Quella differenza tra avanti e trequarti: Goosen accende la luce

Il tecnico del Benetton e alcuni spunti interessanti sui problemi del movimento

COMMENTI DEI LETTORI
  1. lexv 6 Marzo 2015, 08:21

    In Eccellenza non 6-8 squadre ma 6-8 franchigie territoriali! Franchigie vere però! Potrebbe funzionare!

    • mezeena10 6 Marzo 2015, 08:45

      concordo in pieno..
      Territoriali per chi può supportarle, ad esempio le venete, le altre su base regionale, come ad esempio le isole..
      Non vedo altre alternative se non unire le forze superando i campanili vari..
      Molto facile a dirsi però..

      • Mr Ian 6 Marzo 2015, 08:48

        Lo sostengo da tanto tempo questo progetto, il tutto gestito dai comitati regionali….

        • TheRock 6 Marzo 2015, 10:18

          quando, su questo sito (o forse su qualcun altro), parlavo di superare “assieme” il momento grigio per cercare unione, e facevo notare che Milano (!?!) aveva tre squadre tra B e A2, ed era senza senso che non ci fosse una rappresentativa (almeno) in Eccellenza, mi si è crocifisso che manco Hitler quando ha invaso la Polonia, accusato (dalle 3 parti, indistintamente, ovvero da gente in ambiente ASR, Grande Milano, ed Union, a cui recentemente si è aggiunta una “rediviva” Amatori)!!!
          l’idea dell’amico Marius mi piace, ma è irrealizzabile alla luce dei mille campanili che governano le mentalità (non solo ovali) della nazione…personalmente sono pessimista, e ritengo che non cambierà mai nulla…
          saluti
          TheRock

          • try 6 Marzo 2015, 10:58

            l’ottimismo è il profumo della vita…
            🙂

          • mezeena10 6 Marzo 2015, 12:02

            Io è la prima volta che ti leggo sinceramente..

          • malpensante 6 Marzo 2015, 14:41

            Per me non è affatto senza senso che ci siano squadre che producono fior di giocatori senza taroccare bilanci e farloccare giovanili per giocare un campionato di due partite e 18 imbarcate. Semmai il contrario. #milanoproduce

          • TheRock 6 Marzo 2015, 15:10

            rispondo a tutti, con calma…
            @try: non è un problema di ottimismo, ma piuttosto di aver masticato rugby abbastanza a lungo (ma non così a lungo da avere la possibilità di cambiare idea se le cose funzionassero diversamente) da maturare una certa opinione…
            @mez: io invece vi leggo sempre, e, come ho scritto probabilmente ne ho scritto altrove (forse su un altro famoso blog rugbystico), purtroppo non ho buona memoria su questo punto…
            @malpensante: guarda, non è che se si uniscono le forze bisogna per forza taroccare i bilanci; aggiungo che questa mentalità secondo cui “piccolo è bello” a me non piace, se non altro perché poi è molto dura fare emergere i talenti che, se bruciano i loro anni migliori a fare la serie A2 (se va bene) è molto improbabile che poi arrivino alla nazionale…il mio caso specifico di Milano è per evidenziare per me un ossimoro assolutamente inconcepibile (per la mia povera testolina condita di orecchie a cavolfiore da ex prima linea) e cioè che la città italiana con la provincia a maggior reddito pro capite d’Italia sia relegata a quella che, onestamente, è serie A solo di nome ma non proprio di fatto…
            saluti
            TheRock

          • mezeena10 6 Marzo 2015, 15:45

            Ciao si intendevo qui sul blog..mi son sfuggiti i tuoi post..ora starò più attento 😉

  2. Gigi da Dolo – Ve 6 Marzo 2015, 08:43

    Sono d’accordo con Goosen, ma per fare questo ci vuole pasienza, mi pare che a livelli della nazionale non ci sia…

  3. mezeena10 6 Marzo 2015, 08:47

    Un’altra voce che si aggiunge al coro..
    Grande Mario!

    • ginomonza 6 Marzo 2015, 11:56

      Pari pari al capo della LOV che ne vuole 24 almeno come le ore del giorno 🙂
      San svegliaaaa 🙂

      Comune si vede che Goosen mi ha letto 😉

      • lexv 6 Marzo 2015, 19:06

        Beh! San aveva proposto un’eccellenza a 24 squadre ma poi ha anche appoggiato la mia idea di 6-8 franchigie territoriali! Non è malvagia come bozza di idea!

        • San Isidro 7 Marzo 2015, 00:51

          come ti ho detto anche di persona, un campionato con franchigie territoriali non lo boccerei per partito preso, ma mi piacerebbe di più una soluzione amatoriale con tanti club in una prima fase eliminatoria e una seconda fase per il titolo, proprio come ho scritto nel mio commento di sotto, pazienza se non piace a @gino…

          • lexv 7 Marzo 2015, 01:10

            Certo! Un campionato a più squadre e una seconda fase per il titolo con le migliori! Ma un campionato di franchigie, ance se per poche settimane, ci vorrebbe comunque per concentrare il meglio del campionato e fare un pò da collante con il pro12!

          • San Isidro 7 Marzo 2015, 01:26

            ah ok, tu dici prima un torneo per franchigie di poche settimane e poi al via il campionato di club? Proprio come accade in Australia…si può fare, non mi dispiacerebbe, ma le franchigie costano, non sarebbe meglio a questo punto fare un torneo per semplici selezioni territoriali anzichè franchigie?

  4. M. 6 Marzo 2015, 09:01

    Ma una novità dei permit, che forse due estati fa era anche stata fatta (ricordo foto con Leso e altri di Eccellenza in raduno con Treviso) non era quella dei periodici allenamento dei Permit con le celtiche?
    A me la cosa che fa più specie è che si iniziano 100 progetti e non si completa nulla:
    – progetto apertura?
    – progetto Zebre con il nord-ovest e ora si parla di spostarle a Roma?
    – permit aggregati con allenamenti periodici con celtiche?
    – allenatori azzurri che girano per le franchigie periodicamente?

    Un buon inizio potrebbe già essere quello di portare avanti quello che si inizia.

    • gsp 6 Marzo 2015, 11:10

      Bonjour M, hai ragione su molti punti. Sulle zebre, se non funzionano inutile incaponirsi. Sugli allenatori azzurri in giro potrebbe essere giá cosí. Ho letto da qualche parte De carli sta lavorando con le celtiche su mischia e punti d’incontro.

      • M. 6 Marzo 2015, 12:24

        Comunque ne sa certamente molto di più Goosen e vedendo come hanno agito con Campagnaro, Morisi ecc. sui “giovani” probabilmente ha ragione. Poi però ti vedi certe partite in cui M’Bandà o Ruzza (ma pure Ferraro, per dire) giocano quasi meglio dei “titolari” e qualche domanda te la fai.
        Certamente c’è una differenza di ritmo, velocità ecc. poi però c’è anche la “voglia” di farsi vedere e di competere a quei livelli.

        • gsp 6 Marzo 2015, 13:01

          se ti riferisci al sistem dei PP ha dei livelli di pazzia, che la meta’ basta. sono pagati dalle eccellenti e non dalle celtiche e non si capisce per quale logica. si aggregano alla celtica una settimana prima e giocano con zero preparazione. se poi vanno in campo e fanno bene (che gia’ e’ un prodigio) e vuoi tenerli, non puoi tenerli e devi prenderne altri. e’ davvero assurdo.

          • Pesso 6 Marzo 2015, 13:27

            Credo che Treviso e Zebre paghino un gettone di presenza alle società da cui proviene il PP. Comunque il succo del discorso non cambia, è un sistema come minimo forzato

  5. malpensante 6 Marzo 2015, 09:01

    Uno con più sostanza che chiacchiere. Non sono convinto che ci vogliano due o tre anni, e non c’è solo Zanusso. Manici ci ha messo lo stesso tempo, per stare in prima linea. Comunque è vero che ci sia una differenza tra mischiaroli e ballerine, io direi più tra prime linee e tutti gli altri, come dimostrano le carte d’identità. Seconde, ne produciamo talmente poche che non sarei cos’ sicuro, Furno e Biagi, con qualche ingenuità, agli Aironi ci han messo poco. Il fatto è che giocavano con SinBin, Quintino e il grande Del Fava. Secondo me diventano buoni alla svelta se son buoni di loro e giocano con dei buoni, molto alla svelta se la squadra è forte e con strutture solide. Anche sugli stranieri, c’è chi è pronto come testa a 20 anni, chi a 30, chi mai. Certo che se stai in una squadra allo sbando e con gente che se ne sbatte, se ha la testa te ne vai e se non ce l’hai difficile che la trovi. Io avrei più fiducia nei ragazzi: Barbini, quel che si è visto di Lazzaroni, lo stesso Bisegni a Parma e Visentin che proprio non ci avrei creduto, Lovotti che invece ci avrei scommesso, insomma non sfigurano di certo rispetto alla media degli stranieri e anche di chi rimasto in Celtic da 4 anni. Perdere tutti e sempre i migliori è un delitto e fa perdere tempo e qualità ai ragazzi che arrivano, altro che balle e lasciare il posto. O giocarsi il posto e allenarsi con Ghiraldini piuttosto che con Bortolami farebbe male ai ragazzi?

    • Rabbidaniel 6 Marzo 2015, 12:12

      Sottoscrivo, è la competizione interna e l’exemplum che dànno il valore aggiunto a chi non è un fenomeno. Nello sci, per esempio, se ti alleni con Hirscher qualcosa impari, anche se non avrai mai il suo talento.
      Per far questo bisogna avere le accademie collegate, un collegamento col territorio ecc. Tutte cose che gli altri celtici, chi più chi meno, hanno.Non è che gli italiani non sono “buoni pe’ rugby” è che non li si mette in condizione di essere buoni!
      Altrimenti si fa dell’essenzialismo stantio,per cui un bambino cinese cresciuto dalla nascita da norvegesi parlerà per forza il norvegese con accento cinese.

      • xnebiax 6 Marzo 2015, 12:27

        Sarebbe come se Derbyshire parlasse italiano con accento inglese, invece parla un toscanaccio meraviglioso! :p

    • xnebiax 6 Marzo 2015, 12:25

      Magari Goosen ha ragione che un giocatore diventa completo solo dopo 3 o 4 stagioni (secondo me ha in testa Maistri e Ambrogino) ma secondo me dopo 6-7 mesi vede chi è buono e ha il diritto di rimanere… per esempio: Fabiani ne ha tante di cose da imparare ancora, ma di sicuro deve rimanere, mentre Odiete, dopo 3 anni di CL ancora pecca in tantissime cose e inizio ad avere dubbi se mai imparerà.

    • gsp 6 Marzo 2015, 13:39

      uso una iperbole, ma per dare l’idea di dove vado a parare. qualche straniero di sostanza ma in moderazione, tieni gli U20 con te.

      ma devi prendere i migliori dell’eccellenza e basta, senza pippe mentali. se abbiamo difficolta’, vuol dire che questi siamo e questo valiamo (e secondo me tenendoli ed allenandoli bene siamo meglio di cosi’). senza pippe mentali, o pretese di trovare giovani pronti da mettere in campo (non esistono da nessuna parte). ed allenali per 4 anni. cristiano ad esempio c’ha messo un po’, ma oggi in una celtica anche come riserva ci sta tutto.

      forse nei primi 4 anni nella ricerca disperata di tartufi abbiamo buttato via porcini e pure cardoncelli, che al momento giusto ci stanno da paura.

  6. tony 6 Marzo 2015, 09:04

    6/8 squadre non cambia la sostanza è solo un’opinione se il movimento è sano con appeal ne regge anche 10/12 anzi per un campionato interessante meglio 10/12 il problema è strutturare queste società a un livello un po’ più alto sia a livello manageriale che tecnicamente…accademie d’accordo sulle due legate alle celtiche …sulle altre di fatto tutti hanno le loro under pertanto nulla cambia se non che dovrebbero ricevono soldi dall’esterno (perplesso) ….

    • tony 6 Marzo 2015, 09:19

      Le altre considerazioni sono ovvie e non aggiungono nulla di nuovo…sul problema invece dei giocatori che dal pro 12 se non utilizzati scendano la domenica a giocare in eccellenza (giustissimo) trovano resistenza da parte delle strutture di eccellenza per constatazione(manager interpellati) in prima persona perchè durante la settimana non ci sono con la squadra e vengono il venerdì catapultati togliendo spazio a qualcuno …quindi vanno a intaccare la coesione del gruppo e a demotivare chi lavora tutta la settimana.

      • bogi 6 Marzo 2015, 09:53

        Quindi 6/8 squadre è sbagliato perchè ne servono 12 e le altre considerazioni sono ovvie ed inutili.
        Bon anche questo non capisce niente quindi, giusto?
        Accidenti, a treviso hanno concentrato una bella schiera di incapaci, Munari che no capisse ninte de Regby, Goosen che parla pa dare aria ai denti, Zatta pezo che pezo . . .
        L’abbiamo scampata bella alle elezioni federali . . . .
        ….
        ….
        O no?

        • tony 6 Marzo 2015, 09:55

          @bogi probabilmente non sei molto attento quando leggi ..concentrati.

          • bogi 6 Marzo 2015, 11:09

            Aiutami, su cosa dovrei concentrarmi?
            Sono sempre disponibilie ad imparare.

          • bogi 6 Marzo 2015, 11:23

            Anche perchè il discorso delle 12 squadre proprio non lo capisco.
            Adesso ne abbiamo 10 di cui 2 sono in gravissime difficoltà economiche e tecniche per usare un eufemismo.
            Dici “se il movimento è sano e con appeal” . . ma il movimento non è sano e con appeal; le risorse sono poche; non ci sono giocatori di livello x per fare 12 squadre minimamente competitive.
            Alle spalle non abbiamo produzione di giocatori a sufficienza.
            Inizialmente bisogna ridurre il numero delle squadre ai livelli più alti e poi quando ottieni un campionato di un livello più elevato aumenti piani piano.
            In francia hanno 14 squadre ma ne avevano 12 fino ad un paio di anni fa.
            E dietro hanno dei campionati di 2a e 3a serie che sono superiori di gran lunga la nostro.
            Ed un movimento che non può minimamente essere paragionato al nostro.

          • San Isidro 7 Marzo 2015, 00:46

            “In francia hanno 14 squadre ma ne avevano 12 fino ad un paio di anni fa”, scusa, ma che stai dicendo?

        • albe 6 Marzo 2015, 10:02

          Io invece trovo il commento di tony molto molto interessante, soprattutto perche porta anche il parere di chi sta sotto, ed aggiungo per una volta…

          • mezeena10 6 Marzo 2015, 10:09

            stesso!

      • gsp 6 Marzo 2015, 11:21

        Sui 12 invece che 6 per me é tutta questione di budget. Se le sei avessero un budget da 4mln avrebbe senso, ma si torna ai soldi fir che sono giá pochi e sarebbero meglio spesi altrove. Per altri 4mln, produrrebbe meglio una terza franchigia (che non sto proponendo). L’idea che I soldi attuali dei 12 si concwbtrano su 6 non ha mai avuto molto senso per me.

        Sul fatto che gli allenatori dell’eccellenza non vedrebbero bene i giocatori che arrivano dalle celtiche il venerdi ricordo un articolo qui (o dall’altra parte) dove uno allenatore d’eccellenza non li voleva e l’altro si. Uno dei due era Frati, ma non ricordo chi fosse a favore e chi meno.

  7. cassina 6 Marzo 2015, 10:09

    Mario sei un grande! avanti con i giovani e con gli stanieri che hanno voglia di fare da chioccia ai nostri ragazzi ma non solo sul campo anche fuori!

  8. albe 6 Marzo 2015, 10:17

    Forse vado un po OT ma secondo me si sbaglia un po il punto da cui si guarda il problema…
    Da quello che si vede, anche attraverso i giovani lanciati ed i vari PP utilizzati, sembra che i prospetti buoni ci siano ma manchi la possibilità di far fare i professionisti (con tutto quello che ne segue in termini di preparazione) a questi ragazzi…. Problema chiaramente legato alla mancanza di risorse finanziare, infatti le uniche vere arrivano dalla FIR via il 6N.
    Il mio punto quindi é: il problema oggi non é, anche, il fatto che i club non siano strutturati per far un vero lavoro di marketing? Non bisognerebbe investire in questo senso? E non penso solo alla FIR che deve sicuramente promuovere il rugby a livello globale ma proprio ai club e alle azioni che non hanno più (mai) fatto sul territorio.
    Ed infatti, e lo dico da veneto, non filofederale, residente all’estero, mi sembra che i due più bravi “commerciali” che il rugby italiano abbia avuto sono riusciti a diventare presidenti federali…

  9. Da 6 Marzo 2015, 10:25

    Tante parole.. Ma quando avremo i fatti? Quando cambieremo le regole così che i nostri giovani possano finalmente crescere in maniera ottimale?

    • mezeena10 6 Marzo 2015, 12:06

      Goosen parla poco e lavora tanto..
      Non è sui giornali spesso..
      Oltretutto ha cognizione di causa, è una vita in Italia..
      Piuttosto mi chiederei come mai un altro addetto ai lavori (di comprovata esperienza) sottolinei questi aspetti..

  10. Andrea B. 6 Marzo 2015, 10:49

    Articolo molto interessante e con molti spunti, leggendo i commenti qua e là mi viene da fare una considerazione sui permit. Allora…se vengono chiamati “alla bisogna” come adesso non va bene, perché fanno un giretto o poco più (anche se qualcuno con potenzialità riesce a tenere botta in campo)…se invece un gruppo allargato di giocatori si aggregasse alle franchigie e si allenasse stabilmente al livello Pro e scendesse in Eccellenza se non convocato non andrebbe bene uguale, perché arrivare il sabato “spaccherebbe il gruppo…”
    Ragazzi…sembra di essere alle riunioni di condominio! Tanto non si accontentano mai tutti…si decida cosa sarebbe meglio per il movimento e si vada avanti
    Fare sistema …dura per i campanili, però sembra l’unica soluzione per l’italrugby.

  11. Alberto da Giussano 6 Marzo 2015, 11:03

    Goosen è un sudafricano e vive il rugby secondo il suo breackdown. Francamente non vedo quale luce si sia accesa.
    Il problema dei progetti “perfetti” è stabilire qual’è il primo passo da fare.
    @Therock ha ragione, superare lo spirito campanilistico ( nele bene e nel male) non mi pare sia nelle corde del rugby italico di oggi.

  12. Ricky1966 6 Marzo 2015, 11:04

    Secondo me, modesta opinione, si potrebbr strutturare il campionato Eccellenza con 8 squadre, normali non franchigie, promossi e bocciati, più due U20 delle due franchigie celtiche, che ovviamente non vincono r non retrocedono, ma si fanno le ossa.
    In aggiunta i permit su e giù.
    I Eccellenza le squadre potrebbero anche essere franchigie territoriali per quelle zone meno tradizionali.
    Come già detto in altro ambito, se le Zebre diventano Pretroriane, sarebbe una buona cosa, magari appunto spostando le FF.OO. a Milano o Torino.

    • soa 6 Marzo 2015, 11:15

      Le FF. OO. le possiamo spostare solamente perchè sono un’anomalia del sistema. Stiamo parlando del massimo campionato nazionale.
      Per quanto riguarda il resto, son d’accordo.

    • gian 6 Marzo 2015, 12:06

      volendo fare l’avvocato del diavolo, le due U20 giocano da “neutre” il campionato, io società potrei dire:
      1- a me le accademie sono capitate quando avevano tutti i giocatori e mi hanno battuto (e l’arbitro, vedessi che roba, pur di conservare i gioiellini), al mio vicino di casa gli sono capitate durante il 6N in cui giocavano senza i nazionali e i richiamati in franchigia e si è portato a casa 5 pt, GOMBLOTTO!
      2- non fanno punteggio?! gli mando contro l’U15 così mi risparmio i giocatori
      attenzione ad inserire squadre non partecipanti alla competizione 😉

      • Ricky1966 6 Marzo 2015, 14:07

        Le U20 non fanno punti le altre si, cioè a fine campionato abbiamo U20 della celtica prima, U20 dell’altra celtica seconda e Terza il Petrarca, il campionato lo vince Petearca (dovrebbe essere così un’anno si e l’altro pure dice il mio cuore petrarchino) l. Lo stesso se le due U20 fossero ultime e terzultima una “normale” per esempio il Calvisano, in A va il Calvisano! Chiaro?!?!?

        • Ricky1966 6 Marzo 2015, 14:14

          P.S.: Esistono regolamemti sportivi che impongono alle società sportive di schierare la migliore formazione possibile, quindi salvo rari casi di forza maggiore, mi sovviene un’esempio drammatico calcistico la tragedia di Superga, una Federazione sportiva seria potrebbe attuare la cenaura, fino alla penalizzazione, alle società che facessero la “furbata”!

    • San Isidro 7 Marzo 2015, 01:15

      premesso che le Fiamme a Milano ci sono già state nel biennio ’85-’87, mi spiegate perchè cavolo se ci fossero i Pretoriani il prossimo anno andrebbero spostate le Fiamme da Roma? Ma dove sta scritto? Secondo quale logica? Sennò poi dopo a Roma ci sarebbero troppe realtà? E allora in Veneto? Le Fiamme sono nella capitale da quasi 30 anni, saranno anche un team statale, ma ormai sono ben intengrate nel tessuto ovale capitolino con tanto di giovanili sul territorio, inoltre hanno il proprio impianto rugbystico (campo, tre tribune, club house, ecc) nell’apposito centro delle FF.OO all’interno della Caserma Gelsomini, in poche parole hanno una loro casa…spostarle altrove significherebbe spendere anche altri soldi per ricreare una loro struttura, e con quello che è stato fatto a Roma poi che si fa?
      Mi auguro vivamente che le Fiamme continuino a rimanere nella capitale con o senza franchigia celtica…

  13. soa 6 Marzo 2015, 11:36

    L’eccellenza è già di fatto a 8 squadre. Analizzando la situazione, abbiamo un panorama eterogeneo con San Donà che con 400k € di budget si gioca i playoff (tanto di cappello), Rovigo con un budget di 1,5 mln e le Fiamme Oro che, vista la penuria generale, allestiscono una squadra competitiva.
    A questo punto la domanda è cosa vogliamo essere: o perseguiamo la strada celtica o quella interna, in ogni caso l’eccellenza, per come la vedo io, deve subire un downgrade.
    Se si continua col pro12, l’eccellenza accetta il suo ruolo di serbatoio, si fanno i permit che vanno su e giù e le squadre d’eccellenza tesserano meno giocatori proprio perchè devono tener conto dei giocatori che scendono dalle celtiche. Non ci vedrei male neanche un bel tetto spesa a 4-500k €.
    Se vogliamo uscire dalla celtic, investiamo sulla formazione giovanile, evitando di riversare i soldi che spendiamo adesso su 8 squadre che avranno un budget ridicolo di 2-3 mln a testa se va bene. Anche qui, un bel tetto spesa e non se ne parla più.

  14. cla 6 Marzo 2015, 11:49

    facciamo pure che ognuno dice il cazzo che gli pare, pure goosen, che non sa manco di cosa parla. Zanusso fantastica eccezione? Sara’, ma i fatti dicono che e’ stato buttato li un pilone di 20 anni semi sconosciuto e ha fatto subito bene. Secondo me arrivano anche troppo tardi, a20 anni devi essere gia’ in una delle 2 franchigie, se sei forte, non capisco a cosa serve farlo giocare in eccellenza fino a 22-23 anni

    • albe 6 Marzo 2015, 11:53

      Ed in effetti anche bacchin, e non si è dovuto “nasconderlo” tra i 3/4

    • Rabbidaniel 6 Marzo 2015, 12:39

      Se ci fosse un collegamento vero tra i livelli a 20 anni potrebbero essere provati nelle finestre internazionali.

      • malpensante 6 Marzo 2015, 14:51

        Basterebbe che a 18 giocassero con i seniores e non facessero solo panchina dietro quelli vecchi, marpioni e sicuri per l’andazzo. Dieci falli e tre fischiati, tempo effettivo dieci minuti ogni 40, e per ogni mischia ci sta un pisolino.

  15. gian 6 Marzo 2015, 12:28

    direi che, come al solito, ci sono spunti buoni e meno buoni, sicuramente la sua proposta sarebbe la più fattibile con il sistema attuale (con tutti i limiti), sui giocatori, invece, non sono del tutto d’accordo.
    1- due anni per formare un giocatore – se lo vuoi fatto e finito sono d’accordo, ma è una scelta dello staff, non è una regola d’oro
    2- il 3/4 lo nascondi il mischiarolo no – forse 10 anni fa, adesso il mischiarolo può fare 30min (ci sono talmente tanti cambi a disposizione) e se ha il fisico e la tecnica di base può farsi vedere, il 3/4, con gli impatti e le linee di corsa che ci sono adesso, in 20min rischia di rovinarsi la carriera facendo un disastro anche se non è male
    3- zanusso e altri sono eccezioni – con calma, eccezioni fino ad un certo punto, probabilmente hanno performato più e meglio di quanto era lecito e normale aspettarsi, hanno dimostrato una maturità di gestione interessante e superiore alla media, ma non sono delle mosche bianche, tornando al punto 1, se i ragazzi li provi e li butti dentro su 10 uno o due saranno delle sorprese, 3/4 si adatteranno in fretta (una stagione, vedi entrambi i sarto alle zebre), 3/4 ci metteranno il paio d’anni di cui sopra, i rimanenti non saranno all’altezza, è sempre successo, ma se decidi che ambrosini non entra in campo fino a quando non è carter, abbassi queste medie in maniera mostruosa e i pochi che finiscono dentro più per caso/necessità che per altro, o diventano i fenomeni statistici o fanno subito flop
    campionato: forse sarei anch’io per un campionato dilettanti sul modello serie A con più squadre (gironi da 8/10/12 con un tetto massimo di budget, quindi) di club ed una eccellenza semipro senza retrocessioni da 6/8 squadre, per iniziare, di superclub o franchigie territoriali/regionali collegate alle società dilettantistiche, con garanzie certe economiche e di strutture, “accademia ” U18 collegata e collegamento diretto con una squadra di pro12 che abbia la gestione di un’accademia U20 con doppio tesseramento di tutte le rose in entrambi i sensi, regole precise sui giocatori (giovani e stranieri) su cui basare finanziamenti e la possibilità di far entrare nel torneo, ogni anno, altre squadre che abbiano i requisiti.
    in questo modo si avrebbe un piano B in caso di uscita dal pro12, un gradino serio pre pro12, si concentrerebbero i migliori giocatori e il domestic rimarrebbe “campanilistico” dall’A in giù e più interessante per sponsor e media nell’eccellenza

    • Rabbidaniel 6 Marzo 2015, 12:41

      Hai detto tutto, concordo e mi risparmio le righe da scrivere 😛

      • malpensante 6 Marzo 2015, 14:57

        Io dico solo che se fai un campionato a gironi fai senza l’Eccellenza. Fai il girone finale nazionale a 6-8 squadre e festa finita. La chiave è il tetto ai budget, e tanti soldi a chi partecipa e fa bene nei campionati u16 e u18 al posto delle accademie condominiali

    • lexv 6 Marzo 2015, 19:22

      Sul campionato praticamente concordi con me e San!

  16. electrocase 6 Marzo 2015, 12:55

    Considerata la situazione attuale quasi qualunque cambiamento che abbia a cuore una seria programmazione giovanile (e con essa intendo anche le modalità di esperienza al livello superiore) è una formazione dei tecnici di livello superiore, sarebbe rivoluzionaria.
    Sul campionato a 12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2 squadre non ho più voglia di dire nulla.
    Attenzione alle territorialità e a non emarginare alcune macro aree “povere”
    Non è affatto un problema di campanile
    Ha a che fare con la straordinaria funzione sociale ed educativo che ha questo sport
    Io continuo a sognare per l’eccellenza una organizzazione per macro aree (3-4)
    Scontro finale tra campanili!!!!
    Scuola necessaria per accedere alle corrispondenti franchigie
    Concordo, non a 25 anni……

  17. tunga 6 Marzo 2015, 13:02

    Non concordo su nulla
    Eccellenza a 12
    Con anche le under 20 campionato 20 a 16 squadre le 12vpiu le migliori 4
    tre franchigie abbinate ognuna a 4 squadre con permit continui sempre aperti messi in una rosa con 2 finestre. Inizio e meta stagione i permit poi tutti in naz emergenti…..vado avanti….

    • ginomonza 6 Marzo 2015, 13:09

      Se poi facciamo 14 squadre diventa anche schifezza 🙁

    • Pesso 6 Marzo 2015, 13:37

      Dove li trovi i giocatori per mantenere un livello decente di gioco? Guarda l’Eccellenza di adesso, ci sono 8 squadre più due che non reggono…dove le trovi altre 4 per arrivare a 12? Chi ci gioca? Chi ci mette i soldi?

      • San Isidro 7 Marzo 2015, 01:22

        se ci fosse un’Eccellenza più amatoriale (non dal punto di vista del gioco, ma dal punto di vista economico) si potrebbe fare anche a 18-20-24 squadre suddivise in gironi territoriali all’inizio e poi una seconda fase nazionale…

  18. tunga 6 Marzo 2015, 13:12

    Questa è la tua opinione

  19. tunga 6 Marzo 2015, 13:14

    Il livello attuale non è altissimo ma ci sono moltissimi giovani eta media buona il problema attuale sono societa debolissime e poco strutturate allenatori mediocri

  20. dasvidania 6 Marzo 2015, 14:18

    di solito leggo tutti i commenti perchè mi piaccciono i vostri pareri e imparo molto anche da quelli…ma questa volta mi è bastata la lucidità di queste dichiarazioni….fantastico Goosen

  21. San Isidro 6 Marzo 2015, 14:51

    Ridico quanto detto tempo fa sull’argomento…
    L’idea di un campionato a franchigie zonali non mi piace, nè mi piacerebbe un torneo a 6-8 club (sarebbe di una noia mortale!), nè un campionato senza retrocessioni…lo vogliamo capire che parallelamente al professionismo della Pro 12 non si può organizzare un campionato competitivo interno? 12-10-8 il livello dell’Eccellenza non cambia…
    Se si restasse in Pro 12 mi piacerebbe una dimensione club più amatoriale di quella attuale…Eccellenza a 24 squadre con tre gironi territoriali da 8 e poi le le migliori 14 (le prime 4 di ogni girone + le 2 migliori seconde) danno vita ad un Top 14 nazionale (FIR Top 14) da giocarsi in gara secca e play-off alla francese…oppure Eccellenza a 18 squadre con 3 gironi da 6 e Super 10 finale, comunque l’aggiunta di una seconda fase sarebbe davvero stimolante e interessante a mio avviso…i club dell’Eccellenza esclusi dalla seconda fase danno vita ad un altro torneo con i migliori della serie minore e così via…
    E poi tornare a dar vita alle selezioni locali, fare un torneo per selezioni zonali strutturato su più divisioni con i migliori giocatori dei club di un determinato territorio, ad es: Pretoriani (provincia di Roma), XV della Serenissima (provincia di Venezia), Sicilia Orientale, Liguria, ecc…
    Legare le accademie alle franchigie e smantellare tutte le altre, dare i fondi ai club per la formazione…

  22. electrocase 6 Marzo 2015, 15:13

    san
    se ti riferisci al mio commento
    non intendevo franchigie zonali
    ho già detto che per me le due franchigie vanno benissimo
    treviso, zebre, pretoriani o lupi che siano
    (anche se di fatto oggi zonali lo sono in quanto raccolgono solo i tifosi di quell’area o di ex squadre dell’eccellenza)
    In passato avevo in realtà immaginato che le franchigie fossero quasi piccole nazionali nelle quali far transitare (o restare) il meglio del rugby italiano. Ma questo è un altro discorso.
    per l’eccellenza zonale ed il ritorno dei campanili, al di là delle modalità e del numero, ho già detto.

    • San Isidro 6 Marzo 2015, 15:18

      no, non mi riferivo a te, ma dicevo in generale…

  23. electrocase 6 Marzo 2015, 15:19
  24. electrocase 6 Marzo 2015, 15:33

    Secondo me San sei diventato azionista dell’Aquila Rugby
    Arrivato un altro argentino; Ezequiel Cortés dai Los Tarcos Tucuman….

    • San Isidro 6 Marzo 2015, 15:38

      giuro che non lo sapevo…comunque i Los Tarcos sono lo stesso club di Romulo Acosta…

      • vecchio cuore neroverde 6 Marzo 2015, 16:38

        ezequiel cortes
        Parente di lupo ezechiele e di edmond cortes, conte di montecristo ?
        Speriamo sia forte almeno quanto Acosta, di cui si narrano mirabilie

        Passando a cose piu’ serie
        San Isidro sabato si è notata la Tua assenza al Fattori
        Avevi annunciato la presenza e ti era stato organizzato uno speciale terzo tempo, con tanto di finto vescovo con papalina
        Alla prossima
        Ma non ti sei perso nulla
        i 19 spettatori del Fattori hanno pianto piu’ per l’assenza che per la sconfitta, cui ormai sono abituati

        • lupo 6 Marzo 2015, 17:48

          edmond cortes, conte di montecristo?
          joachim dantes, principe del ballo

          • vecchio cuore neroverde 6 Marzo 2015, 19:49

            azz, l’ho detta grossa

        • San Isidro 6 Marzo 2015, 17:57

          ahah…ciao vcn, dai mettiamo da parte le ruggini passate…
          comunque con amici romani (e non solo) si pensava di fare una trasferta a L’Aquila entro fine stagione…ho controllato il calendario e, a parte domani, i neroverdi al Fattori devono giocare ancora con Fiamme, Prato e Petrarca…una di queste cercheremo di esserci, mi raccomando preparate una calorosa accoglienza e chiamate il vescovo…
          pensando alla cose serie, dove ci consigli di andare ad abbuffarci? si dice che dalle parti vostre la polenta sia molto buona…chi è il mitico Emilio di cui parlate molto delle sue frittate?
          Comunque ti ringraziamo per il tuo appoggio alla LOV…

          • vecchio cuore neroverde 6 Marzo 2015, 19:18

            ma quali ruggini ! era un innocuo caxxeggio estivo
            Peraltro devo ribadire, avendolo già fatto, che mi inchino alla tua conoscenza del rugby de la pampa.
            Nessun appoggio alla LOV però. Sono eretico e gran peccatore

            per la gita voi prenotatevi
            emilio sino a 300 uova di frittata regge l’urto.
            Il Vescovo è sempre disponibile, basta confessarsi prima e, soprattutto, dopo la partita

          • San Isidro 6 Marzo 2015, 23:26

            ok, allora avevo frainteso io, non importa, roba passata…
            ti ringrazio per l’apprezzamento, ma la mia è solo una passione, spero un giorno di poter vedere dal vivo quel rugby…
            cercheremo di organizzarci per il Fattori e ti faremo sapere…

          • Sergio Martin 7 Marzo 2015, 00:16

            … e sempre Forza Quatrani!

  25. tunga 6 Marzo 2015, 15:36

    Forse non e chiaro che lo spirito collaborativo degli anglosassoni con la nascita delle franchigie da noi non succede.
    infatti
    Noi mica abbiamo le provincie. Anzi le aboliamo……benetton e zebre sono un entita unica e noi che siamo degli individualisti non faremo mai forte le franchigie a discapito dei club

    • soa 6 Marzo 2015, 15:43

      Le provincie (irlandesi) sono più simili alle regioni (correggimi @stefo se ho detto minchiate), mica come le provincie nostre che, peraltro, sono superflue visto che le loro funzioni potrebbero benissimo essere svolte dai comuni.

  26. zattozatto 6 Marzo 2015, 19:44

    Esempio calciofilo: a Roma, De Rossi e Aquilani hanno debuttato perchè la Roma non ha potuto fare mercato per 18 mesi, se avesse potuto farlo avrebbero mai giocato in prima squadra? La stessa cosa nel Rugby…..

  27. vecchio cuore neroverde 6 Marzo 2015, 19:54

    P.S.:
    la migliore polenta del territorio è quella della madre di electrocase
    ma è territorio off limits, riserva di caccia di pochi eletti
    ma un bel pre-gara alimentare si puo’ organizzare
    tanto la bile prodotta nel vedere la gara dei neroverdi consente immediata digestione
    (e rende necessario il vescovo, per i peccati verbali commessi)

  28. electrocase 6 Marzo 2015, 21:00

    Ah ah
    San ha perso la strafamosa salsiccia pazza di Giampietri e Emilio
    Io ho dovuto mangiare anche la sua porzione: 83 cm

    • San Isidro 6 Marzo 2015, 23:37

      come detto su, vi faremo sapere quando ci organizzeremo per il Fattori, magari ci facciamo una gran mangiata prima o dopo la partita…

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