Sudafrica e rugby maledetto: altro caso di malattia del motoneurone

La patologia neurologica ha colpito Danny Delport, ex giocatore di Natal Sharks

COMMENTI DEI LETTORI
  1. IL GRANDE NELLO 27 Gennaio 2015, 11:13

    casi come questo devono far pensare e riflettere,perchè forse non si tratta solo di coincidenze e casualità.
    faccio gli auguri di una possibile guarigione a delport.
    a proposito,l’articolo è incompleta perchè nella lista manca ruben kruger.mitico flanker dei bulls di pretoria e degli springboks,vinse anche la coppa del mondo del 95.Se ben ricordo è morto pochi anni fa di tumure,non aveva nemmeno 40 anni.

    • kinky 27 Gennaio 2015, 16:03

      azz pure Kruger è morto?!? proprio non lo sapevo, quanto mi piaceva!

  2. Thunderstruck 27 Gennaio 2015, 11:30

    Oltre alla patologia simile, la cosa inquietante è la più o meno vicinanza cronologica degli eventi, impossibile da reputare casuale.
    La federazione sudafricana deve fare chiarezza immediatamente su cosa abbia accomunato questi atleti a tal punto da provocare loro una malattia così terribile. Anche perchè a questo punto altri rugbisti sarebbero in forte rischio. Spero che, qualora la si voglia davvero intraprendere, questa strada non porti a spiacevoli verità su sostanze assunte ecc…
    Non dico altro.

    • ginomonza 27 Gennaio 2015, 12:40

      Ecco sarebbe meglio invece non dire niente!
      Sapete quanta gente giovane muore di cancro oppure di ala senza aver mai fatto sport o assunto chissà che cosa?

      • Katmandu 27 Gennaio 2015, 12:57

        Gino appunto perché non é una malattia “comune” e perché colpisce in maniera sproporzionata una determinata fascia di persone andrebbe studiata. Senza sospetti di sorta ma magari, che ne so ipotizzo io, son naturalmemte “portati” per via del loro codice genetico, piuttosto che altri fattori ambientali scatenanti, si sa troppo poco e ci sarebbe bisogno di portarsi avanti, se non per noi almeno per chi verrà

      • mezeena10 27 Gennaio 2015, 13:39

        Gino devi guardare all’incidenza nella popolazione di riferimento..in questo caso,quella de rugby saf, ha un’incidenza molto superiore alla popolazione non saf e non sportiva..
        Spero di esser stato chiaro..

        • mezeena10 27 Gennaio 2015, 13:40

          incidenza superiore rispetto a etc..

          • ginomonza 27 Gennaio 2015, 14:41

            @mez non me lo aspettavo, proprio da te.
            pretendi prove per l’affaire francese ma sei sicuro del SA?
            fino ad ora non c’è prova scientifica che dimostri il legame sicuro.
            @Kat : io non ho detto che non si debba studiare ho solo detto che sarebbe meglio dire niente perché non sappiamo.
            Ma la mia è solo un opinione.

            Che poi il rugby per la peculiarità di questo sport possa facilitare l’insorgere di alcuni tipi di malattie può essere vero.

            Mia madre è morta di Alzheimer e sembra, ripeto sembra, sia insorto a seguito di una rovinosa caduta dove ha sbattuto violentemente la testa.
            Però dico sembra e ripeto sembra.
            Garantisco che non si è mai drogata.

          • Thunderstruck 27 Gennaio 2015, 14:55

            @gino se leggi il mio commento ha un tono dubitativo e scevro da certezze, non di condanna. Scrivendo che “la Federazione deve fare chiarezza” non vuol dire creare allarmismi nel loro movimento sportivo o nella società stessa sventolando ai 4 venti che in Sudafrica esiste un enorme problema SLA (?!) ma indagare al fine di…
            Poi ho chiuso dicendo che “SPERO che le indagini non conducano all’assunzione di certe sostanze…”. Non era una sentenza.
            Però converrai che questi casi similari non siano normali, idem che provengano soprattutto da lì e per di più riguardino una generazione ben precisa di atleti. Tanti indizi fanno una prova. Va solo scoperto quale sia e accertata.

          • Hullalla 27 Gennaio 2015, 16:45

            @gino
            Finora sappiamo solo che, statisticamente, per certe malattie sembra che essere rugbysti di alto livello (soprattutto in certe nazioni) sia un fattore di rischio.
            La domanda sorge spontanea: sta indagando qualcuno su questa cosa o no?
            Altrimenti non ci saranno mai prove ne spiegazioni di alcun genere in alcun senso.

          • mezeena10 27 Gennaio 2015, 21:59

            gino io parlavo di campione di incidenza rispetto ad una determinata popolazione, in questo caso quella rugbystica sudafricana, di epidemiologia..
            cioè come si studia l’ incidenza, la distribuzione e la frequenza di determinate patologie, col supporto di casistica, statistica etc..
            non ho detto che penso siano tutti dopati o meno..
            da un punto di vista scientifico è una questione interessante, sarebbe necessario pero approfondire..
            come mi da da pensare l’ incidenza di malattie simili nei calciatori della fiorentina anni 70 ad esempio..guarda quanti di quella squadra si sono ammalati di sla o simili..
            dare opinioni solo su dati oggettivi, fare congetture o creare sospetti son buoni tutti..

  3. Katmandu 27 Gennaio 2015, 12:49

    Quello che impressiona di più é che son sempre sudafricani che han giocato ad alto livello, pochi asutraliani, meno AB ed europei, spiace ovvio per il giocatore e soprattutto per chi gli sta vicino, ma sembra strano che l’incidenza delle malatite gravi vengano da li

  4. Gianangelo 28 Gennaio 2015, 08:19

    Mettiamola così: visto il fisico statuario di alcuni atleti, SA e non, viene da pensare che facciano tanta (MA TANTA) palestra……

  5. fracassosandona 28 Gennaio 2015, 12:50

    Per me è colpa del gesso con cui segnano le linee nell’emisfero sud.
    😎

  6. giorgino 28 Gennaio 2015, 13:43

    Il doping è un problema serio, anche nel rugby.
    Quello che sta succedendo in Sudafrica è sconvolgente. In medicina gli studi epidemiologici si eseguono proprio così: si scopre un’incidenza di una certa malattia più elevata della media in certi soggetti e se ne cercano le cause. Tutti quei casi nei top player SA non possono passare inosservati, la SAF farà, spero, tutte le ricerche del caso.
    Il fumo è un forte fattore per l’insorgenza del cancro ai polmoni e non serve a nulla controbattore a questa evidenza scientifica portando casi di persone che hanno contratto detta malattia senza aver mai fumato una sigaretta.
    Detto questo, a mio parere, nel rugby bisognerebbe prendere posizioni più nette conto il doping: troppi occhiolini, troppi pronti ricorsi alla malasorte per giustifcare malattie rare, i pochi che denunciano tacciati di tradimento ed emarginati, ecc…
    Non dimentichiamo poi l’incolumità messa a forte rischio dei giocatori che non fanno ricorso al doping e che, gioco forza, dispongno di fisici meno impattivi. Sinceramente trovo assordante il silenzio che c’è in giro sul doping, in particolare nel mondo del rugby.

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