L’apertura della franchigia federale fa il primo bilancio dell’avventura pensando anche all’azzurro
Carlo Canna si racconta: “Con le Zebre possiamo fare bene. E giocare la RWC…”
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Questa cosa della Champion gira un po’ troppo nell’ambiente, e in un modo sbagliato. “Chissenefrega di arrivare penultimi o ultimi”: mi sa che serva uno striscione, tanto per chiarire il concetto.
Mi ha fatto storcere il naso anche a me. Sbagliato fare la gara con treviso. Sarebbe stato più giusto farla se treviso fosse stato al 2 posto.
E ho la vaga impressione che anche a Treviso sotto sotto si fa la gara con le zebre
E’ la politica dei piccoli passi, quindi dei traguardi tappa per tappa. Da squadra derelitta fino a pochi mesi fa, già sperare di arrivare davanti ai trevigiani (cosa tutta da vedere) sarebbe una di quelle tappe. Se poi si farà anche meglio (dato che l’appetito vien mangiando) penso che non gli girerà la testa per le vertigini…
Oggettivamente le Zebre pagano tutt’ora un gap con (quasi) tutte. Quindi nel discorso di Canna c’è anche molto realismo.
Thunder, io questa cosa di fare la corsa sull’altra stipendiata dal rugby italiano la trovo indecente e indecorosa. E per fortuna non mi sembra l’atteggiamento di Guidi o di De Rossi, ma che dall’ambiente arrivino discorsi di quel tipo è noto e arriva ovviamente anche ai ragazzi. Per capirci non ci troverei niente di strano che le due squadre si sentissero regolarmente, e si mettessero nelle condizioni di eventualmente prestarsi i giocatori in caso di necessità. Senza dover andare a prendere un prospetto a Glasgow, per esempio. O andiamo avanti stile pre Zebre, con 5 seconde buone a Viadana e tre 9 nazionali a Treviso? Al decoro in Celtic (e all’utilità di starci) la competizione “da estranei” tra le due fa solo danni costruendo alibi assurdi (fo’ schiferrimo, ma meno di loro), tanto peggio la creazione di una rivalità inesistente, costruita ad arte e pure male, soprattutto senza più l’unico motivo adesso che prendono gli stessi soldi federali.
Mal, naturalmente un discorso che ho definito “realista” non necessariamente significa che sia giusto, auspicabile o l’obiettivo massimo da prefissarsi. Però per porsi dei traguardi reali occorre guardare una serie di fattori altrettanto reali, ovverosia:
– budget a disposizione rispetto a tutte le concorrenti
– tradizione (e quindi anche presenza nella competizione) rispetto a tutte le concorrenti
– cultura rugbistica del Paese di provenienza rispetto quello di tutte le concorrenti
– pubblico/tifo rispetto a tutte le concorrenti
– radicamento territoriale rispetto a tutte le concorrenti
– risultato delle stagioni passate su cui basarsi per stabilire miglioramenti o peggioramenti
etc… etc…
Ora, oggettivamente, ti pare che le Zebre possano ambire a cosa, se non che stare davanti a Treviso?
Sì, si è vinto con Edimburgo e Cardiff, ma vogliamo scommettere (exploit a parte) a campi invertiti come finirà?
Se (con tutto il rispetto) hai come migliore dei tuoi uno che qualche mese fa giocava nelle Fiamme Oro e vinci anche grazie al fatto che ti fa il partitone e che è in un momento in cui ciò che tocca diventa oro, puoi sperare di fare un torneo intero oltre le tue possibilità?
Io credo che le Zebre debbano approfittare dello stato di grazia e della fiducia del momento. Tuttavia credo che se in futuro si dovrà comunque continuare in una seria e lungimirante programmazione, allo stato attuale l’obiettivo massimo sia il penultimo posto. Il terzultimo sarebbe un trionfo.
Se l’obiettivo dopo 6 anni e una marea di soldi buttati (oggi federali tout court, prima privati e federali) è di arrivare penultimi, prima ci leviamo da lì e meglio facciamo. Per tutti.
” … Il terzultimo sarebbe un trionfo.”
Ragazzo, stai schiscio, non vorrei esagerassi troppo con l’ottimismo 😐
Santa polenta, ma un po’ di entusiasmo, suvvia, non siamo mica davanti ad un notaio, non credo Paolo Wilhelm registri tutto per usare quello che si dice contro di noi. Sti ragazzi hanno vinto due belle gare e lasciamoci un po’ andare, che sarà mai …
L’entusiasmo lo lascio ai supporters delle Zebre. Io giudico una situazione che oggi è positiva ma che lo era anche 12 mesi fa. Ed è finita come sappiamo.
Ribadisco che se all’ultima giornata di Pro12 le Zebre avessero dietro Treviso, Cardiff e Ospreys, dovrebbero preparare il pullman scoperto…
Non si vince in trasferta semplicemente perché, se vai a vedere le statistiche, succede quasi mai che una squadra di Pro12 vinca in trasferta. In genere succede giusto giusto con le italiane. Se dovesse arrivare una vittoria in trasferta tanta grazia sant’Antonio, ma se ci limitiamo a vincere un buon numero di partite in casa puntando al nono/decimo posto, meglio.
Come a scuola: se punti al 10, magari prendi 8. Se punti al 6, arriva il 4,5.
Comunque, se anche solo dovessero finire davanti a Treviso, sarebbe la prima volta che Treviso viene battuta dall’altra franchigia. Che si chiami Aironi o che si chiami Zebre.
facciamolo sto striscione, te le mando due penne cosi’ ti distrai dal prato per un paio d’ore 🙂
pero’ il ragazzo vuole giocare la Champions e mi piace. posso pensare ad una ventina di giocatori che sono presi dal terrore di giocare la Champions e partite a sconfitta sicura. sara’ l’incoscienza della gioventu’.
Peppe, lo sanno che finita la partita non si mangiano i perdenti, li hai mai visti terrorizzati di far figure di merda? Io ho visto spesso presunzione e/o menefreghismo, e mi ricordo ancora una allegra combriccola in panca, sotto di 80.
In effetti giocare in un campionato senza retrocessioni non aiuta da questo punto di vista…
Quanto letto sul sito del Pro12 suona leggermente diverso: “We want to improve. Obviously finishing above Benetton Treviso would be very good because it would give us a spot in the next Champions Cup.”
in effetti letteralmente sarebbe più: “Vogliamo migliorare. Ovviamente finire sopra la Benetton sarebbe molto buono perché ci darebbe la qualificazione alla prossima Champions Cup”.
invece che: “Adesso abbiamo più consapevolezza nei nostri mezzi e puntiamo ad arrivare davanti al Benetton per andare a disputare l’anno prossimo la Champions Cup”.
Il fatto è che probabilmente l’intervista è stata fatta in italiano e poi tradotta in inglese… e qui saremmo alla terza formulazione del concetto.
Oddio, magari poi l’inglese di Canna è ottimo, ma stando alle Fiamme dove c’era uno straniero solo per caso non penso parlassero molto inglese.
Insomma, da quando c’è la competizione sportiva conta chi batto e come (prima di ciò, le diverse discipline sportive erano considerati dei semplici giochi, passatempi, per lo più di nobili e, eccezionalmente, di qualche cortigiano, ma nel frattempo sono passati un paio di secoli). In Italia ci sono due rappresentative dell’altissimo livello che giocano entrambe nel PRO12. Non vedo cosa ci sia di malevolo nell’auspicare di essere migliori dell’altro, ergo, essere davanti loro in classifica, fosse anche solo di 1 punto, al termine della competizione. Si chiama gara meritocratica o dobbiamo auspicare il 6 politico. Inoltre, aspetto non da poco, chi precede l’altro avrà diritto ad un palcoscenico internazionale più prestigioso e più ricco in termini finanziari (anche per eventuali nuove sponsorship). Non mi sembra un orizzonte poco stimolante. Avere una vision di questo tipo, non significa che tra le due anime sportive non possano esserci collaborazioni o, meglio, sinergie in particolare per fare muro verso il fronte british tutt’altro che decubertiano o privo di pregiudizi. Le due cose non sono antitetiche. A me Carlo Canna continua a dare feedback di ragazzo maturo quanto serva. Ad maiora.
Ottimo Canna in questo inizio di stagione, se continua così oltre che a scalzare Allan da titolare della Nazionale anche le Zebre ne vedranno i frutti, come ora.
Spero che Guidi e gli altri a Parma inculchino ai giocatori l’idea che si lavora partita per partita e la prossima è sempre possibile vincerla se si lavora bene, e se non si vince si lavora lo stesso, i frutti del lavoro sono già venuti due volte e possono continuare a venire. Niente frenesia. Niente “puntiamo all’ottavo posto”. Puntate semplicemente più in alto possibile. Il Glasgow ha lavorato qualche anno e ha vinto il campionato. Bisogna rimanere, con pazienza e dedizione, sul pezzo.
E battere Treviso in classifica non dovrebbe essere così importante.
Sono d’accordo su quasi tutto xnebiax perché se Canna vuol giocare la Champion ha due possibilità:
O arriva prima di TV o va da qualche altra parte!
Aspirare alla coppa delle grandi orecchie( mal dammi pure il rosso diretto 🙂 ) mi sembra una giusta aspirazione e un progetto encomiabile per sé e per la squadra .
Speriamo che il ragazzo continui a crescere e a dimostrare quanto di buono è riuscito a fare fino ad oggi.
Giocando a fianco di Burgess potrà sicuramente migliorare ancora.
Ha avuto fortuna a poter già giocare un mondiale ma mi permetto di dire che forse la fortuna l’abbiamo avuta tutti. In una condizione normale probabilmente saremmo andati in Inghilterra con Allan – Haimona
🙂
Lasciamo perdere…
Ok, ha detto che l’apirazione è giocare il prossimo anno nella “Champions” che, regolamento alla mano, oggi vuol dire arrivare prima del Treviso. Che è un obiettivo il quale sancirebbe la crescita della squadra…non vedo cosa ci sia di male. Perché, non è stata, e lo sarà anche per questo anno, una legittima aspirazione del Treviso?
…si riuscirà a superare i 100 post con il bilancino per soppesare le parole di Canna? Atteso dai più alla prima magra figura in campo, adesso ci si esercita sul tema “filologia critica del pensiero Cannano”
sono stufo di dover volare basso e guardare i tifosi celtici a Treviso con il complesso di chi gli deve pagar da bere perché hanno vinto loro anche questa volta…
vengono da oltre manica non da un altro pianeta ed abbiamo già dimostrato di essere in grado di batterli tutti, a casa nostra e qualcuno anche a casa sua…
Connacht e Scarlets non hanno a disposizione budgets o rose stellari, eppure sono rispettivamente prime e seconde nel girone dopo sei giornate…
il pro12 è un campionato alla nostra portata, non è il top14, dobbiamo mettercelo in testa ed organizzare staff adeguati a supporto di giocatori che non hanno nulla di meno di quelli impiegati in gran parte delle squadre avversarie…
evidentemente irlandesi e gallesi sono degli inguaribili esterofili e non hanno allenatori competenti a casa loro né possono vantare la nostra grande tradizione se hanno deciso di chiamare Pat Lam e Wayne Pivac ad allenare le loro squadre…
la classifica è già spaccata in due ma ciò non significa che tutte le prime sette siano inarrivabili né che le ultime cinque siano perdute…
è ora di cominciare a fare punti sia per zebre sia per treviso perché vorrei tanto regalare il 12° posto a qualcun altro quest’anno…
Guarda, è quello che sinceramente mi domando anch’io, com’è possibile fare certe figure? Voglio dire, se giochi contro una squadra più forte probabilmente perderai, ma devi giocarla ‘sta diavolo di partita, non stare lì a farti “massacrare” e mi fa sinceramente rabbia vedere l’atteggiamento scarico e molle di molti giocatori che, rammento en passant, sono professionisti. E un impegno da professionisti sarebbe auspicabile.
Parole sante.
bravo @fracasso! ti faccio vescovo di Venezia subito!
L’esegesi della parole di Canna la lascio volentieri ai molti semiologi che frequentano questo blog 🙂 , parlando di rugby, invece, mi compiaccio dei bei risultati che Carlo ha ottenuto in questi pochi mesi e mi congratulo sinceramente con lui. Lasciamolo crescere in pace, anche se a prima vista sembra uno che la pressione gli fa un baffo.
“…a prima vista sembra uno che la pressione gli fa un baffo”. Vero. Ho la stessa impressione. Poi penso che gli abbia fatto molto bene stare alcuni mesi tutto il giorno a contatto con i vari Parisse & co… Forse può essergli servito a fare il salto di qualitá, a dispetto del fatto che noi stavamo qui ad imprecare perchè in campo faceva pochi minuti…
l’ esegesi della parola Canna! 🙂
Una domanda, i tre sudafricani di 3 linea, sono equiparabili?
Adesso lo sentirai rabbidaniel 🙂 😉
Si Van Skal da subito, Cook , Meyers e Beyers da Settembre 2018 avendo giocato con under 20 Sudafrica prima del 2014 quando hanno reso coloro che sono stati nazionali non più equiparabili per altre nazioni.
@malpensante 100%!!!
è una cosa vergognosa anche per me!
http://www.nzherald.co.nz/sport/news/article.cfm?c_id=4&objectid=11540732&ref=NZH_FBpage
Quest’intervista a Carlo Canna ipone una riflessione, soprattutto alla luce delle affermazioni di alcuni frequentatori di questo blog.
Carlo Canna ha fatto un percorso lineare e virtuoso all’interno delle nostre “povere” strutture rugbistiche.
Sconta un solo difetto quello di essere nato a Benevento e non a Gaiarine, Scorzè o Colorno.
Non è una meteora piovuta chissà da dove è un ragazzo dalle ottime qualità psicoattitudinali di base rimasto impigliato nella rete a maglie larghe del rugby italico.
Gli inviti alla prudenza “sentenziati” dai profondi conoscitori del rugby che ci dilettano ogni giorno delle loro pillole, in relatà sono solo patetici riconoscimenti di errori di valutazione dovuta alla non conoscenza dell’atleta in questione, che non ha proprio bisogno di questi consigli a buon mercato. Il quale, sa benissimo cosa deve fare avendolo dimostrato fino ad ora . Se oggi sta in campo a n°10 in una squadra di pro12 è perchè ogni centimetro di quella maglia se lo è conquistato con l’umiltà e il lavoro. E continuerà a farlo.
Che poi voglia arrivare davanti alla Benetton per disputare la Champion, beh meno male.
Un’altra riflessione invece dovrebbe indurci la sua storia e cioè quanto il Sud potrebbe dare al rugby italiano. Il discorso è complicato e difficile ma almeno cominciamo seriamente a pensarci.