Ma il DS dei Bersaglieri avverte, prima di risultati tangibili ci vorrà molta strada
Rovigo, parla Bettarello: con McDonnell giocatori liberi di esprimersi
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Di fatto non ha detto che l’esonero di Pippo era necessario seppur doloroso per dare una sferzata alla squadra e responsabilizzare i giocatori ma l’esatto contrario, criticando l’impostazione del lavoro del nocetano con la squadra e sollevando gli atleti da ogni responsabilità, dicendo che prima erano “ingabbiati”.
Parole che a Frati faran certamente piacere(?!)…
Fatico poi a capire la frase “il rugby non è uno sport programmabile”. Se il segreto fosse “la libertà di esprimersi” vigerebbe l’anarchia ovunque e la figura di un coach nemmeno servirebbe. Mah…
Credo che tra la totale libertà e l’essere il giocattolo di un allenatore(?!) ci possa essere una via di mezzo.
Chiudo sulla partita del Peroni a cui ho assistito: Calvisano, senza fare cose iperboliche, ha vinto con una certa facilità contro un Rovigo che si è dimostrato innocuo e confuso. Se in panca ci fosse stato ancora Frati non credo che avrebbero fatto peggio. Anzi. Difensivamente si son dimostrati tenaci, ma lo son sempre stati. Sono il Rovigo, non il Capracotta. Mi chiedo che segnali positivi possa aver visto Bettarello rispetto a prima, ma non vado oltre non avendo visto tutte le partite dei rossoblu.
Comunque sia, in bocca al lupo a tutti. Di un Rovigo forte c’è bisogno.
Mah.
quoto
Mi sembra la dichiarazione di un tecnico di u14…posso capire se a parlare fosse Hansen, ma se l improvvisazione è quella che si è vista contro Calvisano, meglio non dire nulla…
Prossimo 15:
Parker, Gillespie, Davis, Coleman, Young, Coltrane, Roach, Blakey, Monk, Mingus, Christian, Hawkins, Shepp, Haden, Taylor.
Ahahah! Improvvisazione rugbyjazzistica al potere! Ma per avere maggiore “libertà” come vorrebbe Bettarello ci avrei messo più Free con Ayler, Cherry, SunRa, Urbani e Schiano (qualche italiano ci vorrà, no? 🙂 )
Anarchia pura.
Rava. 🙂
nel 1989 Dizzie Gillespie ci fece il grandissimo regalo di tenere un concerto a San Donà (c’ero anch’io…)
fortuna vuole che un mio compaesano (che non conosco ma che ringrazio) in questi giorni abbia messo su youtube un filmato che più artigianale ed analogico non si può, ma che proprio per questo trasmette le emozioni nell’ottica dello spettatore in sala…
Hai ragione, ma con l’età mi si è così ammosciato (parlo sempre di Rava eh… 🙂 ) che l’ho mentalmente rinnegato.
ti sei dimenticato il più free di tutti, Albert Ayler, e colui che aveva l’esclusiva di vendita di dischi su Saturno: Sun Ra 😉
cavolo l’ha detto Thunderstruck, scusate…
Be, posso almeno dire che già trovarsi in un gruppetto di cultori del FJ ha del pazzesco? 😉
Chiuderei con un nuovo titolo per l’articolo: THE HELIOCENTRIC WORLDS OF SUNBETTARELLO 🙂
🙂
secondo me è solo una questione di “stagionatura”
Credo che facendo queste affermazioni abbia parlato di se stesso e del suo modo di giocare.
Che un talento in apertura si debba sentire libero di fare delle scelte ci sta ma che si debbano sentire liberi tutti e quindici mi sembra paradossale salvo che non volesse dire che ognuno, all’interno di uno schema, ci possa mettere del suo.
Comunque sono affermazioni tutt’altro che eleganti.
Che profonda tristezza, nel leggere coscia può arrivare a dire uno che, da bravo giocatore quale era, si trasforma in soldato del regime.
Il rugby non e’ uno sport programmabile….infatti le grandi squadre evolute lavorano su tattiche e schemi di gioco iperprogrammati, naturalmente sempre pronti a cambiare in base alle esigenze.
Dove allenatori e assistenti lavorano per guardare tagliare i video per poi preparare gli allenamenti la squadra per la partita…….grazie a Bettarello e altre persone come lui sono la dimostrazione che essere bravi giocatori nn vuol dire essere bravi allenatori!il rugby in 20/30 anni è cambiato chiara e cambierà sta nell’i telligenza delle persone se adattarsi oppure no!
Ecco….appunto !!!
Credo che Bettarello intendesse dire proprio questo.
E’ giustissimo avere schemi di attacco e di difesa, impostare un sistema di gioco ma, lo stesso, deve essere cambiato secondo l’evoluzione del match.
Pippo, secondo il mio parere, teneva troppo al rispetto, a volte anche spasmodico, del sistema di gioco studiato e provato durante la settimana “ingabbiando” poi i giocatori al rispetto assoluto dello stesso.
Credo che l’esempio più lampante sia, purtroppo, la finale dello scorso anno, dove, pur avendo giocato per parecchio tempo con un uomo in più, non ha fatto nulla per cambiare il sistema di gioco impostato per il match.
Mah io c’ho giocato contro McDonnell e mi è sembrato solo XXX XXXXX X…., però spero che con il tempo sia migliorato e che sia diventato un buon allenatore.
@giobart nell’esprimere i suoi pareri eviti di usare certi epiteti…per quanto accennati!
La Redazione
Intanto hanno vinto contro Mogliano in coppa.
(Notare il posizionamento difensivo di Odiete in occasione della prima e seconda meta)
https://youtu.be/xZYTmTkTJT8
Nella prima era andato a chiudere all’esterno (mi sembra a sinistra dell’ala) perché erano in inferioritá poi il calcetto ha fatto il resto.
Nella seconda invece si era corso all’interno dove stava attaccando RO per poi rientrare dietro in mezzo, e la zona che ha bucato Besson era comunque coperta.
Dai, xnebiax, sii clemente !!! 😉
Mastella… :/
🙂
Uno che sostiene che il rugby non è uno sport programmabile mi sa che abbia le idee molto confuse…o forse non ha idee.Carissimo Presidente faccia un po’ di pulizie primaverili. Ormai siamo alla frutta…Peccato.