Back to 2014: quali le tre squadre nazionali sul podio di Ovalia?

Abbiamo scelto tre squadre per una classifica di fine anno, premiando i più forti e chi lavora bene…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. vecchio cuore neroverde 27 Dicembre 2014, 09:31

    “gli esempi …non mancano di certo”.
    Basta non entrare in una competizione che a livello mediatico non crea alcun interesse e che non fa crescere i giocatori, anche loro disinteressati, dirottati in franchigie che di professionistico hanno solo l’aspetto economico
    In sintesi: basta non seguire l’esempio del rugby italiano, che non appena capirà si affretterà a tornare all’antico

    • Katmandu 27 Dicembre 2014, 09:58

      Vecchio pari un disco rotto, sembri quei dinosauri che al mercato si lamentano dei giovini virgulti che non prendono l’iniziativa e rimembrano i bei vecchi tempi andati senza capire che il mondo da quando non capiscono che
      1 il mondo è cambiato
      2 noi giovini siamo “ntela buazza” grazie al sistema di lavoro deficitario che questi signori han messo in piedi
      Sveglia noi non abbiamo i soldi per avere un campionato forte, la direzione l’abbiamo tracciata noi drogando con soldi sport amatoriali, poi quando “gli altri” iniziano a investire sul serio, uscite fuori voi e continuate a ripetere la stessa litania, e che proponi per arginare squadre con budget di 10-15-30 milioni di Euro? Certo si gioca in 15… e la grinta… Tutto questo va bene in un sistema semi pro coi pro tutto questo non basta, ci vogliono le competenze (che avevamo e che voi non avete sfruttato per costruire)
      Ha ricordati che come diceva un mio allenatore (che ad oggi ha 70 anni suonati ma ne ha ancora tanto) “ricordeve che i dinosauri i se estinti parcè iera lenti! E no i i ga avuto la voja di evolversi!”

  2. Katmandu 27 Dicembre 2014, 09:34

    Chiedo sommessamente venia ma io nel podio mondiale, se proprio si doveva premiare chi ha lavorato bene per tutto l’anno ci avrei messo la Scozia al posto del Giappone, insomma apparte la partita di Roma, il sei nazioni han fatto bene a Parigi e l’unica partita andata malissimo è stata quella del millenium, poi un tour estivo quasi perfetto, vero che in SA ci han lasciato le penne ma il 2 su 2 contro i pumas e soprattutto per come è maturatomi ha lasciato basito, poi per un ora ha messo in croce gli AB’s (se si vuole cosiderare carter una riserva fa ridere), per me chi ha lavorato meglio nel podio c’è
    1Irlanda
    2Nuova Zelanda
    3Scozia
    E siccome natale è passato da un pezzo il podio peggiore (la piazza1 è la peggiore)
    3 Francia
    2 Italia
    1 Australia

    • TommyHowlett 27 Dicembre 2014, 15:02

      La Scozia? E cosa ha fatto di grandioso? Ha vinto a Roma, e quindi? Li abbiamo resuscitati noi, perché una squadra appena normale non avrebbe mai perso quella partita. Nel tour estivo hanno battuto due volte un’Argentina senza i 30 migliori, impegnati nella preparazione per il Championship; e a novembre forse abbiamo fatto più bella figura noi contro gli Springoks titolari che loro contro gli Allblacks “B”. Ecco, loro hanno fatto meglio di noi contro l’Argentina, questo sì, ma è troppo poco per metterli nel podio mondiale… Ben ci sta al terzo posto il Giappone. Concordo invece sui tre peggiori, con noi però al posto dell’Australia (che ha pur sempre pareggiato contro gli ABs)

  3. tony 27 Dicembre 2014, 09:55

    1a Irlanda quella che in rapporto al materiale sta dando di più gran lavoro di Schmidt…poi i Blacks i primi per competenze e mi fermerei quì gli altri hanno avuto tutti luci e ombre……

  4. vecchio cuore neroverde 27 Dicembre 2014, 10:20

    se un disco è rotto non lo si mette sul piatto (id est: non lo si ascolta; rectius; non si legge il suo commento)
    il tuo allenatore (fosse mai Cesco Dotto?) dice bene; tutto a sta a capire cosa per evoluzione si intenda.
    se vuol dire sottrarre 60 giocatori italiani al campionato, dividerli in due gruppi e sommarci una 20 di mestieranti stranieri di basso profilo, siamo evolutissimi
    se evoluzione invece vuol dire creare giocatori di interesse nazionale facendoli giocare al miglior livello “domestico”, allora basta tornare all’antico.
    I dinosauri, poi, non li fatti scomparire l’evoluzione, ma un banale meteorite.
    una interessante teoria ipotizza che non fosse un sasso astrale, ma un pallone ovale calciato con forza dalla apertura di una franchigia aliena durante un match di fine torneo

    • Katmandu 27 Dicembre 2014, 12:45

      1 certo che era cesco, ma se noi abbiamo “inventato” il profesionismo, poi ci lamentintiamo che gli altri lo fanno meglio e più seriamente?
      2 secondo te i 60 italiani in questo periodo che son andati in CL, inpoverendo il campionato, almeno 40 se ne sarebbero andati lo stesso all’estero
      3 se gli sponsor non pagano che campionato pro si fa?
      4 i dinosauri, alcuni, si son evoluti e il banale meteorite gli ha fatto una pippa e si son evoluti nei rettili che conosciamo oggi
      Comunque tanto per anche io son critico in alcuni aspetti della gestione ma la strada é questa, se si vuole avere una nazionale, se non forte almeno competitiva si deve avere le squadre di punta in un campionato comunque forte, se non lo hai di tuo, ricordo la potenza del super 10 pre celtic, certo c’era Viadana Tv e Calvisano, ma comunque molto distante dalle altre dei campionati, ora questa distanza é aumentata e non più colmabile, cioé oggi si gioca Quins-Saints davanti a 82.000 persone! Capisci cosa intendo? Gli altri corrono, noi stiamo zoppicando ma altrimenti saremo fermi, però se non si vuol competere non si ha inteso il concetto di sport IHMO

    • Rabbidaniel 27 Dicembre 2014, 13:05

      Allora saresti d’accordo con l’idea che aveva Kirwan: 6 squadre con i nazionali e i migliori prospetti assegnati a ciascuna compagine seguendo le direttive dei tecnici federali. Io però qualche dubbietto ce l’ho, considerando i pochi istituti di garanzia e di terzietà che la FIR presenta ora. Forse dopo una riforma sostanziale se ne potrebbe parlare.

      • Katmandu 27 Dicembre 2014, 13:42

        Certo ma sorge un problema, chi caccia i soldi? Fare un topX chrea necessariamente una campionato pro, ma questo campionato pro con che volume di danari si fa? Insomma per competere nel pro d2 (mica il miglior campionato del mondo) ci voglion skej! Per dire 6 Rovigo farebbero le comparse in pro d2, se la fir riverserebbe i contributi celtici per le prime 8-6 (vedi tu a che altezza fare il taglio) stiamo parlando del 100% del budget se va bene, 2000% se va male, siamo ancora lontani dal avere la forza economica per trattenere i migliori italici, e succederebbe come nel vecchio super 10, i migliori italici vengono precettati da qualche club in champiochip, top14, prod2, fed1, etc e mancando la materia prima per competere si rivolgerebbero ai vari Ratuvu, Ferreira, etc della situazione

        • Rabbidaniel 27 Dicembre 2014, 13:50

          Kat rilevi dubbi che ho anch’io, e se non è andato in porto il progetto un motivo ci sarà.
          Poi, ci sarebbero privati disposti a investire, a fronte di un controllo totale da parte della federazione? E se il presidente della federazioni è abbastanza chiaramente riconducibile a una delle squadre di questo ipotetico campionato?
          E le giovanili? Sempre accademie scollegate da qualsiasi percorso con “predestinati” poi distribuiti tra le squadre del top6/8?
          Tanti tanti dubbi.

        • Stefo 27 Dicembre 2014, 21:45

          Rizzo-Castro-De Marchi-Cittadini-Ghira-Festuccia-Furno-Parisse-Barbieri-Alla-Masi-Mclean…lascio fuori Vosawai e Benvenuti per gentilezza, e aspettiamo a vedere ne l giro di un anno o due se se ne vanno altri…nel frattempo si ingaggiano gli Auva’a, Ferreira e compagnia bella…i buoni giocatori sono tornati ad emigrare come prima …ma in compenso si spenono 10-12 milioni federali. Tra le due celtiche con quei 10-12 milioni federali si stanno pagando una ventina di stranieri giocatore piu’ giocatore meno…e vediamo quanto a lungo i Zanni, Favaro, Campagnaro resteranno ancora.

          • Rabbidaniel 27 Dicembre 2014, 23:42

            Certo Stefo, i miei dubbi erano sul top qualcosa soli federale. Immaginarsi i “conflitti”

          • Stefo 28 Dicembre 2014, 11:22

            Rabbi era piu’ per kat ed il discorso nel S10 i migliori se ne andavano e si firmavano stranieri non sempre eccelsi…mi pare che si sia in una situazione molto simile oggi, con la differenza che i soldi sono quelli del movimento e non quelli di Melegari o altro privato.

  5. Stefo 27 Dicembre 2014, 11:07

    Visto che l’intenzione era di prendre per il terzo posto una in crescita penso che il Giappone ci possa stare…e’ a ridosso delle prime 10 ed e’ cresciuta come squadra. Meno convinto che il SR sia la scelta giusta per loro, come scritto mesi fa: movimento in crescita. sponsor e soldi importanti, evento internazionale in arrivo su cui costruire sia prima che dopo grazie anche a quegli sponsor…i fattori per far crescere il proprio domestic ci sarebbero stati.
    Sulla querelle Italia-CL non voglio entrare piu’, le posizioni si sono estremizzate tra chi lo ritiene il demonio che rovina il rugby italiano e chi pensa sia l;unica strada possibile ed immaginabile…per me la strada e’ nel mezzo, ed i poblmi veri partono dal fatto che l’Italia non era e non e’ oggi pronta come movimento a sostenere un professionismo come quello celtico, non lo e’ sia sportivamente che economicamente…purtroppo pero’ nessuno nel primo quadriennio ha proposto un’alternativa di domestic credibile e sostenibile, e quando dico nessuno non parlo dei 1000 format proposti qua sul blog di Paolo degli utenti parlo di chi avrebb il compito istituzionale di farlo o di chi in campagna elettorale ha fatto un po’ il demagogo al riguardo senza pero’ mai presentare nulla di concreto.

    • Giovanni 27 Dicembre 2014, 12:00

      Ti quoto Stefo. Confesso che non conosco il domestic giapponese, ma siamo sicuri che non stiano, magari inconsapevolmente, ripetendo l’errore nostro di investire troppo sul vertice e troppo poco sulla base…?

    • Rabbidaniel 27 Dicembre 2014, 12:47

      La questione celtic sì celtic no è molto mal posta. La celtic non è la panacea ma, al contempo, non c’è un’alternativa credibile. Però è assurdo confrontare i risultati del movimento italiano di 20-30 anni fa, pensando a un rugby che, di fatto, non esiste più. Un po’ come pensare all’economia globale senza la Cina nel WTO e al mondo senza internet. Non è “meglio o peggio”, bisogna pensare a come affrontare le sfide della contemporaneità, e non sempre il passato (soprattutto se recente) dà indicazioni utili.
      Si dice che l’Italia ha intrapreso un cammino “alla francese”, ma senza avere la struttura francese e i soldi che consentono di avere due campionati pro veri (e sta a vedere se il modello formativo francese è il migliore o il più adatto a noi).

      • Stefo 27 Dicembre 2014, 13:19

        Rabbi quoto tutto in particolare sulla questione mal posta.
        Non e’ la panacea e non e’ la medicina ai problemi di fondo del rugby italiano di base-formazione-sviluppo, era ed e’ la medicina alla malattia che le 3 celtiche avevano di non potersi permettere uno sbocco pro, loro pero’ avevano ed hanno base-formazione-sviluppo ben strutturati cosa che l’Italia non aveva ed ha.

        Verissimo: mancano alternative, nessuno si degna di proporle, non lo fa in Fir non lo fanno (lasciatemi passare il termine) nell’opposizione, detto piu’ volte inutile in campagna elettorale dire “la CL non e’ l’unica via” o “con me fuori dalla CL” se non si presenta un piano concreto alternativo…ci perdi anche di credibilita’ elettorale. Risultato ci si e’ legati mani e piedi a questa soluzione che in 5 anni e’ passata a costare da 2-3 milioni dell’anno uno a 10-12 oggi, e qui c’e’ l’altra cosa che non si fa ed e’ un’analisi costi-benefici…se una cosa costa 2-3 e’ diversa dalla stessa cosa che costa 10-12.

        C’e’ troppa polarizzazione intorno a questo discorso e fin dall’inizio .

        Vero anche quello che dici sotto, si e’ perso il treno 10-15 anni fa quando il professionismo ha iniziato a salire di marcia, nessuna colpa specifica, semplicemente non c’erano le basi essendo uno sport di nicchia che non e’ mai veramente uscito da quella nicchia.

        • Giovanni 27 Dicembre 2014, 15:07

          L’analisi costi-benefici non si fa perchè quei 10-12 milioni son soldi pubblici, non denaro frutto dei proventi privati. Finchè “paga pantalone” si tira a campare ed un domani, se le cose dovessero cambiare (vedi introiti minori), la patata bollente verrà lasciata nelle mani di chi verrà dopo. Se l’ingresso nella CL fu motivato dal obbiettivo di sviluppare l’alto livello del rugby italiano allora, oggi come oggi, quel modello andrebbe ripensato in gran parte, a cominciare dal numero e dalla qualità degli stranieri ingaggiati, dalla mancanza di una seconda squadra (chiamiamola accademy o come diamine ci pare…) collegata alla franchigia, alla mancanza di connessione diretta della franchigia al territorio d’appartenenza (parlare di “franchigia del nord-ovest” e “franchigia del nord-est” allo stato attuale non ha senso) e così via.

  6. berton gianni 27 Dicembre 2014, 12:08

    Il vertice serve per attirare media-sponsor-pubblico ; ovviamente se è vincente.
    In effetti, in Italia, non lo potrà mai essere, finché la base non si rafforza, non si struttura al meglio.
    Ma da noi mancano le fondamenta.
    Ed il compito di costruirle, principalmente, e’ della FIR ( detto senza polemica ).
    Non per niente si chiama : Federazione.

  7. Jager 27 Dicembre 2014, 12:23

    Secondo me ci stiamo sopravalutando , intendo che l’ interesse che il Rugby a presso gli italiani è questo , quindi difficoltà ad attirare sponsor e a vendere il prodotto . Ok non nego che con quello che si ha si potrebbe fare meglio , ma non diventeremo mai una nazione stabilmente nei primi 10 del ranking mondiale , fluttueremo sempre in questo limbo : meglio delle nazioni di seconda fascia , ma comunque distanti dalle Nazioni che contano . Poi sono il primo ad augurarmi il contrario ….. , ma sono poco convinto

    • Rabbidaniel 27 Dicembre 2014, 12:49

      Più o meno sono d’accordo con te. Il punto è che, in una fase, una decina di anni fa, in cui il rugby era in ascesa assoluta, è mancato qualcosa, è mancato il salto di qualità, e non sto qui a dire di chi sia la colpa, perché non c’è mai un singolo responsabile.
      Ricordatevi di quando c’erano comparsate tv regolari di Parisse, dei Bergamasco, di Castro ecc.

      • mistral 27 Dicembre 2014, 15:33

        gli stessi che ancora oggi sono richiesti per e possono permettersi di fare le comparsate… mah!

  8. vecchio cuore neroverde 27 Dicembre 2014, 15:47

    Quoto berton. Tornate tra noi ( forse tra loro, visto che i neroverde difficilmente resteranno in vita)

  9. kinky 27 Dicembre 2014, 16:19

    Sbagliate tutti, i migliori siamo noi italiani e a brevissimo pure a livello di franchigia le vinceremo tutte!

  10. Andria 28 Dicembre 2014, 13:33

    Insomma, è pur vero che i primi sono i primi per certi motivi.
    I secondi sono secondi per altri, anche se il Sei Nazioni l’han vinto ma, se ricordo bene anche qui su OnRugby, giocarono meno bene dell’Inghilterra, che in compenso ha fatto un Novembre inguardabile. I terzi e va bè ci sta.
    Ma, io, almeno per la prima parte del Rugby Championship, per la qualità degli avversari e la qualità del gioco espresso mi stupisco che non vi sia una minima menzione per i Pumas.
    Non so non riesco a essere d’accordo, poi è ovvio che ognuno decide cosa premiare di più (conta di più la qulità o la continuità???)

    • Stefo 28 Dicembre 2014, 14:39

      io penso che la qualita’ nel senso estetico sia soggettivo, nello sport quel che conta sono i risultati…i pumas hanno avuto una buona stagione e se il terzo posto non lo interpretassi come premio ad una nazionale “emergente” o di seconda fascia che dir si voglia glielo darei subito.

      • Stefo 28 Dicembre 2014, 14:40

        l’interpretazione del terzo posto come interpretato nel pezzo

      • Andria 28 Dicembre 2014, 14:47

        Hey a Santo Stef(an)o mi sono alzato dal letto per guardare il derby irlandese e… Era già iniziato il secondo tempo da dieci minuti.
        Quindi son tornato a letto, me lo sono scaricato oggi che riesco a stare in piedi e l’ho visto.
        Partita mica tanto bella, zeppa di errori individuali.
        Ovviamente facevo tifo per i blu, però come han giocato male…
        Ho visto nel mio piccolo troppo spesso un mucchio di errori individuali più che di gioco, passaggi di palle-barella, lentezza del mediano, scelte opinabili nel gioco al largo, squadra piatta in fasi d’attacco…
        Immagino che l’hai commentata da qualche altra parte ma io sono in piedi oggi, adesso mi vedo il primo tempo del derby italico se ti va di darmi le tue impressioni più tardi le leggo.

        • Stefo 28 Dicembre 2014, 14:57

          Il gioco e’ quello, lento, piatto come giustamente sottolinei, poca varieta’…ma lo era anche lo scorso anno quando vincevano e se ricordi lo criticavo gia’. Nel derby poi come all’andata dominati fisicamente nei bd, poco da fare a quel punto. Questa stagione ormai va cosi’, aspetteremo la prossima dove dovrebbe esserci un nuovo head coach (a me e’ arrivata la voce di John Mitchell) e si spera un mercato che vada oltre al solo Sexton servono una seconda linea ed un primo centro di valore come minimo sperando che Te’o quando giochera’ lo faccia bene, e magari un po’ meno sfiga sul fronte infortunati.

          • Andria 28 Dicembre 2014, 15:53

            Sì è vero è mia impressione che il ritorno di Sexton non basti per niente…
            In compenso non ho visto molto bene nemmeno il Munster…

          • Stefo 28 Dicembre 2014, 16:59

            Non so Andria, vero che quest’anno la sfiga ci sta vedendo molto bene a Dublino, Healy ed O’Brien non sono giocatori da poco come infortuni lunghi, aggiungici tutti gli altri piu’ o meno lunghi e’ anche difficile capire il vero potenziale…certo c’e’ che Gopperth e’ ben al di sotto dello standard della scorsa stagione.
            In seconda Douglas e’ un buon acquisto ma la copeta e’ corta e sui centri a parte Te’o rottosi al secondo placcaggio non e’ arrivato nessuno…

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