La UAR svela alcuni dettagli sui primi passi della nuova franchigia che giocherà nel Super Rugby
La “nuova” Argentina, una Nuova Zelanda in salsa sudamericana
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La franchigia argentina potrebbe tornare dal 2025 al posto dei Melbourne Rebels
Quello che si dovrebbe fare da noi.
“con la possibilità per gli atleti di giocare anche nei club locali, quando non utilizzati nell’alto livello.”
Ma non si falsano i campionati cosi’? 🙂
ihihih 😀
L’avevo detto tempo fa.
Prendiamo qualche argentino e risolviamo i problemi.
Non me ne voglia vecchio cuore 🙂
amen
“Ahaha che stupidi!”
Cit. Gavazzi
credo che se la FIR facesse uan cosa del genre, i primi a strillare per la lesa maestà sarebbero proprio i club…. magliari in primis
Ogni movimento cerca le proprie strade sulla base delle opportunità che gli si presentano o che è in grado di costruirsi.
Alla base ci deve un movimento che crea e produce talenti rugbistici.
A noi hanno gentilmente omaggiato una partecipazione ad un torneo, circa 20 anni fa. E da allora abbiamo intelligentemente pensato di fermarci.
Il problema non e’ solo di “intelligenza” (dove si puo’ sbagliare anche in buona fede), ma anche di soldi. Sprecati.
In questo caso diventa sempre piu’ difficile credere alla buona fede…
Ricordando quelle fasi storiche, posso dirti che la buona fede, non è in discussione. In realtà tutti pensavano che non fosse più il caso di pensare o ripensare ad un movimento. Anzi quello che c’era bastava e avanzava, secondo i più.
Sara’, ma non aver piu’ guardato questo aspetto in ormai quindici anni non e’ un dettaglio che potrebbe essere sfuggito.
piu’ che altro, sbagliare e’ umano, perseverare…
Alberto, non è vero che pensavano quel che dici in buona fede. Qualcuno sapeva di mentire a tutti noi e lo faceva (e lo fa)cosciente di mentire. Tant’è vero se vogliamo allargarci, sempre 20 anni fa qualcuno ha omaggiato tutto il movimento mondiale della possibilità di fare del professionismo. Bene da allora qualcuno è salito in groppa a questa possibilità scegliendo un purosangue alimentandolo man mano molto bene (€ + £). E qualcun’altro ha scelto un bel ciuco alimentandolo da purosangue (€). Dopo 20 anni, ne hanno avute di occasioni per ricredersi. Ma purtroppo stiamo esprimendo i dubbi (dopo gli entusiasmi) di 15 anni fa.
Io non so a chi o cosa tu faccia riferimento, quando parli di malafede. O cosa tu intenda per malafede.
Io in questi 20 anni non ravviso la realizzazione di un progetto, scientemente pensato e costruito per “depredare” un movimento. Vedo piuttosto la realizzazione di una serie di errori di presunzione che hanno impedito ad un movimento, che piccolo era e piccolo è rimasto, di crescere e di avere una minima radicazione territoriale , necessaria e indispensabile per affrontare le sfide del professionismo, che nel frattempo è implacabilmente avanzato.
Alfredo rilancia con 15 nuove accademie federali, alla faccia degli argentini!
abbiamo già la location
http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2014/01/09/news/una-casa-del-rugby-dove-ora-ci-sono-capannoni-in-degrado-1.8438428
Per me fare come gli argentini e giusto se avessero più franchige, secondo me dovremmo fare anche noi così, rose limitate a 30 elementi con la possibilità di precettare per ogni franchigia 30 giocatori, in modo da avere un’interscambio continuo tra chi non trova spazio nell’alto livello e ha la possibilità di continuare a giocare mettendosi in mostra in eccellenza
4 campionati territoriali con retrocessioni, campionato nazionale delle prime. Tutto il resto a cascata.
quanto mi piacerebbe: UNA franchigia UFFICIALMENTE FEDERALE in cui far confluire l’alto livello nostrano tranne quelli che giocano all’estero a livello uguale/superiore (e benvenga diventino sempre di più a farlo finchè la nostra capacità di limatura tecnica degli adulti è più bassa che altrove) che partecipi a pro12 e champions e sia legatissima ad un super 8 (o di più) che abbia la Junior league obbligatoria e faccia da bacino per i vecchi forti ma non da pro e i giovani\issimi con potenzialità, interscambio dei giocatori semilibero in entrambe le direzioni e tecnici formatori a ruotare fra le 8 giovanili per insegnare agli insegnanti ad insegnare….nelle accademie ci facciamo allevamenti di suini per le porchette alle partite o a scelta fabbriche di birra…ascione lo mettiamo nell’allevamento di cui sopra a misurare la stazza minima delle porchette da latte e vediamo se la situazione migliora.
IMHO
visti i risultati di adesso, l’idea di una superfranchigia per il Pro 12 non sarebbe male e magari si allarga la chiamata in nazionale anche a quelli che giocano all’estero, oltre a chi fa il torneo celtico…
Perfetto, allora vamos!
Non era stato ufficializzato il programma, ma era assolutamente prevedibile che l’UAR strutturasse il tutto in questo modo…
Sul rilascio dei giocatori ai club locali qualora non coinvolti nell’alto livello vorrei capire meglio i dettagli…già oggi gli atleti del domestic argentino che firmano un contratto pro con l’UAR vengono inseriti in un percorso di alto livello che li porta a stare lontano dai club d’appartenenza, ma possono tornarvi qualora non siano impegnati con le varie selezioni nazionali, raduni, ecc…immagino dunque che si riproponga la stessa cosa anche per la franchigia, i giocatori domestici verranno selezionati per un piano di sviluppo che il porterà ad entrera nella franchigia e al contempo potranno giocare nei vari tornei zonali del Paese…il punto però è: ai 45 giocatori della rosa della franchigia sarà concesso tornare al club d’appartenza quando non saranno impegnati in una giornata specifica di Super Rugby? Oppure no? O magari si blinderà una parte della rosa per giocare solo in SR e un’altra parte – magari 10-15 giocatori – avrà atleti che possono anche tornare ai club? Perchè, da quanto ho capito, il rilascio ai club d’appartenenza è riferito a chi farà parte del piano di sviluppo per l’alto livello, non agli effettivi della rosa della franchigia…e poi c’è sempre la questione dell’URBA visto che l’union di Buenos Aires non ammette il professionismo, già adesso i giocatori domestici che hanno il contratto pro con l’UAR e che possono tornare liberamente ai club d’appartenenza sono solo quelli che militano nei vati tornei del Interior, per quelli di Baires già ci sono più vincoli, proprio l’anno scorso alcuni Pumas rescissero temporaneamente il contratto con la federazione per tornare a giocare con i propri club dell’URBA in occasione della nuova edizione del Nacional de Clubes e anche per prendere parte alla prima fase del Metropolitano…su questo punto mi informerò meglio…
Comunque si va verso la strada giusta, vediamo chi saranno questi primi 24 giocatori, ricordo che, oltre al Mago Hernandez, Agulla e Figallo furono i primi giocatori pro europei a dire che si sarebbero messi a disposizione per il SR, ma chissà, soprattutto per il pilone di Salta che è stato uno degli esclusi dalla nazionale quest’anno per i motivi politici…
sostanzialmente la piramide partendo dalla base sarà questa:
Domestic
———–
Piano di svliuppo per l’alto livello (per arrivare dunque nella franchigia)
————
Franchigia di Super Rugby
————-
Pumas
In Italia:
Domestic
———- (Linea Gustav, fronte chiuso)
Piano di sviluppo per l’alto livello (ci stanno pensando)
——–
Franchigie di Pro 12 senza ricambio e senza accademie collegate
——–
Nazionale
domanda a San: ma l’URBA che aveva squalificato coem professiisti i giocatori del Pampas XV , sarà d’accordo ?
è proprio quello che volevo capire in termini di rilascio dei giocatori…Landajo, Cubelli e altri hanno dovuto interrompere il loro contratto con l’UAR per tornare al CASI, al Belgrano Athletic, ecc, per giocare il Nacional l’anno scorso…Ponce, Moroni, Montero e Petti hanno però continuato a giocare con il CUBA, il Pucarà e il SIC fino a pochi giorni prima della convocazione con i Pumas per i TM di Novembre, non so che tipo di contratto avessero loro…
Questi avevano già le idee chiare su cosa fare. Aspettavano solo i soldi. Ora che sono arrivati faranno un gran lavoro. E penso che le future franchigie giapponesi/asiatiche non riusciranno ad ottenere gli stessi risultati.
sono pienamente d’accordo…