Eccellenza: le Fiamme Oro sbattono contro il Petrarca, Rovigo fatica

Bella giornata di sole oggi a Roma, anche se fredda e troppo ventilata, infatti anzichè stare sulla tribuna dell’Acquacetosa mi pareva di essere sul ponte di una nave nell’Artico, mi si è congelato un orecchio…mettiamoci pure che ho perso qualche decibel visto che a pochi metri da me c’era Galon che urlava come un matto, ma anche Franchino sul campo non era da meno, le sua urla penso si sentissero fino alla vicina Moschea, ma che se urlano questi de Mogliano?
Battute a parte, oggi ho visto veramente una grande squadra, mi auguro che il Mogliano arrivi in finale perchè ne ha tutte le possibilità: bel gioco, tante opzioni nel game plan, ordine, disciplina, serietà, professionalità, fisico (impressionanti gli atleti veneti), ball carrier che portano su palloni, mischia forte, velocità, belle gambe e un Tommaso Boni che non tutti hanno (oggi ha giocato splendidamente, meritato il MoM)…nonostante il risultato pesante debbo dire però che la Lazio non è stata affatto una squadra-materasso, anzi in più frangenti, soprattutto nel primo tempo, ha tenuto botta alle incursioni venete e in certi momenti ha creato delle belle azioni offensive che hanno impensierito non poco gli ospiti, la differenza era proprio sul piano fisico e qualitativo, il Mogliano era di un’altra cilindrata…
La partita inizia con i trevigiani (oggi con una bella casacca tutta bianca) che impongono immediatamente gioco e ritmi, arriva facile la meta di Boni…per circa 20 minuti però il Mogliano va in stallo, si complicano un pò la vita da soli e danno modo ai padroni di casa di acquistare fiducia e di metterli in difficoltà, si vede in quel lasso di tempo una Lazio buona in difesa e volitiva in attacco, ma, poco dopo la mezzora e sul risultato fermo sul 0-5, arrivano, nel giro di qualche minuto, due mete dell’ottimo Riccardo Pavan (uno passato per Roma, sponda bianconera alcune stagioni fa), di cui una su una maul mi pare, da lì gli ospiti domineranno per tutto il match…ad inizio ripresa un bel drop di Barraud spiazza i romani, 3-22…dopo pochi minuti, a seguito di una maul a centrocampo, c’è un pò di parapaglia tra gli avanti e il seconda linea Damiani risponde ad una provocazione (mi sembra si fosse preso con Gatto) con qualche cazzotto, gesto stupido, giallo (qualche tifoso veneto invocava il rosso dalla tribuna), Lazio in 14 e puntuale arriva la meta del bonus di Mogliano…bel momento d’orgoglio però dei romani nell’occasione da meta, maul organizzata nei 22 che disassa gli avanti veneti e il livornese Brancoli va a schiacciare, 8-29…nel finale la squadra della Marca tiene in pugno i laziali nella propria metà campo, fa e disfa quello che le pare, percussioni su percussioni, arriva la segnatura in velocità di Van Zyl e la meta tecnica all’80°dopo che la mischia chiusa biancoceleste non ha più saputo reggere quella avversaria, 8-44, arrivederci e grazie…in touche meglio il Mogliano, mi pare ne abbiano buttata alle ortiche solo una con Gatto, ma per il resto ottima organizzazione in rimessa…anche in chiusa il pack di Franchino ha fatto meglio, la sfida di bajadita tra i due bonairensi, De Gregori vs Fernandez-Rouyet (Buenos Aires CRC vs Lomas Athletic) è finita in parità, più di una volta i due sono andati a terra e Passacantando ha resettato facendo sempre ripetere l’introduzione, abili entrambi a non farsi beccare…
Stupenda linea arretrata dei trevigiani, le corse di Van Zyl, Morsellino e Pavan mi rimarranno impresse, ma soprattutto il gioco semplice ed efficace di Boni, avanzante nell’impatto fisico, bei cambi di direzione, Brunel ci ha visto giusto ad aggregarlo queste settimane in nazionale, alle Zebre il prossimo anno farà strada…belle gambe anche di Barraud, veloce, agile, un vero regista, nei primi minuti ha preso una botta sul naso che lo ha un pò stordito, ma ha continuato a giocare con una fasciatura…vedere Semenzato e Filippucci in Eccellenza grida vendetta…Halvorsen un vero ball-carrier, il pallone era spesso servito a lui che entrava come un ariete sui laziali prendendo ogni volta parecchi metri, enorme lavoro sui punti d’incontro di Saccardo e Cicchinelli (oggi era in palla, d’altronde lui, romano di scuola Capitolina, si ritrovava gli eterni avversari della Lazio)…prime linee di Mogliano molto mobili nel gioco aperto, mi è piaciuto Gega quando è entrato, il neoarrivato Kruger mi sembra valido…
Come detto i laziali non hanno sfigurato, ma erano gli altri ad essere troppo più forti…la linea dei trequarti romana comunque non mi ha entusiasmato, salvo il solito Nathan, qualche pasticcio tra i centri…in terza linea mi è piaciuto il buon Filippucci (omonimo dell’ex Benetton), in seconda Padrò ha provato più volte ad imporsi ball-carrier imitando Halvorsen, ma spesso entrava troppo alto e veniva respinto…mi spiace per il gesto di Damiani perchè è un ragazzo serio e un ottimo lavoratore, ho buon ricordo di lui fin dalla Rugby Roma, sarà stato un attimo di nervosismo…in prima linea ci ha messo una pezza il veterano Pietrosanti quando è entrato, De Gregori comunque in gioco aperto si è fatto valere, ha fatto un placcaggio (su un trequarti di Mogliano lanciato in velocità) il cui rimbombo si è sentito per tutta l’Acquacetosa…
E sabato prossimo il sentito derby Fiamme-Lazio a Ponte Galeria! Due squadre che devono riscattarsi…
ps: tabellino come al solito pompato, si dice 400, purtroppo saremmo stati un centinaio in meno…