Il coach degli Springboks replica alle accuse del Cosatu, mettendo l “integrità” prima dei successi in campo
Sudafrica, parla Meyer: guardo i giocatori, non il colore. E la squadra è con me
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Nigel Owens e le nuove regole di World Rugby: “Più probabile che creino nuovi problemi anziché risolverli”
Il celebre ex arbitro ha detto la sua sui provvedimenti in vigore da luglio 2024
Il Sudafrica potrebbe lanciare un nuovo numero 10 nel prossimo tour estivo
Rassie Erasmus potrebbe buttare nella mischia un nuovo mediano d'apertura il 22 giugno contro il Galles
Test Match Autunniali: L’Australia sfiderà una squadra di Premiership a novembre
Una selezione di Wallabies darà il via al tour europeo
Sam Cane si ritira dal rugby internazionale: non farà più parte degli All Blacks
L'avanti chiuderà la sua esperienza alla fine del 2024
Galles: un’assenza e un ritorno di peso in vista dei test match estivi
Due degli uomini più influenti del pack ritornano a disposizione, ma non mancano le defezioni
Owen Farrell pronto a sfidare la Francia il prossimo giugno
L'apertura dei Saracens sfiderà i rivali transalpini con la maglia del World XV
Sto al 100% dalla parte sua!!
come si diceva in altri post e che mi torva d’accordo, credo che Meyer non si sia di certo dimenticato come si allena, la sua vita professionale lo dimostra, ha vinto tantissimo (anche se mai il Championship ma vabbè)…ovviamente ha assolutamente ragione, e di certo il SA non si è improvvisamente dimenticato che squadra è, si trova nella stessa situazione dell’Australia un anno solo fa! per quanto riguarda il discorso quote ecc ovvio che non poteva essere diversamente da quello che dice, anzi al contrario paradossalmente sembra escludere ottimi giocatori bianchi (non per motivi razziali ovviamente) per scelta tecnina (j. potgieter, j. kruger, enghlebrecht che a mio parere avrebbero meritato molto spazio)..il momento buio spero passi per il SA e secondo me con il recupero degli infortuni tornerà veramente a fare paura! questo clima di tenzione non giova ovviamente ne alla squadra ne a Meyer che non mi sembra uno sprovveduto e spero non ceda alle pressioni di questi sindacati (o saru) che evidentemente di rugby non so quanto ne conoscano, ne va la reputazione sua e degli springboks
“Dicono che lo sport e il rugby formino un carattere. Non è vero, lo rivelano” mai sentita cosa più vera.
Vedo certi atleti e dirigenti che fuori si comportano in un modo,poi quando li vedi impegnati nelle attività sportive dimostrano il loro vero carattere (e non sempre è qualcosa di positivo)
Anche io ho notato questa frase. Un’idea, finalmente, in tanta melensa retorica sulla superiorità morale del rugbysta
Io ho sempre avuto un pessimo rapporto con i dirigenti di rugby,riuscivo ad essere un po’ più vicino a loro solo nei contesti esterni al rugby,ma quando si trattava di rugby venivano fuori i veri caratteri delle persone in questione con i vari annessi e connessi (i vari trucchi politici e magagne varie)
Avanti con le proprie idee, per il bene della squadra. Se poi lo cacceranno per “razzismo” sarà, purtroppo, l’inizio della fine…
Di sicuro non sarebbe come avrebbe voluto Mandela… quello che è riuscito ad unire ed evitare troppi conflitti. Qui invece ormai mi pare che il conflitto politico sia voluto. Tutto troppo difficile da capire dall’esterno. E probabilmente con poche soluzioni, ed improbabili.
Mandela non c’è più, l’hanno tenuto in vita oltre la morte. Ora ci sono indegni eredi che stanno arraffando il bottino. Ubuntu ormai è il nome di un OS.
Del mio OS! 😀
https://en.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_Cola
Anche tu usi Ubuntu ? 😀
ubuntu + gnome 2
Anche io,dal 2011
Per me ha ragione xnebiax quando dice che giudicare dall’esterno e’ molto difficile, forse troppo per noi. Il razzismo e’ una brutta bestia. La cosa che mi dispiace e’ che penso che i critici si stiano approfittando del momento difficile della squadra, se avessero vinto 1 o 2 partite del Championship non credo sarebbe sorto questo problema, almeno non ora.
PS: anch’io Ubuntu!
La situazione è estremamente complessa, ma questa via non mi sembra risolutiva. Senza un deciso investimento sull’educazione, sulla sanità e sulla sicurezza delle persone più svantaggiate, penalizzare i bianchi servirà solo a buttare ulteriore benzina sul fuoco. Ora ai vertici c’è l’ANC, da qualche annetto, e credo ci siano problemi, innanzitutto di criminalità e di corruzione, un po’ più importanti delle scelte di Meyer.
Dal punto di vista sportivo Meyer ha secondo me un problema di selezione dei giocatori, derivato anche dai tanti infortuni. C’è un po’ di confusione su chi siano i titolari… perché pare quasi non ce ne siano più (tranne la prima e la seconda linea).
Poi c’è un problema di scelte tattiche: e Meyer è andato spesso per il “solidi (ma non molto fantasiosi o veloci) davanti, e elettrici e pericolosi (ma non sempre i migliori in difesa) dietro”.
Senza infortuni sarebbe molto più facile inserire nuovi giocatori per creare profondità (come il povero Koch che è stato bistrattato nelle sue prime due partite internazionali, o Kitsoff citato nell’articolo).
E per quanto riguarda le accuse del Cosatu: non c’è niente da fare, per adesso tra i migliori giocatori sudafricani, sono pochi quelli di colore o neri, e si concentrano nel triangolo allargato.
concordo pienamente!! anche secondo me sostanzialmente apparte i titolari fissi dietro manca profondità, magari ci sono giocatori giovani e ancora non esplosi, ma se togli i fratelli Du Plessis (che non sono più giovani peraltro) è il panico, in seconda linea secondo me De Jager va un po’ rodato ma è fondamentale nel prossimo futuro! in terza linea se non hai i fantastic 4 è difficile trovare soluzioni
ma J. Potgieter è infortunato?? perchè non lo chiama?
Mah, a me Potgieter non mi piace poi così tanto: tra vari fuorigioco, in avanti, e molti placcaggi in ritardo che fa, con lui in campo si rischia. In compenso a me piace Jako Kriel che fa 20 km in campo ad ogni partita, e non è enorme ma è sempre al posto giusto nel momento giusto e fa un botto di mete.
Il fatto è che la profondità c’è, ma alla maggior parte dei giocatori molto buoni manca quel quid per essere completi e di livello internazionale. (Vedi Jessie Kriel che è grande in attacco ma in difesa ancora non è per niente una sicurezza, o Koch che ha fatto un gran SR e però è stato praticamente umiliato da Ayerza in mischia).
In generale è una questione di scelte tecniche e tattiche: chi scegli tra Vermuelen, Alberts, Coetzee, Low, Burger, Kriel, Potgieter, Brussow, Kolisi e Carr?
Chi scegli tra Pollard, Lambie e Steyn?
Chi ti può dare tutto: velocità, passaggi precisi, difesa, attacco e fisicità?
Grattacapi che Brunel non ha! 😀
A me piaceva di più Dewaldt Potgieter di Jacquest e anche Stegmann non mi dispiaceva,ma ormai sono fuori dai giochi
Certo che discutere uno degli ultimi sudafeicani in grado di vincere qualcosa a livello di selezioni mi pare da dementi. Mayer ha detto due cose da imprimere a fuoco in tutti i libri scolastici tanto son veritiere e pesanti!
Se lo pagano per allenare e selezionare i giocatori non dovrebbe preoccuparsi del colore della pelle dei giocatori, è un problema della federazione far entrare a stellembosh i neri-mixed o chi per essi
Io ho un caro amico in Sudafrica che sento quasi quotidianamente e smorza decisamente i toni: sono questioni politiche, non specificamente razziali, quelle che sono in ballo. Non è il paese del volemose bene, ma Mandela non è passato invano; tutti hanno interesse a che le cose vadano meglio possibile e, tenuto conto che la borghesia di Johannesburg è più nera che bianca, tutto sommato non griderei al lupo al lupo se un sindacato di un paese iperliberista (come la maggioranza dei paesi che hanno subito la dominazione britannica) forza i contenuti di una vicenda politica; in fondo, qui in Italia la politica è senza dubbio peggiore.
Quel che segnalo, invece, è che la risposta di Meyer è quella giusta. Nervi saldi e lavoro, il paese lo giudicherà dai risultati
sicuro? nessuna apartheid al contrario o esodo di massa dei bianchi?
Nessuno, Pignatta, a meno che non mi racconti balle un giorno sì e l’altro pure
si può dire ciò che si vuole ma le “quote nere” sono razziste. Punto. Selezionare un giocatore per il colore della pelle e non per le qualità è razzismo fatto e finito
se il sistema delle quote abbia più vantaggi che svantaggi è da vedere. ma prima di parlare di razzismo, bisognerebbe capire se a monte della selezione per colore, ci sia una non-selezione per lo stesso motivo. in questo caso le quote sarebbero un sistema per riequilibrare una discriminazione, se poi funziona davvero o no, non sono in grado dirlo.
introducendo leggi simili negli Usa nel 1965 Johnson ha detto: ““La libertà non è sufficiente … Non puoi prendere una persona, che per anni è stata tenuta in catene, liberarla, portarla sulla linea di partenza e dirle che ora è libera di competere con gli altri e pretendere in questo modo di essere stato corretto. Non è sufficiente aprire le porte delle opportunità”…
se io sono obbligato ha convocare tot giocatori di colore e per motivi vari non ne ho a disposizione in numero sufficiente di livello adeguato mi tocca convocare dei giocatori magari non all’altezza solo per rispettare la quota.
Adesso ammetto di avere una conoscenza superficiale della realtà sociale sudafricana ma a quanto ho capito il rugby è praticato dalla upper class (in genere bianca, per ragioni storiche) mentre il calcio è praticato in gran parte dalla componente di colore. Se si vuole aumentare la componente di colore nel rugby di sicuro introdurre le quote non è il sistema corretto
nel frattempo
http://www.sarugbymag.co.za/blog/details/saru-extends-meyers-contract
e tanto perchè la madre dei cretini è sempre incinta
http://www.sarugbymag.co.za/blog/details/meyer-made-dishonest-selection
le parole di De Villiers sono allucinanti e senza senso credo…bah