Crescita del movimento e autarchia tecnica: ce lo possiamo permettere?

Le indicazioni sono diverse, le controindicazioni numerose

COMMENTI DEI LETTORI
  1. M. 22 Giugno 2015, 08:13

    Ma le premesse non dovrebbero già essere queste, per esempio Brunel e il suo staff non dovrebbero già girare quanto meno nelle celtiche a fare allenamenti e riunioni. A questi allenamenti non potrebbero partecipare come ospiti alcuni allenatori delle categorie inferiori? Non si può cominciare almeno da qui?

  2. Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 08:14

    Un movimento povero o sottostandard tecnicamente difficilmente può produrre, motu proprio, tecnici di un livello superiore.
    Al tempo stesso un movimento sportivo che non produce tecnici propri è privo di prospettive.
    Il modo per saldare le due necessità dovrebbe essere a partecipazione al Pro12 e la gestione della nazionale maggiore.
    Nelle celtiche DOR che abbia esperienza diretta di rugby d’alto livello, quindi proveniente da campionati dove si gioca a quel livello, e staff italiano.
    Idem per la nazionale.
    Purtroppo le celtiche italiane , sino ad oggi, tolto che costare un patrimoni, non hanno prodotto quasi niente di utile.
    Tanto è vero che avevamo F.Smith, ma ce lo siamo fatti scappare e non certo per responsabilità della FIR.

    • mezeena10 22 Giugno 2015, 08:22

      scusate OT: AdG che tu sappia è vero che per rinnovare il tesserino di primo livello (preso nel 20034 se non ricordo male) basta una settimana da “auditore” a Tirrenia??? senza poi dover ridare l’ esame? no perche prima mi avevan detto ch’ era necessario saldare gli arretrati dei mancati rinnovi, poi che c’ era da pagare un saldo globale, non anno per anno..ora che basta solo la settimana da “auditore”..
      manco in segreteria FIR e comitato regionale danno le stesse risposte..
      grazie..

      • mezeena10 22 Giugno 2015, 08:22

        2003 o 2004..pardon..

        • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 08:29

          Mi informo.

          • mezeena10 22 Giugno 2015, 09:48

            Grazie !!!

        • Mr Ian 22 Giugno 2015, 09:05

          Io so che funziona così anche per il terzo livello perché un mio conoscente lo deve fare a breve…
          Ma per quel che valgono i corsi federali

          • mezeena10 22 Giugno 2015, 09:50

            lo so ma è pro forma..diciamo che non è stato troppo impegnativo allora e quest’anno..però non ho potuto finire e valutare bene..

          • lear 22 Giugno 2015, 10:02

            I corsi federali, per fare un paragone elementare, ti insegnano a leggere poi tu sei padrone di leggere la Divina Commedia o Topolino.

        • lear 22 Giugno 2015, 09:30

          Basta chiedere a Pippo Esposito dell’ufficio Centro Studi/Allenatori della FIR, il numero lo trovi sul sito.

          • mezeena10 22 Giugno 2015, 09:52

            grazie anche a te!

          • San Isidro 22 Giugno 2015, 20:13

            Pippo fu uno dei miei allenatori in giovanile quando ero al CUS Roma…

    • Hullalla 22 Giugno 2015, 08:48

      “Un movimento povero o sottostandard tecnicamente difficilmente può produrre, motu proprio, tecnici di un livello superiore.”

      Si e no: Cheika e Rodolfo Ambrosio hanno iniziato la loro carriera di allenatori qualche anno fa a Padova (peraltro senza avere eccelsi risultati) e ora sono degli allenatori di tutto rispetto a livello mondiale.

      • Hullalla 22 Giugno 2015, 08:51

        …e quasi mi dimenticavo Franco Smith e Van Zyl!…

        • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 09:43

          Non ho detto che è impossibile, ma nella logica delle cose è abbastanza problematico. Poi anche qui dipende dal talento personale.

          • Hullalla 22 Giugno 2015, 15:22

            …e anche dalla capacita’ di riconoscerlo, il talento.
            Non per niente dei suddetti al momento in Italia non ne e’ rimasto nemmeno uno.

      • ginomonza 22 Giugno 2015, 09:07

        Però non si sono formati in Italia come giocatori ed hanno potuto vedere come si fa.
        Sui risultati da allenatore io vorrei vedere Ancelotti alla guida del Pontedera se riuscirebbe a vincere la Champion in 10 anni.

        • malpensante 22 Giugno 2015, 09:53

          Se il Pontedera lo compra Abramovich, sì.

          • ginomonza 22 Giugno 2015, 11:33

            Manca lo stadio!

          • malpensante 22 Giugno 2015, 14:02

            Lo potrebbe comprare proprio per quello.

      • San Isidro 22 Giugno 2015, 20:19

        Rodolfo Ambrosio è un ottimo tecnico, va bene che ora, se non erro, allena il Brasile, ma che sia un allenatore di “livello mondiale” mi sembra esagerato…è stato un buon tecnico anche dalle mie parti perchè ha allenato il Segni quando era in Serie A e in quel periodo il figlio, che ora è a Calvisano, giocò con le juniores della Capitolina e fu anche nazionale giovanile…

        • Sergio Martin 22 Giugno 2015, 23:29

          Rodolfo Ambrosio non lo conosco, ma @San me ne ha parlato bene…

        • Hullalla 23 Giugno 2015, 18:10

          Non lo so se adesso alleni il Brasile, ma e’ stato per un bel pezzo uno degli allenatori piu’ importanti del percorso di crescita dell’Argentina.

  3. tony 22 Giugno 2015, 08:26

    Non posso che concordare con quanto espresso in questo articolo … bisogna dal vertice ma anche da chi insegna ai Tecnici ripartire con tecnici di elevata professionalità… in ciò Gavazzi ha commesso un errore di valutazione che partiva da un’analisi di risultati in regime di non elevata competitività che è il campionato Italiano di eccellenza… sarebbe stato sufficiente interpellare gli atleti che hanno lavorato con Tecnici Italiani e Non e la risposta sarebbe arrivata inequivocabile… con questo non voglio dire che va bene qualsiasi Straniero e che dopo adeguati stage e aver lavorato presso strutture di alto livello gli Italiani non possano raggiungere determinati standard.

  4. Da 22 Giugno 2015, 08:40

    Io uso spesso l’Argentina e il suo movimento come termine di paragone per capire come far crescere un movimento.
    Gli Argentini si sono fatti aiutare. Hanno chiamato Henry come consulente perché gli spiegasse come potevano migliorare la loro situazione interna per poter affrontare l’ingresso nel Tri-Nations al meglio e porre le basi per raggiungere il livello delle realtà dell’emisfero sud. Questo è una delle tante mosse che chi guida i Pumas ha fatto per avere un livello maggiore. Le altre le possono citare gli appassionati che sono più addentro nelle questioni bianco-celesti come @San.
    Perché in Italia non si fa? Perché noi, in tutti questi anni, siamo rimasti indietro?

    • Hullalla 22 Giugno 2015, 08:50

      Rodolfo Ambrosio, che e’ un allenatore importante nel percorso di formazione argentino, ha iniziato la sua carriera di allenatore in Italia. :-S

      • Da 22 Giugno 2015, 10:40

        Vero. Ma questo, secondo te, cosa rappresenta?
        Mi spiego meglio: Ambrosio ha iniziato a lavorare in Italia e sta facendo molto bene nel suo paese. Indubbiamente, è un professionista molto valido. Questo cosa cambia nella nostra situazione attuale e in quella dell’Argentina?
        Non sarebbe meglio imitare il lavoro fatto dai Pumas per la crescita del loro movimento chiedendo aiuto a chi arriva da un’altra realtà mantenendo cmq una propria identità?

    • San Isidro 22 Giugno 2015, 20:37

      @Da, concordo in pieno con i tuoi post, ho scritto più sotto…

  5. tony 22 Giugno 2015, 09:02

    Una cosa vorrei aggiungere all’articolo, lo stesso principio da adottare per i tecnici ..bisogna adottarlo per le strutture manageriali… in italia si è vissuti di volontariato … e la prima società a darsi una parvenza di professionismo è stata la Benetton…peraltro l’operato di chi la gestiva è non giudicabile in ambito nazionale avendo operato in una posizione di monopolio , e con pochi stimoli al miglioramento ….Mandiamo managers a lavorare presso strutture evolute riportiamoli in Italia e creiamo anche in questo campo una scuola…

  6. barry 22 Giugno 2015, 09:05

    Ma basta far paragoni con gli altri!!! L”Irlanda vince il sei nazioni non perchè ha un tecnico NZ ma perchè ha un bacino di giocatori che escono da school e club di livello formati da allenatori Irlandesi. Ma vi sembra che gli allenatori che sono passati con la maggiore non siano bravi? Cosa hanno fatto….. niente!!
    Se prendi gli stessi tecnici e li metti in accademia nazionale o con l’under 20 cosa pensate che tirino fuori??? Non si può correre in formula 1 con la 500….. anche se hai i meccanici e ingegneri migliori e con il pilota più bravo di tutti non si vince niente. Ci vuole la macchina e il motore che traducendo significa club,giocatori e allenatori,spettatori,interesse, sponsor, soldi e di tutto questo non abbiamo niente. Con un semplice ingranaggio (allenatori) non cambia nulla. Partiamo dalla base investendo nella propaganda e quando avremo 300 club con 6 squadre x club con 25 giocatori (veri) il ciò significa 45000(veri) giocatori allora penseremo ai tecnici migliori e anche se sono stranieri vanno bene, ma ora saremo si e no 25000 giocatori (e lasciamo stare le stime Fir per favore)facciamo pena come numeri e se pensiamo che dei 25000 più della metà sono scarti degli altri sport mi spiegate dove vogliamo andare!!!!!!!!!

    • ginomonza 22 Giugno 2015, 09:09

      Qui manca qualcuno per risponderti e magari avrebbe una diversa opinione!

      • Francesco.Strano 22 Giugno 2015, 09:33

        Scusami il giappone e la georgia hanno meno iscritti dei nostri…..e guarda Dove sono

      • malpensante 22 Giugno 2015, 10:09

        Per me non ha tutti i torti. Il rischio è il solito strabismo per il così detto alto livello e la solita ricerca di scorciatoie. L’obiettivo di alzare il livello complessivo penso sia ormai evidente a tutti che con il sistema del “traino” non solo non si raggiunge, ma si allontana sempre più velocemente. Il sistema è tutto tarato su presupposti e dati totalmente falsi. I numeri dei tesserati sono farlocchi, le qualifiche federali più o meno, abbiamo un sistema che spende un’enormità per raccontare un fracco di balle a sé stesso. Io credo che italiani o stranieri sa un problema di sistema: se non hai un piano credibile di sviluppo, puoi metterci un fenomeno o Mago Zurlì e on vai da nessuna parte. In un sistema riformato, col focus sulla scuola e le giovanili, ben separato tra pro e domestic, verrà naturale per numeri e capacità rivolgersi al mercato e non ai cugini. Con lo stipendio di Brunel prendi 10 tecnici per le giovanili, formati e diplomati in sistemi che funzionano. Uno come Sinclair quando è arrivato, per capirci. Se c’è una distribuzione razionale dei quattrini e premi airisultati sportivi, i tecnici in Irlanda li mandano Valsugana, Tarvisium, Noceto e Capitolina e ci si può giocare i maroni con efficienza, economicità e risultati anni luce dall’acca delle accademie. L’allenatore della celtica o della nazionale, è un discorso del tutto diverso da quello strutturale.

    • lear 22 Giugno 2015, 09:46

      Giusto per non fare polemiche: io ritengo che al di sopra di tutto ci vuole un attaccamento alla maglia (nazionale o club) molto passionale, poi guardiamo dove possiamo arrivare. Tanto per dare degli esempi: non sono solo il numero dei praticanti che fanno la differenza, tanto è vero che il Galles, la Scozia, l’Irlanda, le Samoa, le Figi, Tonga, Giappone ed infine perchè no, la Georgia, quanti praticanti hanno??? E’ sono tutti sopra di noi nel ranking.

      • tacklebro 22 Giugno 2015, 12:57

        L attaccamento alla maglia regge ma fino a un certo punto. Proviamo a guardare i fisica dei samoani dei tongani e dei fijiani..sono gia tutti ( rugbisti e non) portati per questo sport ( baricentro basso, scatto breve, spalle larghe, )
        Proviamo a guardare ora i nostri fisici, siamo gia svantaggiati in partenza. Non ci sono in Italia le persone adatte al rugby? Certo, ci sono anche da noi, ma non tante, e quelle poche non e detto vengano a giocare da noi. Ricordiamoci anche che gli sport praticabili nelle isole del pacifico e in georgia non sono cosi tanti come da noi. Diverso e piu complesso il discorso per le nazioni europee piu forti di noi..qui bisognerebbe parlare per ore. Alla prossima.

      • tacklebro 22 Giugno 2015, 13:45

        Dimenticavo di dire che i dati sul nostro rugby non so quanto siano veritieri, meglio prendetli con le pinze. Mi fido di piu di quelli di Tonga

    • Machete 22 Giugno 2015, 09:51

      l’Irlanda i giocatori di livello li ha sempre avuti ma confronta le gestioni O’sullivan/Kidney rispetto a quella di Schmidt e vedrai differenze notevoli non tanto dal punto di vista dei risultati ma dal game plan adottato

    • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 14:09

      Carissimo Barry, leggo solo adesso il tuo post.
      Concordo in pieno con la tua analisi.
      La prova provata sono stati i mondiali di questo mese.
      Resta comunque il fatto che allenare, Pro 12 e Nazionale, bisognerebbe almeno conoscere i campionati nei quali vai a impicciarti.

    • lordec 22 Giugno 2015, 14:56

      Finalmente ho trovato un amico che la pensa come me!! Grande barry… quoto in pieno!! Quando avremo una cultura diffusa di questo sport allora ne riparliamo!!

    • Hullalla 22 Giugno 2015, 15:20

      Infatti e’ quello che sta facendo la FIR: istituiamo 365 Accademie – non abbiamo 365 allenatori validi da metterci? pazienza! ci mettiamo chi capita, che poi si faranno…
      Per ora, per pura sfortuna, non ne sta venendo fuori granche’ di buono, ma vedrai che appena la sfortuna gira…

      • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 15:59

        Le Accademie non fanno alcun lavoro di propaganda e reclutamento. Mentre è quello che andrebbe fatto, possibilmente con metodologie aggiornate. Su questo Barry ha ragione.

        • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 16:00

          Aggiungo. E’ un lavoro che devono fare le società.

        • 6nazioni 22 Giugno 2015, 16:17

          sbagliato nei c.d.f. ci sono tecnici federali che scelgono
          i ragazzi, con i responsabili regionali sempre della F.I.R.,
          il problema e’ la meritocrazia delle scelte……….
          con il sistema del prof. non si vince neanche tra venti
          anni e’ il sistema sbagliato.
          Tecnici stranieri preparati e poi vedrai se siamo capaci
          di giocare.
          A.d.G. prendi informazioni sui corsi di aggiornamento
          dei famosi tesserini x allenatori…… in due giorni
          sali di livello…. prima devi pagare le tasse,passati
          tre mesi ….altro aggiornamento… prima devi pagara
          le tasse e …dopo passi di livello senza aver fatto
          un qualsiasi esame sul campo, test da terza media del
          rugby……. questi sono i preparatori del rugby giovanile
          in italia….. per piacere.

    • 6nazioni 22 Giugno 2015, 16:23

      parola giusta ALLENATORI .. informati sul sistema italiano e poi scrivi.
      informati come vengono formati i ns allenatori italiani di 1,2,3,livello
      soprattutto x il livello giovanile.
      Negli altri paesi c’e’ meritocrazia qui invece conoscenze.

  7. Giovanni 22 Giugno 2015, 09:05

    *** Aggiornamento Lupanari a Villabassa ***
    “…e che sia magra o che sia grassa, l’amor se fà a Villabassa…Prosit!”
    Ebben si: alfin giungemmo a destinazione. Non che siano mancati i contrattempi fino all’ultimo, ma ce l’abbiamo fatta. Eravamo rimasti sul trattore di Morello che, ad un certo punto, s’è fermato col motore fumante. Ad una rapida analisi è parsa una questione di candele: il problema è che l’OM di Morello è un vecchio trattore che monta candele uscite di produzione da almeno 30 anni…così alla fine ci siamo dovuti rassegnare, ma, proprio quando stavamo disperando di riuscire a raggiungere in tempo Villabassa, ecco che spuntano all’orizzonte due tandem con a bordo una famiglia austriaca in vacanza: padre e madre alla guida, coi due figlioletti dietro. E qui @jock ha avuto una prontezza di riflessi geniale, perchè ha sventolato loro una vecchia tessera dell’Arci Caccia di Jesolo appartenuta al vecchio zio partigiano, dicendo che i loro tandem erano sequestrati dalla guardia forestale causa improvvisa emergenza. Abbiamo rilasciato loro una ricevuta della COOP di Vimercate e ci siamo incamminati verso la nostra destinazione finale, con jock che ci narrava aneddoti su questo zio che scorazzava su è giù per il Veneto in sidecar. Siamo così riusciti a giungere al ritiro azzurro appena in tempo utile per non venire sanzionati di ritardo. E quivi abbiamo trovato un’atmosfera incredibile: appena il tempo di cambiarci e fare una doccia che già eravamo a cena con gli altri. E, subito dopo, son partiti i baccanali: dapprima Brunel s’è messo al piano ed ha improvvisato un paio di pezzi del suo repertorio esistenzialista alla Jacques Brel. Ma poi i ragazzi hanno reclamato qualcosa di più allegro ed ecco la grande sorpresa: De Carli ha fatto sgombrare il tavolo rettangolare di noce da 12 posti e si è esibito in un flamengo scatenato, da far impallidire Joaquin Cortes! Da quel momento danze e cori si son susseguiti, compreso il più classico dei trenini, sulle note di “Meu amigo Charlie”. A quel punto anche Brunel s’è lasciato andare e ballava al centro della pista con la cravatta a mò di fascia attorno alla fronte, in stile Rambo. Vi dico: non credete minimamente a ciò che riferiscono i media, qui il clima è idilliaco, il morale altissimo, il divertimento assicurato. Solo in tarda serata c’è stato un increscioso episodio: Troiani ha fatto irruzione in alcune stanze e, in una di queste, ha beccato Masi che vedeva i femminoni della ex-terza pagina del SUN sul tablet. “Masò da te non me lo sarei mai aspettato! Avrei potuto capire Esposito o Morisi che son giovani, ma tu sei un veterano e devi dare l’esempio…e poi vivi a Londra: con tutti gli svaghi che puoi avere lì…”. Ma l’aquilano gli ha ribattuto: “Una volta! Mò ci siamo trasferiti a Coventry: sapessi che vita monotona laggiù. Vivono ancora con la sindrome da seconda guerra mondiale: alle 8 di sera scatta il coprifuoco e non vedi più anima viva per strada. L’avessi saputo prima sarei rimasto a Viadana…”. Ma il team manager è stato inflessibile ed ha deciso che ogni sera, prima di rientrare in camera, i giocatori devono consegnargli smartphone, tablet e quant’altro. Comunque, a parte questo, l’atmosfera è ottima e spero di poter presto aggiornarvi sull’andamento del ritiro azzurro: un’altra iniziativa Rugby&Laicità! 😉

    • mauro 22 Giugno 2015, 09:32

      azz, direi che ne è valsa la pena soffrire un po’ per godere così tanto!
      Come sempre San è assente nei momenti topici. Ma mi sembra di capire che da ieri sera si sia disaggregato dai pellegrini di Lourdes. Magari leggendo questa bella cronaca, vi raggiunge con la piroga del rio Paranà…

    • jock 22 Giugno 2015, 14:57

      @Giovanni: vigliacco, mi avevi promesso di non dirla in giro, quella della tessera ARCI Caccia dello zio. 🙂

    • federico66 22 Giugno 2015, 15:49

      grande!!!!! 😀

  8. Mr Ian 22 Giugno 2015, 09:06

    Lo dice Rugbypaper, ma chi sarà mai….basta con tutto questo autolesionismo, o almeno così dicono i dirigenti federali

  9. vecchio cuore neroverde 22 Giugno 2015, 09:11

    sig. M
    tengo a sottolineare che, per consuetudine, la prima pillola di saggezza mattutina (o supposta di glicerina, secondo altri) è riservata al sig.AdG
    Oggi Lei si è permesso di postare prima del ns. beneamato.
    La invito ad astenersi in futuro da simili ostili comportamenti
    distintamente

    • frank 22 Giugno 2015, 09:45
      • mezeena10 22 Giugno 2015, 10:14

        frank occhio con le faccine, l’ estremista cristiano potrebbe dire che sei anche tu un “bimbominkia”! 😉 🙂 😀 😛

  10. Francesco.Strano 22 Giugno 2015, 09:28

    Quoto l articolo….

    Gli italiani sappiamo come sono….soprattutto se dipendenti statali….

    Non puntano al miglioramento…. Tecnici stranieri dei 3/4 in tutte le squadre di eccellenza….. Obbligo per chi è in quella serie !!!!
    Basta guardare che il lavoro svolto negli avanti sta dando i suoi frutti…. Infatti molti sono all estero…..Non dicasi la stessa cosa per i trequarti

    Accanto alla garanzia economica….

    • frank 22 Giugno 2015, 09:47

      1) Head coach
      2) Scrum coach
      3) back Coach
      4) kicking Coach
      5) Video Analyst (soprattutto nei riguardi dell’arbitro anche)

      Questo giusto per iniziare.

      • Mr Ian 22 Giugno 2015, 09:51

        skills coach, questo al primissimo posto

        • frank 22 Giugno 2015, 10:27

          Skull coach….se è uno in gamba può essere lo stesso che allena i calci.

          • frank 22 Giugno 2015, 10:27

            *skills

          • Hullalla 22 Giugno 2015, 15:24

            Skull coach invece e’ una grande idea! Cosi’ non hai piu’ problemi di concussions!!!

        • ginomonza 22 Giugno 2015, 11:37

          Io prenderei anche un skin coach che ti spella se non impari
          Sempre scherzando eh

          • nespo 22 Giugno 2015, 12:32

            Con tutta quella che abbiamo preso finora e quella che prenderemo un shit coach sarebbe opportuno

      • federico66 22 Giugno 2015, 15:50

        ..anche un visual coach

  11. MAUTRE 22 Giugno 2015, 10:01

    Potremmo anche aggiungere l’utilità di un ADVISOR di tutto rispetto, come ha fatto l’Argentina investendo su Graham Henry, invece di pagare per il 25mo anno consecutivo un personaggio come Ascione, le cui qualifiche e competenze non sono minimamente paragonabili. Al momento è un collettore di voti e fa comodo, per chi è in corsa presidenziale, averlo dalla propria parte. Speriamo che nelle prosisme elezioni, i prosismi futuri Presidenti, tengano conto del NON operato svolto da questa persona e gli diano il benservito. E che le società che ieri hanno votato AG, la smettano di fare le lacrime di coccodrillo, lamentandosi a posteriori delle scelte fatte in precedenza alle urne. Quali sono le linee guida dettate e/o la politica di sviluppo tecnico, dettate dal sig.Ascione ?
    Le Accademie stanno a testimoniare la “sua” competenza !

  12. vecchio cuore neroverde 22 Giugno 2015, 11:31

    sarebb necessar anche
    coach pensant
    o almeno evitar
    coach vuot

  13. WinstonSmith 22 Giugno 2015, 11:31

    difficile non dare ragione a Barry anche se, a parer mio, ancor prima di aumentare la quantità della base (giustamente qualcuno osserva che Georgia Giappone Tonga ecc. pur avendo comunque meno praticanti di noi in questo momento hanno migliori risultati) bisogna migliorarne la qualità: i giocatori dovrebbero ricevere i migliori insegnamenti tra i 10 e i 14 anni per arrivare all’U16, ossia quando finalmente si inizia a praticare un vero rugby, con tutti i fondamentali a posto. Credo che il modello dovrebbero essere società come il Valsugana il Gispi o la Capitolina ossia quelle dove viene maggiormente valorizzato il momento formativo dei minirugbisti: il fatto stesso che queste società, anno dopo anno, continuino a conseguire ottimi risultati non può significare altro che abbiano avuto la capacità (e anche la fortuna!) di trovare ottimi tecnici in grado di preparare i ragazzi. Che la formazione di qualità debba necessariamente avvenire presto lo si può comprendere semplicemente guardando la nostra U20: quasi tutti sono in accademia e vivono praticamente da professionisti da tre o quattro anni ma a parte poche eccezioni si vedono gran fisici (peraltro evidentemente non allenati benissimo atteso quanto andavano sulle ginocchia) e scarse abilità individuali.
    Imparare a correre e muoversi, placcare, percuotere, passare, raccogliere un pallone da terra o afferrarlo al volo, sono cose difficili da fare se nel corso degli anni del minirugby non sono state poste le giuste premesse e non sono stati impartiti i giusti insegnamenti

    • ginomonza 22 Giugno 2015, 13:10

      Ma se ha ragione Barry perché le celtiche e la nazionale irlandese hanno staff straniero?
      Puoi chiarire ?

      • barry 22 Giugno 2015, 16:08

        Vedi che sto parlando di movimento e non di allenatori!!! Io sono convinto che se anche metti degli allenatori irlandesi nelle franchigie irlandesi il risultato non cambia molto e lo stesso vale per quelle italiane se metti gli stranieri e qui abbiamo la prova provata con Franco Smith e Gajan. Franco ha fatto bene il primo anno (sorpresa?)ma non si è neanche avvicinato ad un risultato da ricordare(qualificazioni a semi o passaggio del turno in heineken).

        Se facessimo cambio ad esempio Lienster e Munster con Zebre e Benetton di staff tu pensi che il risultato finale sarebbe diverso di ultimi e penultimi in pro 12?
        Neanche se metti G.Henry e N.White e Cheika insieme.

        Devo anche rispondere a chi dice che giappone e georgia hanno gli stessi nostri giocatori e guarda dove sono……Dove sono? la georgia perde con la nostra seconda squadra e restano a galla perchè tutti i giocatori giocano all’estero vedi Fiji (farebbe bene anche a noi). Il Giappone fa paura solo per i soldi che si ritrova perchè sta naturalizzando mezza Nuova Zelanda altrimenti con i Giapponesi veri farebbe poca squadra anche a livello junior.

        Il discorso vero è che se non hai un movimento vero alla base non si fa niente o meglio si fa per quello che siamo e secondo me in rapporto al movimento noi italiani facciamo miracoli. Tutto è migliorabile (accademie club etc) ma è inutile che sogniamo di battere regolarmente le prime 8 del mondo se sei lontano anni luce dalla loro realta(vale per tutti Georgia Giappone Canada Samoa) lo puoi fare qualche volta con quelle che si avvicinano di più a noi(Scozia argentina)

        • malpensante 22 Giugno 2015, 18:20

          Però al mondialino tra i giapponesi c’erano pochissimi isolani e magari qualcuno dei pochi in Giappone ci vive da un po’. Non è una cosa che non si noti e, insieme a quel che hanno fatto vedere come squadra, è un bel passo avanti.

  14. electrocase 22 Giugno 2015, 11:48

    Sbaglierò
    ma forse mister Casellato sarà uno dei migliori acquisti della Benetton

    • luis 22 Giugno 2015, 11:55

      Credo che sbagli, il mister quest’anno si gioca tutto!

      • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 12:20

        Esatto, e proprio come dici.

      • Hullalla 22 Giugno 2015, 15:25

        e io gli auguro un gran in bocca al lupo!

      • electrocase 22 Giugno 2015, 15:47

        anch’io credo che si giochi molto
        e sbaglierò…
        vedremo a fine stagione o in corsa se sarà uno scatafascio come tu e AdG temete

        • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 15:55

          No hai mal interpretato, io spero che ce la faccia ma i primi a non crederci sono i dirigenti diTtreviso che gli hanno piazzato un DOR tra capo e collo.

    • ginomonza 22 Giugno 2015, 13:12

      E’ già stato acquistato!
      Al massimo potrà essere una riconferma ma visti i risultati passata stagione speriamo di no !
      Sempre scherzando eh 🙂

  15. delipe 22 Giugno 2015, 12:00

    Buongiorno
    Mamma mia che articolo bruttarello che ci hai confezionato caro Roberto Avesani.
    Con tutto il rispetto, ma possibile che ragioniamo sempre per vecchi sterotipi e senso di inferiorita?
    Gia partirr da un articolo di testata estera, anche se rispettabile, dando per assodato che esprima verita o concetti da controbattere per forza lo considero un atteggiamento un po succube,
    Anchr qui si va per “esclusione” stampa e media rugbistici in italia sono abbastanza latitanti purtroppo, tranne casi felici di bravi opinionisti.
    Secondo, le soluzioni prospettate sono sempre quelle….prendiamo dall estero…efacciamo i compitini bene.
    No no, ci sono anche altre soluzioni, piu difficili e piu coraggiose.
    Far ritornare il campionato di Eccellrnza importante, tecnicamente, territorialmente ed economicamente.
    Caro Roberto perche i migliori giocatori vanno via e li lasciamo andare via ?
    Perche ci si spaventa di credere in un allenatorr italiano ? Sono anni che abbiamo allenatori esteri come li abbiamo sfruttati per la trasmissione delle conoscenze, tecniche e via cantando.
    Io credo che un minimo di sacrosanto orgoglio ogni tanto non guasti.
    Cominciamo a lasciare in buchetta i giornali esteri con prosopopea ci indicano cosa e giusto e cosa non e giusto, a cominciare dai francesi.
    Ragioniamo com quello che abbiamo e quello che potremmo avere…non e da ieriche leggiamo queste panacee….i frutti sono spesso diventati purea…..e sperperio di soldi.
    Cordialità

  16. luis 22 Giugno 2015, 12:16

    Siamo alle solite: a monte manca il benchè minimo straccio di programmavione a breve,medio e lungo termine, si naviga a vista e si mette qualche pezza qua e là.
    Faccio una riflessione:in Irlanda non mancano i giocatori e gli allenatori autoctoni bravi, anzi, ma se la loro federazione ha scelto di far guidare la propia nazionale e le franchigie da tecnici neozelandesi un motivi ci sarà. Personalmente credo che abbiamo semlicemente pensato che se volevano fare un ulteriore salto di qualità dovevano rivolgersi ai più bravi: i risultati danno loro ragione tranne forse per Leinster dove hanno pensato bene di far correre l’australiano ( che comunque una pippa non è ).
    Ergo invece di chiudersi in un’insana e sterile autarchia per noi la scelta doveva essere quella di un DOR a livello di nazionale con un selezionatore italico alle sue dipendenze e due ottimi tecnici stranieri per le franchigie con obbligo contrattuale di avere come primo assistente un italico da svezzare ai livelli più alti e da far crescere. Gli stessi avrebbero il compito di seguire anche l’accademia legata alla celtica e gli allenatori delle squadre giovanili.
    Inutile giraci attorno, non abbiamo allenatori di livello italici, in tutti i settori, e se non li formiamo velocissimamente non andiamo da nessuna parte e per fare un altro esempio chi era a Cremona ( a proposito come si fa a far disputare le finali di un JRWC in un impianto fatiscente ) guardando la partite avrà sicuramente capito cosa vuol dire skills, passaggi etc.

    • malpensante 22 Giugno 2015, 12:59

      Non c’entra con gli allenatori, ma direi che anche basta prendersela con lo Zini. Gli stadi di calcio sono così, punto. Quando e se ce li danno. Ce ne sono di mal messi anche dei nostri, fanno magari meno schifo solo perché sono minuscoli e non sembra di essere ad Alcatraz. Fa più senso che si sia speculato per spennare i carcerati, che è una cosa più che evitabile. Almeno la visibilità era molto buona, piuttosto è andata di culo con la pioggia e non solo allo Zini.

  17. 6nazioni 22 Giugno 2015, 12:58

    pensierino prima di pranzo:
    se vuoi giocare a basket allen. americani
    ” ” ” a calcio allen. italiani
    ” ” ” a rugby allen. Nuova Zelanda.
    quando lo capiranno?

    • Alberto da Giussano 22 Giugno 2015, 13:22

      Correggo:
      basket: slavi ( croati, serbi, bosniaci)

  18. nespo 22 Giugno 2015, 13:19

    Scusate, volevo dire un Psicologo

  19. tacklebro 22 Giugno 2015, 13:31

    Per aumentare il livello generale del rugby in italia ci dovrebbero essere una serie concomitante di fattori: arrivo di tecnici stranieri di qualita, aumento dei ragazzi che giocano a rugby, maggiore copertura tv, dirigenti piu lungimiranti, maggiore aiuto dallo Stato, maggiore professionalita nel campo pratico come in quello teorico. L importante e che avvenga tutto contemporanemante…se no e un cane che ai morde la coda.

  20. soa 22 Giugno 2015, 15:23

    Come ben sottolineato dai commenti precedenti, emergono due ordini di problemi: il primo, strutturale, consiste nella mancanza di una base solida di giovani che riforniscano il movimento e che vengano istruiti a dover ai fondamentali e il secondo, organizzativo, sta nel non aver ancora trovato un piano di gioco che si adatti ai giocatori. Ci sono stati allenatori, nel passato, che più di altri sono riusciti a darci un’impronta di gioco, ma mai fino in fondo. Anche quando avevamo una mischia dominante, mancava del tutto il gioco dei trequarti.
    Lamentiamo anche carenze dal punto di vista disciplinare e di tenuta psicologica, ma solo giocatori con solide basi, che sanno fare sempre i gesti semplici e magari meno azioni spettacolari (che sono più casuali, mentre i gesti semplici sono riproducibili quasi in ogni situazione), sono consapevoli delle proprie capacità tecniche e non perdono la concentrazione.
    L’investimento sulla base è prioritario, ma allo stesso tempo servono allenatori qualificati e staff completi che riescano a tirar fuori dai giocatori tutto quanto possano dare e, se possibile, anche di più.

  21. cainerandrea 22 Giugno 2015, 17:21

    Macchè crescita tecnica…..semmai solo crescita di numeri. I Club britannici (e non solo) ci conoscono molto bene, poi ufficialmente non si lasciano coinvolgere e le dichiarazioni sono sempre molto edulcorate (ma anche perchè sanno quanto siamo permalosi, ma anche perchè vorrebbero dei partner più preparati).
    Il gap rimane, anzi aumenta sempre di più per due motivi: il Rugby Club italiano che non sa fare economia e un professionismo che non parte assolutamente (perchè i Rugby Club non hanno soldi). Noi continuiamo col volontariato ( e meno male che c’è) e loro con i risultati…..solo che la forbice si apre sempre di più. Già in U13 il gap è incolmabile

  22. San Isidro 22 Giugno 2015, 18:42

    In Italia abbiamo ottimi allenatori come Casellato, Cavinato (al di là del carattere), Presutti, Properzi, Guidi, Frati, De Rossi (almeno quando lo era), Brunello, ecc, non esagererei con le preoccupazioni nei confronti di tecnici di casa nostra sulle panchine di Pro 12, Guidi e Casellato per me alle Zebre e al Treviso vanno bene…è ovvio che se fossero supportati da uno staff tecnico adeguato e anche affiancati da un allenatore straniero di livello probabilmente i rendimenti sarebbero migliori…al di là di questo, ripeto, non farei di tutta l’erba un fascio, allenatori buoni, anzi più che buoni, da noi ce ne sono…
    Quanto alla nazionale, invece per me abbiamo ancora bisogno di un nome straniero di caratura, anche se mi piacerebbe vedere quel nome circondato da uno staff tutto italiano…
    Senza dubbio se la FIR prendesse l’UAR come modello di riferimento e sviluppo e inserisse nei quadri tecnici delle accademie e delle selezioni nazionali allenatori stranieri di rilievo il nostro movimento farebbe senz’altro dei passi avanti…e non mi dispiacerebbe se la nostra federazione, come quella argentina, si avvalesse anche di contratti di consulenza tecnica con nomi importanti, un Wayne Smith come consulente per l’alto livello o DoR ad es. non sarebbe stato male…ecco, a proposito di Argentina, l’UAR ha ingaggiato qualche settimana fa Greg Peters, il CEO del SANZAR, come General Manager…
    Quanto alla critica (ormai trita e ritrita) del giornalista inglese, comincio a pensare che forse non sia così sbagliato assegnare posti in Champions Cup alle prime 6 classificate del Pro 12 indipendentemente dalla nazionalità, se la Benetton Treviso deve riaffrontare la principale coppa europea con lo stesso spirito con cui l’ha giocata la stagione passata prepariamoci ad un altro bagno di sangue, a maggior ragione visto il peso degli avversari (Stade Francais, Leicester Tigers e Munster)…

    • Giovanni 22 Giugno 2015, 18:46

      Mentre lei si balocca, Rugby&Laicità si garantisce in esclusiva il diario dal ritiro azzurro di Villabassa. Fatti non foste per farvi governare da PORC! 🙂

      • San Isidro 22 Giugno 2015, 19:05

        letta adesso…certo che Ciccio De Carli che balla il flamenco su un tavolo è un’immagine surreale, ahah…
        comunque @Giovanni, grazie per la tua adesione alla LOV, ti è arrivata la tessera? Guarda che se disdici l’iscrizione devi pagare una penale di 400 euro…

        • Giovanni 22 Giugno 2015, 19:58

          Non caccio una lira! Ricorrerò ai porci, pardon, probi viri!
          PosillipOvalia ha una sola ed unica fede: Rugby&Laicità!!! Ora e sempre!

    • Sergio Martin 22 Giugno 2015, 22:02

      Pensa se un Properzi o un De Rossi se ne andassero a frequentare uno stage e ad allenare una squadra nell’emisfero sud, come crescerebbero… Il potenziale di questi uomini è alto. Purtroppo, i dettagli importanti che fanno crescere e portano ai livelli di un Eddie Jones, di un Wayne Smith, un Graham Henry, uno Steve Hansen non si possono inventare… O si va da loro, o vengono loro qui. Il confronto con loro ed un’esperienza anche come assistant coach lí, farebbe prendere il volo anche ai nostri…

      • Giovanni 22 Giugno 2015, 22:25

        @Sergio: scusami se ti interrompo, ma stanotte tocca a te dormire sull’amaca. E metti la sveglia che alle 7 devi smontare tutto, se no JB s’inc…

        • Sergio Martin 22 Giugno 2015, 23:21

          E no! Pure stanotte… Ieri me so’ svegliato tutto incriccato… Poi nun c’è lamentate si nun placco e fo’ er passaggio a livello…

          • Giovanni 22 Giugno 2015, 23:44

            Lo sapevi già che sull’amaca ci si ammacca, tavolta ci si ammacchia, ma non è questo il caso…e poi @Burroughs non molla ‘che ha portato il deciocavallo da Aversa, tu che hai portato, a parte il manuale di dirutto cannonico?

      • San Isidro 22 Giugno 2015, 22:33

        sono d’accordo…

  23. Jager 22 Giugno 2015, 18:46

    Importare tecnici stranieri di livello non serve a nulla se poi sono subordinati alle scelte degli yes man federali .

  24. San Isidro 22 Giugno 2015, 18:59

    OT:
    *** Messaggio Elettorale ***
    Approfitto della scarsa campagna elettorale dei miei competitors per promuovere la mia.
    Ricordo che tutti gli utenti SABATO 27 E DOMENICA 28 GIUGNO saranno chiamati alle urne virtuali per votare i rappresentati di OnRugby!
    Noi di Lista Ovale Vaticana ti invitiamo a votare la nostra coalizione nel segno del rinnovamento.
    La LOV è composta, al momento, da 4 liste:
    – PORC (Partito Ovale Roma Capitale) (@San Isidro)
    – PPFL (Pan Persot Fanciulle Lambrosc) (@parega e @fabrio13H)
    – Alfieri del Rugby (@jazztrain)
    – Lista Mulinos/Io sto con San (@6nazioni)
    Scegli tra queste la lista che ti più ti aggrata o vota semplicemente LOV.
    Per la fine del rugby venetocentrico vota LOV!
    Non sprecare il tuo voto in altre liste, tendici la mano…

    • Cuco23 22 Giugno 2015, 19:18

      Eccomi qua, sfinito dopo 4 ore di esame… Comunque San, mi sa che con l’ultima frase ti sei giocato il mio voto. Da buon veneto non posso che volere e auspicare un rugby venetocentrico 🙂

      • San Isidro 22 Giugno 2015, 19:22

        tutto bene? a me tocca giovedì…comunque ci sono diversi veneti nella mia lista, il prossimo potresti essere tu…

        • Sergio Martin 22 Giugno 2015, 23:24

          In bocca ai Wolves!

          • Giovanni 22 Giugno 2015, 23:46

            …e ai Wasps! 🙂

    • jazztrain 22 Giugno 2015, 20:00

      Il motto di Alfieri del rugby è il seguente: il giocatore in meta è come un pedone che raggiunge l’ottava e va in promozione.

      • San Isidro 22 Giugno 2015, 20:02

        grandissimo! questi sono gli slogan che i nostri elettori vogliono sentirsi dire…

        • jazztrain 22 Giugno 2015, 20:19

          San, si dice e se ne è discusso anche nei blog dedicati agli scacchi, che il rugby non è altro che un gioco di scacchi fatto in velocità.

          In fondo, se ci fai caso, è vero: la mischia è il centro ed è vitale; i cavalli sono i flanker, i pedoni sono gli avanti, gli alfieri sono le ali perché sono a lunga gittata, le torri i centri, la Regina è mediana, e il Re è l’estremo!

          • San Isidro 22 Giugno 2015, 20:26

            in effetti non ci avevo mai pensato, non male…

    • mistral 24 Giugno 2015, 09:24

      ciao San, non ho mai capito bene come si svolgano queste elezioni, ma se si tratta di darti una mano per far vincere il roman-vatican-vetero -abbuffiamoci alla morte (degli altri), io un mano te la do ben volentieri… solo che poi rimane il segno! 😉 🙂

      • San Isidro 24 Giugno 2015, 15:31

        Ciao mistral, vai nel post di oggi su Brunel e ci sono tutte le info…

  25. Cuco23 22 Giugno 2015, 19:26

    Si dai, tutto bene, attendo i risultati della correzione, in bocca al lupo per giovedì 😉 per quanto riguarda le elezioni boh, sono ancora indeciso…

  26. jazztrain 22 Giugno 2015, 19:52
  27. Alberto da Giussano 23 Giugno 2015, 07:47

    Io credo che la riflessione di Andrea Cainer meriti un approfondimento.
    “Macchè crescita tecnica…..semmai solo crescita di numeri. I Club britannici (e non solo) ci conoscono molto bene, poi ufficialmente non si lasciano coinvolgere e le dichiarazioni sono sempre molto edulcorate (ma anche perchè sanno quanto siamo permalosi, ma anche perchè vorrebbero dei partner più preparati).
    Il gap rimane, anzi aumenta sempre di più per due motivi: il Rugby Club italiano che non sa fare economia e un professionismo che non parte assolutamente (perchè i Rugby Club non hanno soldi). Noi continuiamo col volontariato ( e meno male che c’è) e loro con i risultati…..solo che la forbice si apre sempre di più. Già in U13 il gap è incolmabile”

    Il tema di ogni avanzamento tecnico sta proprio nella capacità di intervenire in questa fascia di età. Prima delle Accademie.
    La base sulla quale lavorano gli allenatori all’estero è di una qualità molto superiore ( solo con gli uomini di mischia possiamo, in qualche maniera, galleggiare), specie nei tre quarti è inconfrontabile. Ma solo perchè esiste una spettro più ampio di ragazzi dotati di qualità psico motorie superiori,su cui fare la scelta.

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