Palloni ovali: la NFL sbarca a Twickenham per i prossimi tre anni

La lega statunitense di football americano ha annunciato l’accordo con la RFU

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Mero Vingio 5 Novembre 2015, 09:25

    Yippee ki yay

  2. fabiogenova 5 Novembre 2015, 09:30

    E’ una pessima notizia! Pessima!

    • Stefo 5 Novembre 2015, 09:37

      Mah fabiogenova e perche’? Mi sembra invece un’ottima notizia per la RFU che pigliera’ un po’ di “soldini” per l’affitto, sfruttando lo stadio che probabilmente altrimenti sarebbe inutilizzato in quei fine settimana…”soldini” che mettera’ poi nel movimento.

      • fabiogenova 5 Novembre 2015, 15:42

        La questione commerciale la capisco e per chi deve amministrare i proventi basta e avanza per giustificare l’operazione, compresa l’eventuale ricaduta economica sul movimento. Ma immagino che la NFL faccia un’operazione del genere perché ha in testa di conquistare quei mercati, con campagne pubblicitarie e di immagine significative. Ecco, se non ho il cappio al collo dal punto di vista economico (e non mi sembra che la federazione inglese ce l’abbia), il tempio inglese del rugby lo preserverei da un gioco che spesso è considerato simile e che invece non c’entra niente con il rugby. Non si può sempre vendere qualsiasi cosa se non se ne ha la necessità, men che meno quei simboli che si reggono anche su un modo di vedere la vita. Ovviamente la mia è un’opinione personale e per me questa notizia è pessima; chi ha in mano i budget della federazione e può sfruttare un’occasione di lucro, fa bene a fare così.

        • Stefo 5 Novembre 2015, 16:05

          fabiogenova una ttimo pero’, non e’ che se non gli dai Twickenham non vanno a Londra…ci vanno da anni ed in una citta con Wembley, Olmpico, Emirates Stadium come minimo non hanno problemi a torvare un posto.
          Durnate il Mondiale han giocato 2 partite a Londra, con battage pubblicitario incluso…come negli anni passati…non gli dia lo stadio vanno qualche km piu’ in la’ nella stessa citta’ e tu non ci guadagni nulla.
          Poi scusa ma seguendo il tuo ragionamento allora i club di calcio italiani che affittano gli stadi e quindi hanno i diritti di un affittuario fanno bene a negare gli stadi al rugby?

          • fabiogenova 5 Novembre 2015, 16:56

            Guarda Stefo, nel “chi ha in mano i budget della federazione e può sfruttare un’occasione di lucro, fa bene a fare così” c’è già la risposta; detto ciò, veder bivaccare adepti di uno sport odioso nel tempio del rugby inglese per me è una pessima notizia.
            Piuttosto, ti faccio io una domanda: secondo te, con tutta quest’abbondanza di stadi a Londra, perché la NFL ha scelto proprio Twickenham?

          • Stefo 5 Novembre 2015, 17:20

            @fabio “bivaccare adepti di uno sport odioso nel tempio del rugby inglese” benissimo pero’ allora non si faccia gli sconvotli quando i tifosi di calcio dicono che nei loro stadi non vogliono il rugby perche’ e’ lo stesso identico atteggiamento.

            Guarda e’ molto piu’ rpobabile che quelli della RFU abbiano aprtecipato ad un bidding process per avere la NFL che la NFL sia andata da loro…a Wembley quest’anno han fatot in tutte le aprtite sugli 83mila spettatori.

          • Fabio75 5 Novembre 2015, 20:37

            Non capisco il problema
            Mi pare che per avere lo Stade de France le varie federazione transalpine paghino 2 ml di euro a incontro..
            Credo prendano come minimo la stessa cifra (anzi credo di piu’)
            6-7 ml di euro li prendo eccome

            Poi prima di criticare NFL bisognerebbe un po’ seguirla..

  3. panda 5 Novembre 2015, 16:08

    Pessimo, perchè si vuole mischiare un fenomeno da baraccone con uno sport antico e ricco di tradizioni.
    Non ho mai visto spettacoli più differenti e si è capito quale preferisco.

  4. Andrea B. 5 Novembre 2015, 18:43

    Da bambinetto guardavo, e mi affascinavano entrambi, sia le telecronache dell’allora Cinque Nazioni il sabato pomeriggio sulla Rai, narrati dalla voce di Paolo Rosi, come pure gli highlights più partita di football americano su Canale 5 la domenica mattina, con il commento”elettrico” ed adrenalinico di Guido Bagatta…crescendo poi il rugby si è imposto nei miei gusti, quindi ben comprendo le varie ragioni di quelli a cui il football americano non va giù.

    Però certi atteggiamenti di spocchia e superiorità li lascerei, francamente, perdere: un vero sportivo, rugbista o altro, sa riconoscere ed apprezzare le peculiarità ed i punti di forza di ogni disciplina…senno potete andare su youtube, aprire un qualunque video “american football VS rugby” e fare a gara verbalmente ” a chi ce l’ha più lungo” scrivendo commenti 🙂

    • sentenza 5 Novembre 2015, 19:35

      Se ascoltavi Bagatta ci credo che hai preferito il rugby… più che adrenalinico o elettrico lo definirei “cazzaro” (tra l’altro commenta anche attualmente su mediaset premium e pare sia perfino peggiorato, fra strafalcioni tecnici e commenti “di colore”). Ma è vero che qualcuno ha preferito la nfl proprio per sentire le sue cazzate. Che bisogna dire trovano corrispondenza nel rugby in quelle che leggiamo anche qui.

      La menata della tradizione? E allora perchè cambiano regole della mischia ogni 2 anni e non continuano con la tradizione di 10, 50 o 150 anni fa? Perchè hanno iniziato a usare caschetti e paraspalle leggeri tipo football di inizio 900 invece che nulla “come i veri uomini”? Perchè hanno iniziato a usare il kicking T di plastica, invece di continuare la buona vecchia tradizione del secchiello di sabbia e paletta per la piazzola o della buca scavata a tacchettate? E non parliamo di tv e soldi….
      Non sarà che la vera tradizione intoccabile è la ciucca? E quindi è solo in rispetto di questo che è stato eletto l’attuale presidente fir, e che si leggono certi argomenti.

  5. Legionario 5 Novembre 2015, 22:24

    I due sport sono lontanissimi, non solo nella tecnica ma anche come etica, approccio alla competizione e non per ultimo come messaggio che veicolano. Sotto questo punto di vista il football è molto più vicino al calcio che al rugby.
    Che cosa c’entri poi insultare il presidente FIR con tutta questa discussione è poi un mistero

    • sentenza 5 Novembre 2015, 23:58

      Mi pare che gli insulti veri al presidente fir qui fioccano ogni volta che apre bocca. La mia al massimo è una sottile allusione sarcastica. L’insulto magari è a chi l’ha votato.
      Quanto all’affinità io penso invece che siano assai affini, storia alla mano, e che se il rugby deve copiare qualcosa dal football (oltre quello che ha già copiato) per risolvere alcuni problemi “meccanici” che ha, invece del passaggio in avanti come dice Wayne Smith c’è molto altro. La prima come ho detto sono i blocchi anche in campo aperto (che le maul avanzanti sono già di fatto blocchi “di gruppo”).
      Perchè vorrei vedere qualcosa di più codificato anche nel rugby (sempre a proposito di sport per “decelebrati” come dice quello), tipo questo e parti seguenti:

      https://www.youtube.com/watch?v=kmtVeqMt6dc

      Senza bisogno che il rugby si trasformi in football. Ma lo diventerebbe molto più col passaggio in avanti “uno per azione” come dice Smith che con questo.

      Quanto ai messaggi diversi che veicolano non capisco cosa si intenda. Ma avendo un sospetto chiedo: e quale messaggio veicolava la haka degli All Blacks prima della partita con la Francia?
      Forse “siamo amici e dopo la partita ci troviamo tutti insieme a farci una birrozza… ma portatevi le infermiere ad imboccarvi perchè adesso vi spezziamo le braccine e pure le gambette”?

    • panda 6 Novembre 2015, 14:11

      Penso anche io che i due sport sono lontanissimi.
      Non vedo un punto di contatto.
      Nessuno ha mai criticato il football per le protezioni.
      Nel football le azioni durano massimo 30 secondi, nel rugby alcuni minuti.
      Cambiare qualche regola è legittimo e non penso che a fotball si giochi con gli stessi materiali e regole dei primi del 900.
      Ognuno poi preferisca lo sport che vuole, senza cercare di invadere gli spazi altrui.
      Non ho mai ritenuto un giocatore di fotball inferiore ad uno di rugby, mentre mi sembra che molti praticanti e simpatizzanti del fotball si ritengono superiori e portatori di verità.
      spero di non vedere mai un Nuova Zelanda Sud Africa sul campo dei Dallas Cow Boys.

      • sentenza 6 Novembre 2015, 18:03

        Non lo vedrai mai per il semplice motivo che quasi sicuramente non ci sta il campo da rugby (in larghezza). Tipo Vigorelli, che finchè c’è la pista ci sta solo il campo da football che è largo 50 m e non 70 come rugby e calcio.
        E’ appunto per stravolgere il meno possibile il rugby che la cosa più semplice (ed efficace secondo me) è permettere i blocchi piuttosto che il passaggio in avanti che complicherebbe di molto le cose (uno per azione vuol dire che bisogna definire bene quando inizia e finisce l’azione: è solo una fase o un intero possesso, cioè un “down” come nel football o un intero “drive”?). Invece è più semplice permettere solo il “passaggio in avanti a se stessi”, quindi si potrebbe fare un up and under anche con le mani, ma soprattutto non sarebbe più “avanti” quando la palla cade sbagliando la ricezione di un passaggio o un calcio (se la riprende lo stesso che l’ha fatto), quindi meno interruzioni e meno mischie, che resta il vero problema. E resta quella la cosa da sistemare una volta per sempre. Basta ricordare per chi non lo sa che il football è nato da quello: l’eliminazione della palla contesa in mischia, perchè evidentemente è ingovernabile. Walter Camp se n’è accorto nel 1880, invece altri sono andati avanti 130 e più anni senza trovare soluzioni, come ci ha fatto capire bene l’arbitro da Piacenza venerdi scorso su raisport.

        • sentenza 6 Novembre 2015, 18:26

          E per quanto riguarda gli atteggiamenti di superiorità, è un problema soggettivo e non oggettivo. Cioè dipende dall’atteggiamento delle persone con cui si ha a che fare. E l’atteggiamento esiste sicuramente da entrambe le parti. Perchè mi par di capire, e so anche, che da noi gli attriti nascono in molti casi se non sempre da relazioni e contatti personali diciamo “infelici” fra i 2 sport. E diciamo l’amara verità: è proprio quando non si è capaci che ci si atteggia a portatori di verità. E in italia la cosa riguarda ugualmente sia football che rugby. Pare che la famosa frase di Mallett fosse parziale e che la versione completa sia “italiani no buoni per rugby… e ancora meno per football!”.
          Ma la storia dell’evoluzione dei 2 sport resta quella ed è oggettiva. Ed è quella da studiare, ripeto ancora, per cercare le soluzioni migliori.

          • panda 7 Novembre 2015, 12:54

            Non sono d’ accordo sul cambio regole, ma apprezzo la tua competenza.
            Un saluto. Conversazione finita meglio di come era cominciata.
            La frase ” fenomeno da baraccone” era troppo e poco conciliante.

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