A Sidney si decide tutto nella ripresa, quando Toomua e White cambiano il ritmo. Due mete del deb Milner-Skudder
L’Australia batte la Nuova Zelanda 27-19 e si aggiudica il Rugby Championship 2015. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa entrano Toomua e White che cambiano ritmo. Gli All Blacks pagano la giornata no di Aaron Smith e diversi placcaggi sbagliati, che hanno portato le mete di Kepu e White.
Nei primi minuti le squadre attaccano molto ma sbagliano tanto, con in avanti, passaggi non perfetti e mancanza di controllo. La prima folata è degli All Blacks, che spostano l’ovale fino a Milner-Skudder ben placcato da Giteau. La pressione sui padroni di casa è tanta, Kepu non rispetta i dieci metri sulla veloce e se ne va dieci minuti. Carter non sbgalia e mette i primi tre. Con l’uomo in meno e costretta nella propria metà campo, Giteau e Foley usano sempre il piede, mentre il deb in maglia nera 11 per poco non manda McCaw in meta. Gli ospiti difendono, non mettono uomini sul breakdown e il primo quarto se ne è andato, non prima di un calcio stoppato di Foley cui mette una pezza Giteau annullando in sprint con Carter. Rispetto alla uscite precedenti, i Wallabies hanno un’altra presenza sul punto d’incontro, e la caccia di Hooper permette di risalire il campo. Dalla touche Pocock scappa fintando la cassaforte, e l’Australia guadagna una mischia ai cinque, fatta ruotare dal pack nero; punizione e tre pari. Carter riporta avanti i suoi per fuorigioco di Moore, mentre Giteau non è altrettanto preciso. Passata la mezzora Folau sfonda, ma sull’apertura un mancato controllo vanifica una nitida occasione di marcare. Il momentum sarebbe favorevole ai Wallabies, ma due touche nei 22 ospiti sono sporcate. All’ultima azione break di Cole, difesa furiosa ma Hooper nell’uno contro uno impatta bene (e correttamente) Savea. I primi quaranta si chiudono così sul 6-3 Nuova Zelanda.
Dopo pochi minuti Pipps gioca bene il lato corto, Ashley-Cooper corre e Aaron Smith lo placca dal collo: cartellino giallo, il trequarti Wallabies si rialza e i suoi vanno per la touche. La rolling maul avanza, sulla fase successiva Kepu sfugge a tre placcaggi a schiaccia in mezzo ai pali. Erroraccio di Pipps che, non per la prima volta, passa malissimo a Foley azzerato. Mischia ai cinque, serie di pick and go, fuorigioco e Carter riporta i suoi a meno uno. Sul restart c’è Toomua a dieci, i giri del motore aumentano ma la difesa All Blacks è superba su Fardy e Pocock. Gli ospiti se la cavano alla grande, anche per il giallo a Pipps che ferma Conrad Smith sulla veloce. In superiorità e con l’uomo in più, gli All Blacks marcano subito: sulla difesa aggressiva Ben Smith elude il placcaggio e in due contro uno manda Milner-Skudder in meta. La reazione Wallabies passa dai piedi di Toomua: chip splendido dietro la linea per Ashley-Cooper, che raccoglie e schiaccia con una mano. Giteau trasforma e si entra sull’ultimo quarto sul 17-14 Wallabies. Finita?Macché….Milner-Skudder lanciato a meta sembra andare oltre: si divincola ai tre che lo placcano, per il TMO non vi sono motivi per non dare la meta e si va sul 19-17 All Blacks. L’occasione per tornare avanti si presenta subito ai Wallabies: da quasi metà campo il neo entrato White la piazza. Al minuto ’71 è di nuovo il numero 21 protagonista: dopo insistito multifase, elude le guardie e marca. Gli ospiti hanno una mischia in pieni 22 ma TJ Perenara pasticcia nella raccolta (male anche Aaron Smith). Finisce 27-19.
Di Roberto Avesani
Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Giteau, 11 Drew Mitchell, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 James Horwill, 4 Dean Mumm, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c) 1 Scott Sio,
Riserve: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Greg Holmes, 19 Will Skelton, 20 Ben McCalman, 21 Nic White, 22 Matt Toomua, 23 Kurtley Beale.
Marcatori Australia
Mete: Kepu (43), Ashley-Cooper (59), White (71)
Conversioni: Giteau (43, 59), White (71)
Punizioni: Giteau (26), White (68)
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Conrad Smith, 12 Sonny Bill Williams, 11 Julian Savea, 10 Daniel Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (captain), 6 Jerome Kaino, 5 Luke Romano, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Tony Woodcock.
Riserve: 16 Codie Taylor, 17 Ben Franks, 18 Nepo Laulala, 19 Samuel Whitelock, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Malakai Fekitoa.
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Milner-Skudder (55, 64)
Conversioni:
Punizioni: Carter (8, 29, 50)
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