Amichevoli d’Eccellenza: al Petrarca il “Canterbury” con Mogliano e Fiamme

Primo rugby da marciapiede della stagione. Partite sulle quali non si riesce a dare giudizi ma solo impressioni, salvo quando ne vedi uno buono davvero o qualche soluzione interessante delle panchine. Menzione per Chiappini, autorevole per quanto la touche dei collegiali sia pochissima cosa e Thrower, ma lui è di un altro livello. Menzione anche per la linea invidiabile di Nathan, che sembra uscito da figurella, e non è una notizia da poco. Tanto da lavorare per Moretti con qualche frequenza al santuario di Fontanellato, e solita Accademia che corre, corre. Ma è una tragedia tecnica: calci di liberazione da mani nei capelli, mani insaponate, passaggi da lotteria, indisciplina. Miglioreranno, che sono tutti o quasi nuovi, ma se questo è quel che arriva da due anni di accademia condominiale, allora viva gli antiquati Centri Federali di una volta. Qualche problema intravisto nella seconda prima linea dei Lyons ma con i carichi di lavoro addosso è difficile dire se siano davvero problemi. Evidente l’ordine di Bertoncini di giocarla al galoppo, l’hanno fatto ma con molta indisciplina. Toscanini, riguardo all’Opera, diceva che all’aperto si gioca a bocce, per il rugby è il contrario, almeno per me.