Roland De Marigny: le basi sono fondamentali, chiedete ai ragazzi dell’Accademia…

Al termine della sfida contro Munster abbiamo intervistato il nuovo skills coach delle Zebre

COMMENTI DEI LETTORI
  1. malpensante 14 Gennaio 2015, 09:11

    Siparietto pre Munster: riscaldamento, tentativi di Padovani di calciare in drop addosso a Roland, circa 35 metri, lato corto del campo. Su una ventina non più di 5 nel raggio di 5 metri. Addosso: nessuno. Buon lavoro.

    • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 09:16

      Almeno, forse, comincia un lavoro. Ciò che è incommentabile è perchè, nessuno ci ha pensato prima.

      • gsp 14 Gennaio 2015, 09:26

        Pienamente daccordo AdG.

      • Stefo 14 Gennaio 2015, 09:28
        • ginomonza 14 Gennaio 2015, 09:51

          Tutto merito di Cavinato ? 🙂 🙂 🙂

          • mezeena10 14 Gennaio 2015, 09:55

            Calvinato, please.. 😀

          • Hullalla 14 Gennaio 2015, 12:52

            Credo che il problema sia piu’ generale e sia da mettere in relazione col fatto che le nostre franchigie (entrambe) hanno meno di meta’ del personale tecnico che hanno gli altri.
            Evidentemente non ne abbiamo bisogno, no?

          • HumptyDumpty 14 Gennaio 2015, 12:58

            hullalla, non e’ la quantita’, ma la qualita’ del personale tecnico che fa la differenza

          • Stefo 14 Gennaio 2015, 13:16

            Cia humpty, hai ragione che la qualita’ conta pero’ non e’ neanche che un allenatore faccia tutto o possa fare tutto, tecnici specializzati nelle diverse aree di gioco sono ormai la normalita’ nel mondo pro e fa strano che ci sia arrivati con cosi’ tanta calma…insomma inutile lamentare che i piazzati sono un problema se non hai un tecnico che lavori coi ragazzi, inutile lamentarsi che sui bd vengono messi sotto, si vedono penalizzati dagli arbitri se non hai uno che ci lavora, inutile l’anno scorso lamentarsi che la mischia non capiva niente delle nuove regole se non c’era qualcuno che gia’ da”estate ci avesse lavorato…poi ovvio che devi pescare bravi tecnici ma non avere nessun tecnico e’ alquanto assurdo.

          • HumptyDumpty 14 Gennaio 2015, 14:49

            E come non darti ragione Stefo, pero’ personalmente preferisco non avere un tecnico piuttosto che averne uno che non e’ in grado di svolgere il suo compito. Non conosco De Marigny, ma se lui ha insegnato all’ Accademia, la stessa dove escono i nostri giovani giocatori (carenti di skills), non vedo che benefici potra’ apportare, se non quella di dire: vabbe’ ci abbiamo provato. Per me non e’ provare, per me e’ un prendere in giro i giocatori.

      • mezeena10 14 Gennaio 2015, 09:54

        concordo..
        avrei da ridire semmai sul doppio ruolo..
        non penso possa fare al meglio entrambi..
        staremo a vedere!

        • malpensante 14 Gennaio 2015, 10:14

          Secondo me invece è un buon esempio di come ottimizzare le cose. Tra l’altro non vedo cosa impedisca alla FIR, visto che è tutta roba sua, di integrare la Francescato in orbita zoo, con uno staff unico.

          • bak 14 Gennaio 2015, 10:19

            giusto mal, anch’io ci pensavo; è una cosa così naturale…

          • gsp 14 Gennaio 2015, 10:35

            Concordo, de Carli che fa durante le pause della nazionale?

          • mezeena10 14 Gennaio 2015, 19:16

            prima o poi a furia di sentirselo dire lo faranno!

        • Hullalla 14 Gennaio 2015, 12:53

          Su questo tutto sommato sono in disaccordo anch’io: per me ha senso che l’allenatore degli skills sia un ponte tra le giovanili e la prima squadra.

  2. GiorgioXT 14 Gennaio 2015, 10:51

    Certo che De Marigny è stato un ottimo giocatore , ed ha di sicuro molto da insegnare ; ma sul gioco al piede mi ricordo con terrore in nazionale le sue rimesse “corte e sicure” :-/

    • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 11:01

      Al di la delle sue abilità personali, sarebbe fondamentale che avesse l’occhio per vedere gli errori di impostazione dei calciatori che segue e , di conseguenza fosse in grado di far eseguire esercizi specifici di miglioramento. Ma qui è molto più bravo di me @mez, nelle spiegazioni tecniche.

      • gsp 14 Gennaio 2015, 11:30

        gia’ la differenza nell’approccio mentale sarebbe un passo avanti. individuare gli errori e cercare di limarli, lavorare sui dettagli con costanza.

        certo uno si chiede che c…o fanno in queste accademie. e soprattutto perche’ cose elementari tipo avere un tecnico della mischia o delle skills diventano idee rivoluzionarie.

        • Hullalla 14 Gennaio 2015, 12:57

          Veramente anche nella Nazionale maggiore dell’era Brunel non abbiamo avuto un allenatore dedicato alla mischia fino a qualche mese fa.
          Si vede che siamo troppo fenomeni.

          • gsp 14 Gennaio 2015, 13:04

            l’avevamo e l’abbiamo mandato via. ma noi nasciamo imparati. e Doussy e Mouneimne…

          • Stefo 14 Gennaio 2015, 13:11

            Su quello della Nazionale non e’ che non ne volessero uno volevano De Carli a tutti i costi o cosi’ io l’ho sempre capita…che fosse Brunel o la Fir ad avere quel tipo di posizione neanche l’ho mai capito.

        • mezeena10 14 Gennaio 2015, 19:27

          gsp è necessario intervenire prima che arrivino alle accademie..la dovrebbero rifinire il bagaglio tecnico..
          da poco vi ho detto che tra oltre 200 ragazzi e bambini che abbiam qui solo 2 o 3 sanno calciare con naturalezza il pallone..
          AdG io ricordo il giocatore, sul tecnico ho poco da dire se non valutare i risultati ottenuti da quando dirige le accademie..
          sui ragazzi purtroppo la maggior parte non sanno correre figuriamoci tenere in mano o calciare un pallone ovale..
          molto carenti gli schemi motori di base..
          difficile lavorarci su, occorre un lavoro immane..
          sugli esercizi specifici ce ne sono una marea, io coi piu piccoli utilizzo la palla tonda e le palline da tennis con quelli piu evoluti..ci vorrebbero 2 settimane per specificare, magari un giorno ne parleremo de visu..

          • gsp 14 Gennaio 2015, 20:11

            sono daccordo mez. il problema e’ che ci vuole anche dopo. dico una cosa ovvia e risaputa, ma Jonny Wilkinson ha avuto un kicking coach personale forse fine all’ultimo giorna della sua carriera.

          • mezeena10 14 Gennaio 2015, 21:19

            si ha lavorato in piu riprese con Dave Alred..che è lo stesso che ha impostato George Ford..
            ci vuole anche dopo, chiaro!
            pensa allo stesso Wilko o Carter stesso, durante gli anni di professionismo hanno cambiato piu volte il tipo di rincorsa, il tee..hanno perfezionato la tecnica con ore di allenamento, videoanalisi etc..
            eccome che ci vuole!

          • mezeena10 14 Gennaio 2015, 21:28

            anche Sexton mi pare..

          • HumptyDumpty 15 Gennaio 2015, 10:52

            Confermo Mez, Alred allena Ford, Sexton e anche Patchell (Cardiff), e la cosa interessante di questo kicking coach e’ che e’ anche mental coach, a mio avviso aspetto molto importante in un ruolo dove la pressione puo’ giocare brutti scherzi.

          • mezeena10 15 Gennaio 2015, 13:11

            ed è anche coach di golf hd..un verbo dello swing 🙂
            a golf e nel calcio del rugby!

      • malpensante 14 Gennaio 2015, 11:36

        Poi non è detto che un fenomeno sappia insegnare di default. Arrivato a un certo livello, se non hai chi ti segue, da solo più che consumare tomaie su tomaie e lavorare sugli automatismi non fai. Mica ti guardi mentre calci.

        • mezeena10 14 Gennaio 2015, 21:24

          ti videoregistri 😉

          • malpensante 15 Gennaio 2015, 09:55

            Tutte cose utili, ma l’occhio di un altro è diverso dal tuo e poi il video frega, a partire dalla profondità. E spesso con correzioni minime scopri il segreto di Fatima. La mia impressione è che con questi palloncini moderni non sia stabilissimo il risultato di pedate molto simili. #wallabymylove 🙂

          • mezeena10 15 Gennaio 2015, 10:48

            sicuro mal, ma quelli bravi davvero, a scovare il talento altrui e allenarlo al meglio, son veramente pochi..(nell’ alto livello)..
            sui palloni concordo, molto diversi tra le varie marche..e quelli veramente buoni costano un occhio della testa! il nuovo gilbert è oltre i 100 euro ad esempio..il revolution x è oltre 60..(un pallone vecchio di anni!)..
            sotto son tutti “palloncini” come dici tu..
            il wallaby era ottimo, quando non pioveva 🙂

          • malpensante 15 Gennaio 2015, 11:00

            Ma quando pioveva, dava il meglio di sé, proprio come i Wallabies davanti al bancone del pub. 🙂

          • mezeena10 15 Gennaio 2015, 13:12

            ahahahah li numeri 1 assoluti 🙂

    • william 14 Gennaio 2015, 14:03

      Solo io ho il ricordo di una lunga pedata invece?

    • balin 14 Gennaio 2015, 20:26

      Io ricordo una partita persa in Scozia con il buon Roland che continuava a sbagliare penalty, mentre dall’altra parte c’era Paterson …
      sarà che si ricordano più gli incubi che le cose normali … Comunque tanti auguri sinceri

  3. Francesco.Strano 14 Gennaio 2015, 11:02

    Lavoro sui passaggi…….
    E le linee di corsa /?? Come si prende la palla???? Lo dica ad oddiete

  4. gian 14 Gennaio 2015, 12:06

    e un paio di lezioncine anche ai mischiaroli, no?! non è che neanche loro abbiano delle manine fatate….

    • malpensante 14 Gennaio 2015, 12:23

      Servirebbe come il pane un tecnico per i BD, e mica solo allo zoo. Ma è il modo di fare professionismo in modo dilettantesco, e di risparmiare sul gas ma comprare la pelliccia.

      • ginomonza 14 Gennaio 2015, 13:42

        Pelliccia? Quella sintetica magari 🙂 🙂

        • malpensante 14 Gennaio 2015, 14:45

          Per quanto ridotti con l’accordo che aveva preso Melegari per gli Aironi 2, rispetto a Treviso ce ne sono ancora di importanti, e prossimo anno incluso.

  5. Katmandu 14 Gennaio 2015, 12:33

    “Mi è stato chiesto di lavorare durante la settimana con i trequarti, soprattutto focalizzando su skills e gioco al piede, ed ho accettato molto volentieri” bene ma i mischiaioli fan di quei ricicli…. Solito da noi si dice “pexo el taccon che o sbrego” se si sa che i 3/4 devono andare a pulire nei punti d’incontro perché i mischiaioli non posson fare anche il lavoro dei 3/4, faccio l’esempio della partita di munster, i moschiaioli cercavano anche l’intervallo non solo di sbattere dritto per dritto, ricordo pure un bel calcetto di una terza linea durante il match contro leinster, poi meta di F Jones che incorna dritto per dritto Leonard, ci vuole più competenza all’interno della squadra non solo sui 3/4, inoltre manca un tecnico dei punti d’incontro sia per Zebre che per TV

  6. ginomonza 14 Gennaio 2015, 13:46

    Non mi ricordo il nome ma il primo anno di Aironi un australiano se non erro aveva sollevato il problema della mancanza di staff adeguato.
    Sono passati 4 anni ..

    • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 14:02

      Se vuoi crescere devi copiare da chi è più bravo. E’ comunque inquietante scoprire che gli staff delle celtiche sono inadeguati. Probabilmente sarà anche un problema di budget, non discuto. Ma scoprie che si vogliono aprire sale operatorie senza anestesista e ferrista, fa, comunque, rabbrividire.

    • malpensante 14 Gennaio 2015, 14:42

      Marshall, NZ. Era agli Hurricanes, ma non so se c’è ancora. Il fratello aveva fatto bene ai Crusaders, con i Chiefs non l’ho mai visto.

      • mezeena10 14 Gennaio 2015, 19:15

        c’ è ancora mal, un paio di presenze a fullback in super rugby dall’ inizio..
        il fratello ai Chiefs ha giocato finche si è fatto male, nei Saders giocava spesso ed era spesso decisivo, mi è dispiaciuto quando è andato via..il prossimo anno sarà a Gloucester..
        sono due buonissimi giocatori..
        James ha capitanato Taranaki nella finale vinta di ITM cup quest’ anno contro i Tasman Makos del fratello, che ha fatto pure una capellata (intercetto di Ngatai e meta)..

        • vinicio 15 Gennaio 2015, 09:28

          Quanti anni aveva quando venne agli Aironi? L’impressione è che fosse molto giovane (forse troppo) per gestire una squadra che doveva partire da zero…
          Era cmq un giocatore di talento!

          • malpensante 15 Gennaio 2015, 10:06

            Piede inguardabile, ma aveva fatto decorosamente. Tenendo conto del disastro Mercier. Quando leggo le Orqueriadi, ricordarsi delle altre aperture passate per le celtiche. E pure guardare con gli occhi aperti quel che c’è, che è davvero pochissima roba almeno per il momento: Allan (il migliore, di un chilometro), Tengognocca e Padovani. Se poi leggo che il prossimo sia Buscema, mi arrendo e vado a farmi di stupefacenti, così forse lo vedo anch’io.

          • mezeena10 15 Gennaio 2015, 10:50

            credo una ventina..ora ne ha 25 mi pare..
            meglio da estremo per me, anche se ricopre bene anche lo spot di apertura..
            piede migliorato e di molto mal, ma non un granchè ancora..

  7. giobart 14 Gennaio 2015, 14:04

    Ha ragione le basi sono fondamentali, ma non puoi andar ad imparare ad un ragazzo di 30 anni come si placca, a questi livelli o sai fare oppure giochi in serie minori.

  8. 6nazioni 14 Gennaio 2015, 14:17

    tecnico federale dal 2011….. risultati sui ragazzi (*)?????????????

  9. tunga 14 Gennaio 2015, 14:46

    Ammazza che criticoni………..

    Però va detto che a tutti i livelli i nostri staff sono numericamente ridotti.
    Vedi anche eccellenza.
    Anche nella benetton non mi sembra che stiano meglio.

    • Hullalla 14 Gennaio 2015, 15:05

      anche la Nazionale.

      • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 15:13

        In nazionale , secondo me, gli staff “tecncici” non sono fondamentali. Servono gestioni tattiche e psicologiche soprattutto.

        • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 15:19

          Chiarisco meglio. Il tecnico dei calci, nei 5 allenamenti in cui ha il calciatore della nazionale, non credo possa fare molto. Il tecnico delle Skill , idem. Nei raduni pre partita, la nazionale deve soprattutto ritrovarsi come gruppo e lavorare sulle varie situazioni tattiche del game play ipotizzato dall’allenatore.

          • malpensante 14 Gennaio 2015, 15:32

            Non è che in giro per il mondo il tecnico lo paghi per fare 5 allenamenti e i raduni. Qui pare di sì, a partire dal primo.

        • Stefo 14 Gennaio 2015, 15:24

          AdG direi che l’assenza di un tecnico di mischia si e’ fatta sentire, l’esempio di untecnico specifico dei bd con Mallet si fece sentire…io noto come tutte le altre nazionali sono molto attente a chi assumono a supporto dell’head coach, non c’e’ dubbio che Edwards, Jenkins ed Howley nel galles siano importnati, Kiss, Feek e la scorsa stagione Plumtree (vediamo cme va ora Easterby) sono state importanti per l’Irlanda…nelle Nazionali come nei club ormai bisogna lavorare su ogni minimo dettaglio tattico e tecnico in maniera approfondita.

          • Sergio Martin 14 Gennaio 2015, 15:30

            Straquoto. La FIR lo deve capire!

          • Alberto da Giussano 14 Gennaio 2015, 15:32

            Certamente, giusto quel che dici. Ciò che volevo evidenziare e’ che l’assenza dello staff , di cui sopra, se in nazionale è da considerarsi grave, nel club è gravissima e deleteria oltre misura.
            L’ottimizzazione, per una piccola realt’a come la nostra, sarebbe che l’eventuale equipe della nazionale , continuasse e integrasse il lavoro nei club.( come già detto da molti per altro)

          • Stefo 14 Gennaio 2015, 16:22

            Senza dubbio AdG in assenza di possibilita’ si doveva far girare quel poco di staff nazionale che c’era…

  10. lupin 3 14 Gennaio 2015, 17:44

    allargare lo staff della nazionale e lo fai girare tutta la settimana con le celtiche
    Ma brunel tra una partita e l’ altra che fa ? produce vino ? si tocca ?
    I tecnici stranieri che vengono ingaggiati dovrebbero fare scuola lavorare 7/7

  11. 6nazioni 14 Gennaio 2015, 19:08

    in tutte le nazionali che contano ci sono una marea di allenatori da noi
    uno e trino…………..
    poi si vedono i risultati, in pro12,nazionali giovanili,nazionale maggiore.
    gli altri spendono noi furbi risparmiamo.

  12. ric 14 Gennaio 2015, 19:50

    na volta i selezionatori selezionavano…vedevano molte partite
    adesso sono tutti nominati con scadenza venti anni in base a dove giocano

  13. San Isidro 15 Gennaio 2015, 02:39

    Un augurio a De Marigny per il suo lavoro…a quanto pare, oltre che degli skills, si occupa anche del gioco dei trequarti, bene, sempre meglio che non avere nessuno…non ci vedo nemmeno grossi scandali se si barcamena tra l’Accademia Nazionale e le Zebre, alla fine sono entrambe a Parma, non è che si deve fare 100 Km al giorno…l’idea di un’accademia giovanile in Eccellenza non mi dispiacerebbe, sarebbe formativo per i ragazzi senza dubbio, tuttavia preferisco sempre che la massima serie sia composta da club e auspicherei che le accademie fossero collegate alle franchigie, ma a quanto pare su quest’ultimo punto la FIR non transige…tuttavia, come proposto saggiamente da qualcuno di sopra, perchè non pensare di legare la “Ivan Francescato” alle Zebre e creare uno staff largo che possa occuparsi sia della franchigia che dell’accademia? Alla fine le Zebre sono il superteam federale, l’Accademia di Parma è la massima espressione della formazione federale, e allora? Che aspettano? In questo modo le Zebre avrebbero una rosa profonda e potrebbero far debuttare i giovani promettenti ad alto livello…

  14. Alberto da Giussano 15 Gennaio 2015, 07:43

    @ mal , in una nota sopra, evidenzia che un campione non è per default, un buon insegnante.
    E’ verissimo. Ne avevamo già discusso al tempo della “promozione” di Sbaraglini a tecnico della mischia di Treviso.
    Sicuramente , De Marigny, da calciatore, non è stato nemmeno lontano parente di Ronan o Gara o di Paterson. Ciò non di meno ad un insegnante si richiedono altre doti. Deve avere la “voglia” di migliorare e accrescere le performance dei suoi allievi. Saperne coglierne i difetti e impostare esercizi specifici per migliorarli. Sentirsi appagato solo quando intravede qualche passo in avanti. Questa dedizione e questa capacità di cogliere i difetti unita al piacere di vedere i miglioramenti dei suoi allievi fanno di una persona un buon insegnante ( allenatore). Senza questa volontà nessun campione sarà mai un buon allenatore. O meglio potrebbe essere anche un buon “capo allenatore” e/o direttore sportivo che però è cosa diversa dall’essere un miglioratore delle performance individuali dei giocatori. Si tratta di ruoli molto diversi fra loro. Sicuramente complementari, spesso, per alcuni aspetti , possono essere sommati nella stessa persona, ma il più delle volte due figure professionli ben distinte fra di loro.

    • malpensante 15 Gennaio 2015, 10:10

      E comunque nessuno degli estremi italiani in circolazione ha il piede (e la visione del gioco al piede) di Roland. Nemmeno Luke, che è quello che gli assomiglia di più.

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