RWC 2015: Nuova Zelanda la squadra con più caps

I campioni in carica vantano quasi 1500 caps nella loro rosa. L’Italia al quinto posto assoluto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maury7 13 Settembre 2015, 11:13

    Immaginavo che la Namibia fosse tra le squadre con meno caps,basta vedere che ci sono giocatori al loro secondo mondiale ma che hanno giocato si e no 7-8 partite con la nazionale

  2. vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 11:22

    chi puo’ farlo sa indicare quanti dei caps italiani sono di equiparati ed oriundi?

    • Maury7 13 Settembre 2015, 11:32

      Per gli equiparati sono 65 (57 di Geldenhuys e 8 di Vunisa) mentre per gli oriundi sono 429 (36 Aguero,113 Castrogiovanni,11 Chistolini,31 Furno,113 Parisse,17 Allan,37 Garcia,71 McLean)

      • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 11:38

        grazie
        la chiamiamo italia o resto del mondo?

        (ma per essere coerente devo ribadire che parisse è nato all’estero da padre e madre italiani; allan ha madre di padova e credo sia pure nato a padova; furno è nato in australia, ma ha un genitore, o forse due italiani, e vive da sempre a benevento)

        • Maxwell 13 Settembre 2015, 11:43

          Lo facciamo anche per la Nuova Zelanda?

          • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 11:47

            si, sarebbe interessante, grazie

          • Maury7 13 Settembre 2015, 11:49

            Divertitevi qui ci sono tutte le squadre con i relativi caps 😀 https://en.wikipedia.org/wiki/2015_Rugby_World_Cup_squads

          • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 11:52

            no no
            non c’è scritto dove sono nati, di che nazione sono i loro genitori e dove si sono formati

            katmandu, mi pare sia lui, è una banca dati eccezionale

            se lo fa ci renderemo conto di quale nazionale è effettivamente tale, o lo è in percentuale maggiore

          • Melita Martorana 13 Settembre 2015, 13:06

            A memoria: Ben Francks Australia, Kaino Samoa, Fekitoa Tonga e Naholo Fiji.

          • Melita Martorana 13 Settembre 2015, 14:25

            Posso aggiungere che i genitori di Ben sono poi tornati in NZ ed infatti il fratello minore Owen è nato in NZ. La famiglia di Kaino si è trasferita ad Auckland quando lui era un bambino. Fekitoa ha iniziato a giocare se non erro verso i 13 anni per Wesley College e ha rappresentato Akl nelle giovanili e poi fatto parte della Accademia. Naholo mi pare abbia iniziato a giocare college rugby intorno ai 17-18 anni in Wanganui.

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 15:05

            @ melita manca Barlow nato a Melbourne ma cresciuto in Nz e Kaino Samoa Americane
            @Vcn basta saper leggere, se un ragazzo ha una nazionalità X ma è andato alle elementari in una nazione Y con tutta la buona volontà di sto mondo lo lo si può considerare formato dal paese Y o mi sbaglio?
            Curioso il caso Speight, nato alle Fiji trasferito da bimbo in NZ e oggi nazionale australiano, la formazione è stata fatta in NZ e si potrebbe continuare

          • Sisara 10 13 Settembre 2015, 18:13

            nuova zelanda ha solo Fekitoa e Naholo..
            informarsi prima grazie!!!

        • Maury7 13 Settembre 2015, 11:44

          Parisse è un oriundo a tutti gli effetti,essendo nato all’estero da genitori italiani. Su Furno e Allan invece avevo dubbi ma li ho conteggiati lo stesso come oriundi

          • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 11:49

            nascere all’estero da genitori entrambi italiani non cambia la nazionalità
            in altre parole
            tra parisse ed aguero o castrogiovanni c’è totale differenza

          • Maury7 13 Settembre 2015, 11:50

            Io sono nato all’estero da genitori italiani,ho doppia cittadinanza e in italia mi hanno sempre considerato un oriundo (almeno nel rugby) poi boh

          • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 12:07

            sei italianissimo
            vunisa un po’ meno

          • Obelix-it 13 Settembre 2015, 12:49

            Allan e’ italiano, visto che e’ nato in Italia.

            Per gli oriundi, la casistica e’ un po’ piu’ ‘interpretativa’: hao voglia a dire che il tenelnte Colombo e’ un oriundo perche’ discende da cristoforo (secondo ilconcetto, ‘oriundo’ e’ qualcuno che e’ nato all’lestero, ma mantiene una “provenienza culturale” del paese di origine dei genitori/antenati…

          • Maury7 13 Settembre 2015, 14:53

            Io continuo a non capire i sudafricani che continuano a dire che Allan è sudafricano,che è nato e cresciuto in Sudafrica bla bla bla ma questi i dati dove li prendono ?
            Per quanto riguarda il mio caso,io nel rugby sono sempre stato trattato in un certo modo non mi sorprende se avessero usato scuse pure per il mio status da italiano 100% o oriundo

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 14:58

            Come allan è sudafricano? Al massimo formato, ma direi più scoto, ma se è nato in Italia? Forse ha qualchd partente sudafricano? Boh

          • Maury7 13 Settembre 2015, 15:07

            Si alcuni blogger di rugby sudafricani che conosco hanno scritto che è sudafricano e che è nato li,quando invece ha solo giocato in un academy. Andare sul sito di WR o del 6 nazioni e vedere i dati ufficiali sembra un’impresa ardua per loro.

        • And 13 Settembre 2015, 15:29

          @vcn

          polemica stupida, sterile ed inutile. Il rugby come sport in Italia non esiste, esiste da te a L’Aquila e in qualche città veneta, e basta. Abbiamo 22.000 praticanti. Se avessimo 1 equiparato in +, perché lo consentono ma siamo talmente fessi che non ce l’abbiamo, e un paio di oriundi bravi come McLean avremmo + possibilità di passare il turno. Torna sulla terra.

  3. Katmandu 13 Settembre 2015, 13:47

    @ vecchio cuore la nuova zelanda dei caps “equiparati” cioè di gente che ha fatto un percorso formativo all’estero (il Vunisa della situazione) ha ben 10 caps con soli due giocatori Fekitoa e Naholo mentre se si parla dei non nati in Nuova Zelanda abbiamo altri 3 giocatori Franks, Kaino, e Barlow devi sommare 117 caps
    giusto perchè mi hai messo la pulce nell’orecchio…per le squadre del tier uno
    Inghilterra, equiparati solo Barrit (22 caps) invece dei nati all’estero bisogna sommare i due Vunipola (40 presenze)
    Australia nati all’estro 238 per 7 atleti ma in mezzo han pure Speight che è stato formato dai neozelandesi
    i Francesi 45 per 4 foresti ma c’è anche Nakaitaci che dovrebbe esser formato dai francesi dato che è stato un espoirs
    gli Irish han 104 ma ben la maggior parte li ha fatti l’Israeliano Heaslipmentre quelli degli equiparati non arrivano a 20
    gli scoti dall’estero pescano 130 caps per 11 atleti, ma dei formati all’estero siamo sui 190
    I sudafricani all’estero han pescato solo Mtawarira ma è stato formato da loro
    i gallesi all’estero han trovato 11 atleti e 270 caps mentre i 5 formatisi all’estero han portato 65 caps
    e gli argentini son tutti nati e cresciuti li
    ha un’ultima cosa, sempre senza polemica, tufai il distinguo, un genitore italiano di un bimbo nato all’estero, Parisse è italiano nato in argentina Mclean palesemente no è australiano, ma ti chiedo questo principio vale solo per noialtri? no perchè tu asserivi che gli AB pescavano a piene mani dai Tongani e dalle altre isole del pacifico, quando in realtà i bimbi crescevano ad Aukland, grazie per l’eventuale rispsta
    PS ho cercato di farlo per l’eccellenza ma alcune squadre pare non han a cuore la storia passata dei propri atleti nemmeno per scrivere la loro provenienza, non tutti son bravi come Laquila e Rovigo e Padova per cui avendo troppi risultati parziali ho desistito, sarebbero troppo falsati i dati che verrebbero rilevati

    • Maxwell 13 Settembre 2015, 15:05

      Sei la solita enciclopedia 🙂
      Cmq ci sono bugie,grosse bugie e ….. statistiche ( frase non mia….. 😉 )
      Ad esempio toglierei Parisse figlio di italiani ( anche se ha imparato in Argentina ), Furno, e lo stesso Castro, che fino ai 16 anni giocava a basket, viene ai 20 in Italia e dice che deve tutta la formazione a Gavazzi e Calvisano. Inoltre gioca per l’Italia da più di un decennio.

    • Melita Martorana 13 Settembre 2015, 15:27

      Fekitoa non ha fatto un percorso formativo all’estero ma è un prodotto di Auckland a tutti gli effetti essendosi trasferito ed avendo iniziato la “carriera” rugbistica a 13 anni. Naholo invece è arrivato a 18 anni.

      • Sisara 10 13 Settembre 2015, 18:16

        si ma è tongano, intendono quello..
        come Naholo è Fijiano..
        ma finisce li, Kat Franks e TKB sono NZ 100% (forse TKB ha la mamma australiana, non ricordo)..
        Kaino è nato all’ estero ma ha sempre vissuto in NZ..
        ma che siano proprio gli italiani a storcere il naso sugli equiparati, oriundi etc è ridicolo!

        • Katmandu 13 Settembre 2015, 20:09

          Senza polemiche ho scritto che è NATO all’estero, non vuol dire che ci è cresciuto, Franks TBK Fekitoa Naholo Kaino son nati fuori dai confini NZ, non è un crimine
          Son stati “importati” tutti abbastanza da giovini per un motivo o per l’altro, ma consideravo formatisi all’estero solo Fekitoa e Naholo, nel senso che han imparato a giocare a Fiji e Tonga, ma credevo pure che Fekitoa si fosse trasferito più tardi
          Pauroso il confronto con Fiji tonga o peggio di tutte Samoa

          • Melita Martorana 13 Settembre 2015, 20:42

            Ciao Kat, si avevo capito per questo ho risposto sopra giusto i paesi di nascita e poi chiarito come sono arrivati in nz. Personalmente un 18enne come naholo e come lui altri 18enni emigrati all’estero io li considero formati nel paese di origine e rifiniti nel paese di adozione. Perchè l’allenatore nelle giovanili ti trova ti cura ti forma. Quello in eta adulta ti perfeziona ti smussa ti fa diventare il campione che sei. La formazione non finisce mai, si evolve.

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 20:52

            Certo ma ho dovuto fare una scelta se nasci in un paese X e fino ai 15-16 anni stai nel paese X ti considero formato da quel paese, altrimenti Samoa non forma nessuno 😉
            Poi rimango della mia idea oltre la formazione esiste una formazione di alto livello, ma iniziava a diventare troppo complicato

          • Sisara 10 13 Settembre 2015, 21:20

            kat ben franks è come parisse, nz nato all’ estero..
            non è stato “importato”..cosi come TKB..

          • Melita Martorana 13 Settembre 2015, 21:21

            Kat. Mi pare allora che siamo d’accorso

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 21:28

            Sisa no Franks e Parisse non son simili
            Son nati all’estero, ma uno è rientrato a 3 anni mi pare l’altro a 19, per me uno è nato all’estero ma formato e forgiato dal sistema AB l’altro dal sistema Pumas
            La differenza per me c’è ed è palese

          • Sisara 10 14 Settembre 2015, 07:20

            Kat Franks come Parisse nel senso che è nato da genitori NZ che si trovavano all’estero per lavoro! Parisse è figlio di italiani che si trovavano all’estero per lavoro..
            di “importato” hanno niente..senza polemica 😉

          • Sisara 10 14 Settembre 2015, 07:22

            poi chiaro, altro è il discorso formazione..

  4. Alberto da Giussano 13 Settembre 2015, 15:32

    Mi piacerebbe vedervi alle prese con il codice penale ( o civile). Con le vs interpretazioni se adesso un processo dura 4/5 anni durebbe dai 35 ai 45 anni e tutti i procedimenti si chiuderebbero per prescrizione dei termini.

  5. Rabbidaniel 13 Settembre 2015, 16:39

    Allan ha vestito la casacca della Scozia U17, U18 e U20, lo fuciliamo come traditore della Patria?

  6. vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 18:39
    • Katmandu 13 Settembre 2015, 20:19

      E Tonks appendiamolo per gli alluci in piazza ad Edimburgo!!!!!!!

      • Maury7 13 Settembre 2015, 21:24

        Lasciate stare Tonks,grazie

        • Katmandu 13 Settembre 2015, 21:41

          Nessuno tocca Tonks, anche se a me non piace, dei “tuoi” preferisco di gran lunga Botha
          Ma mi chiedevo se Allan lo si vuole fucilare per altRo (errore voluto) tradimento a uno che ha rappresentato 2 nazionali differenti e sarebbe potuto essere selezionato per una terza… Che gli facciamo? Io gli offrirei da bere e ascolterei con interesse la storia di uno così
          Ps anche mia figlia è una mezzo sangue per cui le storie sulla nazionalità mi toccano parecchio

          • Maury7 13 Settembre 2015, 21:55

            Di quale Botha stai parlando ? Ne conosco tanti.
            Se c’è qualcuno nel rugby contro cui non ho nulla sono proprio i giocatori e gli allenatori,quindi non vedo cosa ci sia da fare a Tonks o Allan o chi per loro

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 22:18

            Chrysander Botha l’ho visto ancora in vodacome cup e mi ha stregato, e cerco di seguirlo nello sviluppo della sua carriera, poi da come ho capito ci hai lavorato assieme

          • Maury7 13 Settembre 2015, 22:34

            Si ci collaboro ancora visto che sto cercando di organizzare qualcosa nel rugby solo in modo molto minore rispetto a prima,ora è in premiership con Exeter

          • Katmandu 13 Settembre 2015, 23:05

            Maury allora se lo senti digli che in Italia c’è un suo fan e digli che se passa per Sacile gli offro volentieri da bere, anche se non penso che venga giù da Exeter solo per ‘na bira 😉

          • Maury7 13 Settembre 2015, 23:16

            Vediamo cosa è possibile fare per la prossima estate 🙂

  7. vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 18:44

    Allora
    Premesso che io non faccio polemica ma analizzi dati
    E che quindi il cretino è’ chi gratuitamente sopra mi ha dato dello stupido
    Premesso ancora che Parisse è allan sono italiani
    Che heaslip è’ irlandese nato in una base militare
    La prova che il nostro rugby è’ una feccia è’ offerta dai numeri
    Che non ingannano
    Le migliori 2 non hanno stranieri, se non per nascita
    Le prime 5 successive ricorrono modicamente al mercenariato
    La Francia solo da pochi mesi
    L’Inghilterra linfa per l’estensione dell’impero
    La miseria italiana è’ dimostrata dal fatto che circa la meta’ dei caos è’ di stranieri nati e formati altrove
    Meditate gente

    • Alberto da Giussano 13 Settembre 2015, 19:44

      Scusa,per mera curiositá la conclusione di questa tua analisi,sarebbe?

      • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 20:39

        divertitevi
        ma non serve un allenatore
        serve un traduttore simultaneo
        se tra 5 anni il rugby in italia sarà sbiadito ricordo
        è perchè non solo chi lo amministra, ma anche chi lo segue, ha perso la capacità di capire che una nazionale di stranieri o oriundi che l’italia non la conoscono nemmeno nei ricordi dei loro nonni puo’ vincere o perdere
        ma senza una base resta una quinta da cinecittà
        finito, per sempre, di dirlo
        godetevi le vostre zebre ed il treviso
        a proposito trevigiani, non fate girare le balle ai benetton
        senno’ tornate a giocare col calvisano ed il mogliano

        • Alberto da Giussano 13 Settembre 2015, 21:16

          Sono 25 anni almeno che,al di là dei numeri ufficiali,i vivai e il reclutamento non sono in grado di produrre 5/6 atleti di valore internazionale all’anno e quei pochi che escono sono solo avanti.Ma, pur sforzandomi, non riesco a vedere una relazione tra questo problema e l’equiparabilitá. Forse non ci arrivo.

    • fracassosandona 13 Settembre 2015, 19:49

      Rassegnati.
      Mezzo forum ha moglie straniera e/o vive all’estero.
      Ius soli o ius sanguinis?
      Traorè, appiah,ajstorovic gega kudin derbyshire non sono cittadini italiani ma li abbiamo formati noi.
      Se i figli di stefo, cognome veneto, nati e forse un bel dì rugbisticamente irlandesi, non potranno vestire i nostri colori?
      Ps: la terra gira attorno al sole e non viceversa.

      • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 20:43

        se sono nati in italia e formati anche, no problem.
        per me sono italiani, e solo una legge civile ottusa li considera stranieri

        ma non è quello il problema, nè l’ho mai scritto che sia quello

        il problema, ben diversamente sono quelli che l’italia l’hanno vista dopo aver firmato un contratto

        e la nazionale ne è piena

      • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 20:45

        vedo che non sai leggere, o lo fai distrattamente
        quei trifogliolini sono italiani, come parisse o allan

        non è italiano aguero, come vunisa, come wosawai etc…

    • Katmandu 13 Settembre 2015, 20:17

      Io parlavo di NATI all’estero, i perchè e i per come lasciano il tempo che trovano, tu volevi sapere tra le tue domande dove erano nati, mezza nazionale scozzese è nata oltre il vallo di adriano, e parecchi di questi han fatto i college pure in inghilterra, ma non mi sognerei mai di chiamarli inglesi, chiaro il concetto?
      Io nei numeri che ho tirato fuori volevo sapere quale “sistema formativo” fosse il migliore, e i numeri che tiriamo fuori noi son in linea con le nazioni della nostra posizione, con l’aggravante che nessuna ha un bacino d’utenza dei soliti 60 milioni di persone
      Claro?

  8. aristofane 13 Settembre 2015, 23:04

    Vedo che il piano di discussione è la formazione o meno da parte del movimento dei giocatori che giocano nella nazionale italiana. Bisogna farsene una ragione, la nazionale non è la rappresentativa del movimento di una nazione, è la squadra formata dai migliori giocatori che hanno la possibilità di vestire quella maglia, se le regole permettono a diverse casistiche di giocatore di rientrare tra gli aventi diritto, non vedo il problema.
    Non è colpa di alcun oriundo o equiparato se il sistema formativo italiano non sforna grandi campioni ogni anno, è colpa di chi organizza questo sistema. Ovvio che una movimento che produce di più e meglio ha più possibilità di formare ottimi giocatori per la nazionale, questo è evidente a tutti. Evidente a tutti è quindi che si dovrebbe migliorare il reclutamento e la formazione, non evidente a tutti (perché totalmente illogico) è come questo dato si relazioni agli oriundi/equiparati odierni in nazionale, non sono loro la causa di questo problema.
    Anzi, poniamo il caso di un movimento italiano in grado di produrre ottimi giocatori internazionali a ripetizione, un oriundo/equiparato a questi superiore non farebbe altro che alzare ancora di più il livello, quindi un processo di formazione migliore non esclude la possibilità di avere oriundi/equiparati in nazionale. Non c’è relazione che tenga tra le due cose.

    • vecchio cuore neroverde 13 Settembre 2015, 23:21

      in sintesi
      supermercato aperto h 24
      come esselunga

      • And 14 Settembre 2015, 00:16

        sei proprio un TROLL. Già abbiamo le pezze al culo, toglici pure McLean e Geldenhuys e siamo proprio finiti. Sarebbe belle una Nazionale di soli Italiani, ma putroppo in un paese dove il rugby è confuso col football americano e interessa a pochi non è possibile. E’ uno sport troppo elitario, a parte Francia e Argentina lo giocano soli i paese del Commonwealth. Manco Germania e Spagna hanno nazionali competitive, almeno noi siamo invitati alla tavola dei Grandi e usiamo i trucchetti permessi dal Regolamento. Rassegnati!

        • And 14 Settembre 2015, 00:17

          *sarebbe bella

        • Maury7 14 Settembre 2015, 00:19

          e più si scende nel ranking mondiale e più le squadre sono piene di equiparati,ho fatto diverse volte l’esempio della Norvegia dove la stragrande maggioranza di giocatori sono studenti o lavoratori britannici o francesi

      • aristofane 14 Settembre 2015, 14:31

        Un supermercato con delle regole condivise da tutti. Le regole si possono cambiare, si può parlare di tutto quello che si vuole, ma dire che gli oriundi/equiparati fanno del male al rugby italiano è una bestialità.

  9. Atley73 14 Settembre 2015, 12:58

    Castrogiovanni è un argentino di origine italiana, è arrivato in Italia a 20 anni per giocare a calvisano, dove è rimasto fino a 26 anni circa. A 22 anni circa ha esordito in nazionale. Di formazione straniera? Senza volersi addentrare in discorsi ancora più capziosi, la risposta che pare più ragionevole dare è: solo parzialmente. Quindi quanti di quei 113 cap sono attribuibili alla formazione argentina, quanti alla formazione italiana e quanti ancora alla formazione inglese?
    Parisse a 17 anni era nel giro della nazionale italiana…ripropongo quindi la medesima domanda, quanto della sua formazione può essere considerata non made in italy?
    Chistolini a 19 anni giocava nel Petrarca, Furno è nato in australia ma è cresciuto a benevento, Allan ha iniziato a giocare nel Petrarca…in sostanza la polemica mi pare sterile e molto strumentale…
    Che la formazione italiana sia pessima lo sappiamo, che la federazione sia un colabrodo ce lo dite spesso qui in questo blog, direi quindi che se si potesse allentare la morsa ogni tanto evitando di creare questioni a ogni piè sospinto non sarebbe male…il lettore medio del blog apprezzerebbe.

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