Il sindaco di Roma annuncia un bando entro fine mese. Nella struttura perevisto anche il rugby
Ignazio Marino ci prova: “Vogliamo rilanciare lo Stadio Flaminio”
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Speriamo!
Cazzate.
Pensa che bello prendere in gestione uno stadio dove prima di tutto devi fare i lavori e poi non si sa se e quando ti daranno veramente il permesso di fare i lavori e poi di aprirlo e infine, magari, di guadagnarci…
Appunto, metta nero su bianco gli accordi con la Fondazione, Beni culturali e tutti gli altri, e poi lo ascolterò volentieri. Sempre che non ci sia un PM che lo arresti prima, dieci giornali che lo massacrino, 300 parlamentari che chiedano le dimissioni di Obama, e almeno 30 milioni di Italiani che commentano indignati e sbraitanti in fila alla posta o in attesa dalla parrucchiera.
Mettere nero su bianco quelle cose? non lo faranno mai, e anche se lo facessero ci sono comunque un sacco di enti e persone che potrebbero comunque appellarsi e bloccare tutto per vent’anni… mapperpiacere…
concordo!!!!
andate a cagare!!!
la federazione che dice?…gli piace l’olimpico?
speriamo che questa volta la federazione resti fuori da questi giochetti oslo politici…
Nel bando è scritto che dovrà essere costruita una cappella votiva a fianco degli spogliatoi.
Inoltre è previsto l’inserimento di un organo elettronico per diffondere musica sacra.
Tutto a fronte di un oscuro finanziamento garantito da oltre Tevere.
Guarda caso, hanno già stabilito chi sarà il custode.
Tale San Isidro…
“Pellagra Arena”
Pare che la Famiglia nervi può porre veti sino alla scadenza del dititto d’autore ossia sino al 2049 ….
la famiglia nervi la piu’ amata dagl’italiani
e anche un simbolo , si’ …un simbolo della troppa burocrazia/interessi che bloccano tante situazioni come questa che potrebbero essere importanti da rivalutare e gestire dalla comunita’
siamo un paese bloccato dai troppi interessi e dalla troppa burocrazia
Pensa quanti saranno interessati ad investire con i veti perpetuamente pendenti…
Se ne era già parlato anni fa , la famiglia Nervi aveva già creato problemi all’ epoca con il cavillo del diritto alla salvaguardia del opera intellettuale . A parte il fatto stiamo parlando di uno stadio e non dell Colosseo che comunque è stato costruito con soldi dei contribuenti e non della ” famiglia ” , credo che sia più lesivo l’ attuale stato di degrado e abbandono rispetto ad un ipotetica pessima ristrutturazione . Se ricordo bene la famiglia Nervi ( attraverso una fondazione ) vanta per così dire dei ” diritti legali ” su quanto riguarda ipotetici lavori sulla struttura con la possibilità di veto se la cosa non li piace , non voglio essere il solito maligno , ma a me sembra sempre che la questione sia più “banale” che “intellettuale ” …… Chi troppo vuole come sempre nulla stringe !
Per quanto riguarda il rugby, il Flaminio e’ troppo grande per una eventuale, fantomatica, al momento inesistente franchigia romana, mentre e’ troppo piccolo (grazie al cielo) per la Nazionale.
Che ce ne facciamo, tanto piu’ con gli eredi Nervi che se non li coinvolgi come progettisti (e li paghi profumatamente) non ti danno il permesso di fare niente?
Per risolvere il busillis ci vuole un imprenditore “con le mani in pasta perdavvero” e mi sa che Lotito ha maggiori probabilita’ (ma sempre poche…)
La futura casa dei Pretoriani!
Speriamo! 🙂
Quella c’è, ultima fermata della metro verso Tivoli.
Dai, non essere così tranchant… C’è anche Regina Coeli in zona centrale…
da che partiamo? mi pare una sparata da sindaco che non sa bene che dire, “bando rivolto agli imprenditori privati nel settore dello sport e sono convinto che ci sarà chi accetterà di avere in affidamento un’opera così prestigiosa per restituirla alla sua antica bellezza”… certo , ma poi gli eredi Nervi si mettono di traverso e tanti saluti a chi vince il bando, vero? oppure viene fuori un’altra pastrugnata stile Vigorelli.. a proposito come va la pista in legno non adatta alle olimpiadi e ai mondiali?
poi l’unica federazione che si può accollare l’onere di risistemare il Flaminio è solo la FIR, ma ci son dei problemi, legati in primis alla capienza, fare 80.000 spettatori per 2 gare non è come farne 40.000 per 3, inoltre se vincessero un eventuale bando, sarebbero costretti a giocare sempre a Roma, per ammortizzare i costi, queindi tanti saluti ai bagni di folla che tanto bene fanno in giro per l’Italia. Ultimo ma non meno importante, la Fir ha in progetto di comperare una sede nuova a Roma, due investimenti immobiliari azzardati non son da prendere alla leggera. l’unica altra destinazione che potrebbe avere l’Olimpico potrebbe essere quella della SS Lazio con Lotito che fa lo sforzo di lasciare l’Olimpico per traslocare. ma il Coni si ritroverebbe con uno stadio gigante che viene sottoutilizzato, non son proprio convinto che si lascino scappare Roma e Lazio solo per far guadagnare agli altri, e perderci di conseguenza loro
Per me il sindaco ha detto una cosa bellissima, “sport per chi no se lo può permettere”. Peccato lo sbaglio del mezzo. Queste cose le deve fare il pubblico non il privato. Che senso ha che un imprenditore paghi per i ragazzi del suo quartiere. Questo sistema crea disparità a livello nazionale e parte sempre dal presupposto che il ricco si deve sentire obbligato ad aiutare il povero, non cambiando tra l’altro la mentalità obsoleta dell’imprenditore come se fosse un conte “ne guadagno ma do lavoro e faccio opere sociali attorno a me”. La povertà non va permessa per i ragazzi, non per forza in senso economico, chi ha i genitori in difficoltà deve avere le stesse opportunità degli altri.
Per lo stadio spero proprio che torni ai suoi albori, buona iniziativa, che sia fatta con serietà dovrebbe essere scontato.
Il problema e’ proprio fare le cose con serieta’.
Non ci scommetterei un soldo bucato sul Comune che fa qualcosa di serio col Flaminio.
Spero di essere smentito, comunque.