Sudafrica, parla Meyer: guardo i giocatori, non il colore. E la squadra è con me

Il coach degli Springboks replica alle accuse del Cosatu, mettendo l “integrità” prima dei successi in campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. kinky 13 Agosto 2015, 10:59

    Sto al 100% dalla parte sua!!

  2. marco 13 Agosto 2015, 11:12

    come si diceva in altri post e che mi torva d’accordo, credo che Meyer non si sia di certo dimenticato come si allena, la sua vita professionale lo dimostra, ha vinto tantissimo (anche se mai il Championship ma vabbè)…ovviamente ha assolutamente ragione, e di certo il SA non si è improvvisamente dimenticato che squadra è, si trova nella stessa situazione dell’Australia un anno solo fa! per quanto riguarda il discorso quote ecc ovvio che non poteva essere diversamente da quello che dice, anzi al contrario paradossalmente sembra escludere ottimi giocatori bianchi (non per motivi razziali ovviamente) per scelta tecnina (j. potgieter, j. kruger, enghlebrecht che a mio parere avrebbero meritato molto spazio)..il momento buio spero passi per il SA e secondo me con il recupero degli infortuni tornerà veramente a fare paura! questo clima di tenzione non giova ovviamente ne alla squadra ne a Meyer che non mi sembra uno sprovveduto e spero non ceda alle pressioni di questi sindacati (o saru) che evidentemente di rugby non so quanto ne conoscano, ne va la reputazione sua e degli springboks

  3. Maury7 13 Agosto 2015, 11:52

    “Dicono che lo sport e il rugby formino un carattere. Non è vero, lo rivelano” mai sentita cosa più vera.
    Vedo certi atleti e dirigenti che fuori si comportano in un modo,poi quando li vedi impegnati nelle attività sportive dimostrano il loro vero carattere (e non sempre è qualcosa di positivo)

    • fabiogenova 13 Agosto 2015, 17:07

      Anche io ho notato questa frase. Un’idea, finalmente, in tanta melensa retorica sulla superiorità morale del rugbysta

      • Maury7 13 Agosto 2015, 22:05

        Io ho sempre avuto un pessimo rapporto con i dirigenti di rugby,riuscivo ad essere un po’ più vicino a loro solo nei contesti esterni al rugby,ma quando si trattava di rugby venivano fuori i veri caratteri delle persone in questione con i vari annessi e connessi (i vari trucchi politici e magagne varie)

  4. Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 12:47

    Avanti con le proprie idee, per il bene della squadra. Se poi lo cacceranno per “razzismo” sarà, purtroppo, l’inizio della fine…

    • xnebiax 13 Agosto 2015, 12:52

      Di sicuro non sarebbe come avrebbe voluto Mandela… quello che è riuscito ad unire ed evitare troppi conflitti. Qui invece ormai mi pare che il conflitto politico sia voluto. Tutto troppo difficile da capire dall’esterno. E probabilmente con poche soluzioni, ed improbabili.

      • Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 13:43

        Mandela non c’è più, l’hanno tenuto in vita oltre la morte. Ora ci sono indegni eredi che stanno arraffando il bottino. Ubuntu ormai è il nome di un OS.

      • Gians 13 Agosto 2015, 15:57

        Per me ha ragione xnebiax quando dice che giudicare dall’esterno e’ molto difficile, forse troppo per noi. Il razzismo e’ una brutta bestia. La cosa che mi dispiace e’ che penso che i critici si stiano approfittando del momento difficile della squadra, se avessero vinto 1 o 2 partite del Championship non credo sarebbe sorto questo problema, almeno non ora.
        PS: anch’io Ubuntu!

        • Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 16:38

          La situazione è estremamente complessa, ma questa via non mi sembra risolutiva. Senza un deciso investimento sull’educazione, sulla sanità e sulla sicurezza delle persone più svantaggiate, penalizzare i bianchi servirà solo a buttare ulteriore benzina sul fuoco. Ora ai vertici c’è l’ANC, da qualche annetto, e credo ci siano problemi, innanzitutto di criminalità e di corruzione, un po’ più importanti delle scelte di Meyer.

  5. xnebiax 13 Agosto 2015, 12:48

    Dal punto di vista sportivo Meyer ha secondo me un problema di selezione dei giocatori, derivato anche dai tanti infortuni. C’è un po’ di confusione su chi siano i titolari… perché pare quasi non ce ne siano più (tranne la prima e la seconda linea).
    Poi c’è un problema di scelte tattiche: e Meyer è andato spesso per il “solidi (ma non molto fantasiosi o veloci) davanti, e elettrici e pericolosi (ma non sempre i migliori in difesa) dietro”.
    Senza infortuni sarebbe molto più facile inserire nuovi giocatori per creare profondità (come il povero Koch che è stato bistrattato nelle sue prime due partite internazionali, o Kitsoff citato nell’articolo).
    E per quanto riguarda le accuse del Cosatu: non c’è niente da fare, per adesso tra i migliori giocatori sudafricani, sono pochi quelli di colore o neri, e si concentrano nel triangolo allargato.

    • marco 13 Agosto 2015, 13:27

      concordo pienamente!! anche secondo me sostanzialmente apparte i titolari fissi dietro manca profondità, magari ci sono giocatori giovani e ancora non esplosi, ma se togli i fratelli Du Plessis (che non sono più giovani peraltro) è il panico, in seconda linea secondo me De Jager va un po’ rodato ma è fondamentale nel prossimo futuro! in terza linea se non hai i fantastic 4 è difficile trovare soluzioni

      ma J. Potgieter è infortunato?? perchè non lo chiama?

      • xnebiax 13 Agosto 2015, 14:12

        Mah, a me Potgieter non mi piace poi così tanto: tra vari fuorigioco, in avanti, e molti placcaggi in ritardo che fa, con lui in campo si rischia. In compenso a me piace Jako Kriel che fa 20 km in campo ad ogni partita, e non è enorme ma è sempre al posto giusto nel momento giusto e fa un botto di mete.
        Il fatto è che la profondità c’è, ma alla maggior parte dei giocatori molto buoni manca quel quid per essere completi e di livello internazionale. (Vedi Jessie Kriel che è grande in attacco ma in difesa ancora non è per niente una sicurezza, o Koch che ha fatto un gran SR e però è stato praticamente umiliato da Ayerza in mischia).
        In generale è una questione di scelte tecniche e tattiche: chi scegli tra Vermuelen, Alberts, Coetzee, Low, Burger, Kriel, Potgieter, Brussow, Kolisi e Carr?
        Chi scegli tra Pollard, Lambie e Steyn?
        Chi ti può dare tutto: velocità, passaggi precisi, difesa, attacco e fisicità?
        Grattacapi che Brunel non ha! 😀

        • Maury7 13 Agosto 2015, 14:28

          A me piaceva di più Dewaldt Potgieter di Jacquest e anche Stegmann non mi dispiaceva,ma ormai sono fuori dai giochi

  6. Katmandu 13 Agosto 2015, 13:08

    Certo che discutere uno degli ultimi sudafeicani in grado di vincere qualcosa a livello di selezioni mi pare da dementi. Mayer ha detto due cose da imprimere a fuoco in tutti i libri scolastici tanto son veritiere e pesanti!
    Se lo pagano per allenare e selezionare i giocatori non dovrebbe preoccuparsi del colore della pelle dei giocatori, è un problema della federazione far entrare a stellembosh i neri-mixed o chi per essi

  7. fabiogenova 13 Agosto 2015, 17:04

    Io ho un caro amico in Sudafrica che sento quasi quotidianamente e smorza decisamente i toni: sono questioni politiche, non specificamente razziali, quelle che sono in ballo. Non è il paese del volemose bene, ma Mandela non è passato invano; tutti hanno interesse a che le cose vadano meglio possibile e, tenuto conto che la borghesia di Johannesburg è più nera che bianca, tutto sommato non griderei al lupo al lupo se un sindacato di un paese iperliberista (come la maggioranza dei paesi che hanno subito la dominazione britannica) forza i contenuti di una vicenda politica; in fondo, qui in Italia la politica è senza dubbio peggiore.
    Quel che segnalo, invece, è che la risposta di Meyer è quella giusta. Nervi saldi e lavoro, il paese lo giudicherà dai risultati

    • pignatta 13 Agosto 2015, 19:27

      sicuro? nessuna apartheid al contrario o esodo di massa dei bianchi?

      • fabiogenova 14 Agosto 2015, 15:11

        Nessuno, Pignatta, a meno che non mi racconti balle un giorno sì e l’altro pure

  8. mauro-pv 13 Agosto 2015, 20:01

    si può dire ciò che si vuole ma le “quote nere” sono razziste. Punto. Selezionare un giocatore per il colore della pelle e non per le qualità è razzismo fatto e finito

    • pignatta 13 Agosto 2015, 20:26

      se il sistema delle quote abbia più vantaggi che svantaggi è da vedere. ma prima di parlare di razzismo, bisognerebbe capire se a monte della selezione per colore, ci sia una non-selezione per lo stesso motivo. in questo caso le quote sarebbero un sistema per riequilibrare una discriminazione, se poi funziona davvero o no, non sono in grado dirlo.

      introducendo leggi simili negli Usa nel 1965 Johnson ha detto: ““La libertà non è sufficiente … Non puoi prendere una persona, che per anni è stata tenuta in catene, liberarla, portarla sulla linea di partenza e dirle che ora è libera di competere con gli altri e pretendere in questo modo di essere stato corretto. Non è sufficiente aprire le porte delle opportunità”…

      • mauro-pv 13 Agosto 2015, 21:29

        se io sono obbligato ha convocare tot giocatori di colore e per motivi vari non ne ho a disposizione in numero sufficiente di livello adeguato mi tocca convocare dei giocatori magari non all’altezza solo per rispettare la quota.
        Adesso ammetto di avere una conoscenza superficiale della realtà sociale sudafricana ma a quanto ho capito il rugby è praticato dalla upper class (in genere bianca, per ragioni storiche) mentre il calcio è praticato in gran parte dalla componente di colore. Se si vuole aumentare la componente di colore nel rugby di sicuro introdurre le quote non è il sistema corretto

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