Movimento Italia, verso le elezioni FIR: intervista a Marzio Innocenti

Chiacchierata con il portavoce di “Pronti al cambiamento”: programma e candidato lo conosceremo tra qualche settimana

COMMENTI DEI LETTORI
  1. TESTAOVALE 7 Marzo 2016, 08:55

    il succo all’ITALIANA e’ soldi alle societa’ piu’ importanti , ma la vera rivoluzione sarebbe piu’ soldi e tutele a chi va in campo .

  2. antonio 7 Marzo 2016, 10:09

    A prescindere dalle anticipazioni sui programmi, mi sembra di leggere più pacatezza nei discorsi rispetto a quattro anni fa. In più il muoversi molto più sul territorio penso aumenti le possibilità di consenso.
    Personalmente però, dubito che l’obbiettivo venga raggiunto, molte sono le società legate all’attuale gestione.

  3. Maxwell 7 Marzo 2016, 10:20

    @Stefo
    Intorno al minuto 4.40 si parla di statistiche…..Casualmente sabato c’era un certo tipo di articolo.
    Mi sono piaciute le ultime parole di Innocenti quando dice che l’attuale dirigenza non lavora contro il rugby ma sta seguendo una strada diversa.
    Spero che la campagna elettorale si mantenga così da tutte le parti.
    Poi che io sia un lettore del Giornale nell’online della Stampa o di Repubblica nell’ online di Libero è ininfluente.

    • Stefo 7 Marzo 2016, 12:27

      Maxwell quindi per te e’ una marchetta di Paolo a Innoenti quell’articolo…non puo’ essere che l’intervista e’ avvenuta dopo la pubblicazione dell’articolo e Inoocenti ci faccia riferimeno, no Paolo fa campagna elettorale…

      Quoto invece sulla speranza della campagna elttorale, come detto gia; da mesi spero che il confornto sia sulle idee ed i programmi e non sulle personalita’.

      • Hullalla 7 Marzo 2016, 14:18

        Speranza vana: finora non ci si e’ MAI riusciti e non mi aspetto che la cosa cambi, essendoci praticamente le stesse persone in lizza. Per confrontarsi su idee e programmi bisogna essere almeno in due.

  4. mamo 7 Marzo 2016, 10:22

    L’ha premesso che non avrebbe svelato il programma ma da quel poco che traspare nell’intervista trovo che ci sia una contraddizione quando Innocenti prima auspica la prevalenza dell’aspetto territoriale delle Franchigie (anche dei Club ‘) e poi stronca l’esperienza dei CdF che, a mio avviso, sono proprio il primo approccio dei giovani alla condivisione, sotto l’aspetto territoriale, di un percorso tecnico.
    Credo convenga aspettare.

  5. tony 7 Marzo 2016, 10:26

    Analisi molto più equilibrata che in passato, mi sembra un passo in avanti.. non si è toccato l’argomento diffusione e reclutamento e sport in gioventù, che è argomento fondamentale per portare e preparare al rugby, materiale con qualità di base su cui lavorarci (non sono d’accordo vedendo le giovanili sull’affermazione che abbiamo molto materiale valido).Stiamo a vedere , perchè poi oltre ai programmi sarà molto importante il gruppo di lavoro, le idee da sole non vanno da nessuna parte.

  6. TESTAOVALE 7 Marzo 2016, 10:44

    CDF E ACCADEMIE sono valide dove le societa’ offrono poco , il problema e’ gestirle per formare giocatori veri , ma se valorizzano solo 20 25(eletti) all’anno ,a che servono? in 10 anni se ne cavi 10 buoni e’ un miracolo. i talenti si fan da soli se non li fan scappare.

  7. Giovanni 7 Marzo 2016, 10:59

    Una simpatica chiacchierata, ma sarà molto più interessante quando, oltre al nome del candidato, si conoscerà anche il programma completo, punto per punto ed argomento per argomento. Appuntamento in primavera allora.

  8. dengra 7 Marzo 2016, 11:27

    Concludendo??????? Se non è in grado di coinvolgere le società che portano e hanno voti, le sue parole o programmi rimarranno solo sulla carta. Il conto è presto fatto si vanno a vedere le società che lo appoggiano e se qualcuno si fà due conti…….

  9. delipe 7 Marzo 2016, 11:30

    Buongiorno,
    Non ho ancora potuto ascoltare l intervista, ma lo faro appena possibile anche perchè Marzio Innocenti è uno dei capitani dell Italia al quale sono piu affezionato per una serie di lunghi motivi per cui non mi dilungo per non annoiare. Persona che stimo.
    Approfitto invece per segnalare alla Redazione che le partite del Campionato Nazionale dovrebbero svolgersi tutte domenica 13 e non sabato 12 come indicato.
    Non per essere noiosamente critici ma e molto difficile tenere un calendario puntuale per aiutare chi vuole seguire le partite ?
    Io ci conterei…ma perdo spesso la speranza e guardo sui siti delle società
    La stessa Federazione spesso non aggiorna.
    A me sembra tutto cosi incredibilmente aleatorio benche lo sforzo non dovrebbe essere cosi immane 😀
    Grazie
    Cordialità

    • delipe 7 Marzo 2016, 12:33

      piu precisamente e da un bel pezzo che le partite sono programmate di domenica. Qui si tratta di una bella dormita collettiva…. 😀

  10. malpensante 7 Marzo 2016, 11:56

    Penso anch’io che le sposteranno al 13.

  11. oliver63 7 Marzo 2016, 11:59

    la parte più interessante dell’intervista è l’ultimo minuto, in cui accusa la precedente candidatura di zatta/munari di essere stata una candidatura veneta per portare avanti un presidente veneto … da questo deduco che il presidente non sarà un veneto … curiosità per capire chi potrà essere … il resto più o meno considerazioni già note, dal mio punto di vista assolutamente condivisibili …

  12. giorgio66 7 Marzo 2016, 12:12

    Ritengo anche io che le esperienze dei CDF siano, per quanto logiche come idea , ma mal impostate nella pratica, assolutamente negative.
    Ma iL problema e’ l’ostracismo di tante societa’ che non aiutano ne incentivano i ragazzi a parteciparvi ma, anzi, osteggiano e criticano i ragazzi.
    Non sono d’accordo con chi afferma che NON abbiamo materiale e talento , potenziale….ne abbiamo eccome, ma purtroppo ,oltre a imparare tecnica e fare skill, ci vuole base atletica e potenza fisica e il rugby manca di programmazione in questo reparto……se a 16 ANNI, eta’ nella quale si approciano i pesi li si lascia soli senza programmare la crescita , il resto non serve…se alla potenza fisica non si abbina , avendo iniziato la parte atletica gia’ nel minirugby, elasticita’ e velocita’ NON serve a nulla……il problema e’ che va fatto un salto culturale enorme e smetterla di affidare a 4 rugbisti paleozoici, la crescita di ragazzi che sono di epoche diverse e che necessitano comunicazione e confronto…..va prima creata una scuola tecnica e poi si sviluppa il progetto…c’e’ troppa improvvisazione, che da i risultati che noi tutti abbiamo sotto gli occhi ,ma le colpe non sono degli atleti.
    Per ultimo credo che purtroppo prevaranno gli interessi di campanile e vedo difficile , per quanto auspicato, un cambio di rotta federale….

    • Hullalla 7 Marzo 2016, 14:26

      Forse se i CdF collaborassero con le societa’, le societa’ eviterebbero di ostracizzarli.

      Al momento i ragazzi vengono solo “prelevati” e quando tornano a giocare con la propria societa’ giocano malissimo e con una supponenza irritante. Quando si fa notare la cosa alla dirigenza dei CdF (per esempio Titta Casagrande), ti viene risposto su per giu’ che e’ normale che i ragazzi arrivino alle partite stanchi dal grande lavoro fatto al CdF e demotivati dal dover giocare a “basso livello” e quindi e’ NORMALE che giochino con supponenza e scarso impegno… poi quando finalmente si trovano davanti avversari di “alto livello” fanno le stesse figuracce che fanno quando si abbassano a giocare a “basso livello”… sorprendentemente, per qualcuno…

      Certo non e’ cosi’ per tutti i ragazzi, ma sfido chiunque a dire che quaesto non e’ un problema esistente e rilevante…

      • Mr Ian 7 Marzo 2016, 15:10

        Diciamo che la supponenza è un marchio di fabbrica, a giocare rimarranno sempre scarsi, ma in quanto a superbia saranno imbattibili…veri maestri

        • Hullalla 7 Marzo 2016, 21:41

          Distinguiamo da ragazzo a ragazzo, ma… diciamo che e’ un problema reale.

          • giorgio66 8 Marzo 2016, 08:33

            Hullalla , sul tema Casagrande ti do’ ragione, ovvero c’e’ una visione distante ed opposta rispetto gli obbiettivi che dovrebbero essere perseguiti insieme alle societa’, per la crescita dei ragazzi….sul fatto che altri scrivano della supponenza dei ragazzi, posso tranquillamente dire che, alcuni lo sono, ma ve ne sono tanti che avrebbero voglia di crescere , oltre che tecnicamente , fisicamente e atleticamente ma non sono messi nelle condizioni di farlo dalla societa’…..noi manchiamo di questo e ripeto , materiale umano e di talento ne abbiamo,….sono sicuro, per averne parlato con tecnici francesi , che certi dei nostri under 14 e under 16 se potessero fare le categorie di under in Francia varrebbero il triplo…e solo per una questione di metodi…invece da noi tanti smettono perche’ arrivati in 18 senza poter crescere fisicamente si sentono nel primo anno , non competitivi. lasciano,,mentre con un lavoro psicologico e fisico sarebbero dei buonisismi prospetti…..ma il rugby italiano non vuole imparare da altri paesi ne tanto meno da altri sport

  13. Stefo 7 Marzo 2016, 12:30

    Intervista interessante, mi piace come sottolineato da altri il tono pacato senza cercare la polemica ma semplciemente esprimendo le proprie idee e possibili punti del programma…come dissi mesi fa spero che si arrivi ad un confronto di idee e programmi paato senza insulti e urla, possibilmente ospitato in tutti i siti/riviste specialistiche senza ostracismi a quelli ritenuti “nemici”.

    • boh 7 Marzo 2016, 16:47

      stefo, aspetta, non siamo ancora arrivati al campo minato. Ci vuole ancora qualche mese di lunga e faticosa marcia negli acquitrini delle risaie.

  14. Stefo 7 Marzo 2016, 12:32

    Scusate ma solo io ho sentito quando aprla dle Pro 12 che son stati avvertiti che Nazionali emergneti potrebbero anche sostituire l’Italia?

  15. parega 7 Marzo 2016, 13:17

    una campagna elettorale dai toni pacati quando da una parte c’e’ chi caccia o denuncia i suoi avversari ?

  16. rigamonti 7 Marzo 2016, 13:53

    Stefo fa parte della redazione di onrugby?

    • parega 7 Marzo 2016, 16:31

      Piu’ esatto dire che e’ un rappresentante del leinsterugby

      • rigamonti 7 Marzo 2016, 17:06

        Beh complimenti allora. Conosco superficialmente l’ambiente leníster in quanto ho un amica che ha lavorato come fisioterapista tra il 2005 e il 2008 a Donnibrook. Ai tempi mi diceva che è un ambiente fortemente referenziale e gli esterni entrano se sono degli dei della palla ovale. O è cambiato qualcosa oppure Stefo è un vate e quindi siamo molto fortunati a leggerlo su queste pagine.
        Ora capisco la difesa dei presunti valori irlandesi nel rugby. Rappresenta anche l’irb? Si spiegherebbe perché vieta di esprimere valutazioni sulle prestazioni arbitrali.

    • gsp 7 Marzo 2016, 17:03

      Stefo, legge le email di tutti, e tutte le comunicazioni online ed offline, incluso i piccioni. in realta’ lui e’ Casaleggio. io lo bannerei.

  17. Pro veritate 7 Marzo 2016, 18:19

    Mi sembra un intervento equilibrato, che giustamente pone l’accento sui problemi e non sulle polemiche: del resto, chi può negare che per il rugby italiano sia necessaria una radicale inversione di rotta e che per questo servano uomini nuovi ed energie nuove, perchè i problemi reali non sono certo una sede nuova a Roma, ma ben altri… senza fare polemica alcuna…

  18. giobart 7 Marzo 2016, 20:16

    Alla base di tutto ci vogliono i campi se no è tutto inutile!

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