I Leoni chiudono avanti il primo tempo, ma la seconda frazione è un monologo scozzese. Tra gli ospiti in meta anche Favaro
Guinness Pro12: i Warriors spengono il Benetton Treviso nella ripresa (16-38)
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Mah, mi chiedo come una squadra di professionisti allenata da professionisti possa resistere (bene, a tratti molto bene) per 40 minuti e poi ciao. Peggio della nazionale pre-Pro12. A meno che Zatta non gli abbia detto di perdere per evitare di andare in Champions
Oggi il perché é stato evidente. La gran difesa del primo tempo ha dimostrato che tv sa perfettamente difendere (non lo abbiamo mai dato per scontato).
Nel secondo tempo, a mio parere, oltre alla preparazione atletica (come dici tu) sí é evidenziata in tutta la sua gravitá l’impreparazione psicologica. Perdere fiducia alla prima sberla é indicativo.
P.s. Aggiungo due parole su Gori.
Primo tempo, nei nostri 10 m, ruck nostra, Hayward a 0 (dietro i pali). Ugo, anticipandolo con una incontrovertibile mimica, calcia nel box. Stoppato, palla loro. Per culo non fanno meta.
Secondo tempo, nei nostri 5 m, uno contro uno in difesa, da fermo, placcaggio al collo. Punizione. Meta.
I due errori piú evidenti di un uomo che gioca nel ruolo piú delicato della squadra.
treviso specchio della nazionale stessi errori e non e’ solo colpa sua ma gli errori di gori pesano come macigni anche in nazionale per me la partita contro la francia l’ha buttata alle ortiche lui…
A Gori purtroppo parte l’embolo, e ultimamente lo fa troppo spesso. Quando Violi tornerà abile ed arruolabile spero ci sia qualche ripensamento della gerarchia in ottica nazionale. Il problema però c’è.
Sulla perdita di fiducia, ok, ma sono anni che è cosi, qualcuno (che non siamo io e te) penserà mai di fare qualcosa…?
vabe la butto la tito torna gioca bene e si prende la maglia di titolare…a me e’ sempre piaciuto scelte semplici e basilari che non mettono in difficolta’ i compagni…
Francamente, lo vedevo giocare e notavo che, a Tebaldi, l’embolo partiva 5-10 volte a partita… sempre nervoso ed indisciplinato, nonostante l’eccellente gestualità. Spero che la cura anglosassone l’abbia aggiustato.
Ecco.
Lo conosco molto poco ma sembra un 9 vero e non un centro/ala (che non placca o placca poco) adattato a mm.
Ormai è chiaro, ci vuole la terza franchigia: è l’unico modo per piazzare una delle nostre al di là degli ultimi due posti.
ahahahah questa vale commento onrugby dell anno mitica!!!
😀 .. fa concorrenza a quella di F.A.L. (postata prima) sui centimetri di differenza fra Minto e Gritti
incomprensibile un secondo tempo dove non si passa MAi la metà campo, non una azione, 0 sul tabellino è un’offesa ad un primo tempo dove con tanto cuore i leoni si erano portati in vantaggio. Sui singoli bene Bigi( quando è stato sostituito da Giazzon la differenza si è vista eccome) e in genere tutti gli avanti con Zanni( in ripresa) lazzaroni e filop. in buona forma e molto presenti. Bene anche Esposito e anche Ambrosini che il suo l’ha fatto. Altro meglio non dire
Bigi ne vale 10 di Giazzon
ma cosa dici…zatta che vuole perdere mi mancava…la nazionale e’ cosi’ anche oggi,contro l’inghilterra che poi ha fatto grande slam l’italia ha giocato alla pari per il primo tempo..e’ questione di 1 diversa preparazione fisica.2 panchina per la mischia di un altro livello 3 logorio difensivo 4 altro livello dei tre quarti anzi altro pianeta direi
Immagino ti riferisca a me. Ovviamente ero ironico riguardo a Zatta, anche se è stato lui a sollevare dubbi sulla capacità di partecipare ad una competizione come la Champions. Poi le differenze tra le squadre ci sono, e almeno 2-3 dei punti che citi si possono provare a risolvere proprio partendo dall’intervento del presidente (col mercato)
ma zatta se solleva sti dubbi e’ anche diplomatico per tutti e’ logico che le nostre franchigie fanno pieta’ in c cup guarda si rischiano solo infoertuni inutili
per il mercato un grazie a nitoglia(anche se si critica tanto mclean e spesso non si fa notare il calo di nitoglia negli ultimi due anni..)e treviso che fa un colpaccio portando a casa allan…
L’avevo detto che non andavo… e invece… sono andato!!!
Vabbè, piacevole tintarella sulle tribune del Monigo assieme ad un ex compagno del triangolo allargato… 😉
La birra del Monigo è migliorata?
Non abbiamo avuto il piacere… 🙂
Ci sarebbe tante cose da dire..
Però dico solo questo
40 punti in casa !!!
Grazie Goosen !!!
Benino Treviso, la povertà di skills emerge però nel secondo tempo. Certo Treviso ha 2 ex giocatori (Nitoglia vabbe’ ma McLean sembra non esserci)
Perché ad esempio Lazzaroni non sa che deve calciare la palla in quel caso?? Atavico paradosso dei rugbisti italiani (bodybuilder e basta praticamente) nel Paese del calcio ( un po’ in crisi, comunque)
Favaro aveva una voglia incredibile di segnare. Di sicuro con O’Shea tornerà in Nazionale. Hayward ancora un anno.
Sí, ancora almeno un anno a far comunque da chioccia a Odiete (spero)
è ovvio che con O’Shea tornerà in nazionale…
Si sono presi il lusso di tagliare Casellato , per Goosen che ha fatto la differenza e si vede ………………
Filo Paolo a spasso per il campo , la coppia McLean – Christie imbarazzanti
ottimo Lazzaroni , Zanusso movimenti difficili
Continuiamo così
Ma lusso de che? Ne ha vinte piú Goosen in 3 mesi che Casellato in un anno. Quanto altro volevi aspettare?
d’accordo su Casellato, sicuramente a Treviso ha sbagliato anche lui, ma esonerarlo a metà stagione per me non ha avuto molto senso, potevano lasciargli finire il campionato, tanto non è che le cose alla Benetton siano cambiate notevolemente con Goosen…
San amico mio, peró se non contano nemmeno piú I risultati allora vale tutto.
Peppe, è ovvio che contano i risultati di un allenatore ed è vero che con Casellato non si vinceva da circa un anno, però penso che qualche risultato positivo sarebbe arrivato lo stesso anche se avesse continuato fino al termine della stagione…quello che voglio dire è che per me non ha avuto tanto senso mandarlo via per scegliere una soluzione interna come Goosen che già a suo tempo non è che fece granchè quando esonerarono Smith, se Casellato fosse stato mandato via per iniziare da subito un nuovo ciclo con Crowley allora sarebbe stato decisamente diverso…
Lazzaroni direi ottimo al cospetto del maestro Favaro bravo anche lui, mi sa che la prima meta più che Nitoglia gliel’ha tolta il TMO
peccato per il giallo condonato al 39° almeno rinviava di dieci minuti il dilagare di Glasgow
Ambrosini senza barba e caschetto sembra quasi un altro, bastano gli annunci di Allan e McInley ?
Aggiungo che, se le voci venissero confermate, questi si preparano a ripetere un’altra genialata: Allan, McKinley e Banks da una parte e Padovani più nessuno dall’altra. Come già ai tempi di Gori+Botes+Semenzato accatastati assieme qualche stagione or sono.
Errare humanum est…con quel che segue.
d’accordo Giovanni, qui c’è gente che si esalta se tutti e tre andassero a Treviso, io dico che per me i tre non potrebbero nemmeno convivere nelle stessa rosa essendo tutte potenziali prime scelte, se Canna e Haimona andassero via da Parma indirizzerei McKinley alle Zebre assieme a Padovani, Allan + Banks alla Benetton e poi così ci sarebbe spazio in ogni franchigia per un giovane 10 italiano da far crescere (penso a Menniti in biancoverde e Azzolini in bianconero)…
è talmente ovvio che la scelta debba essere quella, che sicuramente riusciranno a farne un’altra
Leggo tanti commenti su tutti, ma.. Parliamo un attimo di Teofilo: perché passeggia e nessuno dice nulla? È entrato nel secondo tempo che sembrava non avesse voglia, ha fatto due passi stile “minchia, ho i crampi ai polpacci!” e il primo placcaggio l’ha fatto di spalla.
Al netto delle “cose positive”, come puó una pacchetto di mischia essere competitivo se parte delle persone giocano all’80%?
.. Ci rimango male ogni volta..
Cippì
oggi ho guardato la partita distrattamente per cui non giudico, ma nelle altre gare Paulo mi pare che il suo l’abbia fatto, parliamo poi di uno che è nazionale samoano, di sicuro ha qualità, ovviamente se uno gioca al di sotto delle sue potenzialità perchè non ha stimoli non ha senso tenerlo…
a me nel complesso della stagione non è dispiaciuto, è uno dei pochi che almeno a tratti ha i mezzi per andare oltre e spesso ci è anche riuscito, e poi giocare in una squadra che bene che vada tiene 1 tempo e poi va regolarmente sotto non è facile per nessuno, dal punto di vista delle motivazioni
Ok, capisco che l’ambiente non aiuta, ma non deve diventare motivazione (arrivati ad Aprile) di fare il minimo sindacale.
Voglio dire, se le cose fanno fatica a girare e sei un campione-e se sei in Nazionale lo sei- provi anche ad essere da traino, in alcuni casi!
Poi, durante sto anno. Teofilo ha dimostrato di avere delle ottime skills, è vero, ma lo trovo sempre distratto e scostante.
Tifo Benetton, anche se è un periodaccio, però di fatto ci rimango male a vedere sti ateggiamenti.. 🙁
Cippí
Buona Treviso che, nonostante qualche scricchiolio qua e là, regge anche in difesa, si salva in un paio d’occasioni grazie anche al calcetto salva-meta di Nitoglia, e al momento giusto cambia marcia e colpisce con Esposito che scambia con Iannone e s’invola in meta. Applausi e sipario. Ed invece no, perchè purtroppo c’è pure un secondo tempo in cui gli ospiti cambiano decisamente passo e si gioca ad una metà campo sola: 4 mete e parziale di 0-24. Leoni che per circa 20 minuti tentano di resistere strenuamente, ma vanno sempre più in apnea, fino a veder tracimare Glasgow che continua a spingere anche ben dopo la quarta segnatura: che c’entrino le eleganti esternazioni del preside? 😉 Nella prima frazione bene Esposito, nella seconda ottimo Lazzaroni che placca a destra e manca come un disperato. Velo pietoso sugli stranieri, a parte Hayward che il suo lo garantisce sempre. La mischia tiene botta fino a che c’è benzina, dando vita ad alcune tenzoni appassionanti. Positivo Bigi anche nei lanci, discreto Ambrosini che piazza perfino un paio di efficaci placcaggi. Nitoglia ormai non ha più di 50 minuti e si vede, ma da tutto ciò che può ed esce tra giusti applausi. Hogg in forma smagliante da MVP: tiene a freno il testosterone nel I tempo e da poi via libera al gas nel secondo. Per lui un assist al bacio per la meta di Favaro ed una in cui si mette in proprio, complice la difesa da scampagnata per funghi dei padroni di casa. Si aggiungono altri due nomi alla lunga lista infermeria: a Filippetto gira una caviglia, a Fuser la cervice.
Piccola aggiunta a beneficio della dirigenza: non sono un’esegeta dei tempi dell’autarchia, ma se si deve vedere uno straniero scansarsi di fronte all’avversario che sopraggiunge di gran carriera, invece di andare ad aiutare un compagno in difficoltà, allora mille volte meglio prendere due baldi giovani delle valli dell’Adige (o di dov’altro preferiate) e fargli fare esperienza al piano di sopra. Mal che vada si saran risparmiati un po’ di verdoni.
Pensa che il baldo giovane ” placcatore c’è ma è stato tagliato
Anche Filo Paulo ha fatto il suo… Christie mah…!
Al Monigo bella giornata temperatura piacevole, attesa spasimante prima che le due squadre entrino in campo, primo tempo con buon impegno dei padroni di casa con difesa avanzante, poi negli spogliatoi del Glasgow si dicono qualcosa e scende il buio per i padroni di casa, l’impianto di illuminazione non si accende e a ogni accelerata il buio impedisce ai nostri di difendere…. by by…..
Si è visto di peggio e si è visto di meglio, inutile pesare col bilancino, non l’ho vista nemmeno tutta ché ero di corvée agricola.
Vorrei fare un altro tipo di considerazione: di che cosa vive il nostro “alto livello” di tifosi/amanti della palla ovale? Ci si prepara il 6N e, dopo il 6N, si aspetta il 6N successivo, magari i TM, i mondiali l’autunno scorso. Le franchigie servono a tenere in esercizio l’organico, a provare qualche giovane e a “nazionalizzare” qualche project pl. Coppe, Pro12 ecc. (del patrio campionato non oso dir nulla) sono solo la cornice di un canovaccio che a me, a personalissimo titolo, ha stancato.
Rabbi ero con un amico che un po’ di rugby ne capisce dietro di livello internazionale vero solo uno il 15 davanti tanti buoni giocatori però nessuno con l’esplosività e/o talento necessario per avanzare…..e prendere la linea di vantaggio….siamo da livello internazionale basso, lottiamo finchè ci sorregge il fiato e la mente… poi il buio.
Sono d’accordo. Detto questo non si può incolpare il pubblico per le tribune non sempre piene; non si può pretendere che il Pro12 sia un prodotto appetibile per le TV (provino a metterlo a pagamento e vedremo quanti sfegatati si abboneranno) e via discorrendo.
Speriamo tutti che le nuove guide tecniche a TV e in nazionale diano una scossa, peccato che i tecnici da soli non trasformino i cavalli da tiro in puledri da competizione. A Parma, poi, non si sa nemmeno come stiano le cose a livello societario.
Forse è il finale di stagione e la primavera, ma mi diverto sempre meno!
Parma e Treviso sono le due squadre professionistiche che hanno meno pubblico in Europa.
Non puo’ durare a lungo senza che succeda qualcosa.
@Rabbi, capisco il tuo senso di stanchezza e ne ho rispetto. Capisco anche cosa intendi dire: un alto livello non può esistere in funzione di un’altra squadra – la Nazionale – e di un torneo – il 6N – ma deve vivere di vita propria, non di riflesso. A pensarci bene il senso di un cosiddetto “alto livello” dovrebbe essere proprio l’opposto: una struttura solida, competente ed appassionata da cui scaturisca la punta di iceberg competitiva. Il che non è, perchè nella visione autoelio(ego)centrica della nostra federazione tutto esiste solo perchè c’è una squadra azzurra che dia lustro all’esistenza stessa dei federali. Verrebbe quasi voglia di fermare per qualche stagione ogni attività azzurra e scoprire se c’è il respiro di vita di un altro mondo oltre le colonne d’Ercole.
Esatto Giovanni. Nelle altre Union celtiche, che vivono molto di nazionale, le provincie/franchigie/regions che dir si voglia, hanno un’identità, magari conquistata a fatica, magari in fieri, ma non si vive di solo 6N. Prova ne sia proprio Glasgow che è cresciuta come squadra conseguendo un miglioramento costate di risultati. E a Edimburgo si sono tolti lo sfizio di un quarto di finale nella coppa maggior.
A me ‘sta Pro12 comincia a sembrare un lungo purgatorio. Magari l’anno prossimo sarà meglio, magari no…
Mi sa che è proprio così, fanno quello che possono e fino a quando possono…
Ho visto solo il primo tempo, ma per quel che mi riguarda quest’anno da Treviso non ho visto di meglio. Glasgow, peraltro, più interdetto dalla prestazione dei biancoverdi che supponente. Contento per Esposito che era il miglior prospetto in circolazione per lo spot n 15, e contento per Lazzaroni che è un altro ballerino non di fila. Bravo Ambrogino, chissà dove andrà.
ma esposito al 6 nazioni ci poteva stare?o era infortunato?
Esposito durante la prima parte del 6N era infortunato, richiamarlo soltanto per le ultime due sarebbe stato un pò azzardato, mi auguro torni in azzurro a Giugno…
Ah, per quanto visto, Esposito in crescita notevole, in tutti i fondamentali. Lazzaroni promettente, Hayward bene, Fuser meglio del solito e Christie da sangue da naso.
Esposito è un buon giocatore , come Lazzaroni e Fuser però se vuoi competere con l’alto livello internazionale …. o crescono ulteriormente o ci vuole di meglio.
Lazzaroni è ancora giovane, Esposito speriamo trovi continuità. Fuser magari è maturato un po’. Che serva anche altro siamo d’accordo.
Torniamo a un campionato magari di sole 8 squadre professioniste, d’altronde la migliore italia per chi lo ha vissuto ha giocato con i giocatori del campionato italiano ed era una squadra che entusiasmava, non come la
penosa italia defli ultimi anni.
massimo lascia perdere forse non hai capito che adesso c’è il professionismo ……
In Italia no.
Il professionismo per definizione si DEVE automantenere economicamente, mentre in Italia c’e’ il professionismo parastatale che si regge in piedi solo con finanziamenti statali… ehm… federali “a pioggia”. Questo NON e’ professionismo, non prendiamoci in giro.
L’anomalia di club che non fanno reddito proprio e, proprio a causa di ciò, non possono avere una lega che li rappresenti.
@Hulla vero , però tale professionismo esiste solo in Francia e Inghilterra , nelle altre nazioni i club prof. vengono abbondantemente finanziati dalle federazioni… pertanto .. che poi i nostri club possano e debbano crearsi maggiori risorse in proprio è vero.
Posto che non cambiava nulla, ma che meta ha fatto convalidare Pennè? Mano che tocca fuori, piede che tocca bandierina…
alla fine ea lì fuori che faceva la ruota con la divisa della FIR, compiaciuto di se stesso e di quanto bravo è.
Se avesse avuto sentore della stima nei suoi confronti che albergava qualche metro a fianco avrebbe raccolto gli stracci e sarebbe andato a farsi un panino fuori, dal camion…
Ma tanto era tutta colpa di Casellato.
Alla fine come ha giocato Ambrosini?Ci sono margini di miglioramento?Quindi dovrebbe rimanere alla marca….
Io un’altra stagione gliela farei fare…
Una delle migliori partite a Treviso.
L’ho vista un po’ a tratti perchè la sensazione, fin dall’inizio e fatta salva solo la seconda metà del primo tempo, era quella di rivedere un film già visto mille volte. Appena gli avversari accelerano le nostre squadre vanno in affanno, e finchè regge il fisico riescono a tenere, poi diventa notte fonda.
Bene alcuni singoli, Lazzaroni in particolare, Esposito e il solito Hayward, ma nel complesso la squadra è apparsa semplicemente inadeguata.
Certo che qualcosa bisogna inventarsi, continuare così non ha proprio senso. Speriamo nelle nuove guide tecniche per i prossimi anni e che con questa stagione si sia toccato effettivamente il fondo, ma la sensazione di un gap qualitativo difficilmente colmabile c’è tutta.
Mi associo a quanti qui iniziano a pensare che restare nel pro 12 sia assurdo .
Immettiamo le risorse nel campionato nazionale e vediamo che ne viene fuori . Continuare così rischia di far allontanare i tifosi sempre più .
Forse la domanda non è se a senso partecipare o meno al pro12, ma se abbiamo le strutture adeguate per farlo. In tal caso la scelta corretta è adeguare le strutture, diversamente non cambia niente. I giocatori buoni anche ci sarebbero, qualcuno ce lo vengono anche a prendere in fasce, i dirigenti invece ce li lasciano tutti. L’unico che ha bazzicato i piani alti per competenza e non per dirittto di carica è Munari, ed infatti lo abbiamo messo in un angolo e a molti non piace nemmeno come commenta le partite.
La cosa peggiore di ieri, una bella giornata piena di sole e di buoni amici? Le voci dei partenti, già dimissionati ed intossicati dal livore nei confronti della società. Non è così che crei un gruppo, una squadra di rugby, ma forse neanche una società/azienda: perchè anche in quest’ultima, anche con il preavviso, lavori fino all’ultimo giorno con profitto e competenza se chi ti sta sopra non è un coglione. I ragazzi di cui sopra hanno già formalmente smesso la maglia. Quanta tristezza!
Chi sono i partenti Mauro?
quelli già in nomination nei giorni scorsi. Quelli che non giocano e sono sanissimi. Quelli che hanno appena indossato la maglia della nazionale. Quelli che nessuno capisce perchè debbano andare ed altri restare. Vabbè, lasciamo perdere.
mauro spunto interessante nella prima aprte, il problema pero’ er come la vedo io e’ che le strutture inadeguate lo sono a partire dal basso, la struttura di tutto il sistema non e’ in grado di supportare cio’ che si sta provando a fare.
E’ il solito discorso che faccio quando si dice “ma Scozia, Galles ed irlanda fanno cosi’, hanno avuto problemini anche loro inizialmente e si son dovuti aggiustare”. I problemini di Galles e Scozia erano di altra natura in realta’, il sistema base-sviluppo c’era e funzionava ma non aveva uno sbocco pro. L’Italia quel sistema base-svluppo non ce l’ha ed ha voluto lo sbocco pro senza ben sapere per chi, cosa e come. Il risultato e’ che andando avanti passo dopo passo stanno crescendo i costi (non solo finanziari) come e’ normale che capiti quando metti su qualcosa di poco funzionale.
Le domande sul Pro 12 a questo putno diventano tante. Vale la pena?Sta veramente portando piu’ benefici che creando problemi? Si reputa di poter riaggiustare il sistema base-sviluppo e nel contempo mantenerle o la non funzionalita’ della cosa rende l’operazione per lo meno ardua? Che alternative si possono studiare (ed in queste alternative bisogna anche contenere un paino d’uscita che intelligente in caso)?
Son tutte domande che necessitano risposte per me, risposte che guardino al medio-lungo termine non all’oggi, risposte che guardino a trovare un modello funzionale per la realta’ italiana in maniera oggettiva (che vuol dire che il discorso “ma mi me piaxe andar vedere Leinster, Ospriss…ti vol meter col veder Mojan e Fiamete” e’ assolutamente superfluo).
Per me piu’ si ritardano le analisi costi-benefici sul Pro 12 e lo studio di possbili alternative piu’ danni si fanno…e lo dico da una posizione non certa, i miei dubbi sul Pro 12 li ho dall’anno 1 ma senza sul tavolo una o due alternative da valutare diventa difficile valutare la cosa.
Stefo, premetto che sicuramente preferisco vedar el Lenster pitosto che el Mojan, ma stando seri e partendo dall’anno 1, almeno dal mio personale punto di vista, abbiamo fatto un salto di qualità fisico e mentale non indifferente. Almeno per me che ricordo come si giocava in S10. Amici che vedono le partite attuali di Eccelenza mi dicono che il tempo di gioco effettivo è risibile rispetto al Pro12 e la sua lentezza, irritante.
Quello che ritengo certo è che noi siamo cresciuti in questi anni, nel bene e nel male siamo cresciuti; il problema che lo hanno fatto anche gli altri, loro molto di più. In questi anni non abbiamo frequentato asilo ed elementati, loro sono arrivati al liceo. E’ la velocitaà del movimento che non ci sostiene. Perchè va sostenuto, come dici giustamente tu e molti altri, dalla base ma, aggiungo io, senza buttare il vertice.
Ieri in campo sono stati premiati i vecchi eroi della Faema, bel momento. Ma riflettendo, quanti di loro fino a poco tempo fa insegnavano rugby? Magari solo perchè avevano vinto il primo scudetto di Treviso, quanti ce ne sono così nelle nostre squadre e quanti nelle squadre estere?
Ieri, come notato da molti, i Warriors si muovevano a velocità doppia, ma perchè anche il pallone seguiva quella velocità. Altre skills, altra preparazione, altre teste.
Ancora ieri, ma è storia di ogni volta, lo staff della Benetton è composto dal Goosen di turno più il preparatore atletico. Gli ospiti, quando entrano in campo le riserve, le prime a scaldarsi, hanno uno staff pari ai panchinari. E’ su questi numeri, su queste competenze che bisogna lavorare. Detto che non sarà per niente facile.
Ma se pensiamo di rimanere attaccati al treno del professionismo con le risorse (non economiche, ma anche si) dell’Eccellenza, Dio ce ne scampi.
Mauro io non son cosi’ convinto che il miglioramento in questi anni sia cosi’ marcato, comunque volendo anche dire che c’e’ stato un bel miglioramento, si torna al discorso/domanda benefici – costi (non solo economici) della situazione: e’ il miglioramento tale da giustificare il continuare un’operazione che sta portando costi pesanti non solo in termini economici? E qui serve un’analisi seria ed oggettiva per me che includa il fatto che se i Campagnaro, Favaro, sarto volano via e non per soldi come prima ragione, e poi te li vedi migliorare veramente tanto andando via (come Campagnaro) allora la domanda diventa enorme. Calcolando che a front di questo poi in termini di interesse e seguito non mi sembra di certo si possa aprlare di miglioramento…anzi nel caso di Treviso almeno lo scorso anno il crollo rispetto all’anno 1 era del 40% in termini di spettaotri se ricordo bene.
Tornando al discorso che i migliori tendono ad andarsene e spesso li’ e’ quando fanno un salto qualitativo enorm: sistema ad esprotazione per sistema ad esportazione allora investi su base e sviluppo che per la direzione che il rugby pro vero ha preso i giocatori te li vengono a prendere anche prima che arrvino in Nazionale (Pasquali, Brugnara, Appiah giusto 3 che mi vengono in mente) che c’e’ un buco lasciato dagli argentini sul mercato da colmare anche volendo (e si sta lasciando che a rimepirlo siano per primi i Georgiani).
Sono idee, non certezze quelle che dico, io una posizione finale non ce l’ho perche’ necessiterebbe uno studio ed analisi adeguati.
Avessi io una sola certezza! A parte che tornare al semipro sia la fine di tutto.
Certo è che è triste vedere gli spalti vuoti, una squadra senza cuore, dove se va bene si esce dicendo: io il mio l’ho fatto!.
E’ evidente che a Treviso, e magari anche a Parma, molto non va. E, siccome il pesce puzza sempre dalla testa, ho il timore che Crowley non possa essere l’unica chance di cambiamento che ci dobbiamo o possiamo concedere, soprattuto laddove rimangono i Goosen, gli Zatta e gli intermediari che hanno già dimostrato di essere in grado di fallire anche nella scelta della carta igienica.
Ovviamente se prendi il discorso Treviso e lo allarghi al sistema Italia scoprirai che basta sostituite i nomi e gli indicatori di località ma il risultato e le condsiderazioni finali non cambiano
Sei cosi’ convinto sia la fine di tutto?Io neanche un po’, penso che possa essere il passaggio-ponte che ha fatto l’Argentina e che le ha consentito di fare un vero salto. Potenziamento del rugby sul territorio, investimenti in formazione e svluppo ed esportazione di “prodotti semilavorati”.
E quando base e sviluppo avranno raggiunto una certa maturita’ si potra’ riparlare di franchigie e professionismo vero.
Sta a vedere che cosi’ anche magari i Melegari non scappano, sponsor come Cammi neanche, i Zambelli non dicono che non ne vale la pena…perche’ tra i costi del Pro 12 anche queste cose vanno prese in considerazione.
E’ unidea la mia non una certezza…io sto Pro 12 o morte proprio non riesco a capirlo soprattutto visto i frutti che si stanno raccogliendo sottodiversi aspetti come movimento.
Sono gli attori di questo cambiamento che mancano. Noi siamo il paese dove che una banca che ha messo in mutande una città di medie dimensione mantiene il CdA e remunera il nuovo AD con un gettone di ingresso di unmilione e otto
Ah, capisco ora meglio cosa intendi…allo stesso tempo pero’ mancano gli attori anche per fare quello che si sta facendo…
Condivido entrambe le vostre considerazioni di fondo (analisi approfondita costi/benefici e timore di un definitivo sprofondamento internazionale, in caso di uscita dalla CL) e rilancio la mia idea del downgrade ad una sola franchigia. Ponendo però dei paletti rigorosi: soli atleti italiani (di nascita e formazione), accademia under20 collegata con rilascio dei ragazzi ai club d’Eccellenza dove siano distribuiti a gruppetti di 3 con obbligo di schierarne due (uno in campo ed uno in panchina). Altro obbligo: a rotazione per ogni partita di CL si schiera nei 23 almeno un ragazzo dell’accademia, in modo che a fine stagione, tra partite di CL e di challenge, ciascuno sia sceso in campo almeno 2 volte in ambito professionale (in realtà saranno di più se si considerano i TM di novembre e il 6N). In questo modo si avrebbe un certo numero di nazionali/bili che giocano assieme, più un certo numero all’estero, in più un sistema di inserimento degli under meno traumatico rispetto ad oggi (si pensi a chi ha fatto il salto a stagione in corso direttamente dalla Francescato alle Zebre) e inoltre si risparmierebbero un po’ di soldi della seconda franchigia e per stranieri inutili da poter investire sui club di Eccellenza e serie A, magari reintroducendo un campionato under20 (o under19, secondo la visione di Cavinato).
Parere personalissimo ma una formazione sola significa un collo di bottiglia strettissimo che e’ secondo me la cosa che sta terribilmente rischiando l’Argentina a mio avviso (anche se loro poi tra Pacific Challenge e Vodacom riescono a mandare in giro altri atleti).
Continuo anche a pensare che uno dei problemi piu’ grossi e’ continuare a pensare di trovare una soluzione che includa la CL e rilanci il domestic…non ci riescono le altre celtiche ed hanno abbandonato l’idea.
Se CL deve essere allora si vada ttalmente su questo e ci si strutturi adeguatamente…se ci si riesce, a partire da un ulteriore downgrade del campionato nazionale.
Non sono d’accordo Stefo: da dove verrebbero fuori i giocatori che alimentano le franchigie? Il sistema delle accademie non può da solo sopperire al lavoro dei club, neanche se raddoppiassero di numero, lo si è visto chiaramente in questi anni. Fare tabula rasa del domestic sarebbe un autentico harakiri. Poi son d’accordissimo che così com’è messo attualmente non va e vada riformato. D’altro canto abbandonare la CL e ripartire da un modello totalmente dilettantistico da esportazione significherebbe un salto all’indietro di 15-20 anni. Con la differenza che allora non eravamo nel 6N (o ci eravamo appena entrati), oggi ci siamo dentro da 17 anni e resettare e ripartire da zero o quasi ci metterebbe davvero a rischio di venir estromessi nel 2024. Galles, Irlanda e Scozia hanno lustri alle spalle di costruzione di quella base della piramide a cui tu fai riferimento, noi siamo invece immersi nel professionismo e non abbiamo il tempo per demolire il vecchio edificio e costruirne daccapo uno nuovo. Temo che nel momento storico attuale in cui ci troviamo, siamo obbligati a rimanere con due piedi in una scarpa, anche se mantenere due franchgie professionali si sta rivelando pesante dal punto di vista economico e meno produttivo del previsto dal punto di vista tecnico. Specie se si continuano ad importare stranieri di seconda/terza scelta a prezzi eccessivi, si equiparano giovanotti di dubbia utilità e si parcheggiano per intere stagioni giocatori in tribuna che levano spazio a giovani emergenti.
Giovanni, movimenti ben piu’ avanzati hanno abbandonato l’idea di avere domestic+CL…come si possa pensare di riuscirci in Italia e’ per me un mistero…non ce la si fa e prima si accetta e ci si riforma quindi in un verso o in un altro meglio e’.
Ripeto che io non ho una posizione finale sul Pro 12, se lo si sposa pero’ ci si adegui in tutto ed il domestic deve venir inserito in un contsto di quel tipo senza pero’ alcuna velleita’ di essere piu’ grande di quello che e’.
Sul sistema ad esportazione…piaccia o non piaccia la realta’ dice che qualcuno con quel sistema e’ arrivato a due semifinali Mondiali negli ultimi 9 anni ed in mezzo si e’ “accotentato” di un quarto, fare un passo indietro per riaggiustarsi potrebbe nel lungo termine (io penso al lungo termin) essere meglio…non lo dico con certezza mi raccomando non fraintendere, ma mi pongo la questione.
Una piccola aggiunta:non ho mica capito perche’ l’esportazione costruendo una Nazionale sui “migranti” dovrebbe portare a risultati peggiori…questa proprio per me e’ una cosa senza senso. Anzi io penso che le eccellenze che in passato c’erano ed oggi si faticano a vedere sono prorpio quelli che erano emigrati, gente come Bergamauro, Bortolami, Lo Cicero, Perugini per citarne alcuni son tutti partiti che erano buoni giocatori ed all’estero li han trasformati in eccellenti giocatori…senza Accademie, senza Pro 12 ed altre cose. Inizia ad avere 25-30 giocatori all’estero cosi’ e parliamone allora.
Piccola precisazione alla tua piccola aggiunta: non ho mai pensato che un movimento basato sull’esportazione sia fallimentare, per quello non mi sono mai espresso contro. Tanto più che negli ultimi due anni il fenomeno si è riproposto, contraddicendo quello che era uno dei motivi basilari della nostra adesione alla CL. Dico solo che un sistema basato SOLO sull’esportazione non sia più sufficiente adesso. Quanti giocatori di alto livello avremmo all’estero: 20? 30? Per la nazionale ne servono sicuramente di più. Ecco allora la mia idea di monofranchigia, che tenga conto delle considerazioni sia tue che di @mauro (che condivido entrambe), beninteso con quei paletti ben precisi che elencavo più su, altrimenti non avrebbe senso. Peraltro, il mio è solo un suggerimento: non ho certo la pretesa di avere la soluzione certa ai problemi che affliggono il nostro rugby.
Giovanni forse hai frainteso il tono del mio post che non voleva essere offensivo, ma se ti e’ sembrato mi scuso.
Tranquillo, non ho frainteso: volevo solo precisare. Tutto qua. 🙂
Pur avendolo visto oramai decine di volte, non finisco mai di stupirmi. Ore 16.30 Glasgow già in campo che effettua un riscaldamento decisamente impegnativo. Dopo mezz’ora escono i nostri eroi e mi paiono un gruppo di pensionati che si guardano attorno svogliatamente e sembrano dire tutti in coro: “casso…ma con una giornata del genere dobbiamo proprio giocare?”
Premesso che non ho mai visto Favaro non dare tutto e di più ogni volta che scendeva in campo con qualunque maglietta, ma ieri mi sembrava che fosse-se possibile – ancora più accanito!
Chissà perché 😀
Comunque, nei 40 minuti che ho visto, una attitudine e una sostanza offensiva che non gli ricordavo. Un altro a cui cambiar aria ha fatto bene (anche se è andato “in un posto di erba”). 🙂
Ha fatto pure offload. Sulla metá annullata se’portato avanti Zanni ed un altro giocatore Benetton come se non esistessero.
Ed è pure in cura, stressato e dolorante.
a- perche’ mettere in discussione la presenza italiana nel pro12, in questo
torneo ci sono irlanda,scozia,galles questa e’ l’unica cosa buona della
gestione Dondi.
b- Prendere 2 stranieri (tipo Leonard,) di buon livello non 4/5 scelte.
c- Tecnici Stranieri buoni.
d- Aprire veramente due (*) u.21 collegate con le franchigie
e farle giocare in un torneo pro12 u.20/u21.
ps se usciamo dal pro12 c’e’ qualche soluzione?
rispondere se interessati alla soluzione grazie.
Per non parlare dei gruppi di scozzesi che ho fermato, e con i quali mi sono scusato per le uscite del titolare effettivo del Calvisano srl. Estremamente cortesi e comprensivi, generosi, come sempre, ma tutti estremamente informati (sapevano perfino pronunciarne il cognome), stupiti e anche increduli. Almeno.
Lo stesso che raccontava di cercare un accordo con gli scozzesi per disputare incontri tra nostri e loro club domestic. Quando si dice avere delle raffinatissime doti diplomatiche.
#not inmyname #meloscusino
ahah…
Perché continuiamo a parlare di accademie , succede come in politica dove si focalizza l’ attenzione su ciò che non serve ma tutti seguono , le accademie dovrebbero essere i club e sostituite da essi che sfornano e formano giocatori , prova è che ottimi giocatori senza * diventano fastidiosi alla federazione al punto come dice Mauro stanno perfettamente bene ed in forma ma non giocano addirittura Goosen dichiara che sono rotti ” bugiardo ” mi chiedo ma allora chi comanda ?
sarebbe bello parlare di rugby e valori ma ……………………
E’ andata bene nel primo tempo dove abbiamo raccolto più di quello che ci meritavamo ed è andata bene anche nei primi 20 minuti della ripresa dove glasgow sembrava sprecare energie senza esito.
Non ho visto una partita a due facce, speravo di vederla nel senso che Treviso sarebbe pututa rientrare in campo con la convinzione che forse almeno il punto bonus potevamo portarlo a casa ma invece così non è stato.
Dalla terza fase in poi tutti i contatti erano perdenti. Anche i ragazzi nel terzo tempo si sono lamentati della tenuta fisica. Non si può continuare a pretendere l’impossibile da questi giocatori sperando che solo la volontà possa far loro vincere qualche partita
Christie sente l’aria di primavera a differenza di Ambrosini che sembra voler lasciare un bel ricordo. Meglio del solito Esposito e Iannone. Quest’ultimo forse nella miglior prestazione dell’anno. A serbatoio limitato Barbieri, Zanni e soprattutto Paulo. Peggio del solito anche Bigi, buono nelle fasi statiche non molto sicuro con palla in movimento, così come Filippetto, impressionante in alcune mischie ma per riprendersi ci metteva un po’ troppo. Giazzon sembra un giocatore finito, suona strano dirlo dopo che l’anno scorso ha tenuto il ruolo praticamente da solo così come Harden (è inconcepibile vedere un giocatore scendere in campo in questa condizione, tempo due minuti e i Warriors sapevano tutte le volte da che parte passare per fare metri). Zanusso nonostante i pochi minuti si muoveva al rallentatore. Dean Budd, entrato seconda, ha iniziato a zoppicare dopo 1 minuto. Non male invece Steyn e Andrea Demarchi