Il fischietto vince l’ultimo grado di giudizio che mette la parola “fine” a una vicenda durata fin troppo
Chiuso il “caso Alan Falzone”: il CONI rigetta il ricorso della FIR
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PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!
E aggiungiamoci pure il rimborso delle spese legali a Falzone nel bilancio della FIR…
Nell’articolo non è menzionato il fatto che Falzone era ilTMO di quell’incontro.
Detto questo la legge ha riconosciuto Falzone abile e arruolato. Ha quindi il diritto di arbitrare. Francamente non saprei se si possa accettare che un arbitro esprima giudizi a ruota libera sui suoi colleghi appena finito un incontro. Spero che non diventi una moda.
Caro agd che ti piaccia o no…l’ex dura l’ex Sed l’ex! Il resto sono considerazioni faziose e fuori luogo. Francamente…cordialità!
Vero, dura lex sed l’ex, ma mi consenti di augurarmi e augurarti che resti un triste fatto circoscritto e non faccia scuola e adepti?
@ AdG scusa ma uno non può avere un’idea personale e dirla ad un amico? certo se ripercorriamo l’accaduto è stato l’amico a pubblicare la lettera e non lui ma chiedo quando eri prof a Sazil nessuno studente pensava che “non capissi nulla?” 😉
Quando rivestì alcuni ruoli: giudice, vigile urbano, arbitro di fatto devi rinunciare ad esprimere la tua opinione su alcuni fatti e situazioni. Se lo fai non sei adeguato al ruolo.
Te lo immagini un giudice che commenta le sentenze dei suoi colleghi?
O un docente che contesta come da i voti il suo collega?
Uno studente che si lamenta del suo insegnante é normale e accettabile.
IO conosco il rurale ma del dura l’ex nessuno me ne ha parlato 😉
Volevo fare una battuta ma mi son fottuto 🙁
duralex non rurale ca..o
In effetti i Duralex li conosco, sono resistenti ma un po’ troppo spessi. Per l’ex, mi servirebbe qualche indizio in più.
credo che nessuno in campo abbia sentito la mancanza della sua arroganza e maleducazione…
Grazie Falzone per aver resistito.
Gavazzi incartatela e portatela a casa, il rugby non è ancora del tutto roba tua.
Finalmente il caso Falzone sembra essere definitivamente chiuso ma mi auguro che chi, credendo di essere il più forte e vincere portandolo a gettare la spugna, possa essere chiamato a rimborsargli almeno le pesanti spese legali sostenute.
Casi analoghi non sono infrequenti nel mondo arbitrale ma, nel caso specifico, le circostanze legate ad una finale ai veleni hanno portato ad una esasperazione del fatto e ad un asservito accanimento contro Alan che non ha precedenti nella storia arbitrale italiana.
Probabilmente siamo in molti a ricordare un caso analogo, ma ben più grave in quanto le dichiarazioni erano state fatte direttamente alla stampa, tra il TMO e l’arbitro in occasione della finale di Prato di qualche anno fa. Dopo 5 giorni non ne parlava più nessuno anche se, all’interno del settore arbitrale, i panni sporchi sono stati ben lavati.
Da come e quando scrivi dovresti essere un arbitro. Come fai a condividere questi comportamenti (Prato o Calvisano che sia) nella condotta di chi dovrebbe garantire la massima imparzialità e correttezza?
Dici bene anche se tutto il mondo arbitrale, e non solo, conosce il mio acronimo.
Chiarisco, se ce ne fosse bisogno, che non condivido assolutamente tali comportamenti ma disapprovo decisamente la miserevole gestione del caso Falzone.
Se leggi con qualche continuità avrai notato che non solo non ho mai criticato un arbitraggio, ma che considero scorretto il farlo. Questa tua difesa corporativa mi lascia, però, senza parole.
E scusami se non ho riconosco l’acronimo
Seguo con continuità On Rugby e, quando l’argomento mi interessa, i vari interventi.
Ti leggo spesso, conosco bene le tue posizioni ed anche il tuo stile ma, proprio per questo, mi dispiace sentirti dire che la mia è una difesa corporativa. Nulla di più lontano da me ma i fatti, o meglio gli antefatti, che hanno toccato solo marginalmente la categoria hanno invece coinvolto i sentimenti opposti delle persone portandole ad una spirale negativa che poteva, lo ripeto, essere gestita senza livore e in modo professionalmente più intelligente.
Non posso entrare nel merito dei comportamenti, in primo luogo perché non li conosco e secondariamente perché non mi compete. Da appassionato mi sarei aspettato almeno una censura. Così non è stato, me ne farò una ragione. Ma, credimi, non é un esempio da riportare ai corsi per aspiranti arbitri.
Vittoria di Pirro?
Vittoria di Pirro ? Non capisco !
Comunque censura c’è stata in un mio vecchio post e ci vuole poco a dire che non è un esempio da portare ai corsi per aspiranti.
Bell’ amico che ha Falzone…farei pagare a lui almeno la meta’ delle spese legali…
A parte la lentezza del processo, coerente purtroppo con il resto della giustizia italiana, credo sia comunque grave che un TMO critichi l’arbitro della sua partita sui social media, seppur in privato, discutendone con un tifoso di una delle squadre della partita stessa.
Che sia già accaduto in passato e sia stato gestito diversamente, non ne sminuisce la gravità, anzi.
Ma ve lo immaginate un TMO inglese, per es. Hughes, che critica Barnes su facebook? Scoppierebbe il finimondo. In qualsiasi competizione sportiva ci sono regole precise per l’uso dei social media.
Detto questo, ha sbagliato (anche se assolto), ha pagato (in tutti i sensi) ed ora deve riprendere ad arbitrare. Magari non in Eccellenza.
Uno così, il campo dalla tribuna.
Neanche lì !
Io sono d’accordo con Alberto, certi ruoli impongono il massimo della discrezione e del contegno, tanto più nell’era dove la tecnologia moltiplica all’ennesima potenza qualsiasi cosa tu fai/dici. Ora chiunque se lo ritroverà ad arbitrare penserà a questa storia.
Certo che non capite davvero nulla, il cao falzone era solo un prestesto da parte dei vertici arbitrali e non, per toglierlo di mezzo, lui quell’anno della finale era l’arbitro n.1 e giudicato dall IRB attuale world Rugby TMO italiano n.1, quale miglior occasione da parte di qualcuno per farlo fuori?
A chi dice che il campo deve vederlo dalla tribuna dico solo una cosa, avete mai sentito parlare di una gara da lui diretta finita in polemica?
io no!!!
Il suo commento era stato fatto ad un amico, non è colpa sua se questo AMICO poi lo pubblica
quindi scendete dal vostro piedistallo ed accettate che il nostro arbitro migliore torni ad arbitrare
poi un’altra cosa questa faccenda ha, ancora una volta, dimostrato come da un paio di anni a questa parte i vertici arbitrali non sono più padroni delle loro azioni,
grazie
Non entro nel merito delle tue considerazioni “generali”. Certo è che, Falzone, una bella mano a chi voleva farlo fuori gliela ha data!
Pur avendo gioia per una mancata sommaria e liberticida fucilazione, come definisci tu l’accaduto, non mi pare che ci troviamo di fronte a un novello Napoleone cui affidare le sorti del futuro arbitrale italiano. Piuttosto , mi sembra, dovremmo trovargli una badante.
addirittura una badante? ok comunque l’importante è che tutto sia finito, dico solo che i vertici arbitrali potevano lavare i panni sporchi in famiglia e non sputare addosso a chi per una vita ti ha coperto buchi e girato mezzo mondo sacrificando lavoro e famiglia
comunque finiamola qui tutti in vacanza e buon rugby
Parente? No, perché sugli arbitraggi del nostro la mia opinione non è come la tua, polemiche ce ne sono per tutti e anche per lui, e a quanto pare evidentemente è lui convinto di meritare il piedistallo al posto delle suole. Con quello che è successo, chiunque è autorizzato a pensare che sia 1)influenzabile, 2) prevenuto, 3) di parte. Al di là dei possibili giudizi sulla simpatia, la modestia, la sportività. Per il suo amico rodigino tutto normale, è un tifoso, ma per un arbitro non va bene. Proprio per niente. Fosse successo l’inverso, un tweet a un calvino, sai che commenti.
Come si traduce ” dubbia portata lesiva ” ?
In curdo ti aiuta Rabbi sempre che tu non voti LOV 🙂
Mi inserisco solo per una osservazione. In tutta questa vicenda c’è anche un altro aspetto che ritengo sconcertante. Si stabilisce che un imputato sino a che non giunge una condanna, deve ritenersi innocente. Falzone da commentato una partita del 30 maggio 2014. Qualcuno ha deciso di sospenderlo immediatamente ( senza attendere il vedetto di un giudice ) da tutte le sue funzioni senza attendere la sentenza di primo grado dell’11 marzo 2015 e le successive sentenze di appello. Chi si è arrogato questo diritto? Alla luce della doppia sentenza di assoluzione Falzone ha di fatto, scontato quasi un anno di squalifica senza essere colpevole. Chi lo ripagherà per le lo stop forzato e per le umiliazioni subite ? Sarebbero opportune le dimissioni di chi ha decretato una sua “personale sentenza” prima del giudice ?
Se qualcuno avesse usato impropriamente dei poteri può essere chiamato a risponderne. Con tutte le conseguenze del caso.
credici