Samoa, confermate le minacce di sciopero ma a Twickenham ci sarà

Non è solo una questione di stipendi. Su planet rugby c’è la lettera inviata all’IRB. Dice che ai giocatori si chiede di pagare i voli per le partite e allo staf tecnico non viene dato il permesso di avere pieno potere decisionale su selezioni e sulle formazioni e che non c’è trasparenza economica da parte della federazione. In oltre si lamentano della scarsa professionalità della federazione e boicottare la partita contro l’Inghilterra avvrebbe fatto perdere alla RFU una considerevole somma di denaro e quindi avrebbe dato loro motivi validi per farsi ascoltare dall’IRB.

Non è una novità, ogni tanto si sente parlare di questo ma i giocatori non voliono uscire dalle grazie della federazione e quindi per lo più stanno zitti perchè per loro giocare rugby internazionale è tutto sommato importante. Ricordo che dopo la RWC 2011 giocatori importanti nello spogliatoio samoano come l’allora capitano Mahonri Schwalger e Eliota Fuimaono-Sapolu hanno apertamente accusato la federazione e suoi membri specifici per come gestivano il movimento e la nazionale, pur sapendo che questo avrebbe messo fine alle loro speranze di giocare ancora per Samoa per dare visibilità alla situazione. Speriamo che ora l’IRB interceda perchè Samoa merita un posto tra le grandi del rugby internazionale