Premi e non gettoni: domani i leader dell’Italia si riuniscono

Una riunione video cui parteciperà anche il Presidente di GIRA Matteo Barbini

COMMENTI DEI LETTORI
  1. horikazu 11 Aprile 2015, 09:41

    Malagò nello stesso articolo però dice di essere d’accordo con Gavazzi

    • Giovanni 11 Aprile 2015, 13:18

      Mi pare ormai chiaro che esista un asse Malagò-Gavazzi incentrato, in prima battuta, sulla questione sede nuova e, subito dopo, sulla candidatura mondiali 2023.

      • licuti 11 Aprile 2015, 15:03

        Scusate la domanda ma vorrei sapere quanto vale oggi questo gettone.
        Vorrei capire i valori economici della questione

  2. xnebiax 11 Aprile 2015, 10:24

    Il mio commento di ieri:
    Comunque quella di togliere il gettone per i nazionali è un po’ una sparata.
    1) dice che sono già pagati dalla FIR perché la FIR da i soldi alle celtiche. Apparte che la FIR non paga direttamente i giocatori, ma non ha nemmeno detto cosa succede ai giocatori che giocano all’estero.
    2) Forse è solo per dare una svegliata ai giocatori e poi rimarranno solo “minacce”, ma insomma, c’è il rischio che alcuni giocatori rinuncino alla nazionale se la prospettiva è di giocare gratis (tranne in caso di vittorie… ma non si diventa gli all blacks solo perché ti offrono soldi).
    3) I giocatori non sono d’accordo: ma infatti non mi sembra un sistema giusto. Magari puoi cercare di cambiare un po’ le proporzioni tra gettone e premi-vittoria, ma voler cambiare il sistema di pagamento dei giocatori nazionali proprio prima di un mondiale non so quanto sia una cosa intelligente.
    4) I premi per le vittorie mi pare ci siano già ora mi pare. Chiamarli pensionati mi sembra stare a significare che non gli sono piaciute le prestazioni. Ripeto, non so bene le proporzioni attuali, magari una ritoccata è utile a far aumentare le motivazioni sperando in prestazioni dei giocatori più costanti. Ma levare il gettone e non spiegare cosa intende fare con i giocatori che giocano all’estero mi sembra un’improvvisata.

  3. Francesco.Strano 11 Aprile 2015, 10:35

    Semplice….. Prendono +di 30punti in 40minuti?? Non si pagano

  4. Stefo 11 Aprile 2015, 10:40

    Come detto ieri secondo em gavazzi non ha tutti I torti, anzi sul piano del principio ha diverse ragioni, sia nel dire che se da 4 milioni a franchigia di fatto I Nazionali li starebbe pagando gia’…il problema pero’ e’ sempre sulla formula con cui questi finanziamenti arrivano alle due franchigie e non credo sia corretto fare paragoni con altri sistemi che hanno una contrattualistica diversa…mi spiego si in Irlanda sanno che giocheranno per la Nazionale, hanno il player welfare ma un Sexton firma essenzialmente con la IRFU ed e’ un dipendente prima di tutto della IRFU che del Leinster…in Galles i contratti Duali comunque indicano una dipendenza dalla WRU…insomma se si vuole mettere sullo stesso livello allora va rivista la formula con cui questi 4 milioni son dati, li si vincola a giocatori Italiani e/o Nazionali e nella contrattualistica si inseriscono le clausole della Nazionale oppure non ha molto senso emttersi sul piano delgi altri. Il rpincipio di voler premaiare piu’ al prestazione che la mera presenza anche e’ corretto in linea teorica…insomma Gavazzi su questo punto ha piu’ di una ragione ma ci sono dei problemi, problemi legati alla messa in pratica della cosa.

    La cosa principale e’ capire come Gavazzi vuole muoversi nel differenziare chi gioca in Italia e chi gioca all’estero, perche’ li’ e’ dove rischia di infilarsi in una situazione complicata, perche’ se per chi gioca in Italia puo’ far valere il principio che le franchigie sono fortemente finanziate dalla Fir, puo’ rivedere la formula dei contratti e degli accordi…con chi gioca nei club esteri ovviamente cio’ non vale…e qua io vedo che si rischia di incasinarsi…se la toglie agli “emigrati” potrebbe involontariamente stimolare il fiorire di contratti con clausola di rinuncia alla Nazionale (metto da parte un attimo l’aspetto romantico del vestire la maglia della Nazionale e ragione da professionsita che veine pagato per un lavoro che fa) se invece a loro lascia il gettone di presenza come oggi o simile diventa ancora piu’ attraente andare all’estero piuttosto che firmare con una celtica

    • Giovanni 11 Aprile 2015, 13:15

      “se invece a loro lascia il gettone di presenza come oggi o simile diventa ancora piu’ attraente andare all’estero” e, aggiungo io, rischia di creare pericolosi malumori all’interno dello spogliatoio azzurro.

    • Giovanni 11 Aprile 2015, 13:37

      Io però vorrei far notare che in quei 4ml annui alle franchigie è compresa anche la parte relativa ai contratti con gli stranieri. E qui si andrebbe incontro a due diversi trattamenti, a fronte della medesima situazione. Perchè il contratto con gli italiani coprirebbe sia gli impegni con la franchigia che quelli con la Nazionale (ex-gettone di presenza), con gli strangers no. In teoria, uno straniero può venir convocato dalla propria Nazionale e, per fare un esempio, sparire per tutto il mese di Novembre in occasione dei TM. Quindi, all’interno della stessa squadra avremmo chi ha contratti centralizzati, stile IRFU, e chi no. Il che costituirebbe una situazione nuova. Chiedo @Stefo: come viene gestita la cosa in Irlanda?
      Inoltre. Lì i nazionabili sono sotto contratto direttamente con la federazione, da noi adesso il contratto ce lo hanno con le squadre. E non è la stessa cosa, perchè Benetton è franchigia misto pubblico-privato. Un domani, potresti avere quelli delle Zebre sotto contratto con la federazione e quelli di Treviso sotto contratto col Benetton…
      D’altronde Benetton potrebbe dire “gli italiani sono direttamente sotto le tue dipendenze? Allora io pago solo gli stranieri ed abbasso la mia quota di partecipazione”. Insomma, non la vedo una faccenda così immediata da risolvere.

      • Stefo 11 Aprile 2015, 13:53

        Giovanni io dico che mettere il discorso sul in Irlanda “i giocatori sanno” (o in Galles o Scozia) e’ sbagliato perche’ situazione contrattualistica diversa…in IRlanda poi ci sono 4 tipi di contratto diverso, non tutti hanno contratto centrale, alcuni hanno contratto Provinciale, altri un contratto development altri quello accademia e gli stranieri sono con contratto Provinciale non centrale.
        E’ una situazione molto piu’ strutturata che in Italia

        In realta’ se vuole questa e’ la maniera per ridiscutere dei paletti sui 4 milioni, vincolare tutta la somma o una parte di essa per giocatori italiani e/o nazionali…”io pago solo gli stranieri ed abbasso la mia quota di partecipazione” voglio proprio vederlo con la revisione dell’investimento fatta…

        • Giovanni 11 Aprile 2015, 14:19

          Ok, non conosco la situazione organizzativa irlandese, anche per quello ti ho chiamato in causa.
          Io però mi pongo un problema: se sono un giocatore delle Zebre (o di Treviso) ho firmato un contratto con quel club, non con la federazione. Tanto più adesso che nell’assetto societario parmense dovrebbe entrare una cordata di investitori privati (franchigia misto pubblico-privato, come già in essere a Treviso, dove però la proprietà del club è privata) quindi, se tu federazione vuoi farmi giocare con la Nazionale, dobbiamo stipulare un accordo a parte, altrimenti sono autorizzato a rifiutare tale convocazione”. Ora, io non so se in Irlanda le 4 franchigie siano espressione diretta della IRFU o quale sia il loro statuto societario. Ma qui si avrebbe di fatto questa situazione ibrida. FIR e franchigie NON coincidono a livello di statuto, quindi se firmo con la federazione NON sono un dipendente della franchigia, se firmo con la franchigia NON ho obblighi verso la federazione. Poi non sono un giurista e non so dire se esistano soluzioni/escamotage per trovare la quadra (e qui chiamo in causa gli avvocati frequentatori del forum).

          • Stefo 11 Aprile 2015, 14:24

            Giovanni come te non sono avvocato quindi lascio ad altri la risposta…il sistema ibrido pero’ e’ anche quello Gallese coi contratti duali…ma qui si torna ad un discorso dell’ordinamento giuridico se li accetterebbe o meno che non ho minimaete idea.

          • Stefo 11 Aprile 2015, 14:27

            Ecco proprio volendo la situazione delle Gallesi e’ quella piu’ vicina alle italiani, club privati a forte investimento federale…cosa che le rilandesi non sono.

  5. malpensante 11 Aprile 2015, 11:45

    Forse va ricordato come ci si è arrivati, dopo che le due celtiche hanno voluto fortemente eliminare quote, minutaggi ecc.: una rivendicazione di autonomia e managerialità che, pensandoci oggi, non so se faccia ridere o piangere. Comunque una cosa sono i rimborsi ai Club, una cosa i soldi ai giocatori. Gli 1,5 originali erano fondamentalmente il rimborso per lo stipendio dei listati, tutto compreso, e infatti la FIR incassava (e incassa) i soldi delle coppe e pagava (paga) i rimborsi ai club di quelli che giocano fuori. Poi i soldi sono diventati cash, con quelle regole balzane sugli stranieri che penso tutti si ricordino. Da lì in poi c’è il casino attuale, dove l’unica cosa che si capisce è che una becca 4 milioni e l’altra 4 milioni e mancia, oltre a benefit mica piccoli e cotillons. Ovvio che, se paghi 4 milioni, alle celtiche non dai niente e incassi i contributi coppe. Con i giocatori, se la vedessero come sempre in una normale trattativa come è sempre successo. Due modeste osservazioni:
    1) è mai possibile che prima si faccia casino con le chiacchiere e poi si affrontino le questioni?
    2) ok per la meritocrazia, maaaaaa eeeeee Brunel e lo staff li paghiamo tutti interi a prescindere? 🙂

    • Stefo 11 Aprile 2015, 11:53

      La numero 2 e’ una bella domanda…

    • xnebiax 11 Aprile 2015, 12:56

      Su 1 la risposta mi pare ovvia, c’è una procedura standard che prevede che la sparata mediatica venga prima della ricerca di una soluzione o un compromesso.

  6. Katmandu 11 Aprile 2015, 12:26

    ma scusate la frase
    “Nei contratti che i giocatori firmano con Zebre e Treviso, al loro impegno con la Nazionale non si accenna”, ha qualcosa di preoccupante, la CL deve essere vista come un aiuto alla nazionale e allo sviluppo dell’alto livello se nei contratti delle franchige, finanziate in parte dalla federazione, non c’è accenno alla nazionale e agli impegni che i giocatori debbono tenere mi sa tanto che la programmazione tanto sbandierata manca
    da una parte Gavazzi ha ragione che paga due volte i giocatori (per giocare con franchige e con la celtica) ma dall’altra non ha messo paletti, di nessun tipo, a sto punto c’è da dire che non sappiamo nemmeno copiare, come diceva un mio ex professore “copiare non serve a nulla…ma se lo fare fatelo bene, copiate dai più bravi e imparando da quello che copiate”, si potrebbe mettere in pratica il modello celtico, Irlandese o Gallese, con le dovute proporzioni economiche, magari si potrebbero se non eliminare i gettoni di presenza, mantenerli per chi gioca all’estero ma riducendoli di parecchio e mettendo sotto contratto un numero di giocatori X di interesse nazionale per sgravare dei costi le franchigie, ma soprattutto obbligare le franchigie a dotarsi di un sistema di accademici da far giocare in eccellenza

  7. Maxwell 11 Aprile 2015, 13:14

    ..noi non siamo nella posizione di fare gli offesi…
    Onestà intellettuale da fuoriclasse.
    Masi campione in tutto.

    • malpensante 11 Aprile 2015, 14:15

      Masò è uno che chiacchiera poco e mai a sproposito. Uomini, mezzi uomini, ominicchi, quaquaraqua.

  8. davo 11 Aprile 2015, 14:09

    certo che dopo la sconfitta con il galles in quel modo, avrei messo una “multa” ai giocatori, in pratica no gettone, anzi pagate voi per la prestazione schifosa.

  9. andrease 11 Aprile 2015, 15:13

    altro ambiente ma problemi simili.
    Ho un amico che fa il pilota su macchine a ruote coperte, per quest’anno con il suo team si accordato in questo modo: il compenso a gara va dal 100% se arriva primo e a scalare fino al 10% se arriva decimo. Ogni posizione vale un 10% quindi.
    Io farei una cosa simile: se vinci il 100% del gettone e se perdi fino a 10 Pt di scarto il 75%, fino a 20 il 50%, 30 pt il 25%, fino a 40 il 10%. Oltre non ti do niente e ti faccio tirar su anche le cartacce in tribuna e rifere le righe del campo..
    Alla fir vieterei di cambiare sede e di proporsi per la RWC 2023 per motivi di incapacità palese e conclamata.
    e un calcio nel didietro a gavazzi…gratis!

  10. mezeena10 11 Aprile 2015, 20:25

    la nazionale dovrebbe essere l’ onore piu grande per un atleta!
    io non darei manco il gettone di presenza!
    premiare certe prestazioni invereconde è un ludibrio assoluto!

Lascia un commento

item-thumbnail

Altri 4 giovani prospetti entrano nelle Accademie di Franchigia

Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre

29 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club

Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia

29 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024

Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione

27 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio

Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso

7 Marzo 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione

Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite

8 Febbraio 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”

Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici

21 Dicembre 2023 Rugby Azzurro / Vita federale