La LNR sta trattando la vendita dei diritti tv della “Serie B” francese. E vuole un torneo giocato il giovedì e venerdì
Rugby e tv: il Pro D2? Uno spettacolo, ma non da fine settimana
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Cosa manca oramai per essere uguali al calcio?
Il biscardi del rugby?
Il lotito del Rugby?
Un altro tassello sta per essere posto, partite durante la settimana per esigenze televisive.
Per carità, sarò vecchio ed anacronistico, ma è proprio ineluttabile che ogni sport un po alla volta debba virare verso lo spettacolo?
Non vorrei alla fine scoprire che l’unica differenza col differenza col calcio è che uno dei due è stato rovinato prima . . .
L’Era della fruizione mediata.
Il live è alla TV.
Stadi e palazzetti sempre più vuoti.
Cinema vuoti.
Tanto c’ho sky in hd 3d 4d odorama.
Piazze vuote e centri commerciali pieni.
Bar e circoli semivuoti, tanto c’è Facebook.
Non esco a comprare il giornale. Leggo le notizie sul sito.
Non parlo col mio vicino in treno. Pinciotto con lo smartphone.
Non ascolto cosa propone la radio. Mi scarico la mia musica.
Non trombo. Guardo youporn.
Non ci provo con la vicina figa. Mi faccio una chat erotica con la ciccetta di Berlino.
L’outlet della vita contemporanea assomiglia sempre di più a Matrix.
Grande fracasso!
Direi che questo potrebbe essere parte del manifesto di R&L!
Dimenticavo quelli che non guardano il saggio o la garavdei figli ma la documentano con tanto di cavalletto. ..
Quelli che riprendono il concerto con il tablet…
Godetevi l’immediatezza e archiviate i ricordi nella vostra mente, dispositivo portatile di cui nessuno fa più uso…
Ps: per me sono un problema già le partite del venerdì sera, figurarsi il giovedì. ..
Per stefo: post scritto tra san stae san marcuola riva de biasio, linea 1…
Andavi al tribunale?
Aggiungerei mangio la mia merda quotidiana e guardo dei sedicenti chef in tv.
Tu asociale che rifiuti gli incontri conviviali……!!!!!!!
🙂
ho il pollice opponibile ed un cervello, ma uso solo uno dei due…!
non è una critica a chi ha scritto, era solo un’aggiunta di libero arbitrio 🙂
Mah io non la vedo così negativa la cosa, magari tutto il campionato di settimana è eccessivo, ma un paio di partite a settimana un campionato interessante come la ProD2 le meriterebbe.
Gli stadi si riempiono se offri un prodotto appetibile e commerciabile, gli aficionados ci andranno sempre allo stadio, chi decide di investire i propri soldi sul rugby lo fa perché è sicuro di avere uno spettacolo degno del nome…
Mr Ian durante la settimana la gente lavora ed e’ piu’ facile che riesca a tornare a casa per la aprtita che andare allo stadio e non parliamo di andare a vedere la squadra fuori casa anche se si parla di un centinaio di km di distanza…la questione e’ TV, TV, TV, inutile smenarsela tanto.
Una soluzione che potrebbe essere utile anche all’Eccellenza smarcandosi dal calcio.
Una partita venerdì sera ed una il lunedì sera in diretta, in modo da togliersi il calcio dal palinsesto e forse anche le TV protrebbero accrescere il proprio interesse.
Ma logicamente bisogna prima di tutto riportare l’eccellenza ad un livello di decenza che oggi non gli appartiene.
il calcio già le fa le partite il venerdì e il lunedì sera…
E in Eccellenza già non c’è pubblico sabato e domenica. Poi gli stadi dei pallonari della B son vuoti peggio dei nostri, almeno al nord.
non so se sia una buona o cattiva cosa, ma se invece dei biglietti paganti ai club arrivano diritti televisivi dal punto di vista finanziario poco cambia… cambia radicalmente il rapporto ed il radicamento nel territorio, questo si, ma (e non so se qualcuno ha voglia di farlo) se si osserva il panorama del rugby francese dall’alto, geolocalizzando le città (e le squadre) del top14 e del proD2, si vede che salvo le tre metropolitane (RMP, SF e massy) tutte le altre sono a sud della linea La Rochelle-Oyonnax, non solo ma per il proD2 concentrate nei bacini del sud-ovest e nell’area cataro-pirenaica… le trasferte nel proD2, anche adesso che si gioca di sabato e domenica, non sono mai così importanti (dal punto di vista del pubblico) salvo quando coinvolgono rivalità storico-geografiche consolidate (penso a pau-tarbes, narbonne-beziers, al classicissimo biarritz-bayonne) e per questi casi secondo me anche in sera settimanale i sostenitori si sposterebbero… a guadagnarci sicuramente sarebbe l’incasso da pubblico del top14, con gli appassionati non schierati (al di fuori delle tifoserie organizzate, per capirci) di questa area non più costretti a scegliere tra il tolosa e il colomiers (è l’esempio più immediato che mi viene)… ed il fatto di, in qualche modo, limitare il potere delle tifoserie organizzate (ne parlo da socio dei fadas di tolone) perchè deve essere necessariamente qualcosa che avvicina al mondo del calcio?… non è proprio da lì che proviene, spesso, l’eccesso di rivalità che poi può avere ricadute pessime sullo spettacolo e sullo sport (per adesso ci si limita alle bordate di fischi in occasione dei piazzati, ma siamo certi che sia questo un limite invalicabile?)… il primo intervento (bogi, mi pare) rievoca il pericolo che dallo sport si passi allo spettacolo: cosa ci sarebbe di male se la gente andasse allo stadio per vedere un “bello” spettacolo, in un ambiente gradevole, sicuro, allegro?… o si deve per forza rimanere dei masochisti impenitenti che vogliono e sanno apprezzare fango, sudore e sangue, spettacolo sempre e comunque ma per pochi (sempre meno) intenditori? … il rischio della banalizzazione esiste, certo, ma è meglio affrontarlo e cercare di mediare, o porsi in posizione di rifiuto e (tra qualche anno) fare degfinitivamente parte degli sport minori (parlo della frnacia, in italia è già cosa fatta da un po’)?… mah!
sai com’è…..si stava meglio quando si stava peggio…..quando c’era lui i placcaggi si facevano in orario…..ecc ecc.
mistral parli del rischio di banalizzazione ma mi sembra che allo stesso tempo banalizzi la cosa puntando sul discorso di quelli che rimpiangono i bei tempi rispetto ad oggi che non e’ quello che secondo me bogi intende, molto discutibile poi se posso essere sincero il rigirare il concetto di spettacolo di cui Bogi cerca di parlare in un discorso “ambiente gradevole, sicuro, allegro”, non e’ questo quello di cui Bogi parla quando parla di “spettacolo”.
perchè una partita che cos’è ?… un evento, un appuntamento, una gara, un momento agonistico, ma (anche e forse soprattutto) pur sempre e solo spettacolo, altrimenti la gente farebbe altre cose (salvo i pochi masocistici appassionati e gli ipersofisticati cultori un po’ snob e un po’ fichette etc etc di cui dicevo…)…
Penso che bogi intendesse qualcosa di un po’ piu’ raffinato come concetto che il buttarlo sul sicuro ed allegro…e penso che sia ben chiaro a cosa si riferisce…
stefo, ho parlato di “ambiente” gradevole, sicuro ed allegro: che c’è di male?… secondo meglio uno stadio vecchio, gradinate in cemento scoperte, pioggia in faccia e rischio di aggressioni?… sto parlando dell’alto livello rugbistico, di quello che attira appassionati ma non solo, sponsor, media, business (anatema! anatema! vade retro, satana!)… di quello che (nel bene e nel male, lo so, e le derive possono esserci) aiuta a sopravvivere (anche) tutto quel movimento di base cui i soldi pubblici delle “federazioni” non arrivano o arrivano in modo scarso, discontinuo, farraginoso…
e, per finire, ma dovrei chiederlo a lui, bogi: no, non capisco dove sia la riffinatezza del concetto, ma accetto volentieri lumi, partendo dal principio che il dialogo e la polemica (sana) arricchiscono sempre il dibattito… 🙂
mistral si hai parlato di quello quando bogi parla pero’ di altro a mio avviso…il putno e’ questo che sto facendo.
Dici che si banalizzano le cose e poi fai la banalizzazione piu’ grande nella tua critica portando il discorso al quelli che rimpiangono il passato…si parla del trasformare il tutto in funzione di TV sempre piu’ invadenti e la rigiri sull’ambiente sicuro ed allegro…
ultimo ultimo lo giuro ;-)… anche perché, del proD2, alla gran maggioranza di coloro che intervengono su questo blog non gliene può impippare di meno!… 🙂
quanto sopra non centra niente in questo posto, è da leggersi sotto! scusate
condivido in pieno mistral, oggi lo spettacolo sta al primo posto, se insieme mi offri pure una bella partita di rugby sono ancora più contento, altrimenti mi godo il più possibile tutto quello che fa da cornice agli 80 minuti
“oggi lo spettacolo sta al primo posto, se insieme mi offri pure una bella partita di rugby sono ancora più contento”
Questa frase e’ un orrore, la morte dello sport in quanto tale, la partita diventa secondaria il contorno piu’ importante…col cazzo che lo spettacolo sta al rpimo posto allo stadio si va per vedere una aprtita se si e’ appassionati di uno sport e mi devi si offrire un buon controno ma la partita e’ l’evento pricipale non il contorno.
stefo, e chiedo scusa a Mr Ian se mi intrometto: nessuno dice che lo sport è secondario, sarebbe come dire che il dramma (o la commedia) in teatro sono secondari… ma se no ci metti lo “spettacolo” (locale, scenografia, spettatori soprattutto) cosa te ne fai dello sport, o del teatro, o del film, o del bel quadro o altra opera d’arte?… secondo me solo tante pippe mentali, a meno che si appartenga alla schiera snob ed elitaristica dei “pochi, pochissimi ma buoni, e ciò che è buono lo decidiamo noi”… ripropongo poi lo scritto di bogi, scusandomi anche con lui e per evitare fraintendimenti:
“Cosa manca oramai per essere uguali al calcio?
Il biscardi del rugby?
Il lotito del Rugby?
Un altro tassello sta per essere posto, partite durante la settimana per esigenze televisive.
Per carità, sarò vecchio ed anacronistico, ma è proprio ineluttabile che ogni sport un po alla volta debba virare verso lo spettacolo?
Non vorrei alla fine scoprire che l’unica differenza col differenza col calcio è che uno dei due è stato rovinato prima . . .”
… non ho capito, e continuo a non cpaire, il ragionamento altro e alto di cui parli tu, se non un pericolo di analogia tra calcio e rugby, e/o il rischio che gli sport debbano virare allo spettacolo: io dico (e ripeto) se non ci fosse kla componente “spettacolare” qualsiasi sport sarebbe solo una narcisistica esibizione per se stessi e pochi intimi, ma evidentemente è quello che le menti raffinate richiedono… io sono un rustico apprezzatore di sapori semplici, “viva schumacher, viva la ferrari!!!” 🙂
@mistral scusa non mi riferisco a te ma se uno scrive e copio e inollo:
““oggi lo spettacolo sta al primo posto, se insieme mi offri pure una bella partita di rugby sono ancora più contento” cosa sta scrivendo?Che lo spettacolo sta al primo posto e che se affianco c’e’ una buona aprtita tanto meglio…o no?!
Venendo invece al tuo putno, io allo stadio vado a vedere una partita, certo preferisco un bello stadio confortevole, con dei bar dove non devo fare 30 minuti di cosa per bermi una birra, abbastanza bagni da non dover stare in coda 30 minuti per andare al bagno ecc…ma quello che m’interessa piu’ di tutto e; LA PARTITA, se mi trovo in uno stadio non super attrezzato (e la RDS non lo e’ al momento) me ne frego eprche’ quello che m’interessa e la aprtita, e se la partita e’ noiosa non c’e’ spettacolo attonro che possa salvarla, il mio ricordo sara’ di una aprtita oscena non di quanto figo e’ lo stadio, di che bello spettacolino mi hanno fatto prima della aprtita e all’intervallo.
Ah posto che comunque tutti qusti discorso dello stadio, dello spettacolo non hanno nulla a che fare con lo spostare la aprtita al giovedi’ perche’ alle TV fa comodo cosi’…questo non ha nulla a che fare con quello di cui tu parli che e; si corretto da un certo punto di vista ma che rischia di portare a frasi oscene come lo spettacolo viene prima di tutto e se c’e’ una bella partita tanto meglio.
mi permetto, visto che Ian ha detto di condividere quanto io ho scritto, di interpretare in altro modo “oggi (nella società post-industrializzata del virtuale etc etc n.d.r.) lo spettacolo viene prima di tutto…” : se è così (e così é) condivido in pieno il suo incipit, dalle folle oceaniche di piazza san pietro agli assassinii dell’isis, dall’isola dei fumosi alle sputtanate dei governi vari tutto viene “spettacolarizzato”, e quindi come si può pensare che lo sport resti fuori da questo giochino?… lo spettacolo mondiale con maggiore audience sono i giochi olimpici (se non sbaglio) seguiti dal mondiale di calcio, ma anche la RWC non se la cava male… e la grande maggioranza é li davanti al televisore per lo sport in se stesso?… non credo, altrimenti sarebbero milioni e milioni altrove a “fare” sport, sono consumatori di uno spettacolo, spettacolo sul e grazie al quale quale vivono milioni di professionisti (anche di questo sito e di questo blog) e se si elimina questa componente si determina qualcosa di diverso (meglio, peggio, non so, ma diverso…)… voler ignorare o mistificare questo fatto è nascondersi dietro un dito, cambiarlo invece si può, e se a un centesimo di quanti vanno allo stadio per la partita di rugby così come andrebbero per la pallavolo o il basket (e penso alle falangi olimpiche del 6N) rimane una impressione “bella”, un bel ricordo, può anche essere che ci ritorneranno maggiormente informati e consapevoli…
e per quanto riguarda il giovedì allo stadio (e poi chiudo veramente) credo che invece tutto si tenga, e che se non si “obbliga” durante il fine settimana a scegliere tra il top14 e la proD2 (perchè di questi due campionati si parla, non della CL ne di altro) la maggioranza degli spettatori francesi sia contenta, salvo le frange irriducibili che comunque allo stadio ci andranno lo stesso… e se le società non ci rimettono, dov’è il problema?
ultimo ultimo lo giuro ;-)… anche perché, del proD2, alla gran maggioranza di coloro che intervengono su questo blog non gliene può impippare di meno!… 🙂
@mistral continui secondo me a spostare l’argomento a mio avviso…che poi sia giusto che debba venire prima lo spettacolo e’ un opinione che non condivido minimamente.
stefo, mi rimangio il giuramento ma un chiarimento te lo devo: io non dico che sia “giusto” che debba venire prima lo spettacolo, ma che cosi, purtroppo, é… e non ho mai detto che la cosa mi rallegri, ma invece dico che si può cambiare la “spettacolarizzazione”, (non sto solo parlando di rugby beninteso), cominciando ad esempio ad evitare il ricorso ad oltranza a cinguettii e piazze sociali…
Non capisco perchè considerare lo spettacolo solo nella sua eccezione negativa, lo show biz è quello che alimenta il rugby professionistico, anche io non dico che sia giusto, ma sposo per filo e per segno tutto ciò che dice Mistral.
Anche a me piacerebbe tornare ai tempi del rugby vissuto al bordo del campo per cantare ed incitare i propri beniamini, ma purtroppo non è così; tant è vero che per vedermi un partita devo sborsare anche 100 euri, quindi per questa cifra esigo che il tuo spettacolo debba andare oltre gli 80 minuti del gioco, e se del caso sopperire ad una mancanza di bel gioco dentro il rettangolo.
Se non fosse per il business, spiegami allora perchè questa corsa forsennata al turbo-rugby.
Spettacolo io intendo come evento dedicato alle famiglie e per le famiglie, e se mi parli di godersi la partita in tutti i suoi aspetti, difficilmente dal vivo riusciri a carpire magari certi dettagli tattici che solo un grande schermo ed una poltrona posso offrire.
Magari io sarò l anti-rugby, ma non mi venire a dire che tu sei uno di quelli che al campo ci vieni solo se ne capisci, altrimenti fuori. Questo, a mio umile avviso, è l atteggiamento che forse ha tenuto molti italiani lontano dal rugby, riducendoci solo ai soliti 4 gatti…
E poi quatzo, il Peroni village non è spettacolo?!?! 😉
oh yes! 🙂
Ecco ci avrei scommesso che si passava all’attacco “voi siete quelli che se non conosci lo sport allora inutile che vai a vederlo”…mai detto questo @Mr Ian, MAI DETTO! Ho detto qualcosa di completamente diverso, ho detto che scrivere che lo spettacolo viene prima di tutto e se c’e’ una buona aprtita meglio e’ uccidere uno sport, lo spettacolo prima della performacne sportiva e’ il wrestling non il rugby, la pallacanestro o altro sport, li’ la partita l’avvenimento sportivo deve restare l’EVE NTO che tu paghi per andare a vedere…certo poi meglio uno stadio ben fatto e ben attrezzato, ben vengano attivita’ per la famiglia, e altro ma sono il CONTORNO non il piatto principale!
mistral cita i social network, condivido per quel che riguarda le polemiche o gli attacchi che spesso vi ci si trova, meno se viene usato per attivita’ promozionale e non provocazione…altri esempi di cose cui si potrebbe fare a meno?Le merdose interviste a fine primo temo ad allenatori e giocatori per dare al pubblico 2 minuti per lo piu’ di banalita’ e frasi di circostanza, la telecamera negli spogliatoi, le moviolate.
e anche Isabelle? 🙁
Riasumo brevemente eprche’ si son prese diverse tangenti.
Per me la partita e’ un evento dove e’ giusto che siano offerti allo spettatori certi comfort e cose che facciano da contorno alla aprtita ma non posso credere che uno che si professa amante di uno sport affermi che lo spettacolo e’ la cosa principale e se c’e’ una buona aprtita tanto meglio…allo stadio ci si va per la partita, il contorno e’ cio’ che arrichisce l’evento ed e’ giusto che sia sviluppato.
Tutto cio’ pero’ e’ una divagazione dal punto principale delle TV che vogliono spostare le partite perche’ a loro fa comodo cosi’, e l’invasione con eccesso di spettacolarizzazione a cui si sta assistendo da parte della TV con interviste a allenatori e/o assistentei, giocatori a bordo campo durante le partite ormai.
Sono due discorsi separati.
si, vabbé, ma Isabelle?
Isabelle?Ci possiamo trovare in hotel per il dopo partita…a telecamere spente 🙂
‘tento, che Gonzalo mena di brutto! 🙂
Si può girarla come si vuole, ma la realtà è che la tv non riempie gli stadi, li vuota. Dovunque. Salvo riempire quelli nuovi se la capienza è il 70% o la metà dei precedenti. L’unica cosa che aumenta sono i teppisti organizzati, che sono parte integrante dello “spettacolo” televisivo.
Ma perchè, tu che vai allo stadio saresti un teppista?!?! oppure lo sono io?
Se invece chi offre uno spettacolo decoroso riuscisse sempre ad isolare ed emarginare certi comportamenti poco educati, stai sicuro che certe frange di scalmanati si estinguerebbero velocemente.
In certi sport magari il tifo violento fa comodo e sottobanco viene finanziato, ma a parte in Sud Africa, negli ultimi anni non mi ricordo nel rugby di eventi balzati agli onori della cronaca nera…