Giappone, chiusa la regular season. E sugli spalti è boom

Definite le otto protagoniste dei quarti. E in sole due gare dell’ultimo turno si toccano 50mila spettatori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. davo 26 Dicembre 2015, 10:31

    e’ vero che son due realtà’ diverse. Pero’ in Italia il confronto lo farei con le due squadre pro’. Ma il risultato e’ pietoso, e la colpa non e’ solo delle due squadre (vincere dovrebbe portare più’ gente allo stadio ma ci credo poco).
    E’ che nel nostro campanilismo infinito non accettiamo l’idea che va oltre le squadre di paese, con 5 spettatori ( o 500, fate voi).
    Siamo amatori nell’anima, non siamo in grado di gesitre e di pensare in modo pro.

    • mamo 26 Dicembre 2015, 11:28

      Che sia triste vedere regolarmente le tribune vuote o semi vuote é verissimo, Davo. Peró per fortuna, a mio parere, esistono le squadre di paese che sono proprio quelle che sanno mantenere la base.
      In Pro io tifo una squadra, in Eccellenza un’altra e in A un’altra ancora e come me un po’ tutti gli appassionati (la A puó essere B o in giú).
      In ogni caso le squadre di paese, in proporzione, attirano molti piú spettatori cosí come le under o il mini.
      A mio avviso il problema sta nel livello, troppo basso dalle pro in giú, che non rende appetibile lo spettacolo. Chi non é appassionato, ex rugbysta o affini, non ha interesse ad andare allo stadio a vedere un TV che non da spettacolo e perde, o un’eccellenza che gioca 30 minuti su 80.
      Questo

    • malpensante 26 Dicembre 2015, 12:06

      Fossimo amatori nell’anima, saremmo argentini e saremmo capaci di fare i professionisti. Siamo professionisti nell’anima, e dilettanteschi in tutto.

  2. carlo s 26 Dicembre 2015, 12:02

    In Italia abbiamo bisogno delle grandi città per emergere: Roma, Milano,Napoli, Genova, Torino, Firenze…
    finché le squadre sono Viadana, Calvisano, Treviso, Rovigo, Mogliano non si va da nessuna parte, i numeri non si fanno.

    • DiegoGavetti99 26 Dicembre 2015, 16:17

      Ma di cosa stiamo parlando? Roma ne ha di squadre in alto livello eppure non hanno la media di Calvisano,Viadana,RV ecc.
      A Milano,che ospitava la squadra più titolata,ora ha tante squadre con ottime basi ma tetti precari e Milano in Eccellenza non si vede dai tempi dell’A1
      Su Genova ti posso dare ragione,servirebbe una squadra come loro in Eccellenza
      In più quando il livello era più alto Viadana e Rovigo aveva una media altissima come nessun’altra metropoli ha avuto negli anni 2000

    • Hullalla 26 Dicembre 2015, 18:20

      Ma come mai queste benedette grandi citta’ non emergono???
      I risultati che contano sono quelli del campo: quelli sono i numeri.

    • Andrea B. 27 Dicembre 2015, 10:45

      Senza Viadana, Treviso, L’Aquila, Rovigo, Calvisano, Padova, Mogliano, Prato etc etc il rugby praticamente non esisterebbe in Italia, per cui liberissimi di inseguire le “metropoli” ( fino a quando non capirete che il rugby non si trapianta, ma deve nascere spontaneo), però evitiamo di snobbare la provincia, grazie…

      • socceria 27 Dicembre 2015, 12:44

        Io credo che il problema non sia la provincia o la città, ma i soldi! Avete visto che pòpò di sponsor hanno questi!?!? Con sponsor cosi fai un marketing che levati! TV giornali internet merchandising manifestazioni ed eventi (connessi e non direttamente alle partite)…..

  3. Tanito Tikaram 26 Dicembre 2015, 12:08

    Secondo me occorre farsi una domanda più generale, senza dare addosso nel particolare al rugby italiano e ai suoi spalti spopolati.
    Perché in alcune nazioni il rugby funziona e in altre fa flop? La risposta non è per niente facile da trovare. In Spagna, in Germania, in Russia, in Georgia gli spettatori per le partite di club non sono più che in Italia, mi pare. In Argentina quanti sono? Non ricordo di aver mai visto immagini di folle traboccanti arrivare da laggiù, ma questo non significa che non lo siano. In Madagascar invece gli stadi sembrano sempre pieni, più o meno anche in Sri Lanka; e non penso che là il livello di gioco sia superiore a quello dell’Eccellenza. In India invece il rugby non se lo fila nessuno. Capire perché in certe parti del mondo il rugby viene vissuto come divertente e in altre come noioso, quasi senza sfumature intermedie. E’ come se ci fosse una membrana, rotta la quale il pubblico inizia a entusiasmarsi al rugby che fino a prima riteneva boring and confusing.

    • xnebiax 26 Dicembre 2015, 12:45

      Molto interessante. Io dico che il cambio di marcia avviene quando tanta gente inizia a capire le regole e vedere che non è uno sport violento per bruti ma molto regolato e con tecnica, abilità e rispetto delle regole. Ma forse sbaglio. O forse non è solo uno l’aspetto.

      • mamo 26 Dicembre 2015, 13:04

        Non credo tu sbagli ma io aggiungerei che sarebbe tempo di semplificare le regole, soprattutto in mischia. Mi ripeterò alla nausea nel ribadire che non puó essere appetibile per un neofita uno sport cosí “spezzattato”.
        Son quasi quasi convinto che in Italia se proponessimo un 13 o persino un 7 di livello, avremmo piú successo.

        • Tanito Tikaram 26 Dicembre 2015, 13:12

          In Argentina gli spettatori non mancano, ho cercato su youtube le immagini della loro ultima finale. Si tratta però appunto di una finale e lo stadio non è enorme, perciò il loro rugby per club sembra stare meglio del nostro ma rimanere lontano dai numeri del calcio https://www.youtube.com/watch?v=JJwgBKvvxUQ

        • sinistrapiave 26 Dicembre 2015, 18:59

          Sono assolutamente d’accordo con te. Per esempio , un neofita come me , trova assurda se non iniqua la regola che punisce l’in avanti minimo . Mi spiego meglio : capisco perfettamente che nel rugby la palla si passa all’indietro, ed è assodato , ma quando un giocatore tocca imprrcettibilmente la palla in avanti , spesso durante azioni veloci e concitate , ecco interrompere il gioco per questo mi pare una solenne cazzata. Apritemi gli occhi se ho detto una cavolata, ms quante volte mi innervosisce sta cosa…

          • sentenza 27 Dicembre 2015, 04:06

            Non è una cazzata, sono d’accordo con te. Avevo scritto tempo fa che il passaggio in avanti da permettere è quello a se stessi. Quindi non sarebbe più in avanti quando la riprende lo stesso a cui è caduta avanti. Una modifica facile che non implica nessun altro cambiamento.

          • Andrea B. 27 Dicembre 2015, 10:57

            Eh…in effetti …al sottoscritto ad esempio non torna la regola dei passi nel basket ( per me potrebbero smettere di palleggiare e poi riprendere quante volte vogliono ) ed a pensarci bene anche nella pallavolo la palla potrebbe toccare almeno una volta per terra, un po’ come nel tennis 🙂

          • socceria 27 Dicembre 2015, 12:50

            Dai non scherziamo……Quello è in avanti e basta….Tra l’altro noi non anglofoni non abbiamo la distinzione tra knock-on e forward pass, capìta questa differenza linguistica capisci automaticamente la regola

          • sentenza 27 Dicembre 2015, 14:42

            Il problema non è capire la regola, che la capiscono tutti, ma gli effetti che ha. Poi se vogliamo possiamo anche discutere la differenza tra un passaggio, cioè trasmissione volontaria del possesso, e l’errore di handling, ovviamente involontario e che non può definirsi passaggio.
            Poi se si vogliono fare più mischie ordinate perchè sono proprio la fase che da meno problemi, accomodatevi…

  4. samalo05 26 Dicembre 2015, 12:31

    in giappone è stata fatta una grande politica economica, guardate chi sono gli sponsor delle squadre e datevi una risposta. Ritengo che se le otto piu’ grandi aziende italiane “adottassero” un squadra avremmo anche noi risultati migliori e maggiori in termini di affluenza, giocatori e qualità del gioco.

    • narodnik 26 Dicembre 2015, 12:37

      non ci sarebbe tornaconto economico qua va calcio e basket e poi la situazione economica non e’ la stessa

    • malpensante 26 Dicembre 2015, 12:41

      Sono proprietari, non sponsor. Come lo è Benetton.

    • ginomonza 26 Dicembre 2015, 12:41

      Perché noi abbiamo 8 grandi compagnie?
      Eppoi non basterebbe : Generali sponsorizza ma non in Italia vedi tu!
      Personalmente ho disdetto le polizze che avevo con loro!

    • narodnik 26 Dicembre 2015, 12:49

      cmq i soldi per far bene in italia ci sono basta spenderli adeguatamente,vorrei sapere differenza tra capitale a disposizione degli argentini e noi…come in altri sport non c’e’ un rapporto cosi’ diretto fra soldi investiti e risultati,sopratutto in sport dove la tecnologia conta poco,basta vedere cosa fa il popolo cubano alle olimpiadi.

      • Andrea B. 27 Dicembre 2015, 11:01

        Anche il popolo nord coreano, in effetti, a volte coglie risultati eccellenti nello sport, malgrado ogni tanto una carestia imperversi nel paese…

    • DiegoGavetti99 26 Dicembre 2015, 16:20

      In Italia le grandi aziende hanno investito in calcio,basket e volley: il Sassuolo (MAPEI), Volley Casalmaggiore (Pomì),Reggio Emilia (Grissin Bon)

      • Tanito Tikaram 26 Dicembre 2015, 17:08

        Però questo non lo capisco: in che modo una grande azienda che adotta una squadra può rivoluzionare l’afflusso del pubblico? Con ingaggi di peso, con il marketing? Permettendo ai giocatori di diventare professionisti e di migliorare perciò la qualità del loro gioco? Forse con tutte queste cose, ma rimane il fatto che questi dovrebbero essere aspetti “aggiunti” del rugby. Se il rugby senza marketing, senza giocatori stranieri e senza professionismo non riesce a essere allettante il problema allora è, mi sembra, nel rugby stesso. Forse il mio è un ragionamento un po’ semplice e retorico, ma mi lascia perplesso il ragionamento opposto “qui il rugby non attira perché mancano le aziende sostenitrici”

        • Hullalla 26 Dicembre 2015, 18:24

          Infatti hai visto il marketing fantastico del Benetton (rugby), pur avendo alle spalle una multinazionale che di marketing ne sa a secchiate… difatti il pubblico di Treviso e’ da un pezzo che non riempie il pur piccolo stadio che hanno.

        • Andrea B. 27 Dicembre 2015, 11:19

          Si, il problema non è nel rugby, ma nel rugby in Italia: questi grandi gruppi investono dove comunque il terreno è già dissodato e concimato ( in Italia calcio,basket, volley, ciclismo), quindi dove corrono rischi “normali” per i loro investimenti… non si mettono a fare i pionieri dove c’è soltanto una pietraia, a provare loro a far espandere uno sport di nicchia ( l’effetto Sei Nazioni ha fatto conoscere al grande pubblico soltanto la parola “cucchiaio di legno”).

          • socceria 27 Dicembre 2015, 12:56

            Quoto!

  5. narodnik 26 Dicembre 2015, 12:33

    ero contrario alla scelta dei mondiali la’ ma pare che gli piace davvero il rugby..meglio cosi,con questi numeri si capisce anche il successo della nazionale

  6. Katmandu 26 Dicembre 2015, 13:37

    Allora rallentiamo un’attimo
    Stiamo paragonando 3-4 nazioni della “provincia” di ovalia che han situazioni differenti
    Italia: tutti sappiamo i problemi e lo scarso appeel mediatico che han tuti gli sport esclusi calcio e ciclismo, Pallavolo Basket Rugby han limiti di espansione dovuti proprio alla predominanza mediatica del calcio, forse un po meno la palla a spicchi ma siamo la
    Giappone, le multi nazionali per legge son obbligate a investire parte dei ricavati in associazioni sportive, ora che le squadre di calcio inizianp ad avere una loro indipendenza economica serve buttarsi in altri settori, il rugby capita a fagiolo mondiale di rugby e paccate di soldi fanno il resto poi sappiamo tutti che son bravi organizzatori, non come le olimpiadi….
    Argentina, e in generale il sudamerica, ma qua san potrebbe illuminarci insomma anche se é pieno come un uovo potrebbe rotolare alla tastiera per confermare, la maggior parte dei Club son dei veri e propri club, con tanto di tessera e servizi associati, ricordo un mio ex collega socio dell’atletico de Paranà, e a seconda di quanto si paga si può accedere a servizi resi disponibili dal club, Palestra, sauna, ville al lago, corsi sportivi, stalle, bar etc etc etc per cui una volta pagata la quota sei invogliato a entrare nelle attività che il club pubblicizza, futsal rugby pallavolo scherma etc etc etc

    • Hullalla 26 Dicembre 2015, 18:25

      Insomma, sono tutti favoriti dalle circostanze tranne noi???

      • Katmandu 26 Dicembre 2015, 19:53

        Noi npn facciamo nulla per favorirci, mettiamola così, son 3 sistemi differenti e non paragonabili tra di loro e con noi tanto per dire che son mondi differenti che arrivano a portare tanta gente allo stadio

  7. unto 26 Dicembre 2015, 14:31

    Perche non cresciamo ? Come si fa a CRESCERE ?

    Sono mai state fatte analisi serie da enti qualificati ?

  8. TommyHowlett 26 Dicembre 2015, 14:49

    Il rugby in Giappone è uno sport molto ricco. È quindi plausibile che per i tifosi ci sia un’adeguata offerta in termini di infrastrutture e promozioni per assistere alle partite. Consideriamo poi l’effetto volano dell’ottimo mondiale (un po’ come è accaduto da noi nella pallavolo negli anni ’90) ed ecco spiegati certi numeri. Dimenticavo, il tutto sorretto alla base dell’efficienza giapponese nell’organizzare e portare avanti le cose…

    • Hullalla 26 Dicembre 2015, 18:28

      Gli sport non sono “ricchi” o “poveri” per definizione, ma a seconda di come i loro dirigenti riescono a recuperare fondi, a farli girare e a farli fruttare, facendo il loro dovere in modo professionale.
      Tra l’altro, il rugby e’ uno degli sport piu’ ricchi d’Italia. L’avresti mai detto?

      • TommyHowlett 26 Dicembre 2015, 20:32

        E questo lascia intendere quale sia la situazione degli sport minori da noi…

        • socceria 27 Dicembre 2015, 13:00

          In realtà poi gli “sport minori” portano a casa risultati molto più importanti, vedi nuoto e scherma per dire….mi direte che li abbiamo più tradizione….va bene, però il rugby è proprio bistrattato da tutti allora…

  9. andrease 26 Dicembre 2015, 14:49

    concordo con quanto fatto notare da @samalo05.
    I proprietari di quelle squadre sono colossi industriali che si possono permettere queste proprietà-sponsorizzazioni.
    In più in Jap il fenomeno rugby è recente e in crescita anche grazie alle leggi che impongono di investire nello sport come ha ricordato @kat.
    In Italia cosa abbiamo? Nessuno colosso industriale come i loro, le grandi aziende di una volta non ci sono più e quella miseria rimasta preferisce il calcio o il basket o la pallavolo. Queste ultime 2 sono più economiche ed è più facile riempire i palazzetti. In più nessuno gli impone di investire nello sport.
    E i risultati della nazionale non aiutano di certo.
    Anche volendo considerare FCA ancora italiana (anche se ormai non è più così) come si potrebbe convicerli ad investire in uno sport che non gli è mai interessato? A ben guardare anche nel calcio stanno cominciando a vendere le squadre a stranieri… quindi noi e il Giappone siamo distanti non solo geograficamente. Purtroppo.

  10. frank 26 Dicembre 2015, 15:35

    non posso commentare un post sul Giappone senza Adg che fa da bastian contrario per partito preso…..

  11. gattonero 26 Dicembre 2015, 16:10

    Io penso che vincere aiuta molto ad aumentare il bacino di curiosi/pseudoappassionati allo stadio.E’ difficile portare nelle tribune (pro12 il massimo in italia per club)amici/amiche, parenti, ecc. non propiamente appassionati(ma gente pagante) ad assistere a partite deludenti sotto il punto di vista dello spettacolo, ma anche nell’impegno e nella determinazione della squadra a dare il massimo fino alla fine,con gente che cammina con le mani sulle ginocchia gia’ al 10mo del primo tempo.

    • Hullalla 26 Dicembre 2015, 18:31

      Stai dicendo che storicamente il Giappone e’ una delle nazionali piu’ vincenti di Ovalia?

      • gattonero 26 Dicembre 2015, 19:02

        no,non ho scritto giappone!!!,dico che vincere (almeno convincere)aiuta a portare gente allo stadio,tutto qui,mia opinione.
        parlo da italiano in italia.

        • Hullalla 26 Dicembre 2015, 21:05

          Eh, ma il Giappone sta portando allo stadio molta piu’ gente di noi, pur non essendo una squadra vincente!

          • gattonero 27 Dicembre 2015, 11:52

            mah,alla RWC 2015 han fatto un’impresa…
            Sudafrica 32 – 34 Giappone
            Scozia 45 – 10 Giappone
            Samoa 5 – 26 Giappone
            Stati Uniti 18 – 28 Giappone
            se non son vincenti poco ci manca…

  12. tunga 26 Dicembre 2015, 16:56

    Alcune considerazioni.
    In italia gli sponsor importsnti ci sono ststi alcuni anni addietro. Vero che arrivavano per via delle fatturazioni false fino a 20 a 1.
    Ma comunque molti soldi sono entrati.
    Spesi per le infrastrutture? No.
    Abbiamo gli stadi piu brutti e scomodi d Europa.
    E questo x attrarre pubblico è fondamentale.
    Non esistono stadi con ristoranti e luoghi di marketing annessi.

    Siamo l unico caso dove la nazionale tira piu dei club che inoltre non hanno una lega che ne cura gli interessi.
    Basket pallavvolo nazionale cosi cosi ma molto bene tecnicamente e trasmessi in tv i club.

    Da noi nessuno ha agganciato il boom nazionale ma non esistono nemmeno studi di settore x capire le dinamiche.

    La lega non esiste e nessuno cura le necessità dei club e del campionato.

  13. mamo 26 Dicembre 2015, 17:28

    A ben pensarci le cose che si son scritte sui nostri problemi sono sacrosante mentre sul perché il rugby in giappone produca tanti numeri di spettatori beh, io avrei un’ipotesi diversa.
    Prendiamo Venezia, Pompei, Musei Vaticani o il Cenacolo a Milano: avete mai visto uno o due giapponesi isolati ?
    Impossibile.
    Si muovono a centinaia, mogliaia, centinaia di migliaia, tutti uniti, stipati e occupano lo stesso spazio che occuperebbe una nostra III^ D in gita scolastica.
    Roba diversa da noialtri.
    Secondo me non esistono giapponesi single o se esistono girano in gruppo. Sempre.
    Amche la luna di miele non la fanno in coppia ma in un numero indefinito di coppie (stanze separate ma stesso albergo).
    Cosí per le partite di rugby: quello dell’appartamento 7 urla nel vano scale “vado allo stadio”. Tutti lo seguono.
    Alla tv uguale. Quello del 13 dice che vede il TG e via a vedere il TG, poi arriva quello del 7 “rugby su canale 3452” tutti cambiano da TG al canale 3452.
    Non arriveremo mai ai loro numeri.
    Cazzo, che sfigati che siamo.

    • narodnik 26 Dicembre 2015, 18:14

      mi tocca smentirti,io lavoro con i turisti e di giapponesi ne vedo girare piu’ soli o a coppie che in gruppi,parlano quasi tutti inglese e si informano bene su dove andare cosa fare etc,sono gentilissimi e gli piace chiaccherare,da come scrivi tu sembra che girano come gregge di pecore ti posso assicurare che e’ il contrario,di diverso da noialtri si capisce subito che studiano e si informano piu’ di noi parlano piu’ lingue di noi e all estero si comportano meglio di noi,ho conosciuto gente di tutto il mondo il cpmportamento da branco descritto da te l’ho visto fare solo agli italiani e ai tedeschi…

      • mamo 26 Dicembre 2015, 18:17

        Guarda che lo so Narodnik e so anche come siamo noialtri.
        Voleva essere un post sarcastico, forse ironico anche se non ho messo le faccine.

        • narodnik 26 Dicembre 2015, 18:25

          non avevo capito scusa…

          • mamo 26 Dicembre 2015, 18:28

            Figurati, macché scusa ! La prossima volta metto le faccine :). 😉

      • socceria 27 Dicembre 2015, 13:10

        M hai fatto morire!!! 😀 😀

  14. Giovanni 26 Dicembre 2015, 19:01

    OT, ore 18.58: ovviamente su RaiSportUno nessuna notizia di Connacht-Ulster, nonostante l’info del DT continui a darla in programma. Stanno mandando “Artic Challenge” spettacolo di evoluzioni sulla neve.

    • mamo 26 Dicembre 2015, 19:47

      Per me, niente di che il primo tempo.

    • narodnik 26 Dicembre 2015, 19:48

      meno male ce l hanno messo pure in bolletta il canone…speriamo almeno domani che e’ derby italiano si degnino di farla vedere tutta…anche un pre partita non farebbe schifo…

      • mamo 26 Dicembre 2015, 20:24

        .. fra l’altro un ritardo senza senso anche nel secondo tempo ..

        • Andrea B. 27 Dicembre 2015, 11:27

          Fanno sempre così…

          • socceria 27 Dicembre 2015, 13:11

            Perchè sono dei pagliacci!!!! E poi coi meravigliamo che il rugby in italia non tira…

  15. sentenza 27 Dicembre 2015, 04:31

    Però non ho capito una cosa, scusate: ma con tutti sti spettatori perchè devono cominciare 3 anni prima a vendere i biglietti dei mondiali 2019? Non basta 1 anno o anche 6 mesi?
    Che costringono a fare ancora i sorteggi dei gironi troppo presto, come ci hanno appena spiegato.

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