Cheika apre le porte dell’Australia: “In nazionale chi gioca all’estero”

Il ct in una intervista dice chiaramente che vuole chiamare tra i wallabies chi se lo merita, non importa dove gioca

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

L’Argentina va verso una politica di rigidità verso le convocazioni per la nazionale con i giocatori che per vestire la maglia biancoceleste dovranno giocare in patria, ma c’è qualcuno che presto potrebbe fare il percorso inverso. Il ct della nazionale wallabies Michael Chieka ha infatti pubblicamente aperto alla chiamata in nazionale anche per i giocatori che militano “overseas”, come dicono down under, ovvero in Giappone e in Europa.
A stuff.co.nz il tecnico non si nasconde dietro alle parole: “Chiamare in nazionale chi gioca all’estero? Penso sia normale. Non importa se uno ha un contratto da uno o tre o dieci anni oppure se ha un contratto qui in Australia che magari scade a dicembre. Non vedo ragioni per non convocarli”.
Adam Ashley-Cooper, James Horwill, Will Genia e Sekope Kepu, i giocatori del giro della nazionale wallabies cioè che hanno firmato contratti con club europei (e c’è Bernard Foley che dovrebbe andare a giocare in Giappone) per il dopo Mondiale inglese, sperano e incrociano le dita: quella di non convocare gli atleti che giocano in squadre non australiane non era infatti una regola dell’ARU ma più una prassi stabilita dai ct e approvata dalla federazione, ma nulla che non si possa cambiare.

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