Due anni fa OnRugby esprimeva dubbi circa la fattibilità attuale di una candidatura italiana per la RWC. Le cose non sono cambiate
Annunci e niente stadi: come costruire un Mondiale italiano?
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Con tutto il sincero rispetto per il blog, purtroppo che, On rugby sostenga o meno il mondiale ha ben poca rilevanza sul successo o meno della candidatura.
Anche perché , leggendo i post di ieri, ben pochi si sono minimamente avvicinati alle problematiche della realizzazione e confezionamento di una candidatura.
Dal punto di vista “politico” l’Italia non poi così lontana dal presentare una candidatura con qualche chances di successo.
La fattibilità è però complessa e gli stadi sono l’ultimo dei problemi.
Visualizzare ciò che saremo nel 2023, è complicato di per sé, ancor più per un movimento che non riesce a programmare lo sviluppo di un mediano di mischia e un mediano d’apertura.
Quello che comunque è incomprensibile , ma tipicamente italiano, è lo scherno e la derisione di una proposta che di per ,sè sarebbe invece fantastica, se realizzata e realizzabile.
La prima mossa credibile sarebbe la nomina di un presidente del comitato organizzatore. E già qui andiamo sul complicato, credo.
AdG non credo che sia scherno e derisione (almeno non c’è da parte mia) ma un minimo di amarezza e disaffezione per certi proclami che sinceramente, coi problemi del rugby italiano, lasciano il tempo che trovano. Organizzare un mondiale sarebbe non fantastico, inimmaginabile per noi, ma sinceramente da un lato non credo ci sia nel mondo del rugby italiano la capacità di programmare, come dici tu, e remare nella stessa direzione (e che sia quella giusta) per organizzare una cosa del genere anche in 15 anni (vedi quanto penano le venete per organizzare e farsi approvare un Derby Day), nè credo che ci sia, al contrario di quello che dici, la “vicinanza” dell’Italia da un punto di vista politico. Il Giappone se l’è giocata bene per il 2019, ma noi se abbiamo di fronte Irlanda e SudAfrica dubito possiamo ancora pensare di giocarcela.
Certo, se ci riuscissimo sarei il primo tifoso dell’organizzazione 🙂
AdG scusa ma io ti rsicrivo cio’ che ho scritto ieri: il sogno di Gavazzi e’ splendido ma visto che e’ da quando e’ stato eleto che ogni 6 mesi ci dice di questo sogno vorrei sapere cos’ha fatto ad oggi per realizzarlo?
Partiamo dal “politico”: cosa intendi?Parli di un supporto politico intenro?Di quale politico?Io ad oggi non ho sentito nessun politco nazionale sia sia incontrato con Gavazzi e si sia preso la questione a cuore per far si che il governo assicuri l’impegno finanziario senza il quale la IRB manco ti prende in considerazione (c’e’ un tournament fee da pagare che non costa poco e la IRB richiede che ci siano garaznie governative).
Capitol stadi: si e’ trovato con qualcuno di FIGC e Lega per parlare e vedere che loro per primi assicurino la massima collaborazione dei club affiliati per lutilizzo degli impianti?
Questo AdG e’ il vero problema, sentirsi dire ogni 6 mesi “voglio portare il mondiale in Italia” e mai pero’ sentirsi dire a che punto e’ con tale progetto. Paolo ieri ricordava la situazione Irlandese, hanno iniziato anche loro col sogno, due giorni dopo il Ministro dello sport ufficialmente gli disse presentate un piano e noi lo consideriamo, si son subito messi a lavorare, hanno subito incontrato quelli del GAA che ha avuto il meeting a marzo 2013 ed ha votato in favore del prestito degli stadi nel caso…Marzo 2013-Ottobre 2014…1 anno e mezzo fa quando non hanno ancora deciso se andare per il 2023 o 2027 hanno comunque gia’ in tasca il primo accordo fondamentale…SuperGavazzi dov’e’?Al sogno…da due anni, di azioni intraprese nulla.
Alberto, non pensiamo di avere il minimo peso nell’eventuale successo della candidatura. Ci mancherebbe altro. Detto questo non siamo affatto d’accordo sul fatto che “gli stadi sono l’ultimo dei problemi”. Ma quand’anche fosse così l’unica cosa da dire è : pensa agli altri problemi allora
Corretto, il primo anche se non sembra tale ,è la scelta di una personalità credibile da porre al vertice dell’organizzazione del comitato. Per gli stadi, parlando di ipotesi per le quali hai 10 anni davanti, credo davvero non sia un problema, io tapinamente ho fatto una ipotesi nel post di ieri.
Probabilmente si dovrebbe scegliere una persona non direttamente collegata al mondo del Rugby: non so, un “Evelina” Christillin, ad esempio, che ha organizzato le olimpiadi invernali a Torino nel 2006 ed è ancor ora docente universitaria di Storia dello sport. Per quanto riguarda gli stadi, dovendone probabilmente costruire di nuovi, il calcio potrebbe essere interessato. Fissare un appuntamento del genere vorrebbe dire “essere costretti a lavorare” per allargare il pubblico del rugby. Ne sarei felice.
E secondo te come è venuta su EXPO ?
Secondo me, con qualche tribuna sui “nostri” ce la si può cavare e dai quarti in avanti, Olimpico, Juventus Stadium, Firenze,Bologna/Padova.
Condivido gli ultimi 2 paragrafi. Ho avuto la stessa sensazione. Scherno e derisione (e non é detto che siano sentimenti infondati).
Basti pensare a come sta funzionando come un orologio svizzero il “progetto apertura”.
Ma dai, che centra il progetto apertura. I mondiali non li organizza certo la FIR.
E allora, invece di parlarne alla stampa ogni 6 mesi, Gavazzi ne parli con Malagò ed insieme vadano da Renzi con un progetto concreto.
Premetto Alberto che sarei felicissimo del fatto che l’Italia riuscisse ad organizzare un’edizione dei mondiali di rugby, però bisogna guardare in faccia alla realtà e la cosa è irrealizzabile, perché come ho scritto ieri o vai in prestito degli stadi di calcio (ma visto il periodo possiamo scordarceli, soprattutto immaginando anche la disponibilità della figc a concederceli) oppure punti su ciò che hai come impianti di rugby, e qui direi che (salvo eccezioni che si contano sulle dita di una mano monca) siamo messi molto male, e non possiamo permetterci di correre il rischio di costruire strutture idonee che poi finiti i mondiali faranno la fine di essere usate da si e no un migliaio di tifosi assidui. E stiamo parlando solo del problema degli stadi! E poi con che credibilità Gavazzi pretende di poter organizzare un mondiale? Con la stessa con cui organizza il prossimo mondiale under20? Ovvero che a fronte di un’ottima riuscita sia di organizzazione che di pubblico e soprattutto su impianti consoni quale l’edizione Veneto2011 preferisce fare tutto in scala ridotta in Lombardia in nome di una non meglio precisata vicinanza con l’expo??? Ecco, vedendo anche come gestiamo l’organizzazione di eventi alla nostra portata sono spinto ad essere scettico verso la realizzazione di eventi di portata ben più grande… Va bene sognare ed essere ottimisti, ma qui corriamo il rischio di essere ottimisti fino alla stoltezza
Per quanto riguarda lo scherno e derisione da te criticate, è come un ingegnere che propone di creare una centrale elettrica a fusione fredda: certo sarebbe fantastica ma si fa ridere dietro perché è irrealizzabile 🙂
Ciao Cuco, non servono stadi necessariamente nuovi. E la pretesa di riorganizzare il mondiale in Veneto é assurda.
Quando si fanno comitati per questi eventi si va ben oltre la federazione.
Contraccambio il saluto gap, ti chiedo: perché assurda?
gsp, perdona l’errore di scrittura sul nome (correzione automatica) 🙂
Cuco, semplicemente perché penso che chiedere di rifare il mondiale in Veneto sia una pretesa (la parola piú importante di ‘assurda’).
Ah e sul calendario si puó lavorare.
Soprattutto sugli anni bisestili. 🙂
nel 2027 avrò figli indipendenti e sarò sufficientemente ricco da prendermi due mesi per andare a fare il turista al mondiale sudafricano alla facciaccia vostra e di gavazzi…
quando il mondiale l’organizzerà l’Italia allo stadio mi accompagnerà la badante…
Aahahahahaha fortissimo fracasso
Ahahahahahahahahahah grandioso!!!!!
Vero, a botte di referendum indipendentisti chissà se ci sarà ancora l’Italia 😀
Anche facendo referendum e secessioni non penso che ciò cambierà il modo di fare pasticcione usato in Italia,e questo è un grosso problema quando devi organizzare eventi di grossa portata
Un paese si valuta sulle esperienze pregresse, sull’indice di affidabilità, sul grado di corruzione, sull’efficienza ecc.
Io credo che prima di pensare di organizzare ancora manifestazioni del genere, dovremmo dimostrare di essere in grado di essere un paese sano.
Ma vale solo per noi o per tutti?
gsp perché in Italia la corruzione, le infiltrazioni mafiose ecc. non sono un problema? Vediamo come andrà l’Expo che è fermo un giorno sì e l’altro pure per porcherie varie. Vogliamo parlare del Mose a Venezia? Che paese pensi sia l’Italia?
Perché in Sudafrica no?
É ovvio che sono problemi quelli che riporti, ma gli altri non ce l’hanno?
É un occasione troppo grande da farsi scappare. É l’autostima che é sotto i tacchi.
Il Sud Africa a corruzione non è che sia messo tanto meglio
Gavazzi sogna, vuol fare le grandi cose, ma come nella sua politica federale anche qui pensa alle torri alte di un castello senza fondamenta, senza fosso, senza mura di cinta, pochi sudditi, pochissimi cavalieri. La situazione nel reame è misera, ma il sovrano pensa ai tornei e alle guerre di conquista.
Io credo che confondere il movimento rugbistico italiano con il mondiale di rugby non sia corretto. Gli stadi, ci penserebbero gli anglosassoni a riempirli.
Il problema capienza, lo si ha dai quarti in avanti e con le partite degli All black.
La prima mossa che deve fare Gavazzi, se vuole dare gambe ad un progetto come questo è nominare un comitato e un presidente dello stesso che abbiamo curricula e capacità politico-organizzative.
Io credo che piu’ che esercitarsi in sarcasmo da osteria , questo andrebbe chiesto.
Soprattutto “pochissimi Cavalieri ” è una locuzione azzeccata di questi tempi.
Due anni per trovare accordo di Max sugli stadi e 7 anni per confermarli.
C’é tutto per fare il mondiale anche i tempi tecnici. Basta mettersi a lavorare seriamente per completare un dossier.
Però certo non mi sta bene che sia usato come propaganda elettorale da Gavazzi, e poi non farci nulla.
Che un RWC sia oggettivamente una grande opportunità per mostrare al Mondo virtù organizzative, capacità etico-logistiche di accoglienza e una matura cultura sportiva è indubbio. Purtroppo, diciamocelo, il pensiero che tutto ciò in Italia non possa funzionare o addirittura che ci si ritorca contro, esiste. Ogni appassionato desidererebbe assistere orgogliosamente ad un’occasione del genere nel proprio Paese, ma la fattibilità, per ora (e sottolineo per ora) non sembra sensata.
E questo per tutte le ragioni già enunciate dall’articolo.
Io trovo la questione dell’adeguatezza degli impianti fondamentale. Ma si mutuerebbero quelli di calcio (e cioè gli unici possibili per ospitare questi eventi mastodontici) o si dovrebbero fare impianti ad hoc con la certezza che poi rimarrebbero cattedrali nel deserto con ennesime spese pubbliche sperperate? E l’intenzione di un RWC è giusto che sia un’occasione per dare slancio (eufemismo) ad un movimento/indotto ora troppo statico o un Mondiale dovrebbe esserne la naturale conseguenza una volta che già quello sviluppo fosse impetuosamente in atto? E comunque…ha un senso che una Nazione, oggi, si ponga la questione sulla possibilità di organizzazione del più maestoso evento rugbystico al Mondo senza avere nel suo tessuto sociale una cultura in questo senso? Nè, educativa, nè civica… Una Nazione che ha nel suo massimo campionato società che non sanno se avranno un domani, quattro gatti che vanno allo stadio e, nelle serie minori, gente che si mena allo stadio può permettersi questo onore ed onere? Una Nazione che atavicamente non riesce a risolvere il problema di infiltrazioni mafiose nei grandi appalti e che è cronicamente corrotto può proporsi seriamente al Mondo?
Insomma: un Paese che ha nel Rugby uno sport a dir poco di nicchia (vedesi gli spazi dedicati su ogni quotidiano sportivo, ad es…) è logico che si ponga la possibilità di progettare e realizzare un evento che non fa parte del proprio DNA culturale?
Io ho seri dubbi…
Sarebbe sciocco, non averli i dubbi, ma da qui a pisci….ci sopra ce ne passa.
Alberto, a parte che per pisciare sopra ad un qualcosa, quel qualcosa devi già avercelo (anche solo potenzialmente). Invece AG vorrebbe organizzare un evento che ora come ora è solo un’annuncio, uno spot… Senza basi, peraltro. E noi in quanto ad annunci siamo i Campioni del Mondo, quello sì.
E comunque, se ciò accadrà, allora ci può stare che anche l’Afghanistan covi la possibilità di ospitare le Olimpiadi invernali…
Ripeto Thunder, vale solo per noi o per tutti?
Vale per noi che siamo un popolo socialmente ridicolo! Da qui al 2027 ci sarebbe tempo per cambiare, ma purtroppo non siamo pronti al cambiamento. Lo dico sempre la gestione politica del rugby in Italia rispecchia la politica italiana. C’è poco da fare, con questa gente non si va lontani, mettiamoci il cuore in pace
Socialmente non proprio. Ma é difficile dibattere sui luoghi comuni.
Varrebbe ovviamente per tutti, gsp. Ma non tutti (eufemismo anche qui…) stanno messi come noi. In generale… Prendi un settore a caso e fai due valutazioni….
Un Mondiale è il più sublime ed alto trionfo dell’Efficienza e della Funzionalità. Parole di cui noi non conosciamo nemmeno il significato.
Ma no thunder, quell’evento sono le olimpiadi. I mondiali di rugby non sono tanto peggio che una giornata di un campionato di serie A, senza i problemi di ordine pubblico, e puoi anche decidere logisticamente quale cittá usare. E la parte piú densa sono le prime 5 settimana.
Il problema serio per me, e dove Gavazzi non brilla, é prendere i voti internazionali.
Sono le Olimpiadi ad essere stanziali in una sola località. I Mondiali sono itineranti e toccano tutto il territorio a macchia.
Riguardo al paragonare una giornata di serie A ad un Mondiale, credo sia una provocazione… Altrimenti lo si può fare anche tra l’EXPO e la Sagra della Finocchiona di Vaglia.
Su AG…non so che dire. Nella scelta peserà di più l’autorità politica? I meriti sportivi? Le credenziali di ordine sociale? I requisiti di rigore morale? Le garanzie economiche/sponsor? Etc, etc… Boh.
Cioè, la vera domanda è: perchè eventualmente l’Italia e non altri? Se tu fossi colui che dovesse insindacabilmente decidere, perchè sceglieresti il nostro Paese invece di uno che darebbe più garanzie sulla buona riuscita?
non e’ vero Thunder, l’expo richiede stanziamenti ingenti perche’ ci sono zone intere da sviluppare e costruire. che per il mondiale di rugby non esistono.
il fatto che le olimpiadi sino in un num limitato di localita’, ma si ruota principalmente su una, e’ un problema non un vantaggio. un vantaggio che invece ha la rwc.
Nella mia città si doveva inaugurare la Linea Tramviaria Rapida per i Mondiali del 90. Siamo nel 2014 ed ancora non s’è vista…
Ed allora si gioca dai pisciaiuoli a Salerno.
Vabbè, se vuoi dimostrare ad ogni costo che si può fare, allora va bene tutto: anche che il mondiale è organizzabile in tutto e per tutto nella sola Pantelleria. Inutile proseguire la discussione.
“I mondiali di rugby non sono tanto peggio che una giornata di un campionato di serie A”, stai paragonando un evento che impegna due interi mesi con qualcosa che dura lo spazio di un weekend. Non ho parole…
esatto. il campionato di serie a va avanti per 9 mesi.
perche’ non si puo’ fare a Salerno, ed invece si deve fare a Napoli per esempio? ma partita con vista costiera, a giugno, difficile trovare un posto migliore dove giocare.
A pantelleria non si puo’ fare.
Non si può fare a Salerno, come a Pantelleria o Catania, perché poi finirà che gli addetti ai lavori si ammazzeranno per un motivo o per un altro, tutti del tipo personalistici tra l’altro.
L’organizzazione del mondiale non dipende solo dagli stadi, ma anche di tutti i servizi che ruotano intorno all’evento stesso..
Ian, perche’ adesso gli addetti ai lavori si ammazzano a Salerno?
Non è Salerno nello specifico, ma lo spirito campanilistico italiano in generale, dove spesso per interessi privatistici si tende a rovinare o boicottare gli interessi comuni.
si ma tu hai parlato di salerno, catania e pantelleria. perche’ c’e’ a salerno lo spirito campanilistico?
Organizzare una RWC in Italia è pura chimera, e Gavazzi lo sa perfettamente.
L’Italia ha organizzato due eventi sportivi di rilevanza mondiale in 25 anni (Italia 90 e Torino2006), dopodiché è stata una fila di fallimenti, di candidature lanciate e ritrattate, con città che litigavano per candidarsi alle olimpiadi, l’umiliazione di essere battuti da Polonia e Ucraina per Euro2012. Con l’EXPO2015 stiamo facendo una figura barbina, e non si sa nemmeno se si arriverà in tempo. In altri termini: la nostra credibilità come organizzatori di eventi è sotto la suola delle scarpe.
Ora, se non riusciamo a farci assegnare in Europa una manifestazione dello sport di gran lunga più popolare nel nostro paese, in cui l’Italia conta qualcosa (meno di una volta, ma conta qualcosa) e in cui l’appoggio della classe politica e dell’intero paese c’era, come possiamo pensare di organizzare il mondiale di uno sport ancora largamente anglocentrico, in cui i nostri concorrenti hanno un vantaggio competitivo dato dal fatto che Australia, NZ, Galles, Scozia, Inghilterra tenderanno naturalmente ad appoggiare Irlanda o Sudafrica? L’unico modo per superare questo svantaggio competitivo è mettere in campo un progetto per la RWC molto, ma molto più bello di quello di Irlanda o Sudafrica. Ora, di questo progetto non c’è non dico la versione semidefinitiva, ma nemmeno un abbozzo. Date? Location? Stadi? Interventi logistici? Opinioni di Ministri, Governo? Stanziamenti di fondi? Non c’è nulla.
Quindi:
2015 Inghilterra (Europa, Ovalia)
2019 Giappone (Resto del mondo)
2023 Irlanda (Europa, Ovalia)
2027 …Resto del Mondo. Sudafrica (Ovalia) o USA (Fuori Ovalia)
Eh si, perché se proprio proprio in futuro si dovesse fare un mondiale fuori Ovalia, si sceglieranno USA o, ipotesi remotissima, Argentina. USA per i soldi che può mettere in campo, e la professionalità organizzativa; Argentina -se mai vorrà candidarsi-perché può avere l’appoggio dell’emisfero sud ed è in grande crescita dal punto di vista sportivo.
Ma se Monti bocciò la presentazione della candidatura alle Olimpiadi! E qui state a parlare di mondiali di rugby. Ma sul serio volete continuare a dar retta a quello?! L’esperienza del “progetto apertura” non ha insegnato nulla…
So due cose un attimo diverse Giovanni, olimpiadi e mondiali di rugby.
Appunto: le Olimpiadi muovono ancora più interessi, coinvolgono maggiormente il territorio e la politica le bocciò (forse l’unica cosa positiva lasciataci in eredità dal governo Monti). Oltretutto sono organizzabili a giugno-luglio-agosto, cosa impossibile per il rugby. Dai, se volete parlare dell’aria fritta, fate pure, io preferisco attenermi alle cose concrete. Invece dei proclami alla “milione di posti di lavoro”, la FIR pensasse alla base, agli investitori che latitano, ai nuovi allenatori da formare e così via.
No Gianni, non hai neanche idea quanto siano diversi I due eventi. Le olimpiadi sono un evento a perdere, sempre, e provocano interruzione di servizi enorme.
I mondiali di rugby no, non devi neanche costruire stadi. Per una nazione come l’italia, cmq.con mln di turisti non noteresti quasi la differenza, se non nei colori.
Mica vero, Barcellona 1992 fu un successo da ogni punto di vista: economico, organizzativo, architetturale, ecc. Viceversa Montreal 1976 un disastro di cui i canadesi hanno pagato le spese per 30 anni. Dipende sempre come li organizzi questi grandi eventi. Gli stadi son già lì? Ma lo hai visto in che stato è il Flaminio?? Ed hai capito che il S.Paolo rimane aperto solo per il calcio, ma per il TM la FIR preferì rinunciare perchè di fatto è “struttura NON sicura”?! Con milioni di turisti non “noteresti la differenza”?! Hai letto che per RWC2015 sono già pervenute 5 milioni(!) di richieste per i soli biglietti???
assolutamente vero. dalle ultime olimpiadi sono tutte in deficit, compreso Londra.
il flaminio e S.Paolo che centrano?
5mln poi sono le richieste non i biglietti veri. e non sono certo 5mln di turisti.
Come che c’entrano? Una Aus-Sco dove pensi di giocarla: a Molfetta???
non ne parlare neanche. se si trovano risorse per rifare il delle vittorie, un paio di partite a Bari, la puglia a giugno esplode (gia’ piu’ del normale). ma se lo fanno andateci, perche’ la zona a sud di bari pullulera’ di tutto quello che vi piace di piu’.
Scusa gsp, hai presente come sono ridotti gli stadi italiani a parte San Siro, Olimpico e gli stadi di Torino? E non parlo solo della parte destinata al pubblico ma anche ai servizi, all’ospitalità… e taccio per esperienza personale sulle sale stampa
Le ristrutturazioni possono essere costosissime e non puoi sempre intervenire come si vorrebbe
stadio Flaminio docet
A torino ci sono due buoni stadi, a roma ce ne saranno due per allora, ce ne sara’ uno ristrutturato ad Udine, San Siro. si useranno anche stadi piu’ piccoli, intorno ai 20,000 spettatori (Reggio?, Verona?). una partita, magari un quarto, al nuovo stadio della FFR non si fa? e cosi’ si lavora alle alleanze.
e la lista finale di tutti gli stadi non la fai certo oggi (ma puoi confermare quelli su) o tra due anni. la fai a due anni dall’evento come e’ stato in ING.
@machete, perche’ dvremmo usare il Flaminio?
“a roma ce ne saranno due”, quale sarebbe il secondo stadio…?
@Giovanni, lo stadio della Roma a Tor di Valle…
la RWC come ogni evento sportivo e non porta vantaggi economici…visibilità….prestigio e qui siamo d’accordo….ma solo se organizzati bene….
l’Italia è in grado di realizzarli?…..solo per restare in ambito sportivo e senza andare a scomodare gli sconquassi del mondiale di calcio del 90 che ancora ci portiamo dietro…basta ricordare i mondiali di nuoto di Roma 2009…oppure i mondiali di ciclismo a Varese 2008
quindi o si ha in mente un progetto serio…..con la possibilità di organizzare un comitato di personaggi illustri e competenti…. presentare un project financing….avere l’appoggio del governo ……
oppure è la solita battuta elettorale che irretisce non poco…..
Machete quello che dici é vero per olimpiadi e mondiali di calcio se rifai gli Stadi. In questo caso non devi neanche costruire gli stadi.
sono d’accordo gsp……infatti come ho scritto alla fine……l’importante è presentare un progetto serio fattibile e trasparente
Vorrei solo far presente a tutti i soloni, pessimisti e tromboni che , non più tardi di un mese fa La FIPAV ( federazione italiana pallavolo) ha organizzato il campionato mondiale femminile, con ottimi risultati di pubblico e grandi riconoscimento da parte del board mondiale.
Se è per questo, ha anche organizzato i mondiali di nuoto 1994 e 2009.
E’ che i) nel mondo della pallavolo l’Italia conta, eccome; ii) non ci vogliono stadi, ma palazzetti, molto più facili da ottenere iii) è un evento sportivo “piccolo”, se confrontato con la RWC iv) non c’è di fatto competizione per farselo assegnare (quattro edizioni su sei assegnate al Giappone dal 1998 al 2018….diciamo che nessuno vuole organizzarlo?)
Due esempi: mondiali di nuoto 2009 e olimpiadi 2006. Otrimi risultati di pubblico e organizzazione, ma alla fine impianti realizzati che ora ora versano in stato di abbandono; se vogliamo correre questo rischio d’accordo, rischiamo. E poi come dice Maggicopinti i mondiali di pallavolo sono eventi più piccoli se paragonati alla RWC, non sono paragonabili
Ecco, il rischio di impianti in abbandono per la RWC non esiste.
Vero, però che restino vuoti e che risultino insonstenebili come spese per le società potrebbe capitare. Un esempio? Il Petrarca Padova e lo stadio plebiscito
se la ristrutturazione non e’ sostenibile al plebiscito non si gioca.
Ma sempre di Italiani si tratta. Oppure i più imbecilli e incapaci sono solo quelli del rugby?
No, non sono più imbecilli o incapaci di altri. E’ che organizzare il terzo evento sportivo mondiale per importanza non è come organizzare il decimo o il ventesimo (non so dove si collochi il mondiale di pallavolo femminile come importanza mediatica, pubblico, giro economico, sponsor, impegno organizzativo e logistico: certamente dopo i mondiali di calcio, olimpiadi, olimpiadi invernali, rugby, basket, pallavolo maschile, nuoto, europei di calcio, mondiali di calcio femminile,mondiali di cricket..)
Se è per questo, ti posso portare l’esempio contrario con l’immane fallimento/spreco/scandalo dei Mondiali di Nuoto 2009 a Roma, con la tristemente “famosa” Città dello Sport di Calatrava a Tor Vergata che è stata interrotta e abbandonata (ora campo incolto con in mezzo un tetro scheletro…) e svoltisi poi nei vecchi impianti. E non è l’unico caso. Ognuno può portare i propri esempi. Se però sei uno abituato a viaggiare all’estero, ti sarai reso conto di cosa significhi l’efficienza quando si tratta di fare le cose seriamente.
Detto ciò…Alberto, basta con questa storia dei tromboni e soloni, dai… Emerge ogni volta che non si è del tuo parere. Sei intelligente e preparato di sicuro, ma nessuno di noi può innalzarsi sul predellino. Ognuno dice la sua, senza porsi come Profeta…
Detto con stima, amicizia e passione comune…
Accetto l’osservazione.
Grazie. 😉
Il problema degli stadi può essere affrontato, secondo me.
Guardando l’esperenzia dei mondiali in Nuova Zelanda, del 2011, dove hanno utilizzato 12 impianti, il più grandi di 60 mila posti, i più piccoli di 15 mila.
Impianti così in italia ci sono.
Comunque mettere mano agli stadi, se necessario, converrebbe a tutti, compresi i signori del calcio che si trovano impianti da rimodernare.
Il tema mi pare siano i finanziamenti. Si dovrebbe presentare un piano credibile, che va oltre gli stadi, per capire quanti soldi bisogna metterci e sopratutto chi li mette.
Per il rugby italiano, sarebbe una occassione pazzesca che farebbe uscire questo sport dall’anonimato attuale.
Bravo la fotografia è questa. Per essere una proposta credibile è necessario formare un team e un responsabile del progetto.
“Per il rugby italiano, sarebbe una occassione pazzesca che farebbe uscire questo sport dall’anonimato attuale.”
Nessuno ha messo in dubbio questo, quello che manca e’ il progetto, due anni che dice di avere questo sogno puo’ di grazia dirci che cos’ha fatto fin o ad ora per trasformare il sogno in una possibilita’?
e’ indubbio stefo.
E’ qui, che il Presidente perde di credibilità.
sono sostanzialmente daccordo.
Oh quindi adesso il vero problema e’ che Gavazzi non ha creato un comitato…chissa’ come fanno gli altri in Irlanda che un comitato non l’hanno creato ad andare avanti, ed ad essersi assicurati 1,5 anni fa gli stadi, ed ad essersi assicurati da un anno abbondante non l’appoggio ma l’interesse a considerare di finanziare l’evento da parte del ministro dello sport e del governo…che coglionazzi che sonom quello che veramente conta avere e’ il comitato non assicurarsi di avere almeno l’abc per poter lavorare sul progetto….mamma mia cosa mi tocca leggere!
E comunque neanche trovare glia ppoggi politici interni per dar gambe all’idea e’ un compito del Presidente Federale secondo qualcuno…non ha responsabilita’ e non gli compete nulla, che cacchio lo eleggono e pagano a fare?
sì, questo è il compito principale del Presidente, che deve trovare gli appoggi giusti sia finanziari che logistici. Il Presidente dovrebbe spiegare, e presentare un piano, cosa che mi pare non abbia fatto.
Quindi per il momento è fuffa…
Però l’idea non è male, il tema andrebbe affrontato.
Ho risposto sopra, e lho scritto ieri, l’idea e’ indiscutibilmente buona, ma non si puo’ restare fermi a parlare di sogno per due anni…
@Stefo: è inutile andare avanti nella discussione con i pasdaran della FIR…
chi sarebbero i pasdaran della FIR?
Prova a rileggere cosa hai scritto su Salerno…
e quello mi rende pasdaran della FIR? al massimo mi rende pasdaran di salerno. e faccio finta questa volta di non aver visto la mancanza di rispetto insita nel ‘pasdaran della FIR’.
e soprattutto qual’e’ la magia logica che ti porta dall’argomento ‘si potrebbe giocare a Salerno’ a ‘pasdaran della FIR’? mah.
@gsp ti chiedo scusa per la definizione, non volevo offenderti, mi son lasciato trascinare dalla discussione: mea culpa. Come ho scritto anche più giù sei onesto intellettualmente e convinto degli argomenti che porti avanti. Il punto che mi fa arrabbiare (e che mi ha fatto eccedere) è che tutti saremmo strafelici di poter vedere un mondiale da noi, ma, come ho già scritto sopra, invece di fare proclami “ad usum” campagna elettorale, Gavazzi passi dalle parole alla pratica: vada da Malagò ed assieme presentino il progetto a Renzi (o chi per lui) e vediamo cosa succede.
ecco appunto cghi sarebbero i famigerati pasdaran della Fir?
Tutti quelli a cui non piacciono le sfogliatelle!
La lingua batte dove la sfogliatella duole, eh? 😉
NO, Giovanni spiega bene il punto…. Vogliamo sapere chi sono i Pasdaran della Fir?
@carlo s: non parlavo di te.
Ho appena risposto alle due persone a cui mi riferivo.
Con una differenza fondamentale: che @gsp è onesto intellettualmente, si lascia trascinare dall’entusiamo per gli argomenti di cui è convinto.
quindi mi hai offeso perche’ mi lascio trascinare dagli argomenti (o perche’ tu gli hai finiti).
fammi capire perche’ non si puo’ giocare a salerno?
gsp hai ragione atrovare fastidiosi gli appellativi pero’ si e’ arrivati a dire oggi che il problema principale e’ che non c’e’ un comitato organizzatore comse se non fosse compito del Presidente della Federazione Italiana Rugby l’intavolare un dialogo con governo, CONI, FIGC, Lega Calcio per trasformare il sogno in un’idea e poi in un progetto…la carica istituzionale vuole che sia lui ad iniziare e portare avanti queste trattative, chi firma con la IRB e’ la federazione.
@gsp: primo perchè Napoli è capolouogo e Salerno no (ti immagini giocare a Viterbo ma non a Roma o a Viadana ma non a Milano? Sarebbe più ovvio giocare a Bari o a Taranto, per dire?). Poi perchè Salerno non ha una capacità ricettiva per grandi eventi. Infine il problema dei collegamenti: non ci sono aeroporti da quelle parti e raggiungerla via terra non è agevolissimo. Infine non c’è una realtà rugbystica come ci può essere altrove, vedi per esempio Benevento (che però è ancora più limitativa di Salerno). Non conosco la situazione dello stadio di Salerno, quindi non mi ci pronuncio.
Le mie scuse personali te le ho già presentate su: mi auguro vorrai accettarle.
stefo, ma il problema e’ proprio che nn c’e’ un comitato organizzatore e che gavazzi parla invece di fare.
e’ vero che tocca a Gavazzi parlare con governo e Coni in primis e trovare sostengo nei prossimi sei mesi.
ma ci vuole ovviamente un comitato organizzatore per occuparsi degli altri aspetti importanti ma piu’ pratici, fare somme e preventivi. anche perche’ Gavazzi e’ stato eletto ma non ha le capacita’ per organizzare un mondiale. ma e’ cosi’ ovunque, non e’ il presidente della federazione che organizza i mondiali.
a parte che tra due anni Gavazzi potrebbe essere una lontana memoria e probabilmente non lo sara’ tra 6.
ed allora diciamolo, 40% delle critiche sono anti gavazzi, e 40% sono critiche anche comprensibili al sistema italia, ma prima o poi dovremo anche iniziare a reinvestire.
accetto Gianni, dai argomento chiuso.
Su Gavazzi hai mille volte ragione, ma l’ho scritto gia’ ieri e ed oggi. anzi quello e’ l’ostacolo principale alla preparazione di un buon dossier.
ma l’argomento Salerno (che e’ nato perche’ tu dici che nella tua citta’ non hanno finito la linea del tram, ma ci hanno messo una delle metro migliori al mondo) esiste. che e’ capoluogo non ha importanza. la capacita’ di sostenere una partita con 20000 persone ce l’ha facilmente ed i collegamenti in treno sono buoni. soprattutto considerando i milioni di turisti che vanno tra costiera e Pompei.
ma io ho detto Salerno non a caso. la RWC darebbe la possibilita’ di esplorare aree e citta’ piu’ piccole (rispetto alla coppa del mondo di calcio) con buona ricettivita’ e zone intorno che ne possono altamente beneficiare.
Stefo io proverei a dire più riguardo a questo argomento.
Il Presidente potrebbe a mio parere sfruttare la candidadura ai mondiali per ricucire gli strappi che ha prodotto in federazione.
Affidare ad esempio la redazione del progetto a un signore, tipo, nome a caso “Munari” (mi perdonarà spero se lo tiro in ballo) protrebbe ricreare una giusta armonia fra la Federazione e le varie regioni, che verrebbero investite nel progetto. Munari poi, potrebbe avere il giusto skill per questo tipo di evento, sia in termini manageriali che in termini di conoscoscenze dell’ambiente internazionale.
Allo stesso tempo, il Presidente ( a cui ci permettiamo dare un suggerimento), DOVREBBE cominciare a discutere dell’argomento con i Politici e i manager del Coni.
Non c’è dubbio che questo sport, se vuole emergere dall’anonimato attuale, debba proporsi a livello internazionale per l’organizzazione di eventi come questo.
Anche se pianificare e organizzare non è proprio nelle nostre corde, penso che l’Italia abbia tanto da proporre in termini di proposte per questo tipo di eventi.
Focalizzare l’interesse su regioni che hanno dato molto per questo sport:
Il veneto/friuli, la lombadia/emilia romagna, il lazio/abruzzo/toscana e la sicilia/campania.
4 gironi, 3 stadi per ogni girone.
Finale a Milano – stadio Meazza.
Gsp guarda che gli altri fanno le cose internamente alla loro federazione…guarda che in Irlanda e’ nato tutto come “ho un sogno” della federazione, l’allora Ministro ai Trasporti, Turismo e sport Varadkar ha detto “beh presentateci un piano e vediamo”, mica si son messi a creare comitati ecc, hanno lavorato internamente al progetto mentre il presidente ed il CEO si lavoravano GAA e continuavano e continuano a lavorare con le rappresntanze politiche.
Il compito di coinvolgere Coni ed altre istituzioni e’ di Gavazzi, solo e completamente suo, e di usare le risorse interne per presentare un primo progetto suo…non ha fatto una ceppa visto che 2 anni dopo e’ ancora che parla “ho un sogno” ma non dice cosa ha fatto per realizzarlo.
stefo, l’ho scritto che i contatti con governo e CONI, in questa fase toccano a lui, ed e’ assurdo che non si dia da fare, ma parli.
ma il dossier fisicamente non lo mette insieme lui, ma ci si affida a societa’ di consulenza.
le trame politiche le fa Gavazzi se si arriva al voto.
ma l’organizzazione pratica la fa i comitato organizzatore, non la federazione in se. immagino sia lo stesso in IRL. e’ cosi per il mondiale inglese.
Grazie gsp e scusami ancora.
Citavo l’esempio della LTR, che nella mia città attende ancora di essere completata dopo ben 24 anni, NON come argomento contro i mondiali di rugby, ma come esempio di come in Italia, ad eventi importanti che, se ben organizzati potrebbere portare lavoro, turismo, infrastrutture moderne e funzionali, ecc., nella realtà, troppo spesso, fanno seguito sperpero di denaro pubblico che lasciano in eredità ecomostri abbandonati, non utilizzabili e quindi inutili. Questo è il punto che mi preoccupa e tanto, il che non significa voler essere disfattista, pessimista o voler remare contro, ma solo tenere i piedi ben piantati per terra. Purtroppo di esempi ne abbiamo parecchi: prova a chiedere ai romani cosa ne sia della “cittadella dello sport” a Tor Vergata che doveva essere inaugurata per i mondiali di nuoto del 2009. Tu stesso hai citato le olimpiadi di Londra come esempio di deficit economico, però ti faccio notare che almeno quegli stadi e quelle infrastrutture costruite allora potranno venire interamente riutilizzate per RWC2015: un bel vantaggio, non credi? Da noi con gli stadi siam messi male quasi ovunque. Sai da quanti anni a Napoli si parla di costruirne uno nuovo? Dai tempi in cui volevamo candidarci agli europei 2012, cioè dal 2005. All’epoca si parlava di construirlo dalle parti di Ponticelli, venne pure presentato un progetto da uno studio di architetti. Qualche anno fa De Laurentiis è tornato alla carica per uno stadio suo privato in zona Mariglianella. Chiacchiere, solo chiacchiere, all’atto pratico si continua ad usare il S.Paolo che cade a pezzi. A Roma da quanti anni Lazio e Roma annunciano stadi propri, ma all’atto pratico per ora non s’è visto nulla? Io facevo l’esempio di Monti perchè, in quella circostanza, Pescante presentò al governo un progetto che poi venne bocciato, ma – vivaddio – si mosse in pratica. Io non ho nulla contro Gavazzi in sè, sarei felicissimo che un mondiale di rugby si disputasse qui, ma non può andare avanti esternando su sogni ad occhi aperti. Lui che è il massimo responsabile del rugby italiano. Passi all’atto pratico, altrimenti son solo parole al vento.
Per quanto riguarda Salerno, non conosco la situazione dell’Arechi, ma ti assicuro che i collegamenti via terra non sono così agevoli: la linea ferroviaria Napoli-Salerno è parzialmente interrotta da mesi all’altezza di Portici per il crollo di un antico palazzo, c’è un’inchiesta giudiziaria in corso ed intanto è tutto fermo da mesi e mesi. L’autostrada Napoli-Pompei ha ancora alcuni cantieri (pochi ormai) aperti per la terza corsia: lavori cominciati quasi 15 anni fa (tanto per dire delle preoccupazioni di cui parlavo prima…) e dopo Pompei si torna a due corsie. La costiera amalfitana è stupenda, ricca di posti deliziosi da visitare, ma non ha esattamente i collegamenti migliori di questa Terra e così via. E son posti dove ho lavorato, quindi ho toccato con mano certi disagi.
Oggi come oggi credo che l’unica città che sarebbe pronta ad ospitare un simile evento sarebbe Torino e non a caso, dato che ha ospitato i giochi invernali 2006. Certo tutto si può realizzare, se si vuole: la differenza tra il successo ed il fallimento sta nel COME le cose si realizzano. In ogni caso, per il momento, siamo ancora alla fase delle parole, del “vorrei”, del “mi piacerebbe tanto”.
gsp no non e’ stato creato nessun comitato organizzatore esterno, al [progetto lavorano staff IRFU e staff governativo insieme.
Stefo, quando sarà assegnato il mondiale, se l’irlanda Vince penso sará formato il comitato organizzatore come in Ing.
@giova, purtroppo e per fortuna, l’esempio Napoli non é totalmente rappresentativo, e per certi versi non lo é neanche l’expo. Se ci sono tutti sti problemi, si fa il mondiale in altre cittá italiane.
Sulla metro, é vero che quella di sotto non funziona, ma non hanno finito ed é delle FS. Quella di su, funziona e bene ed é fatta bene. E considerando alcuni capolinea nessuno gli dava nessuna speranza. Quando le cose sono fate bene va dato atto.
Beh ovvio che il comitato organizzatore scatta nel momento che vinci ma tu ed AdG e’ tutto il giorno che dite che il comitato organizzatore bisognerebbe che Gavazzi lo facesse adesso…il compito adesso e’ tutto e solo suo e dello staff federale a disposizione che ha.
quello degli stadi è un finto problema, ne abbiamo per farne 3 di Mondiali.
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_football_stadiums_in_Italy
penso ai Mondiali in NZ, con stadi senza curva con la gente seduta per terra. Il problema sono la mancanza di sponsor e il disinteresse totale dell’ opinione pubblica, il CONI i soldi ce li avrebbe anche. E’ ovvio che prima o poi toccherà all’Italia organizzare un Mondiale di rugby, nn possono organizzarli sempre i soliti noti, un Mondiale in Irlanda sarebbe poi un “doppione” di quello che verrà dato che ovviamente ci incastrerebbero partite a Murrayfield, Twickenham e Millennium.
Un doppione nel 2027?Perche’ e’ a quello che sembrerebbero propensi a puntare gli irlandesi (anche per avere piu’ possibilita’, la strategia discussa e’ far andare nel 2023 la coppa nell’emisfero sud cosi dopo Giappone-EmisferoSud dovrebbe essere automatica l’assegnazione all’europa con gallesi, scozzesi ed inglesi a supporto), e saranno passati 12 anni da questo mondiale.
Gli stadi ci sono, vanno riammodernati (come quelli GAA) ma se non trovi un accordo al riguardo non ci sono.
I soldi, senza l’appoggio governativo non li hai e la IRB manco ti caga.
Scusa Stefo intendevo dire che con un Mondiale in Irlanda si rimarrebbe sempre alle solite latitudini, mi mette un po’ di dubbi l’attuale stato dell’economia irlandese che mi risulta in regresso rispetto a qualche anno fa, di sicuro i mondiali irlandesi sarebbero un successo e penso si faranno; sul mondiale in Italia, no problem x ottenere stadi da societa’ di B e Lega pro, difficile i grandi stadi. L’unica possibilita’ sarebbe questa: i mondiali si giocano in Italia ma si co-organizzano con partner stranieri, penso a multinazionali e banche pronte a investire nel Bel Paese
L’Irlanda ha avuto una crisi pesantissima, siamo stati sotto troika ma ne siamo usciti, quest’anno per la prima volta dopo 6 anni non hanno fatto un budget di rigorosa asterity, l’economia non e’ quella della celtic tiger ma nell’ultimo anno ci sono segnali di ripresa importanti, la tempesta sembrerebbe passata ma ovviamente essendo un microstato con un’economia non autosufficiente se succedesse un altro crak internazionale ne risentirebbe, ma a conti fatti le supposte di austerity propinate hanno riportato una certa stabilita’ e possibilita’ di guardare al futuro non ottimisticamente ma neanche pessimisticamente.
Le soliti latitudini e’ vero, provano col giappone intanto poi si vedra’, gli USA ne parlano ma alla fine non mettono un progetto sul tavolo, l’Irlanda un mondiale non l’ha mai ospitato se non qualche partita.
Paolo, ma è vero quello che è scritto nell’articolo, ovvero che i mondiali di rugby sono al terzo posto dopo olimpiadi e mondiali di calcio per giro d’affari?
Se non è il terzo, è il quarto…anche se molto dipende da dove lo si organizza. Per dirla in termini semplici semplici: se lo si fa in NZ o Australia, poco pubblico locale, poca gente viaggia fin là, fuso orario scomodo per la TV, e quindi meno soldi (credo che la RWC in NZ abbia chiuso in passivo). Quando lo si organizza in Europa, è certamente il terzo evento mondiale, basta solo pensare che se giochi 48 partite in stadi da 30-40 mila, e anche 60.000 posti, non è come giocare 40 partite in palazzetti da 10.000 max. La RWC di Francia, che andrebbe preso come modello di RWC di successo, ha avuto più di 2 milioni di spettatori negli stadi, con una media di quasi 50.000 a partita, e 4 miliardi di spettatori (suddivisi sulle 48 partite, naturalmente). Non male, come evento sportivo
allora se è così… cosa aspettiamo?
fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
questo è un vizio tipico che affligge noi italiani fin dai tempi degli etruschi e dei sanniti.
invece di convergere all’unisono nello sforzo comune per perseguire l’obiettivo prefissato, tendiamo a lasciarci andare alla demoralizzazione più cupa e allora frasi del tipo “non ce la faremo mai” prendono il sopravvento.
Ma dove sono i discendenti di quel popolo fiero e orgoglioso che lungo le sponde melmose del piave e sugli altipiani del carso ricacciava indietro il nemico con le baionette spiegate?
a parte gli scherzi,io penso che l’expo dell’anno prossimo sarà un ottimo banco di prova per le capacità organizzative del paese-italia.Vediamo se filerà tutto liscio come l’olio e allora potremmo anche prendere in seria considerazione l’ipotesi di una nostra candidatura per la rwc 2023
Lo scherno e la derisione, quelli trasparibili da miei commenti, ci sono tutti, ma non sono, questi, atteggiamenti tipicamente italiani, lo sono quelli di Gavazzi, invece, come si può notare guardando e ascoltando l’ intervista; cioè, a mio parere: il solito atteggiamento sbruffonesco, che non si capisce bene a cosa miri, tolto il presumibile effetto annuncio a fini, secondo me, elettorali; un inconsistenza assoluta dal punto di vista della concretezza riferita a quanto va esponendo; l’ indeterminatezza dei mezzi e delle azioni da porre in essere per realizzare la proposta; un tono supponente e vagamente intimidatorio, a mio parere, nei confronti degli intervistatori. Il tutto condito da un italiano più che zoppicante. Questo si, è un atteggiamento tipicamente italiano: la totale mancanza di rigore e di serietà. Molti, ieri, hanno spiegato, e bene, con la consueta competenza, come un mondiale, qui da noi, possa essere una grande opportunità e come ci entusiasmerebbe tutti, ma hanno anche dettagliatamente descritto il modo in cui andrebbe approcciata la questione in modo serio, e come programmare correttamente la “costruzione” dell’ evento. I problemi sono molteplici, gli stadi (ricordate che nemmeno riusciamo a organizzare un TM in uno stadio di calcio che non sia di quelli che, ogni tanto, ci danno il permesso, nonostante le nostre buone ragioni addotte?), i rapporti con il CONI e la FIGC, le municipalità, l’ interventi del Governo e dei ministeri, ecc.. All’ IRB devi garantire un sacco di cose, ritorno economico, visibilità della manifestazione, livello organizzativo, transfert, ecc.. Senza tenere conto che le sconfitte di Nazionale e franchigie non aiutano per nulla, finché non cominceremo a vincere, e a farlo continuativamente, quei signori solleveranno sempre, appena, un sopracciglio, difronte a uscite come quella di ieri. Perfino Dondi, anni fa, fu più serio: ingaggio, quali consulenti, gli organizzatori del mondiale francese, fece redarre un progetto che stava in piedi, coinvolse un sottosegretario del governo (di quel governo, purtroppo), imbarcò un membro FIR abituato ai contatti internazionali e dall’ inglese perfetto e andò in Irlanda a esporre le sue ragioni. Quelle sentite ieri, quelle si, sono le classiche buffonate all’ italiana.
E’ una polemica questa che non mi appassiona.
In questo momento non siamo preparati per avvenimenti del genere.
Aspettare l’edizione successiva sarebbe meglio perché nel frattempo la Roma la Fiorentina forse le Milanesi dovrebbero avere già realizzato i nuovi stadi.
In Europa tutti hanno stadi incomparabilmente migliori dei nostri e dire che gli stadi non contano è quantomeno opinabile.
Al massimo oggi potrebbe chiedere di cooperare con Irlanda per un girone e basta e se fosse intelligente lo proverebbe a fare.
PS :Salerno é un gran bel posto solo che i Napoletani sono un po’ invidiosi 🙂 🙂
Sono loro ad invidiare le nostre sfogliatelle 😉
Giovanni mi risulta che la ricetta originale sia Salernitana!
É vero?
No! 😛
@giovanni: permettimi di prendermi questa confidenza, per piacere, e di mettermi di mezzo e addentrarmi su un sentiero estremamente sdrucciolevole, me ne rendo conto, ma non lo faccio mai, lo sai. Mi tolgo il cappello e ti faccio i complimenti per come sei uscito, con intelligenza ed eleganza dalla diatriba con @gsp. Da quello che leggo (è l’ unico modo per conoscere, un pò, la persona), proprio non merita di essere preso di mezzo perché federale, mi pare commenti sempre, a mio parere, in modo equilibrato, educato e assolutamente competente. Poi, non riuscirò mai a capire perché essere iscritto alla FIR debba essere una diminutio capitis, mi sembra un atteggiamento folle e distruttivo. Non intendo minimamente, per essere più chiaro, permettermi giudizi su chicchessia, tantomeno con sufficienza e condiscendenza,anche perché molte sono le cose che non conosco sull’ argomento; solo, se posso continuare e essere onesto, mi ha fatto piacere scoprire come ti sei portato. D’altronde, il tuo pessimo carattere, è internazionalmente noto. 🙂 Cerca, se ti è possibile, venire a Padova con un umore migliore, intanto perché @ginomonza si incazza, e poi perché, se non sei gentile, Shane, l’ amica – cesso di @fracasso, non te la fa nemmeno vedere, e nemmeno parlo di mollartela. 🙂 Un saluto a @gsp.
Ahahah certo. D’altronde ci sarà pure un motivo per cui, alla mia età, son ancora single… 😉
Troppo gentile @jock.
@ginomonza: vecio, permettimi di chiederti perchè vai a cacciarti in situazioni del genere? 🙂
Jock ho antico collega salernitano che così mi disse 😉
@gino, conoscendo la tua storia professionale, secondo me tu sei abituato a mangiare le sfogliatelle “Made In Singapore”. Brutta gente, gli ingegneri. 🙂
Per farmi capire meglio, ho un amico che lavora in una società marittima e mi spiegava, anni fa, come il porto di Salerno sia organizzato decisamente meglio di quello di Napoli.
Non ne voglio fare una questione di campanilismo Na-Sa, perchè non è quello il punto della questione. Se un domani Salerno si dimostrasse più adatta ad ospitare le partite dei mondiali, se lo meriterebbe e ben venga che si giochino lì.
Il punto è che le cose vanno conosciute un po’ più da vicino, prima di darle per scontate. Per fare un esempio, @gsp citava prima la metropolitana di Napoli (quella nuova, la cosiddetta “collinare”) e le bellissime stazioni che stanno costruendo. Certo, ne parlano i media e se ne riempiono la bocca i politici locali, ma nessuno di loro viene a raccontare al grande pubblico (cioè ai non-partenopei) in che condizioni versa la linea della metropolitana vecchia Pozzuoli-Gianturco!!! Io invece quella linea la conosco da vicino, ahimè, perchè attraversa il quartiere dove vivo e la devo utilizzare ogni volta che vado alla stazione per prendere il treno e vi assicuro che son “dolori”…e non aggiungo altro.
@giovanni; qualora ti fossi messo in testa di essere l’ amico @San Isidro, questi post kilometrici, è opportuno scriverli alle 03/04 di mattina, ti ricordo. 🙂
Ops…
@ginomonza, altra cosa, la mia personalissima opinione è che l’ IRB non darà mai i mondiali a un paese che non abbia uno stadio, degno di tale nome, dedicato SOLO al rugby.
Jock questo può essere vero ma cooperazione per un girone potrebbe accettarlo.
Purtroppo l’organizzazione italiana dei mondiali di rugby sembra molto lo specchio attuale del paese, il nostro é stato un gtandissimo paese, nato sulle ceneri di una divisione secolare e proprio questa divisione é stato il nostro volano per crescere, ma allo stesso tempo la divisione é stata la nostra rovina, e per divisione intendo tutto quello che ne comporta
Oggi invece i politici non sanno nemmeno più di che parlare talmente son scollati dalla realtà, e questo si riperquote pure sul resto del paese, é un discorso magari populista, ma credo che sia così
Uno che mi dice che vuole fare i mondiali in Italia, non avendo minimamente stadi ammodernati non avendo i soldi, e il tutto farlo in meno di 2 anni perché per i primi 2 anni han procrastinato… Non ha la più pallida idea di cosa ci vuole per competere con gli altri
Si può fare, per pochi e semplici motivi:
1) Calcio – Rugby: individuare gli stessi stadi per candidatura europei di calcio e mondiali di rugby, una sola ristrutturazione per due eventi assai remunerativi. Per il rugby si possono usare anche stadi più piccoli per partite di secondo livello
2) Rugby: periodo fine agosto settembre, ottimo volano per turismo, annessi e connessi
3) rugby: costo ordine pubblico bassissimo, tutto più o meno come una giornata del campionato di calcio
4) corruzione et similia: il brasile e il sud africa?
5) andare da Malagò, trovare un presidente del comitato di peso internazionale, vedi per es. Montezemolo
6) Renzi è abbastanza giovane da poter pensare che nel 2023 sia ancora nel giro della politica, quindi se la “goderebbe” lui come vantaggi di immagine
Effettivamente già riuscire ad ospitare una o due gare di girone in cooperazione con uno o più paesi (come accaduto in varie altre edizioni dei mondiali, e come la stessa Cardiff si appresta a fare l’anno prossimo) potrebbe essere un punto di partenza, se non altro per testare su piccola scala come ne usciremmo..
Per il resto, se Gavazzi proponesse un piano serio, sarei il primo a sostenere l’idea entusiasticamente, ma non vedo l’ombra di nomi, commissioni o proposte..
« S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche ! »
« Se non hanno più pane, che mangino brioche! »
Sua maestà Gavazzi, il rugby italiano ha fame di rugby……
Diamogli la RWC!!! 🙂