A Rovigo riunione praticamente plenaria delle società della regione e l’indicazione che arriva è chiarissima
Elezioni FIR: il Veneto è compatto, parte la corsa anti-Gavazzi
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia
Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre
Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club
Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia
FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024
Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione
L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio
Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso
Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione
Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite
FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”
Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici
Fa piacere leggere certe cose, qualcosa si muove….mi preoccuperei però dei tanti voltagabbana presenti nelle varie regioni, si sa ci sono sempre uomini pronti per tutte le stagioni
A 41 anni suonati raramente mi è capitato di vedere il Veneto davvero unito. Spero che ci sia una reale unità d’intenti per un progetto serio.
Intanto qualcuno mancava e qualcuno xe rivà e dopo ‘nda. Stessa età, stessi dubbi.
https://youtu.be/269hHcQK-bY
Niente da fare, mi piacciono le chitarre che “raspano” \m/
“mentre San Donà giunge in ritardo ma ritiene comunque di non proseguire con la partecipazione…”
spettacolo!
Vabbè co vogliono le eccezioni 🙂 😉
Quello che dicevo ieri a proposito del rugby SanDonà è stato confermato dai fatti. Tutto ciò mette grande tristezza, invece di essere uniti per il bene del rugby veneto e nazionale si guarda il solito piccolo orticello che, a giudicare dai primi risultati, non è stato nemmeno innaffiato a sufficienza.
E intanto a San Donà le partite del VI Nazioni U.20… 😉
chi pensa mal no fa mai mal. 😉
credo che chi ha scritto l’articolo abbia commesso un’ errore. san donà era rappresentata alla riunione. probabilmente fin troppo rappresentata. magari prima di commentare meglio informarsi bene.
Zan Donà…. Che senso ha?
il senso del guastafeste
Ma San Donà ha mandato fracasso che è pure arrivato tardi? Incredibile… 😀
e soprattutto non intende tornarci! 🙂
tranquilli fioi che se avessi qualcosa a che fare con la società della mia città
1) il logo sarebbe ancora la pannocchia e
2) sarei stato capofila nel progetto Dogi e
3) Dal Sie sarebbe capo allenatore
4) meglio cugini poveri di Treviso che figliocci di Calvisano e che l’U20 giochi da qualche altra parte…
agli appuntamenti sono abituato ad arrivare puntuale e ad andare via per ultimo, di solito dopo un buon bicchiere in compagnia…
stai in buona compagnia ….
mirano
valsugana
san dona’
rubano
vicenza.
Da quello che sento dire in giro sono proprio questi che dici tu.
tutte società di un certo peso, speriamo che il progetto veneto resti comunque unito al di là di questi scissionisti…
Questo è assolutamente falso. É noto che con un solo bicchiere nemmeno ti sciacqui l’ ugola, ma che, poi, prosegui, ciacolando con tutta la famiglia Zanusso, alla Casetta. 🙂
Non conosco gli Zanusso ma me ne hanno parlato bene
La pochezza politica di questi signori che hanno in mano le redini del rugby veneto è mortificante, ma almeno in tanti si sono resi conto (tardivamente, ci hanno messo tre anni…) degli errori fatti. Mi riferisco a chi ha votato Gavazzi e a chi ha scelto Zatta come candidato, non rendendosi conto che Rovigo e Padova avevano il mal di pancia a votare un trevisan. Ma in fondo questi signori sono stati sodomizzati (politicamente) per anni da Dondi (lui si un politico navigato…) e sono stati sempre buoni e zitti… Speriamo che gli bruci il culo, ma ho i miei dubbi…
Ottimo esordio, speriamo con tutto il cuore; ma troppi campanili, da noi e chissà che non parta il mercato delle vacche. Speriamo bene. Sarebbe splendido.
“Abbiamo cominciato a fare un tour delle altre regioni”, però alla riunione non c’era alcun rappresentante delle altre regioni o sbaglio? Se la son fatta tra loro a “Zonin e ciacoe”: non mi pare una partenza col piede giusto.
Giovanni il tour l’anno fatto Innocenti e Zanovello recentemente …. poi per quanto riguarda i consensi non saprei che dire ? Come quando fanno i comizi chi li fa dice 200.000 presenze gli avversari 20.000 presenze, per cui mi astengo da qualsiasi commento o ipotesi. L’importante è che chiunque venga eletto faccia gli interessi del rugby e nel caso dei Veneti che riescano ad esprimere un candidato di spessore con attitudini manageriali.
@tony: io però mi stavo semplicemente chiedendo un’altra cosa. Se dici che hai girato per le altre regioni ed hai parlato con gente che ti ha esposto i suoi problemi, vuol dire che hai stabilito dei contatti e delle relazioni. Di più avrai esposto quelli che sono i tuoi propositi ed i tuoi progetti. A quel punto, avrai avuto modo di riscontrare, sia pure ad un livello iniziale, il grado di interesse suscitato. Tutto ciò, se lo sottolineai in un comunicato stampa, lo fai al fine di dare l’informazione verso l’esterno che hai intenzione di creare un “movimento politico” inclusivo. Ora, nel momento in cui vai a fare la riunione della “tua parrocchia”, quale occasione migliore per diramare inviti come “uditori” a coloro con i quali ti sei relazionato fino a pochi giorni prima? La politica si basa anche sulla diplomazia.
Giovanni for president!
@Gavazzi #escitene =D
😀 Lo slogan della mia campagna elettorale sarà “Più sfogliatelle per tutti!” 😉
d’accordissimo @Giovanni…
Giovanni, se era una riunione del comitato veneto, gli altri che c’entrano Sarà nel definire programmi e linee guida che dovranno coinvolgere gli altri club. Stando attenti a non far trovare tutto gia confezionato, altrimenti a qualcuno potrebbero girare gli ammennicoli. Soprattutto nel fare i tour di presentazione, ci siano più rappresentanti possibili delle altre regioni, altrimenti la strumentalizzazione del Veneto monopolista galoppa
Era qualcosa in più di una semplice riunione di routine del comitato veneto. Sopra ho chiarito @tony il senso della mia perplessità.
Caro Giovanni, come abbiamo commentato oggi, dipende molto, a mio parere se Benetton decide di prendere la situazione in mano, FIR compresa, con i suoi. E soprattutto con i bori, i bezzi, la cicoria, il cicin. Se decide che, a questo punto, gli conviene cacciare la grana, non so come, ma finanziando le squadre venete, per esempio, potrebbe essere che mette tutti d’ accordo. E Zatta, Munari e Kirwan sono liberi e ascrivibili quali membri del suo entourage. Chissà se farnetico o no. Più probabile la prima, credo.
tutte cose che qui ci siam detti e ridetti.
Speriamo.
Adesso aspettiamo i nomi e speriamo che per spessore siano quelli giusti per personalità, capacità e passione.
Lo spero anche io!
Tour delle altre regioni?
http://www.youtube.com/watch?v=Ec9kTS8eJWA
Buongiorno,
da tempo appassionato di rugby e assiduo lettore, ma con pochi interventi , desidererei dare mio contributo, basato sulla mia esperienza lavorativa nel “ottimizzare” dei processi aziendali.
Una società sportiva di Rugby, sia essa una Federazione od un piccolo club di provincia, è una “Azienda” che ha come “prodotto finale” attività sportive professionistiche o meno.
Non è tuttavia il genere di prodotto finale a determinare l’esigenza o meno di avere un “sistema” ( programmazione + feedback di controllo) per raggiungerlo.
L’atteggiamento e la confidenza di poter ottenere ottimi risultati sportivi senza una accurata pianificazione di come poterli raggiungerli, è pura utopia e totale affidamento alla casualità.La suddivisione ed analisi dei singoli processi, deve essere approfondita e dettagliata, raggiungendo un equilibrio tra funzionalità ed efficienza, senza sfociare in rigidità ed assenza di flessibilità (un processo troppo “macchinoso” non risulta adattabile a variazioni quali imprevisti, cambi di programma etc.).
Tutto all’interno di un processo deve essere messo in discussione ed analizzato in maniera oggettiva: obiettivo prefissato, risorse (disponibilità di persone, addestramento/strumenti/hardware,etc), tempi a disposizione, al fine di individuare quelle inefficienze delle attività che non producono valore , oppure che lo fanno con costi ( temporali o monetari) eccessivi.
Dati oggettivi per discussioni e valutazioni oggettive.
Non ho l’impressione che l’attuale FIR faccia molte di queste analisi. Vedi il “terza franchigia” nonostante i risultati delle già esistenti 2. Giusto per fare un esempio.
Concordo in pieno: è per questo che a maggior ragione serve una controproposta che non si si lasci deviare sui nomi e le persone ma che sei focalizzata sulla struttura da costruire. Non sui rendiconti a breve termine ma sugli investimenti e risultati futuri
A meno che tu non sia il vero Diego Dominguez, mi pare un minimo indelicato appropriarsi di questo nome per scrivere su un blog di rugby… riflettici un attimo và… 🙂
Sul web ci sono tanti mentecatti. Vedi tu da che parte stai….
meglio tardi che mai speriamo bene… ma visti i risultati del 2012
con sor munari circa 600 voti
con il grande ascantini circa 450 voti
Forza e coraggio l’1.33333 parte da una base del 51% gia’ nel sacco,
la vedo molto ma molto dura.
un consiglio ai veneti la carica di presidente cercatela nel Lazio o Campania
persona con ottime credenziali e super/partes, solo in questo modo si puo’
battere il conclave del 1.3333%.
Direi più Lazio che Campania: tra Ascione e centro di Benevento, direi che la mia regione è già ben presidiata. Sarà un caso che il presidente parli di terza franchigia a Roma? 😉
avete probabilmente ragione, va bene fare da guida, ma devono concretamente dimostrare di avere un seguito nazionale.
#munaripresidentefir
#giavazzihaitoppatovatteneacasa
Superdaccordo con 6nazioni(se entrano Georgia o Romania devi cambiarti nick
(Non riesco a fare la faccetta che ride)
🙂
😀
Io ci vedo invece un barlume di novità. Ma come qualcuno ha citato il campanile e la proverbiale invidia del Veneto temo diventi il vero avversario da sconfiggere. Spero che Marzio non cada nella trappola di creare una squadra di “amiconi petrarchini/benettoniani” ma assieme a Zanovello ascolti tutte le anime anche quelle che sembrano distanti (ora). Solo così sarà una idea vincente! In bocca al lupo…
Purtroppo le possibilità di riuscita sono prossime allo zero. La campagna elettorale di BigG si basa su questioni molto più concrete e tangibili ossia sulla spartizione del bottino. Secondo me il Veneto dovrebbe fare da solo, inventarsi una lega semiprofessionistica propria e mandare a quel paese l’orso bresciano e i suoi scagnozzi. I soldi e le capacità non mancherebbero ma, come dicevo ieri, ai veneti mancano le palle per agire. (onde evitare i fraintendimenti di ieri avverto sin da subito che sono veneto)
Manca anche il riconoscimento dell’ONU.
anche per te mal.. dovresti essere tutelato come specie in via di estinzione… la specie dello sparacazzate
in via di estinzione?
minchia è pieno! a cominciar proprio da lui, signor ics..
occhio che ti si organizza un altro plebiscito digitale in quattro e quattr’otto…
🙂
per ragioni squisitamente numeriche il Veneto rappresenta la metà di quello italiano e parlo di giocatori effettivi, non di tesserati…
non ha mai espresso un presidente federale in ottant’anni di fir… non ti sembra quanto meno statisticamente improbabile? per questo, caro 6n, pretendo che il candidato sia condiviso con gli altri sostenitori ma che provenga, almeno per una volta, da qui e che non sia Zatta…
(io riproporrei Fulvio Lorigiola, ma dubito sia attualmente interessato)
mi auguro infine che l’ottimo Gianni Amore, anziché fare di nuovo il cavaliere solitario senza macchia e senza paura, ricordandosi che presiede il comitato di una regione di grande tradizione ma che ormai iscrive ai campionati nazionali cinque sei squadre in tutto tra B e C, decida di appoggiare il candidato più rappresentativo e che questo possa accogliere almeno qualcuna di quelle istanze che rendevano il programma del siciliano alle elezioni 2011 quello più condivisibile…
fracassosandona ti rigiro la tua domanda visto che il veneto
e’ il galles del rugby perche’ non ha mai eletto un presidente?
Qualsiasi votazione e’ politica e non meritocratica,
per questo motivo i veneti devono essere lungimiranti e
scegliere un presidente da votare fuori dal veneto (campanili),e’ il PROGRAMMA che si vota non il presidente
che divide il bottino.
Gianni Amore ottimo come personaggio, questa volta
chiamatelo e non ha giochi fatti, tanto lui vuole
“stati generali del rugby italiano” un conclave dove si
studia il programma che poi deve essere rispettato
in tutti i punti.
Il sig. Lorigiola ottimo avvocato ma di Padova/Petrarchino
son campanili che poi non suonano.
Gran ex giocatore, ottimo nazionale, ma Fulvio ha fatto anche il Presidente, del Petrarca, come scrivi tu, temo sia troppo segnato. E temo non sia proponibile, in generale.
Spero siano capaci di vedere come in alcune parti d’Italia le accademie posano essere utili se migliora il livello e il numero dei tecnici. Spero abbiano la mente aperta capace di costruire su le eventuali (probabilmente poche) cose buone fatte da Gavazzi. Non vorrei insomma che volessero fare tabula rasa per principio.
Ben vengano alleanze da tutta Italia insieme a proposte, discussioni, valutazioni complementari a quelle venete.
totalmente daccordo sulla trasparenza, appoggio in pieno.
la centralita’ delle societa’ per me non significa nulla. se significa centralita’ di Valsu e Noceto per esempio e’ molto positivo. se e’ centralita’ di Rovigo e Calvisano e dell’eccellenza e’ esattamente quello che andrebbe evitato.
positivo che qualcosa si muova, non vedo l’ora di leggere il programma.
..e i nomi
Buonasera,
Fa piacere che ci sia movimento sulle prossime elezioni federali.
Indipendentemente dal Veneto di cui si parla nell articolo, per quanto mi riguarda sarebbe auspicabile come inizio:
1 un candidato autorevole e “di Rugby”
2 un programma redatto in maniera semplice e snella e non un coacervo di sogni irrealizzabili lungo infinite pagine
3 al primo punto del programma e come motivo conduttore, la particolarità del nostro rugby e non voler necessariamente fare delle brutte copie di altri movimenti.
Questa la mia semplice opinione di appassionato.
Cordialità
comunque siamo alle solite , il sistema G ancora non e’ partito e gia’ e’ bocciato, i prossimi gli daremo 2anni e poi si boccia e via cosi’ , ‘si fanno solo danni e si spreca denaro , continuamo a martellarci i co…ni.
Ancora il sistema di Gavazzi non è partito?
– Si è presentato come l’erede ed il continuatore di Dondi
– In tre anni è riuscito a far passare la FIR dall’attivo consistente al passivo
Meno male che non è ancora partito …và!
Mancano i commenti del professore Adg…silenzio assordante!
Sei molto distratto,ho giá commentato questa ipotesi nel post di ieri,non mi sembra aggiunga nulla di nuovo.
Alberto da Giussano scrive:
27 ottobre 2015 alle 00:33
Fino ad ora chi si sta muovendo da dilettanti allo sbaraglio é il Veneto.
Dal punto di vista della leadership o tu sei in grado di avere un uomo forte,indiscutibile oppure devi rinunciare alla guida.Imporre un “veneto” ad ogni costo é una cosa ormai priva di ogni significato aggregante,di per se stessa.
A chi può importare se il presidente della Fir parli o meno la lingua dei dogi?
In un discorso politico serio,se ci fosse una “corrente veneta” organizzata dovrebbe mettere il suo pacchetto di voti al servizio di un programma e di un candidato “includente” e non cercare chi è disposto ad appoggiare “a priori” un candidato veneto ” chicchesia”.
E in ogni caso di programmi da Innocenti non ho ancora sentito parlare e se i candidati sono da tenere “segreti”fino all’ultimo,i programmi quelli andrebbero resi pubblici il prima possibile.
Se lo sbocco finale è la conferma della cordata scorsa guidata da Cus Padova e Benetton direi che di possibilità ce ne sono poche.
Bella sviolinata all’attuale status quo!
Nervosetto eh?
Scusami Alberto ma io ho due lavori
… Non riesco quindi a seguirti sempre. Certo che la tua di ieri mi sembra solo una supercazzola!
Ho solo risposto ad un tuo appunto inesatto.Io non sono mai stato più calmo e tranquillo.
Mah conferma solo che c’e’ una controparte cosa che bene o male era chiara, lettera di buoni intenti ma non un programma e finche’ non si egge il rpogramma non si puo’ dire nulla…il ome del capolista a me interessa relativamente poco, finche’ si evita uno in palese conflitto d’interessi a me interessa il programma ed in caso il “team” cui affiderebbe il compito di portare avanti il pogramma.
Di positivo quindi solo la conferma senza se e senza ma di una lista antagonista a Yogi (Gavazzi) e Bubu (l’Insostituibile),
Di negativo che gia’ son spaccato detro, saran pochi club ma se parti gia’ spaccato cosi’.
Ripeto quanto detto l’altro giorno, spero in una compagna sui programmi ed i progetti e non su personalismi ed insulti, spero che i candidati siano di sposti a presentare un programma dettagliato da analizzare pubblicamente e magari si offrano loro per primi per una seria di interviste/confronti civili ed educati sui programmi da fare tramite media come questo ma anche i suoi concorrenti.
Infine spero che fracassosandona’ con grande responsabilita’ e senso del dovere decida di relazionare sul comportamnto del suo club, si presenti al Montello dalll’ex Presidente ma ancora Lider Maximo Rabbidaniel e spieghi…e’ la differenza tra un soggiorno di un mese o uno di 10 anni a Rabbidanielgrad ridente cittadina della Siberia.
Lo status attuale e’ indifendibile…e in più misurabile dai risultati. Ergo…ben venga ogni iniziativa di ”volenterosi”…il resto sono chiacchiere e fumo…
Il leone di San Marco ha chiuso il libro!
Grande, @giallo, grande.
Sperén che lo vesse lett tutt…
E poi, diciamocela chiara e netta, non c’è bisogno di un’altra Presidenza, nell’ IRB siamo già “rispettati politicamente”.
E se, ecumenicamente, i Veneti candidassero un giovane filosofo molto, ma molto ben introdotto Oltretevere?
ahah, no, grazie jock, ma preferisco una coalizione romana, comunque con i veneti ci si può sempre alleare per battere Gavazzi…vamos!
Presto ci sarà una vera sorpresa che si presenterà ,con un programma fattibile per iniziare una vera rivoluzione che inizierà ristrutturando la base per poi riorganizzare tutta la attività con il sostegno sicuro è fattibile delle società ,dalla serie minore fino al massimo livello del nostro rugby. Serve una vera rivoluzione , e ci sarà.
Grande ambi! La parola giusta è proprio “rivoluzione”! Speriamo che anche da Roma ci sia qualche valida iniziativa, ma mi piacerebbe pure se ci fosse un’alleanza con i veneti purchè si riesca a battere Gavazzi!
Ottima iniziativa, gli intenti e la coesione ci sono, vediamo quello che accadrà prossimamente…avanti veneti, tutti uniti contro Gavazzi!
Si batte l’acqua per spaventare i pesci ma così facendo i pesci scappano.
Prima i Dogi, adesso la lettera d’intenti (ognuno dei presenti porterà la mozione all’interno dei club)…….. C’è un solo candidato che gode di stima comune e può sparigliare le carte, Munari.
Gavazzi è lì che aspetta il candidato antagonista e siamo ad un anno dalle elezioni, io resto scettico.
@San Isidro: ti ricordo che fra le roccaforti Gavazziane c’è Roma e il Lazio. Vedremo…..
Roma roccaforte di Gavazzi? Hai idea di quanto pesa il lazio senza roma?
Tre anni fa lo è stata, fra un anno vedremo.
anche questo è vero @Gianangelo, non a caso il Lazio è stato sempre ben visto da Gavazzi, io spero però che le società romane e laziali che l’hanno votato si siano rese conto dell’errore fatto…qualcosa da Roma contro Gavazzi si muove, per ora però sono solo voci…
C’è una possibilità concreta di cambiamento , a differenza delle passate elezioni, Gavazzi(ovvero la FIR) non ha più tanti soldi per comprare voti, e ci sono parecchi che dalla scorsa volta stanno ancora aspettando. Quello che poteva mettere sul tavolo per comprarsi qualche club del Veneto lo ha già speso.
Certo che fa tristezza vedere società come Rubano e Valsugana, che devono la loro crescita ed il loro successo alla radice petrarchina , in uomini, tecniche e giocatori vendersi pensando alle tasche proprie …
L’auspicio di tutti è che ci sia una gara basata sui contenuti e non sulle elargizioni, detto ciò vorrò vedere quando ci sarà da votare chi guarderà ai contenuti o ai soldoni promessi. Attenzione perché i soldoni li può promettere chiunque in gara, starà alle società decidere sui pochi maledetti e subito o sul dopo che verrà. Detto ciò Ho già detto e ribadisco: in questa votazione il 95 % dei club Veneti ha votato a favore di un documento d’intenti, non a favore di un accordo programmatico.
Un altra cosa, ammettendo che fosse un incontro elettorale, dov’è il candidato e soprattutto chi è? Di solito a un incontro elettorale c’è prima una candidatura e poi una lista che lo sostiene…….
Vorrei allegare il comunicato del Valsugana rugby Padova, premettendo che non ricopro cariche in seno al consiglio , pur essendo tesserato.
Vorrei anche ricordare alle molte smemorate verginelle dell’ultima ora che il valsugana alle ultime elezioni ha appoggiato Amerino Zatta, con le parole e coi fatti ( voto) , non tutti gli amici presenti a Rovigo possono dire la stessa cosa ( anche se molti si erano impegnati in tal senso).
Da voci autorevoli, presenti in quel di Rovigo, comunque ci sono già dei prodi venetisti pronti a correre in aiuto del possibile vincitore bresciano, in caso di obolo.
Concludo , personalmente non approvo praticamente nulla del regno di Gavazzi I, sono Dogista convinto ma ritengo che cambiali in bianco non si danno a nessuno, nemmeno a persone di massima fiducia.
segue comunicato tratto dal sito valsugana.
________________________________________________________________
Il Valsugana Rugby Padova ritiene necessario smentire alcune indiscrezioni giornalistiche emerse dopo l’assemblea plenaria del rugby veneto, ospitata a Rovigo in data 26 ottobre 2015.
Nel corso dell’assemblea plenaria la grande maggioranza delle società ivi rappresentate ha espresso tramite votazione il proprio appoggio a un progetto di governo del movimento rugbistico nazionale alternativo a quello dell’attuale presidenza federale. Il Valsugana Rugby Padova, così come il Rugby Mirano, si sono astenuti dal voto (peraltro mai previsto prima dell’assemblea), non per contrarietà, ma – come recita correttamente il comunicato ufficiale del Comitato Regionale Veneto – per questioni di metodo, «ritenendo di non potersi esporre con una presa di posizione prima del necessario passaggio all’interno dei rispettivi club e di un ulteriore confronto allargato».
Ciò quanto accaduto. Sono quindi destituite di ogni fondamento, almeno per quanto concerne il Valsugana, le notizie riportate in un articolo pubblicato su Veneto Blog, all’interno del Corriere del Veneto on-line, a firma di Elvis Lucchese, il quale in data 27 ottobre 2015 ha scritto che «due società importanti come San Donà e Valsugana […] da tempo si sono schierate dalla parte della presidenza in carica».
Contattato telefonicamente da Fabio Beraldin, presidente del Valsugana, per una richiesta di rettifica, lo stesso Elvis Lucchese ha sostenuto di aver riportato semplici “voci”, rifiutandosi però di pubblicare le dichiarazioni ufficiali del club padovano.
Da qui la decisione di produrre questo comunicato, con alcune note di merito e di metodo. Di merito, per annunciare che il Valsugana Rugby Padova non si è mai espresso a favore o contro alcuna parte, in vista delle elezioni federali: lo farà in seguito, una volta che saranno chiari i programmi e i curricula di tutti i candidati, sulla base della loro maggiore o minore vicinanza alle proposte del club circa la gestione del movimento nazionale, proposte che a breve saranno raccolte e divulgate in un apposito dossier. Di metodo, per ricordare una prassi consolidata da tempo all’interno della società biancoazzurra, cioè la richiesta del voto del consiglio direttivo per determinarne gli orientamenti “politici” in occasione delle elezioni federali e regionali, voto non ancora esercitato.
Chi attribuisce al Valsugana Rugby Padova simpatie di qualunque orientamento sulla base di argomentazioni capziose, come il riconoscimento di un Centro di formazione Under 16 o l’organizzazione di partite del Sei Nazioni femminile e Under 20, non solo parla a sproposito, ma con tutta evidenza dimostra di non conoscere da vicino la progettualità e la storia di un club che si è costruito da solo e che non ha mai rinnegato le proprie convinzioni in cambio di facili aiuti.