

      • gsp 18 Aprile 2016, 10:35

        io dico di fare la gara, perche’ e’ il modo giusto di dare queste concessioni ed almeno cosi’ i patti sono chiari, non come oggi. e la facciamo oggi. e se non si trova nessuno, allora ha davvero senso iniziare a pensare ad averne solo una.

        poi, se metti 4mln io e 4mln tu, io decido dove si gioca, faccio le strategie sul territorio, merchandising, qualche soldo pubblico. ma non posso pretendere di fare anche la parte tecnica se non l’ho mai fatto, e mai fatta a questo livello.

        • Stefo 18 Aprile 2016, 10:39

          Vedi se trovi uno che vuol fare cosi’…io se metto 4 milioni a te federazione che ad oggi hai dimostrato di capirci un cazzo la gestione tecnica non la lascio!

          • Stefo 18 Aprile 2016, 10:40

            Non dico che la faccio io ma mi riservo il diritto di scegliemri il DoR e con lui pianificare.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 10:42

            E gsp ricordati che ad oggi le migliori stagioni celtiche le ha fatte un privato quando glis tava bene di spendere ma anche di comandare lui coi suoi uomini di fiducia.

          • gsp 18 Aprile 2016, 10:47

            ho capito, ma se tu non vieni dall’ambiente tecnico ed hai conoscenze insufficienti, come faccio a darti la guida tecnica?

            poi non c’e’ dubbio che la federazione non ci capisce molto, ma non c’e’ garanzia che chi se la prende ne capisca di piu’. devi per forza di cose fidarti della struttura tecnica federale (direttore alto livello, accademie e via dicendo) come e’ oggi tra l’altro.

          • gsp 18 Aprile 2016, 10:49

            stefo le migliori stagioni celtiche sono arrivate quando si spendeva un poco di piu’, ma anche le capacita’ degli uomini erano diverse.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 11:00

            Esatto gli uomini erano quelli piu’ capaci, ed erano uomini di fiducia scelti dal rpivato che ad uno di quelli il calcio in culo l’ha dato qualcunaltro…e se io emtto 4 milioni voglio potermeli scegliere questi uomini e se il migliore sta sul culo al Presidente e non me lo vuole far prendere allora io dimezzo i miei 4 milioni (dimezzo bene che vada).

          • gsp 18 Aprile 2016, 11:24

            poi il privato pero’ non ha saputo piu’ scegliere. abbiamo capito che la competenza non era nella societa’, ma in un paio di persone (per me essenzialmente Smith) che una volta andate via hanno dimostrato che per esempio a treviso non c’era. ed agli Aironi sappiamo come e’ andata.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 11:27

            Mah gsp visione della cosa interessante…a me sembra che si possa dire che la societa’ ha deciso di dimezzare il suo impegno e con quello ha accettato di smettere di scegliere e che chi ha iniziato a scegliere son quelli che tu pensi dovrebbero comandare anche a parita’ di investimento…

          • Stefo 18 Aprile 2016, 11:28

            E mica siam io e te che sventoliamo in giro che ora Treviso collabora ed e’ meglio cosi’…

          • gsp 18 Aprile 2016, 12:49

            non so stefo. per me l’unica scelta federale e’ stata quella di accettare l’imposizione federale su Munari. poi le scelte le hanno fatte tutte loro, da giocatori a tecnici ad assetto societario.

            e sono un po’ ingiusto, ma oggi non ci vedo in societa’ le capacita’ di gestire una squadra pro. e non vedo l’idea di dotarsi di un DoR con quelle caratteristiche. ovviamente vediamo come va col nuovo allenatore e che margini avra’.

          • gsp 18 Aprile 2016, 12:49

            poi va beh, che quello parla a vanvera e’ purtroppo per noi un dato di fatto.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 12:59

            Io invece penso che passo dopo passo abbiano preso un bel po’ di controllo, cosa che ci sta visti anche gli investimenti diversi.
            L’unica cosa la testa di Munari…e dici poco gsp…l’unica cosa che e’ cambiata negli ultimi annia al MAnchester United e’ che se n’e’ andato Ferguson!

          • gsp 18 Aprile 2016, 13:07

            “l’unica cosa” non e’ per sminuire, anzi.

            se va via munari e la societa’ affonda vuol dire che la competenza e’ munari e/o Smith, non la societa’ che pero’ e’ quella con la concessione in mano.

            insomma Treviso non e’ la juventus (complimento!). e se Treviso non e’ in grado di avere la conoscenze per onorare le concessioni, figurati gli altri.

            ed il fatto che se ne siano nadati in ordine inverso Smith, Munari e Zatta non depone bene per la donazione dei 4 mln. a loro, figurati agli altri.

      • tifoso ignorante 18 Aprile 2016, 15:32

        Se l’obiettivo è creare una base di atleti preparata professionalmente in grado di alimentare la nazionale una franchigia non basta.
        Occorrono almeno 50 atleti abituati a giocare ad alto livello e con una sola franchigia non è possibile.
        Ci abbiamo messo tanto (troppo) a capire che il gap con le nazioni dell’ ex 5N non era tanto (o solo) tradizione, DNA ecc, ma soprattutto programmazione, preparazione, cura dei dettagli, a partire dagli allenamenti per finire alle partite, dove tutto è studiato e nulla o quasi è casuale.
        Abbiamo dovuto sbatterci la testa, ma qualche presa di coscienza la stiamo raggiungendo.
        Qualche eurino in più per bravi tecnici stranieri, qualcuno in meno per stranieri prepensionati, due franchigie a supporto che giochino in eccellenza (e magari il ripristino del campionato under 20).
        La strada è questa. Inutile scoraggiarci

    • Hullalla 18 Aprile 2016, 11:16

      Forse non hai notato che a Londra di possibili squadre interessate ce ne sono due, giusto giusto quante le nostre franchigie, guarda caso… se pensi di fare cassa con questi mi sa che…

  4. leone64 18 Aprile 2016, 09:53

    Lo staff delle Zebre deve cambiare tutto non solo Giudi. Non ci sono ancora allenatori italiani che possono allenare a questi livelli. Dunque ripeto lo staff va cambiato anche perché come al solito acquisti sbagliati giocatori fuori luogo e soprattutto persone arroganti. Se non si ripulisce non cambia niente anche per l’anno prossimo.

  5. LiukMarc 18 Aprile 2016, 09:56

    PPS Se Burgess se ne va, senza fare chissà che spese e investimenti, qualcuno consigli – oltre a Violi e Panunzi – di fare una gita a Reggio a prendersi quello che hanno loro (so che @malpensante è d’accordo con me).

  6. Stefo 18 Aprile 2016, 10:18

    L’andamento ricorda un po’ quello dell’anno scorso, prima parte di stagione incoraggiante crollo psot natalizio…lo scorso anno ci si pote’ un po’ nascondere dietro gli incontri di boxe ed i possibili problemi conseguenti ad una rottura nella guida tecnica ma quest’anno no.
    Guardando le statistiche salta all’occhioc oem nonostante la vittoria in piu’ la differenza punti oggi sia peggiore e bene o male con due aprtite da giocare si sia a soli 13 punti in meno subiti rispetto alla scorsa stagione e ben 5 mete in piu’ concesse…con due aprtite ancora da giocare…piaccia o meno ad alcuni supporter zebrati ammetterlo ma son dati osceni, peggiori della lega per punti concessi, mete concesse e differenza punti, nonche’ per punit e mete fatte.

    Nazionale, infortuni ecc sono scuse che reggono fino ad un certo punto e non ci si puo’ nascondere dietro questo quando si vedono prestazioni veramente povere come spesso negli utlimi mesi, ed il problema e’ che non mi si sembra si possa pensare con molto ottimismo alla prossima stagione visti i presupposti.

    • Stefo 18 Aprile 2016, 10:19

      Nota a amrgine, Burgess, mah io non trovo scandaloso sia lasciato fuori per come ha performato nella stagione, ho ancora negli occhi la prestazione qua di Dublino dove ne combino’ di cotte e di crude.

      • LiukMarc 18 Aprile 2016, 10:26

        Stefo, ok che Burgess ha giocato ben sotto le attese, però far giocare uno che mm non è e non dare spiegazioni non mi trova d’accordo uguale. E comunque diventa un modo per cercare di capire una certa gestione dei giocatori a Parma (vedi la moria delle terze quando ne avevi due in casa che hai lasciato da parte, son scelte che però non mi pare stiano pagando affatto).

        • Stefo 18 Aprile 2016, 10:29

          Liuk dall’altro lato se in questi mesi avesse fatto giocare Burgess con questi risultati ci sarebbero le lamentele sulla linea: “e che cazzo ha Palazzani che anche in chiave Nazionale sarebbe meglio giocasse piuttosto che sto australiano in vacanza”

        • gsp 18 Aprile 2016, 10:31

          Liuk, cmq questa storia che palazzani non e’ un mm, non ha nessun senso. magari si puo’ dire che non vale il livello, e’ certo che va meglio ad estremo. ma e’ un mm, che ha giocato tutta la sua carriera a mm.

          Burgess ha giocato male, quando entra sembra che non faccia parte della squadra, perche’ metterlo in campo?

          • LiukMarc 18 Aprile 2016, 10:56

            Ok (a entrambi), riconosco che ci sono ragioni, ma a me la gestione dei giocatori lascia comunque perplesso, Burgess è un caso (eclatante visto l’investimento e le potenzialità, che poi sia venuto in vacanza è da prenderlo a sberle, ma se non lo metti dentro quando si vede che ti serve a sto punto lo mollavi a metà stagione e basta. Tenerlo in panca serve ancora meno, IMO). Poi mi esprimo male io dicendo che Palazzani non è un numero 9, non lo è a questi livelli (quei movimenti laterali che fa sono assassini per i suoi compagni, oltre che inutili) e sinceramente prima da 15 faceva figure migliori. Posto che rimane sempre e solo la mia personalissima opinione

          • malpensante 18 Aprile 2016, 10:58

            Gullo, una vita da mediano. Hanno avuto tutto il tempo di valutare prima di prenderlo, e di lasciare Violi al Calvisano. Comunque carta canta e villan dorme, l’analisi della stagione sta tutta nel riassuntino di Stefo, di peggio si è visto con Gajan ma quello era Rugby Horror Show. Nonostante tutto io sono stato sorpreso positivamente da Guidi, sarà che non lo frequento ma mi è sembrato molto diverso da quello che mi ricordavo. La campagna acquisti (e rinnovi) è stata oscena e gli unici due che in teoria mi facevano sangue, alla resa dei conti me l’han fatto perdere dal naso. Con l’imbarcata di Cardiff mi era venuto male, poi ha abbassato la cresta e fatto cose di buon senso e di qualche intelligenza. Gestione pessima di quello che a aveva a disposizione in seconda e terza linea, d’accordo, ma le assenze alle Zebre pesano più che da altre parti. Van, Biagi e Manici su tutti, e ci metto l’unico gioiello della corona che è Marcellino. Sento con i brividi vaneggiare di Fabiani, Panunzi e altre amenità, concordo invece su Sarto grande e su almeno 40 giocatori in rosa, ma poi bisogna vedere chi paga. Di sicuro però si può spendere di meno prendendone di più, e si poteva spendere meglio anche rinnovando meno contratti. Non parla dello staff e mi preoccupo: sui BD siamo non competitivi e i placcaggi sono perla maggior parte inefficaci. Lascio perdere Fabiani che proprio non ne ha idea (Nigel l’ha perdonato anche sabato) ma chi si fa sentire e impedisce l’offload o la porta via sono rimasti davvero in 4 o 5. Sempre che le Zebre ci siano ancora, un altro anno a Guidi glielo farei fare, ma con un paio di tecnici in staff (almeno) e una campagna estiva che guardi meno alle casse dei club, agli interessi elettorali e al nostro agente in Sud Africa.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:08

            40 giocatori in rosa de che?!? Se ne tiene tre-quattro fissi a prendere il sole in tribuna (Mirco, Ferrarini, Cristiano, ecc.) allora il problema non è tanto il numero, ma le scelte a monte (cioè in primavera-estate). I casi son due: o certi nomi in rosa gli sono stati imposti dall’alto ed ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, oppure un anno fa aveva fatto una lista di partenti+desiderati ed il management ne ha tenuto conto solo in parte (o per nulla).

          • malpensante 18 Aprile 2016, 11:14
          • Geddar 18 Aprile 2016, 14:41

            Mal…. Si è solo schierato 😉

    • Hullalla 18 Aprile 2016, 14:02

      Anche negli anni migliori Treviso ha avuto problemi dopo Gennaio.
      Evidentemente sono dei problemi strutturali.

      • Geddar 18 Aprile 2016, 14:46

        Giovanni per lasciare spazio ai minutaggi dei giocatori che prenderanno al supermercato …altro che management

  7. Giovanni 18 Aprile 2016, 10:47

    Guidi ha ricordato che manca Meyer e quanto sia importante nell’economia del gioco delle Zebre. Poco prima ha detto che non devono esserci scuse di infortunati, gente stanca per il 6N e così via. Poi, già altri lo hanno fatto, ma tenere in tribuna i Ferrarini e Cristiano?? Se già dalla scorsa estate non li vedeva come membri effettivi della squadra, non sarebbe stato il caso di parlarne con De Rossi ed il management e trovare altri giocatori al posto loro? Non ci si può lamentare del turnover ristretto e sorvolare su questi aspetti. Ma, soprattutto: c’è comunicazione (quelli a-la-page direbbero “sinergia”) tra capo allenatore, team manager e proprietà-dirigenti o ciascuno vede solo lo spicchio di propria competenza??

    • gsp 18 Aprile 2016, 10:52

      ferrarini per me e’ per fare cassa visto che sono con l’acqua alla gola, cosi’ come mils e Mirco. Cristiano non lo vede, punto. io non ci penserei su troppo, e non mi sembrano neanche i giocatori che oggi risolleverebbero la stagione. tra l’altro Cristiano qualche minuto l’ha fatto.

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:02

        Però il punto è un altro: se non li hai mandati mai in campo, vuol dire che fin dall’estate non li ritenevi tecnicamente all’altezza dell’impegno. A quel punto, mi spieghi perchè tenerli lo stesso, per far muffa in tribuna e poi lamentarti della rosa ristretta e del turnover limitato? Mi sembra una contraddizione di termini.

        • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:18

          Preciso: non era molto meglio lasciarli andare a maggio scorso e prendere al posto loro gente in cui credevi di più…?

          • gsp 18 Aprile 2016, 11:38

            no giovanni, no. non funziona cosi’. e’ una cosa normalissima che giocatori che prendi a giugno poi non usi, e non solo in italia. poi alcuni erano contratti gia’ in essere.

            io non ci vedo granche’ in questa storia di Ferrarini, Cristiano. l’unico dato tecnico per me e’ che Guidi non credo molto all’utilita’ dei 7, che un po’ mi preoccupa.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:45

            Scusami Peppe, ma nell’intervista parla espressamente di giocatori stanchi, difficoltà di turnover adeguato e il sogno di un academy da cui poter prelevare elementi in caso di necessità (riferimento esplicito a Panunzi). Ora, al netto degli infortuni, sono due mesi che la squadra non performa come in autunno: aver fatto rifiatare di più nei mesi scorsi alcuni di quelli che giocano, facendo giocare chi non ha praticamente giocato mai, sarebbe tornato molto utile. Lascia perdere cosa succede all’estero, noi non possiamo permetterci di tenere a libro-paga 3-4 giocatori ed usarli esclusivamente per gli allenamenti.
            Ti dò ragione invece sui contratti già in essere. Io a determinati giocatori (stranieri e veterani) farei firmare esclusivamente contratti annuali: prima mi dimostri cosa fai e poi ti rinnovo.

          • gsp 18 Aprile 2016, 14:08

            ti diro’ Giovanni, a me sembra che Guidi di rotazione, anche per forza di cose ne abbia fatta e tanta nel corso della stagione. m’ero illuso che fino a gennaio fosse positiva ed i rincalzi sarebbero stati meglio. purtroppo non e’ stato cosi’.

          • malpensante 18 Aprile 2016, 17:44

            Ha ruotato tutte le seconde che aveva in terza. Punto.

      • malpensante 18 Aprile 2016, 11:03

        Non hanno preso un euro, peppe. Solo risparmiato qualche mensilità (Mirco e Mills, di sicuro più di Ferroso, ma sono comunque un niente rispetto al bilancio).

        • gsp 18 Aprile 2016, 11:31

          esatto mal, fare cassa nel senso di aver risparmiato due mesi di stipendi.

      • Stefo 18 Aprile 2016, 11:14

        Tra le altre cose non son riuscito a vederla ma dai tabellini Mirco cieri e’ stato il paizzatore di Sacramento

          • Hullalla 18 Aprile 2016, 15:45

            Mirco un paio di volte si e’ trovato fuori posizione, ha sbagliato un calcio che avrebbe potuto mettere, ma in generale ha giocato una partita consistente e positiva, pur senza fare chissa’ che numeri.
            Speriamo che abbia la possibilita’ di recuperare non tanto e non solo la forma, ma anche la fiducia.

          • malpensante 18 Aprile 2016, 17:49

            Hanno appena cominciato (e ci va di lusso per la tournée della nazionale), spero per lui che faccia bene ma per me fisicamente non ne ha abbastanza per mettere a frutto le sue qualità. Certo che un piazzatore serve, e mi pare con il piede a posto per i suoi standard.

      • boh 18 Aprile 2016, 11:30

        gsp, ma che cassa, se per cassa ritieni il risparmio degli stipendi per questi due mesi hai ragione. Ma allora siamo proprio alle pezze al fondoschiena..

        • gsp 18 Aprile 2016, 11:32

          siamo alle pezze boh. il problema e’ proprio quello.

        • Giovanni 18 Aprile 2016, 11:47

          Siamo con le pezze, ma teniamo giocatori con contratti biennali a prendere il sole in tribuna. Gestione da premio oscar!

  8. TESTAOVALE 18 Aprile 2016, 10:47

    3 franchigie e 3 accademie (18-21 anni) che partono dalla serieA e vanno in eccellenza se ci riescono , allargare la base per alzare il livello , stranieri pochissimi e molto buoni altrimenti nada.

    • TESTAOVALE 18 Aprile 2016, 11:06

      unaA ROMA LE FIAMME che ha un bacino di giovani enormr , PARMA anche li comeTREVISO sanno dove prendere i giovani , i soldi li ha il CONI che deve foraggiare ilo sport non e’ lo SPORT chedeve foraggiare personale inutile e palazzi al CONI CAXXXXO

      • zappinbo 18 Aprile 2016, 11:49

        no una ad aquila, ma solo quando gli aquilani avranno sistemato la cittá che cosí non puó piú rimanere

  9. noncredo 18 Aprile 2016, 11:28

    Quindi la colpa di chi è ? La rosa inizio campionato c’è , poi Guidi decide di giocare sempre con gli stessi uomini, non da minutaggio agli altri, e poi parla di giocatori delle accademie ? Ma se non usa nemmeno quelli che ha ? Guidi ma rivaleggiare con chi ? Worchester ? Ma ti prego un po’ di decenza . Non placca nessuno e se la squadra non risponde, qualche colpa è del suo modo operandi. Da sempre Guidi non sa fare spogliatoio , nel rugby e’ molto importante.

    • boh 18 Aprile 2016, 11:34

      Ma tu non sei quello che ogni fine settimana se lo sente (non ti dico dove) che si stravince?….Se la pensi così come sopra, allora evita certi trionfalismi ad ogni comunicato della formazione.

    • malpensante 18 Aprile 2016, 11:57

      Lo spogliatoio prima di tutto lo fa la società. Se il presidente federale fa un biennale di un certo importo a un giocatore, difficile che chi mangia pane e cicoria (e viene considerato poco e niente) sia contento, se tagliano uno serio come il Caffo e vanno di biennali neanche poveri a un bel gruppetto tutto omogeneo d’origine e lignaggio, magari pensi che conta più cosa dici e con chi stai che cosa fai in allenamento e in campo (quando ti ci mandano). Anche con Cavinato era così, nonostante fosse più cazzuto con quelli che contano, dal grande capo in giù.

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 12:08

        Perchè non mettono una bella regola federale: chi ha superato i 32 può ricevere esclusivamente contratti annuali, prendere o lasciare.

        • Stefo 18 Aprile 2016, 12:14

          Mah…poniamo per assurdo che Parisse ti apra la porta ad una trattativa oggi che ha 32 anni che fai?O che nel 2013 qquando aveva 32 anni ed ha lasciato i Tigers l’avesse fatto Castro?

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 12:19

            Quanti Parisse e Castro abbiamo in giro? A parte che quelli come loro hanno mille ed una offerte dall’estero. L’obiettivo è quello di evitare che la franchigia sia un cimitero per elefanti: se vali giochi, se no molto meglio dare spazio ad altri. Non è ciò di cui, su questo forum, ci si lamenta da anni?

          • Stefo 18 Aprile 2016, 12:29

            Giovanni “quelli come loro hanno mille ed una offerte dall’estero.” certo ed infatti ho scritto “poniamo per assurdo” di proposito per cercare di fare un discorso non legato ai singoli ma teorico. Cosa fai coi giocatori FORTI che magari son disposti a tornare?Regola flessibile in abse ad eccezioni non specifiche?

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 13:48

            E cosa vogliamo fare dei Ruffolo, Castello, Di Giulio, Menniti-Ippolito, Benetti e compagnia? Continuare a lasciarli marcire in Eccellenza per non mettere un po’ di pepe ai veterani? Molti dei quali hanno poi il percorso post-carriera garantito…

          • Stefo 18 Aprile 2016, 14:05

            Devi trovare il giusto compromesso e programmare cose che dire se hai 32 anni annuale o niente non mi sembrano lo siano.

          • gsp 18 Aprile 2016, 14:06

            Giovanni, pero’ con una squadra unica Ruffolo, Castello, Di Giulio, Menniti-Ippolito, Benetti non li vedi piu’.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 14:31

            Perchè invece finora li hai visti? O hai visto Ratuvou, Cinalli e Avua…??

          • Stefo 18 Aprile 2016, 14:43

            Giovanni no che non li ho visti e non ho scritto che li ho visti!Ho scritto che non vedo come quella regola sarebbe utile in quel senso…

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 14:45

            @Stefo: la mia ultima risposta era per @gsp, non per te. Ho dimenticato di specificarlo. 🙂

          • Stefo 18 Aprile 2016, 14:49

            Ah pensavo alla programmazione e compromesso ti riferissi….scusa

          • gsp 18 Aprile 2016, 15:25

            li vedrai ancora meno i giovani, Giovanni. perche’ qualche straniero cmq ci vuole, e perche’ se la squadra unica non lavora per la nazionale, dando minutaggi necessari, vedrai quelli che rimangono fuori.

            Ribadisco un test che ho proporsto in passato. fai tu una rosa unica da 40, anche senza stranieri, della squadra unica che fara’ la CL.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 15:42

            @gsp: non è così difficile: prendi gli italiani delle due franchigie attuali, levagli ogni anno 4-6 elementi che vanno all’estero (cosa che avviene regolarmente già da tre anni), riduci gli stranieri a non più di 4 ed aggiungigli 7-8 che, invece di fare la questua per i permit, abbiano il doppio tesseramento. Il tutto senza più considerare quelli che ogni anno finiscono regolarmente in tribuna. In più avresti che i giovani dell’accademia, invece di giocare in serie A, si allenano e fanno partitella dal lunedì al mercoledì con la prima squadra e nel weekend giocano in Eccellenza (come pure i “doppio-tesserati”). A me non sembrerebbe poi tanto malvagia come idea, specie se consideri i 3-4 ml risparmiati all’anno, investibili sulla base. In più ogni anno immetteresti in prima squadra quelli maturati in Eccellenza (come avviene già ora) ed un certo numero di accademici che si siano dimostrati pronti e talentuosi abbastanza per il livello professionistico, come per Panunzi, senza però il salto diretto dalla A alla CL.

          • gsp 18 Aprile 2016, 16:01

            Fai la lista e vedi che rimangono fuori proprio quelli che dici tu. In terza poi non avresti spazio per Lazzaroni, immagina Caffini.

            cmq ci siamo capiti. non ho il tempo di fare la rosa da 40 oggi e quindi non posso neanche rompere le p…e a te.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 16:48

            @gsp: eccoli:
            Lovotti-Zanusso-Ferrari-Ceccarelli-Traorè-De Marchi-Filippetto-Chistolini.
            Manici-Fabiani-Gega-Giazzon-Bigi-D’Apice.
            Biagi-Fuser-Ruzza-Geldenhuis-Bernabò
            Lazzaroni-Barbini-Van Schalkwyk-Zanni-Minto-Barbieri-Steyn-Derbyshire-Caffini-Sarto J.-De Marchi A.
            Gori-Palazzani-Violi-Lucchese
            Canna-Padovani-Haimona
            Esposito-Ragusi-Iannone-Pratichetti-Toniolatti-Bacchin-Morisi-Sgarbi-McLean-Bisegni-Boni-Garcia-Visentin.

            +3-4 stranieri (al momento terrei i soli Hayward e Filo Paulo):
            ————
            Christie, Burgess, Muliaina, Beyers, Cook, Meyer, Naude, Palmer, Van Zyl, Smylie, Salesi Manu, Harden, Gedeone, Budd, Roan, Berryman, Coria.

            Naziona(bi)li all’estero:
            ————————-
            Parisse-Castro-Cittadini-Ghiraldini-Masi-Sarto-Favaro-Campagnaro-Venditti-Rizzo-Appiah-Vunisa-Vosawai-Festuccia.

            Ok, Peppe: siamo a 50 italiani attualmente, però guarda lì che lista lunghissima di stranieri che stanno mantenendo, sono una ventina!!
            Certo saremmo lunghetti (eufemismo) in terza e trequarti 😀 e corti in mediana. Però è ovvio che qualcuno si accaserebbe all’estero (il ProD2 sarebbe l’ideale per alcuni) ed altri tornerebbero in Eccellenza. E’ anche vero che alcuni non appartengono al livello CL, lo ha detto chiaramente lo stesso Guidi.
            P.S.: Bortolami e Nitoglia non li ho messi perchè li considero già ritirati per la prossima stagione.

          • gsp 18 Aprile 2016, 17:03

            solo perche’ ti sei preso il tempo e la briga di fare la lista, stima e rispetto fratello Giovanni. 🙂

          • LiukMarc 18 Aprile 2016, 17:38

            @Giova, mi hai lasciato fuori l’Ambrogino (ok, ci sta) ma soprattutto Allan.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 18:28

            Allan ancora non è certo che arrivi (speriamo). In compenso ho ancora considerato Haimona, dato per sicuro partente.

          • enricalvisano 18 Aprile 2016, 22:57

            Giovanni, dalla tua lista, potessi scegliere, toglierei Giazzon e qualcuno dei tanti e poco convincenti trequarti italiani.
            Haimona parte, liberando il posto (probabilmente ed idealmente) per Allan, mentre a 9 ormai è praticamente sicuro l’approdo a Treviso di Tebaldi, non lo consideriamo?
            In seconda comunque Gedeone me lo terrei, è un reparto in cui i giovani italiani scarseggiano e lui non mi è dispiaciuto quando l’ho visto giocare.
            Per il tallonatore, altro ruolo delicatissimo ad alto rischio infortuni, sentivo che le Zebre sono in trattativa per il ritorno di Festuccia. Non è un giovanotto, ma le sue buone prestazioni sta continuando a farle.

          • San Isidro 19 Aprile 2016, 01:06

            Benetti???

  10. demon1981 18 Aprile 2016, 12:34

    Davvero un ottimo articolo sulla situazione del rugby Italico..
    Parla Diego Dominguez:

    http://www.rivistaundici.com/2016/04/18/diego-dominguez-il-rugby-lorgoglio/

    • fracassosandona 18 Aprile 2016, 12:43

      boia se la tocca piano…
      laurea ad honoris in scienze diplomatiche (una dichiarazione di guerra sarebbe stata più morbida)…

      • fracassosandona 18 Aprile 2016, 12:49

        ad honorem / honoris causa, prima che arrivi mamo a correggermi…

        • mamo 18 Aprile 2016, 14:49

          .. ma se io, quando ho postato una declinazione, ho pure ammesso di aver ricontrollato che fosse corretta per evitar figure !

      • demon1981 18 Aprile 2016, 12:50

        Vero, c’è andato giù pesante ma come dargli torto?
        Grazie a lui siamo e la sua generazione di campioni dentro e fuori dal campo, siamo entrati a far parte del torneo di rugby più importante e famoso al mondo dopo i mondiali..
        Grazie alle persone che governano da 15 anni il sistema Rugbistico Italiano rischiamo di uscirne.!

        • zappinbo 18 Aprile 2016, 13:02

          non sono sicuro se tutti quelli di allora oggi avrebbero avuto le stesse fortune. Alcuni probabilmente non sarebbero durati neanche piú di qualche stagione di Pro12 attuale. Prova contraria ovviamente non ci sará..

          • edopardo 18 Aprile 2016, 13:12

            Erano tempi diversi e un diverso rugby….

          • Hrothepert 18 Aprile 2016, 14:36

            Comunque come dargli torto, il problema è che in Italia, anche se venisse eletto qualcun altro, sarebbe comunque l’ altra faccia della stessa medaglia, il movimanto italiano è così perchè nessuno ha interesse a cambiarlo, i politico/burocrati perchè ci campano, i clubs più importanti perchè gli piace pensare di essere nel professionismo e non vogliono vedersi relegati allo status dilettantistico, i piccoli clubs, che non hanno un centesimo, perchè appoggiando il candidato di turno, si pigliano qualche briciola e così via…!!!

      • xnebiax 18 Aprile 2016, 15:34

        diplomatico come un tomahawk nelle gengive, ma ha ragione!

    • edopardo 18 Aprile 2016, 13:11

      Spero che lo leggano gli attuali capi della Fir e delle Franchige e che si facciano un esame di coscenza..se tenersi la poltrona attaccata al culo e rovinare un intero movimeno vale la pena…

    • cammy 18 Aprile 2016, 16:44

      L’unica cosa sensata che ha detto è che sono stati spesi male i soldi e da gente poco capace(come succede in tutti i settori in italia).. x il resto fa accuse a vanvera paragonando cose passate che sono sparite con il professionismo.. lui è venuto in italia nel 90 sostanzialmente perchè aveva solo qua la possibilità di vivere di quello..

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 17:00

        A me risulta che abbia anche giocato 7 anni in Francia, vincendo due titoli…

        • cammy 18 Aprile 2016, 17:31

          il professionismo è nato nel 95 ed è andato dall’italia alla francia nel 97.. in francia nell’era pre professionistica non davano soldi come invece facevano in italia..

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 18:33

            Allora anche Kirwan, Lynagh, Green, Botha, ecc. vennero in Italia perchè davano soldi: gli tiriamo la croce addosso per quello..? Poi si può essere o meno d’accordo con ciò che dice D.D.

          • cammy 18 Aprile 2016, 21:25

            rileggiti le parole che ha detto lui.. è lui che dice che ai suoi tempi il livello del campionato era meglio bla bla bla.. ma il problema è che noi baravamo sul sistema rispetto gli altri.. infatti col passaggio al professionismo siccome da noi è uno sport meno radicato abbiamo sucato(lui se ne è andato).. mi fa specie che non abbia riaffermato di fare una sola franchigia come in argentina nel super rugby.. probabilmente dopo le bastonate che stanno prendendo si sta rimangiando quello che diceva su sky qualche mese fa..

        • San Isidro 19 Aprile 2016, 01:14

          Diego è arrivato a Milano avendo prima fatto l’esperienza in Francia a Cognac, finito il periodo con l’Amatori è andato a fare il professionista allo Stade Francais…

    • San Isidro 19 Aprile 2016, 01:23

      Nonostante le varie frecciate velate a Gavazzi (con cui Diego ha avuto vari screzi), sostanzialmente il discorso di Dominguez non fa una piega…

  11. noncredo 18 Aprile 2016, 13:28

    @boh, il mio è un incitamento da tifoso e per i giocatori che scendono in campo ! ! FORZA ZEBRONI !!!!! Ma lo staff ha le sue colpe ! È’ troppo evidente !

  12. Antani 18 Aprile 2016, 13:32

    Ma se facessero due accademie collegate alle due franchigie e le seconde squadre delle franchigie giocassero in Eccellenza con i giocatori della propria accademia più tipo 3 fuoriquota della squadra A? Potrebbe funzionare?
    Così le due seconde squadre delle franchigie sarebbero un po’ più competitive.

    • Hullalla 18 Aprile 2016, 15:58

      No, ci vogliono piu’ fuoriquota, specialmente davanti.

  13. Frederick 18 Aprile 2016, 13:43

    dice cose che ho già sentito…detto questo,esiste qualche altro allenatore italiano migliore di Guidi? Io non penso, avrà commesso i suoi errori forse,non so valutare, ma di certo gran parte della colpa si trova nel sistema a monte…e vale per lui come per Casellato

    • malpensante 18 Aprile 2016, 14:08

      Per me vale sopratutto per l’architetto, per quel che si è visto in Celtic.

      • fracassosandona 18 Aprile 2016, 15:26

        il miglior allenatore italiano allena in serie A, al riparo dalle lusinghe federali…

    • gsp 18 Aprile 2016, 15:26

      mah, casellato proprio no. Forse Cavinato, o cmq il gruppo di lavoro di cavinato del primo anno.

      • xnebiax 18 Aprile 2016, 15:37

        Cavinato + PP + Guidi + un esperto dei breakdown + uno della mischia + uno per gli skills + uno per tallonatori e rimesse. Con uno staff del genere forse forse si otterrebbe qualcosina di più.

        • malpensante 18 Aprile 2016, 16:39

          Cavinato o Guidi, o chi per loro. Tra l’altro Guidi e Cavinato insieme li vedo più o meno come un coccodrillo e un vegano a scegliere il ristorante La chiusa, Jimenez e Ferrari il loro lavoro lo hanno fatto e anche bene, il resto c’è nessuno se non Roselli a Parma e a mezzo servizio. Gli staff sono una cosa seria, a partire dal video analyst fino allo staff (e sottolineo STAFF) della preparazione atletica, dalla pulizia e manutenzione dell’impianto fino al team manager (a Parma chi è, De Rossi che fa anche la campagna acquisti giusto per essere una figura intermedia e “neutra” tra i giocatori e la società? Ce lo vedete Cipputi che va a raccontare al direttore del personale che è giù di corda e fa danni alla catena per via delle corna coniugali?). Mah. Una, due, tre, qui il problema è che il domestico e i campionati giovanili sono inutili pratiche da sbrigare: abbiamo la fortuna, unici al mondo, di avere geni dalla scienza infusa che provvedono a produrre campioni selezionati scientificamente fin dalla culla e messi all’ingrasso.

          • San Isidro 19 Aprile 2016, 01:33

            infatti Gudi e Cavinato sono due che per me posso fare solo i capi-allenatore, al massimo assistenti di tecnici stranieri di rilievo, insieme proprio no…e dico la stessa cosa pure per Pasqualone, di cui ho grande stima, lui è un head coach, anche se come allenatore degli avanti (non della mischia ordinata) alle Zebre o a Treviso mi piacerebbe vederlo…

        • Hullalla 18 Aprile 2016, 22:14

          Il problema forse potrebbe essere legao al carattere di Cavinato, che non sempre riesce a “legare” bene con chi gli sta intorno.

        • Geddar 19 Aprile 2016, 10:42

          Secondo me…. head coach straniero NZL, Cavinato assistant, Presutti allenatore mischia, Cuttitta allenatore avanti, Velasco mental coach

    • San Isidro 19 Aprile 2016, 01:26

      concordo @Frederick…

  14. mamo 18 Aprile 2016, 15:27

    Per me.
    Perché no 3 Franchigie ?
    A questo punto o, come ricorda Dominguez, ritorniamo alla centralità dei Club con il supporto economico adeguato (Ho letto l’articolo di OR sui contributi federali ai Club inglesi – …azzzz !!…) e così riacciuffiamo quel sano “sentimento” di appartenenza che era uno dei motivi per cui allo Stadio si andava in tanti, oppure – se economicamente non è possibile farlo – proseguiamo sulla strada delle Franchigie.
    Allargare il numero di atleti e, geograficamente, il territorio/bacino con un terza entità al centro-sud sarebbe utile.
    Ovviamente vanno cambiati i rapporti fir-franchigie e, soprattutto fir – franchigie – club.
    Aumenta il potenziale di pubblico (sempre che le cose vengano fatte come iddio comanda); aumentano le possibilità che i Nativi possano alzare il loro livello; se si collegano alle rispettive accademie, aumentano anche le possibilità che finalmente si arrivi a uno scouting vero (perché direttamente funzionale alla Franchigia) e si evitano quei pastrocchi che in tanti denunciano.
    Ovviamente queste devono veramente diventare Territoriali e non solo per farci belli all’estero (Nord-Est e Nord-Ovest: oggi i come oggi sono solo punti di raccordo chilometrico per gli appassionati) e quindi legarsi ai Club del Territorio (apprezzabile, in questo senso, l’iniziativa intrapresa quest’anno dai Dogi: i Club veneti – che ne fanno parte – hanno appiccicato sulla maglia, sotto lo scudetto del Club, anche il loro -dei Dogi-).
    i Club devono essere stimolati a lavorare, in prospettiva, anche per la Franchigia a cui appartengono attraverso i rapporti con le scuole, il minirugby e le giovanili; insomma la Franchigia deve diventare una sorta di Nazionale territoriale, ovviamente aperta a stranieri e foresti.
    Sedi ideali: Roma, Milano e Venezia (lo so, c’è il problema dello Stadio) che all’estero sono conosciutissime.
    Quanto a Guidi: per me ha rilasciato un’intervista onesta. Non conosco abbastanza le Zebre per dire se le ha gestite bene, male o malissimo ma io, per un paio di mesi, le ho viste (alla televisione) giocare più che dignitosamente se non bene.
    Rimane il problema degli allenatori italiani e forse lo risolveremo quando qualcuno farà fagotto, come fece Munari, e se ne andrà in giro per il mondo a imparare il mestiere.

    • Stefo 18 Aprile 2016, 15:34

      mamo perche’ non 3?
      1- ma se con due sei gia’ diluiisci i giocatori buoni da non avere una franchigia competitiva che sia uan dove vai con 3? Altro che quarantelli con tre diventano ottantelli!
      2- gia’ con due succhi sui 10 milioni federali all’anno…ed alla base vanno le noccioline…cosa vuoi andare a uttarne altri 5? Ma stai scherzando?!
      E mi femro qua che siamo proprio alla base del eprche’ no!

      • mamo 18 Aprile 2016, 15:49

        Ciao Stefo,
        capisco perfettamente la tua opinione che ha una sua perfetta logica ma, a mio parere, con 1 sola franchigia invitiamo il 70% dei nostri migliori giocatori ad accasarsi all’estero e questa se poi in prospettiva non rientrano da noi per condividere la loro esperienza, è un’emorragia letale.
        Se il budget è quello (10 mlm) e con quello devi andare a crescere l’Eccellenza andiamo poco lontano.

        • Stefo 18 Aprile 2016, 15:59

          Una franchigia anche secondo me non funzionerebbe, tre pero’ sarebbe senza senso.
          10 milioni se esci dalla CL non sono per l’Eccellenza per me sono per base e sviluppo.

        • Giovanni 18 Aprile 2016, 16:00

          Mica c’è solo l’Eccellenza: i soldi servono pure per CdF, Accademie, minirugby, seven, nazionali varie. Domanda: una volta definitivamente affossata l’Eccellenza, dove li prendi i giocatori da immettere ogni anno nelle franchigie, direttamente dalla Francescato che gioca in serie A? Auguri allora…Oppure ti imbottisci di ancora più stranieri che dopo 1-2 stagioni vanno via senza aver lasciato nè esempio e nè risultati, ma che sono costati un bel po’ di soldi? A proposito: a Roma il Flaminio sta cadendo letteralmente a pezzi e il Tre Fontane se lo è preso la Roma; a Milano l’ipotesi Vigorelli è già sfumata da qualche anno.

          • malpensante 18 Aprile 2016, 16:13

            “In Accademia devi entrare a 18 anni, dopo la scuola, quando sei più maturo. Con due Accademie di alta qualità e basta. Il resto sono soldi che vanno spesi sui club, sulla formazione, sul rugby dilettante e sulle strutture. Sono quelle che danno la certezza del futuro. ” (Cit. D.D.)

          • mamo 18 Aprile 2016, 16:26

            Certo Giovanni che i soldi servono anche per altro ma darli ai c.d.f., accademie, seven etc etc se poi non garantisci un vero sbocco professionistico serve a poco. (per professionistico intendo la possibilità di giocarsela con i tier1 – a livello di club o franchigie – d’europa); in Nazionale chi mandi ? Gente che durante l’anno non è abituata a confrontarsi con i professionisti del Pro12 ?

          • mamo 18 Aprile 2016, 16:34

            Dimenticavo gli Stadi (che avevo premesso fossero un problema): f.i.r. qui sì che deve intervenire con le istituzioni locali e non, altroché Sede di prestigiuo (il “giuo” l’ho messo volutamente perché fa fino).

          • Stefo 18 Aprile 2016, 16:57

            mamo non e’ rilanciando alla terza franchigia pero’ che risolvi anzi.
            Vado oltre, se una cosa non ce la si puo’ eprmettere perche’ insostenibile sia finanziariamente che come movimento bisognerebbe studiare alternative…magari guardando e traendo insegnamento da chi al professionismo ci e’ arrivato accettando epro’ per lungo tempo di muoversi in altra maniera….e raggiungendo due semifinali Modniali nel contempo.

          • mamo 18 Aprile 2016, 17:26

            Stefo ricordo le interviste, pubblicate qui su OR, di papà Canale e di Loffreda.
            Il concetto principale che esprimono entrambi è quello dell’APPARTENENZA ed entrambi ci dicono come si debba puntare sui Club. Uno dei due, mi sembra Loffreda, ha pure aggiunto che loro han scelto di far giocare in Pro solo una Franchigia perché non hanno i numeri per farne di più (detto da loro…).
            Per me è un concetto, anzi un programma, perfetto e pure fattibile da noi ma dovremmo veramente resettare tutto e dare calci in culo (o quasi) a decine di giocatori nativi.
            A mio parere, che qui son persino stato irriso quando parlavo di orgoglio e appartenenza, non è assolutamente inconciliabile il discorso dei Club nella loro centralità rispetto alle Franchigie, che dovrebbero diventare, come dicevo, una sorta di Nazionale territoriale di cui tutti (Dogi docet) sono orgogliosi di farne parte.
            E’ ovvio, in questa prospettiva, che per aiutare la “franchigia romana” devi prima di tutto aiutare L’Aquila (solo per fare un esempio – pensando che retrocede) perché è da lì che attingerà.
            Le 3 accademie (formate da ragazzi ormai maggiorenni) sarebbero l’ultimo step prima dell’immissione in franchigia.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 17:35

            mamo loro hanno fatto un determinato percorso che li ha protati a questo sbocco, percorso che l’Italia non ha fatto.
            Si torna sempre al solito punto, non e’ che chiamando una cosa franchigia, le altre accademie stai facendo la stessa cosa deglia ltri perche’ le chiami cosi’, se non hai cio’ che sta dietro ed a supporto non stai facendo nulla di quello che fanno gli altri.
            Cio’ che le Celtiche avevano prima e che gli Argenitni hanno csotruito negli utlimi decenni ha bisogno di tempo, ivnestimento e cura…continuare imperterriti a investire tutto nell’alto livello se non rilanciare pensando che il resto inq uache maniera seguira’ per me “è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 17:41

            Una piccola aggunta, io penso che glia rrivi di O’Shea e Aboud possano essere positivi ma a patto che si capisca e capiscano loro che non e’ questione di fare piccoli aggiustamenti al sistema, non e’ questione di “cambaira un paio di bulloni” e via si vola, qui c’e’ da rivedere TUTTO il sistema rugby italiano dalla base alla cima…e sottolineo dalla abse alla cima non il contrario…bisogna rivedere le priorita’ se si guarda oltre i 2-3 anni come orizzonte temporale.

          • mamo 18 Aprile 2016, 17:58

            Il tuo ragionamento fila, Stefo ma vorrei sol,o che tu capissi come il discorso Dogi abbia una portata ben maggiore rispetto al semplice cambio di nome: sotto quel Logo si ritrova un’atavica appartenenza che, per fare un esempio, non c’è assolutamente con Benetton (ma sai quanti ex petrarchini non ne vogliono sentire del Benetton ? Per loro rimane solo un avversario).
            Credimi Stefo, quella “patacca” sulla maglia ha un suo peso. Così, in questo senso, a mio parere la Franchigia ha un suo senso.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 19:31

            @mauro: aspettando Ambrosini, i Dogi, l’alternativa elettorale e…Godot. 🙂

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 19:31

            Ops, era @mamo non @mauro… 🙂

          • Stefo 18 Aprile 2016, 19:48

            mamo posto che non mi e chiaro eprche’ ora viri sui Dogi quando si stava parlando di tutto il movimento, di tutto il sistema rugby italiano pero’ volendo ora andaro sui Dogi, cosa rappresentano i Dogi lo so, fidati, pero’ che i Dogi che stanno cercando di fare siano o saranno i Dogi che tu -ed altri- pensano o sperano siano e’ un altro paio di maniche…e volendo fare lo stronzetto, da quando sono uscite le prime crepe e le prime spaccature tra le societa’ coinvolte casualmente non se ne sente neanche piu’ di tanto parlare e non si sa manco dove il progetto sia.

          • mamo 18 Aprile 2016, 20:52

            Non ho deviato il discorso, Stefo ho semplicemente cercato di portare un esempio di quanto avevo giá scritto nel mio primo post qui sopra: le franchigie come una sorta di nazionale del territorio. Un legame stretto con i club.
            Quanto alla realtá Dogi. Non dubito che pggi non sia gestita come dovrebbe, proprio per rappresentare l’intero movimento veneto (in prospettiva tri-veneto), ma le responsabilitá, ritengo, siano addebitabili alle persone che la stanno gestendo: forse il giorno che sono andati a firmare dal notaio la costituzione di Dogi si sono dimenticati il perché erano lí.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 21:03

            Io l’ho detto al’epoca mamo, andando oltre il romanticismo del nome Dogi, bisogna secondo me inquadrare che una cosa sono i Dogi selezione che gioca 3-4-5 partite all’anno, una cosa e’ costruitre una realta’ complessa come una franchigia del territorio vero e proprio e che esprima dalla base all’alto livello professionsitico unita’ di intenti.
            Io non me la sento di criticare le persone che son convinto hanno tutti i buoni intenti del mondo ma il progetto per me e’ molto complesso.

          • mamo 18 Aprile 2016, 21:06

            P.S. L’idea Dogi rimani e per me sará vincente.
            Per me.

  15. mauro 18 Aprile 2016, 15:31

    oggi c’è una buona notizia: nessuno a Treviso ha sentito il bisogno di dar aria alla bocca con le solite cagate. Almeno l’UMILIAZIONE di venerdì (imbarazzante il coast to coast dei falchetti) avrà sortito un minimo effetto…

  16. michelangelo 18 Aprile 2016, 15:41

    io invece vado controcorrente darei molti più soldi alle due franchigie, perchè è l ‘unico modo che abbiamo per far crescere i nostri giocatori , in funzione della nazionale che è quella che mantiene tutto il movimento.
    Naturalmente tagliando altri costi .

  17. Sergio Martin 18 Aprile 2016, 16:01

    Per me la franchigia federale dovrebbe essere una sola, almeno finché non se la prende un privato; l’altra dovrebbe essere privata. Una sola franchigia non basta. A tendere, anche le Zebre dovrebbero essere private. La FIR non dovrebbe versare direttamente soldi, ma solo fornire supporto tecnico di qualità. Il che vuol dire che con gli 8 milioni ci organizzi un campionato Under 20, ci indennizzo le società di Eccellenza per il doppio tesseramento dei giocatori nelle Franchigie e nelle società, ci paghi lo stipendio di Jonny Wilkinson per insegnare alle nostre aperture ecc.

    • fracassosandona 18 Aprile 2016, 18:21

      Ciao Sergio Martin…

      nessun imprenditore considererebbe redditizio l’investimento nel nostro rugby… ormai siamo a numeri degni della pallanuoto (sport che peraltro fa rispettare i nostri colori in giro per il mondo)…
      qualche settimana fa su un giornale locale leggevo che per i quarti di finale del campionato la squadra di PALLAVOLO di Padova aveva fatto 3500 spettatori contro Modena… il Petrarca Rugby gioca in Guizza davanti a 1000 spettatori…
      il BASKET a Treviso (serie A2) fa 4500 spettatori a partita… nella stessa città il pro12 si disputa davanti a 2-3000 persone (non ho detto spettatori perché di solito preferiscono chiacchierare tra di loro o fare a gara ad andare a prendere le birre piuttosto che guardare quello che sta succedendo in campo) quando va bene…
      persino a Rovigo, dove non c’è alternativa di sorta al rugby, il pubblico è in netto calo per dissidi tra società e tifosi…

      sono finiti i soldi a calvisano a parma a rovigo a treviso a viadana a padova a l’aquila a roma, gli altri non li hanno nemmeno mai avuti e nelle altre realtà manco giocano a rugby: prima si prende coscienza del fatto che il livello è amatoriale e meglio è per tutti: una franchigia (completamente federale) in pro12 è il massimo che ci possiamo permettere…

      via i 400.000 euro alle semifinaliste dell’eccellenza e creare un campionato unico di serie A, via una decina di accademie ed utilizzare quei soldi per creare strutture e premiare chi investe sulle giovanili…

      • Sergio Martin 18 Aprile 2016, 18:55

        Allo stato attuale è così, sono d’accordo. Occorrerebbe, però, un investitore che si rendesse conto delle potenzialità del Pro 12 in termini di visibilità, pubblicità e anche di merchandising e commerciali. E’ un campionato che si gioca in mercati di una certa rilevanza. Dovrebbe investire qualche milioncino e poi il resto verrebbe da sé… Per questo, però, le due franchigie dovrebbero avere base su due grandi piazze di richiamo, ad es. Roma e Milano. La FIR dovrebbe, in sostanza, riassegnare le franchigie con una bando internazionale… Le franchigie dovrebbero avere base in Italia, ma potrebbero avere capitale estero. L’obiettivo dovrebbe essere avere almeno 10/20.000 spettatori a partita, allo stadio, compresi anche i tifosi britannici, e si potrebbe cominciare, così, a pensare di vendere i diritti televisivi. La gente non va più allo stadio perché è stufa di vedere uno spettacolo deprimente. Tra un po’ (vi ho letto), anche voi irriducibili mollate… Bisogna avere coraggio e farsi venire delle idee, oppure il futuro è quello che hai descritto tu.

        • Stefo 18 Aprile 2016, 19:57

          Sergio un attimo il Pro 12 si gioca in mercati piccolissimi, alla CL l’Italia faceva e fa gola non a caso per i 60milioni di abitanti. Non e’ un caso che si siano unificati in un campionato e non e’ un caso che senza farlo investitori nei loro domestic non li avessero e non e’ un caso che anche cosi’ di privati che ci mettono soldi seri non ce ne sono, Scozzesi e Irlandesi sono federali i Gallesi privati han fatto la guerra per avere piu’ soldi dalla WRU.
          All’intenro di questo l’Italia coi suoi 60milioni resta un mercato potenziale per il rugby da 30 anni a questa parte, senza che tale potenzialita’ si sia mai espressa. La storia delle grandi piazze.
          Ora o si pensa che tutti gli imprenditori italiani siano dei coglioni, dal primo all’ultimo e che il potenziale del rugby nelle grandi citta’ nessuno di loro sia mai riuscito a vederlo da almeno 20 anni a questa aprte con la professionalizzaizone dello sport o forse bisognerebbe prosi qualche domanda sulla cretezza con cui si dice che a Roma e Milano sarebbe un successo assicurato.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 19:59

            Il rugby in Italia resta di nicchia, 16 anni di 6N, Nazionale che ira come evento mondano prima che sportivo e stadi semivuoti per franchigie e club…

          • Sergio Martin 18 Aprile 2016, 20:24

            Basterebbe che l’investitore mettesse almeno il budget di un Munster o di un Leinster… E poi ricordiamoci che ci sono anche le coppe. Non è che gli imprenditori italiani siano fessi, è solo che piuttosto mettono i soldi sul calcio. Ci vuole un cambio di mentalità, oppure bisogna sperare che venga qui da fuori qualcuno che prenda in considerazione il fatto che il Pro12 è un campionato internazionale, che dà la possibilità di giocarsi le coppe europee e di suscitare interesse sul mercato italiano. Ma se la Nazionale è un business, perché non possono diventarlo anche due semi-Nazionali che giochino a Roma e Milano? Non ho detto che sarebbe un successo assicurato, ma che toccando le leve giuste avrebbe le potenzialità per esserlo. E sennò, rimaniamo così, ma allora non ha proprio senso buttare 8 milioni l’anno. Io mi diverto lo stesso, ma vado a vedere solo la Capitolina e la serie A con @San…

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 20:33

            E diciamola tutta: un @San Isidro irlandesi, gallesi e scozzesi mica ce l’hanno! 🙂

          • Stefo 18 Aprile 2016, 20:56

            Sergio “Basterebbe che l’investitore mettesse almeno il budget di un Munster o di un Leinster” posto che non sono Toulon O Racing non son neanche pochi soldi, e visto che non penso ci sia nessuno che butti i soldi per piacere di buttarli con quei soldi ti costruisci una squara di basket o da pallavolo ben piu’ competitiva che una da rugby.
            Secondo ti domando: ma secondo te per quale motivo Benetton ha dimezzato piu’ o meno l’investimento? Non e’ che forse ha fatto un po’ di analisi dopo i primi 3-4 anni e’ capito che non ce n’e’ in Italia?Ha capito che in Italia il rugby non e’ un business perche’ il seguito e’ troppo poco?
            Altra domanda: ma le tv sono loro immattonite o e’ un complotto che non c’e’ una TV che paghi per produrre e mostrare le partite di CL dai tempi dei pornosportivi svedesi? Possibile che ogni volta si pigliano i diritti e si fanno pagare la produzione se no in TV il Pro 12 non ci va. E sempre con accordi annuali? Possibile che nessuna TV dica “aspetta un attimo, qui c’e’ un signor potenziale e nessuno lo vuole comprare, ci metto pohi soldi con un bel contratto quadriennale e frego tutti”?
            Sponsor…vedi la fila per sponsorizzare le Zebre?Anche qua nessuno che capisce il grande potenziale?

            La Nazionale e’ un business perche; la Nazionale e’ un prodotto diverso, due franchigie non saranno mai due mini-nazionali saranno sempre espressione di una zona piu’ o meno larga che vuoi ma non sono e non saranno mai un prodotto come la Nazionale…la squadra di Milano non raccogliera’ mai le stesse simpatie e supporter in Sicilia di una Nazionale perche’ non ci sra’ quel senso di identificazione che la Nazionale da.

            Il rugby oggi come oggi resta di nicchia ed il cambio di emntalita’ di iprenditiori, media, sponsor avverra’ quando non sara’ piu’ nicchia.

          • Giovanni 18 Aprile 2016, 22:54
          • Sergio Martin 18 Aprile 2016, 23:17

            @stefo, da qualche parte il cerchio bisogna romperlo…allora ci vuole qualcuno che lo faccia uscire dalla nicchia. Come quando dal Flaminio vuoto si è passati all’Olimpico pieno. Perché dici che è un prodotto diverso? E’ sempre rugby. Allora, per es. a me che sono di Roma del Treviso non dovrebbe fregare niente? Chiedi qua a casa mia, che casino faccio quando Treviso vince all’ultimo minuto per due punto strappati… Chi segue la Nazionale, anche se è di Canicattì, vedrebbe molto volentieri una franchigia anche di Milano, se gli facesse vedere un bel rugby e ogni tanto vincesse… Qua invece, con il discorso della nicchia, ci siamo persi anche i tifosi storici. Io penso che bisognerebbe fare un discorso organico: trovare qualcuno disposto a crederci, e indirizzare gli sforzi della FIR a sostenere il progetto dal di fuori.

          • Stefo 18 Aprile 2016, 23:39

            Sergio e’ nicchia e te lo dicono i numeri dei praticanti…vuoi crescere?Parti da quello da far crescere la PRATICA che uno sport cresce di seguito se cresce il numero di chi lo pratica prima di tutto…finche’ quel numero non cresce era, e’ e sara’ uno sport di nicchia ed agli imprenditori non interessera’!
            La Nazionale…un gran numero di persone all’Olimpico come a San Siro anni fa per gli AB vanno all’evento mondano non alla aprtita…sai quanta gente conosco che e’ stata ad un paio di partite del 6N e poi se ne fregano allegramente del rugby?Un botto!Ed il prodtto non e’ il rugby e’ la Nazionale e l’evento 6N e dopo tanti anni direi che questo dovrebbe essere chiaro. Non sei convinto?Guarda i numeri di chi va all’olimpico e quelli che poi nel fine settimana normale vanno a vedere il rugby locale! Se poi non riesci a capire che l’identita’ che la Nazionale da non e’ quella di una franchigia non so cosa dirti, a me sembra palese, ci saranno poi i casi come te e molti altri ma sono e saranno la minoranza, i veri appassionati se vuoi chiamarli cosi’.

          • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 00:30

            Sul fatto che i praticanti dovrebbero aumentare, con me sfondi una porta aperta. Però se vuoi crescere anche al vertice nel rugby professionistico devo stare al passo con gli altri. Guarda l’Argentina, come base non è neanche lontanamente paragonabile alla nostra, ma non hanno spiccato il volo fino a quando non sono entrati nel Championship e nel Super Rugby. E’ fondamentale per uscire dalla nostra stasi, ma dobbiamo trovare una via. Finora questo modo i interpretare la nostra partecipazione al Pro12 non ha portato risultati. Allora bisogna immaginare un nuovo percorso: 1) uscire, tornando al rugby “volemo se bene”, oppure 2) trovare nuove risorse, perché così non è sostenibile, alla lunga non ce la possiamo fare.

          • Stefo 19 Aprile 2016, 00:34

            L’Argentina non ha spiccato il volo fino a quando non e’ entrata nel Super Rugby o nle Champiosnhip?Ma che stai a di’ Sergio?!PRimo nel SR ci sono quest’anno gia’ la semifinale 2015 non ha nulla a che fare col SR ma il 2007?Ed i quarti di finale 2011?Le vittorie a Twickenham, Mllenium o altro?Erano nel SR?Nel RC?No manco per sogno Sergio, non diciamo baggianate!

          • Stefo 19 Aprile 2016, 00:36

            E la programmazione e percorso fatto dall’Argentina ti dice esattamente il contrario di quello che dici tu…SR e RC son stati punti di arrivo di un percorso di crescita fatto senza professionismo interno, senza privati che mettono soldi a palate, senza milioni sperperati in franchigie! Il percorso argentino dimostra l’opposto di quello che dici tu!

          • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 01:24

            @stefo, ho premesso che la base da cui partivano loro era qualcosa che noi ci sognavamo, cosa che gli ha dato la possibilitá di vincere a Tiwickenham e compagnia cantando, ma era per dire che su quello hanno aggiunto qualcosa che dá loro la possibilitá di fare il salto di qualitá. Lí non si parla di vincere due o più partite al 6 nazioni, ma di arrivare a vincere o giocarsi la vittoria ai mondiali. Si parva licet componere magnis, @Stefo.

          • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 01:31

            il fatto che si siano sperperati milioni è l’assunto da cui siamo partiti entrambi. Sul percorso di crescita da effettuare concordo. Quello che dicevo è proprio che da un lato bisogna ripensare al nostro percorso di crescita, chiudendo il rubinetto degli 8 milioni l’anno alle franchigie per indirizzare quelle risorse al medesimo percorso; dall’altro lato, l’esperienza delle franchigie non va abbandonata, ma ripensata. E qui ci vogliono idee nuove. Non basta dire “è uno sport di nicchia”.

          • Stefo 19 Aprile 2016, 08:07

            Sergio l’Argentina i risultati li ha raggiunti prima di Championship e Superrugby, ben prima, dire che in Argentina “non hanno spiccato il volo fino a quando non sono entrati nel Championship e nel Super Rugby” e’ un goffo tentativo di riscrivere la storia, punto e basta!
            Ripeto poi che RC e SR sono stati poi punti di arrivo non punti di aprtenza come invece si fa passare il Pro 12 in Italia per esempio…priorita’ diverse in partenza, percorsi diversi e guarda caso risultati diversi…e finche’ non si capira’ che non e’ che non si vince per problemi nell’alto livello ma non si vince per i problemi su quello che viene prima non cambiera’ nulla!

          • Stefo 19 Aprile 2016, 08:15

            E per la nicchia Sergio anche li’ non e’ il Pro 12, la franchigia federale o privata a farti ucire dalla nicchia…anche li’ e’ la base, i praticanti a tutti i livelli dai abmbini agli old a farti uscire dalla nicchia e farti diventare sport importante.

          • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 10:47

            Si’, stà a vedere che voglio riscrivere la storia… So benissimo che i risultati gli Argentina li hanno raggiunti prima. Vabbè a loro il Championship serve per fare il LORO salto di qualità, nel senso che a loro serve a provare a vincere i mondiali. Il nostro target, IL NOSTRO SALTO DI QUALITA’, era diverso e non così ambizioso. Poi sono d’accordo anche sul discorso che serve la crescita della base, che è fondamentale, ma anche la partecipazione al Pro12 potrebbe portare quella visibilità che farebbe aumentare i praticanti, così come l’ha portata la Nazionale nel 6n. Però qui stavamo parlando delle franchigie e siamo andati oltre. Il mio discorso era: che ne vogliamo fare delle franchigie?

          • Stefo 19 Aprile 2016, 12:23

            Eh beh sergio mica lo scritta io che l’Argentina ha spiccato il volo con SR e RC!
            La franchigia…la mia posizione mi sembra chiara: non risolvi il porblema partendo da li’, dall’alto livello, finche’ la priorita’ resta quella i risultati e la situazione non cambieranno per me!
            Bisogna cambaire compeltamente approcio che son 20 anni che ci si preoccupa solo di Nazionale ed alto livello e si pensa che questo portera’ alla crescita di tutto…i risultati di questo approco son questi Sergio…forse sarebe ora di rivedere questa convinzione ed iniziare a pensare in maniera diversa…iniziare a pensare su un arco di 10-15 anni non di 2-3.

        • malpensante 18 Aprile 2016, 21:00

          Sergio, ti faccio sommessamente osservare che se aguzzi la vista scopri che gli imprenditori italiani sulle maglie del Pro12 ci sono, e da molto tempo. Maglie di squadre, non di materassi sfondati. Lo stesso vale per il pubblico: prima vincere e divertire, poi eventualmente pagare. A Roma, Parma, Treviso, Viadana, Calvisano, Traversetolo e Roccalanzona. Anche a Cardiff, Edimburgo, e pure in quel posto di erba di Dublino. Limerick no, noi siamo diversi come il PCI di Berlinguer. Infatti, perdiamo. 🙂

          • Stefo 18 Aprile 2016, 21:11

            Sconfitta onorevole quella di galway, bravi, avete combattuto per 40 minuti poi siete crollati ma state crescendo…oh avevate contro la seconda in classifica, il trentacinquello ci puo’ stare…anzi uscite proprio a testa alta, avete combattuto e dimostrato che ci state a questo livello…altro che franchigia georgiana o rumena. 🙂

          • Sergio Martin 18 Aprile 2016, 23:23

            Si’, gli imprenditori ci sono, ma come sponsor. E’ diverso. Poi, se la squadra vincesse a Parma, è chiaro che il discorso non si porrebbe. Parlo di città più grandi, perché penso che quel tipo di sede potrebbe incrementare il numero di tifosi stranieri, l’interesse di investitori stranieri ecc.

          • malpensante 19 Aprile 2016, 11:45

            Ma i soldi se non te li danno gli sponsor chi vuoi che te li dia? C’è qualcuno che possa pensare di fare un bilancio a posto con i ricavi del rugby in Italia? Ci sono diritti televisivi appetibili? Con le magliette, come proponeva l’attuale lungimirante presidente, ci fai la prova finestra. Con i biglietti, la lotteria.

          • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 15:39

            “Prova finestra”? 🙂
            Si’, gli sponsor sono fondamentali, ma io pensavo piuttosto a qualcuno interessato ad investire per rilevare le franchigie. Siamo su un mercato globale. Se ci può essere un imprenditore sardo che va a comprarsi una squadra di serie B inglese, ce ne può essere uno inglese, ad es., che viene a comprarsi una franchigia italiana… A quel punto, se ci investe, la squadra diventa competitiva, comincia ad avere seguito, vendere magliette, portare spettatori anche stranieri allo stadio e vendere i diritti televisivi.

        • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 13:24

          @Stefo, l’Argentina era un esempio, magari non pienamente calzante… Vabbè, lasciamo stare l’Argentina… Il Giappone ti va bene? 🙂
          Per il resto, sono d’accordo che bisogna pensare principalmente alla base…ma infatti ho esordito proprio dicendo che non si può continuare ad utilizzare per il Pro12 tutte quelle risorse…

          • Stefo 19 Aprile 2016, 13:44

            Sergio e’ inutile la pensiamo all’opposto tu ti preoccupi delle franchigie mentre per me a questo punto alto livello, franchigie sono stati la prorita’ per troppo a lungo e si e’ ignorato il resto, cio’ che per me veramente fa la differenza e per me se non si cambia approcio i risultati non cambieranno. Bisogna cambiare le priorita’ di azione per come la vedo io, guardando piu’ in la’ dei risultati al 6N del prossimo anno o di quello dopo bisogna guardare a dove si vuole essere tra 10-15 anni ed agire quindi su cio’ che puo’ veramente rilanciare il movimento e per me non sono le franchigie.

  18. geo 18 Aprile 2016, 16:16

    Gavazzi sono due anni che annuncia le zebre private e questo è il risultato.

  19. Giovanni 18 Aprile 2016, 18:50

    Voglio fare una precisazione (poi smetto che sto monopolizzando il post): non ritengo affatto l’ipotesi della franchigia unica come “panacea” di tutti i mali, anzi…penso anche io come @Stefo ed altri che negli ultimi anni siano venuti meno i motivi fondanti della nostra partecipazione alla CL (riportare in Italia i nazionali ed abituarli ad un impegno stagionale continuo con avversari professionistici). Ma, stante la nostra realtà attuale (cioè un sistema quasi totalmente amatoriale), lo ritengo il minore dei mali. Volenti o no, meritevoli o meno, facciamo parte di una realtà professionale, in quanto membri del 6N: cancellare le franchigie ed imitare un sistema argentino, di cui ci mancano le premesse, significherebbe tornare indietro di molti anni, dover scontare almeno 5-6 anni di pesanti batoste (più di quanto sta avvenendo), rischiando davvero di venir esclusi dal torneo. Sarebbe un disastro, insomma. Ovvio che questo limbo attuale, in cui il nostro rugby si è andato a cacciare (e da cui non sa come uscire), è figlio di mancata programmazione capillare e di scelte che andavano fatte 15 anni fa, cioè all’epoca del nostro ingresso nel 6N. Viceversa si è proceduto a vista, cercando al più di mettere continue pezze, basate su tentativi privi della necessaria approfondita analisi della situazione. L’idea della monofranchigia è perciò da intendersi come una proposta di compromesso, che tenga presente lo status contradittorio (professionisti senza soldi) che stiamo vivendo. Non sarebbe certo l’ideale, ma non vedo altre possibilità percorribili nel breve per cercare di salvare le capre dell’alto livello ed i cavoli del domestic+base.

    • Giovanni 18 Aprile 2016, 18:54

      Per “professionisti senza soldi” non intendo la FIR che il suo gruzzolo annuale ce lo ha, ma i club che non riescono a fare reddito proprio (pubblico, sponsor, merchandising, ecc.).

    • gsp 18 Aprile 2016, 18:59

      Per sintetizzare, la franchigia unica ha una e validissima ragione. le pecogna o pecunia. che e’ la ragione piu’ forte di tutte, anche prima di quella sportiva.

      • Giovanni 18 Aprile 2016, 19:28

        Più o meno. In ogni caso, la situazione attuale non può durare molto: più prima che poi, sia il CONI che WR si stuferanno di scucire quattrini per vedere i nostri vincere una partita di 6N ogni 3 anni ed i club farsi legnare da russi, tedeschi, spagnoli e belgi.

  20. San Isidro 18 Aprile 2016, 23:56

    Quello che dice Guidi non fa una grinza, in quest’intervista fa una sana autocritica e molte cose espresse sono condivisibili…giustamente afferma che i risultati delle Zebre dovrebbero far riflettere anche chi sta in alto e velatamente punta il dito contro il sistema, parla delle accademy legate alle franchigie che dai noi mancano e dei giovani che vorrebbe poter inserire nell’alto livello…legittimamente sostiene che lui lavora con il meglio che ha a disposizione, ritiene che Meyer sia indispensabile, ma si capisce che forse al suo posto o di Cook vorrebbe qualche ragazzo valido prodotto dal sistema…ora, al di là del fatto che anche a me avrebbe fatto piacere veder giocare di più i vari Bergamirko (che a mio avviso come seconda scelta a questi livelli poteva continuare a starci) e Ferrarini, il punto del tecnico livornese ci sta, se ritiene più forti e performanti i vari sudafricani mette loro, poi le scelte tecniche si possono criticare (e io stesso non mi sono tirato indietro quando non ero entusiasta di alcuni giocatori schierati al posto di altri), ma qui andrebbe criticato chi ti porta i vari Meyer, Cook, quello per il percorso scientifico di equiparazione, ecc, mentre nostri ottimi atleti di casa nostra ancora stanziano in Eccellenza (Mbandà, Castello, ecc)…
    Ad ogni modo apprezzo di più chi si mette in discussione come Guidi di chi rilascia certe dichiarazioni sulle coppe europpe come Goosen, non vorrei però che l’autocritica si trasformi in rassegnazione, mancano ancora due partite e si devono cercare di chiudere al meglio (stesso discorso per la Benetton) senza tante storie sui Dragons e quant’altro, con loro in casa si deve vincere e a Glasgow ci vuole un riscatto nella prestazione e almeno un punto di bonus lo si deve agguantare…
    Guidi ha senz’altro le sue responsabilità in questo declino che va avanti da oltre due mesi, comunque non lo boccio, la prossima stagione avrà un anno di direzione tecnica in più a questi livelli e adesso anche l’esperienza che farà da aggregato al nuovo staff azzurro nel tour delle Americhe sarà importante, ovviamente gli vanno date le possibilità di lavorare al meglio: staff largo (anche se ne dubito), accademia legata alle Zebre da cui pescare e più italiani in rosa da poter far maturare anzichè sudafricani e vecchie glorie internazionali che ormai non hanno più molto da dare…

    • Sergio Martin 19 Aprile 2016, 00:33

      Non fa una grinza. Peraltro, il nostro Guidi ti legge anche…

  21. San Isidro 19 Aprile 2016, 00:28

    Scorrendo i post vedo che la discussione si è spostata sulla questione delle franchigie…allora, visto il drammatico stato attuale, a me l’idea di una sola franchigia non dispiacerebbe, ma, a mio avviso, la cosa migliore sarebbe un team pro federale che faccia vero sviluppo e che sia composto da SOLI giocatori italiani + un altro privato gestito indipendentemente dalla FIR, ovviamente in questo secondo caso ci vorrebbe un imprenditore pronto ad investire, ma al momento la vedo dura…

    • Geddar 19 Aprile 2016, 10:37

      Ma che sviluppo hai con solo giocatori italiani? Con uno staff del genere @San… Ma ti rendi conto daje, sarà un caso ma i risultati più italiani ci sono e peggio sono

      • San Isidro 19 Aprile 2016, 18:26

        Scusa, ma la tua frase è un controsenso, l’obiettivo delle franchigie è proprio quello di far fare esperienza ad alto livello ai nostri giocatori, se riduciamo pure gli italiani che senso ha? Poi nella mia idea ho parlato di due franchigie, una privata staccata dalla FIR e una federale che miri solo allo sviluppo, poi ovviamente ci vogliono staff più larghi e migliori…

  22. michelangelo 19 Aprile 2016, 10:17

    10 ml a testa per le due celtiche che si fanno le accademie sotto la supervisione di O shea .

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