Steve Hansen: questo rugby noioso, ostaggio di difese in fuorigioco e fisici pompati…

Così il tecnico dei tutti neri a febbraio, e crediamo pure ora. Ma la palla ovale diverte ancora, e in tanti modi diversi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 13 Agosto 2015, 08:57

    Boh alla fine lo spettacolo è saper fare 25 fasi difensive senza fare fallo, ma sicuro solleva un problema, le squadre che attaccano lo fanno sempre meno, a mio modo di vedere gli arbitri hanno una grossa responsabilità in tutto questo
    A mio avviso ci so cose che non ci danno il giusto peso
    – nelle ruck ci son sempre troppi “ippopotami” che si sdraiano e non fanno fluire il gioco
    – le mischie dopo un iniziale miglioramento con le regole nuove si è tornato a inserire in seconda, se non in terza dirette
    – nelle maul bisognerebbe vietare che i sosegni non si leghino sul pallone ma vadano dirette davanti al portatore di palla. Così come oggi son impossibili da difendere

    • malpensante 13 Agosto 2015, 10:47

      D’accordissimo. Ci aggiungerei il fuorigioco sistematico, che ormai asfissia 9 e 10, lì forse basterebbe aggiungere un paio di spanne alla linea dell’ovale. E le touche, dove è sempre più difficile gestire il corridoio e le entrate scorrette sui sostegni, ma anche 9/10 chi la prende ha già costruito il muro di Berlino prima di venir giù. E ce ne sarebbero altre: è sempre stato difficile arbitrare il rugby, adesso è diventato difficilissimo ma è inutile fare le regole se poi vanno in cavalleria, tipo la mischia. La chiave è non consentire comportamenti scorretti che impediscano l’uscita di palle pulite: io vedo molta differenza tra la caccia di qualche anno fa e quella di oggi. Secondo me c’era molta più attenzione alla effettiva posizione “in piedi” del cacciatore col risultato di fischiare più mani in ruck che tenuti.

      • malpensante 13 Agosto 2015, 10:54

        *saltato ..alla linea dell’offside per lasciare un tempo umano per giocare l’ovale.

        • xnebiax 13 Agosto 2015, 13:30

          Sono pienamente d’accordo.
          Ci sono molte regole su cui viene chiuso un occhio.
          Sarebbe bello avere una direttiva IRB subito dopo il mondiale che dice: da ora si rispettano di nuovo le regole che ci siamo un po’ dimenticati.

      • mezeena10 13 Agosto 2015, 11:09

        come dargli torto!
        concordo con te mal, le regole ci sono e sono chiare, basterebbe farle rispettare..
        fuorigioco e breakdown piu disciplinato innanzitutto..
        effettivamente le “malizie” da controllare son tante, ma ci son sempre state..
        occorrerebbe anche piu uniformità di giudizio da parte degli arbitri, mischia in primis..e gli arbitri bravi sono veramente troppo pochi..

        • malpensante 13 Agosto 2015, 17:07

          Ma il fuorigioco è diventato un tormentone, spesso difficilissimo da vedere per l’arbitro che ha da guadare mille cose: dalla tribuna a noi sembra magari evidente, ma da piano terra è dura, sono frazioni di secondo e dieci, venti centimetri. Per quello mi è venuto in mente di allungare magari di poco lo spazio tra l’ultimo piede e i giocatori: continueranno a fregare (come succedeva per l’ingaggio con la vecchia mischia) ma alla fine saranno alla distanza che prevederebbe adesso il regolamento. E se 9 e 10 non hanno la giocata obbligata e a frazione di secondo, è molto più difficile leggere per la difesa e c’è spazio per far giocare i backs a un gioco che non sia solo l’autoscontro.

      • gsp 13 Agosto 2015, 12:51

        personalmente la mia priorita’ sarebbe assicurare un minimo di uniformita’ nelle decisioni arbitrali, tra arbitri diversi.

        insomma, tra le cose del rugby moderno che io sacrificherei tranquillamente, e’ la liberta’ dell’arbitro di fischiare e non fischiare. ed anche nell’ottica di aprirsi a pubblici nuovi, un regolamento interepretato in modo meno soggettivo aiuterebbe.

        il regolamento sostanzialmente va bene, le regole ci sono come dicono in tanti, pero’ mi preoccupa che a volte ci si preoccupi cosi’ tanto della lettera della regola, che arriva ad avere effetti opposti allo spirito della regola.

        anche nelle partite della settimana scorsa si sono viste tecniche di rallentamento e giocatori che si trovavano esattamente dove non dovevano essere e non avevano ragione per essere li se non rallentare illegalmente.

        • xnebiax 13 Agosto 2015, 13:36

          Per me i casi evidenti di regole prese troppo alla lettera sono alcuni placcaggi non pericolosi perché lenti, ma che sono magari o alti o portano il placcato oltre l’orizzontale. (Per esempio la squalifica di Gori per uno spear takle a rallentatore che non era pericoloso è un esempio di regola presa troppo alla lettera).
          In altri casi, soprattutto nel breakdown, nelle rimesse e nel fuorigioco la tolleranza è alta e soggettiva.
          Per esempio ormai non si capisce mai quando viene punito un fuorigioco e quando no, visto che potrebbe venir punito quasi ad ogni ruck.

  2. Bardamu 13 Agosto 2015, 09:04

    E’ la stagione, ogni anno di questi tempi Hansen fa le sue recriminazioni… l’anno scorso criticava il poaching selvaggio delle North Unions, quest’anno tocca a breakdown e iper fisicità… Hansen però dimentica che sono stati gli All Balcks ad aver innovato il gioco in quel senso, a rendere torrido il breakdown e a creare difese sempr più organizzate ed al limite del fuorigioco… non a caso handsoff7 è il giocatore simbolo di questa nuova era… Anche sulla fisicità esasperata hanno iniziato loro con Lomu fino ad arrivare a Javea, quindi non c’è molto da recriminare…

    • Mr Ian 13 Agosto 2015, 09:10

      Concordo con te, proprio in quest ottica sono curioso di vedere l ITM cup di quest anno che ha inizio stamani con la partita tra Southland e Auckland dei fratelli Ioane…

    • MarioC 13 Agosto 2015, 09:23

      Quoto Bardamu.
      Anche sulla questione del poaching, senza volere aprire l’annosa polemica del “nato-cresciuto-allenato” gli ABs sono stati a loro modo apripista.
      Poi, come nell’ultimo rugby championship, mi viene in mente la meta dell’Australia di AAC contro il SAf da rimessa laterale e tutti a dire: “non si può subire meta in prima fase!”.
      E poi, se l’Irlanda con i choke tackle diventa una possibile favorita per i mondiali, allora quello stilema difensivo diventerà il più spettacolare del mondo, almeno per i tifosi irlandesi. E’ questione di punti di vista… e di efficacia.
      Infine, sempre nel gioco moderno: chi si ricorda tra fine anni novanta e inizio duemila i book (che mano a mano che salivi di livello diventavano tomi enciclopedici!) con le fase preordinate? ? ?
      Ogni era sportiva ha i suoi frutti, poi i regolamenti e le contromisure tecnico-tattiche porteranno al cambiamento.
      Cordialità.

      • Katmandu 13 Agosto 2015, 09:36

        La meta aistraliana, se pur fatta ad una velocità supersonica, 3 passaggi in 2 secondi, e con linee di corsa pazzesche, è un bel regalino della difesa SA, diciamo che a percentuali la meta è 60 colpa sudafricana e 40 merito australiano

        • MarioC 13 Agosto 2015, 09:58

          Buongiorno Kat.
          E’ appunto questo quello che intendo: si attribuisce più colpa alla difesa che merito all’attacco. Dove lavoriamo? Sulla difesa! Perchè lavorare sulla difesa dà più risultati a breve termine. Quindi quei secondi di godimento che abbiamo provato nel vedere e rivedere la meta dell’Australia sarà sempre più difficile riviverli. Ma attenzione, è giusto così: con le regole di oggi e questo approccio al gioco è economicamente vantaggioso, efficace. Con buona pace di Hansen…

          • Katmandu 13 Agosto 2015, 10:06

            Io lavorerei sempre e comunque sulla difesa, che non da risultati a breve termine (IMHO ovvio) ma che se ven oliata nel lungo periodo ti fa vincere i campionati, certo è che ci son giocate, o figure come si dice ora, che se fatte decentemente portano un guadagno di almeno 20-30 metri, ma son le più complesse perchè prevedono opzioni e non sempre le scelte son giuste

    • Katmandu 13 Agosto 2015, 09:29

      L’ipertrofia muscolare (se vogliamo chiamarla così) non è stata inventata da Lomu, big Jonah è stata la prima superstar ma in realtà i SA mettevano tanti kg fuori dai raggruppamemti ordinati, joost Van der Vestuizen pesava quasi 90 kg ed era 1.85, decisamente fuori forma per i canoni di allora, Joubert idem era quasi 100 kg
      Per cui l’invenzione Lomu alla fine non era un’invenzione ma semplicemente un’evoluzione nel modo di giocare

    • Hullalla 13 Agosto 2015, 11:18

      Anche questo e’ vero.

    • Nicola79 13 Agosto 2015, 12:04

      Prima di Lomu c’era già stato Va’aiga Tuigamala (The Black Truck). E anche un certo JK proprio non era un fuscello schierato all’ala. Il fatto è che come dice giustamente Avesani non puoi mettere categorie di peso in uno sport di squadra, bisogna giustamente lavorare sul regolamento e sull’applicazione dello stesso. E poi il rugby è bello perchè è vario, ci sono mille modi di vincere una partita.

      • Giovanni 13 Agosto 2015, 17:41

        Salve, non ho letto tutti i commenti per cui rischio di scrivere cose già dette da altri. Comunque…i fisici non si possono limitare però si possono verificare le pratiche che portano a vedere certe masse cui non si assisteva fino a soli 15-20 anni fa: è ora che il rugby introduca controlli antidoping rigorosi e sistematici, come avviene in tutti gli altri sport professionistici. Per le regole: alcune ci sono e vanno soltanto applicate. E’ il caso dell’introduzione in mischia e dei fuorigioco. Io comincerei a sanzionare anche quei giocatori che rimangono in piedi affianco ai raggruppamenti, facendo evidente ostruzione (non solo i difensori tendono a fare i furbi). Su altre situazioni va messa mano al regolamento per uniformare le decisioni arbitrali o prevenire fasi potenzialmente pericolose: contesa aerea e compagno che si lega al carrier spingendolo verso la linea difensiva sono esempi delle due situazioni. Infine una proposta che vuole essere una provocazione per velocizzare il gioco: perché non eliminare la possibilità di chiamare il mark e premiare così chi ricorre al calcio tattico come variante di gioco?

        • Virgilio 14 Agosto 2015, 10:51

          Giuste osservazioni per le regole già esistenti e da far rispettare (maggior iniziativa agli arbitri bordocampo?); ho forti dubbi sulle variazioni relative al mark, se venisse tolto inizierebbe un bombardamento verso le zone di incursione delle seconde linee in ricezione calcio al largo (gioco dentro i 22m) o in profondità (up&under dalla zona prima dei 22m).

  3. Mr Ian 13 Agosto 2015, 09:07

    Come detto da Roberto qualche giorno fa, che si inizi a sanzionare in maniera decisa i veli e le ostruzioni alle difese.
    Per il resto il rugby moderno si sta sviluppando tanto sul gioco intorno al breakdown e sulla sfida del 1 vs 1.
    Sul discorso dei super fisici non penso sia un problema così gravoso, per tanto tempo ci si è dimenticati che il rugby è uno sport di atletismo, le tecnologie di oggi permettono di sviluppare fisici in maniera completa, sia gli arti superiori che inferiori, per cui vedere fisici sempre più delineati e robusti penso sia la normalità, in fondo questa tendenza si vede anche negli altri sport, nel calcio come nel basket ecc..

  4. Hullalla 13 Agosto 2015, 09:18

    In realta’ il regolamento c’e’, in questi casi, ma NON viene applicato.
    Basterebbe applicarlo.

  5. faduc 13 Agosto 2015, 09:27

    Boh…l’accostamento con la F1 è azzardato, perché se in pista non si fanno sorpassi è solo noia. Il rugby è più articolato e può piacere per tanti aspetti del gioco

  6. vogliorugby 13 Agosto 2015, 09:59

    Credo che un po’ più di attenzione al fuori gioco e si risolverebbero tanti problemi, non sempre si rispetta la regola di stare dietro l’ultimo piede. Dopo scusate, lamentarsi delle mano in ruck o giocatori non sempre in piedi, avendo mcaw come capitano, ci vuole una bella faccia di c…

  7. Camoto 13 Agosto 2015, 10:32

    Concordo con chi dice che proprio la sua Nuova Zelanda ha contribuito a questo cambio gioco.
    Comunque se si vuole un rugby più veloce e meno pericoloso perché non fa proposte dirette invece di lamentarsi? E’ l’allenatore ABs, mica uno qualunque.
    Queste quelle che proporreri:
    1 maul da touche con limite di 5 mt in avanzamento.
    2 vietare sia per gli attacchi sia per le difese di buttarsi in ruck sull’uomo a terra o già piegato sul pallone
    3 non poter prendere la palla con tutti e due o piedi in aria, touche a parte
    4 vietare di legarsi prima del contatto
    5 punizioni con 2 punti.
    Mi sembra di non stravolgere il regolamento

    • Hullalla 13 Agosto 2015, 11:17

      Basterebbe anche solo rispettare il regolamento cosi’ come e’.

    • Nicola79 13 Agosto 2015, 12:08

      1) E perchè mai? Il carrettino è UNO dei modi di giocare a rugby
      2) C’è già
      3) La lotta aerea deve essere regolamentata (e fatta rispettare) per la sicurezza dei giocatori, innanzitutto. Se non posso saltare, mi arriva una furia a 100 km/h addosso e mi porta indietro di 123,4m
      4) C’è già
      5) Da sperimentare

      • Camoto 13 Agosto 2015, 13:18

        2-4 allora basta farle rispettare, che non mi sembra accada.
        Il carrettino è un idea, da touche mi sembra troppo penalizzante per la difeaa e mi stanca vedere partite dove si fanno 4-5 mete con una sola giocata, senza considerare il rischio di rimanere schiacciati.

        • Nicola79 13 Agosto 2015, 14:15

          Il problema della touche è difficilmente risolvibile, secondo me… i sostegni sono già legati al portatore di palla, è difficilissimo per una difesa prendere il tempo corretto per fare un sacking immediato prima che si formi la maul. A meno che non si eviti volontariamente di formare la maul e si infiltri uno del “genio” dietro le linee nemiche per legarsi al portatore. Ma si prenderebbe una saccagnata di entrate nei reni 😀

          • Camoto 13 Agosto 2015, 16:33

            Ho sentito dolore solo a leggere la tua ultima frase 🙂

  8. Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 10:41

    Per i fisici pompati “basterebbe” (in realtà non basta mai) il passaporto biologico come nel ciclismo. Il doping sarà sempre più avanti, ma almeno le maglie sarebbero un po’ meno larghe.

    • xnebiax 13 Agosto 2015, 13:46

      è una questione di costi o di interessi il fatto che non sia ancora stato messo nel rugby?

      • Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 16:24

        Sinceramente non so quanto costi mettere su la “baracca”. Certo è complicato, ma è l’unico modo che io veda per tenere un po’ più sotto controllo il fenomeno sotterraneo del doping. Che è il convitato di pietra del rugby negli ultimi decenni.

  9. Maury7 13 Agosto 2015, 11:09

    Sarà pure noioso,ma io vorrei ritornarci

    • MarioC 13 Agosto 2015, 12:19

      Viva la sincerità!

      • Maury7 13 Agosto 2015, 14:08

        Devo dirlo onestamente,mi sto rompendo le scatole di certi atleti “professionisti” che incontro in NFL che usano le scuse più essurde per ritirarsi dall’attività
        Ci sono quelli che hanno paura degli infortuni,e io mi chiedo se avevano paura che ci sono venuti a fare in NFL ?
        Qualche giorno fa si è ritirato uno dei giocatori con cui collaboravo,la motivazione ? l’NFL lo ha tenuto lontano da dio.
        Se ama così tanto la religione perchè non si è fatto prete invece che uno sportivo professionista ?
        Non voglio lasciare l’NFL per rispetto dei dirigenti e degli atleti che sono davvero professionisti seri e che mi hanno voluto li,ma c’è un’altra parte di atleti,quelli che considero delle fighette,il cui atteggiamento mi da davvero noia

        • Mr Ian 13 Agosto 2015, 14:32

          è solo impressione mia, ma a me i giocatori di football, NFL, mi sembrano dei gran fulminati…sicuramente mi sbaglio. Cmq complimenti che lavori in un mondo così ultra-professionistico come la NFL, vedo su youtube certi allenamenti e penso che ci si lamenta nel rugby dei super allenamenti, lì sono proprio fuori di testa

          • Maury7 13 Agosto 2015, 14:40

            Si qualche fulminato c’è,ho avuto la fortuna di trovare ragazzi in gamba che mi hanno dato una grossa mano ad inserirmi,mi hanno tirato su il morale in un momento particolare della mia via e i dirigenti sia della lega che dei club mi hanno accettato subito come se fossi uno di loro,anche se non avevo la loro stessa esperienza.
            Mi sto divertendo tanto,nulla da dire,però quando ti ritrovi ad avere a che fare con atleti che si ritirano per una cagata da fastidio,soprattutto dopo che ci hai investito su tempo e denaro

          • Maury7 13 Agosto 2015, 15:12

            Nel rugby cose del genere non ne vedi,non ho mai visto un rugbysta ritirarsi con scuse assurde,e questo è quello che mi manca del rugby

  10. xnebiax 13 Agosto 2015, 13:41

    In compenso la partita più bella dell’anno rimane Galles – Irlanda, cioè quella con le difese migliori, i multifase più lunghi e i line brake più difficili. Subito dietro ci sono finali, semifinali e altre partite di SR con partecipazione neozelandese, dove viene giocato un rugby a 1000. Ma quel tipo di gioco scade e diventa molto molto meno avvincente appena le squadre iniziano a scordarsi come si difende.
    La finale della Pacific Nations Cup tra Fiji e Samoa è stata bella, ci sono state delle belle mete, ma anche troppi falli, e troppe distrazioni difensive.
    Al momento, io non capisco chi dice che l’Irlanda gioca in maniera noiosa: a me piace un sacco.

  11. Dagoberto 13 Agosto 2015, 15:44

    Personalmente sono convinto che una regolamentazione sul peso degli atleti sarebbe, invece, possibile e anche congrua nel tutelare un’equità sportiva tra i due team in sfida.
    In fondo, nella formula 1, citata ad esempio proprio nell’artiolo della redazione, si sfidano autoveicoli con analoga potenza (cilindrata) e simili caratteristiche meccaniche ed areodinamiche, nel tennis è normata la dimensione della racchetta da tennis e, via dicendo per gli sport dove la potenza fisica ha un senso.
    Il rugby è una disciplina dove la forza fisica è preponderante rispetto l’agilità, almeno con queste misure del campo da gioco e con 15 atleti per team che permettono un’ampia copertura del fronte d’attacco (nel rugby seven non ci sono analoghi problemi). Ridurre il numero dei giocatori o ampliare le misure del campo snaturerebbe una disciplina che ha saputo pur nella modernità che la caraterizza, rimanere radicata alla storia. Mettere un limite di peso complessivo alla formazione, riserve comprese, permetterebbe maggiore equità nella tenzone e permetterebbe un alleggerimento complessivo a favore di una maggiore manovrabilità/agilità nel campo da gioco, riducendo lo spazio per quei 3/4i sempre più spesso molto più simili a degli armadi a più ante semicingolati!

  12. vogliorugby 13 Agosto 2015, 16:15

    allora dove va a finire “lo sport per tutti tipi di fisici”??? Cosa stiamo dicendo??? Facciamo dei androidi tutti uguale!!! La misura del pallone è uguale per tutti, si controlla anche la pressione a livello internazionale… Se le difese ed i fisici hanno superato l’attacco allora a trovare nuove soluzioni d’attacco… Se mettiamo tutti giocatori uguali allora vengono ancora rinforzate le difese, non più miss match, non più la ricerca di veloci contro lenti, non più di grossi contro meno grossi, ecc. Lasciate il gioco così com’è, a chi non le piace cambi canale!!!

    • Rabbidaniel 13 Agosto 2015, 16:22

      Il rugby professionistico non è per tutti i tipi di fisici. Forse lo è ancora nelle giovanili giocate senza mire di alto livello o nelle serie inferiori. Come sport di contatto estremo il rugby, per definizione, è esigente.

      • xnebiax 13 Agosto 2015, 18:06

        Finalmente uno che lo dice che quella del rugby “sport per tutti” è, in sostanza, retorica! 😀
        (Mettiamo 30 ciclisti a giocare a rugby… si riempie un intero reparto di ortopedia!)

        • vogliorugby 13 Agosto 2015, 18:49

          Non ho detto per tutti, per tutti tipi di fisici, è diverso…
          Comunque per chi vuole divertirsi c’è la serie C, chi vuol fare sul serio deve allenarsi tanto, sono scelte come in tutti gli sport!!!

  13. vogliorugby 13 Agosto 2015, 16:47

    Chiaro che più si alza il livello i fisici si avvicinano, comunque c’è ancora posto per un giteau, per uno smith ( m.m. AB), Carter, imhoff, ashley Cooper, o’connor, ben Smith, non sono tutti 1,90 per 100kg. In più sinceramente quando nelle presentazioni dei test match si legge certe misure qualche piccola bugia c’è… O li pessano vestiti…bah…

    • malpensante 13 Agosto 2015, 17:12

      A parte i fenomeni, più sono grossi meno sono reattivi nello scatto, ma se salgono in anticipo allora non c’è storia.

  14. Giovanni 13 Agosto 2015, 17:50

    Non so perché il mio commento delle 17.41 sia finito nel calderone dei commenti, come risposta ad un’utente. Dannato cellulare (e dannati antenati, loro di default). 🙂

    • Giovanni 13 Agosto 2015, 17:56

      Certo anche io pretendere di scrivere commenti su internet da un Nokia C5-00.2…mi ricorda quando installai Windows 95 su un 386 con 4 Mb di Ram: 12 minuti per fare il bootstrap! Vabbe’ scusate la digressione…

  15. Giovanni 13 Agosto 2015, 18:40

    Uno da 3,5 ed uno da 5,25. Un 386 AMD da 40 Mhz senza coprocessore matematico (mi procurai un emulatore sw che faceva fessi tutti i benchmark). HDD Conner da 120 Mb: una sciccheria per l’epoca! Tempi eroici, di quando si lavorava di QEMM per liberare la memoria alta del DOS. Ricordo ancora l’emozione di quando comprai una scheda grafica Matrox…

  16. mauro-pv 13 Agosto 2015, 19:57

    perdono e si lamentano, la classica simpatia dei neozelandesi

    • Maury7 13 Agosto 2015, 20:51

      Come disse una mia cara amica irlandese dopo il test match tra Irlanda e Nuova Zelanda in autunno,arrogant in victory, pissy in defeat

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