Polemiche inglesi, Abendanon: “La politica della RFU è patetica”

L’estremo oversea di Clermton accusa la federazione e la sua policy

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fracassosandona 3 Novembre 2015, 15:14

    caro Nick, hai scelto i soldi e nessuno ti biasima, ma non dimenticare che le nazionali che sono arrivate in finale alla RWC fanno più o meno come la tua…
    senza questi limiti quasi tutti i titolari delle nazionali europee giocherebbero con i club francesi o inglesi, se ci fosse un salary cap serio ed uniforme in tutta europa potrei anche darti ragione…
    dipendesse da me adotterei la stessa politica anche in Italia, almeno fino a quando parteciperemo al pro12…

    • gsp 3 Novembre 2015, 15:38

      daccordo a meta’ con te Frac.

      solo la vincitrice adotta quella politica, le altre semifinaliste no.

      hai ragione sul problema dei salari, e sul fatto che il campionato francese invece danneggi i club e’ un dato di fatto.

      abendanon ha fatto bene ad andare in Francia non solo per i soldi, ma perche’ per lui dal punto di vista tecnico la mossa ha funzionato. e non penso fosse nei piani di Lancaster, dove almeno 3 gli erano davanti, senza contare Watson. penso davvero in pochi se l’aspettasero in grado di fare una stagione cosi’. pero’ una volta che gioca cosi’ non puoi ingorarlo secondo me.

      adotterei la stessa politica in italia? 50/50

      • Stefo 3 Novembre 2015, 16:30

        gsp anche l’Australia di fatto ha la regola, 60 caps o almeno 5 anni di franchigia di SR sono un bell’ostacolo ed alla fine i richiamati son stati solo Giteau e Mitchell che per Douglas la ARU per fargli firmare prima del Mondiale il contratto coi Waeaahs han dovuto pagare il Leinster per liberarlo.

        • gsp 3 Novembre 2015, 17:13

          per buon senso le regole devono avere delle eccezioni per giocatori esattamenti del tipo di Giteau e Mitchell, per avere un senso. e’ una regola che ha dei vantaggi, ma non puo’ diventare una fune con la quale t’impicchi.

        • gsp 3 Novembre 2015, 17:15

          pero’ la specifica dei 60 caps o 5 anni non la ricordavo, pensavo fosse piu’ questione di scelte.

          • Stefo 3 Novembre 2015, 17:25

            Scusa gsp la correggo che mi sono sbagiato 60 caps E (non o che e’ una bella differenza) 7 anni almeno con contratto pro di rugby in Australia.

            Le eccezioni o le metti per iscritto o ad hoc volta per volta rischi di aprire le gabbie e quindi rendere inutile la regola. Il professionismo e’ ancora in una fase precoce nel rugby in termini di diffusione e differenze economiche a cui si aggiungono anche differenze regolamentari…se il salary cap inglese e’ almeno un paio di milioni sotto quello francese in qualche modo devi provvedere o ti fregano tutti, te li spremono, li ricattano sulle convocazioni (in barba alle regole WR ben esistenti al riguardo).

          • Stefo 3 Novembre 2015, 17:28

            Prova

    • HECTOR 3 Novembre 2015, 17:29

      Per fortuna non dipende da te !!!!

      • fracassosandona 3 Novembre 2015, 20:14

        hector, ti ricordi perché abbiamo chiesto ed ottenuto di partecipare al pro12?
        lasciare andare i nazionali più forti a farsi spremere in francia ed inghilterra (o a marcire in tribuna, a seconda dei casi) non è nel nostro interesse…
        se non li tratteniamo qui tanto vale uscire dal pro12, tenerci la nostra fichissima eccellenza e lasciare che vadano tutti dove vogliono come era fino a sette anni fa… così avremo una bella nazionale alla georgiana con tutti i giocatori tra top14 e proD2, con i club che ti contano i minuti per metterli a disposizione della nazionale…

        sia chiaro che non ho nulla in contrario a che Ghiraldini o Zanni o Cittadini vadano a monetizzare gli ultimi anni di carriera altrove…
        mi sta sulle OO veder emigrare i Campagnaro a 22 anni…

    • Unforgiven79 3 Novembre 2015, 19:41

      Effettivamente, questa uscita è un po’ pelosa… non ho presente il livello cui sia arrivato in Francia, ma vogliamo davvero pensare che uno dei gap che ha penalizzato l’Inghilterra sia stato la presenza di pochi estremi di livello? Con Mike Brown in campo e Ben Foden a casa? Di sicuro la Nazionale sarà anche penalizzata, ma secondo me la RFU ha accettato il trade-off pur di preservare il livello della Premiership. Da loro, probabilmente, i campionati fanno più da motore dell’Elite Squad.

  2. Katmandu 3 Novembre 2015, 15:42

    Caro nickel l’Inghilterra non è uscita perchè non ti han convocato ma perchè non han preso il 7 di Tolone. ..
    Comunque non sarei così tracciate, io direi si al fatto che in nazionale ci giochino quelli che stanno in CL, ma ogni anno darei un “bonus” di qualche giocatore che è stato formato all’estero, se poi viene in Italia può continuare a vestire l’azzurro, altrimenti si prende i suoi bei soldini all’estero

    • Stefo 3 Novembre 2015, 16:30

      Pensare che l’unico problema dell’inghilterra fosse l’assenza di Armitage e’ assurdo, i problemi dell’Inghilterra erano ben piu’ profondi che l’assenza di uno o due giocatori.

    • Unforgiven79 3 Novembre 2015, 19:46

      Mi sembra insensato che la stessa soluzione possa valere per l’Inghilterra e l’Italia, che vivono situazioni completamente diverse. La RFU deve preservare il livello di un vasto campionato nazionale, comunque il secondo per livello nel mondo, quindi lo rende più appetibile per i propri campioni. L’Italia ha già abbandonato l’idea di sviluppare la sua Nazionale tramite l’Eccellenza, piuttosto mette l’elite in Pro12 ed ha bisogno che alcuni giocatori si perfezionino in lidi più sviluppati.

  3. geo 3 Novembre 2015, 16:55

    La questione non è semplice certo che se si parla di professionismo non si può poi pretendere che un giocatore non vada dove le condizioni lavorative sono le migliori, come chiunque di noi farebbe.

    • Stefo 3 Novembre 2015, 17:27

      Tutto vero @geo pero’ allo stesso tempo una Federazione puo’ dotarsi dele regole che ritiene piu’ adatte al riguardo…Abendanon queste regole le conosceva e diciamola tutta, ha accettato I soldi perche’ con Brown e Foden sapeva di avere almeno questi due davanti e Goode a giocarsela.

  4. bangkok 3 Novembre 2015, 17:39

    Una domanda, ma quando Abendanon ha deciso di spostarsi in Francia la regola che lo avrebbe escluso dalla Nazionale era già in vigore? Se la risposta è sì allora ha poco da lamentarsi. Ha deciso liberamente di guadagnare di più rinunciando slla possibile convocazione nel 15 della rosa. Conosceva le regole (giuste o sbagliate) e quindi adesso non ha proprio niente di cui lamentarsi

  5. berton gianni 3 Novembre 2015, 17:47

    Le dichiarazioni a posteriori, soprattutto quando sono di critica, le reputo sempre al pari di una figura di cacca di chi le esterna.
    Ancor piu’ quando ci si permette di giudicare i risultati negativi degli altri,
    A-benda-non-dovevi-togliertela-dalla-bocca…

  6. Shane McDriscoll 3 Novembre 2015, 19:13

    A dire la verità Abendanon critica le affermazioni di alcuni giocatori dell’Inghilterra, Tom Wood e Tom Youngs definendole “pathetic”. I due avevano detto di essere d’accordo con la regola di non convocare chi gioca all’estero e Abendano afferma che invece dovrebbero essere stimolati dall’avere in squadra chi può portare qualcosa di diverso da ciò che offre una realtà diversa dalla Premiership.

    Allego il link di planet rugby per chi fosse curioso di leggere direttamente dalla fonte

    http://www.planetrugby.com/news/abendanon-calls-out-pathetic-england-attitude/

    • Stefo 3 Novembre 2015, 19:43

      Shane cambia poco nel concetto che c’era una regola ed Abendanono lo sapeva.
      In relazione io sono piu’ che d’accordo con Wood e Youngs e lo scrissi quando dissero le cose che dissero, c’era gente in quella Nazionale che ha effettivamente rifiutato offerte francesi per andare al Mondiale, quindi gente che ha fatto un sacrificio al riguardo e all’ultimo decidere di soprassedere sulla regola sarebbe stato un insulto per loro.
      Delle cose fatte da Lancatser questa e’ l’unica che personalmente non gli critico.

      • Stefo 3 Novembre 2015, 19:51

        Scusa non l’unica ed una di quelle che non critico di Lancaster…

      • fracassosandona 3 Novembre 2015, 20:08

        corretto…
        non credo che altri giocatori inglesi non avrebbero trovato ricchi contratti in Francia, dove il salary cap è più alto e più elastico…
        solo che hanno preferito, nota la regola, restare a disposizione della nazionale…
        avesse richiamato AndénBenòn in nazionale ci sarebbe stata la rivolta di tutti coloro che si sono “accontentati” di giocare in inghilterra…

  7. Alberto da Giussano 3 Novembre 2015, 20:13

    Abendanon non dice nulla di censurabile. E’ conscio di essere fuori dalla nazionale,ciò nonostante ritiene di essere un atleta che potrebbe tornare utile alla causa.
    Cosa c’è di riprovevole?
    Fino al 1970 i tennisti professionisti non potevano disputare i tornei gestiti dalle federazioni ne’ tantomeno partecipare alle Olimpiadi.
    Oggi Federer,il più ricco tennista professionista alle Olimpiadi vi partecipa tranquillamente.
    Ogni union é libera di fissare le regole che ritiene più opportune, gli interessati ( atleti, tesserati e supporters) di criticarle.

    • berton gianni 3 Novembre 2015, 23:34

      Ciao Alberto.
      Alla luce del tu commento, preciso meglio il mio, esposto qua sopra.
      In definitiva, personalmente giudico negativamente il giocatore, perché quella sua critica avrebbe dovuto farla prima del mondiale e non dopo.

  8. Jager 3 Novembre 2015, 21:23

    Di cosa si lamenta ha fatto la sua scelta : i soldi , decisione legittima per un professionista , e la RFU ha fatto la propia ….

  9. mistral 3 Novembre 2015, 21:30

    non entro nel merito delle dichiarazioni di Abendanon, siamo in un paese libero ed ognuno può esprimersi come meglio crede, ma un commento sui risultati di nazionale e club inglesi è d’obbligo: dal 2011 niente 6N, tanto meno WC (!), e per i club in HC solo 2 finali (perse) dopo i Wasp del 2007… nella coppa di consolazione invece molti successi, alcuni anche di squadre di seconda fascia… forse un po’ poco, per giustificare questa scelta politica… ma è solo un’opinione…

    • Stefo 3 Novembre 2015, 21:40

      Quanti giocatori son rimasti in premier rifiutando contratti piu’ ricchi in Francia mantenendo quindi un livello del campionato migliore che se ne fossero andati?Questo sarebbe un altro kpi della politica volendo…

      • mistral 3 Novembre 2015, 21:42

        certo, ma ciò che resta sono i risultati… massimo rispetto per le scelte dei giocatori, ma la scelta politica ha davvero premiato il rugby inglese?

        • Stefo 3 Novembre 2015, 22:07

          Facendo di conti quanti giocatori sono andati via dall’inserimento della regola?
          Delon Armitage perche’ Steffon era gia’ a Toulon prima, Abendanon e Flood.
          Analizziamoli: Flood e’ andato quando ormai con Farrell era chiaro non se la giocava e Ford prmeva dietro. Abendanon in tutta la carriera ha avuto 2 caps con l’Inghilterra andato via con Brown e Foden che gli stavano davanti. I due Armitage, Delon in NAzionale non ci sarebbe comunque stato perche’ aveva gente piu’ forte davanti, resta Steffon che e’ l’unico forse che poteva starci.
          Quindi sul piatto della bilancia hai che in pochissimi hanno lasciato la Premier e di giocatori con offerte ce ne sono stati, chi e’ andato era ai margini nelle scelte…e lo sarebbe comunque stato a meno che non si creda che con Armitage ed Abendanon l’Inghilterra avrebbe vinto il Mondiale ed i Six NAtions cosa per me poco realistica perche’ i problemi son stati ben altri e le scelte ben piu’ sbagliate di queste altre.

          • mistral 3 Novembre 2015, 22:14

            forse stiamo parlando di due cose diverse: quant sarebbe successo se non ci fosse stata questa scelta politica non sarà mai verificabile, quanto invece è successo con questa scelta politica (zero vittorie) è un fatto… poi si può discutere all’infinito, ma se l’obiettivo era quello di avere nazionale e club maggiormente competitivi, beh!… “zero tituli”!

          • Stefo 3 Novembre 2015, 22:30

            Direi che quella politica puntava a piu’ cose non unica quindi devi bilanciare insieme le cose e non prenderne solo una….questo e’ quello che sto provando a dire.

          • mistral 4 Novembre 2015, 08:43

            ciao Stefo, ieri sera ho abbandonato il dialogo per un imprevisto, ma (senza polemiche) mi sfugge quali sono le “più cose” che la politica protezionistica della RFU (se visto in un contesto liberale non si può definire altrimenti) prevedesse o ha portato avanti… in estrema sintesi si dice “se giochi in inghilterra e sei bravo, puoi anche ambire alla nazionale della rosa (a discrezione del selezionatore), se invece tu fossi anche superlativo ma scegli professionalmente di giocare in europa (non parlo del mondo, parlo del mondo del libero scambio di lavoratori etc etc) ti poni fuori dal giro…” la mia domanda semplicemente è: quanto ha giovato al rugby inglese questa politica, negli ultimni 5 anni?… se invece mi dici che ci vogliono tempi lunghi, coerenza di comportamento etc etc e che nel frattempo a livello continentale vincono le squadre irlandesi e gallesi e (un po’ meno per la nazionale) francesi a scapito della perfida albione beh!… può essere un ragionamento anche quello… 🙂

          • Stefo 4 Novembre 2015, 09:26

            mistral c’e’ l’aver facilitato a tenere i giocatori ad un prezzo decente per i club e quindi aver tenuto un livello della Premier superiore e quindi contratti TV e sponsorizzazioni migliori per esempio.
            C’e’ poi da dimostrare che senza questa politica i risultati sarebbero stati migliori visto che comunque visto che ad andarsene son stati in pochi (4 giocatori) e chi e’ andato era ai margini nella Nazionale.

          • mistral 4 Novembre 2015, 09:37

            concordando sul fatto che la prova provata sull’apporto (in positivo o in negativo) degli espatriati alla nazionale della rosa non ci sarà mai, il vantaggio economico derivante dal (nell’immediato) maggior introito per club e federazione di diritti televisivi e sponsor dovrebbe pareggiare le “magre” figure continentali (club e nazionale) e mondiali (nazionale)… si vedrà quanto è “sostenibile” questo ragionamento dopo la waterloo del 2015, se al pubblico inglese è sufficente un domestic di “qualità” e continuerà ad affollare gli stadi ed a pagare la pay-TV per vedere la propria squadra vincere il titolo nazionale (e quindi sponsor e diritti TV si manterranno) oppure no…

          • Stefo 4 Novembre 2015, 09:43

            Beh l’aver calmierato conn questa regola i prezzi conta anche sulla solidita’ e sostenibilita’ per i club comunque, con questa regola hai limitato la crescita dei costi a livelli folli, gli inglesi ricordati che per essere sostenibili hanno un slary cap di qualche milione inferiore a quello francese…e senza dubbio la maglia della NAzionale e’ servita a calmierare i costi

          • Stefo 4 Novembre 2015, 09:44

            Resta poi che al momento le due finaliste: 1 applica quella regola senza se e senza ma, l’altra l’ha addolcita mettendo comunque dei vincoli abbastanza forti…

          • mistral 4 Novembre 2015, 11:28

            immagino che con “due finaliste” intendi ABs e Australia… come ha ben detto Munari nel suo tinello, gli ABs (ed il rugby neozelandese di base) sono un modello unico, non riproducibile ne’ esportabile fanno parte di un “sistema” che è supportato a tutti i livelli: sportivo, amministrativo, politico, probabilmente fiscale, culturale, nazional-propangadistico etc etc (e sommessamente aggiungo io intervengono nel PIL neozelandese probabilmente quanto la VW interviene in quello tedesco)… l’Australia (come dici tu) un mezzo passo indietro l’ha fatto, ed alla finale c’è arrivata: merito di Giteau e Mitchell?… non lo so, anche qui non c’è la prova è provata (ne’ mai potrà esserci) ma i fatti sono che l’Australia è finalista e n. 2 al mondo, l’Inghilterra è uscita nella fase a gironi (come Italia, Georgia, Romania, Tonga, Samoa etc etc etc)…

          • Stefo 4 Novembre 2015, 12:10

            mistral non c’e’ la prova pero’ faccio fatica a credere che qualcuno possa pensare che l’eliminazione inglese dipenda da questa regola quando i problemi mi paiono ben altri…e questo lo penso sulla abse del numero di giocatori all’estero non chiamati e di chi si tratta…ma e’ un’opinione ovviamente.

      • Shane McDriscoll 3 Novembre 2015, 22:36

        Ciao Stefo

        Abendanon non fa altro che portare acqua al proprio mulino e gli scarsi risultati dell’Inghilterra ai mondiali in casa gliene forniscono l’occasione.
        Secondo me la RFU sta lavorando nella giusta direzione e Brown o Abendanon cambiava poco ma lasciare fuori uno dei più forti giocatori europei delle ultime 5 stagioni o giù di li (S. Armitage) lo trovo folle. Qua secondo me hanno da imparare da Cheika che è riuscito a trovare la scappatoia per portare al mondiale chi riteneva importante anche se giocava in europa facendo cambiare la regola a proprio vantaggio e i risultati gli hanno dato ragione.
        Poi di scielte discutibili di Lancaster ne possiamo parlare per ore, è arrivato alla guida dell’Inghilterra con poca esperienza e questo penso sia il motivo principale del flop inglese se cosi lo vogliamo chiamare, anche se in un girone col Galles e l’Australia che abbiamo visto a questi mondiali da osservatore neutro non ci trovo nulla di scandaloso

        • Shane McDriscoll 3 Novembre 2015, 22:43

          Ps: trovo scandaloso arrivare alla RWC senza un 7 vero e proprio quando si ha a disposizione il migliore in europa e uno dei migliori in assoluto al mondo.
          E discorso analogo per la Scozia che lascia fuori Barkley, a mio avviso una follia.
          Poi però penso che Cotter e il suo staff devono sapere qualcosina in più di me sul rugby e mi rassereno, ma mi continuo a chiedere perché lasciarlo a casa

        • Stefo 3 Novembre 2015, 23:11

          Shane la ARU ha addolcito al regola ma ha tenuto comuqneu un principio molto forte sul giocare in Australia.

          Ripeto poi il punto gia’ fatto, chiamare Armitage o Abendanon o Flood, chiunque tu voglia creava lo stesso problema di gente che ha rinunciato a contratti e soldi per la maglia della Nazionale…era un precedente assurdo…poi ripeto anche che pensare che con armitage sarebbe stato tanto diverso per me e’ abbastanza assurdo, i problemi di quella squadra erano ben piu’ profondi.

  10. Virgilio 3 Novembre 2015, 22:30

    La regola, con maglie ad ampiezza variabile, sul convocare nella nazionale solo i giocatori di campionati della relativa federazione ha senso a due condizioni anche non alternative:
    – il campionato di “casa” sia a un livello superiore o abbia caratteristiche positive uniche rispetto a quello organizzato dalle federazioni competitor (perchè anche di competizione di modelli si tratta!);
    – il campionato di casa sia oggetto di particolari programmi di sviluppo o allenamento coordinato dalla nazionale, da cui la necessità di trattenere i giocatori, o anche di marketing.

  11. Alberto da Giussano 4 Novembre 2015, 05:10

    Abendanon é inglese parla della nazionale inglese,ha sicuramente più titolo di me e fracasso di parlare di questo tema.
    Nel merito , é impossibile stabilire se avesse o meno,per Lancaster, i titoli per entrare in campo.Questo lo sa solo Lancaster.
    Soprattutto non compete ad Abendanon stabilire se avesse potuto p meno giocare, infatti non lo fa.
    Dice solo che,se convocati, i giocatori della legione straniera avrebbero alzato il livello di competitività del gruppo e questo è innegabile.
    Come scrivevo copra, ogni Union può stabilire le regole che meglio crede per l’accesso alla nazionale, ma questa regola che esclude “automaticamente” e indipendentemente dalle qualità personali del soggetto gli atleti che giocano all’estero pone comunque un problema.
    Essa (la regola) lede un diritto del giocatore,quello di non poter giocare non per demeriti sportivi e incapacità, ma per un decreto che nulla ha a che fare con le qualità dell’individuo.
    Che si azzeri quindi il suo “statino” e lo si renda equiparabile e gli si consenta, se lui lo vuole e la Francia pure, di giocare per Marianna.
    Poco senso hanno le considerazioni secondo le quali ” siccome hai scelto i soldi ,adesso ti arrangi”. Se uno fa il professionista “deve” andare dove lo pagano meglio , é un suo diritto , é un suo dovere.

  12. berton gianni 4 Novembre 2015, 09:25

    Ancora ciao, Alberto.
    Ti avevo “risposto” al tuo precedente commento e aggiungo, per completarlo, anche un dubbio su quanto scrivi ora.
    Nel senso : perché dici che ” …lede un diritto del giocatore… ?
    Per me, nessun giocatore ha questo presunto diritto.
    In nessuna disciplina sportiva a squadre. A maggior ragione in quelle “ricche”.

    • Alberto da Giussano 4 Novembre 2015, 10:06

      Ciao @Gianni, purtroppo sto litigando con la dimostrazione di non essere un robot
      Chiunque sia tesserato per una federazione ha il diritto di pensare di poter far parte della nazionale di quella federazione. E’ la molla che spinge a migliorarsi è la speranza di ogni atleta.
      Abendanon non è stato escluso per demeriti sportivi, ma perchè ha scelto di giocare in un club francese.
      Marc Girardelli ha scelto a suo tempo di gareggiare per il Lussemburgo perchè l’Austria lo aveva scartato. E ha vinto medaglie olimpiche, mondiali e coppe del mondo a gogo. Secondo la federazione austriaca di sci avrebbe dovuto stare a casa a mungere le mucche.
      Abendanon non ha diritto di giocare in nazionale ma ha diritto di giocarsi la partecipazione ai mondiali, perchè è inglese e gioca a rugby. Limitare la partecipazione ai trials per la maglia d’Inghilterra solo a chi gioca sul suolo d’Inghilterra è una limitazione dell’esercizio di questo diritto.
      Questo è evidente è innegabile.
      Che poi si dica che questa limitazione dell’esercizio di un diritto è funzionale ad un bene comune più grande, potrebbe anche starci, ma sempre della limitazione dell’esercizio di un diritto si tratta.
      Che poi l’Inghilterra avesse perso ugualmente perchè si gioca in 15 e contano anche altri fattori è ancora un’altro ragionamento che non c’entra nulla con quantoaffermato da Abendanon che aveva, in quanto lavoratore straniero all’estero, il diritto di giocarsi la maglia al pari di quelli che giocano a Leinster.

      • berton gianni 4 Novembre 2015, 10:30

        Ottima risposta, Alberto, ma resto ugualmente della mia idea, in quanto ritengo la tua, giustissima come “teoria”, ma non “realistica”.
        In quanto, se ci sono dei diritti, a priori ci sono anche dei doveri.
        In casi come questo, per doveri intendo delle regole ( giuste o errate che siano ), che sono sancite a priori.
        E che ci sono in tutti i campi della vita quotidiana.
        Se vuoi far parte di un qualsiasi tipo di consorzio umano, devi accettarne le regole.
        A-benda-non-dovevi-togliertela-dalla-bocca le conosceva.
        Cmq, la mia critica nei suoi confronti nasce dal fatto che, queste sue esternazioni, doveva farle a priori, non dopo l mondiale.

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