Eccellenza e pubblico: al giro di boa campionato italiano fermo al palo

I dati del girone d’andata praticamente uguali a un anno fa. Scivolone di Rovigo, volano Petrarca e Lyons Piacenza

COMMENTI DEI LETTORI
  1. F.A.L 2 Febbraio 2016, 08:35

    Solito, in Italia il pienone lo fai con il 6N anche a dispetto dei risultati e ai Test Match più o meno “modaioli”

    • Hullalla 2 Febbraio 2016, 10:41

      Pochi anni fa il pienone al 6N era un miraggio, per cui non sputiamoci sopra, ma ppiuttosto vediamo di concentrarci sul migliorare gli altri.

      • F.A.L 2 Febbraio 2016, 11:06

        Hulla mica ci sputo sopra, voglio solo dire che sono 2 cose ben distinte e l’appeal che ha la Nazionale di certo non è quello dell’Eccellenza.
        Senza contare che per molti il rugby in Italia è 6nazioni e test match il resto non lo prende neanche in considerazione.

        • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:22

          Guarda, io abito in una zona dell’Inghiltarra dove il rugby a XIII e’ una religione e il rugby a XV non lo prendono neanche in considerazione, eppure tutti guardano il Sei Nazioni.
          Fa cosi’ schifo che il Sei Nazioni attiri l’interesse oltre alla solita cerchia ristretta? Vorra’ pur dire qualcosa essere un torneo cosi’ antico!

  2. Stefo 2 Febbraio 2016, 08:37

    Peprlesso dai numeri di Rovigo, da 1900 di media dello scorso anno a 1125 di quest’anno, per capire meglio l’impatto quante persone erano andate al derby day lo scorso anno?

    • Paolo Wilhelm 2 Febbraio 2016, 08:52
      • Stefo 2 Febbraio 2016, 08:58

        Grazie mille Paolo, volendo semplificarla all’osso facedno i calcoli al netto del derby day Rovigo aveva una media di 1200 spettatori a partita, quindi impatto non da poco quello dell’evento.

        • Paolo Wilhelm 2 Febbraio 2016, 09:13

          no, non da poco, ma da solo non spiega il calo

  3. aug61 2 Febbraio 2016, 08:39

    800 a vedere FFOO-Calvisano l’ultima partita…? Vogliamo scherzare..?
    Ma se non la si smette di taroccare i dati e non si guarda in faccia la realtà, non potremo fare nulla di buono per il rugby italiano.
    La situazione mi pare disastrosa, ma non è null’altro che il logico risultato della sistematica demolizione del Campionato e delle squadre d’Eccellenza perpretata scientificamente dalla FIR in questi ultimi dieci anni: cosa vogliamo allora..?
    Per quanto riguarda le singole società, bisogna anche considerare le partite di cartello casalinghe per trarre conclusioni: è evidente che quando Rovigo avrà in casa Petrarca, Calvisano, Mogliano… la media cambierà..

    • Stefo 2 Febbraio 2016, 08:51

      Resta un calo del 40$ quello del Rovigo, probabilmente piu’ giustificabile in termini di statistiche con l’assenza del derby day che altro.

  4. maz74 2 Febbraio 2016, 08:41

    Campionato estremamente mediocre e privo di ogni interesse, ma mi piacerebbe conoscere anche i numeri del PRO12.

    • try 2 Febbraio 2016, 08:53

      Treviso:
      4000-3700-4000-3000-5000-2500=media 3700
      Zebre:
      2000-1500-1634-2308-4509-2400=media 2392

      Già si vede il calo di treviso causa risultati.

      • Stefo 2 Febbraio 2016, 09:01

        Scusa try fonte dei dati verificabile? Dubito fortemente che Treviso lo scorso anno abbia avuto la sua miglior stagione con 5000 spettatori di media.

        • malpensante 2 Febbraio 2016, 09:09

          Sono i numeri di quest’anno.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 09:16

            Ah partita per partita…pensavo fossero media stagione per stagione…

          • try 2 Febbraio 2016, 09:59

            si dati di quest’anno per ogni partita.
            Dal sito PRO12

  5. try 2 Febbraio 2016, 08:48

    Il petrarca e Sandonà godeno di poche centinaia di persone in più dovuto al derby day.
    Questi sono i numeri in italia purtroppo.

  6. maxetere 2 Febbraio 2016, 08:49

    Quello che mi sconvolge è vedere Lazio e Fiamme avere così pochi spettatori sebbene dispongano di un bacino di utenza di milioni di persone. Qualcosa proprio non quadra

    • faduc 2 Febbraio 2016, 08:57

      E’ la domanda chiave…

    • Paolo Wilhelm 2 Febbraio 2016, 08:59

      va detto che la logistica Fiamme Oro non è delle migliori, in più giocano in una caserma

      • maxetere 2 Febbraio 2016, 10:27

        Consentimi: io da L’Aquila parto e vado a vedere le partite tra L’Aquila e le Fiamme e non lo trovo così drammatico. In poco più di 1 ora sono comodamente seduto sugli spalti. E’ tutto raccordo e un tratto di Roma-Fiumicino larga e comoda. Se c’è la voglia si fa tutto, i Romani non trovassero scuse :p

        • ginomonza 2 Febbraio 2016, 18:47

          Quoto : Io a TV ci dormo partendo da Monza

        • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:28

          @max, non giustifico la poca affluenza alle Fiamme, se ci fossero almeno 1000 spettatori a partita a Ponte Galeria già sarebbe meglio in un contesto come Roma, ma in città ci sono una marea di squadre e non tutti gli appassionati del rugby romano seguono le FF.OO…ti assicuro poi che uno che abita dall’altra parte della città per arrivare alla Gelsomini ci mette quanto e te, se non di più…

    • gattonero 2 Febbraio 2016, 13:59

      si’ ,dati che fanno riflettere…

    • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:23

      Evidentemente il rugby nelle grandi citta’ non ha automaticamente successo.

  7. Maxwell 2 Febbraio 2016, 08:55

    44.000 presenze.
    Ammettiamo anche che i dati NON sono taroccati.
    Si può ipotizzare che non siano “44.000 unità singole” ma che sulle 4-5 partite qualcuno ne ha viste 2 o 3 o 4.
    Stiamo parlando che il l’eccellenza interessa a non più di 15-20.000 persone.
    Aggiungiamone circa 6 – 8.000 per CL e (oggi sono ottimista) altrettante per serie A e B.
    Qualcuno pensa che Checchinato sia l’uomo giusto al marketing?
    Qualcuno è ancora convinto che sia stato giusto risparmiare un piatto di lenticchie e non affidarsi più alla RCS? Che almeno gli stadi della Nazionale li riempiva?
    Gavazzi ……. SVEGLIA !

    • F.A.L 2 Febbraio 2016, 09:00

      Gli stadi della Nazionale appunto. Per certi versi sono d’accordo ma l’appeal dell’eccellenza non è che sia poi tutta sta gran cosa purtroppo.

    • Stefo 2 Febbraio 2016, 09:25

      Cia Maxwell, lascerei da parte la Nazionale che vedendo anche l’atro articolo mi pare sia bene o male stabile e attiri (lascio da aprte discussioni biglietti omaggio e altro)…poi magari RCS ti confeziona meglio l’evento non lo metto in discussione ma non direi che la Nazionale soffra.
      Il mare di lacrime inizia gia’ col Pro12, crescita da risultati per le Zebre interessante ma la sensazione che venissero meno i risultati tutto si sgonfierebbe velocemente c’e’.
      L’eccellenza e’ un oceano di lacrime, ma qua bisogna anche iniziare ad accettare un punto, che tra i costi non finanziari della franchigie c’e’ anche il declassamento del campionato domestic e quindi perdita’ di interesse…non e’ che altrove la CL non abbia avuto impatti anche devastanti sui campionati domestic, qui le han provate tutte, giocare la domenica, giocare il venerdi’ sera, riforma dei campionati ma il pubblico resta pochissimo.

      • Maxwell 2 Febbraio 2016, 09:47

        Nazionale mi riferivo ai buchi clamorosi di novembre 2014.
        Pro12 …. in Italia non è possibile giocare 3 partite di fila in casa e poi niente per 1 mese e mezzo…..lo paghi…. è noi non abbiamo BBC Ulster che paga per avere sempre il Venerdì sera.
        Ma il problema è che ad esempio dove abito io ( zona prov. Milano chiamata Martesana ) 2 campi per centinaia di migliaia di persone…..
        Uno di questi campi è a Segrate, polo italiano della Microsoft, e nessuno si sveglia per pubblicità o tante altre cose…..
        Torno a ripetere dopo anni che è scandaloso non aver avuto voglia di cercare 20 imprenditori da 3-400.000€ in tutta Italia……
        ( Soldi da “scontare” dalle tasse poi………)
        Un mio cugino lavora in una multinazionale da 100 milioni ed è riuscito da solo a farsi dare 15.000 euro per borse etc etc per 70 ragazzini di un mIserrima società di calcio

        • Stefo 2 Febbraio 2016, 10:06

          Maxwell domanda: perche’ un’azienda dovrebbe investire nel rugby in Italia?Con i numeri di praticanti e spettatori che fa? Quanti sport oltre al calcio ci sono davanti per seguito e pratica ch quindi risultano piu’ interessanti?
          Gli imprenditori di certo poi non li attiri svalutando un prodotto, su questo penso siamo d’accordo, Melegari se n’e’ andato, Zambelli ha bene o male fatto capire che ridimensiona. E vogliamo dirla tutta? Il primissimo club che ha ridimensionato e’ lo stesso Calvisano quando davanti all’entrata in CL dopo che i migliori si sono accasati a Treviso ha preso ed e’ ripartito dalle categorie inferiori…chi pensa che la squadra di oggi non costi molto ma molto meno quella pre-non iscrizione al massimo campionato italiano? E perche’ non ci siano fraintendimenti, mica sto criticando ma solo sottolineando un fatto.
          Parliamo della CL? Benetton ha ridimensioanto puntado ai soldi Federali, le Zebre son state sul mercato quanto?2-3 anni?Han trovato una cordata che pero’ non mi pare sia li’ pronta ad investire chissa’ che cosa.
          I Lorenzetti, Boudjellal, Wray o chi per loro non sono li’ per mecenatismo ma per business…

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 10:25

            Prima che si accasassero, Stefo. E hanno deciso di scendere di categoria e di lasciarli in strada nel momento in cui i Duchi sono stati tagliati fuori nella “gara” per la Celtic. Ho postato l’altro giorno le motivazioni pubbliche dei calvini, lucidissime, che erano appunto basate sulla previsione che con la Celtic l’Eccellenza sarebbe diventato un campionato semiamatoriale. Andiamo indietro di 7 anni, e il cadavere dell’Eccellenza è ancora in circolazione.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 10:31

            Purtroppo senza il funerale, non si avra’ mai una vera e propria chiusura.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 10:40

            mal parlo dei big come Zanni, Ghira, Mclean…non degli altri.
            Non avevo letto il tuo post, su che articolo?

          • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 10:47

            Ragazzi, avete tutti delle ragioni e delle motivazioni validissime.
            Ma un grosso problema è anche che chi ha deciso autolesionisticamente di gestire un club d’Eccellenza (ed ha sicuramente la mia ammirazione) ha pochissime idee su come promuoverlo e intercettare nuovi sostenitori.
            Io per Calvisano avrei delle ottime idee a costo-zero ma è come dirle ad un muro di cemento armato.
            Spesso la gestione è talmente provincialotta che non solo ci si fa bastare i soliti quattro gatti storici ma nemmeno si ha l’iniziativa di guardare “oltre”.
            Sono le IDEE che ti salvano in mancanza di altro.
            Ammesso di esser capaci di averle…

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 11:13

            Stefo, Zanni, Ghira, Luke, ecc. compresi. Il post te lo cerco.

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 11:21

            Comunicato stampa dei calvini
            “Nella stagione 2010/2011 entrerà in vigore la riforma dei campionati decisa dalla Fir: i migliori giocatori italiani disputeranno la Celtic League e verrà ridotto il numero di giocatori stranieri. Pertanto la società, precorrendo i tempi del previsto ritorno a formule protese verso il dilettantismo, per il massimo campionato nazionale, ritiene di non partecipare sin dalla prossima stagione al campionato Superdieci”.

        • F.A.L 2 Febbraio 2016, 10:09

          Secondo me non è tanto la voglia di chi cerca o dovrebbe cercare ma è la “voglia” o l’interesse di chi dovrebbe metterceli..

        • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:27

          Per quanto riguarda la Nazionale, mi permetto di notare che all’amichevole pre mondiale giocata a Torino ci sono andate un 15 mila persone, mentre a quella giocata a Murrayfield (io c’ero) c’era quasi il pienone (mancavano da riempire solo uno o due settori in uno spigolo dello stadio dove si vedeva malissimo).

    • Hullalla 2 Febbraio 2016, 10:47

      Scusa, ma io non guarderei SOLO alla FIR per la promozione del campionato di Eccellenza, ma anche alle varie societa’ di Eccellenza e alla loro capacita’ (o incapacita’) di fare sistema.

      Diciamo che storicamente non si e’ mai fatto granche’ per portare la gente allo stadio, anche perche’ con due firme false si poteva guadagnare molto di piu’, finche’ le spese di sponsorizzazione si potevano detrarre dalle tasse degli sponsor… il problema e’ che ancora non ci siamo accorti che la cosa e’ cammbiata e devono cambiare anche le societa’, che invece sono ancora li’ a piangere il morto e a chiedere che le detrazioni vengano introdotte di nuovo… e nel frattempo?

    • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 10:53

      Scusa Max, tutto condivisibile a parte una cosa… se le partite sono tutte in contemporanea tranne una, come fai a vederne 4/5?
      Se intendi sull’intera stagione è normale invece intendere che allo stadio ci vadano, bene o male, sempre le stesse persone. Io sono abbonato e vado sempre, mio fratello quasi, e alla fine perlomeno a Calvisano sono sempre le stesse facce, tranne qualche raro saltuario e qualche rarissimo curioso (tipo alcuni miei amici che ho portato qualche volta). C’è anche da dire che qualcuno non solo si vede tutte quelle in casa come ho fatto io, ma si è fatto pure le trasferte a Mogliano, Padova e Piacenza. A Roma penso ci siano andati ben pochi, ma il dato di pubblico per FFOO-Calvisano è così basso che 15 persone sarebbero già una buona percentuale.

  8. fracassosandona 2 Febbraio 2016, 08:58

    una risposta a chi crede che la soluzione sia portare il rugby nelle grandi città…
    Roma e FFOO insieme fanno meno pubblico di Viadana o San Donà, per stare tra squadre che non lottano né per la salvezza né per lo scudetto…

    qualsiasi squadra del pro12, che non siano zebre o treviso, a casa sua fa più pubblico di tutta una giornata d’eccellenza…

    attualmente in eccellenza ci sono quattro stadi (Viadana Calvisano Rovigo L’Aquila) e sei campi sportivi dotati di tribune più o meno grandi… il problema è che non solo bastano, ma avanzano…

    per evitare i numeri gonfiati basterebbe far pagare la siae sui biglietti dichiarati alla stampa anziché su quelli staccati al botteghino…

    • gsp 2 Febbraio 2016, 10:23

      proviamo a portarle in citta’, @frac, e poi vediamo. ovviamente parlo del pro12.

      • Hullalla 2 Febbraio 2016, 10:53

        Sicuramente nelle citta’ si troveranno imprenditori disposti ad investire decine di milioni sulla squadra e a dotarsi di stadi adeguati: faccimoli venire fuori e poi ne parliamo.

        • gsp 2 Febbraio 2016, 11:09

          Hulla, neanche oggi al momento, nel pro12 italiano vedo imprenditori. Visto anche come va l’economia, l’imprenditore non e’ una strada sostenibile.

          Sarebbe un discorso diverso se si fosse finiti a Treviso e Parma per degli studi ed analisi che ne hanno dimostrato sostenibilita’ e bacino, allora adesso ci vorrebbe una analisi seria per spostarle, e mi rifersico solo a quei punti di vista. invece si e’ finiti li’ per default.

          Adesso, l’ultima cosa che voglio fare e’ spostare Parma, adesso che finalmente il progetto sportivo inizia a funzionare.

          Idem per Treviso quando tecnicamente tirava. il non voler fare l’operazione simpatia ed allargamento e’ stato un capriccio infantile ed una scelta molto, molto miope.

          Certo tra i 4mln dati cosi’, si sarebbe anche potuto mettere degli obbiettivi di pubblico.

        • gsp 2 Febbraio 2016, 11:11

          ti dico di piu’, io di imprenditori che vogliono giocare a rugby manager non mi fiderei neanche troppo. invece punterei su societa’ del tutto nuove, con gente che e’ nel rugby da molto, solide strutturate che lavorano con sponsor, ovviamente col solido aiuto federale.

      • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 10:57

        Il pro12 è già in città @gsp 😀
        Parma è una città non grande ma nemmeno piccola come Treviso, comoda un po’ per tutto il nord Italia da raggiungere. Treviso invece è piccola ma non distante da città grandi come Padova o Venezia. Metteresti la franchigia in una città come queste due? ok, nel caso di Treviso forse il passo avanti ci sarebbe… ma le strutture dove sono?

        • gsp 2 Febbraio 2016, 11:14

          hai enrico, dovevo essere piu’ chiaro. per citta’ intendevo praticamente solo Roma in questo caso specifico.

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 11:26

            Fai la mappa isocrona anche solo per le auto, e scopri che c’è più gente che arriva in un’ora allo stadio nei paesi che nelle città. Per non parlare di treni e mezzi pubblici. Se lavori, vai il venerdì alle 19 allo stadio a Roma, e poi ne parliamo.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 11:56

            mal, fai tutte le mappe che vuoi, ma per adesso stai mettendo una certezza (che e’ il poco richiamo delle celtiche a Parma e Treviso) rispetto ad una probabilita’. ovviamente il ven a roma e’ meglio non considerarlo. Vediamo sabato e domenica.

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 12:13

            Il venerdì sera baccalà, e li facciamo giocare alle tre di notte, così ci va almeno San

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 12:18

            gsp probabilita’ basata su cosa?Sui numeri delle romane in Eccellenza?Perche’ da quelli partiamo non il 6N in cui vengono a tutta Italia.
            Sul fatto che si troverebbero a competere con Roma e Lazio con sport come anche la pallacanestro che ha ben piu’ seguito del rugby che non ce l’ha veramente fatta?
            Il principio grande citta’ = grande pubblico e’ una boiata, in Italia la provincia oggi come oggi nel rugby fa meglio, lo fa perche’ ha meno competizione, perche’ c’e’ piu’ radicamento al territorio, piu’ vicinanza.
            Treviso ha sbagliato vero ma mettiamola anche nei termini giusti, io non sono cosi’ convinto che in altra maniera sarebbero andate orde di tifosi Rodigini o Petrarchini a vedere Treviso, qualcosa in piu’ certo ma non il doppio o triplo di quanto fatto.
            Discorso ben diverso se si trattasse di Dogi invece, ma Treviso come Benetton Treviso non ne sono convinto.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 12:48

            stefo, ma boiata de che? forse non e’ chiaro che oggi parti da 0, per cui uno sarebbe gia’ meglio. tutto li’ stai il problema. a Roma e Milano formule su formule algebriche, a treviso e parma nulla e zero pubblico.

            se poi il termine di paragone e’ l’eccellenza, allora anche il 6n e’ inspiegabile. mettila in uno spettro tra eccellenza e 6n, molto piu’ vicina all’eccellenza, e vedrai che i numeri di parma di oggi sono tranquillamente superabili.

            metti il numero di praticanti di Roma, la voglia di una oasi di pace e serenita’ rispetto alla percezione di imbarbarimento della citta’ e vedrai, aggiungici anche le aree limitrofe, l’assenza di snobismo e divisioni provinciali.

            ma la cosa assurda che faccio fatico a capire, e’ come il fallimento probabile di Roma (per te) sia peggio del fallimento certificato di oggi. davvero nno lo capisco. stiamo davvvero dicendo che la squadra a roma farebbe meno spettatori di parma oggi?

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 12:54

            Se Roma fosse cosi’ affamata di rugby i numeri di Fiamme Oro e Lazio non sarebbero cosi’…pietosi ecco l’ho detto, quei numeri per la “grande citta’” sono pietosi e questo lo puoi anche non ammettere se non vuoi ma i numeri son quelli con quel bacino sono pietosi senza se e senza ma!
            La concorrenza degli altri sport c’e’, neanche la Virtus Roma di basket che ha una storia ed una tradizione importantissima alla fine e riuscita a rimanere a galle negli ultimi anni.
            Che Roma sarebbe sto mirabo;ante successo e’ tutto da dimostrare, ma mi domando una cosa, fosse cosi’ mirabolante e probabile come successo possibile che sinao tutti coglioni nei club di roma e non siano riusciti a mettersi insieme e presentare un progetto?Ma il minimo dubbio che se il progetto non ha mai messo le gambe tutta sta certezza sul successo e’ poco fondata no?!

          • gsp 2 Febbraio 2016, 12:57

            non ti ho mai detto che sarebbe un mirabolante successo, questo lo dici tu. io dico solo che sarebbe meglio di oggi.

            torni sull’eccellenza ed io ti dico che allora non ti spieghi neanche il 6n. sono due prodotti ben diversi l’eccellenza ed il pro12.

            Se l’eccellenza diventa il metro per decidere l’appetibilita’, allora non hai nessun margine, da nessuna parte, perche’ i numeri sono quelli ovunque.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 12:57

            Piacenza non sara’ una metropoli, non avra’ i tesserati di Roma ma i Lyons da soli fanno di media piu’ di Lazio e Fiamme…com’e’?

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 13:00

            No gsp Treviso in Eccellenza faceva buoni numeri (per il livello) anzi forse neanche troppo distanti da quelli odierni.
            Il 6N e’ un altro prodotto eprche’ gioca la Na-zio-na-le, la gente viene da tutta Italia non solo da Roma.
            Il Pro 12 e’ club come livello, che sia franchigia o meno e’ club, come la gente non fa i bus da Napoli per andare a Treviso a vedere Benetton o PArma le Zebre, i Pretoriani o chiamali come vuoi non avranno i bus da Rovigo o Viadana come invece la Nazionale ha.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 13:01

            stefo, guarda che al 6n ci va molta gente da roma. davvero tanta.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 13:02

            e sul fatto che una squadra di pro12 sia piu’ vicina ad un club di eccellenza che alla nazionale, e’ proprio tutto da dimostrare.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 13:03

            E’ da dimostrare anche che sia piu’ vicina alla Nazionale gsp!

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 13:05

            Io so che “i treni per il rugby” o i bus come per la Nazionale non vengono roganizzati, se poi voglaimo raccontare che per i PRetoriani lo farebbero va bene, ma allora passo a guardare il novo Xfiles 🙂

          • gsp 2 Febbraio 2016, 13:22

            non so x files, ma consiglio vivissimamente making a murderer!

            Stefo seriamente, e’ vero che molti vengono da fuori. ma c’e’ tanta gente da roma e zone limitrofe che va a veder il 6n, anche senza gli sconti di Italo 🙂

            il pubblico dell’eccellenza e’ un fattore da considerare, ma certo non l’unico. ed e’ un fattore negativo ovunque, ed allora ti devi ritenere soddisfatto di treviso e parma oggi.

            sintetizzo e dico. io dico che a roma si fanno piu’ spettatri che a parma sicuro e forse anche treviso oggi. tu dici di no?

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 13:39

            gsp io non so, cosi’ sicuro non sono, e mi domando se non son riusciti a tirar su una proposta decente da presentare, se la Federazione stessa non l’ha fatto mi viene qualche dubbio in piu’.
            Il Pro 12 non sara’ il club per te ma non e’ nanche apragonabile alla Nazionale, i numeri della Nazioanle son buoni, possono anche essere moti romani ma resta per me l’idea che attragga piu’ l’evento mondano che quello sportivo, con molti in realta’ che poi del rugby se ne fottono, nessuna critica bada bene, ma sono “clienti occasionali” non clienti del rugby, e diffcilemnte cambio idea un po’ eprche’ conosco parecchie persone non appassionate del rugby che sono andate a partite della Nazionale si son divertite, tutto molto bello, andati na volta anche due-tre sempre solo alla Nazionale per il resto interesse zero.
            Secondo po’ perche’ alla lunga quei numeri dovrebbero essersi gia’ riversati in qualche maniera sul resto del rugby se ci fosse questo rralr interesse al rugby, ma non e’ cosi’, non e’ cosi’ per i nuemri allo stadio e neanche per quelli del rugby in TV.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 14:12

            io l’ho scritto su, non darei a nessuno imprenditore la gestione del pro a roma. e’ una formula che non funziona.

          • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:31

            Appunto, come intendevo dire io e come ha già detto Stefo e parzialmente sottolineato Mal, Roma non ha grandi chances. Casomai le potrebbe avere Milano… lì le squadre forse mancano un po’, ma mi sembra che tanti milanesi si organizzino per scendere a Parma.
            Roma, sulla base dei dati di Lazio e Fiamme, di fiducia ne meriterebbe ben poca. E comunque la distanza 1h dallo stadio nel caso di Parma comprende anche realtà come Calvisano e Viadana… gsp, seriamente dici che a Roma in 1h di strada dallo stadio ci sono più appassionati? Secondo me ha pienamente ragione mal.

          • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:41

            Comunque secondo me non conta nulla dire che Treviso faceva buoni numeri “in Eccellenza” come ha detto qualcuno. A parte che non era Eccellenza ma Super10 (scusate se è poco…).
            Ci giocavano Ghira, Citta, Parisse, Pilat ecc ecc, mica Seymour e Matzeu con tutto il rispetto. Questi giocatori è ovvio richiamassero molta più gente, anche curiosi e non per forza “intenditori” di palla ovale. Pensate un po’, il biglietto costava pure di meno rispetto a ora, e lo spettacolo era tutto di un altro livello. Pure Calvisano e Viadana (per citare due piazze importanti di quei tempi) facevano i pienoni nei loro stadi, ai tempi privi della tribuna fernet e della tribuna montepaschi. I pienoni del Super10 non erano sicuramente una esclusiva di Treviso, ma di certo non dovevano vedersene spesso al vecchio XXV aprile di Parma… a confronto, il pubblico delle Zebre di questi anni è il concerto di Woodstock.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 17:41

            Ok non pensavo di dover specificare super10 invece che Eccellenza, pensavo fosse abbastanza chiaro che intendevo massimo campionato italiano, purtroppo mi dimentico che non tutti hanno grande elasticita’.
            Il putno di questa osservazione era che per me la CL e’ come mondo, mondo di club quindi piu’ vicina al campioanto nazionale che alle partite della Nazionale, e quindi dire che i numeri di treviso c’erano anche a quel livello e si sono rispecchiati almeno inizialmente in CL.

          • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:15

            Io sto con Peppe…poi “oasi di pace e serenita’ rispetto alla percezione di imbarbarimento della citta’” è bellissima…
            @Stefo, per quanto riguarda i romani che vanno a vedere il 6N, è vero che in tanti sono lì per l’evento, ma ti assicuro che ci sono anche molti appassionati di rugby che magari frequentano poco, o per niente, il mondo dei club cittadini, ma la nazionale e il rugby internazionale li seguono e sono anche competenti…ho alcuni amici a cui piace il rugby, non hanno mai giocato per cui sono poco presi dalla vita di club (anche se ha volte li ho portati a vedere qualche partita), ma le partite internazionali se le seguono e a vedere l’Italia all’Olimpico ogni tanto ci vengono…

          • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:17

            “a vedere”…

          • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:18

            e che cacchio…”a volte”…

        • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:30

          A Padova veramente le strutture ci sarebbero… magari andrebbero giusto rinfrescate un pochino…

      • fracassosandona 2 Febbraio 2016, 11:24

        forse non vi è chiara una cosa…
        Padova Treviso Venezia sono di fatto un’unica conurbazione di ben oltre il milione di abitanti…
        abitare a Mirano, Mogliano o Rubano non significa abitare in provincia ma in prima periferia di una città diffusa…

        si sta presto a dire Roma o Milano, ma uno stadio a nord o a sud di una grande città non è più vicino al resto della città, in termini di tempi di spostamento (GRA, Tangenziale est ovest e fsm) di Padova da Treviso (45 minuti) o di Mestre da Treviso (20-30 minuti) o da Mestre a Padova (20 minuti)…

        qui non mancano gli imprenditori né i praticanti: manca la voglia di capire che un club di rugby di rilievo europeo costa quanto il Chievo ma dà una visibilità presso un pubblico selezionato sul mercato francese e britannico…

        il fatto è che l’imprenditore che guarda al mercato locale investirà sempre e solo sul calcio, dove il ritorno d’immagine è molto più immediato…
        il Calcio Padova (che non ha mai vinto nulla) ed attualmente in terza serie ha uno zoccolo duro di spettatori che il glorioso Petrarca Rugby non raggiunge nemmeno nelle finali scudetto contro Rovigo…

        • gsp 2 Febbraio 2016, 12:05

          Mi e’ chiarissima la situazione caro frac, per quello e’ da anni che dico che arrogante il non voler fare l’operazione simpatia di Treviso. avresti gia’ i dogi di fatto. bastava fare un paio di partite in giro per il veneto, di coppa o pro12.

          • F.A.L 2 Febbraio 2016, 12:18

            A me risulta che il pro12 e la Coppa Amerino non possano essere itineranti poi magari mi son perso qualcosa.
            Sul fatto dell'”operazione simpatia” resto perplesso. Ai Dogi comunque ci si sta lavorando in qualche modo. Vedremo..

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 12:24

            Simpatici o antipatici, Treviso il pubblico degli appassionati lo attira(va). Quello che non si vuole capire è che il rugby non interessa chi non lo gioca, lo ha giocato, o è stato contagiato per contatto. Se no è ostico. Come il baseball: rompi i coglioni quanto vuoi con la promozione, ma è come fare la polenta girando l’acqua senza farina. A Bologna, che è una città bella grossina, una piazza storica e vincente, per la finale scudetto della palla base fai meno spettatori che a Nettuno. Punto.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 12:54

            ‘il rugby non interesse a chi non lo gioca’? esatto, dove e’ il numero piu’ alto di praticanti?

            aggiungo un particolare che a te non sara’ sfuggito ma a molti si. l’idea che all’estero va solo gente competentissima a vedere il rugby, e che non fischia e rompe, non e’ assolutamente vera. vi dico di piu’, e’ un problema che assolutamente nessuno si pone. figuriamoci se dobbiamo porcelo noi che abbiamo davvero bisogno di allargare il piu’ possibile.

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 14:11

            Peppe, allora non vuoi capire. A un’ora di distanza dallo stadio ci sono molti più praticanti a Treviso o a Parma che a Roma. Ci vai a piedi dalla stazione al nuovo stadio di Roma? Ci vai a piedi dal parcheggio al casello? Ci va più gente per Zebre Llanelli o per Rugby Roma L’Aquila? Se ci vogliono due ore la gente parte a mezzogiorno e torna alle 6? Le millanta squadre capitoline e laziali, si astengono da ogni attività domenicale o del sabato? Il venerdì, baccalà.Tutti i romani che andranno a vedere la Celtic sono così raffinati che il derby romano gli fa schifo? Eddai.

          • malpensante 2 Febbraio 2016, 14:13

            Comunque, per capirci bene, se vogliono portare le Zebre a Roma, è noto che l’ultimo che piange sono io.

          • gsp 2 Febbraio 2016, 14:37

            proprio su quello non sono daccordo mal. che ad un’ora dallo stadio ci sono piu’ praticanti a Parma e Treviso che a Roma.

            E per chiarire, neanche a me interessa granche’ dove la mettono. preferirei che fosse un progetto tecnico credibile, come lo e’ stato treviso per i primi 4 anni, e per quello erano passati in secondo piano i numeri allo stadio e la capacita’ di creare interesse.

          • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:33

            Fracasso sono pienamente d’accordo, il mio unico appunto è che la posizione di Padova forse sarebbe migliore in quanto più centrale nella regione, più importante, più grande e soprattutto è un nodo autostradale fondamentale per tutto il veneto. Treviso, a differenza di Padova, è più defilata.
            Comunque come intendevo dire io e come ha già detto Stefo e parzialmente sottolineato Mal, Roma non ha grandi chances. Casomai le potrebbe avere Milano… lì le squadre forse mancano un po’, ma mi sembra che tanti milanesi si organizzino per scendere a Parma.
            Roma, sulla base dei dati di Lazio e Fiamme, di fiducia ne meriterebbe ben poca. E comunque la distanza 1h dallo stadio nel caso di Parma comprende anche realtà come Calvisano e Viadana… gsp, seriamente dici che a Roma in 1h di strada dallo stadio ci sono più appassionati? Secondo me ha pienamente ragione mal.

          • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:38

            sul numero dei praticanti ho qualche dubbio pure io, dopo Lombardia e Veneto c’è il Lazio…

          • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:39

            @F.A.L.
            Evidentemente al Munster si sono persi qualcosa o forse sono troppo scafati con l’arbitro avendo imparato come si fa giocando in ruck, perche’ le loro partite le giocano itineranti tra Cork e Limerick e nessuno gli dice niente.

        • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:22

          bravo @fracasso, sulle distanze nelle grandi città (soprattutto a Roma) hai colto il punto…

  9. malpensante 2 Febbraio 2016, 09:01

    C’è da crederci come ai numeri degli organizzatori. Per quel che ho visto io, sono i numeri del lotto, per la Questura probabilmente non c’era nessuno. Rovigo fa meno spettatori di San Donà? Calvisano meno di L’Aquila? Mah.

    • Aq Rc 2 Febbraio 2016, 19:20

      Aumenta nettamente il pubblico del “Fattori”: i dati certificati degli spettatori nelle gare di andata.

      Nonostante un girone di andata un po’ avaro di soddisfazioni in campo, cresce in maniera percepibile il pubblico del “Tommaso Fattori” dell’Aquila, anche grazie ad alcune iniziative che intrecciano L’Aquila Rugby Club e il territorio aquilano, come la card abbonamenti, gli sconti per gli studenti e per gli amici degli abbonati.

      Il club neroverde annuncia, in un’ottica di trasparenza e correttezza, i dati totali e il dettaglio degli spettatori che hanno affollato il “Fattori” nel girone di andata appena terminato, durante il quale il XV neroverde ha affrontato in casa Petrarca, Mogliano, Fiamme Oro, Lyons e San Donà. La media di spettatori in ogni partita è leggermente inferiore a quella comunicata alla Fir, ma sostanzialmente in linea (considerando che bambini, ragazzi e ragazze under 17 usufruiscono dell’ingresso gratuito) con quanto dichiarato, con una stima, dall’ufficio stampa della società che gioca in casa all’ufficio media della Federazione, qualche minuto dopo la fine di ogni partita.

      I dati che il club mette a disposizione di stampa e tifosi, invece, sono quelli definitivi ed elaborati in collaborazione con Live Ticket – partner dei neroverdi per la stagione in corso – di ingressi di spettatori paganti e in quota abbonati. La media degli spettatori nelle prime cinque partite interne è di 824 persone. Miglioramento, in termini di partecipazione degli appassionati, rispetto allo scorso anno. Come anche il numero definitivo degli abbonati supera le 420 unità, cifra considerevole che testimonia una fiducia a medio-lungo termine nei confronti dell’Aquila Rugby Club.

      La gara più seguita dal pubblico è stata, nel girone di andata, quella del venerdì sera con diretta televisiva tra neroverdi e Fiamme Oro, seguita dall’incontro con i Lyons Piacenza prima di Natale e dalla sfida persa all’ultimo secondo con il San Donà, sabato scorso.

      Il dettaglio partita per partita / girone andata campionato rugby Eccellenza 2015-2016*

      2a giornata
 / L’Aquila Rugby Club v Petrarca Padova
      Spettatori totali 735
      3a giornata / L’Aquila Rugby Club v Marchiol Mogliano
      Spettatori totali 647
      5a giornata / L’Aquila Rugby Club v Fiamme Oro Roma
      Spettatori totali 1030
      7a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lyons Piacenza
      Spettatori totali 955
      9a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lafert San Donà
      Spettatori totali 751

      *quota card abbonamenti 426

  10. Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 09:23

    Vedo che nessun rodigino è ancora intervenuto ed allora mi sento in dovere di farlo io.
    Dopo l’ultima finale, ricordo che a Rovigo ci fu un muro contro muro tra società, giocatori e nucleo storico del tifo (soprattutto le Posse) legato all’episodio dei cori pro-Calvisano che ferì nell’orgoglio gli atleti a tal punto da scrivere una lettera pubblica di scuse ma anche di critiche verso quell’atteggiamento. La successiva conferma di Frati (sgradita ai più) fece il resto e le Posse decisero in gran parte di non seguire più la squadra. Il grosso delle perdite a livello numerico sta lì.
    Ovviamente attendo qualche amico rossoblu che confermi o meno la mia ricostruzione, fatta non vivendo in prima persona quell’ambiente.
    Volevo solo spiegare un calo di spettatori che ha delle motivazioni precise.

    • zappinbo 2 Febbraio 2016, 09:28

      Mentalitá Ultras anche qui?

      • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 09:37

        Non darei un’etichetta, tra l’altro spesso usata nell’accezione più negativa ed invece con dei valori di fondo.
        Il tifo dei Bersaglieri lo conosciamo: è appassionatissimo, organizzato, fedele ma vive “di pancia” ogni episodio, ogni partita ed ogni avvenimento riguardante la loro squadra.
        Se si considera che han vissuto delusioni enormi (l’ultima quasi un tradimento), che han mandato giù decisioni societarie talvolta incomprensibili e che la squadra aveva criticato il loro atteggiamento post-Finale, è comprensibile che ci sia stato un disamore. Non ovviamente per i propri colori, ma per le recenti delusioni sopra citate.
        Avercene di pubblici così.

  11. zappinbo 2 Febbraio 2016, 09:26

    c’é da dire che per vedere certe perle di partite sono pure troppi.

    Mogliano-Petrarca non puoi chiamarla neanche partita Rugby a 15, é qualcos’altro, qualcosa per chi l’
    ha vista bisogna promettere le cubiste nude in tribuna la prossima volta

    • TESTAOVALE 2 Febbraio 2016, 18:48

      AHAHAHA grande hairagione son piu’ belle le partite dei ragazzini.

  12. errebi 2 Febbraio 2016, 09:36

    Pur frequentando lo stadio durante le partite non sono addentro alle dinamiche “posse/dirigenza” o all’interno delle posse stesse (che hanno rinnovato il direttivo). Sicuramente manca molto pubblico rispetto lo scorso anno e ancor di più rispetto al primo anno Frati/de Rossi/Bergamasco. Le ragioni sono molteplici: delusione per i risultati (per la grande maggioranza), delusione per il gioco (che progressivamente è andato arrugginendosi e diventando poco divertente).
    Personalmente avverto sempre di più un fastidio nel vedere un “non gioco” e mi chiedo perché uno dovrebbe pagare un biglietto per assistere ad infiniti minuti di “non gioco”: colpa della qualità dei giocatori, degli innumerevoli errori commessi, colpa degli arbitri che si ergono a protagonisti, e chi più ne ha più ne metta.

  13. xnebiax 2 Febbraio 2016, 09:58

    In generale sono pochissimi.
    Ci vorrebbe un progetto di marketing da parte della FIR, non per l’Eccellenza ma per il Rugby in generale. A partire da video che spiegano le regole anche a chi segue il calcio o non segue nessuno sport.
    E non sto parlando di una campagna pre-stagionale, parlo di un programma continuativo di propaganda da sostenere per anni, contemporaneamente al quale sarebbe necessario rendere più spettacolare l’Eccellenza, ottenibile nel giro di qualche anno con vari cambiamenti, tra cui un arbitraggio meno permissivo con più cartellini gialli per falli ripetuti, punteggi cambiati a meta 6, cp 2, drop 4, tr 2; riduzione ad 8 squadre con prime 4 ai play off, ultime 4 ai play out; non più i 400 mila alle prime 4 ma premi a scalare dalla prima all’ultima (tipo 300, 250, 200, 150, 130, 100, 60, 20 mila, per esempio) con regolamenti su come spenderli (salary cap complessivo sui giocatori, così chi ha più soldi li spende su uno staff tecnico più ampio). Cose del genere.

    • zappinbo 2 Febbraio 2016, 10:39

      Prima devo rendere il prodotto appettibile, poi ci faccio marketing secondo me.

      D’accordissimo sull’arbitraggio, puó piacere o meno ma le regole (e soprattutto la loro interpretazione!! ) devono andare nella direzione di giocare 60 minuti, evitare risse inutili, gioco sporco e non-giocatori che stanno lí solo a buttarla sui nervi eccc. ecc. ecc.

    • mcasal 2 Febbraio 2016, 13:33

      D’accordo su quasi tutto (non sono d’accordo su andare a 8 squadre). Ma se ne deve occupare una lega di società, non la federazione.

  14. Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 10:24

    I problemi son tantissimi.
    Le celtiche hanno ammazzato l’Eccellenza. Chi vuol vedere uno spettacolo vagamente dignitoso, va a guardare quelle oppure le segue in tv. I masochisti e gli appassionati ideologici/patologici continuano ad andare allo stadio a vedere le vicende della loro squadra. Come me e pochi altri intimi.
    Il campionato, poi, è sempre meno allettante. A livello territoriale copre pochissime aree (tutto il Veneto e briciole d’Italia…). E per una Nazione che vive di campanilismi, avere un campionato a sole dieci squadre (peraltro alcune di piccolissime realtà) è poco coinvolgente.
    La pubblicità è inesistente ma anche facendola e regalando biglietti gratis, se qualche novizio assistesse ad una qualsiasi partita di campionato uscirebbe pensando di aver perso tempo.
    I gioco è sempre più brutto, noioso e statico. L’impoverimento tecnico abbinato a regole cervellotiche ed applicate in modo eccessivamente zelante rendono lo spettacolo poco piacevole e incalzante. Detto senza vergogna, io spesso crollo e vado alla club house.
    Poi, la crisi. 15€ stanno diventando quasi una normalità. Più birre e panino per “asciugarle” fanno una cifretta. Per vedere questi “spettacoli”, 5€ sarebbero proporzionati.
    Ci sarebbe tanto altro ma per carità di patria sorvolo altrimenti mi viene la depressione.

    • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 11:05

      Thunder, in realtà non copre nemmeno tutto il veneto. Per buona parte dei veronesi l’eccellente più vicina è Calvisano…

      • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 11:07

        Lo dico perché ogni tanto vedevo gente con gli accessori del Rugby Valeggio. L’ultima volta che li ho visti è stato in occasione della ridicola partita Calvisano-Viadana di un anno fa. Uno spettacolo così indecoroso, con 20 minuti di nulla sui 5 metri del Viadana prima di dare una plateale tecnica, di certo invoglia a non tornare mai più

  15. neofita 2 Febbraio 2016, 10:34

    A Piacenza il biglietto costa 10€.
    E come tacere del ristoro? Qui non si parla di birra e panino, ma anolini in brodo o tortelli, salame cotto vin brulé (oltre a birra e panini, certo….) vale la pena andare anche solo per quello 🙂

    • malpensante 2 Febbraio 2016, 10:46

      Al Beltrametti si sta bene e non solo per gli anolini e il lesso. Comodo per arrivarci e per parcheggiare, e soprattutto pubblico competente e tranquillo. Sbasèr il volume dell’amplificatore, e poi gli do 10.

  16. ginomonza 2 Febbraio 2016, 10:45

    comunque stante il livello penoso dell’ eccellenza (????) sono anche troppi.
    se ti addormenti sugli spalti nonostante un inverno primaverile, ma con nebbia, fa freddo e ti prendi un malanno.
    🙂

  17. MisterX 2 Febbraio 2016, 11:06

    Dati falsati, fasulli, inventati, ridicoli e dannosi. Articolo inutile.
    San Donà e L’Aquila superano Rovigo…ma di cosa stiamo parlando?

    • maxetere 2 Febbraio 2016, 11:26

      Beh, L’Aquila non riempie certo lo stadio ma la gente ci va… te lo posso garantire visto che le partite me le vedo tutte da anni…

      • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:46

        Io il Fattori pieno che non ci entrava nemmeno uno spillo me lo ricordo… e spero che nessuno mi vorra’ definire “anziano”: sono cose dell’altroieri.

        • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:47

          anche per partite non particolarmente interessanti o decisive

    • Aq Rc 2 Febbraio 2016, 19:20

      Aumenta nettamente il pubblico del “Fattori”: i dati certificati degli spettatori nelle gare di andata.

      Nonostante un girone di andata un po’ avaro di soddisfazioni in campo, cresce in maniera percepibile il pubblico del “Tommaso Fattori” dell’Aquila, anche grazie ad alcune iniziative che intrecciano L’Aquila Rugby Club e il territorio aquilano, come la card abbonamenti, gli sconti per gli studenti e per gli amici degli abbonati.

      Il club neroverde annuncia, in un’ottica di trasparenza e correttezza, i dati totali e il dettaglio degli spettatori che hanno affollato il “Fattori” nel girone di andata appena terminato, durante il quale il XV neroverde ha affrontato in casa Petrarca, Mogliano, Fiamme Oro, Lyons e San Donà. La media di spettatori in ogni partita è leggermente inferiore a quella comunicata alla Fir, ma sostanzialmente in linea (considerando che bambini, ragazzi e ragazze under 17 usufruiscono dell’ingresso gratuito) con quanto dichiarato, con una stima, dall’ufficio stampa della società che gioca in casa all’ufficio media della Federazione, qualche minuto dopo la fine di ogni partita.

      I dati che il club mette a disposizione di stampa e tifosi, invece, sono quelli definitivi ed elaborati in collaborazione con Live Ticket – partner dei neroverdi per la stagione in corso – di ingressi di spettatori paganti e in quota abbonati. La media degli spettatori nelle prime cinque partite interne è di 824 persone. Miglioramento, in termini di partecipazione degli appassionati, rispetto allo scorso anno. Come anche il numero definitivo degli abbonati supera le 420 unità, cifra considerevole che testimonia una fiducia a medio-lungo termine nei confronti dell’Aquila Rugby Club.

      La gara più seguita dal pubblico è stata, nel girone di andata, quella del venerdì sera con diretta televisiva tra neroverdi e Fiamme Oro, seguita dall’incontro con i Lyons Piacenza prima di Natale e dalla sfida persa all’ultimo secondo con il San Donà, sabato scorso.

      Il dettaglio partita per partita / girone andata campionato rugby Eccellenza 2015-2016*

      2a giornata
 / L’Aquila Rugby Club v Petrarca Padova
      Spettatori totali 735
      3a giornata / L’Aquila Rugby Club v Marchiol Mogliano
      Spettatori totali 647
      5a giornata / L’Aquila Rugby Club v Fiamme Oro Roma
      Spettatori totali 1030
      7a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lyons Piacenza
      Spettatori totali 955
      9a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lafert San Donà
      Spettatori totali 751

      *quota card abbonamenti 426

  18. TommyHowlett 2 Febbraio 2016, 11:14

    La meraviglia sta nel vedere che non sono calati gli spettatori rispetto ad un anno fa. Ma la questione è rimandata di un anno o due al massimo, a meno che non si decida una volta per tutte di trasformare il “Mediocrità” nel vero serbatoio per professionisti e nazionale; ma siamo sempre lì…

  19. enricalvisano 2 Febbraio 2016, 11:24

    Secondo me a metà stagione possiamo solo guardare alla media e non al “cumulo” di spettatori, in quanto certe squadre hanno giocato una partita in più tra le mura (in certi casi più che mura dovremmo dire recinzioni metalliche) amiche.
    Guardando la media, ecco che L’Aquila col caspio che supera Rovigo, ed ecco che Viadana si ritrova abbondantemente dietro noi bresciani.
    Per quanto riguarda Calvisano, nell’analisi bisogna tener conto del bassissimo livello di pubblico nella partita con L’Aquila, in quell’occasione eravamo veramente pochissimi e io stesso ho consigliato a della gente di restarsene a casa per risparmiare il prezzo del biglietto. Dato il 61-3 finale, penso di aver fatto bene.
    Dall’altra parte c’è da dire che il match con Rovigo è stato in una giornata in cui lo stadio poteva riempirsi molto di più, ma forse la diretta tv ha spinto qualcuno a restarsene sul divano. In quell’occasione i rodigini hanno sicuramente alzato la media. Comunque il dato è alto, e i 1500 c’erano tutti.
    Visto che queste due partite si ripeteranno in trasferta come è ovvio che sia, probabilmente abbiamo già la partita migliore e quella peggiore della nostra regular season come pubblico casalingo. Nessuna squadra è poco appetibile quanto i neroverdi, nessuna squadra porta tanti tifosi in trasferta come Rovigo. Però nel girone di ritorno abbiamo in casa i big match con Mogliano e Padova, oltre alle romane, le possibilità per migliorare il dato ci sono tutte.
    PS: il dato delle romane mette tristezza, e poi c’è chi parla di portare il rugby nelle grandi città ahahah certo, toglietelo a noi per portarlo là dove verrà seguito dalla metà della gente. Geniacci.

    • maxetere 2 Febbraio 2016, 11:32

      Scusami ma questa cosa del NON andare allo stadio se la partita non merita proprio non la capisco. La trovo addirittura offensiva oltre che antisportiva. Poi ci lamentiamo del poco pubblico… La squadra la si sostiene a prescindere dall’avversario, lo sport lo si segue indipendentemente dai risultati. Quando L’Aquila ha fatto quell’anno di purgatorio in A ha vinto o pareggiato 21 partite su 22 contro avversari spesso davvero modesti ma non per questo ho minimamente pensato di non andare allo stadio o di suggerire a qualcuno di risparmiare i soldi perchè non ne vale la “pena”. Dietro quel 61-3 c’è gente che si è allenata e fatta il mazzo. Da ambo le parti ovviamente.

      • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 11:47

        Nella filosofia del discorso ti do ragione ma capisco il discorso di Enrico. Da che mondo è mondo (e a prescindere da Calvisano, Roma, Rovigo, la Juve, il Milan o il Brescello) una partita più è di cartello e più attira gente. Più è scontata (oltre che povera di contenuti tecnici) e meno ne attira. Purtroppo parlo non solo di normali curiosi (per i quali è logico che si valuti l’appetibilità ed il coinvolgimento dell’evento) ma anche dei nuclei storici di tifo organizzato (al netto di un abbonamento già pagato, ovviamente).
        Anche quelli hanno importanti defezioni nelle partite di poco conto e generalmente si orientano su altro (sport in tv, eventi in giro, pranzi coi parenti, la famiglia, la morosa, passeggiata al lago, etc etc…) mentre ci sono tutti nei match che valgono una stagione.
        Pur riconoscendo ai giocatori il famoso “mazzo”, mi sembra un atteggiamento normalissimo ed umano, anche se non da iperfedelissimi che considerano la squadra prima della mamma..

        • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:43

          Il biglietto costava 14 euro, lo sai. 14 euro per una partita finita al 15esimo sono troppi.

      • zappinbo 2 Febbraio 2016, 12:08

        @ Maxetere: si parla di avvicinare gente nuova!

      • malpensante 2 Febbraio 2016, 12:30

        Max, tu si un tifoso de L’Aquila, non uno spettatore. E anche da tifoso, se lo spettacolo è miserevole, capisciamme che non si può fucilare i disertori.

      • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:52

        Maxetere, guarda che io c’ero, non ho disertato. Se l’avessi fatto avresti anche ragione, ma io ho solo consigliato a ipotetici neofiti di venire a una partita successiva. O forse si può pensare che il livello di quella partita possa convincerli che questo sia uno sport da seguire? Chi è venuto a vedere i Quins o il Montpellier ha visto una bella partita, con ritmo alto, al netto dei punti subiti. E il prezzo del biglietto è sempre uguale, anzi, per la Coppa si riusciva a prendere col 20% di sconto andando a fare la spesa al Leone di Lonato nel weekend precedente (tanto per parlare di una delle poche idee intelligenti di marketing viste in Eccellenza, che però sicuramente non basta).
        Come mai invece per L’Aquila c’erano 450 persone in meno rispetto alla media, che su numeri di 1025 presenze significa che metà del pubblico abituale ha disertato? Non sono stato io a dire di fare altro a tutta quella gente, semplicemente hanno pensato tutti quel che ho pensato io ma loro l’hanno messo in pratica.

  20. Giovanni 2 Febbraio 2016, 11:35

    Tanto tra poco arriva la terza franchigia… 😉

  21. fracassosandona 2 Febbraio 2016, 11:40

    rapporto qualità prezzo: perché dovrei dare al botteghino del Petrarca che affronta il San Donà più soldi (o gli stessi) che do a quello di Treviso quando ospita il Munster?
    fino a prova contraria lo spettatore paga il prezzo dello spettacolo e non fa beneficenza…
    mi risulta poi che le zebre abbiano prezzi ancora più popolari…
    il tifoso sfegatato sarà anche disposto a spendere pur di vedere la propria squadra, il semplice appassionato, giustamente, sceglie se andarsi a vedere magari anche la serie A o l’Elite U18 gratis…

    • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 11:51

      Giusto anche questo.
      Son tre settimane di seguito che vado a Parma per vedere le Zebre (con Tv, Gloucester e Munster. Mica pizza e fichi) e pagando 5€ ad ogni ingresso.
      A Calvisano ne pago 15.
      Non vale la pena che io aggiunga altro.

      • fracassosandona 2 Febbraio 2016, 12:11

        vale la pena che tu continui ad andare a vedere le Zebre… 🙂

        e qui subentra il mancato coordinamento Pro12 ed eccellenza…

        il pubblico del rugby è composto da pochissime fedelissime beghine: quelli che trovi al Quaggia li vedi anche a Monigo…
        quando c’è una partita di cartello a treviso è facile trovare giocatori dell’eccellenza sugli spalti, a loro volta appassionati spettatori… il più delle volte la gente è costretta a scegliere ma gli scapoli ed i divorziati se le vedrebbero volentieri entrambe…
        l’abbonamento integrato tra club d’eccellenza – pro12 non garantirebbe maggiori incassi al botteghino ma sicuramente degli spalti belli pieni e maggiori introiti ai bar…

        • Giovanni 2 Febbraio 2016, 12:17

          “il pubblico del rugby è composto da pochissime fedelissime beghine”…ecco cos’eran tutte quelle “madonne” che sentivo tirare giù @mauro!! 🙂

        • enricalvisano 2 Febbraio 2016, 16:57

          @fracasso, un buon punto di partenza sarebbe anche fare in modo di evitare che San Donà e Mogliano (e magari pure Padova e Rovigo) non giochino lo stesso giorno di Treviso in casa. E poi fare lo stesso tra le Zebre e le vicine Calvisano, Piacenza e Viadana.
          Innanzitutto non lo stesso giorno, ma se anche si riuscisse a non far coincidere il weekend nella maggior parte dei casi, sarebbe ancora meglio.

      • Cuco23 2 Febbraio 2016, 12:18

        Però Thunderstruck, se ti ricordi il soggetto delle foto che mi mandasti tempo fa, direi che quello vale da solo il prezzo del biglietto per andare al Peroni Stadium 😀

        • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 12:29

          Ahahah! Eh ma…quando poi ci fai il callo, perdi l’effetto-novità e lo releghi tra i dati acquisiti facenti parte del contesto. Un pò come la carta da parati. 🙂

    • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:46

      d’accordissimo @fracasso…

      • San Isidro 2 Febbraio 2016, 23:48

        anche sull’abbonamento integrato Pro 12-Eccellenza…

  22. mcasal 2 Febbraio 2016, 13:29

    Non è Checchinato e la Fir che a lungo periodo dovranno occuparsi dei campionati, bisogna che nasca una lega professionistica che si occupi di sponsor, marketing territoriale e che renda il prodotto migliore di quello che è. Una federazione sportiva fa altre cose.

    • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:52

      La L.I.R.E.??? 😉

      • mcasal 4 Febbraio 2016, 00:42

        eh già. per me che sia sparita non è cosa da poco. poi aveva i suoi grandi difetti ma una lega serve

  23. massimo1 2 Febbraio 2016, 13:35

    Magari i dati spettatori fossero giusti! Per quanto riguarda rovigo sono attendibili e in calo rispetto anno scorso, le posse praticamente si sono sciolte e soppravvivono grazie a 3 persone. La delusione e’ tanta e il tifo al momento si e’ spento la finale persa e gli attori sono ancora un pesante ricordo.

  24. giobart 2 Febbraio 2016, 14:00

    Sinceramente le quote della Lazio e delle Fiamme Oro le battiamo anche noi, abbondantemente, che siamo in c1, rifletterei sulla cosa…

  25. Mr Ian 2 Febbraio 2016, 15:00

    Bene o male siamo ai soliti discorsi e numeri dello scorso anno, il solo dato un pò diverso è legato a Rovigo, ma penso che le varie vicissitudini societarie possono in qualche modo influenzare la fascia di tifo più intransigente.
    Per il resto i numeri esigui dell Eccellenza possono essere influenzati anche da altri fattori, ad esempio i raduni juniores del sabato pomeriggio, ragazzini e genitori in meno che potrebbero andare allo stadio.
    Il rugby interessa sempre a pochissime persone, non penso la FIR su questo abbia grosse responsabilità, vado allo stadio se chi mi offre il prodotto me lo rende anche comodo ed accogliente, non basta solo lo “spettacolo” del campo.

    • ginomonza 2 Febbraio 2016, 16:04

      Beh se invece della sede avesse diretto gli sforzi nel rendere gli stadi del rugby più accoglienti magari qualcosa di meglio si poteva avere,o no?

      • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 16:40

        Gino e Mr Ian, cosa dovrebbe avere di concreto uno stadio per esser maggiormente accogliente rispetto ad ora? Io ho girato tantissimi stadi e l’unico che ho trovato poco “accogliente” è il Lanfranchi, tra i pochissimi parcheggi esterni, una club house in tensostruttura da incubo e punti di ristoro/merchandising che sono bugigattoli sottodimensionati per la categoria della squadra. Per il resto ho sempre trovato strutture più o meno adeguate alla categoria. Seggiolini per sedersi, possibilità di girare per i vari settori dello stadio, aree per i più piccoli, ingresso per i cani etc… Il problema della poca appetibilità, per me, è ciò che si vede in campo. Per il resto mi sembra un piacere gironzolare comodi in una struttura facendo ciò che si desidera. Senza contare che non so quanto i soldi federali debbano essere elargite per strutture comunali o private a beneficio dei rispettivi club. Detto questo, concordo che il capitale per la sede FIR nuova rimane immorale e quasi osceno.

        • Mr Ian 2 Febbraio 2016, 17:41

          Non è tanto la struttura in se, quanto gli eventi pre e post partita che possono attirare il pubblico e fidelizzarlo, fermo restando poi che quel che conta è il pathos della partita. Ci può essere anche il circo, ma se per 10 minuti di spettacolo extrarugbistico devo assistere a 1000 mischie, ne faccio volentieri a meno….
          Che la fir faccia porcate ormai non è una novità, mi ci sono abiutato. Ma neanche fuori dalla fir non è che le cose brillino per funzionalità, ad esempio dal derby day mi aspettavo molto di più, soprattutto perchè organizzato dal Galles d Italia.

          • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 18:12

            Concordo su ogni parola. Il vero problema è che preventivamente non puoi mai sapere se la partita a cui vorresti assistere avrà 1000 mischie ogni 10 minuti o se invece sarà un bello spettacolo a suo modo divertente.
            E’ il tifo per dei determinati colori o la “malattia” per questo sport che ci porta alla fine ad andare, ad assistere e ad uscire con l’impagabile soddisfazione di potersi ogni volta lamentare. 🙂 E’ quasi un fattore ideologico-patologico.
            Il fatto è che invece i semplici curiosi, se assistono a due “spettacoli” pietosi su due volte che vanno, non tornano più. Testato direttamente.

        • ginomonza 2 Febbraio 2016, 17:57

          Thunder non posso scrivere la bibbia qui però due o tre cosette si :
          Tribune degne di nome, tutte coperte e magari chiuse ai lati e dietro per evitare gli spifferi.
          Posti a sedere comodi e non sedili o gradoni.
          Facile raggiungibilità con navette per chi viene in treno!
          Poi le cose succitate da Ian,per esempio!

          • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 18:04

            Gino, io credo che se le nostre Eccellenti avessero tutte uno stadio come il Millenium, non avrebbero un solo spettatore in più. Ma son pareri.

  26. Antonio9 2 Febbraio 2016, 16:05

    Il Petrarca ha pure perso almeno 2000 presenze del derby day , quest’anno dove va essere al Plebiscito ed invece a Monigo e’ stato un disastro, oltretutto i 1600 sono stati contati per Mogliano Sandona quando in realtà i trevigiani erano poche decine …. E ti saluto media !

    • try 2 Febbraio 2016, 16:33

      Guarda che Padova ha guadagnato almeno 1000 spettatori dal derby e non perso 2000.

      • Antonio9 2 Febbraio 2016, 18:37

        Sei tu che sbagli : il Derby Day giocato a Padova 2 stagioni fa ha fatto 4600 spettatori , e quest’anno ne avrebbe fatti più o meno gli stessi .
        Il Petrarca, acconsentendo alle richieste di Mogliano , ha fatto un grosso errore, perché a Monigo c’erano i rossoblu ed i tuttineri, qualcuno di San Donà e poche decine di Moglianesi.

  27. San Isidro 2 Febbraio 2016, 17:11

    I dati delle romane purtroppo sono quelli che sono, c’è poco da girarci intorno…come ho sempre detto, avere una costante di almeno 1.000 spettatori a partita per Lazio e Fiamme Oro sarebbe già più dignitoso per una metropoli come Roma…proprio per la sua grandezza però la città per fortuna esprime numerose realtà ovali nelle varie categorie, soltanto nell’urbe ci sono 17 squadre seniores che quasi tutte le domeniche sono impegnate nei loro campionati (2 in Eccellenza, 3 in Serie A, 1 in Serie B, 3 in Serie C1 e 8 in Serie C2), la massima serie dunque non è per tutti gli appassionati ovali romani l’unica categoria da andare a vedere…personalmente quest’anno non sono mai andato, per un motivo o per l’altro, a vedere la Lazio (vedrò i biancocelesti nel derby di domenica a Ponte Galeria), le Fiamme le ho viste tre volte (contro Mogliano, Rovigo e i portoghesi in coppa), ma mi sono stradiverito alla grande con la Serie A con Capitolina, CUS Roma e Primavera nello stesso girone! Della serie cadetta per ora mi sono andato a guardare con moltissimo piacere 8 partite, compresi 6 dei 7 derby finora giocati…la Serie A con la nuova di formula da due stagioni è indubbiamente più attraente dell’Eccellenza e nella capitale, soprattutto con la questione delle tante stracittadine, in diversi di Roma Nord, tra cui me, l’hanno anteposta all’Eccellenza…i numeri non sono mai stratosferici, ma per Primavera-Capitolina c’erano 1000 persone (probabilmente più di quante ci saranno per Fiamme-Lazio domenica) e per gli altri derby comunque c’è stata una media di 4-500 persone a partita (un pò meno per CUS-URC e pò di più per CUS-Primavera della prima fase in cui saremmo stati almeno 700)…
    In tutto questo c’è da dire ogni club romano ha i suoi fedelissimi (tra tifosi di vecchia data, ex giocatori, parenti/amici di chi è in campo, genitori dei ragazzi delle giovanili, ecc) e non sono poi così tanti quelli che si spostano da un campo all’altra della città per vedere un’altra squadra, il nutrito gruppo di supporters della Primavera dubito che faccia la trasferta alla “Gelsomini” per vedere un Fiamme-Petrarca, anche se i loro ragazzi magari giocano in trasferta…alcuni club poi sono realtà di quartiere che hanno tantissimi tifosi al seguito della zona, come il Villa Pamphili al Corviale che attira appassionati di quel quadrante sud-ovest della città e nelle gare di cartello di C1 (il classico con la Rugby Roma su tutti) fa più spettatori di Lazio e Fiamme in massima serie…io personalmente, quando posso, mi muovo per ogni categoria, magari non per la C2 che è un livello troppo amatoriale (anche se il derby dei centri sociali tra gli All Reds di Ostiense e lo Spartaco del Tuscolano meriterebbe, giusto per il divertimento, e li hanno pure messi in un girone diverso dalla Fiumana Roma, la squadra legata a Casapound, altrimenti ne avremmo viste delle belle), adesso poi ci sarà da divertirsi in C1 dal momento che tutte e tre le compagini cittadine di categoria (Rugby Roma, Villa Pamphili e Roma Urbe) sono passate alla fase promozione del Girone G, 6 accesi derby per un solo posto in Serie B!
    Mettiamoci anche le distanze, chi non è di Roma secondo me non si rende conto delle vaste dimensioni urbane, andare da una parte all’altra della città è un viaggio (considerando pure che linee della metro sono solo tre visto che ogni volta che scavano ce esce fori ‘na capoccia de Silla o ‘na villa de Marco Aurelio), dalla periferia nord dove abito per arrivare a Ponte Galeria per le Fiamme ci metto un’ora di trenino, anche in macchina i tempi sono più o meno gli stessi perchè bisogna farsi tutto il tratto occidentale del GRA…i fedeli tifosi della Rugby Roma (che vengono prevalentemente da Roma Sud) adesso devono farsi il viaggio fino a Tor Tre Teste dal momento che la prima squadra bianconera è stata sfrattata dal Tre Fontane dell’EUR, figuriamoci se hanno pure voglia di arrivare fino all’Acquacetosa a vedere la Lazio…
    Insomma, non voglio assolutamente giustificare i numeri non positivi dell’affluenza per le due squadre della capitale che sono in Eccellenza, ma giudicare il rugby romano solo in base a quei numeri secondo me è un pò superficiale…quando si parla di rugby a Roma bisogna tenere in considerazione che ci sono tante altre realtà ovali oltre a Lazio e FF.OO, ognuna con la propria cerchia di appassionati e sostenitori (e c’è pure un buon numero di società che ha solo le giovanili e non una prima squadra, l’ultima nata è l’EUR Roma che dall’anno scorso ha messo su il settore minirugby), bisogna considerare le distanze enormi (e che quindi non sempre si può/si vuole andare a vedere una delle due compagini dell’Eccellenza se si vive dall’altra parte della città), bisogna poi contestualizzare uno sport minore come il rugby (parlo a livello di club) in un contesto metropolitano come quello di Roma…

    • Thunderstruck 2 Febbraio 2016, 17:46

      San, ad un conoscitore di Roma e di rugby come te voglio fare due domande:
      1) che seguito potrebbe avere per te una franchigia a Roma? Ad esempio se spostassero le Zebre. I romani non attraverserebbero la città per andare a vedere il Munster invece dei Lyons Piacenza? Quanti spettatori farebbe a tuo avviso? Più o meno di Parma?
      2) Il Rugby Roma scudettato di Pratichetti quanto pubblico aveva?

      • boh 2 Febbraio 2016, 17:52

        Per la questura 1.000 per San 80.000

      • San Isidro 2 Febbraio 2016, 18:51

        @Thunder,
        1) come ho detto su, basarsi solamente sui dati (seppur non incoraggianti) delle due romane di Eccellenza sarebbe superficiale…la Pro 12 è un prodotto diverso, una franchigia a Roma (magari le stesse Zebre portate qui dalla FIR) sicuramente attirerebbe gran parte degli appassionati e dei supporters delle varie realtà capitoline, ma di sicuro anche dalle piazze storiche della provincia, del Lazio e del centro-sud (sono certo che ci sarebbero appassionati che arriverebbero dalla Toscana, dall’Umbria, dall’Abruzzo, da Napoli, da Benevento, ecc), poi penso pure che i tifosi al seguito delle varie franchigie celtiche sarebbero di più dal momento che magari coglieranno la trasferta per farsi un week-end turistico nella capitale…parte dei romani che vanno a vedere il 6N all’Olimpico e che non sono legati ai vari club cittadini magari potrebbero interessarsi ad un torneo pro vero come quello celtico…insomma è una sfida, ma penso che portare il Pro 12 a Roma si possa fare, non ho idea di quante persone possa attirare all’inizio, ma con i presupposti di cui ho parlato sopra e con un buona pubblicità sul territorio per me i numeri di Parma e di Treviso si possono superare…va detto pure che le Zebre hanno avuto all’inizio un rapporto freddo con Parma per la vicenda-Aironi che era successa nella vicina Viadana (e tuttora so che in parecchi che seguivano gli Aironi per niente o raramente vanno a vedere le Zebre), da un’altra parte può essere che l’accoglienza per la franchigia sia diversa…
        2) la Rugby Roma nel suo periodo migliore targato RDS ha raggiunto anche picchi di 5000 spettatori al Tre Fontane (ogni tanto naturalmente, ma quei numeri ci sono stati), comunque quando ha continuato in massima serie, anche nel post-RDS, i numeri non sono stati mai altissimi, per le gare del Super 10 si andava da qualche centinaio di spettatori a 1000/1500 per le gare di cartello, comunque nel 2009 quando c’è stata RR-Racing per la Challenge Cup ci furono 3.500 persone…la finale scudetto del 2000 contro L’Aquila fece 16.000 spettatori al Flaminio (circa la metà però erano abruzzesi)…

        • Stefo 2 Febbraio 2016, 18:58

          San benissimo, i fedelissimi, parenti ed amici dei giocatori continueranno ad andare a vedere il club, il parente, l’amico.

          • Stefo 2 Febbraio 2016, 18:59

            E se gran aprte degli spettatori e’ quella e’ la dimostrazione che la fame di rugby di un pubblico grosso forse non e’ cosi’ scontata.

          • San Isidro 2 Febbraio 2016, 19:17

            infatti ho detto che sarebbe una “sfida” portare una franchigia a Roma, ma è un esperimento che si può fare per i motivi di cui ho parlato sopra…quando parlo di “fedelissimi” mi riferisco ai vari supporters delle varie realtà del rugby romano che si spotano poco, o per niente, per andare a vedere un’altra squadra in città, ma un prodotto diverso come la Pro 12 potrebbe attirare tutti i vari appassionati delle numerose piazze ovali capitoline…

          • gsp 3 Febbraio 2016, 00:01

            ahh finalmente sei arrivato, m’hai lasciato solo come bombolo a prendere pizze, tsss, tss, a difendere la franchigia romana (non) vaticana. non c’e’ neanche @Sergio.

          • San Isidro 3 Febbraio 2016, 00:24

            ecchime, ecchime, Peppe…@Sergio nun lo so ‘ndo s’è ficcato, sarà ancora imbottijato sulla Flaminia…

          • Sergio Martin 3 Febbraio 2016, 00:41

            Ecchime, m’ero fermato all’Acqua Acetosa a vede’ gli allenamenti aperti daa Maggica Azzura:
            https://www.facebook.com/Federugby/posts/1148531721824528:0
            Daje Sergione! Daje Canna! Daje Robocop!!
            Finalmente nun me devo travesti’ da giardiniere pe’ vede’ gli allenamenti!!
            Grazie, Cimbrico!!

  28. mamo 2 Febbraio 2016, 17:41

    In proporzione, rispetto all’Eccellenza e la serie A, fanno più spettatori le C territoriali di qualche buco di culo di paesino. E’ ovvio perché lì, nel paesino, magari è l’unica cosa che puoi fare la domenica che non sia startene a casa.
    In proporzione.
    Nelle Città è diverso nelle Metropoli ancora di più: concorrenza spietata non solo di altri sport ma anche dei centri Commerciali aperti sempre, ma pure altri tipi di spettacoli: è dell’altro giorno la notizia che il Piccolo di Milano ha fatto più abbonamenti del Milan e non mi si venga a dire che a Milano non ci sono Milanisti.
    Ma per me c’è di più.
    L’Eccellenza è un campionato ibrido giocato per lo più da squadre che in passato si giocavano il titolo della migliore d’Italia; sopra Rovigo, Padova, L’Aquila (…) non c’era nessuno: chi vinceva il campionato era il Campione d’Italia. Punto.
    Le due Celtiche, a mio modesto parere, hanno alterato gli equilibri e relegato l’Eccellenza a un minus che svilisce anche l’attenzione dei più appassionati perché essere Campioni d’Italia vale certamente di meno che arrivare anche solo settimi in Pro12, ma anche penultimi in pro12.
    Poi se qualcuno mi chiedesse cosa farei per risolvere il problema io risponderei testualmente: Booooohhhhh ?

    • boh 2 Febbraio 2016, 17:50

      Diciamo, che l’eccellenza è svilita dal fatto che in pro12 ti puoi vedere 10 belle squadre (le altre due ogni tanto.

      • mamo 2 Febbraio 2016, 18:54

        Anche questo, certo.
        Ma vuoi mettere l’orgoglio di essere i primi in Italia ?
        Adesso, se vinci il campionato sei primo di una sotto-categoria perché è così che mediamente la si vive l’Eccellenza.

  29. NZ74 2 Febbraio 2016, 18:03

    anche i costi come scritto sopra incidono, 15 euro per l’eccellenza sono esagerati visto che poi una birra ed un panino ci vanno sempre dentro… le Zebre costano 5/10 euro (lo stesso prezzo di una B veneta) , vedi giocatori nazionali ed internazionali, un appassionato queste valutazioni le fa’…. il rugby e’ nei piccoli centri, gli zoccoli duri ci sono e ci saranno sempre, poi ci sono momenti in cui vai ed altri in cui ci pensi su, nelle grandi citta’ non prende piede, per questo le c regionali fanno pubblico non pagante ma consumante….

  30. 6nazioni 2 Febbraio 2016, 19:21

    scusate ma siete sicuri sui dati dell’aquila? mi suona molto strano….

  31. Aq Rc 2 Febbraio 2016, 19:22

    Aumenta nettamente il pubblico del “Fattori”: i dati certificati degli spettatori nelle gare di andata.

    Nonostante un girone di andata un po’ avaro di soddisfazioni in campo, cresce in maniera percepibile il pubblico del “Tommaso Fattori” dell’Aquila, anche grazie ad alcune iniziative che intrecciano L’Aquila Rugby Club e il territorio aquilano, come la card abbonamenti, gli sconti per gli studenti e per gli amici degli abbonati.

    Il club neroverde annuncia, in un’ottica di trasparenza e correttezza, i dati totali e il dettaglio degli spettatori che hanno affollato il “Fattori” nel girone di andata appena terminato, durante il quale il XV neroverde ha affrontato in casa Petrarca, Mogliano, Fiamme Oro, Lyons e San Donà. La media di spettatori in ogni partita è leggermente inferiore a quella comunicata alla Fir, ma sostanzialmente in linea (considerando che bambini, ragazzi e ragazze under 17 usufruiscono dell’ingresso gratuito) con quanto dichiarato, con una stima, dall’ufficio stampa della società che gioca in casa all’ufficio media della Federazione, qualche minuto dopo la fine di ogni partita.

    I dati che il club mette a disposizione di stampa e tifosi, invece, sono quelli definitivi ed elaborati in collaborazione con Live Ticket – partner dei neroverdi per la stagione in corso – di ingressi di spettatori paganti e in quota abbonati. La media degli spettatori nelle prime cinque partite interne è di 824 persone. Miglioramento, in termini di partecipazione degli appassionati, rispetto allo scorso anno. Come anche il numero definitivo degli abbonati supera le 420 unità, cifra considerevole che testimonia una fiducia a medio-lungo termine nei confronti dell’Aquila Rugby Club.

    La gara più seguita dal pubblico è stata, nel girone di andata, quella del venerdì sera con diretta televisiva tra neroverdi e Fiamme Oro, seguita dall’incontro con i Lyons Piacenza prima di Natale e dalla sfida persa all’ultimo secondo con il San Donà, sabato scorso.

    Il dettaglio partita per partita / girone andata campionato rugby Eccellenza 2015-2016*

    2a giornata
 / L’Aquila Rugby Club v Petrarca Padova
    Spettatori totali 735
    3a giornata / L’Aquila Rugby Club v Marchiol Mogliano
    Spettatori totali 647
    5a giornata / L’Aquila Rugby Club v Fiamme Oro Roma
    Spettatori totali 1030
    7a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lyons Piacenza
    Spettatori totali 955
    9a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lafert San Donà
    Spettatori totali 751

    *quota card abbonamenti 426

  32. sentenza 2 Febbraio 2016, 20:12

    Sta di fatto che con questi numeri, ma nemmeno se fossero il triplo, non ci sostieni certo ne il professionismo ne il semiprofessionismo. E fai fatica pure a dare rimborsi minimi a tutti, considerando che comunque gli stranieri li devi pagare. Mala tempora currunt… e continueranno a currere…

    • Hullalla 2 Febbraio 2016, 23:57

      Aumenta nettamente il pubblico del “Fattori”: i dati certificati degli spettatori nelle gare di andata.

      Nonostante un girone di andata un po’ avaro di soddisfazioni in campo, cresce in maniera percepibile il pubblico del “Tommaso Fattori” dell’Aquila, anche grazie ad alcune iniziative che intrecciano L’Aquila Rugby Club e il territorio aquilano, come la card abbonamenti, gli sconti per gli studenti e per gli amici degli abbonati.

      Il club neroverde annuncia, in un’ottica di trasparenza e correttezza, i dati totali e il dettaglio degli spettatori che hanno affollato il “Fattori” nel girone di andata appena terminato, durante il quale il XV neroverde ha affrontato in casa Petrarca, Mogliano, Fiamme Oro, Lyons e San Donà. La media di spettatori in ogni partita è leggermente inferiore a quella comunicata alla Fir, ma sostanzialmente in linea (considerando che bambini, ragazzi e ragazze under 17 usufruiscono dell’ingresso gratuito) con quanto dichiarato, con una stima, dall’ufficio stampa della società che gioca in casa all’ufficio media della Federazione, qualche minuto dopo la fine di ogni partita.

      I dati che il club mette a disposizione di stampa e tifosi, invece, sono quelli definitivi ed elaborati in collaborazione con Live Ticket – partner dei neroverdi per la stagione in corso – di ingressi di spettatori paganti e in quota abbonati. La media degli spettatori nelle prime cinque partite interne è di 824 persone. Miglioramento, in termini di partecipazione degli appassionati, rispetto allo scorso anno. Come anche il numero definitivo degli abbonati supera le 420 unità, cifra considerevole che testimonia una fiducia a medio-lungo termine nei confronti dell’Aquila Rugby Club.

      La gara più seguita dal pubblico è stata, nel girone di andata, quella del venerdì sera con diretta televisiva tra neroverdi e Fiamme Oro, seguita dall’incontro con i Lyons Piacenza prima di Natale e dalla sfida persa all’ultimo secondo con il San Donà, sabato scorso.

      Il dettaglio partita per partita / girone andata campionato rugby Eccellenza 2015-2016*

      2a giornata
 / L’Aquila Rugby Club v Petrarca Padova
      Spettatori totali 735
      3a giornata / L’Aquila Rugby Club v Marchiol Mogliano
      Spettatori totali 647
      5a giornata / L’Aquila Rugby Club v Fiamme Oro Roma
      Spettatori totali 1030
      7a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lyons Piacenza
      Spettatori totali 955
      9a giornata / L’Aquila Rugby Club v Lafert San Donà
      Spettatori totali 751

      *quota card abbonamenti 426
      😉

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