A dieci giorni dal via della prossima stagione celtica, abbiamo intervistato il nuovo tecnico delle Zebre
Permit, giocatori “complici” e gestione delle (tre) aperture: il rugby di Gianluca Guidi
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Allora se ce ne fosse bisogno un’altra volta
“…perché l’Eccellenza è un altro sport.” se non si capisce questo concetto difficile capire la nostra esigenza della CL, certo che deve essere un modello sostenibile e che produce giocatori
Gente poi per me con questa intervista ha confermato la sua tendenza a defenestrare buscema, settimana scorsa nonostante fosse stato un suo giocatore a Calvisano non lo schiera titolare, poi parla di trevi che passano una volta nella vita e nel capitolo aperture non lo cita nemmeno… Intanto son due indizzi
Ps Canna va costruito e lo si porta in nasionale, non serve aggiungere altro
“L’Eccellenza e’un altro sport.”
Dove ha fatto esperienza Guidi prima di arrivare in Pro 12?
“In Eccellenza.”
Ah.
Metodo didattico Gavazzi: un po’ lo stesso metodo utilizzato nelle accademie dove, a suo stesso dire, gli allenatori non sono preparati, “ma da qualche parte bisognava cominciare””.
Chissa’ quanto lo ringrazieranno i giocatori, quando scopriranno che hanno perso tempo senza imparare quello che avrebbero dovuto imparare.
Ci sono n sacco di cose che piu’ ci penso meno le capisco… che dire? Auguro la piu’ grande fortuna del mondo.
Credo che ce ne sara’ bisogno e forse a volte puo’ anche aiutare a superare certe situazioni non perfettamente “a piombo”…
Conosco personalmente allenatori che son passati dalla C e dopo qualche anno erano in A
È lo stesso sport? No son differenti i tempi gli atleti
Vuoi dire che il Valsugana ha due squadre e quella in C potrebbe competere in serie A?
@Kat
Qua fai confusione: SE un allenatore che viene dall’Eccellenza dichiara che i GIOCATORI che vengono dall’Eccellenza provengono da un altro sport, beh, allora ANCHE LUI viene da un altro sport.
E’ una questione di coerenza.
Allora cnhe Guidi avrebbe dovuto affacciarsi in Pro12 dopo almeno un anno da secondo (come Casellato, e anche per Casellato un altro anno da secondo non avrebbe fatto male).
Come e’ andata la precedente esperienza di Guidi a questo livello?
Ricordi gli articoli del commentatore straniero che suggerivano alle franchigie italiane di mettere sotto contratto dei migliori allenatori internazionali, perche’, a loro dire, con i giocatori a disposizione avrebbero dovuto fare meglio?
Io oltre agli allenatori “piu’ esperti” indicherei anche dei dirigenti migliori e che sappiano occuparsi dei tanti dettagli che non vanno lasciati al caso (hai dato un’occhiata ultimamente al sito del Benetton Treviso?).
“Stranamente” anche solo il numero di persone dietro le scrivanie nelle nostre franchigie e’ il piu’ basso di tutto il campionato: cosi’ i giocatori diventano gregge senza pastori. Hai avuto questa impressione qualche volta?
Hullalla stai un po’ ceffando.
Altro sport per dire che il livello e’ differente e se lo diciamo noi va bene se lo dice lui ecco tu e Ian a mancare un tackle.
Aspettiamo e vediamo:certo fare meglio delle zebre non vi vuole molto ma se lo facesse abbondantemente il merito di chi sarebbe ? Solo di Muliaina?
Allenatori stranieri, tipo, chesso’, Brunel ??
Mmmh, non lo so, ma mi suona male….
Ce l’ho, ce l’ho!!!!! Gajan.
@gino
Si si, sto ceffando.
Pero’ non trovi che sia un po’ ingrato dare in mano la squadra storicamente piu’ in difficolta’ della Pro12 all’ellenatore con meno esperienza in assoluto a questo livello? Ovviamente gli auguro di fare benissimo, ma come i giocatori dovranno imparare ad adeguarsi al livello superiore dovra’ farlo anche lui e intorno non ha una societa’ e dei collaboratori solidissimi ed espertissimi, purtroppo: anche quelli dovranno imparare in fretta.
Hullalla
Ingrato per chi?
Se pensi ci vorrebbe un ottimo,e caro,straniero allora direi stupido non averlo fatto.
Se invece ti riferisci a qualche italiano non mi sembra ci sia tanta concorrenza e quindi non vedo perché ingrato.
E quand’anche ci fosse qualcuno non mi sembra sia colpa di Guidi.
Io giudico dai fatti non pre-giudico.
Spero per lui,per le zebre e per il rugby Italiano che abbia successo e se non ce l’ha il prossimo anno ci sono le elezioni e chi vuole e può sa cosa e deve fare! Dopo però niente alibi!
Gestione giocatore Buscema vergognosa, convocato sempre in nazionale, capitano nazionale u20 quando gli si è permesso di giocare ha dimostrato il suo valore….. L’accademia ha formato bene un giocatore che poi viene lasciato in balia di meccanismi a dir poco discutibili. Ma questa è l’Italia e mi dispiace per il rugby.
Per quanto ti riguarda sei veramente ossessionato da Buscema
Sono d’accordo sulla mala gestione di Buscema, però al contrario. Il mistero di fatima è fittissimo su come e perché abbia avuto tutte le porte spalancate a prescindere dalle prestazioni,dalle qualità e dalla concorrenza. Ma è in buona compagnia, infatti non ho messo il numero al fatimino.
Io sarò prevenuto, può essere
Ma anche tifosi di Calvisano parlano di un giocatore che non incide e che preferiscono Seymur, inoltre Guidi da neo allenatore zebrato la prima che fa da allenatore gli preferisce uno che giocava in serie B, da come ho capito a ragione, e in questa intervista non lo nomina, vedi tu
Io non sono stato molto allo stadio quest’anno, per il poco che ha giocato in Calvisano-Rovigo di terza coppa non mi ha né scandalizzato né entusiasmato. Oddio, non è che mi entusiasmi nemmeno Seymour, per essere chiari… bisogna pregare in cinese perché imbrocchi un calcio tra i pali. Ma almeno gioco alla mano sa quello che fa.
Si hai ragione è stato aiutato parecchio, dall’alto, quando al 6nazioni u20 ha segnato 9 punti contro la Scozia oppure ai mondiali u20 ha rifilato 19 punti al piede all’argentina, oppure alla “coppetta come la chiamate voi, l’amlin challenge cup ha centrato 8 trasformazioni su 10 e che dire su viadana calvisano 20 punti su 25 6 su 6 al piede più drop finale …… Sarà stata Fatima
Evidentemente con Canna e la nazionale bisogna fare sempre un ripassino…n o n c i s o n o a l t e r n a t i v e a l m o m e n t o
Interessante che l’eccellenza sia un altro sport!
e si paga pure il biglietto. Standard 15€, finale 25€!
E io che pensavo di andare al San Michele a vedere la sua ex squadra giocare a rugby… la prossima volta mi fermo al bocciodromo appena fuori.
a Roma non si paga niente, nè alla Lazio, nè alle Fiamme (anche perchè sono ubicate in un posto statale, caserma di Polizia) e a suo tempo nemmeno alla Capitolina, e direi che è giusto così…capisco che alle società deve entrare qualcosa anche dal pubblico, ma 15 euro per una partita di Eccellenza sono una follia, poi ci domandiamo perchè gli spettatori diminuiscono…
cordialità
buongiorno
Spiegati meglio,fai un piccolo sacrificio 🙂
Cita Delipe
Non sono mica Renzie! 🙂
E neanche un lavandaio di Zurigo però 😉 🙂
un lavandaio di zurigo
lo faremmo premier a vita
Chiedendo alla gente di fare sacrifici come fai tu, piu’ che Renzie mi sembri la Fornero! 😀
Eh si !!!
mi fai murì 🙂
cordialità
se l’eccellenza è un altro sport decidiamoci
se il rugby è solo il pro 12, affranchiamo le franchigie, o altrimenti sciogliamo la federazione
certo che aprire bocca e dargli fiato è ormai pratica molto diffusa
noi lo facciamo gratis, tuttavia
Ma non ha detto che il rugby è solo pro12 anzi, mi pare che ha parlato bene dell’eccellenza, ma la realtà che quanto a intensità, gioco, livello socetario, il pro 12 è un’altro sport, come far competere nello stesso campionato il mogliano e un club di serie C
tra poco lo farà pure da ct della nazionale pensa..
Beh lui si riferisce a questa eccellenza e poi ti da ragione mi pare : tu parli di pippe a proposito dei nostri giocatori e guidi lo dice, in altra maniera ma lo fa capire, mi sembra!
O mi sbaglio ?
Scusa vcn ma non esiste solo bianco o nero, solo professionismo (straccione) delle Franchigie in PRO12 vs domestic totalmente amatoriale.
Ci vuole la giusta organizzazione. Cioè quella che certi pagliacci non sanno dare perché troppo impegnati a tutelare l’1,33%.
vcn e straccioneria a parte, ma di avere un domestic parte della filiera e’ una peculairita’ italiana, molto fuorviante per me, e tutta tutta oggetivamente da dimostrare. e’ da dimostrare a) che funzioni b) che funzioni per noi c) che sia sostenibile.
buorgiorno
ecco un serio modo di argomentare
straccione mi piace, mi fa sentire parte del movimento italico
cordialità
Vecchio Cuore, al prossimo “cordialità” vengo giù e ti ribalto la GRIGLIA!!! Ah,ah,ahhh!!! 😀
P.S. però porto il prosecco… 😉
Cordialità: è di birra una pinta a Tor di Quinta,
la cordialità: è tifare azzurri, ignorando i sussurri,
la cordialità…cordialità…
Senti nell’area c’è già odor di disfatta al mondiale che vaaaa,
come un sentore che sa di cordialitààà…
🙂
ma che birra, abbiamo il prosecco
il migliore di sempre me lo dette gianni franceschini
a montebelluna
ermy lo sai perchè cucchiella era stato rinominato “mustang” dal predetto franceschini?
No, non so la storia… cordialmente raccontaci… 🙂
troppo facile, devi indovinare
un indizio: cosa caratterizza il mustang?
credo di saperlo..dev’ essere della stessa razza di quel mio vecchio compagno di squadra che chiamavamo “il fenomeno”..o anche “anzoneddu” (agnellino)..
acqua mez
non è per le dimensioni
allora: cosa contraddistingue il mustang rispetto al baio, ad esempio?
Indomito vcn
Indovinato?
Allora, la premessa è che con Guidi sono prevenuto, ben al di là e oltre dell’antipatia per Cavinato e i suoi atteggiamenti antisportivi. Devo dire che mi sembra una intervista molto superiore alla media, come contenuti, forma e intenzione. Fa il paio con giudizi sorprendentemente positivi che sento da quel paio di conoscenze dei cui giudizi mi fido a occhi chiusi e che hanno tempo e occasioni di farsi opinioni dirette. Mi è piaciuta anche la formazione e la rotazione a Treviso, per cui apro il conto sulla fiducia: il treno passa per i ragazzi, ma passa anche per lui ed è quello che rischia di più di finirci sotto. Unico appunto all’intervista: occhio al rientro dei nazionali, il disastro Aironi del secondo anno è cominciato lì, dopo un avvio ottimo, tra beghe di contratti e spogliatoio. E l’infortunio di un Nick Williams dopo due mesi spaziali. Credo a mezzogiorno presentino Mills. Insomma, in bocca al lupo a Guidi e mi piace molto questo gruppone tra arruolati e pretendenti.
*domani a mezzogiorno: ho scoperto adesso che oggi è mercoledì.
dici che non e’ arrivato con merito alle zebre? davvero chiedo senza polemica.
Dico che non mi è piaciuto per niente e in alcuni casi per nientissimo da federale, però anche che l’anno scorso Calvisano giocava bene e in modo per niente banale, almeno quando l’ho visto io. Mi scappa da ridere a sentir parlare di merito per gli staff federali e, soprattutto, cosa fatta capo ha. Sono più preoccupato che non si ritrovino ancora alla deriva come società (vero che peggio di prima sarebbe un record riuscirci) e che regga la coesistenza da una parte con l’argentino, dall’altra con De Rossi nella parte di Fregoli. Mettiamoci un po’ di fiducia e anche la curiosità se la preparazione che hanno fatto (soprattutto la mischia) pagherà moneta sonante o sonanti asfaltature. Dal punto di vista tecnico, mi dicono che sia un altro rispetto ad anni fa, e si vede anche dall’intervista.
Capito. io l’ho visto solo in tv e conosco meno. Calvisano degli ultimi due anni era una corazzata, ma m’era piaciuta per solidita, senso e concretezza, mix interessante di giovani e meno giovani. e se ne vedono di corazzate senza senso.
cmq, va a comporre il trio di allenatori che hanno vinto l’eccellenza e sono poi passati in CL. penso la tendenza sia quella, e se si vogliono allenaotre italiani (a me sinceramente interessa relativamente) speriamo bene per lui (e pure agli altri) e per noi.
te l’appoggio…
e comunque Guidi è uno dei migliori tecnici italiani, alle Zebre per me ci sta, certo, se avesse pure uno staff più allargato sarebbe meglio…
Concordo.
Intervista non banale ed articolata.
Con Calvisano soprattutto lo scorso anno ha fatto un buon lavoro e non era per niente scontato riuscire a bissare il titolo.
Guidi mi da l’impressione di essere competente, schietto e di avere idee chiare.
Auguro a lui ed alle Zebre (sia in campo che come nuova dirigenza) di ottenere dei buoni risultati.
Sono d’accordo con Airone sulle competenze tecniche e sulle qualità umane, però vorrei vederlo alla guida di questo gruppo di nazionali: secondo me se lo “mangiano in un solo boccone”. Spero tanto di sbagliarmi.
…però un salutino a San Isidro avrebbe potuto farlo 🙁
riguardo all’ultima domanda
da Garcia e Pratichetti non mi aspetto grandi miglioramenti quindi speriamo in Boni (e Castello) perchè altrimenti lo spot di primo centro non è così coperto come dice
purtroppo Castello, nonostante sia tra i permit, farà ancora un’altra stagione a Calvisano e questo è un mistero, il genovese meritava la Celtic fin dalla stagione passata…
Una nota da malpensante: del SA apertura non ne parla proprio.
Io credo che Guidi abbia a disposizione un buon gruppo su cui lavorare e se i lungodegenti:Haimona,Padovani,Bisegni recuperano in fretta anche senza nazionali può schierare una formazione interessante.Gli auguro un buon lavoro…non lo conosco come tecnico ma chi lo conosce ne parla bene.
La gestione di Haimona, Padovani e Canna non sarà semplice. Per il resto un’intervista non banale con spunti di riflessione.
Unica cosa, tanto per fare polemica, non vedo come, nel caso di Haimona, si possa sviluppare ulteriormente un giocatore di 29 anni, insieme a due giovani. Il 29enne dovrebbe essere il punto consolidato.
Buon lavoro.
da vedere infortuni, e convocazioni in nazionale @rabbi. secondo me quello avra’ un peso enorme su chi gioca e chi puo’ giocare col club ed avere minutaggio.
Sì, le finestre internazionali avranno un peso importante. E c’è da vedere anche quali saranno le scelte del CT (Brunel o chi per lui) nello spot.
Credo che il concetto sia che non lo vuole più vedere a venticinque metri dietro la mischia e che lo vuole usare come secondo me si può provare a usare. Da 10, da centro è un non senso. La questione vera, per me, è che è lentissimo in tutti i gesti e non solo di gambe. Vedremo. Kelly non è uno che si tiri indietro se c’è da lavorare e da prendersi dei rischi.
Che Haimona sia sempre disposto a metterci la faccia non lo metto in dubbio. Che a 29 anni si possa cambiare un giocatore ne ho qualcuno in più.
Cambiare modo di giocare si può sempre, se il giocatore ha tecnica e fisico adatti. Ho visto anche robe più hard, tipo il mitico Mannato. Secondo me ha in mente di giocare con lui e senza centro da autoscontro, che con quelli che ha son solo spese di carro attrezzi e carrozziere. C’è il SA e Boni che la palla la sa giocare, poi c’è Bisegni infortunato, Castello e Chiesa nei permit. E Mils come estremo. Proverà, e poi magari vedremo anche noi. Le Zebre hanno bisogno come il pane di un allenatore che ci metta del suo, e se sbaglierà farà sempre cadere i maroni meno di Gajan, costando neanche la metà.
Comunque l’impressione mia è che vedremo Zebre diverse a seconda dell’avversario e dello stato di forma dei giovanotti. E gliela appoggio senza remore, basta che però metta a posto la difesa.
grande Mannato! un altro passato per la Rugby Roma…
Se l Eccellenza è un altro sport, cosa che professionisticamente parlando è vero; e lui ha allenato in un altro sport, che ci fa alle Zebre? Pensa di essere adeguatamente preparato per allenare in un altro sport?
In Eccellenza guidava uno squadrone, stessa cosa che ad esempio non si può dire di Presutti alle Fiamme….come sia arrivato alle Zebre è un mistero della fede, ma gli faccio tanti auguri per questa nuova esperienza, alla fine di tecnici italiani preparati ne abbiamo bisogno, purchè non si ammalino della sindrome della autoreferenzialità cronica…
Dimmi dove tu hai visto una virgola di referenzialità detta da Guidi;
domme dove mi sono riferito a Guidi
Ti dovrei rispondere?
perchè “mistero della fede”? quale altro tecnico di casa nostra avresti messo alle Zebre? Guidi è uno dei migliori allenatori italiani e a Calvisano lo ha dimostrato…verrà dall’Eccellenza, ma se vogliamo “tecnici italiani preparati” il percorso è quello: prima Eccellenza e poi Pro 12, l’esperienza tecnica si fa così…
l esperienza tecnica si fa anche seguendo un coach di livello internazionale come assistente, lavoro assolutamente non degradante, ma che anzi espone meno alle critiche o decisioni tecniche che potrebbero essere avventate…dopo un paio d anni di tirocinio, allora si potrebbe aspirare al ruolo di head coach…vedi come gli è finita a Cavinato, aldilà della scazzotata, non so se oggi sarebbe ancora alle Zebre.
Ian abbiamo capito che non ti piace.
Io spero per i motivi succitati che faccia bene per se e per il nostro rugby!
assolutamente no, non ho nessun pregiudizio verso di lui, e spero che faccia bene quest anno.
Gli stessi dubbi posso averli anche su Dominguez alla prima esperienza da allenatore e niente popo di meno che a Tolone. Con la differenza che Tolone è una squadra privata e se l allenatore fallisce il presidente se ne assume la responsabilità. Le Zebre sono un ente statale, e la scelta di un allenatore dovrebbe essere qualcosa di più ponderato, o quanto meno fatta in un ottica diversa.
Gino, ma c’è l hai con me?
Assolutamente no !
Però qui si fa fossili più che rugby ultimamente e allora rispondo/dibatto quando si accenna al rugby.
Tranquillo non c’è l’ho con nessuno in questo blog 😉
Assolutamente no !
Però qui si fa fossili più che rugby ultimamente e allora rispondo/dibatto quando si accenna al rugby.
Tranquillo non c’è l’ho con nessuno in questo blog ;)a
Gossip non fossili 🙁
@Ian, su quello che dici sono d’accordissimo, criticavo la tua espressione “mistero della fede” perchè per me Guidi alle Zebre ci sta, certo, se avesse seguito un percorso come dici tu sarebbe ancora meglio…
Ah ah! Ma con lui c’ha il filo diretto, per quando gli servono informazioni su giocatori argentini… @San, un paio di dritte per Guidi e le Zebre, per quest’anno?
Il problema è che, quando lo chiama per un consiglio, lui puntualmente parte dalla storia del rugby argentino dai tempi dei conquistadores spagnoli e Guidi riattacca… 🙂
tacci vostra…comunque ho messo una buona parola per Postiglioni, anche se mi hanno tagliato i Lucianos, sic, anzi casi!
Mi dispiace per i tuoi preziosi Lucianos…comunque in Brasile c’è sempre Pitanguy che fa miracoli. 😀
“Postiglioni? Non lo conosco, ma @San Isidro me ne ha parlato molto bene…”
Postiglioni ha iniziato maluccio contro il giovane Ferrari
mr ian
la tua logica è ferrea
la condivido, come sempre mi accade con i tuoi commenti
diciamolo, senza false ipocrisie
guidi
1) era un giocatore solo discreto (visto per un anno a l’aquila, dove fu impietoso il paragone con il predecessore pietrosanti – migliore mm della storia italiana, ma cavallo indomabile; se avesse unito alla forza, alla velocità ed al genio la applicazione di troncon, avremmo avuto un mediano superiore ad a. smithi))
2) è stato un modesto tecnico federale (ma forse questo è connaturato, appunto, all’essere tecnico federale)
3) a calvisano lo scudetto lo avrebbero vinto pure i giocatori in autogestione, tanto era modesta la concorrenza e male allenata la raccogliticcia legione straniera rossoblu
la franchigia, quindi, è il degno coronamento (ha quasi 50 anni, ma il tempo è un concetto relativo, dato che si prefigge di formare un modesto 29enne, assurto dall’anonimato a salvatore della patria; ovviamente non quella sua effettiva)
si apra quindi il giro di danze, con happening i derby natalizi
per l’anno prossimo, presumo, avanti il prossimo
Ma ci vuole tanto a dare una franchigia, se non addirittura la nazionale, a mouse cuttitta, affiancandogli un allenatore dei 3/4 di livello?
guardate come, senza campioni, la mischia di Scozia e Glasgow giochi un rugby
estremamente pratico
date alla scozia 2 campioni (solo hogg lo è, ma di prima fascia) ed altro che Irlanda e Galles nel panorama europeo
buongiorno…
mi piace il nuovo VCN meno nostalgico e più propositivo e polemico…
alle zebre e in nazionale io avrei visto molto bene #PPCT, il quale, tuttavia, come credo anche Cuttitta, ha la brutta caratteristica di non essere facilmente addomesticabile…
cordialmente…
Fracasso allora Casellato e’ addomesticato anche lui e pure Cavinato?
Mah…
perche Casellato ha allenato la nazionale?
Calvinato era allineato e coperto finchè non ha sbroccato!
Neanche Guidi ma la emergenti anche Casellato.
Cuttitta lo ha detto chiaro e tondo, qualche mese fa: in Italia non ci torna.
mettigli sotto il mascellone (un po’ cadente; ma invecchiano pure i campioni; il ns. arrivo’ a l’aquila che faceva scarsi 90 kg; marcello non aveva mai visto la pallaovale, o quanto meno non l’aveva mai calciata; ma campioni si nasce, e si diventa in fretta se lo si è in potenza)
un contratto stile mallet e non solo torna
torna a piedi e fa tornare a giocare il fratello (che secondo me anche adesso è meglio di esposito e visentin)
Da ciò che capii nell’intervista, non era una questione di pecunia ma di scarsa progettualità italica, quando non proprio nulla (ogni riferimento al “progetto apertura” è volutamente voluto).
il motivo principale è che Cuttitta è sotto contratto con la SRU fino al termine della stagione 2015/2016, Treviso lo ha contattato, ma la causa del suo “no” è prevalentemente questa…
Tralascio sulle opinioni personali su chi è il miglior atleta di sempre
Ma dire che Calvisano avrebbe vinto da autogestiti mi sembra troppo svilente per il campionato d’eccellenza, vero che a giocarsi il titolo son state in 3 ma non esageriamo
Hanno vinto con un 10 di una modestia più che da educanda, nullo dal punto di vista del gioco (che è comunque meglio di dannoso). Io ho visto delle belle giocate, per nulla banali e ben eseguite, nonostante e consapevoli della pochezza del 10, costruite a partire dal miglior mediano che si veda in giro da quel dì e dalle buone geometrie di Chiesa, che oltre che di mani e gambe è dotato anche di ottima testa. La mano dell’allenatore in una roba così si vede tutta: molto diverso due anni fa, dove vincevano di mischia e di furbizie. E col piede di Kelly.
la mia stima nei tuoi confronti è reciproca
solo rovigo è riuscita a perdere in casa, con 7000 tifosi, e contro una squadra che, se autogestita, sarebbe stata sicuramente migliore
aggiungici che han giocato un’ ora in superiorità numerica!
da suicidio!
Per cercare di dimenticarlo ci bevo sopra un cordiale, dato che và di moda… 🙂
lol
battuta del giorno
cordialino 🙂
con l’olivetta
che fa molto figo
in bustina?
L’altra sera ero a Treviso, posizionato poco sopra la panchina delle Zebre, e devo dire che l’allenatore mi pareva De Rossi. Ma Guidi c’era?
O era nel box alto in tribuna?
io la nazionale la darei a gloria guida
o almeno darei gloria guida ai nazionali
poveracci dopo 2 mesi con brunel, gavazzi, perruzza e troiani
allegria saltami addosso
Gloria Guida va per i 60…meglio Guidi.
Lo scorso anno non era così corazzata Calvisano, ed oltre Rovigo c’era pure Mogliano…
Certo deve dimostrare ancora tanto se non tutto visto che lui stesso parla di pro12 altro pianeta/livello rispetto all’eccellenza, chiaramente se vale per i giocatori varrà anche per lui ma perlomeno diamogli il beneficio del dubbio e valutiamolo tra qualche mese.
No no per alcuni meglio la prevalutazione! 🙂 🙂
C’e’ chi la darebbe al mago Zurli’ e chi a Gloria Guida.
Secondo me meglio Gloria Guida.
Necrofilo 🙂 🙂
Caro VCN,
non ti sembra strano che tutti i piu’ grandi campioni della storia del mondo siano passati proprio per L’Aquila che ha un palmares buono, ma non il migliore d’Italia, mentre tutti gli altri sono sempre stati scarsissimi, eppure il piu’ delle volte sono arrivati davanti? Anche in Nazionale ci sono empre stati tanti aquilani, eppure nemmeno una Coppa del Mondo! Dev’essere un complotto.
Ma quanto sfortunati siete!
IL’Italia ha un gran bisogno che L’Aquila torni L’Aquila, specialmente con la sua grande caratteristica di UMILTA’.
Invece ci ritroviamo con le sbruffonate furi dal campo, ma poi quando si guarda al campo la cosa si fa triste e se poi si prova a guardare dietro le scrivanie viene da piangere.
Possibile che tutti questi ex-fenomeni aquilani che sanno TUTTO del rugby, anche meglio di tutti i Neozelandesi messi assieme, non riescano a farsi coinvolgere in modo positivo nella dirigenza delle squadre Abruzzesi?
Forse c’e’ piu’ rispetto per L’Aquila cosi’ come e’stata per anni fuori dall’Abruzzo che dentro.
🙂 😉
Hullalla il problema del ns rugby e’ l’inverso troppi aquilani anche in f.i.r….
vcn visto che scrive sempre del passato remoto, scrivi del presente dell’aquila
rugby.
Spiega perche’ l’aquila rugby non ha un settore giovanile (u.16,18,)…..
spiega i veri motivi della decadenza del rugby aquilano,
spiega perche’ i dirigenti della polisportiva e i dirigenti dell’aquila rugby neanche
si parlano, spiega l’utilizzo dei vari campi da rugby.
Spiega il perche’ della nascita del Gran Sasso Rugby, Paganica Rugby, Cus Aquila,
spiega perche’ ci sono 50 Galli e nessuna Gallina…..
perchè sono fuori dall’ambiente
E’ un buon motivo per rimetterti in gioco, dal momento che non ti sei compromesso con certe gestioni passate delle quali c’e’ abbastanza da vergognarsi.
E questo ti fa comodo.
boh ? bah
per gestire un club di massima serie o metti tu i soldi
o li trovi
trovarli è possibile ma molto difficile, a l’aquila ancor di piu’
ma trovare i soldi per gestire 25 legionari non indigeni cui prodest?
a l’aquila ogni discorso di piu’ ampio respiro è impedito dal comportamento di un ristretto numero (duo non faciunt collegium) di individui che nel 1995 presero la polisportiva l’aquila rugby – priva di soldi ma con oltre 250 soci attivi – e dopo 20 anni l’hanno ridotta com’è, con 8 soci (mogli e parenti) impedendo, dopo la scissione della prima squadra, a quest’ultima di avere come proprio riferimento il settore giovanile
ora con il nuovo campo di piazza d’armi sarebbe anche pensabile rimettere su un nuovo vivaio legato alla società di vertice; ma per produrre buoni frutti occorrono anni, ed in quegli anni andrebbe foraggiata la legione straniera, il che non ha senso
quindi: il cane si morde la coda
secondo me il rugby di elite non è piu’ al livello dell’aquila, o viceversa, per cui andrebbe accettata una sana retrocessione, anche di 2 serie se necessario, e lavorare sul vivaio
poi i pezzi pregiati andranno via (a proposito riccioni è un fenomeno, e brunello saprà non farlo perdere nel paesello di calvisano) quelli meno bravi indosseranno il neroverde
cio’ non toglie che solo chi non sa nulla di rugby, e dei suoi valori, puo’ schernire quello che l’aquila rugby e i suoi giocatori hanno significato nel piccolo recinto del rugby italiano, anche per la nazionale
i campioni a l’aquila venivano per l’ambiente, non per i soldi, che nessuno di loro ha mai preso, se non come argent de poche
dopo il sisma sono stati i primi a chiedere notizie dei loro amici neroverdi
ma questi sono ricordi, e me li tengo per me
Anche tu, come troppi altri, riduci il problema ai soldi.
Il problema e’ prima di tutto, ma tutto-tutto, avere una buona dirigenza.
Se a queste dirigenze, per dono divino, dai un pacco di soldi, in capo a due anni sei messo come prima se non peggio. Anzi, se gli dai dei soldi e’ anche peggio, perche’ ti mandano via i pochi ragazzi di buona volonta’ che per sbaglio ti arrivano dal vivaio.
I soldi sono un alibi.
Ho riletto solo adessole tue ultime righe e mi rendo conto che c’e’ stato un malinteso: io non ho mai inteso schernire la storia del rugby a L’Aquila. Mai.
Anzi, se leggi bene, ho scritto che c’e’ piu’ rispetto della storia del rugby aquilano fuori dall’Abruzzo che in Abruzzo, e di questo ne sono fermamente convinto, altrimenti le cose girerebbero in modo diverso laggiu’, magari anche ripartendo da due categorie piu’ in basso, ma con la giusta UMILTA’ (che c’era ai tempi e ora pare dimenticata), realismo e con la giusta testa da rugby.
Sono state certe dirigenze aquilane degli ultimi (troppi…) anni che hanno schernito e continuano a schernire L’Aquila rugby che e’ stata e i suoi valori (umilta’ e realismo in primis).
rileggi male, o forse peggio
trascrivo l’incipit
Caro VCN,
non ti sembra strano che tutti i piu’ grandi campioni della storia del mondo siano passati proprio per L’Aquila che ha un palmares buono, ma non il migliore d’Italia, mentre tutti gli altri sono sempre stati scarsissimi, eppure il piu’ delle volte sono arrivati davanti? Anche in Nazionale ci sono empre stati tanti aquilani, eppure nemmeno una Coppa del Mondo! Dev’essere un complotto.
Ma quanto sfortunati siete!
Quella parte riguarda l’umilta’ che c’era e che ultimamente sembra aver fatto posto alla sbruffonaggine.
Non si capiva?
Se tutti quei campioni venivano a L’Aquila in particolare (e in Italia in generale) per l’ambiente e non per i soldi, perche’ adesso non ci vengono piu’?
Se e’ un problema di ambiente, basta ricrearlo e rivedremo subito nei nostri campi i migliori giocatori del mondo.
Lo vedi che non e’ un problema di soldi e che potresti facilmente dare una mano al rugby aquilano anche senza parlare di soldi?
una mano da noi l’aveva data la natura, e poi quache allenatore, nel tirare su:
masi
festuccia
perugini
zaffiri
vaggi
quartaroli
milani
mariani
cerqua
e tanti altri meno pregiati
tutti andati via per soldi, mica per mancanza di storia
ora qualcuno ha fatto acquisti semi-minorili
raffaele e riccioni
quel qualcuno è quello che comanda il vapore, ed ha i soldi
se poi mi dite che si va via per esperienze di vita
alzo le mani,
soprattutto ora che la mia città è la moderna pompei, gestita peggio della attuale pompei
VCN, non sará mai abbastanza la solidarietà verso L’Aquila per la vergognosa vicenda della ricostruzione. Ceto politico incapace. Cinque anni tra chiacchiere, malaffare e, ora, silenzio. A un’ ora dalla Capitale. #quellanottenonridevo
@VCN
Ma come e’ possibile che la storia e l’ambiente ti fa venire a L’Aquila Louw e non riesce a trattenerti nemmeno Rosa? Forse che c’e’ qualcosa che non va nella dirigenza? Nell’ambiente? Nella societa’?
E’ bello chiedere ai giocatori di comportarsi da professionisti, mentre i dirigenti di professionale non hanno nulla..
Secondo te se la FIR decidesse di dare quattro milioni all’anno per quattro anni alla dirigenza aquilana (visto che per te il problema sono i soldi), al quinto anno ci sarebbe ancora qualcosa o la situazione sarebbe identica a quello odierna??? Magri al sesto?
Prima dei soldi ci sono tante altre cose da sistemare.
vcn vedi se vuoi, rispondi ai miei perchè.
già fatto
passando a cose piu’ serie
1) gloria guida è ancora meglio di 15 guidi
cmq fate decidere ai nazionali chi si porterebbero in ritiro
2) hullala è sconfortante
– non distingue un ciufolo dalla marcia nuziale (potete mutare gli elementi, opportunamente uno dei due dovrebbe essere il rugby)
– non capisce, ed è un problema accentuato, quando si scrive sul serio e quando no
– evidentemente non ha compreso cosa è accaduto dalle ns. parti
– ma ancor piu’ non ha compreso che il petro-rugby (o finto professionismo) non ha annichilito solo l’aquila, ma anche le altre piazze storiche
petrarca
e rovigo, tranne 1 incidente di percorso, non vincono da 25 anni, l’aquila da 20, treviso ha vinto tanto, ma con un budget che rendeva piu’ difficile perdere
roma, milano, parma, bologna: scomparse
le altre grandi città negli inferi
E il Brescia Rugby e la Rugby Leonessa dove li metti?
Sicuramente non ci capisco niente ne’ di ciufoli, ne’ di marce nunziali, ne’ di rugby, ma secondo me se l’ultimo scudetto del Petrarca e’ stato un incidente di percorso, allora lo e’ stato anche l’ultimo scudetto de L’Aquila.
In realta’ negli anni Novanta e primi anni Duemila c’e’ stata un’alluvione di soldi nel rugby Italiano, che sono stati spesi MALISSIMO da tutti (Petrarca compreso, con tanto di supervivaio, e anche L’Aquila, che e’ stato per lungo tempo l’altro vivaio “vivo” d’Italia) e sotto un certo punto preferisco come vanno le cose adesso, con pochi soldi e tanti giovani Padovani in squadra. Magari se i soldi diminuiscono ancora un po’, aumenteranno ancora di piu’ i Padovani in squadra,che c’e’ ancora margine di miglioramento.
Senza nulla togliere al Petrarca, quello era l’unico anno in cui nella massima serie non c’erano né Calvisano, né Treviso né Viadana. Chi doveva vincerlo? Le parmensi erano calate un po’, Rovigo non raggiungeva i playoff da secoli. La squadra che aveva fatto meglio nei 10 anni precedenti era senza dubbio il Petrarca, che qualche quarto posto l’aveva acciuffato. L’anno dopo siamo tornati noi e si sa come sono andate le cose negli ultimi 4 anni.
Vuoi rispetto per i tuoi scudetti?
Comincia a rispettare quelli degli altri, che non sbagli mai.
La mia non era una critica, il Petrarca lo scudetto se l’è vinto sul campo. Dico soltanto che se non fosse stato per la nascita delle franchigie italiane e per la nostra autoretrocessione, probabilmente non l’avreste vinto. La concatenazione di eventi vi ha giovato e avete fatto bene ad approfittarne, voi ci siete riusciti, altri no.
bad winners..
calvisano con i soldi si compro’ manzoni, il milan, la rosa del milan, la storia dell’amatori
ma calvisano è la tomba del rugby e se non erro (e se erro è lo stesso)
non ha mai vinto un titolo giovanile, preferendo il supermarket al campo giovani
“calvisano con i soldi si compro’ manzoni”, dovendo lottare contro il Petrarca, non faceva una grinza. 🙂
Smaltita l’aria bolzanina vedo 🙂
ahahah, questa è bellissima!
Non è colpa nostra se Berlusconi aveva deciso di cancellare la squadra più forte d’Italia.
Comunque ti dico solo che su 31 giocatori che vanno con Brunel in Inghilterra, 10 hanno giocato da noi. Giocatori come Palazzani e Cittadini sono bresciani, hanno iniziato il loro percorso in squadre giovanili affiliate al Calvisano. Calvisano, come paese e come squadra, ha dato all’Italia quel fenomeno che era in campo Vaccari, e a prendere in Argentina Castrogiovanni (e tanti altri…) ci siamo andati noi.
La scorsa stagione c’erano più bresciani nel Calvisano che italiani nel Rovigo. Morelli, Elia Violi, Zdrilich, Susio, Scanferla e il figlio di Gavazzi (questi ultimi due questa stagione sono stati mandato via). Il vivaio ha prodotto parecchi giocatori che hanno giocato il mondiale u20 e che sono stati aggregati alla prima squadra, come Archetti e Zanetti. Tanti altri sono stati mandati in prestito in A in giro per l’Italia, uno me lo sono ritrovato in giro per Torino.
Il Calvisano vince lo scudetto con un budget della metà di quello di Rovigo, abbiamo una maglia da sempre inguardabile perché per mettere insieme i soldi che ci servono ci sono più sponsor che colori sociali, abbiamo fatto due stagioni in A perché economicamente non reggevamo più il confronto con Treviso e Viadana. Altro che supermarket, è programmazione e capacità di gestione, cose che a L’Aquila avete dimenticato e che alle Zebre non hanno mai saputo.
E se non c’era Calvisano non avremmo avuto in Italia nemmeno haimona… non che mi piaccia come giocatore, ma meglio avere lui che nessuno.
Haimona l’ ha preso piacenza..
basta frottole!
piacenza ha preso la mona?
sempre fortunati giù al nord
Lassa perde…
ogni scarrafone è bello a mamma suie
messi tutti insieme quei vostri oriundi farebbero una onesta serie A
vaccari era un fenomeno, ma ha 45 anni pure lui
e dopo di lui il nulla
AHAHAHAHAHAH
Intanto sono loro che ogni weekend vanno in campo e che hanno vinto 3 scudetti in 4 anni. Cittadini e Palazzani giocano anche in nazionale, poi fai te 😉
Comunque quando c’era il Super10 Calvisano aveva la prima squadra e poi la seconda in serie A, dove nel suo girone arrivava sempre primo. Quella è la squadra che, con qualche rimaneggiamento, in due anni è risalita e ha vinto il torneo da neopromossa.
E comunque per me l’uomo in più di Calvisano è uno solo: Morelli. Quando parte non lo ferma nessuno, ed è nato a Montichiari 😉
Spero che l’anno prossimo siano i vostri, di oriundi, a fare la serie A. Siete così fenomeni che vi siete salvati solo perché c’era qualcuno sull’orlo della bancarotta che è riuscito nell’impresa di fare una stagione più ridicola della vostra 🙂
Cordialità
risum abundat in ore stultorum
è un dialetto arcaico del centro sud
P.S.: se avanza un po’ di riso, facci i suppli’
l’uomo in piu’ di calvisano e’ uno solo 1,33333.
VCN, il riso abbonderà nella bocca degli stolti, ma ancor più stolto è chi come te scatena ilarità snocciolando castronerie alle quali è difficile trattenere il riso.
6Nazioni, durante il mondiale u20 faceva il magazziniere e stava dietro il bancone. Non condivido l’80% di quello che sta facendo in Fir, ma come persona, per l’intraprendenza, davanti a uno come Gavazzi mi tolgo il cappello.
e dinanzi ad enricocalvisano che si toglie il cappello
cioè si scappella
fuggo inorridito a nanna
🙂
Come non ha vinto titoli giovanili.. aggiornarsi prego. E diamo a Cesare quel che è di Cesare… In questo caso sarebbe Virgilio….
o, sia chiaro: nulla di personale contro calvisano, che naviga al meglio nelle malmostose acque del rugby italiano
ma senza i soldi non sarebbe ai vertici
bravo comunque chi quei soldi li trova, e li spende bene (v. supra per riccioni)
Ah menomale anche se era chiaro 😉 🙂
quest anno non ci sarù più lo sponsor Ghial…
Per risparmiare hanno tagliato Scanferla, purtroppo.
buon giocatore un tempo, ricordo che fu anche nel mirino delle Zebre…
Ghial è da anni che non c’è.A quanto pare non ci sarà il Cammi. In pochi anni gli sponsor di peso se ne sono andati. ……. E la cosa preoccupa non poco
Ghial fa da sponsor minore, il pannello pubblicitario c’è ancora… sono dispiaciutissimo per la scelta dei Cammi, sinceramente non me l’aspettavo. Si fa fatica a vivere di acciaierie come sponsor, bisognerebbe trovare altro… Speriamo facciano un bel colpo.
In coppa però ci vanno ancora come Cammi Calvisano giusto?
Oggi monologo
ok: ci vediamo prossimamente
forse ho molestato qualcuno
Per me no, hai stimolato anche i ricordi per chi c’è li ha 🙂 😉
non mi hai molestato! mi ha fatto piacere leggere i tuoi interventi 😉
le molestie le fanno i preti e i ciellini
buonanotte
cordialità
Stimolante il più che urbano “battibecco” fra VCN, Hullalla e 6nazioni.
VCN è giustamente orgoglioso di quella che è stata oggettivamente una realtà importantissima del rugby italiano ma forse esagera e credo lo faccia proprio per ricordare agli utenti di OnRugby che L’Aquila esiste ancora.
Hullalla, del resto, non sbaglia quando rileva che nessuno degli ex Aquilani (quelli veri con le p..le, intendo) ha concretamente contribuito, come tecnico o come “politico”, a migliorare la FIR.
6nazioni, che dimostra di conoscere bene la realtà abruzzese, pone delle questioni che, se vere, sono non solo Gravi ma persino avvilenti.
Nelle sue repliche, VCN, dice delle cose verissime: anche il Petrarca, il Parma e Roma sono semi-morte rispetto al loro passato.
Milano è morta e sepolta e, a ben vedere, è stata proprio lei, divenuta “Mediolanum”, a diffondere quel virus che poi si è rivelato letale per tanti: il professionismo nel rugby.
Chi ha soldi vince. Si compra i Dominguez di turno, vince e poco importa che a monte ci sia un movimento o una tradizione. Se ne va il Nababbo e la squadra muore.
Però è anche vero che è grazie al professionismo che siamo riusciti a entrare nel giro del rugby internazionale; forse era inevitabile, anzi, senza forse: era inevitabile.
Quindi ?
Boh ! Io non ho ricette ma guardo con orgoglio i pochi “Nativi” (ormai sono come gli Indiani d’America nei primi del ‘900) che riescono a imporsi e me ne fotto che il loro nome sia seguito dall’asterisco.
Scusate l’intrusione.
P.S. x VCN: io mi fiderei più di Marcello che di Massimo, così, a naso.
Buonasera,
Condivido anche io che l intervista ci fa finalmente conoscere qualche risposta non banale, non le solite affermazioni o proclami illusori.
Vedo determinazione, lucidità e un assunzione di responsabilità.
Non ho capito molto il “giocatore che fa l alkenatore” ma pazienza vedremo di approfondire meglio.
Mi piacciono due passaggi il rispetto per le squadre di Eccellenza e la ricerca di una collaborazione utile per tutti (sperando sia fattibile nel modo migliore) e quello sull apertura.
Esattamente dove Guidi dice:
“Questi ragazzi ora hanno un percorso, e tocca a noi. Non possiamo appellarci a niente e nessuno per le sorti dei numeri dieci, perché le loro sorti le abbiamo in mano noi e lavoreremo in modo specifico”.
Io dico bravo Guidi questo punto lo aspettiamo in tanti e da tanto tempo….e mi permetto di darti credito…facendo l abbonamento alle Zebre. 🙂
Forza Zebre !
Cordialità (copyright…. ahahah indefessi burloni)
Ah scusate dimenticavo…un caro saluto al mio amico Serafino Ghizzoni…grande giocatore e cordialissima persona come poche ! 🙂
se sei amico di serafino
devo smettere di prenderti per il ciap
i suoi amici sono miei amici
Non sono una persona permalosa.Per me il rugby è unione e condivisione…e nonostante il professionismo abbia cambiato qualcosa…rimane lo sport piu democratico in assoluto in campo e fuori dal campo.E dico la verita se tutti gli utenti del blog utlizzassero salutare prima e finire con cordialità…in fondo sarebbe un successone! In mezzo ognuno puo metterci quello chedesidera…impropreri a Gavazzi, nostalgie passate, elezioni onrugby, michalak bidone, rovigo qui, petrarca li, 1,33, vamos argentina, grillotalpa stai scrivendo fesserie, Serafino Ghizzoni a grenoble nel 1977 con Gaetaniello, Bona, Franceschini e Ponzi, delipe e adg, adg e delipe, ecc..ecc..L importante e non perdere la cordialità di una stretta di mano.Come te la da Serafino Ghizzoni o Stefano Romagnoli non te la da nessuno.Saluti cordiali a tutti gli utenti del blog.Forza Italia del Rugby!
mi ha chiamato Serafino, ha detto che delipe non lo conosce ma gliene hanno parlato bene..
abbonamento? cosa dice mal..
Che con 5 palle si chiama flipper.
Non sono una persona permalosa.
Per me il rugby è unione e condivisione…e nonostante il professionismo abbia cambiato qualcosa…rimane lo sport piu democratico in assoluto in campo e fuori dal campo.
E dico la verita se tutti gli utenti del blog utlizzassero salutare prima e finire con cordialità…in fondo sarebbe un successone! 😀
In mezzo ognuno puo metterci quello chedesidera…impropreri a Gavazzi, nostalgie passate, elezioni onrugby, michalak bidone, rovigo qui, petrarca li, 1,33, vamos argentina, grillotalpa stai scrivendo fesserie, Serafino Ghizzoni a grenoble nel 1977 con Gaetaniello, Bona, Franceschini e Ponzi, delipe e adg, adg e delipe, ecc..ecc..
L importante e non perdere la cordialità di una stretta di mano.
Come te la da Serafino Ghizzoni o Stefano Romagnoli non te la da nessuno.
Saluti cordiali a tutti gli utenti del blog.
Forza Italia del Rugby!
Cordiali saluti anche a te caro AdG….ops lapsus…volevo dire caro delipe