Ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I minori stranieri, se in Italia da quando hanno 10 anni, trattati come gli italiani
Lo Ius Soli sportivo ha il “sì” definitivo del Senato, ormai è legge
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Bene!
La stessa persona sarà italiano per lo sport e straniero per i concorsi pubblici. Bella ipocrisia.
Quoto Giovanni…
Eh, ma per un po’ di medaglie va bene, per permettere ad una persona di avere gli stessi diritti di quelli che vivono accanto a lui no…
Infatti bisognerebbe entrare anche in Italia nel 21esimo secolo e riformare la legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello ius soli.
Speriamo che questo passo sportivo sia una spinta.
Mettiamola così: è un primo piccolo passetto in avanti. Piccolo ma significativo e pure concreto. Se il fine è quello di agevolare l’integrazione è un buon fine.
La penso così anch’io: bene, e procediamo.
Mi accodo…un piccolo passettino ma importante.
Speriamo sia solo l’inizio.
aspetta, è solo il prologo ai prossimi Hunger Games per ottenere la cittadinanza italiana… scartata invece l’ipotesi di abbinarla alla lotteria di capodanno.
In compenso chi ha compiuto reati contro la pubblica amministrazione ed usufruisce del patteggiamento è perfettamente eleggibile, sia in Parlamento che a livello locale. Solo in Italia la legge sul patteggiamento non prevede ammissione implicita di colpa.
Peró oggi é meglio di ieri Giovanni, no?
Direi proprio di sì!
Mah insomma…vengono parificati solo dal punto di vista sportivo…per quelli che sono i diritti civili un po’ piu’ importnati (pensa al solo votare) no.
Per curiosità,come funziona in Eire?
Non sono sicuro , avevano uno ius soli forte ma mi pare sia stato in qualche modo ristretto una decina d’anni fa…
Vabbè Stefo non sarà la panacea ma un passo avanti sicuro!
gino hai ragione pero’ la trovo ipocrita come cosa.
Già, e ancora meglio gli equiparati. Non mi ricordo il nome del giocatore che aveva vestito la maglia dell’Inghilterra e che poi fu espulso per mancanza di permesso di soggiorno.
E adesso gli irredenti del Blog?
Piccolo passo in avanti, una crepa importante nel muro degli occhi chiusi
Era anche ora, mi viene però un dubbio
Nel mondo pro, ma anche di altri sport pro, un atleta X nato in Gambia (primo paese che mi passa per la testa) portato in Italia da bimbo e formato quindi qua, al compiere del decimo anno “italiano” acquista i diritti da italiano sportivo, giusto?
Ok ma può esser selezionato per la nazionale italiana? E nel caso accettasse quella del Gambia perde i diritti acquisiti? Non so é un esempio particolare ma il DDL prevede qualche diritto/dovere?
In termini di NAzionale valgono le regole delle federazioni internazionali…se giochi col Gambia non puoi poi giocare con altra Nazionale.
E no stefo ci son svariati atleti (atletica soprattutto) che partecipano ad un edizione del mondiale con una nazione per poi cambiare residenza et voilà partecipano con un altra nazione
Come Victor An o Fiona May (e tanti tanti altri)
@kat lettura e comprensione: “valgono le regole delle federazioni internazionali”…l’atletica evidentemente ha regole piu’ permissive.
La Fir sta alle regole di WR, la FIDAL a quelle della IAAF che non conosco e cosi’ via.
la may cambió cittadinanza per matrimonio, quindi partecipó da cittadina italiana, e la iaaf non proibiva, penso neanche ora, di cambiare nazionale una volta che hai indossato la malia di un’altra se per quel paese non ci sono limiti
merlene ottey ha corso per la Giamaica e per la Slovenia, a mondiali e olimpiadi..
Kat ti rispondo per quanto riguarda il calcio !
Sembra che se un ragazzo immigrato o anche nato in Italia da genitori misti dovesse rifiutare una convocazioni per la nazionale italiana di qualsiasi livello in favore di quella dell’altro genitore non verrà mai più convocato!
Ok ma parlavo in una condizione di scelta non effettuata
Se non ha fatto scelta è convocabile!
Non so come sia negli altri sport, ma nel rugby evidentemente eravamo già avanti da tempo: so per certo che i bambini residenti in Italia, benché di nazionalità straniera, possono essere iscritti al club e partecipare tranquillamente a concentramenti e tornei vari…
la cosa piu’ importante dell articolo e che da un senso a tutto e’ lìultima frase, nuova normativa permetterà ai ragazzi minorenni e che vivono nel nostro paese “almeno dal compimento del decimo anno d’età”,il che significa prima di evidenti talenti sportivi agonistici,solo un idi..a ehm..un leghista non la approverebbe…
Non c’entra niente la politica o l’ipocrisia e non serve dire che oggi è meglio di domani.
Hanno semplicemente tolto un sacco di vincoli ai cartellini e hanno snellito la burocrazia.
Inoltre a partire dai 14 anni ( insieme ai loro genitori )potranno firmare cartellini biennali anzichè solo annuali….. impediscono la tratta dei bambini-ragazzini con società che per un campionato regionale anzichè provinciale venderebbero anche l’anima di quella ******* della loro nonna.
e questo solo per le LND leghe nazionali dilettanti.
I Balotelli ( es. famoso delle squadre nazionali )potranno poi scegliere la maglia e firmare contratti a 16 anni ( mi pare …. o forse 17 ) e le società tipo Atalanta eviteranno di essere saccheggiate dalle inglesi o degli sceicchi.
Se poi pensate che l’abbiano fatto per il volley o per sensibilità umanitarie siete proprio innocenti e puri come dei bambini….. 🙂
Gds odierna
Nel grossissimo : Real e Atletico Madrid bloccate per traffico di minorenni
CVD
hanno adeguato, giustamente, la legge nazionale alle regole già mutate dalle singole fed per adattarsi ad un mondo diverso da quello di 30 anni fa, mantenendo un minimo di regola che eviti il fenomeno dei babypro, motivo dell’esistenza del vincolo di cittadinanza per fare sport sopra unaa certa età.
lo ius soli é tutto un altro discorso e spero sia trattato senza ideologie, perché per quanto, personalmente, ritenga doveroso cambiare le regole di itanializzazione dei bambini stranieri nati e/o cresciuti nel ostro paese, trovo la norma inutile nel diritto (dato che i minori in italia hanno pari diritti a prescindere dalla loro nazionalità, una delle poche norme fatte bene in questo paese) e che rischia di aprire le porte a lucro sulla pelle dei minori stessi
Chi frequenta le scuole in Veneto sa che i bambini di origine straniera sono tra il 30 e il 50%. Quasi tutti nati in Italia.
Come la tiri su una squadra senza di loro?
Gli italiani non si riproducono o fanno un solo figlio a quarant’anni.
La realtà è questa. Ho due figli e sono una bestia rara tra i miei coetanei.